Oggetto del Consiglio n. 406 del 12 febbraio 2014 - Resoconto
OBJET N° 406/XIV - Communications du Président de la Région.
Président - La parole au Président Rollandin.
Rollandin (UV) - Grazie Presidente.
Giovedì scorso, 6 febbraio, il Corpo degli Alpini e la Valle d'Aosta sono stati colpiti dalla morte di Simona Hosquet, giovane guida di Antey-Saint-André, travolta da una valanga nella conca di Cheneil. Tutta la vita di Simona è stata improntata ad una grande passione per la montagna, una passione che l'aveva animata negli anni fino al raggiungimento di grandi traguardi: campionessa di sci di fondo, prima soldatessa a conseguire la qualifica di istruttore di sci e di alpinismo, unica donna nella storica Società delle Guide del Cervino, protagonista di ascensioni nelle Ande e in Patagonia. Tanti successi, i suoi, vissuti con semplicità, con l'umiltà e con la determinazione di chi persegue gli obiettivi che sente come più veri e profondi. A nome del Governo e del Consiglio regionale, desidero rinnovare le condoglianze alla famiglia ed esprimere vicinanza al Centro Addestramento Alpini. Grazie.
Presidente - Grazie Presidente. Ha chiesto la parola la collega Morelli.
Morelli (ALPE) - Merci Présidente.
Le groupe Alpe tient aussi à rappeler Simona Hosquet, guide de haute montagne, Caporal majeur des Alpins, avec tout ce que ce Corps militaire représente pour notre région, athlète de ski de fond, instructeur militaire de ski alpinisme et, par dessus tout cela, une femme, une jeune femme de trente ans avec les projets et les aspirations de son âge. Une jeune femme, qui avait su se faire valoir dans des univers essentiellement masculins: celui de l'Armée et celui de la haute montagne. Simona Hosquet était une personne réservée, qui communiquait davantage avec le regard et le sourire, plutôt que par les mots. Pour des raisons familiales, j'ai eu le privilège de la connaître, il y a quelques années, et mon souvenir plus significatif remonte à une compétition militaire d'escalade à Chamonix, une compétition où les femmes étaient naturellement très peu représentées et les parois d'escalade et les boulders étaient plutôt conçus et imaginés pour des hommes et, bien, Simona Hosquet ne se décourageait pas facilement et je la vois encore répéter les mêmes passages difficiles avec un entêtement et une ténacité absolument remarquables, extraordinaires. Cette même ténacité qui lui avait d'ailleurs permis de devenir, assez rapidement, guide de haute montagne malgré les sélections et les épreuves très sévères que cette profession comporte. La première femme née en Vallée d'Aoste, grandie en Vallée d'Aoste à atteindre cet objectif important, le couronnement d'un rêve et d'une passion immense, elle est devenue un symbole pour l'Armée, pour les guides du Cervin, pour sa communauté. Nous sommes aujourd'hui tous profondément touchés par sa disparition prématurée et nous présentons nos condoléances sincères à ses parents, son frère et à tous ceux qui l'ont aimée. Merci.
Président - Merci collègue. La parole au collègue Viérin Laurent.
Viérin L. (UVP) - Merci Madame la Présidente.
Pour nous associer sur ce triste événement et, au nom du groupe Union Valdôtaine Progressiste, formuler nos condoléances à la famille. Sur cet aspect, sur les victimes de la montagne rappeler chaque fois que ce triste événement, quand touche surtout des jeunes engagés au niveau professionnel, sportif en ce domaine c'est quelque chose qui touche toute la communauté.
Presidente, solo per chiedere un chiarimento invece su un altro argomento. Nell'ultimo Consiglio di gennaio aveva tenuto banco la questione finanziaria e contabile della Regione. Fatto e argomenti che durante tutti i mesi del 2013, hanno accompagnato la discussione di questo Consiglio sulla situazione reale contabile e finanziaria della Regione e sul famoso Patto di stabilità. Ci eravamo lasciati anche con la famosa questione delle due risoluzioni: quella delle forze di opposizione che chiedevano una condivisione, le famose larghe intese, ecco, sugli argomenti per difendere l'autonomia a Roma in modo condiviso, che ci fossero tutte le forze politiche presenti in Consiglio a difendere quest'autonomia e a discutere la questione del Patto di stabilità; questo si era trasformato in un'altra risoluzione, un impegno ad andare in commissione, questa riunione in commissione c'è stata, ci avete spiegato, abbiamo appreso che la delegazione si è fortemente ampliata anche con la presenza dell'Assessore Baccega e che quindi ha visto questo viaggio a Roma di cui però poi non abbiamo più avuto notizie.
