Oggetto del Consiglio n. 427 del 12 febbraio 2014 - Resoconto
OGGETTO N. 427/XIV - Interpellanze: "Rinvio della fase regionale degli sport invernali studenteschi".
Président - Point 14. Pour l'illustration, la parole au collègue Viérin.
Viérin L. (UVP) - Andiamo su un argomento più leggero rispetto alle consulenze e alle collaborazioni di cui abbiamo appreso. Un argomento che, comunque, rimane, secondo noi, di primaria importanza, e cioè i Campionati studenteschi riferiti agli sport della neve.
È un'iniziativa che da anni viene portata avanti, viene organizzata dall'Amministrazione regionale, in particolar modo dall'Assessorato istruzione e cultura per il tramite della Sovraintendenza agli studi, con un ufficio apposito, che per anni è stato ben gestito dal dottor Marco Luksch e che da un po' di tempo vede come referente la professoressa Spina.
Iniziative, le vorrei sottolineare, anche la collega Certan l'ha sottolineato bene nel testo dell'interpellanza, che hanno diverse valenze per favorire la pratica sportiva, la valorizzazione degli sport della neve, riferiti in particolar modo agli sport della neve in Valle d'Aosta. Avevamo cercato in questi anni di ampliare questa offerta, inerente soprattutto alla pratica, a seguito anche di un impegno della V Commissione. Tutta la V Commissione aveva qualche anno fa richiesto appositamente, e cercheremo anche qui gli atti di questa riunione, un impegno formale per valorizzare i campionati studenteschi, e comunque le pratiche sportive nelle scuole, a tutti i livelli.
Terzo volet: conciliare sport e scuola, e questo è sfociato anche nel progetto classes de neiges; l'agonismo per rappresentare la Valle d'Aosta fuori dai nostri confini e una valenza educativa dello sport come crescita emotiva, sociale e fisica e con i progetti collegati a tutto ciò che viene portato avanti. Il collega Restano si ricorderà anche di un progetto transfrontaliero, che con l'utilizzo di fondi europei e strutturali aveva visto il coinvolgimento dell'ASIVA, per creare degli allenamenti per gli studenti che praticavano questi sport anche fuori dai nostri confini.
Dico questo perché anche quest'anno la programmazione dei giochi sportivi aveva preso inizio e con il solito iter: le iscrizioni delle scuole a ottobre, dopodiché i tempi di svolgimento, salvo poi una lettera che qualche giorno prima dello svolgimento delle fasi finali annunciava che per problemi organizzativi c'era una sospensione con un rimando di questi giochi dopo il 15 febbraio. Qualche dubbio veniva già negli operatori, nelle famiglie, un po' di stupore perché sono risultati e gare che sono attese con entusiasmo, c'è una programmazione scolastica, chi ha operato all'interno della scuola lo sa, ci sono delle programmazioni e i fondi anche a specifica domanda, in audizione del bilancio, c'erano. Come i soldi per le borse di studio, come i fondi per tutto ciò che pare non sia assolutamente stato cancellato, questo viene ricordato nelle riunioni del territorio, "ah non ascoltate quelli che dicono che in ambito scolastico è stato tagliato, perché non è stato tagliato niente".
Meno male, oggi ne avremo la riprova con questa iniziativa. Anzi, di riprova non abbiamo neanche più bisogno, perché in una riunione del 27 gennaio gli operatori del settore, chiamiamoli così, cioè i docenti e i referenti delle istituzioni scolastiche della Valle d'Aosta si sono riuniti - purtroppo l'Assessore e la Sovraintendente non hanno partecipato per impegni, così si legge e così si apprende, istituzionali - e sono state enunciate alcune considerazioni in merito ai problemi che esistono a seguito dei tagli che sono stati operati, non solo sulle organizzazioni dei giochi sportivi regionali, ma anche su tutta una serie di altre questioni di cui parlerà la collega Certan.
La nostra iniziativa, quindi, va nell'ottica di capire e di avere qualche approfondimento su questo rinvio, cioè perché è avvenuto questo rinvio, quali sono questi problemi organizzativi, se effettivamente non sono legati alla questione della mancanza di fondi, se questi siano imputabili agli uffici della sovraintendenza o per una eventuale indisponibilità delle stazioni sciistiche, perché problemi organizzativi potrebbero anche essere questi, ad accogliere gli studenti, se sia intenzione organizzarli comunque. Anche se bisogna dire che in quella riunione è stato deliberato, auspicando un incontro con l'Assessore, perché si spera che si riesca a incontrare l'Assessore con questi insegnanti, e scelgono proprio di non aderire: "constatata la gravità della situazione economica relativa al finanziamento per le attività complementari di educazione fisica 2013-2014, scelgono di non aderire".
