Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 401 del 29 gennaio 2014 - Resoconto

OGGETTO N. 401/XIV - Reiezione di risoluzione: "Incontro dell'Amministratore unico della "Saint-Vincent Resort & Casino" con la commissione consiliare competente per l'esame della situazione relativa all'andamento della gestione dell'azienda".

Presidente - Ha chiesto la parola l'Assessore Baccega. Prego.

Baccega (SA) - Sì, grazie Presidente.

In relazione al confronto che si è avuto questa mattina e al dibattito sulla risoluzione, come vi avevamo anticipato, abbiamo incontrato i responsabili della sala da gioco - l'Amministratore unico, il dottor Frigerio, e il dottor Buat - e abbiamo chiesto loro la disponibilità a un confronto con la minoranza e la maggioranza; sono disponibili, e quindi, da questo punto di vista, chiedo se siete disponibili a un incontro che si può anche fare immediatamente con una sospensione del Consiglio...credo che si possa tranquillamente andare in quella direzione...mi sembrava che era questa la richiesta che era venuta fuori questa mattina. Grazie.

Presidente - Qualcuno intende prendere la parola anche in relazione alla proposta fatta dall'Assessore Baccega? La parola al collega Chatrian.

Chatrian (ALPE) - Sì, grazie Presidente. A nome dei gruppi di opposizione chiederei qualche minuto di possibilità di fare un ragionamento tra di noi. Grazie.

Presidente - Il Consiglio è sospeso.

Si dà atto che la seduta è sospesa dalle ore 15,37 alle ore 15,47.

Rini (Presidente) - Colleghi, possiamo riprendere i lavori. Qualcuno intende prendere la parola considerando le osservazioni dell'Assessore? La parola al collega Bertschy. Prego.

Bertschy (UVP) - Grazie.

Intanto ringraziamo i gruppi di maggioranza per la disponibilità per questo incontro; riterremmo opportuno farlo, anche per una questione logistica, qui, in aula. Per noi, viste le dimensioni che ha preso il dibattito, può essere anche un dibattito pubblico...vedete voi come organizzarlo, non c'è nulla da nascondere, perché ormai tra tweet e giornali ci siamo detti un po' di tutto...comunque proponiamo di farlo qua, in aula; poi l'organizzazione del dibattito definitela voi come credete più opportuno.

Presidente - Siamo obbligati, non si può fare in un incontro in aula, però chiedo se ci sono suggerimenti sulla modalità di svolgimento...non pubblico, non pubblico, però se ci sono suggerimenti... Adesso le leggiamo...un attimo, collega...le leggiamo subito...non si possono fare audizioni pubbliche in Consiglio regionale durante una seduta consiliare, è prerogativa delle commissioni, però...prego, collega Donzel.

Donzel (PD-SIN.VDA) - Brevissimo. Non sono un esperto di regolamenti, ma so che il Consiglio regionale, quando vota all'unanimità una mozione, può decidere. Il fatto di farlo in quest'aula è semplicemente per una questione di spazio, perché non c'è un'aula che possa accogliere tutta la maggioranza e la minoranza insieme. Il fatto di renderlo pubblico mi sembra un fatto naturale...se poi la maggioranza decide che la riunione debba essere fatta a porte chiuse se ne assume la responsabilità, ma noi vogliamo fare domande pubbliche e sentire risposte pubbliche. Se voi ritenete inopportuno questo, vi alzate, lo dite, ve ne assumete la responsabilità, ma non nascondetevi dietro i regolamenti, per cortesia!

Presidente - Altri? Va bene. Possiamo quindi sospendere il Consiglio per effettuare questo incontro nelle modalità che riteniamo più opportune. Va bene? No, l'unica cosa che noi abbiamo comunicato, colleghi, è che non si possono effettuare...come da Regolamento, all'articolo 49, nessuna persona estranea può introdursi nell'aula del Consiglio regionale tranne i due eletti al Parlamento. Quindi possiamo decidere, credo che ci sia la saletta riunioni qua a fianco, dove...va bene? No, le autorizzazioni del Presidente sono...sì, ma non è pubblica, ma non è pubblica. Noi stiamo parlando...scusate, colleghi, parlavamo della cosa pubblica, questo è un altro discorso...quello dei sindacati che avevamo fatto in aula però non era pubblica, era solo logisticamente una riunione.

Prego, collega Viérin...ha chiesto la parola, su questo? Prego.

Viérin L. (UVP) - Forse non ci siamo espressi bene, Presidente.

Ci sono due questioni. La prima è una questione logistica: noi chiediamo che l'incontro sia fatto in aula, quindi questa è la prima questione; la seconda questione delle nostre richieste, come ha espresso il collega Donzel, è che noi proponiamo che questo incontro sia pubblico e riteniamo che il Consiglio sia sovrano nell'accettare o meno questa proposta. All'interno di quest'aula vengono i bambini delle scuole, vengono delegazioni da ogni posto d'Italia - e non solo - a visitare la nostra sala; ci sono incontri, abbiamo avuto l'onore di ricevere il Presidente della Camera, l'Onorevole Boldrini...abbiamo capito, Presidente, che il Regolamento dà una possibilità per organizzarci come vogliamo. Se poi vogliamo addurre le motivazioni del Regolamento perché non c'è una voglia di fare un'audizione pubblica, è un altro discorso, però le nostre richieste sono: una, di avere logisticamente...obiettivamente, Presidente, 35 Consiglieri più le persone che devono essere audite, più eventualmente...anzi, sicuramente, qualcuno che verbalizza...non crediamo sia adeguata la sala antistante il Consiglio. L'altra questione è una questione di trasparenza. Noi non abbiamo problemi a confrontarci pubblicamente con il vertice della Casa da gioco, probabilmente altri hanno qualche tipo di problema...quindi la nostra richiesta è di procedere a un confronto pubblico in quest'aula, per cui almeno rispondeteci sui due punti.

Presidente - Grazie collega.

Allora, sulla questione logistica dello spazio non ho nessuna difficoltà a dire che possiamo benissimo farla anche in aula, così com'è successo già in passato, a porte chiuse; se, invece, si intende fare qualcosa di pubblico, questo sì non è previsto dal Regolamento. Se vuole proporla come mozione d'ordine, si mette naturalmente alla votazione dell'aula, come mozione d'ordine. Va bene? Possiamo mettere in votazione questa proposta? Sì, uno a favore se volete intervenire su questo, uno a favore e uno contro sulla questione di svolgere pubblicamente questa audizione...certo.

Prego, collega Chatrian.

Chatrian (ALPE) - Grazie collega...grazie Presidente Rini.

Stavo ascoltando l'Assessore Viérin, quindi cercavo un attimo...dato che la posizione del Presidente Rini la conosciamo, cercavo di esplicitare la posizione dei 17 Consiglieri di opposizione, Presidente Rollandin! Tre ore di dibattito, ieri pomeriggio: una Casa da gioco che è in grande difficoltà, i segreti di Pulcinella che escono all'ultimo minuto (che non sono tanto di Pulcinella), tre "messaggini" che arrivano all'ultimo momento, ieri sera, nel dibattito, a seguito di una nostra mozione, di un dibattito anche franco, un Presidente della Regione in grande difficoltà, che praticamente smentisce completamente l'Assessore competente Baccega, dato che ci aveva illustrato una situazione quasi idilliaca...capiamo l'entusiasmo dei primi 6 mesi di legislatura, abbiamo capito tante cose in questi 6 mesi!