Il Patto di stabilità, come voi ci avete detto, entro il 31 di gennaio, doveva essere chiuso e noi ci saremmo aspettati nelle dichiarazioni, nelle comunicazioni del Presidente...e lo chiediamo anche e soprattutto all'Assessore Baccega, visto che è il responsabile del dicastero che si occupa di questi problemi...se quest'incontro si è tenuto, visto che lei aveva detto che nel giro di qualche giorno, ecco, voi sareste stati chiamati a Roma. Se siete stati chiamati, se nessuno vi ha considerati, se non vi hanno ancora comunicato quand'è che dovrete scendere, se avete notizie anche attraverso i nostri due Parlamentari, perché non sono "pervenuti" neanche loro, non abbiamo più notizie, non sappiamo se anche loro hanno qualche cosa da dire in merito, se c'è stato quest'incontro, ma ci risulta strano che gli organi di informazione almeno non lo abbiano riportato, che non abbiate fatto qualche comunicato stampa sui contenuti di quest'incontro. Ci risulta che altre Regioni abbiano chiuso invece questo Patto di stabilità, o comunque questa fase con gli incontri romani e ci chiediamo soprattutto se quest'incontro non è avvenuto, cioè se il Patto di stabilità non è stato chiuso entro questa data perentoria, perché c'è il 31 marzo e poi perentorio il 31 gennaio, che cosa succede? Che cosa succede da un punto di vista pratico all'Amministrazione regionale, visto che conosciamo le sanzioni che il mancato rispetto del Patto di stabilità comporta in termini di decurtazione di percentuali sugli emolumenti del Governo, piuttosto che la mancanza...l'impossibilità di accedere a fondi europei e tutta una serie di altre sanzioni che noi conosciamo applicate anche ai Comuni, cioè questo è il Patto di stabilità che prevede sanzioni. Ecco, allora Assessore o Presidente, non so chi in questo momento si stia occupando del dossier, perché noi ci rivolgiamo al Governo...noi vorremmo sapere al di là di tutto...se quest'incontro è avvenuto, se questo non è avvenuto...come pensate di gestire questa fase e se ci siano speranze che qualcuno si ricordi che esiste anche la Valle d'Aosta e che esiste una possibilità di dialogare e di discutere i contenuti di questo patto. Grazie, se ci informate e se anche in futuro è possibile essere informati, Assessore, senza bisogno sempre di sollecitare, perché questi sono argomenti cruciali per la nostra comunità, prima ancora di altri argomenti che abbiamo affrontato e che affronteremo oggi attraverso sia nostre iniziative che il dibattito che scaturirà da quest'aula. Grazie.
Président - La parole au collègue Restano.
Restano (UV) - Grazie Presidente.
Io vorrei tornare un attimino sul ricordo di Simona Hosquet, perché, a differenza di voi tutti, colleghi, io in passato ho rivestito il ruolo di allenatore dell'ASIVA e sono stato l'allenatore di Simona. Successivamente, essendo Dirigente ASIVA ed oggi direttore agonistico dello sci nordico, sono stato particolarmente toccato da questo tragico evento. Vorrei sottolineare quella che è stata la sua figura e il percorso che abbiamo trascorso insieme. Simona è stata un'importante atleta per la Valle d'Aosta e direi che in questi anni che lei ha dedicato allo sport ha raccolto e sintetizzato tutto quello che noi a volte, confrontandoci in questa sede auspichiamo che sia lo sport e soprattutto gli sport invernali per la Valle d'Aosta. Il suo periodo trascorso insieme a me non è stato solo quello di raggiungere gli allori che oggi noi tutti guardiamo in televisione con le Olimpiadi, ma è stato un momento di formazione. Lei è cresciuta, ha sofferto, si è formata, si è impegnata tanto e ha raggiunto importanti obiettivi agonistici, come è stato ricordato da tutti voi, campionessa italiana, ha partecipato ai Giochi olimpici della gioventù in Finlandia, dove sono stato onorato di averla accompagnata nella delegazione italiana, ma soprattutto poi ha sintetizzato il tutto con una grande passione per quello che è il nostro territorio e la montagna, diventando una valente guida alpina, è stato ricordato, e un motivo di orgoglio per quello che è il Centro di addestramento alpino come Caporale maggiore. La ricordo quindi con affetto e ricordo tutto il tempo che ho trascorso insieme a lei e che l'ASIVA ha avuto modo di dedicare, la Valle d'Aosta ha avuto modo di dedicare a lei, ricevendo dalla sua persona tantissimo in cambio. Grazie.
Si dà atto che dalle ore 10,49 la presidenza è assunta dal Vicepresidente Andrea Rosset.
Presidente - Chiederei per correttezza, per l'impostazione del Consiglio, visto che siamo in fase di commemorazione, di attenerci alla commemorazione, concludiamo l'ordine del giorno e la commemorazione e poi passiamo al Patto di stabilità, perché altrimenti c'è un rimpallarsi, una confusione che non si capisce più...credo che anche per gli organi di informazione sia difficile seguire l'aspetto, quindi, se c'è ancora qualcuno sulla commemorazione, lo lascerei prendere la parola, ci sono richieste Consiglieri? Non ci sono? Passerei allora al Patto di stabilità dando la parola all'Assessore Baccega, ne ha la facoltà.
Baccega (SA) - Sì, grazie Presidente, Consigliere Viérin e il Consiglio tutto.
Quella è una forte preoccupazione della Giunta, soprattutto, ma di tutti noi. Evidentemente i contatti ci sono stati, i rapporti sono continui con il Ministero dell'economia e finanze e con il Ministero delle Regioni, con il quale abbiamo avuto un confronto col Ministro Del Rio e i nostri Parlamentari. C'è un rapporto quotidiano con i nostri Parlamentari per avere informazioni e notizie, sapete quello che sta succedendo a Roma, lo leggete tutti i giorni sui giornali, c'è un po' di caos. Le notizie sono prudentemente positive rispetto a quelle che sono state le nostre richieste sul Patto di stabilità 2013 e domani c'è un incontro con i tecnici del Ministero delle finanze e i nostri e aspettiamo a giorni che ci sia una dichiarazione ufficiale, che ci permetta di rilassarci da quel punto di vista. La data del 31 gennaio riguardava la raccolta dei residui, che con la determinazione dell'importo dell'avanzo; nel giro di qualche giorno si completerà il rendiconto e avremo maggiori certezze. Da questo punto di vista, il Consiglio sarà sicuramente informato rispetto ai passaggi. Quello che vogliamo assolutamente sottolineare e che c'è attenzione e contatti quotidiani con Roma per poter arrivare alla definizione di quest'aspetto. A Roma ci hanno detto che una sola Regione ha raggiunto l'accordo e che le altre Regioni a Statuto speciale stanno ancora lavorando in quella direzione. La settimana prossima è convocato finalmente il tavolo delle Regioni a Statuto speciale al quale parteciperemo e, da quel punto di vista, vediamo se riusciamo a darvi poi informazioni più concrete rispetto ai vostri e ai nostri quesiti. Grazie.