Probabilmente è la soluzione del problema, è effettivamente arrivata prima ancora che noi discutessimo di queste iniziative, nel senso che probabilmente non si faranno, perché hanno deciso di non farle proprio per manifestare la loro protesta in merito alla mancanza di fondi. Mancanza di fondi necessari a garantire un'adeguata preparazione degli studenti, svolgimento delle fasi di istituto e accompagnamenti alle manifestazioni sportive. Ecco, quindi, le nostre domande vanno in questa direzione e se sia prevista una disponibilità in bilancio in merito ai giochi sportivi o comunque alle pratiche dello sport in generale, nell'anno 2014. Grazie.
Président - Pour l'illustration de l'autre point la parole à la collègue Certan.
Certan (ALPE) - Merci Madame la Présidente.
A integrazione di quanto detto dal collega Viérin farò un'introduzione che è leggermente più didattica e pedagogica, penso però che nel mondo odierno continua ad aumentare la richiesta da parte delle famiglie di una scuola che sia centro educativo, il cui intervento vada, oltre che sugli ambiti disciplinari, ad affrontare con i ragazzi le tematiche di carattere etico, sociale, guidandoli all'acquisizione di valori e stili di vita positivi.
Le difficoltà di oggi nel comportamento, l'ansia da prestazione, l'insicurezza di fronte alle situazioni da risolvere, attenzione sempre più ridotta, l'incapacità di orientarsi, unitamente ad un allarmante aumento di disturbi dell'apprendimento, sono delle caratteristiche molto frequenti nei nostri giovani, al punto da essere stati ufficialmente codificati anche come difficoltà concrete nel rapportarsi con il mondo esterno. Contestualmente a questo si rileva anche una persistenza delle percentuali di abbandono scolastico e una precoce rinuncia all'attività sportiva. È importante notare come le esperienze ludico-motorie siano significativamente diminuite, causando nei giovani una scarsa percezione del proprio corpo, che compromette l'equilibrato sviluppo delle loro capacità motorie, fondamentali per l'incremento della conoscenza e dei concetti astratti. Ora...diciamo, è crescente anche la preoccupazione per l'adozione di stili di vita non corretti, sempre più sedentari, una cattiva alimentazione eccetera. Credo che tutti noi concordiamo, ed è ormai unanimemente riconosciuto, che lo sport è uno degli strumenti più efficaci per questo, per combattere questo e per aiutare i giovani ad affrontare delle situazioni che ne favoriscano la loro crescita, piscologica, emotiva, sociale e poi anche fisica. Ora allo sport scolastico, e veniamo quindi alla mozione, viene affidato il compito di sviluppare una nuova cultura sportiva. Io credo che questi siano temi sui quali concordiamo tutti, che tutti regolarmente trattiamo e citiamo, perché del binomio, come ha detto anche il collega Viérin, scuola-sport e giovani-sport ne parliamo tutti in un modo più o meno cosciente. Guardando ora le delibere di Giunta del 2012, periodo settembre-dicembre 2012 per l'anno scolastico 2012-2013, erano stati deliberati 83 mila euro, mi pare, per i giochi studenteschi e per le attività di gruppo sportivo.
Stesso periodo, ma per l'anno scolastico 2013-2014, quindi settembre-dicembre 2013, le risorse sono di 15 mila euro. Questo è un aspetto che da insegnante mi offende sempre molto, perché per quanto riguarda la scuola, già si parla sempre di cifre molto limitate e di progetti molto grandi, che comunque riguardano sempre un grande numero di utenti. Però quando si parla di scuola si parla appunto di cifre piccine, che vengono però sempre ridotte dicendo che è così. C'è riduzione dappertutto, c'è anche in questo settore. Sì, ma quando già le cifre sono ridotte, ridurle ancora di più vuol dire arrivare al volontariato. Io credo su questo, proprio perché la scuola non parla mai di delibere da una settimana all'altra di 10 milioni di euro stanziati alla bonne franquette, ma si parla spesso di 1.000-5.000 euro, ecco, vorrei veramente che si ponesse più attenzione. Mi permetto di aggiungere a quanto detto dal collega Viérin che il problema dei giochi studenteschi, diciamo la sospensione della fase finale, della manifestazione finale, cela e copre un altro problema, che è più grave, che è quello delle attività complementari di educazione fisica, che si riallacciano alle premesse che le ho fatto. Perché, vede, quando un'istituzione e degli insegnanti prevedono e si fanno interpreti di un progetto di sport, che favorisca l'inclusione delle fasce più deboli e disagiate dei giovani, programmano veramente quello che ho detto prima. La prevenzione a tutte quelle patologie, disturbi, perché veramente si fa della prevenzione sociale, però è necessario che le istituzioni e i docenti siano messi nelle condizioni di poter fare queste attività, cioè in questo caso l'Amministrazione deve creare le condizioni perché questi possano agire.