Ciò detto, riteniamo necessario, colleghi, che questo incontro sia pubblico. Riteniamo doveroso, riteniamo che i valdostani tutti - le maestranze interne, i dipendenti della Casa da gioco, le attività commerciali dirette e indirette, la località di Saint-Vincent, le località limitrofe, la conurbazione di Saint-Vincent e tutta la Valle d'Aosta - conoscano nei dettagli la situazione, e soprattutto le domande che i colleghi di minoranza e i colleghi di maggioranza faranno all'Amministratore unico, Signor Luca Frigerio, e probabilmente anche al Direttore generale del personale. Noi riteniamo, mai come in questo momento, necessario, urgente, soprattutto obbligatorio che questa audizione sia pubblica, mi sembra...come posso dire? che lo dobbiamo ai cittadini valdostani, ai quali, forse, dopo il dibattito di ieri e il dibattito di questa mattina, invece di togliere i dubbi della situazione, li abbiamo aumentati i dubbi. La situazione è talmente drammatica e pericolosa che, forse, al di là del discutere di un taglio eventuale sugli emolumenti dei dirigenti, noi riteniamo necessario discutere sullo stato dell'arte, sulle carte che devono essere messe, nero su bianco, sul tavolo, e sulle azioni soprattutto che dobbiamo mettere in campo. A favore del fatto che richiediamo un'audizione pubblica, termino dicendo che riteniamo...scusate, colleghi di maggioranza, ci sentiamo 17 azionisti della Casa da gioco della Valle d'Aosta...noi riteniamo di essere degli azionisti, mi sembra per quasi un buon 49 percento, e riteniamo che in questo momento il popolo valdostano deve conoscere nel dettaglio la situazione e lo stato dell'arte della nostra Casa da gioco. Grazie.

Presidente - Grazie. Diamo lo spazio a un intervento di posizione differente.

Passiamo quindi la parola al Presidente Rollandin...un intervento a favore e uno contro...prego, Presidente Rollandin.

Rollandin (UV) - Sì, grazie Presidente.

Ma credo che la disponibilità della maggioranza a tener conto delle volontà comuni di far chiarezza su un aspetto legato al problema sollevato con questa risoluzione...perché qui non apriamo il dialogo su tutto quello che si potrà fare in commissione, qui andiamo su un tema che è specifico, vorrei ricordarlo, perché altrimenti andiamo su dei temi molto vari. Siccome su questo tema c'è una trattativa in atto...sì, andiamo su dei temi che sono molto vari: vanno da quello che abbiamo detto ieri, qui, da quelle che sono le prerogative, da quelli che sono i lavori, da tutta una serie di problemi che giustamente faranno oggetto di alcune richieste specifiche sulle quali noi abbiamo detto che siamo disponibili a dare risposte. Oggi qui stiamo parlando...e abbiamo dato la disponibilità a fare in modo che ci sia un chiarimento con i diretti interessati della trattativa, cioè il Commissario, il responsabile Luca Frigerio, e il dottor Buat, che è il Responsabile del personale, in modo che ci siano i chiarimenti corretti di come è iniziata la trattativa...perché su questo ieri c'è stato un florilegio di notizie: "ma non si è detto questo, cosa si è detto?"...tant'è che oggi c'è la puntuale mozione sui dirigenti: "ma come mai non si è detto niente sui dirigenti?"...

Allora, crediamo che invece di dirlo noi, come forze politiche...vorremmo che questo chiarimento venisse fatto con...però questo chiarimento si inserisce in mezzo a una trattativa sindacale molto complessa, che credo non debba fare da rimbalzo, per il momento; essendo all'interno di una trattativa, deve essere collegato con un'azione in cui è giusto che venga coinvolto anche il resto del Consiglio, ma non è il momento di dare questo tipo di pubblicità! Ci sarà poi tutto il tempo di commentare, di dire quello che va, quello che non va, si faranno commenti sulle proporzioni, su quello che è giusto o non giusto. Oggi noi riteniamo che il fatto di farlo a porte chiuse sia collegato con un processo che è appena aperto a livello di trattativa, e questo dibattito non può essere fatto in modo tale che diventi una platea, per fare una serie di affermazioni che, a nostro avviso...è legittimo farle, ognuno farà e dirà quello che vuole, ma oggi dobbiamo avere questo chiarimento a porte chiuse.

Presidente - Passiamo quindi alla votazione sulla mozione d'ordine...sulle mozioni d'ordine non si può effettuare la votazione segreta. Procediamo alla votazione. Non si può, non si può...scusate, ci sono anche delle questioni procedurali, colleghi, io vi chiedo veramente di tenere...le do subito i riferimenti dell'articolo, collega. Votate, colleghi. Vuole sospendere la votazione? Le do subito il riferimento. Aspetti un secondo, stiamo facendo delle analisi anche con gli uffici, un secondo! Le diamo subito la risposta: la richiesta, così come cita l'articolo 71...scusate, colleghi, l'articolo 71, al comma 2, sulla richiesta di votazione a scrutinio segreto, dice che tale richiesta non è ammessa per le questioni procedurali. Possiamo procedere e concludere la votazione? Colleghi, votate. Bene, possiamo chiudere la votazione.

Presenti: 35

Votanti: 35

Favorevoli: 17

Contrari: 18

Il Consiglio non approva.

Colleghi, vi propongo quindi di sospendere la seduta per poter effettuare questo incontro in aula a porte chiuse. Il Consiglio è sospeso.

Si dà atto che la seduta è sospesa dalle ore 16,02 alle ore 17,20.

Rini (Presidente) - Colleghi, possiamo riprendere i lavori dopo questa pausa che ha consentito questo incontro con i vertici del Casinò. Ci sono richieste d'intervento, anche alla luce di questo incontro? Ha chiesto la parola il collega Ferrero; ne ha facoltà.

Ferrero (M5S) - Grazie Presidente.

Direi che all'ombra di questo incontro grossi interventi non ne possiamo fare; possiamo ritornare però sulla questione della nostra risoluzione. Dice il proverbio che chi si accontenta gode e a qualcuno basta magari fare da accompagnatore per prendere un po' d'aria a Roma e pensa di svolgere il suo compito politico e guadagnarsi il suo stipendio...su questo ognuno è libero di fare qual che vuole. Dovete però mettervi bene in testa una cosa: che oggi qui ci sono 17 azionisti e lì ci sono 18 azionisti della Casino de la Vallée. La Casinò S.p.A., quindi, non è vostra, è di tutta la collettività, e noi rappresentiamo i delegati di questa collettività. Il Signor Frigerio, che è stato qui, non è nient'altro che un nostro dipendente, questo dobbiamo chiarirlo in maniera tale che non ci sia da equivocare. L'assemblea quindi doveva essere aperta a tutti, doveva essere un'assemblea pubblica, perché la Casino è dei cittadini, quello che si è verificato qui è comunque una cosa che non va bene. Le decisioni poi, certo, le prenderà la maggioranza, ma come sa bene l'Assessore Baccega, che ha fatto parte di una decina di società, oltre ad essere un esperto di contratti...dovrebbe sapere anche che è l'assemblea, che è poi l'assemblea che vien fuori dalla maggioranza, ma l'assemblea ci deve essere, l'assemblea deve discutere, cosa che non è successa...sì, c'è stato questa specie di surrogato in cui sostanzialmente qualcuno non ci ha dato le risposte che volevamo. Bisogna quindi cambiare registro subito. Se dobbiamo liquidare dei dirigenti o degli amministratori che non sono all'altezza o che non hanno dato risultati e dobbiamo anche dar loro una liquidazione, ma mandiamoli via! Accolliamoci questa spesa, è comunque meglio che continuare ad averli in mezzo...diciamo "in mezzo" e continuare a pagare poi lo scotto di persone che non sono all'altezza di quello che fanno.