Presidente - Altri? Il Presidente ha chiesto la parola, ne ha la facoltà, prego.
Rollandin (UV) - Rispetto al secondo punto che il collega aveva sollevato, che mi sembra importante, sul fatto della scadenza del 31 gennaio, come lei si ricorda, queste tempistiche, per fortuna, non sono perentorie, nel senso che lo sforamento di questa data non comporta conseguenze, tant'è che il procedimento su cui si sta lavorando è quello di non avere penalizzazioni nell'ambito di questo processo, che, come dicevamo, è ancora in corso, quindi non ci sono penalizzazioni di nessun tipo.
Presidente - Altri intendono prendere la parola? Il Consigliere Gerandin, ne ha la facoltà.
Gerandin (UVP) - Merci Président.
Mi riallaccio a quello che hanno detto prima l'Assessore Baccega e il Presidente Rollandin in merito al discorso del Patto di stabilità, è vero che il...
(interruzione di un Consigliere, fuori microfono)
...devo motivare il mio intervento sulle non comunicazioni, non c'è ombra di dubbio, per cui se c'è...
(interruzione del Presidente della Regione)
...no, come? Se posso, secondo me, la sua è una non comunicazione, ecco, se è possibile, nel senso che lei mi dica che il termine del 31 gennaio è ordinatorio e non perentorio la cosa non mi tranquillizza affatto, perché c'è un altro termine, lei forse si è dimenticato di dire che c'è un altro termine...il 31 di marzo, che è un termine perentorio entro cui voi dovrete comunicare a Roma i dati del bilancio 2013, e questo termine c'è scritto sulla legge, sul 228 c'è scritto: "termine perentorio", per cui non sarà più interpretativo questo. Questo cosa significa? Che entro il 31 marzo, giustamente, dovrete comunicare a Roma questi dati...che, a seguito della comunicazione di questi dati, ci sono tutta una serie, diciamo, di sanzioni che toccano il non rispetto del Patto di stabilità. Il collega Viérin ne ha elencata qualcuna, comunque c'è il fatto di non impegnare spese correnti al netto delle spese della sanità, non puoi incorrere nell'indebitamento in investimenti, mutui e prestiti obbligazionari, per cui non potete neanche raccontarci che potrete coprire eventualmente questo disavanzo con un mutuo, a pareggio, non si può procedere ad assunzione di personale a qualsivoglia titolo e a qualsivoglia tipologia contrattuale, compresi i rapporti di collaborazione, la rideterminazione dell'indennità di funzione, ma c'è anche un passaggio nel quale si dice che comunque i contratti di servizio e altri atti posti in essere dalle Regioni, dalle Province, che si configurano elusivi delle regole del Patto di stabilità interno sono nulli. Ecco, questi sono i fatti in cui dobbiamo confrontarci e giustamente noi aspettavamo qualche comunicazione in più, perché? Perché, al di là di quello che lei vuol dire in Consiglio o meno, sono i cittadini, le imprese, i dipendenti e soprattutto le strutture dirigenziali, alle quali dovete portare rispetto, a nostro parere, perché in questo momento si prendono delle responsabilità forse più grandi di quelle che gli spettano, alle quali avete assegnato un bilancio decurtato del 20 percento. Allora, i tempi della vostra politica, della vostra amministrazione non sono compatibili con la drammatica situazione che in questo momento sta vivendo la Valle d'Aosta, ecco. Questo anche legato al fatto che, per carità, Assessore Baccega, lei cita che una sola Regione ha raggiunto l'accordo per il Patto di stabilità, ma non hanno molto interesse a chiudere il Patto di stabilità, l'accordo le altre Regioni, perché chi viene penalizzato dall'applicazione del metodo Siope è la Valle d'Aosta, per cui il famoso accordo che doveva essere fatto con le autonomie speciali queste Regioni hanno nessun interesse a chiuderlo, perché tanto chi paga? Paga la Valle d'Aosta, per cui è chiaro che il Trentino si è messo di traverso quando nella legge di stabilità avete proposto di abbassare la percentuale di partecipazione della Valle d'Aosta. Nel frattempo le altre autonomie speciali corrono, Assessore, stanno correndo, nel senso che è questione di pochi giorni, Bolzano 93 milioni di sgravi per famiglie, imprese individuati dalla Giunta provinciale di Bolzano, manovra di 120 milioni di Trento, che ha fatto un assestamento di bilancio in cui ha inserito 120 milioni a cosa? Una manovra che allenta ulteriormente la pressione fiscale, c'è la riduzione dell'Irap, l'esenzione della Tasi per gli immobili produttivi per 7 milioni, per 108 milioni sull'Irap. Tutto il discorso della riduzione dell'impatto della nuova disciplina nazionale in materia di tributi locali su patrimoni immobiliari esercitando la nuova competenza in materia di tributi introdotta dalla revisione dell'articolo 80 dello Statuto di autonomia e che vale altri 5 milioni. Ecco, questo perché? Per dire che, quando noi abbiamo sollevato il fatto che era magari opportuno che qualche nostro Parlamentare si agganciasse alla grande possibilità che c'era di portare a casa la fiscalità, che è stata introdotta nella legge di stabilità, qualcuno qua non ha capito l'importanza di questo, probabilmente qualcuno non l'ha capito. Adesso si capisce qual è l'importanza, adesso si capisce. Detto questo, il mio intervento era solo ed esclusivamente per capire e mi auguro, ecco, che ci sia un piano B, tenuto conto che se da altre parti corrono, da noi non è stato neanche assegnata l'intera risorsa di un bilancio che nel 2014, rispetto al 2008, aveva perso il 48 percento, allora non assegnare le risorse significa, e concludo, che ci sono delle strutture dirigenziali che hanno zero. Se il piano B è preparare una lettera che manderemo alle nostre famiglie dicendo che i bambini a scuola devono portarsi la carta igienica, o qualcosa d'altro, ebbene io voglio capire se questo è il piano B che avete in mente. Finisco coi residui: per i residui bisogna avere titoli iscriverli, ma bisogna avere titoli per cancellarli, attenzione...per cui la partita dei residui è una partita molto pericolosa, nella quale chi li cancella si prende delle grosse responsabilità. Detto questo, io ho concluso e mi auguro che qualcuno mi risponda se avete un piano B.