Le ore di gruppo sportivo in questi anni, in questi ultimi due anni, è vero che hanno un meccanismo un po' distorto per essere calcolate, perché dipendono sempre dall'anno precedente e la riduzione è stata fatta a seguito degli anni precedenti, però la riduzione nel giro di due anni è ormai quasi del 70 percento. A oggi, quindi, praticamente a gennaio del 2014, le ore di gruppo sportivo che gli insegnanti, e preciso sono ore non curriculari, sono ore quindi al di fuori del loro orario di insegnamento, hanno a disposizione sono due per docente. Capisce anche lei, Assessore, è un po' difficile fare regolarmente un'attività sportiva settimanalmente con due ore da qui a giugno. Ogni professore si ritrova ad avere solo più due ore, praticamente, con qualche differenza, qualcuno ne ha tre-quattro-cinque, ma non di più, quindi non c'è da stupirsi che abbiano ritirato l'adesione alla manifestazione finale di sport studenteschi invernali, in una regione alpina. Quello che è emerso è che a esempio c'erano stati degli sci-club che avevano sollecitato...- questi sono i pourparler - questa, diciamo, iniziale sospensione perché era vicino, in concomitanza con le gare. Queste sono le cose che sono state diffuse.
In realtà, come potrà confermare lei nell'incontro che ha avuto con i docenti la scorsa settimana, è stato chiaramente detto che non ci sono le risorse. È chiaro, quindi, che gli insegnanti, dovendo fare una razionalizzazione, hanno scelto di togliere una fase finale, una festa finale, ed è logico, ha senso, anche perché come si fa a portare dei ragazzi a fare una manifestazione di sci da discesa o di fondo, solo la fase finale, quando non si è potuta fare la fase preparatoria precedentemente, perché non c'erano le risorse. È quasi da suicidio oltre che una questione di responsabilità, vuol dire essere degli incoscienti, è chiaro quindi che hanno razionalizzato su quella fase finale per ottimizzare e avere da qui alla fine dell'anno qualche risorsa in più. Ci sono istituzioni che hanno 147 euro da qui alla fine dell'anno.
Ora, le ore di attività complementari e di educazione fisica hanno carattere frontale, devono essere utilizzate non in modo episodico, ma dovrebbero poter essere programmate con continuità per tutto l'anno, proprio per avere quell'obiettivo che dicevo in premessa, per creare negli alunni un'abitudine sportiva, nello stile di vita, per permettere loro di percepirla come un'attività regolare e, diciamo, tendenzialmente quotidiana.
Tocco un altro aspetto, quello della partecipazione: queste ore di gruppo sportivo favoriscono la partecipazione con dei docenti, degli educatori, a dei momenti di socialità, le porto degli esempi. In alcune scuole superiori della media e bassa Valle sono stati organizzati in questi anni dei tornei di calcio a 5, hanno partecipato 18 squadre da 5 ragazzi, e 7 squadre di ragazze, e ciò vuol dire che sono stati coinvolti 125 ragazzi, e non sono solo studenti che...concludo Presidente, che facevano agonismo, ma erano studenti che nel pomeriggio si incontravano con un educatore e rimanevano comunque nell'ambito scolastico e in un ambito controllato. Ora, nella nostra interpellanza oltre a toccare gli aspetti che ha già definito il collega, noi chiediamo in particolare se è intenzione dell'Amministrazione di fare in modo che gli insegnanti possano in qualche modo svolgere queste ore e che non siano di volontariato puro, chiaramente. Io sull'ultimo punto, sul punto 4 che in qualche modo potrei legare anche al punto 1, so che avete avuto un incontro il 6 e il 7 febbraio, cioè la scorsa settimana, quindi so che questo incontro in qualche modo chiarificatore c'è stato, però chiedo veramente che da adesso alla fine dell'anno si prenda di nuovo in mano la situazione, non tanto per la fase finale che è gravissima, perché dispiace che in una regione di montagna si debba rinunciare a fare delle manifestazioni sportive di sci, ma è anche per tutto quello che le ho detto prima. Grazie.
