Oggetto del Consiglio n. 499 del 26 marzo 2014 - Resoconto
OGGETTO N. 499/XIV - Interrogazione a risposta immediata: "Definizione dei parametri numerici minimi per il mantenimento delle classi di scuola secondaria di secondo grado in Bassa Valle".
Président - Pour l'illustration, la parole au collègue Ferrero.
Ferrero (M5S) - Grazie Presidente.
Ho assistito la settimana scorsa ad un incontro che si è svolto in Bassa Valle e che riguardava la riduzione delle classi nella zona appunto della Bassa Valle. Negli anni scorsi è stato fatto sostanzialmente un terrorismo riguardo a questo tipo di riduzioni. Questo terrorismo ha portato ovviamente molti genitori ad iscrivere i figli in altre scuole, quindi scuole di Aosta o scuole del Canavese. Adesso ci troviamo con un numero ridotto di alunni, per cui la soglia che era di 20 alunni minima per poter attivare le classi, ecco che non è più raggiungibile e si vogliono ridurre le classi. Abbiamo assistito in quest'incontro a delle parole sorprendenti: intanto la Sovrintendente che ha parlato più volte di volontà politica, quando un dirigente regionale non dovrebbe parlare di volontà politica, dovrebbe parlare di questioni tecniche, amministrative, di quello che è l'indirizzo, ma non di volontà politica, era presente l'Assessore, la Sovrintendente Sampietro, quindi anche questo non ci è piaciuto. Non ci è piaciuto neanche sentire parlare la Sovrintendente per queste esigenze di riduzione sostanzialmente del fatto che l'orientamento scolastico sul quale si è investito e si è insistito - e su questo sono state perse delle ore con gli insegnanti e con gli alunni - poteva essere tranquillamente messo da parte, tutto sommato, un corso era uguale all'altro, non c'erano problemi, quindi prima si investe sull'orientamento scolastico, poi dopo si butta tutto alle ortiche.
Vorrei ricordare che con i trasporti scassati che abbiamo il fatto di chiudere comunque delle classi in alcune zone come possono essere Saint-Vincent, Verrès...certamente c'è l'esigenza di ridurre, di contenere le spese, però porta dei disagi che sono dei disagi grandissimi. Abbiamo dei trasporti inadeguati, gli studenti non sono più in grado di raggiungere le sedi di servizio o comunque le raggiungono con gravi disagi anche per i genitori che devono accollarsi, diciamo, gli spostamenti. Chiediamo quindi all'Assessore di sapere quanto meno se il minimo di 20 alunni, perché in quell'occasione non ce l'ha detto, è stato ridotto e a quante unità è stato ridotto per consentire di salvare qualche classe. Grazie.
Président - La parole à l'Assesseur Farcoz.
Farcoz (UV) - Oui, merci Madame le Président et bonjour à toutes et à tous.
Per quanto riguarda il question time, innanzitutto vorrei...
(problemi tecnici al microfono dell'Assessore)
...per quanto riguarda il terrorismo, sinceramente non me la sento di fare questo genere di affermazioni, sappiamo che le scelte sono in capo alle famiglie, se poi ci sono dei pourparlers tra famiglie e figli, è evidente che certe situazioni non si riesce in qualche modo a risolverle, ma il terrorismo dal punto di vista delle scelte non me lo sento di dire. È ovvio che le famiglie sono libere di fare quello che vogliono, ma allo stesso tempo noi con quest'incontro - ricordo che non è la prassi - abbiamo cercato di indirizzarle su quello che poteva essere il concetto di fare alcune scelte piuttosto che altre. Proprio perché abbiamo sottolineato questa sensibilità politica, mi sento di intervenire dal punto di vista scolastico a mantenere questi che sono i plessi nella Bassa Valle.