Presidente - Grazie. Ho capito la richiesta del Presidente di attenersi a quelle che sono le comunicazioni, però lei, Presidente, è intervenuto sull'oggetto, io non posso evitare di aprire la discussione...
(interruzione del Presidente della Regione, fuori microfono)
...eh, però, se lei ha aperto la discussione, io che faccio?
(nuova interruzione del Presidente della Regione, fuori microfono)
...eh, però l'ha aperta...se gli altri Consiglieri richiedono di poter intervenire su quell'oggetto, che faccio? Evito la discussione? Il Consigliere Ferrero ha chiesto la parola, ne ha la facoltà.
Ferrero (M5S) - Grazie Presidente.
Brevissimo, ovviamente una considerazione di ordine politico ci sta tutta. La leggerezza con cui si continua ad affrontare questo rinvio, che è un rinvio continuo, ogni seduta del Consiglio c'è un rinvio, "vedremo", "faremo". Con la scusa che i termini sono ordinatori e non perentori, cioè che possono essere portati oltre, ma vi rendete conto che non c'è certezza su quella che è la disponibilità del bilancio, ma che razza di politica di programmazione potete fare per quest'anno se non sapete neanche di che risorse potete disporre? Ma un qualsiasi imprenditore all'inizio dell'anno fa il conto dei soldi che ha a disposizione per vedere come può spenderli. Per voi è un dettaglio irrilevante che ci siano 100 milioni di euro in più o 100 milioni di euro in meno? Ma scherziamo? Io non so che messaggio volete dare, poi andate in giro a fare le riunioni per tutta la Valle e a dire che Roma è cattiva e non vi dà i soldi, ma siete voi degli incapaci che non riuscite a portare avanti una politica che sia degna di questa Valle d'Aosta, continuate i vostri giri, l'UV tour, poi vedremo dove andate a finire! Siate un po' seri e diteci dove e come andremo a prendere queste risorse che mancano.
Presidente - Il Consigliere Donzel ha chiesto la parola, ne ha la facoltà.
Donzel (PD-SIN.VDA) - Brevemente intervengo sulla considerazione dell'Assessore Baccega e poi sulla puntualizzazione del Presidente per esprimere tutta la viva preoccupazione che come gruppo abbiamo già espresso e che vedo essere presente anche negli altri gruppi dell'opposizione, perché quest'incertezza in cui stiamo vivendo è un'incertezza che ci sta bruciando il primo trimestre regionale per quanto riguarda la nostra economia, ci sono delle norme che dovevano essere già espresse con chiarezza: le famose rimodulazioni, i famosi cambiamenti di impegni, se si usava ancora il fondo perso o no, il contributo o no, tutto l'arretrato, i famosi 20 milioni che abbiamo in qualche modo già recuperato e quant'altro, che dovevano essere immediatamente messi a disposizione dell'economia valdostana. Noi, invece, sappiamo che gli imprenditori che stanno in questi giorni andando presso, diciamo, gli uffici competenti per capire a che punto stanno le loro domande, si sentono dire: "non se ne sa niente, non se ne sa nulla". È, allora, una situazione che ci preoccupa davvero, perché, come ha ricordato il collega Gerandin, una parte certamente va chiarita per quanto riguarda la chiusura del patto di stabilità, ma una parte è comunque una quantità non indifferente di risorse che abbiamo messo in campo per il 2014, cioè che stiamo aspettando qua? State cioè sfruttando tecnicamente questa impasse giuridica fino all'ultimo giorno utile necessario, cioè il famoso termine prescrittorio, il 31 marzo, ma ci bruciate un trimestre di PIL regionale! Questa è una scelleratezza, noi viviamo dei dieci decimi, qua, se non si muove foglia, che cosa metteremo nei prossimi dieci decimi del 2015? Dal nostro punto di vista, quindi siamo noi che dobbiamo incalzare il Governo, siamo noi che dobbiamo accelerare i tempi della chiusura di questa vertenza che abbiamo, difficile, nessuno lo mette in dubbio, ma paghiamo il prezzo del ritardo, perché le altre Regioni, Trento e Bolzano, hanno cercato di chiuderla il prima possibile? Perché poi parte il lavoro, partono le risorse certe, sennò se, giustamente per precauzione l'Assessore...veramente capisco che non può sciogliere i cordoni della borsa, però quella precauzione la stiamo pagando, la pagano i cittadini valdostani.
Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Fabbri, ne ha facoltà.
Fabbri (UVP) - Grazie Presidente.
Ho sentito parlare l'Assessore di notizie prudentemente positive. Io dai miei colleghi ho sentito delle notizie tragicamente negative. Vorrei sapere se può farci partecipi di queste notizie prudentemente positive. Grazie.
Presidente - La parola al Consigliere Viérin, ne ha la facoltà.