Présidente - Merci. Pour la réponse aux deux interpellations, la parole à l'Assesseur Farcoz.
Farcoz (UV) - Merci Madame le Président.
Due interventi, dunque, con un taglio diverso. Cercherò di partire dal lato economico, perché credo che sia stata fatta un po' di confusione tra quelle che sono le ore di insegnamento per il gruppo sportivo, e quelle che sono le attività finanziate dalla Sovrintendenza.
Da un lato, bisogna partire da una premessa: tutto, come è stato detto correttamente prima, era stato organizzato secondo copione ovvero a ottobre si era dato il calendario delle manifestazioni e già in estate i professori di educazione fisica avevano programmato le ore di gruppo di lavoro. Poi cos'è successo? Il 26 novembre c'è stato l'accordo tra le organizzazioni sindacali e il Ministero sugli scatti di anzianità, pertanto hanno preso quel famoso 50 percento che già ho ricordato in altre situazioni, e queste ore del gruppo di lavoro in qualche modo sono state decurtate del 50 percento, dopo che era già partita la programmazione.
I professori di educazione fisica, quindi, si trovano a circa metà anno scolastico con la metà delle ore, pertanto, giustamente, adesso lamentano che non possono portare avanti questo progetto. Un altro problema, quello legato al patto di stabilità, ma il vero problema di sostanza è che abbiamo dovuto posticipare perché dal Ministero, ai tempi, quindi un mesetto fa, non è stata garantita la fase nazionale. Se non si garantisce la fase nazionale di sci alpino e nordico, non ha senso fare la fase regionale, perché come è stato detto nei due incontri che abbiamo avuto, i professori di educazione fisica dicono: tutti coloro che accedono alle fasi regionali sono degli agonisti. Investire su delle professioni, su degli sport che già fanno normalmente durante la settimana - e aggiungere una gara in più di tutte le gare che fanno già - non ha senso.
Noi ci preoccupiamo più del ruolo, come diceva giustamente lei, didattico pedagogico, di portare lo sport nelle scuole in qualche modo per creare quella logica di gruppo, quella logica della corretta saluta, che porta ad avere dei ragazzi sani. Credo, quindi, che il problema sostanziale, e che si cerca in qualche modo di dirimere adesso, è quello se andare a dare un'immagine della regione con una sola finale, che magari non è neanche stata preparata, perché lo sci di discesa non si può fare durante l'attività scolastica, oppure cercare di portare avanti quello un lavoro costante durante gli anni, che è il gruppo sportivo che ha dato i suoi frutti. Quello che, quindi, bisogna in qualche modo affermare è che l'ultima riunione, - vero, ci sono state la prima riunione con la dottoressa Spina, che in qualche modo ha fatto presente e io e la Sovrintendente purtroppo non eravamo presenti,- ma abbiamo convocato una seconda riunione il 7, come ha correttamente detto, in cui siamo andati a fare una serie di valutazioni, perché delle due l'una, o si fanno le finali oppure si porta avanti il gruppo di lavoro. È stato deciso di creare un gruppo istituzionale tra la Spina e i colleghi di educazione fisica, in modo tale che vadano a definire le priorità perché ci può anche essere un compromesso importante che è quello di mantenere alcune fasi regionali, che possono dare una finale nazionale e di conseguenza ha senso un iter in escalation, e dall'altro punto di vista dirottare alcuni finanziamenti che sono dei gruppi di lavoro...pardon, finanziamenti della Sovraintendenza, nelle ore di gruppo di lavoro per quanto riguarda dei progetti speciali dedicati.