L'ipotesi di accordo che è stata presentata ieri, secondo noi, è sinceramente vergognosa, è un'autentica schifezza, un colpo basso che è stato dato ai lavoratori, perché si colpiscono le fasce più basse dei dipendenti e, al di là dei conti che abbiamo sentito prima da Frigerio, lavoratori che prendono intorno a 1.200-1.600 euro andranno a rinunciare intorno a 220-250 euro al mese, il che non è poco per salari che non sono di certo dei salari incredibili. Quindi quello che volevamo dire è che il "comandante" Frigerio, che è una specie di "Schettino da terraferma", non lascia neanche un centesimo di quello che prende e i dirigenti non si sa, non si sa bene, si vedrà, si sta studiando, ma noi non sappiamo nulla! Si sta cercando di correre ai ripari, con questa audizione, ma sinceramente ai ripari non si è corso.

Noi, comunque - e penso di parlare a nome di tutti e 17 - siamo dalla parte dei dipendenti, questa è la differenza. I sacrifici, sì, ci vogliono, ma iniziamo da coloro che prendono di meno in questo caso, e in maniera sprezzante si lasciano fuori quelli che invece si sono ingrassati! Noi difenderemo e siamo qui per difendere l'occupazione, con sacrifici che certo non vogliamo, tutti devono accollarsi dei sacrifici in questo momento, ma devono essere proporzionati agli stipendi che ognuno prende.

Dato che l'unico alfabeto che conoscete - l'abbiamo imparato - è quello delle intimidazioni, delle minacce, con i vostri avvocati e con alcuni consumati giornalai ad altezza di Patta - e qui voglio vedere chi verrà fuori allo scoperto, a lamentarsi di questa cosa - vi diffidiamo fin d'ora di utilizzare quei sistemi meschini a cui abbiamo assistito e abbiamo sentito che si sono verificati in alcune partecipate regionali, in cui sono avvenuti dei rastrellamenti del personale in alcune stanze...sono stati adeguatamente redarguiti dai dirigenti affinché non si lamentassero troppo, non dicessero fuori cose che erano sconvenienti per l'azienda, eccetera, eccetera...insomma, chiudessero dentro all'azienda le magagne che c'erano. Sappiamo chi sono coloro che si sono prestati a questo gioco, che è un gioco veramente infame, un gioco meschino, coloro che hanno preso queste iniziative...non sappiamo se hanno dei mandanti, ma ci interessa poco, sappiamo solo che, quando cambierà questa maggioranza, vorremmo vedere la loro testa su un piatto (politicamente parlando).

Sappiamo che i dipendenti della Casino S.p.A., in questo momento, sono in grave difficoltà, non possono certo parlare liberamente, ma ci sono le 17 caselle di posta elettronica dei Consiglieri della minoranza che sono a disposizione, anche per segnalazioni riservate. Questo deve essere chiaro: voi siete lì, ma qui, chi difende i lavoratori, mi spiace, sta sotto, sta sotto, non sta là dove c'è il segno del comando. Quindi anche le segnalazioni anonime saranno prese in considerazione nella massima riservatezza, perché noi vogliamo difendere l'azienda e difendere i lavoratori con un metodo che sia democratico, libero e trasparente...quello che finora non è avvenuto alla Casino de la Vallée.

Presidente - Altri? Ci sono altre richieste d'intervento? Ci sono altri interventi in discussione generale? La parola al collega Donzel.

Donzel (PD-SIN.VDA) - L'audizione ci ha fatto assolutamente consapevoli del fatto che la richiesta di convocare con estrema urgenza in commissione l'Amministratore è davvero un'urgenza sempre più importante. Quindi la risoluzione non perde assolutamente di valore, anzi, viene ulteriormente rafforzata per la gravità di quanto abbiamo sentito, che possiamo, chissà, quando magari ci sarà una verbalizzazione un giorno, poter riferire...ma i numeri ormai circolano ampiamente. La matematica non è un'opinione: dividendo le cifre di tagli sulle retribuzioni del personale...quindi non è un segreto strappato all'audizione, o cose di questo tipo, di violazione di segreti in questo regime che stanno costruendo l'Union Valdôtaine e la Stella Alpina, omertoso, di segreto, sono dati pubblici che chiunque può avere dai sindacati...divide la cifra dei compensi che vengono ridotti per il numero dei dipendenti e si ha la cifra del taglio (800 euro lorde medie mensili che vengono tolte ai lavoratori) e si arriva a cifre come quelle che diceva il collega, per gli stipendi più bassi, anche 200-250 euro netti mensili in meno al mese. E quindi, quella che era la "Mecca" per qualcuno del Casinò può diventare, insomma, un ufficio di collocamento da non buttare via in un periodo di crisi, ma non certo più quello di prima.

La cosa più antipatica è che nella nostra risoluzione si faceva precisamente riferimento - e lo ribadisco, perché è da due anni vado dicendo questa cosa insieme a tutto il gruppo del PD-Sin.VdA e a tutte le forze di opposizione - che noi dobbiamo dare segnali che partano dai vertici, ma qui si fa esattamente il contrario, perché si sono prima intimiditi i lavoratori con i licenziamenti e quindi si è creato il panico: "qui si rischia di andare a casa". Dopodiché nel documento permane la minaccia di circa 20-25 licenziamenti, perché c'è la cifra precisa del taglio al personale, quindi rimane quella spada di Damocle "o la borsa o la vita", cioè: cari sindacati, o venite qui, firmate l'accordo, mollate i soldi dei lavoratori, o sennò li buttiamo fuori, cioè in mezzo alla strada! Una classica trattativa serena, sindacale, da vivere in assoluta tranquillità, no? Questo è assolutamente scandaloso, inaccettabile, vergognoso, perché se una trattativa così, di richiesta di grandi sacrifici, l'avesse fatta l'opposizione, che fa un'analisi di crisi del Casinò, di conti che non tornano, sarebbe una scelta difficile, ma ragionevole.

Ma come può essere presentato un documento così, dall'Assessore Baccega, che vanta gli straordinari risultati del Billia, i pienoni, la gente che gioca e tutto un fervore, e si va a proporre 800 euro lorde medie di taglio mensile? Ma come potete avere questo comportamento bifronte, questa doppia personalità, questo essere Mister...scusate, Dottor Jekyll e Mister Hyde? Non è possibile, non è accettabile, ci vuole un comportamento lineare! O prendiamo atto del disastro gestionale, di una condotta che non ci permette di stare in piedi, e allora posso anch'io, ragionevolmente, dire che bisognerà fare dei ragionamenti difficili anche con i lavoratori, ma quando parliamo dei dati del Casinò ci dite: "La miglior Casa da gioco, il miglior risultato del mondo, non è possibile fare..." e poi dopo presentate delle cose così?