Viérin L. (UVP) - Sì, brevemente, Presidente, solo per prendere atto della risposta che è arrivata e formulare non solo preoccupazione, perché la preoccupazione che continuiamo ad esprimere ad ogni Consiglio sui vari argomenti ci fa sentire impotenti, invece, nella mancanza e nell'impossibilità di incidere, incidere realmente su ciò che avviene, sui singoli dossier. Lo diciamo perché questo è strettamente collegato al ruolo che questo Consiglio dovrebbe avere e alla possibilità per il Consiglio regionale di essere non solo informato, ma partecipe di ciò che avviene fuori dai nostri confini, soprattutto sulla politica finanziaria che oggi è strettamente correlata alla difesa dell'autonomia. Allora dico questo, e mi rivolgo anche agli altri colleghi che sono membri della I Commissione: noi avevamo iniziato la legislatura con un impegno nei confronti e concordato con i due Parlamentari valdostani, che si erano resi disponibili, visto che, una volta che si è eletti, si rappresenta tutta la comunità, soprattutto fuori dai nostri confini...loro si erano detti disponibili a concordare e ad informare puntualmente la I Commissione su tutto ciò che avveniva. Questo non è avvenuto per il passaggio cruciale della finanziaria e i risultati sono stati quelli che abbiamo ricordato attraverso il collega Elso Gerandin, perché se quel passaggio fosse avvenuto, forse tutti assieme avremmo potuto almeno portare un messaggio a Roma diverso e forse ottenere ciò che altre Regioni hanno ottenuto, invece che venire qui in Consiglio e sapere da un tweet che avevano portato a casa...il Senatore Lanièce aveva portato a casa grandi benefici per la Valle d'Aosta, salvo poi renderci conto che erano benefici per il Trentino e per il Südtirol, perché c'era una virgola che separava il deliberato di quell'emendamento. Al di là di questo, noi oggi, e avendo sicuramente...riconoscendo nel ruolo dell'Assessore e del Presidente questo ruolo che voi state svolgendo a Roma o attraverso la parte tecnica con la ragioneria, noi immaginiamo, noi vorremmo veramente che il Consiglio regionale - in questo caso la I Commissione, mi rivolgo al collega Perron - possa essere coinvolto in un momento di condivisione su questa cosa, perché, al di là del Patto di stabilità, noi vorremmo capire quello che sta succedendo a Roma e le posizioni che stanno assumendo questi Parlamentari, in rappresentanza di chi si svolgono, perché in questo caso in commissione siete venuti, ma i Parlamentari, quando voi vi recate a queste riunioni, che ruolo ricoprono? Sono a corollario, sono complementari, sono esclusi? Ci sono, ma non hanno nessuna incidenza per quanto riguarda le posizioni di questo Consiglio? Ecco, questo è un altro degli argomenti sui quali noi torneremo, perché non è possibile che, a seguito dell'elezione di qualcuno a Roma, questo poi non avvenga più, in termini di collegamento con questo Consiglio Valle e soprattutto in termini di condivisione questo non avvenga più in sinergia, con quella sinergia che dovrebbe avvenire tra le istituzioni valdostane e i rappresentanti dell'intera comunità.
Noi lo sottoponiamo come argomento prendendo spunto dalle dichiarazioni del Presidente, perché siamo qui legati ad un incontro che voi dovete avere e che non avete ottenuto a Roma e il futuro della Regione autonoma Valle d'Aosta deriva da quest'incontro, ma a noi non basta, perché se tutto...cioè torniamo ai tempi di Guido Chabod, che scendeva con la selvaggina e andava dal Ministro di turno sperando di ottenere qualcosa. Ecco, noi crediamo che oggi i rapporti istituzionali si debbano tenere rapportati al momento che stiamo vivendo, pur fidandoci dei salumi della collega Bertolin...portati avanti in modo diverso.
Noi crediamo che in questo momento le istituzioni valdostane, pur riconoscendo il ruolo che ognuno ha, debbano portare avanti le istanze dell'intera comunità, in questo caso le preoccupazioni di questo intero Consiglio Valle, perché siamo tutti preoccupati a parole della situazione finanziaria, ma se noi non solleviamo questa questione delle non comunicazioni del Presidente, voi non ci informate neanche di quello che non è avvenuto, pensando che noi ci siamo dimenticati che lei Assessore e Presidente avevate detto: "fra tre giorni probabilmente ci convocano, perché oggi ci sono altri argomenti e probabilmente l'opposizione si dimentica", ma questo non è rispetto nei confronti del Consiglio Valle, ma anche nei confronti dei colleghi di maggioranza. Probabilmente voi nelle vostre riunioni ne avete parlato e i colleghi di maggioranza sono informati, a noi nessuno ha detto niente, non credo neanche in Conferenza dei Capigruppo e quindi noi siamo oggi obbligati ad aspettare le vostre...perché lei, Assessore, era stato colpito positivamente dall'atteggiamento del Ministro, siamo contenti, quella sua sensazione probabilmente era una sensazione limitata a quel momento, oggi nessuno vi ha considerato, ma ci chiediamo in più i nostri Parlamentari a chi rispondono: se a voi, se a una parte della maggioranza, se all'intero Consiglio Valle. Noi quindi su quest'argomento torneremo sicuramente chiedendo che i nostri Parlamentari nei giorni in cui salgono da Roma a causa dei loro impegni istituzionali magari vengano anche a relazionare qualcosina alla I Commissione su ciò che sta avvenendo e soprattutto su quella che è la linea che intendono portare avanti per difendere quest'autonomia, che, a detta di tutti, è un'autonomia a rischio.
Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Chatrian, ne ha la facoltà.
Chatrian (ALPE) - Grazie Presidente.