Ora, venendo puntualmente alle domande, se c'è stata disponibilità da parte delle stazioni sciistiche valdostane: sì certo, come tutti gli anni hanno dato tranquillamente la loro disponibilità. Se sia intenzione dell'Assessorato organizzare queste finali regionali: ho detto che attraverso il gruppo che si incontrerà nuovamente in questo fine settimana, andremo a stilare le priorità, che per quanto riguarda le risorse regionali c'è lo stesso stanziamento dell'anno scorso, che però stiamo aspettando questa conclusione del patto di stabilità per, in qualche modo, determinare. Per quanto riguarda, invece, le domande della collega Certan, quali siano le motivazioni l'ho già ribadito. Quali azioni si intendano intraprendere per supportare l'azione di educatori e promotori delle attività fisiche: abbiamo appunto intavolato questo tavolo di lavoro che cerca di andare a definire le priorità. Se è stato previsto un incontro con tali docenti: abbiamo avuto il 7 di febbraio questo incontro. Grazie.
Présidente - Pour les répliques avant la parole à la collègue Certan.
Certan (ALPE) - Grazie Assessore.
L'ha riconosciuto giustamente anche lei che le finalità del gruppo sportivo non sono quelle di partecipare alla fase nazionale o regionale e di fare una gara in più con gli agonisti, ma sono soprattutto quelli di favorire la socializzazione tra i ragazzi, prevenire il disagio giovanile, permettere loro di praticare attività motoria sotto la guida di esperti di scienze motorie.
Mi permetto di dire che se in una regione di montagna fossero queste le discipline, soprattutto legate ai nostri sport, tipici di una regione alpina, non sarebbe male, visto che sempre di più fra i ragazzi si sta diffondendo la non pratica dello sci. Rispetto, quindi, anche solo a una decina, a una ventina di anni fa, veramente c'è stata una grande regressione in questo, perché una volta, comunque, anche gli sci club o in qualche modo i Comuni...facevano delle promozioni ed era più facile coinvolgerli.
Ora sul 50 percento, decurtato il 26 agosto, lo apprendo oggi, il 26 novembre scusi, e d'accordo con le organizzazioni sindacali - lo apprendo oggi, perché non sapevo - con il Ministero, su questo mi documenterò. Però lei mi dice "non abbiamo garantito la fase nazionale, quindi certo che non ha senso fare quella regionale". Benissimo. Io vorrei andare ancora un attimo indietro, dicendo che va bene che abbiate istituito un gruppo con i docenti, perché sicuramente sarà un gruppo produttivo che farà delle proposte chiaramente inerenti e sicuramente sensate. Però vengo un attimo alla questione economica, perché potranno essere due gruppi di docenti illuminatissimi e molto competenti, ma se non avranno delle risorse a disposizione non potranno fare nulla. Io faccio, quindi, una proposta che non viene dai professori di scienze motorie, ma è una nostra proposta e una proposta di buon senso. Facendo due conti, il gruppo CVA in questi anni ha speso 50...ha destinato 50 milioni per il casinò, 50 milioni: una serata di eaux et lumières in estate costa, spanna più spanna meno, euro più euro meno, 80 mila euro. Un anno scolastico intero con tutti gli alunni coinvolti, dalle scuole secondarie, medie e secondarie, costa più o meno 52 mila euro, con i gruppi sportivi. La nostra proposta, quindi, di buon senso è: perché CVA oltre ad organizzare interventi nelle scuole nel settore chiaramente idroelettrico, perché il suo settore non fa una proposta anche in questo senso, non fa un progetto e non interviene con un progetto chiamiamolo, invento, mens sana in corpore sano, perché è un investimento per il futuro.
Dunque, rinunciare a una serata che costa 80 mila euro non credo sia così difficile e potrebbe permettere un anno di attività, un anno di attività complementare di educazione fisica, con un risparmio di 30 mila euro ancora per l'Amministrazione.
Allora, Presidente Rollandin, se sono brava o no a fare questa proposta, visto che lei fa le battute fuori microfono, io le riprendo, perché così si capisca. Ripeto, non so se sono brava o no a fare una proposta, ma le ho fatto un esempio. Poi lascerò a lei e all'Assessore Farcoz scegliere se vuole decidere di fare questo progetto col gruppo CVA oppure con qualche altra partecipata; per noi è indifferente, l'importante è che gli alunni della Valle d'Aosta possano avere anche a disposizione questa grande occasione di socialità, che è quella che potrebbe offrire una scuola di qualità, una scuola di una Regione autonoma alpina. Grazie.
Presidente - Per la replica ha diritto di parola il collega Viérin Laurent.
Viérin L. (UVP) - Grazie Presidente.