Perché la nostra risoluzione rimane assolutamente validissima e da votare? Perché è impossibile sentirsi dire che le retribuzioni dei dirigenti verranno trattate in forma privatistica, in una trattativa personalizzata...ma con chi? Tra l'Assessore Baccega e Frigerio? Tra il Presidente Rollandin e Frigerio? E il Consiglio regionale che ci sta a fare? Noi lo abbiamo detto che cosa pensiamo! Uno: proponiamo l'allontanamento del soggetto, cioè, dimissioni, andare a casa subito, spedire via veloce. Due: chi viene prende molto, molto meno, prende molto, molto meno! Questo è il ragionamento che facciamo noi! Quindi la nostra risoluzione è lì, ferma, puntuale, con tutta la sua validità. E quindi richiediamo urgentemente l'incontro, la convocazione...mi appello al Presidente della IV Commissione, perché lo può fare anche in autonomia, perché può, in totale autonomia, convocare d'urgenza la IV Commissione, convocare i sindacati immediatamente e iniziamo a fare chiarezza su questi dati, che assolutamente, dopo il dibattito di ieri, con qualcuno che lodava e diceva: "aspettiamo 6 mesi per andare a vedere i dati"...ma cosa aspettiamo 6 mesi, quando state buttando fuori la gente dal Casinò e le state tagliando lo stipendio con queste cifre, con questi numeri? Ma fino a quando pensavate di poter nascondere questa cosa qui alla realtà dei cittadini? Pensavate di andare avanti 6 mesi con questa cosa, tenendo tutto lì, soffocato, nascosto? Non riuscite neanche più a tener nascosta la roba che buttate via nel magazzino...pensate: ammucchio tutto, ammucchio tutto lì! Prima o poi le cose vengono a galla, è una situazione gravissima!

Ci mettete in un imbarazzo enorme, perché dobbiamo sempre strappare i dati lottando con le unghie e con i denti, perché non abbiamo le informazioni, per cui...certo, diciamo anche delle sciocchezze alle volte, ma datecele queste informazioni, così magari riusciamo anche a dire delle cose più corrette! Ogni volta è una lotta, è una bagarre, per riuscire ad avere questi dati! Ci fate fare un dibattito in aula quando voi, questi dati, li avevate già, li avevate già...poi fate il giochino: "mi è arrivato adesso un messaggino, l'ho saputo all'ultimo minuto" o cose di questo tipo! Ma queste cose qui a chi le volete raccontare? Non ci crede nessuno che i dirigenti che sono messi lì da voi stessi medesimi, andrebbero avanti con una trattativa con i sindacati senza informarvi e decidendo tagli di cui voi siete all'oscuro! Queste sono le barzellette della Stella Alpina, che va in giro a dire: "Noi siamo contro i tagli" e dall'altra parte taglia...ma non è così, ormai il giochino è finito! Quindi questa cosa qui non potete più farla, dovete assumervi le vostre responsabilità.

E io ripeto che su questa strada, al di là delle scelte che faranno i sindacati, che in queste ore si saranno tutti mobilitati contro questo accordo, la nostra posizione è già chiara sin dall'inizio: così, con questo sistema, con questi numeri, noi non ci stiamo!

Si dà atto che dalle ore 17,31 presiede il Vicepresidente André Lanièce.

Lanièce (Presidente) - Grazie. Ha chiesto la parola il Consigliere Chatrian; ne ha facoltà.

Chatrian (ALPE) - Grazie Presidente.

Un passo alla volta, cari colleghi, piano piano, riusciamo ad avere qualche informazione in più...battaglie su battaglie, proposte su proposte, comunque voglia di avere quanto meno quelle normali informazioni per un sano dibattito, per affrontare - se non nel merito, almeno nella forma - il momento della discussione sulla più grande società partecipata regionale. Al "Signor Frigerio" e al dottor Buat abbiamo chiesto qualche informazione in più: ci è stata fornita finalmente l'ipotesi di accordo 2014 con una decina di slide che fanno un po' lo stato dell'arte della Casa da gioco per quanto riguarda il costo del personale. Più che mai, a questo punto, la nostra risoluzione va nella direzione, a nostro avviso, necessaria ed auspicata.

Suddividerei in due il mio intervento. Il primo punto che andremo a richiedere è quello "di dare quale mandato all'Amministratore unico, nell'ambito del reperimento delle risorse economiche necessarie a superare il momento di crisi dell'azienda, l'azzeramento totale dei premi incentivanti e dei benefit aggiuntivi di cui attualmente beneficiano i dirigenti", nel senso che, all'interno di questa ipotesi di accordo - che oggi finalmente abbiamo ricevuto ufficialmente non nel dettaglio più completo e non nella simulazione più completa, ma quanto meno a livello di macro-aree - noi chiederemmo, e siamo convinti che questo sia il minimo comune denominatore, che comunque il sacrificio debba essere chiesto assolutamente anche...anzi, "prima di tutto" ai vertici, quindi stiamo parlando dei dirigenti, dei quadri e dei primi livelli e...a cascata. Però, detto questo, al di là del giochino - ha già esplicitato bene il collega poc'anzi - che l'Amministratore ci ha praticamente negato, che questa proposta, che questa bozza è una bozza in solitaria dell'Amministratore unico, e quindi i 18 Consiglieri azionisti di maggioranza non erano a conoscenza di questa proposta...non ci crediamo, non ci crediamo nella maniera più totale! Noi 17 non ne eravamo a conoscenza di questa proposta...magari non tutti e 18, magari qualche collega dei 18 era sicuramente a conoscenza. Detto questo, quindi, il minimo - come dicevamo prima - è che la riduzione parta dall'alto e non viceversa, dal basso. Questo però penso che sia...non un gesto, ma proprio la forma che diventa sostanza e che le risposte non sono state molto dettagliate o chiare da parte dei due dirigenti auditi, perché siamo - così ci è stato detto - ancora in fase di contrattazione.

Rilanciamo quindi assolutamente il primo punto della nostra risoluzione, che è quello di dare mandato all'Amministratore unico della Casa da gioco di iniziare dall'alto e non iniziare dal basso. Però, scusatemi, noi non abbiamo ancora avuto la possibilità di discutere nel merito con i vertici della Casa da gioco sul problema cruciale, il cuore, cioè il fatto che la nostra Casa da gioco sta bruciando, la nostra Casa da gioco non sta andando bene, la malagestione è sotto gli occhi di tutti...sono purtroppo i risultati a determinare questo processo e su questo noi vorremmo veramente intervenire.

Per intervenire noi abbiamo suddiviso il secondo punto della nostra risoluzione in tre fasi. La prima è quella che vorremmo avere dai vertici, dalla dirigenza della Casa da gioco, la situazione economica attuale della società, lo stato dell'arte nel suo complesso e nella sua architettura interna ed esterna, quindi avere tutte quelle informazioni, ad oggi, che noi...scusate se disturbo qualche collega che deve parlare, ma magari a qualcuno può anche interessare...

Presidente - Colleghi, un po' di silenzio...grazie.

Chatrian (ALPE) - ...grazie Presidente. Dicevo: dettaglierei in tre fasi il punto n. 2, che è quello dello stato dell'arte, in modo da avere comunque tutte le informazioni, che a oggi, noi Consiglieri, soprattutto di opposizione...magari tutti i Consiglieri di maggioranza hanno tutte le informazioni, ma noi non le abbiamo, e chiederemmo quindi di avere veramente il quadro completo delle criticità, dei punti di forza (se ce ne sono ancora), della malagestione evidenziata nero su bianco, sul tavolo, dove si deve...non "si può" intervenire, dove "si deve" intervenire, chi ha queste responsabilità, perché ogni tanto ci sembra che all'interno di questa Casa da gioco ci sia un po' la terra di nessuno, no? Nessuno è responsabile, è sempre colpa di qualcun altro! Mi sembra che i dirigenti sono quattro e i quadri sono dieci, quindi qualche responsabilità all'interno dell'azienda c'è ed individuare le responsabilità per poi migliorare e mettere in campo delle azioni penso sia obbligo dei 35 azionisti e non dei 18 azionisti.