Non avessimo sollevato la questione, praticamente, come dicevano i colleghi, non ne avremmo neanche discusso. Mi sembra colleghi, io dico colleghi di maggioranza, che siamo completamente fuori tempo massimo e, quando dico questo, cerco sempre di fare un'analisi puntuale. Cosa avremmo fatto noi al posto di questa maggioranza? Beh, sicuramente non quello che state facendo voi in questo momento sul territorio, un'azione denominata "operazione verità". Sembra quasi che la colpa...che sia colpa della minoranza, vi cito cosa è stato scritto e detto in questi giorni nei vostri incontri: "operazione verità dell'Union Valdôtaine per spiegare alla gente, hanno detto come realmente stanno le cose, piuttosto che dar retta agli attacchi pretestuosi delle opposizioni", cioè il problema sono le opposizioni. Due: "l'operazione verità? Per il Presidente Rollandin passa dal dire con chiarezza dei tagli al bilancio imposti dal venir meno delle risorse statali, dai vincoli del patto di stabilità, un sacco di soldi che lo Stato non permette di spendere. Nonostante questo, il Governo e la maggioranza - ha detto - hanno mantenuto gli impegni per garantire i servizi alla persona, aiuti anti-crisi, famiglie, imprese, lavoro, sostegno, fasce deboli e piano lavoro - vado avanti - il riferimento è alle opposizioni, dove non di soluzioni ai problemi si pensa, ma a demolire tutto". Vado avanti e cito un Assessore per tutti, l'Assessore Testolin che ha rimarcato: "si è guardato in questi mesi alla redditività delle aziende per integrare il reddito, garantendo le risorse necessarie per pagare". Io rimango allibito, colleghi, allibito! Non sarebbe stato meglio dire: "siamo stati scarsi, non siamo stati in grado di chiudere il cerchio sul 2013, abbiamo perso tempo, cerchiamo di recuperare, siamo indietro rispetto agli altri, in questo momento i dirigenti regionali non hanno - come è stato detto da altri - la possibilità di impegnare e liquidare i soldi sul 2014", "siamo stati scarsi, ma la colpa è solo ed esclusivamente dei 17 Consiglieri di opposizione perché non ci lasciano lavorare...", cioè avremmo gradito questo, almeno, collega Baccega, Assessore, lei è nuovo, ha accettato questa sfida importante sul dicastero del bilancio, però, quando ascolto il suo intervento: "siamo abbastanza rilassati, aspettiamo a giorni...", no, noi non siamo rilassati Assessore Baccega, noi siamo preoccupatissimi, perché, se non avessimo tirato fuori la questione, non ne avremmo di nuovo parlato e vi chiedo: per favore, non raccontate più storie ai cittadini valdostani, avete avuto il mandato di governare per qualche mese, continuate a governare in questa maniera, noi non ci stiamo, non siamo al vostro fianco, non ci date neanche la possibilità nel piccolo...Presidente Rollandin, lei sorride...lo so che sono fatti suoi, lei dice, io le dico che non sono fatti suoi, sono fatti della collettività valdostana. Questo muro che continuate a tirar su con tanto cemento, con tanto ferro dopo un po' cadrà, ma penso che cadrà subito, perché la vostra operazione verità che state dicendo nelle vallate laterali e nella vallata centrale sono bugie, caro Presidente Rollandin, sono bugie, mi spiace, perché poi, dicendo bugie agli imprenditori, dicendo bugie agli agricoltori, dicendo bugie al terzo settore, dicendo bugie ai nostri Sindaci, alla fine io penso che alla fine le bugie hanno le gambe veramente corte e se di nuovo, per l'ennesima volta, la minoranza non avesse tirato fuori la questione del rapporto Stato-Regione, non ne avremmo come al solito...non ne avremmo neanche affrontato e parlato.
Ho ascoltato attentamente il suo intervento fuori microfono prima, lei lo so...sappiamo perfettamente lei come opera: meglio non parlare, meglio non dire, meglio non rispondere e così andiamo avanti, perché così ha risposto al Presidente Rosset prima dicendo: "la prossima volta non risponderò più neanche ai quesiti" che facciamo in quest'aula. Non ci fermeremo qui, Presidente Rollandin, le assicuro!
Presidente - Il Consigliere Cognetta ha chiesto la parola, ne ha la facoltà.
Cognetta (M5S) - Grazie Presidente.
Per associarci anche noi come Movimento Cinque Stelle alla richiesta fatta giustamente dal collega Viérin, perché anche noi vorremmo capire in commissione, ecco, ascoltare i Parlamentari per dirimere questa questione, visto che va tutto bene, possono anche venire a dirci una volta per tutte che va tutto bene, non c'è problema.
Una precisazione rispetto a quanto diceva il collega Chatrian, io credo che la maggioranza, quando va in giro a raccontare storie, ormai, diciamo, è un ritornello, l'ha fatto per tutta la campagna elettorale, lo faceva già prima, continua a farlo, quindi in fondo non è una gran notizia. L'atteggiamento di non dire, di "è meglio non rispondere" e così via è un atteggiamento che tende a smorzare i toni, è chiaro che una smentita è sempre una notizia data due volte e quindi conviene non farlo. D'altro canto, però, credo che, per il rispetto del ruolo e dell'aula e del lavoro che facciamo, qualche cosa dovreste dircela su un argomento così importante, quanto meno - ripeto - per far capire a tutti qual è la situazione nella realtà, perché se veramente va tutto bene, noi siamo felicissimi, siamo i primi ad essere contenti. Se invece questo problema del quale stiamo discutendo e sul quale non si voleva, diciamo così, darci conto e cioè dei 188 milioni che non si sa bene che fine fanno, problema - ripeto - creato dalla vostra gestione passata, non è un problema che ci ha creato lo Stato così d'emblée, perché avevate un'opinione diversa rispetto a quello che diceva lo Stato su cosa si poteva spendere e cosa no...dicevo, su questo problema che adesso abbiamo quest'anno, magari, insomma, renderci partecipi e chiamare le persone n commissione ci sembra il minimo sindacale.
Presidente - Altri chiedono la parola? Ha chiesto la parola il Consigliere Bertschy, ne ha la facoltà.