Molto brevemente, perché sinceramente siamo senza parole. Al di là della gestione del dossier che è a dir poco un po' pasticciato, per la prima volta nella storia del mondo scolastico valdostano non si fanno i giochi studenteschi o comunque sono stati rimandati in attesa di, non si capisce, Assessore. Ormai lo sappiamo che lo slogan è "è colpa di Roma, è colpa del patto di stabilità", ma adesso spingersi fino ai giochi sportivi studenteschi per dare la colpa al patto di stabilità, per qualche decina di migliaia di euro e al Governo nazionale o comunque all'ufficio centrale, alla parte nazionale scolastica, ci fa sorridere. Guardando adesso su internet, la prima Regione a caso, e non una Regione a statuto speciale, cioè la Lombardia, campionati studenteschi 2014, manifestazione provinciale, convocazione venerdì 14 febbraio e c'è tutta la fase di svolgimento. Assessore, quindi, almeno venga qui e ci dica le cose come sono, avete speso i soldi per altro, lei probabilmente non si è accorto, come le avevamo detto, che il bilancio gliel'hanno tagliato, e anche se lei ogni volta viene qui in Consiglio e dice che non è stato tagliato niente, forse non se ne è ancora accorto, non ha ancora letto il bilancio, ma il bilancio non solo è stato tagliato, è stato stroncato.
Lei, quindi, pensa di organizzare delle cose, manda avanti tutto, poi dice: "ah già e la copertura finanziaria dov'è?" Ma cosa c'entra Roma, a livello centrale, se organizzano le fasi nazionali o meno? Voi fate le fasi regionali e poi sarà lo Stato che vi dirà che quest'anno non si fanno le fasi nazionali, come stanno facendo tutte le altre Regioni e chiaramente noi siamo all'avanguardia, anche per questo, però...
Poi lei ha fatto una seconda riunione, ne prendiamo atto...va bene, si convocano riunioni per creare gruppi istituzionali: poveri insegnanti, faranno anche loro quello che possono fare assieme con il coordinatore di educazione fisica della Sovraintendenza, dell'ufficio sportivo, ma quello che oggi preoccupa è che voi non state guardando nessun dossier, non vi occupate di niente. Dopodiché, qualche giorno prima si fa la lettera, " i campionati sono rimandati a dopo il 15, vedremo"...adesso la versione è ancora modificata, non ci sono le fasi nazionali, forse c'è il patto di stabilità, fatto sta che altre delibere vanno avanti, quindi altro che il patto di stabilità, queste sono scelte. Abbia almeno il pudore e il coraggio di dire che si sta disinvestendo anche sullo sport nelle scuole e comunque sugli investimenti sportivi, sulla classe de neige faremo un discorso a parte, così come sulla questione della sede distaccata del liceo linguistico di Courmayeur a Gressoney, su un'altra questione, quella del convitto e dei posti riservati ne faremo ancora un'altra. Oggi parliamo veramente di una sensibilità che dovrebbe essere intrinseca al di là di partecipare almeno alle riunioni per poter dire e non trincerarsi solo dietro il patto di stabilità, noi...come si suol dire, non abbiamo più parole, qualcuno diceva "solo parolacce", ecco, perché è quello che ci viene in mente, è veramente solo questo che ci rimane. Ne approfitto Presidente Rini, scusi Presidente, ne approfitto per chiedere una breve sospensione a nome dei gruppo di opposizione a seguito delle importanti comunicazioni dell'Assessore Baccega. Grazie.
Presidente - Il Consiglio è quindi sospeso.
Si dà atto che la seduta è sospesa dalle ore 18,55 alle ore 19,20.
Rini (Presidente) - Colleghi...ancora un attimo... In seguito alla sospensione, anche per comunicarcene l'esito, la parola al collega Bertschy.
Bertschy (UVP) - Merci Madame la Présidente.
Aux noms des groupes d'opposition je demanderais une réunion des Chefs de groupe, pour communiquer ce que nous avons discuté. Merci.
Président - Une réunion des Chefs de groupe, donc, est convoquée.
Si dà atto che la seduta è sospesa dalle ore 19,25 alle ore 20.
Rini (Presidente) - Colleghi riprendiamo i lavori. Mi è giunta la richiesta di concludere i lavori adesso, siete d'accordo? Non riconvochiamo un'ulteriore Capigruppo visto che la decisione che avevamo assunto era diversa. Se siete d'accordo, tutti, possiamo chiudere qui i lavori. I lavori riprenderanno domani mattina alle 9.
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L'adunanza termina alle ore 20.