Secondo volet: noi vorremmo confrontarci con i vertici della Casa da gioco, confrontarci sulle soluzioni e, in terza battuta, sulle azioni da mettere in campo. Dico questo perché la situazione, come dicevo prima, è sotto gli occhi di tutti, i risultati sono quelli che sono; allora possiamo continuare a parlare dei costi, possiamo continuare a parlare della riduzione dei costi e possiamo continuare a parlare di tutto quello che vogliamo per quanto riguarda il discorso "costi", ma se i ricavi non aumentano, i conti non possono non andare in pareggio. La nostra volontà è quindi quella di sederci intorno ad un tavolo al più presto; ripeto, però: avendo tutte le informazioni, avendo lo stato dell'arte nella sua perfezione, in modo da poter mettere sul tavolo comunque delle azioni concrete e, soprattutto, una pianificazione e una programmazione a breve termine, come dicevo poc'anzi, aggredendo il mercato, sapendo perfettamente che noi sicuramente non abbiamo, come gruppo ALPE, la bacchetta magica...non l'abbiamo mai avuta.

Però, scusatemi, mi sembra che al posto di perdere ore ed ore per avere quelle tre informazioni che oggi ci sono state finalmente date...e mi sembra ci sia ancora questa volontà da parte di questa maggioranza risicatissima, piena di giochetti, giochini, che a me non interessano neanche...forse è il caso, dato che la situazione è gravissima...mi sembra che 17 azionisti su 35 non solo vogliono confrontarsi, ma condividere e poi mettere sul tavolo delle azioni importanti con persone che abbiano le capacità e le qualità per mettere in pratica le azioni, che abbiano anche un percorso e un curriculum che possono mettere in campo delle azioni, se ne hanno - come dicevo prima - le capacità e le competenze, perché non è che si acquistano al supermercato o al bar nelle località vicino a Saint-Vincent...magari non sarebbe male, a questo punto, che il Consiglio stesso ridiventasse, ridiventasse - perché in questi anni purtroppo non è più stato - azionista di tutte le società partecipate controllate, e questo ne è un esempio...ma potremmo farne tanti di esempi.

Ogni tanto, magari per ridare dignità a questo Consiglio, ascoltateci, Presidente Rollandin, ascoltateci di più, perché non possiamo continuare a perdere tempo e alla fine a mettervi in difficoltà politicamente e ad obbligarvi ad andare al traino, e quindi scomodare - come abbiamo fatto oggi - i due vertici della Casa da gioco per fare un primo passo...sì, è solo un primo passo, perché poi praticamente l'audizione è stata contingentata solo esclusivamente sulla parte comunque legata all'accordo 2014 per i costi del personale...importante, ma, come dicevo prima, il cuore del dibattito, del confronto e delle azioni da mettere in campo è la seconda posizione, è la seconda posizione: è come rilanciare questa nostra Casa da gioco che, a oggi, purtroppo, è maglia nera dei quattro Casinò italiani. Grazie.

Presidente - Grazie. Ha chiesto la parola il Consigliere Viérin Laurent; ne ha facoltà.

Viérin L. (UVP) - Presidente, ci appelliamo a lei per richiamare un attimo in aula ciò che è rimasto di questa maggioranza, in assenza della cui prerogativa chiederemmo la verifica del numero legale...di una maggioranza che già è stata inesistente alla fine della mattinata, nel senso che la nostra mozione d'ordine non è stata accettata semplicemente perché, con il risultato di 17 a 17, non avevamo il numero 18...invitando magari anche chi ha di meglio da fare a recarsi fuori dall'aula per portare avanti le discussioni, sicuramente più interessanti rispetto alle nostre.

Presidente - ...sì, sì, ho già suonato, infatti sono già rientrati. Ha chiesto nuovamente la parola il Consigliere Viérin Laurent; ne ha facoltà.

Viérin L. (UVP) - Presidente Rini, torneremo su di lei con altri argomenti, sicuramente più interessanti, che le faranno tornare la voglia di sorridere...allora, sulla questione Casinò...

Presidente - ...lasciate parlare il collega Viérin Laurent...parli pure, collega. Grazie.

Viérin L. (UVP) - ...allora, a seguito di questa audizione che è arrivata a seguito di un forcing di questa mattina, ma anche di ieri pomeriggio, un'audizione forzata...sì, sono tornati, Presidente, erano nell'atrio...dicevamo, un'audizione che è arrivata a seguito del forcing e che dimostra che la buona volontà, quando c'è, e quando è reale, porta a risultati, ma non deve essere una buona volontà che subisce a colpi di discussione delle prerogative che possono essere accettate tranquillamente quando le proposte sono di buon senso. Comunque l'importante è il risultato, l'importante è che finalmente abbiamo visto materializzare una presenza umana di questo vertice del Casinò che ha avuto la decenza di recarsi in quest'aula a discutere con noi di un accordo che - pare - non era a conoscenza anche di parte della maggioranza (e su questo torneremo). Beh, intanto è un'audizione importante, al di là dei contenuti, proprio perché la situazione precipita e, in un momento in cui la situazione precipita, noi crediamo che i tempi della politica canonici non debbano essere i tempi che sono quelli dell'azione, ci si debba muovere leggermente in modo più veloce. E quindi il fatto di aver avuto in tempo reale la possibilità di confrontarci sui termini di un potenziale accordo di cui avevamo avuto copia per vie traverse, ma non avevamo avuto modo di discutere nei termini con chi di competenza, è un fatto positivo; fatto positivo anche perché ha dato la possibilità di informare i colleghi, anche quelli...vorrei interrompere la riunione per un momento...

Presidente - ...colleghi, lasciate parlare il collega Viérin Laurent, per cortesia. Grazie.

Viérin L. (UVP) - ...per informare anche chi probabilmente non era a conoscenza, anche in maggioranza, dei termini concreti e degli indirizzi di questo accordo. Soprattutto la cosa che ci interessava di più - ma la risposta non è arrivata - era la risposta più facile di un quiz, sì o no, il collega Ferrero ha fatto una domanda secca, sì o no, era di capire se c'era un mandato ben preciso nei termini di questo accordo che in queste ore viene discusso a Saint-Vincent.

Collega Ferrero, probabilmente lei ha fatto una domanda troppo difficile, perché non era una domanda semplice, era: se questo accordo è transitato sulla scrivania del Presidente Rollandin e/o dell'Assessore Baccega...doveva scindere le domande, perché la risposta che non è arrivata, né sì, né no, è che probabilmente su una scrivania è arrivata, ma non su tutte e due! Qualcuno si muove con il fax a mano, e qualcun altro riceve messaggini...fatto sta che non abbiamo capito in base a che mandato, al di là dell'accordo del 21 ottobre che l'Amministratore Frigerio ha evocato, noi non capiamo - al di là delle enunciazioni di principio - i termini di questo accordo con chi siano stati discussi a livello di azionista di riferimento, perché se non sono transitati sulle scrivanie, o magari su qualcuna sì e su un'altra no, se non sono stati discussi con i colleghi di maggioranza e con noi dell'opposizione nemmeno, ci rendiamo perfettamente conto che il Casinò è diventato un'azienda fuori controllo! Chiaro, azienda privatistica, noi abbiamo una libertà di azione, ci muoviamo, ci riserviamo delle sorprese nelle trattative, vedremo...chissà a che cosa dobbiamo ancora assistere!