Bertschy (UVP) - Sì, per concludere la considerazione sul Patto di stabilità e per chiedere...mi rendo conto probabilmente che in questi sei mesi sono cambiate tante cose sull'organizzazione anche dei lavori, fra l'altro, il Presidente Rosset non esageri con la conduzione dell'aula, non siamo abituati, quindi non ci spiazzi tutti d'un colpo... Le comunicazioni per noi sono un momento di confronto, non un momento di difficoltà, anche perché non abbiamo le occasioni che hanno i colleghi di maggioranza, probabilmente, di avere notizie più fresche, quindi, Presidente Rollandin, lo prenda in questo sistema: la voglia di sapere di più. Se poi si trovano altre occasioni per dire le cose, ce lo comunicate e a noi fa piacere partecipare. È chiaro che abbiamo sentito in I Commissione il suo intervento, Assessore, col Presidente, prima della partenza da Roma, dopo abbiamo solo letto delle notizie stampa, quindi o abbiamo un momento per confrontarci con voi, e lo troviamo in questo momento delle comunicazioni, oppure questo momento bisogna definirlo in un'altra occasione. Ricordo sempre che siamo 17 Consiglieri, abbiamo della gente che ci chiede delle cose e soprattutto vuole avere delle informazioni. Rispetto invece un po' ad un contesto differente, sportivo in questo caso, ma istituzionale sempre, dall'inizio legislatura ci sono stati appuntamenti importanti quali il Consiglio o quanto meno i Capigruppo e le forze di minoranza non hanno avuto occasione di partecipare. Ecco, l'ultimo è stata la convocazione degli otto atleti valdostani che parteciperanno alle Olimpiadi, che hanno avuto, correttamente, la possibilità di essere auditi, nel senso...accolti dal Presidente della Giunta, dall'Assessore Marguerettaz, dai riferimenti sportivi. Avrebbe fatto piacere anche a noi salutare otto atleti che partivano per le Olimpiadi, andavano a fare un'esperienza, tanti di questi giovani, quindi vi chiederei, a nome del gruppo UVP, ma credo di associarmi a tutti gli altri gruppi di minoranza, la possibilità prossimamente di dare importanza quanto meno anche a noi per momenti come questi per sostenere persone che per sport, per lavoro, per cultura, per altro rappresenteranno la Valle d'Aosta, ricordando sempre che una parte importante di Valle d'Aosta è seduta nei banchi dell'opposizione in questo momento qua.
J'espère donc que UVP, PD, ALPE, Movimento Cinque Stelle puissent dans le prochain futur aussi participer à des moments si importants, du point de vue institutionnel, pour la politique, pour les personnes qui représentent la Vallée d'Aoste au dehors de notre territoire. Merci.
Presidente - Altri chiedono la parola? Possiamo proseguire con i lavori? Il Consigliere Guichardaz ha chiesto la parola, ne ha la facoltà.
Guichardaz (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.
Tranquillizzo il Presidente Rollandin, non voglio tornare sulla questione del Patto di stabilità, voglio dare un mio contributo su un argomento un po' più banalotto, ma, secondo me, altrettanto importante. Presidente Rollandin, è difficile che io intervenga in questa prima fase di Consiglio, forse l'ho fatto una volta e l'ho fatto ancora oggi per richiamare la Presidente Rini al rispetto delle procedure sui 116, tra l'altro, ho qui la documentazione che mi chiedeva, che attesta che avevo ragione io. Mi sono chiesto se fosse il caso di intervenire questa volta, ma non posso esimermi dal richiamare una sua dichiarazione, secondo alcuni fuori dalle righe, secondo me, gravissima, Signor Presidente, dichiarazione che evidentemente lei pensava di fare davanti ad un gruppetto di amici, di militanti, durante uno dei vostri incontri-comizi o, come lo ha definito il collega Ferrero, l'UV tour, per spiegare la bontà della vostra azione politica, ma soprattutto per raccontare quanto sono cattivi quelli della minoranza. Beh, un tweet ha ripreso una sua battuta, presumo fatta in risposta ad una qualche domanda sul casinò, che dice: "vanno giù al casinò a fare foto, arrivano denunce, ci sono professionisti che non accettano di farsi insultare".