Fatto sta che la situazione...siamo andati ad esplicitare che la situazione rimaneva tale, era abbastanza impossibile avere questo numero di classi, perché, come ricordato nella delibera del 2010, la 519, il numero minimo è di 20 iscritti. Noi ci siamo presentati a quella riunione avendo dei dati che erano 11 iscritti e allo stesso tempo abbiamo chiesto se si voleva in qualche modo andare sulla prima scelta allo scientifico di Pont-Saint-Martin, oppure su quello che era le scienze umane di Verrès. Sta di fatto che, a fronte della richiesta che è stata fatta, alla fine abbiamo ottenuto come numeri finali sul liceo scientifico di Pont-Saint-Martin come organico di diritto - di conseguenza, poi spiegherò la differenza tra organico di diritto e organico di fatto - un numero di 12. Di conseguenza, qui sta tutto il rispetto delle scelte delle famiglie, ma capisce che anche la volontà politica viene meno, perché se proprio le famiglie decidono in qualche modo di non intervenire su quello che è un liceo scientifico, non possiamo neanche deportare i figli con le famiglie in questa scuola.
È sicuramente quindi un problema strutturale, che, come dicevo l'altra volta, dura da anni, un problema strutturale che vede dei numeri che sono discostanti tra quella che è la sede di Aosta e quella che è la sede della Bassa Valle. Per farvi un esempio, vi ho portato i numeri e al primo anno nella Bassa Valle abbiamo 233 alunni con 13 indirizzi possibili, mentre ad Aosta abbiamo 797 alunni con 20 indirizzi possibili, quindi, se si fanno le dovute proporzioni, si vede che davvero è sproporzionata l'offerta che si dà in Bassa Valle rispetto a quella che è la domanda.
Per tornare a quello che è l'organico di diritto e l'organico di fatto, l'organico di diritto lo si ha a fine febbraio con la chiusura delle iscrizioni in cui si fanno gli organici, l'organico di fatto si ha a luglio nel momento in cui magari sono avvenuti degli spostamenti per bocciatura o per altre cose.
Finisco, Presidente, semplicemente dicendo che c'è ancora questo spazio che in qualche modo intercorre da adesso a luglio per in qualche modo incrementare o meno quest'offerta. Quello che volevo sottolineare è che non si risolve la situazione diminuendo questo numero, perché comunque atomizzerebbe sempre di più questa che è la scelta discrezionale delle famiglie, ma quello che è importante è sicuramente una riprogrammazione. Una riprogrammazione che è già stata...se ne sta parlando con i dirigenti competenti, ma sicuramente dovrà tenere in conto anche altri tavoli: quello sicuramente del Consiglio regionale attraverso le commissioni, quello del Celva, perché comunque sono delle scelte territoriali...
Presidente - Scusi Assessore...
Farcoz (UV) - ...volevo semplicemente terminare con due concetti: dobbiamo mantenere la territorialità e, dall'altra parte, l'offerta: quella che è del pluralismo degli indirizzi. Mi scuso ancora, grazie.
Presidente - Prego. Per la replica, la parola al collega Ferrero.
Ferrero (M5S) - Grazie Presidente.
Abbiamo capito come intendete voi la cultura: prima scelta, seconda scelta, terza scelta, quarta scelta, come i carciofi ai mercati generali e questo è il risultato di anni in cui l'abbandono scolastico in Valle d'Aosta ha raggiunto il livello massimo, siamo i primi in Italia per abbandono scolastico. Mi spiace sentire queste parole da un giovane Assessore alla cultura, da una persona comunque che stava studiando. La sensibilità è quella di un elefante in cristalleria, non ci potevamo, diciamo, aspettare altro. La volontà politica è quella che si fa con le scelte, le vostre scelte sono quelle di stanziare...adesso ve lo dico con esattezza...181.200 euro per il Festival della parola e chiudere delle classi. Quando c'è da dare la precedenza alla pagnotta e alla serata al cinema, io preferisco dare precedenza alla pagnotta; evidentemente voi avete delle priorità che sono diverse. Tenetevi le vostre priorità, ma le famiglie che abbiamo visto lì erano molto arrabbiate e farete i conti anche con questo. Grazie.
Presidente - Colleghi, i punti 4, 6, 7 e 14 sono di competenza del Presidente, quindi chiedo che, come il punto 2, essi vengano discussi quando rientrerà in aula. Punto 5 all'ordine del giorno.