Allora noi abbiamo denotato una grande confusione, perché la nostra...e questo è il tema anche della risoluzione...la nostra richiesta se c'era un'intenzione di tagliare anche la dirigenza..."sì, poi vediamo, adesso però è una cosa che ho già detto ai giornali, sono disposto anch'io"...ma noi, sinceramente, che l'Amministratore unico della Casa da gioco fosse disponibile a rinunciare anche ad un euro, non ce ne eravamo accorti, forse qualcun altro sì! C'è stata una mozione di questo Consiglio che è stata approvata sulla restituzione del premio dell'Amministratore unico, dopodiché...nemmeno un euro è stato restituito! Adesso qualcuno viene qui, in quest'aula, a dirci: "ma sì, io sarò il primo che sicuramente farò sacrifici"...ma ci viene il dubbio che i sacrifici saranno fatti quando il Casinò sarà portato definitivamente alla rovina, cioè non esisterà neanche più l'Amministratore o la necessità se mandarlo a casa o meno, perché, se si continua così, questo "Amministratore" sta portando il Casinò al fallimento! Quindi, al di là di ciò che qualcuno è venuto qui a dirci, vedendo lo stesso film di cui parlava qualcuno ieri, un film diverso dalla realtà, noi rimaniamo agli accordi, alle trattative che sono in corso e ai comunicati stampa conseguenti dei sindacati.

Il collega Bertschy, durante l'audizione, ha citato il comunicato del SAVT, dal quale si evince che assolutamente, neanche nelle trattative di ieri con i sindacati, non si è parlato della riduzione dei manager e della dirigenza. Quindi se qualcuno è venuto qui, magari anche sollecitato o anche in questo caso solleticato dal forcing che sta avvenendo in queste ore, sia all'interno di quest'aula che fuori, a noi non interessa. A noi interessano gli atti e l'Amministrazione parla per atti e per disposizioni scritte.

Quello a cui noi ci atteniamo oggi è che - com'è stato ricordato da qualcun altro - in queste ore si sta proponendo un accordo di tagli sul personale e non si tocca niente rispetto alla dirigenza. A questa domanda ci è stato detto: "eh, ma sono due cose diverse perché sono dei rapporti e dei contratti diversi, la dirigenza risponde direttamente al vertice, mentre ci sono dei contratti con i sindacati, quindi è tutto legittimo"...ma si sbaglia, ancora una volta, e si parte probabilmente dalla parte sbagliata, cioè si inizia dal fondo, si inizia dai lavoratori dicendo: "poi vedremo"...no!

È stato ricordato più volte, anche da altri colleghi: noi vogliamo - e attraverso questa risoluzione, che manteniamo, chiediamo questo - che si inizi dal vertice, che queste disponibilità a rinunciare ai premi, ai benefit sia concreta; dopodiché vedremo se ci sarà la necessità di intervenire anche sul personale. Iniziamo a far dare l'esempio da chi è al vertice. Quindi questa audizione ben venga, ma non ha cambiato le sorti ed è per questo che la nostra risoluzione potrà incidere sull'indirizzo del fuori controllo, sull'indirizzo di chi, a Saint-Vincent, da domani, anzi da questa sera, dovrà andare a tradurre in atti concreti ciò che qui esce dagli azionisti, cioè dai 35. E quindi anche voi, e soprattutto voi della maggioranza, ci dovete dire quello che pensate, se siete d'accordo con noi sul fatto che si debba partire prima dal vertice per poi arrivare ai lavoratori, perché noi non l'abbiamo ancora capito...un po' per i vostri silenzi, un po' per le assenze e un po' per l'ambiguità della quale iniziamo sinceramente anche a stufarci.

Allora, noi crediamo che sia arrivato il momento, sì, di intervenire, ma di intervenire con la condivisione, e se non c'è condivisione vi assumerete la responsabilità di ciò che avviene! Quindi non ci sarà più qualcuno che gioca a dire: "ma noi non eravamo d'accordo, però sai, alla fine, abbiamo dovuto accettare". No! C'è stata un'audizione, c'è stata una discussione ieri, oggi c'è stata una chiarezza su chi, come noi, vuole far intervenire prima sul vertice e poi, eventualmente, se proprio ce ne sarà la necessità...anche perché noi crediamo che dobbiamo avere un quadro preciso, ha ragione il collega Donzel: noi dobbiamo avere un quadro preciso, ci dovete fornire i dati! Quanti sono i pensionati che lavorano al Casinò? Quante sono le consulenze? Prima di andare ad intervenire su chi lavora all'interno del Casinò...forse ci sono anche altri risparmi, ma noi non possiamo intervenire nei termini della questione se non abbiamo i dati reali che, attraverso il "116"...e ci appelliamo ancora una volta al Presidente del Consiglio invano, perché l'abbiamo fatto ogni volta e nulla si è mosso, non abbiamo ottenuto questi dati, non abbiamo ottenuto nessun tipo di dati! Quindi noi chiediamo sia che si parta prima dal vertice, per poi eventualmente, se c'è proprio ce ne sarà la necessità, arrivare ai lavoratori; soprattutto chiediamo che ci sia un confronto serrato con gli azionisti, cioè con le commissioni, con il Consiglio codificato come vorremo, per riuscire ad intervenire eventualmente appunto sui costi del personale, in modo equo e non così, a spot, dicendo: "sì, saremo disponibili anche noi, però intanto adesso bisogna intervenire sui lavoratori"!

In conclusione, quindi, crediamo veramente che il Casinò sia fuori controllo e sia nelle mani di chi oggi non ha un'idea, non ha un'idea di come uscire da questa situazione e non vuole anche avere il supporto di tutti per gestire l'uscita da questa crisi in modo condiviso. Quindi concordiamo che sia arrivato il momento di ammettere che questo Amministratore, questa dirigenza è arrivata al capolinea e non vorremmo avere un Casinò in cui piove, un Casinò che fa concorrenza alle attività del territorio, un Casinò vuoto.

Noi non vorremmo e non vogliamo un Casinò vuoto con pochi cinesi, aspettando quel famoso cinese, il "mago cinese" che ci porterà tutti i giocatori cinesi che contano; vorremmo avere un Privé che sia un Privé, non un Privé - abbiamo anche in questo caso le foto - che non è un Privé, un Privé dove si vede assolutamente dentro chi gioca. Non vorremmo avere, come unica ricetta per uscire dalla crisi, il Capodanno cinese, che tra l'altro coincide con la Fiera di Sant'Orso...purtroppo non potremo partecipare al Capodanno cinese al Casinò perché saremo impegnati alla Fiera. Soprattutto non vogliamo più amministratori della Casa da gioco che non hanno un'idea, che non hanno una strategia per come uscire dalla crisi e soprattutto vogliamo riconoscere che ci sono delle responsabilità politiche su chi dirige questa dirigenza, cioè su chi incide su chi dà gli indirizzi a questa dirigenza e che continua, in questo momento, a dare carta bianca a chi sta portando il Casinò alla rovina.

Si dà atto che dalle ore 17,49 riassume la presidenza il Presidente Emily Rini.

Rini (Presidente) - Ha chiesto la parola la collega Certan.

Certan (ALPE) - Grazie Presidente. Come ha ricordato prima il collega Chatrian, piano piano qualche cosa si delinea.