Presidente, io non ne capisco molto di politica, è la mia prima legislatura da Consigliere, prima facevo altro, ma dire in un incontro aperto al pubblico, quindi anche ai giornalisti, che di mestiere fanno i riportatori di dichiarazioni: "arrivano denunce" e aggiungere a giustificare: "i professionisti non accettano di farsi insultare" non è una cosa da poco, non è una cosa che può passare inosservata. Non è, Signor Presidente, una cosa da poco preannunciare denunce, denunce perché ci siamo permessi di criticare lavori eseguiti non proprio a regola d'arte, perché ci siamo permessi di fare foto alle proprietà comuni dei valdostani. Presidente, non è roba sua il casinò, come non lo è CVA, VDA Structure, l'ARER, Finaosta, INVA! Presidente, le società controllate e partecipate sono patrimonio dei valdostani, dei contribuenti, dei cittadini, anche di quelli che non l'hanno votata, che non vi hanno votati. Non è una cosa da poco fare il fiancheggiatore di chi vuole chiuderci la bocca, minacciando denunce, anzi qui siamo addirittura in una fase avanzata: arrivano denunce. Siamo passati dalle minacce ai fatti, Signor Presidente, e chi è il portavoce di questi professionisti offesi? Non Frigerio o Buat, o il Presidente di qualche associazione imprenditoriale, o i professionisti offesi, ma lei, il Presidente della Giunta, il Presidente della Regione votato da questo Consiglio regionale! Io trovo vergognosa questa modalità di lanciare messaggi minatori! Che cos'è questo? Un nuovo editto bulgaro in chiave valdostana? Lei usa, Signor Presidente, i suoi comizietti per mettere sull'avviso quei cattivoni della minoranza che osano contrastarla, criticarla e, siccome non ha argomenti politici per aizzare la folla, per scatenare le pulsioni più profonde dei suoi militanti plaudenti, visto che la sua azione politica è fallimentare, minaccia, manda messaggi neanche tanto subliminali. Ma via, Presidente, proprio lei che ha sempre invocato la risposta alla via giudiziaria come risposta politica, come scontro anche feroce sui temi, oggi fa il mandante, il mandante di denunce, di denunce di professionisti, ma di quali professionisti parla Signor Presidente? Di quelli che hanno incollato le piastrelle all'entrata del Billia? O di quelli che hanno fatto le rifiniture del balconcino della suite? O di quelli che hanno progettato il pianale della televisione del cinque stelle plus? Quello che ha le rotelle bloccate? Adesso capisco, Presidente, che cosa è andato a fare l'altra sera a Saint-Vincent da Frigerio e da Buat. Che poi me lo lasci dire che un Presidente della Regione si muova per andare dai suoi sottoposti è degradante, abbia pazienza! Lasci che siano quelli della minoranza ad andare al casinò a farsi il giretto, lei continui a convocare nel suo ufficio o al Villettaz i suoi nominati, i suoi prescelti, tenga alto il nome dell'istituzione. Cosa andate a fare al Billia venerdì 31? A concordare una strategia di attacco verso quei bugiardoni della minoranza, verso quei ritoccatori di foto, perché evidentemente le cose che abbiamo testimoniato, le foto che abbiamo fatto vedere sono false secondo lei, Signor Presidente. Non si abbassi, Presidente, a fare da portavoce delle minacce altrui e cominci piuttosto a fare il Presidente di tutti i valdostani, a fare gli interessi dei cittadini e del Consiglio...
Presidente - Concluda Consigliere.
Guichardaz (PD-SIN.VDA) - ...non dei professionisti o dei suoi nominati, grazie.
Presidente - Altri interventi? Non ci sono altri interventi, possiamo proseguire con i... la parola al Presidente Rollandin.
Rollandin (UV) - Sì, grazie Presidente.
Solo per due precisazioni che mi sembrano doverose. Io quello che ho detto al Presidente Rosset era semplicemente che in questa fase gli interventi sono sulle comunicazioni. Il fatto che io non abbia fatto delle comunicazioni su questo tema era la ragione legata alle necessità di aspettare, perché tutti i giorni, come ha detto il collega Assessore, siamo in contatto sia con i Parlamentari che con il Governo per quanto riguarda questa risposta, collegata alla fase che abbiamo già vissuto, quindi si aspettava di avere una risposta definitiva per poter comunicare qui in aula, alla commissione, a chi di dovere, semplicemente per questo. Io ho detto questo, non ho detto che non volevo dare risposte, ho detto che...poi è qui testimone, ho solo detto: se è così, allora non possiamo più, perché iniziamo un dibattito qui su dei temi che non sono le comunicazioni. Allora si fa riferimento al Regolamento, dico solo che il Regolamento è di altra natura, perché tutti gli interventi che sono stati fatti, per non...se dobbiamo riprendere e rispondere...perché adesso, rispetto a certi interventi, io non rispondo e passo per quello che non ha delle risposte da dare e non è così, perché io non posso rispondere ad una serie di attacchi che sono fatti in questo momento sulle mie comunicazioni. Allora, io do solo...e verrà il tempo per dare la risposta, mi dispiace non poterle...non sto naturalmente...nella possibilità di rispondere a quegli attacchi gratuiti del collega Guichardaz, a cui risponderò puntualmente...su tutto e sicuramente smentendo quello che lui ha detto.
Per quanto riguarda invece il problema che è quello più delicato e ho risposto come ho detto, perché mi sembrava corretto dare una risposta che andasse nella direzione richiesta, voglio specificare che il problema dell'azione scarsa nei confronti di...questo, mi permetta di dire che noi le azioni che abbiamo fatto le abbiamo fatte con successo, perché il ricorso al TAR ha dato una sospensiva che ci ha permesso di attivare dei meccanismi che sicuramente sono produttivi per quanto riguarda la nostra decisione sulla modalità di riparto tra le Regioni a statuto speciale e questo significa 120 milioni di differenza da un anno all'altro.
Qui...sono 120 milioni di differenza da un anno all'altro...di differenza in base alla spending review. Ora, noi riteniamo che questo tema sia sicuramente delicato e il fatto di non aver chiuso il Patto di stabilità non è per colpa nostra, è perché non si è voluto prendere in considerazione alcuni aspetti che adesso si stanno prendendo in considerazione a livello di Ministero competente. Quando parliamo del Patto di stabilità, ne parliamo a tutti e giustamente facciamo quest'operazione verità per spiegare che cosa significa il Patto di stabilità, per spiegare i vincoli che porta e quindi lì noi diciamo le cose che diciamo in quest'aula e che molto spesso non possiamo dire a tutti, perché la comunicazione è quella che è. Semplicemente noi spieghiamo le azioni che noi possiamo portare avanti e quelle che non possiamo fare, perché con il Patto di stabilità noi non abbiamo potuto pagare a fine 2013 quello che avremmo avuto la disponibilità di cassa di pagare, non è stato fatto, è già stato detto in quest'aula, questo molta gente non lo capisce ancora ed è un dato molto difficile. Questo ci porterà delle conseguenze che abbiamo già spiegato qui e quindi con questo noi avremo altre occasioni di tornarci, ma non abbiamo, né qui, né fuori, detto una parola di troppo rispetto a quello che succede e abbiamo solo spiegato le posizioni che noi abbiamo sempre sostenuto. Grazie.
Presidente - Grazie Presidente. Possiamo proseguire con i lavori? Passiamo al punto 3 dell'ordine del giorno.