La ringraziamo, Presidente Rollandin, e riprendo le parole dei cittadini valdostani che ci hanno scritto. Lei oggi ha accettato di giocare a nascondino con noi, nel senso che ha accettato di giocare, ha detto: "siamo disponibili, siamo contenti di ricevere i vertici del Casinò, siamo disponibili a metterli a disposizione"...poi, però, a porte chiuse, praticamente le domande che potevamo fare erano tipo da nascondino: questo è possibile dirlo, quello no, vedo, non vedo, è un po' come il Privé, è un vedo e non vedo! Quindi abbiamo fatto delle domande che erano domande con non troppe risposte e...insomma, credo che la validità della nostra risoluzione la capirà anche lei, la comprenderà anche lei. Ricevere nuovamente, senza giocare a nascondino, magari giocare a carte scoperte, questa volta, in commissione, sarebbe forse interessante per tutti...spero quindi che venga accolta questa nostra risoluzione.

Abbiamo capito che ci sono accordi che vengono fatti con i sindacati e secondo trattativa e capiamo anche che su questo non si potesse proprio svelare tutto, se ancora non erano state calendarizzate bene queste riunioni: una in autunno, ad ottobre, a novembre, una adesso per un secondo step; quindi ci aspettiamo adesso di vedere i risultati, perché le parole che sono state usate sono delle belle parole, però sono ancora solo parole, parole; sono vuote di concretezza, e noi vorremmo vederle con dei dati, con dei numeri un po' più concreti. E poi ci sono degli accordi o delle trattative "personalizzate" - è stata usata questa parola - che vengono fatte con gli azionisti. Sarebbe bello capire quali sono gli azionisti, perché sicuramente ci sentiamo anche noi, io poi ho un trentacinquesimo, per carità, siamo piccolissimi, però penso che se gli azionisti, se le trattative personalizzate che vengono fatte con gli azionisti, vengono fatte da soli, con responsabilità, capisce che è un bello scioglilingua, però se proviamo ad andare a vedere dietro a queste parole che cosa c'è...beh, c'è probabilmente tutto il dramma di questa Casa da gioco!

Infine accenno nuovamente ad un aspetto che mi sta a cuore e ne abbiamo parlato tanto, perché di fronte al continuo: "eh, ma c'è la crisi, eh ma c'è la crisi"...la crisi c'è per tutti! Lo capiamo che in una casa da gioco la crisi possa sentirsi, perché se non c'è neanche più la possibilità di fare la spesa, sicuramente, volenti o nolenti, si preferisce forse dedicare il proprio tempo e il proprio denaro per altro, quindi capiamo, possiamo capirlo, ma non possiamo capire come, di fronte alle battute...perché l'ho detto prima al Signor Frigerio, quindi posso tranquillamente dirlo anche qui, in aula...ci sembrava che ci fosse la disponibilità da parte sua, stando a un settimanale valdostano, ma mi accerterò perché magari la memoria inizia ogni tanto a far difetto, quindi proverò ad andare a cercare...c'era la disponibilità a fare il beau geste...ricordo questa parola. Il beau geste, quindi, non si fa sotto tortura o sotto mozioni legittime, perché ci è stato detto: "non l'ho fatto ancora perché la mozione non era legittima" e lei ce lo aveva detto...il beau geste, quindi, si fa perché si ritiene che, in un momento di crisi, il primo segnale lo dà il capitano. Noi, purtroppo, siamo abituati a capitani che per primi abbandonano la nave e se ne vanno a gambe levate, anzi, su altre barchette, però il beau geste, se c'è qualcuno che deve farlo - e glielo abbiamo detto - forse era lì...non per continuare a puntualizzare e ad essere pedanti, ma perché se un Consiglio regionale, ad un certo punto, decide, attraverso una mozione, comunque a maggioranza, di chiedere queste cose, anche se per tutta una serie di circostanze più o meno legate al legittimo o no e ad un aspetto legale o no, credo che su queste cose, soprattutto quando parliamo comunque di cifre, mi pare 340 mila euro...ecco, si potesse fare; quindi io questo continuo a sottolinearlo.

Oggi non abbiamo potuto fare delle domande perché giustamente lei ci ha detto che era un incontro per...diciamo degli accordi, gli accordi sindacali; pertanto vorremmo ancora chiarire tutta una serie di dubbi con la Casa da gioco in una riunione di commissione. Come membro della IV Commissione, quindi, chiedo veramente che questo sia calendarizzato il prima possibile. Grazie. Vedo che...non so se siamo in numero legale, comunque va bene lo stesso...l'intervento è registrato, almeno. Grazie.

Presidente - La parola al collega Fabbri. I colleghi della maggioranza sono in aula.

Fabbri (UVP) - Merci Madame.

Cari colleghi, io vorrei intervenire sempre brevemente, secondo il mio solito, per invitare soprattutto i colleghi della maggioranza a considerare l'importanza della nostra risoluzione, soprattutto dopo l'incontro che abbiamo avuto questo pomeriggio con i vertici del Casinò. Ci hanno fornito le slide, delle slide di lettura facile e complessa nello stesso modo. Se uno le legge un po' attentamente, ripeto, risalta ancora di più la necessità che venga accettata la nostra risoluzione, affinché ne possiamo parlare a lungo ed esaurientemente insieme a questi signori, perché la situazione si fa sempre più grave, lo hanno detto un po' tutti, lo ripeto anch'io, ma voglio appunto ribadire la necessità che anche voi vi rendiate conto della situazione.

Chiedo alla collega Morelli, se...oggi è comparso un articolo su La Repubblica di cui vi leggo solo l'ultimo trafiletto. Questo si riferisce alla nostra azione promozionale a Macao e nell'Estremo Oriente. C'è tutta una pagina pubblicata su Repubblica, su Macao e sulle sue case da gioco. Leggo solo l'ultimo trafiletto: "Dimenticate Las Vegas: la capitale mondiale del gioco d'azzardo è qui. Macao, infatti, inanella un record dopo l'altro ed ha raggiunto un fatturato pari a 7 volte quello della città del Nevada, dalla quale ha copiato però la tendenza al gigantismo. I Casinò si susseguono mastodontici sulla Cotai strip, e impressionano per lo sfarzo e la dimensione (non certo per il buongusto). Dal Venetian - con canali, giri in gondola e cielo finto - al Sands - con le sue grotte e cascate - si vince (raramente) e si perde più spesso in sale da gioco a perdita d'occhio, circondate da immensi e labirintici shopping mall".

Ora io mi chiedo, spero, me lo auguro, che questi signori vengano presi dai nostri referenti e portati a Saint-Vincent, però lasciatemi dire che qualche dubbio ce l'ho, e quindi ritorno alla nostra risoluzione per invitarvi a seguire, a seguire costantemente, fortemente quella che è l'azione di marketing e di sviluppo della nostra Casa da gioco, che non si risolve certo presentando quattro slide e poi tacendo. Grazie.

Presidente - La parola al collega Guichardaz.

Guichardaz (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.

A casa non ci hanno già sentito perché non ci è stata concessa l'audizione pubblica, e quindi sentono riportati un po' di scampoli di notizie da parte dei Consiglieri. Il giudizio da parte della minoranza, però, credo sia unanime: l'audizione è stata abbastanza deludente ed è stata deludente per vari motivi; intanto perché abbiamo scoperto...noi ci illudevamo che si potessero ridurre le spese che vi ho elencato ieri, quei 30 e rotti milioni di spesa annuale, di cui 1 milione e 200 mila euro per ospitalità nei ristoranti...diciamo circostanti il Casinò, che si potessero ridurre quelle centinaia di migliaia di euro di spese per taxi, per aeroplani, per elicotteri, per chissà quant'altro.

Oggi, giusto per informare i giornalisti o quelli che sono rimasti diciamo all'ascolto, scopriamo che il dottor Frigerio...anzi, non il dottor Frigerio, perché siamo riusciti ad accedere al suo curriculum...il "Signor Frigerio" scrive sul curriculum del Resort che ha fatto ben quattro esami...tra tutte le varie cose che ha fatto...ben quattro esami dei corsi universitari di economia e commercio all'Università di Pavia. Questo "signore" prende 349 mila 704 euro, più il premio di produzione, costo azienda, lordo azienda. Ovviamente noi chiediamo oramai per l'accesso ad un settimo livello della sanità, una categoria D della sanità, la laurea; per questo "signore" invece ci accontentiamo di quattro esami, ha completato l'iter di formazione frequentando gli altri corsi universitari di matematica, economia aziendale, marketing e diritto privato presso la Facoltà di economia e commercio presso l'Università di Pavia. Questo, per dire come, appena si esce dall'alveo...diciamo del pubblico impiego, quello puro, si possano assumere personaggi che hanno maturato più l'esperienza sul campo che requisiti...diciamo di carattere anche scolastico o specializzazioni di qualche genere.

In ogni caso, dicevo, il Signor Frigerio ci dice oggi che non è possibile più comprimere nessun tipo di spesa, anzi, ci ha detto in audizione che addirittura hanno compresso fin troppo, che sono praticamente con l'acqua alla gola. Quindi, cari colleghi, non aspettiamoci nessun tipo di risparmio o di riduzione sulle spese che noi abbiamo evidenziato, e questo dal 2008 o dal 2009...adesso mi son perso un po' da quando questo signore è così...diciamo "impegnato" nella compressione delle spese. Gli sprechi si possono però solo ridurre, così com'è scritto nell'ipotesi di accordo...che poi, scusate colleghi, c'è scritto "attuazione ipotesi accordo", quindi che si mettessero d'accordo se questa è un'ipotesi di accordo da presentare ai sindacati o se è già l'attuazione di un'ipotesi di accordo. Il Signor Frigerio oggi ci dice che non è possibile ridurre spese di nessun genere per quanto riguarda...diciamo le spese extra-dipendenti, ma si può ridurre oltre 10 milioni di euro, quindi 9 milioni e 50 mila più alcune altre economie, quindi 11 milioni, di cui 9 milioni e 50 mila sul personale dipendente. Noi abbiamo chiesto qual è il personale dipendente: ovviamente, com'è stato detto dai miei colleghi, nel personale dipendente rientrano tutti i livelli tranne il dirigente e gli alti livelli!

Quando il collega Ferrero ha invocato una propensione nostra, che è quella di difendere il personale dipendente, dalla maggioranza abbiamo sentito alzarsi una voce, come per dire: "ma com'è che voi vi ponete paladini di quel tipo di personale"? Beh, cara maggioranza, allora sarebbe interessante che voi andaste dal personale del Casinò, che in questi anni è stato assunto attraverso prove di selezione, attraverso concorsi ed altre tipologie di assunzione, e gli diceste per quale motivo, ogni volta che si parla del personale, voi fate quella voce, vi innalzate così, scandalizzati, e vi scandalizzate in qualche maniera, e ogni volta che invece noi parliamo di ridurre i compensi ai dirigenti, a quel punto voi vi mettete a difesa estrema dei loro compensi! Compensi dei dirigenti che oggi abbiamo scoperto essere di 941.896,98 euro per quattro dirigenti, il che vuol dire 210 mila euro di media costo azienda.

Dicevo all'Amministratore unico Frigerio che il Direttore generale dell'USL, percepisce - con la riduzione che è stata imposta nel 2011 - 123 mila euro lordi, il che vuol dire indicativamente 180 mila euro lordi azienda, il che vuol dire che il Direttore generale dell'USL, Direttore che deve amministrare un'azienda estremamente delicata da amministrare - ha sotto di sé più di 2 mila dipendenti - percepisce meno di quanto percepiscono, cadauno, i quattro dirigenti del Casinò. Abbiamo provato a chiedere al dottor Frigerio se aveva intenzione di riparametrare questi contratti; ci pare di capire che, poiché questi contratti non li ha fatti lui o parti di questi non sono stati fatti da lui, purtroppo non si potranno riparametrare...contratti di tipo privatistico che non possono essere toccati, mentre invece possiamo toccare voci stipendiali.

Le "proposte" del dottor Frigerio ai sindacati sono: cancellazione incentivi premio, maggiorazione di orario, indennità di cassa, indennità professionale, contributi fondi previdenziali e premi di produzione, cioè la maggior parte di queste voci sono voci di tipo contrattuale. Allora oggi il Signor Frigerio ci viene a raccontare che non è possibile toccare i contratti di tipo privatistico stipulati con dirigenti che prendono più di un Direttore generale dell'USL e prendono tutti più del nostro Governatore regionale (tanto per dirne una), mentre invece possiamo toccare e possiamo sfalciare 9 milioni e 50 mila euro di voci stipendiali contrattuali dei dipendenti. Io credo che questa sia una cosa piuttosto discutibile. Mi piacerebbe...e bene fanno i sindacati a non sedersi al tavolo, e io spero che oltre al SAVT, a questo punto, fintanto che vi sono queste proposte oscene, oscene e scandalose, che anche gli altri sindacati decidano poi nella piena autonomia di non confrontarsi su proposte di questo genere.

Per quanto riguarda noi, è evidente che noi continuiamo a ritenere necessaria un'audizione in IV Commissione del Signor Frigerio. Riteniamo necessario che questa scandalosa ipotesi di accordo sia ritirata. Noi crediamo che l'Assessore e il Presidente siano assolutamente in grado di mettere una parola rispetto a questa cosa e che, in commissione, così come in altre sedi, si possano individuare anche altre voci di spesa che si possano tagliare...ieri abbiamo fatto vedere delle foto che sono solo un po' la punta dell'iceberg di come viene amministrata quest'azienda... Noi continuiamo a riproporre con la nostra risoluzione di poterci confrontare in commissione e speriamo che in quella sede il Signor Frigerio non ci faccia poi degli appunti circa la liceità delle domande che gli poniamo, perché, per informazione, oggi abbiamo provato a chiedergli notizie sul suo premio aziendale e lui ci ha ripreso dicendo che quel tipo di domanda (35 Consiglieri) non era una domanda pertinente rispetto al tipo di audizione. Beh, il dottor Frigerio, oltre a decidere della vita e della morte dei propri lavoratori, decide anche qual è la pertinenza delle domande che gli si possono porre!

Presidente - Annuncio intanto che è stata presentata al tavolo della Presidenza una risoluzione che chiedo venga distribuita, e poi la iscriveremo alla fine della discussione di questo punto. Ci sono altre richieste d'intervento? Siamo ancora in discussione generale. Non ci sono altre richieste, colleghi? Possiamo chiudere la discussione generale? La discussione generale è chiusa.

La parola, per la replica, all'Assessore Baccega.

Baccega (SA) - Grazie Presidente.

Credo che il confronto di oggi e di ieri abbia sicuramente messo insieme una serie di elementi positivi che ritengo vadano proprio nella direzione che tutti auspichiamo: quella di voler bene alla Casa da gioco e quella di salvaguardare tutti i dipendenti. Nell'incontro che abbiamo avuto con il dottor Frigerio e il dottor Buat, credo che una delle domande più frequenti che è stata fatta è quella del sì o del no, individuare il "colpevole politico" per capire se c'erano delle responsabilità politiche rispetto ad un confronto che era in atto con i sindacati. È stato ricordato in quel confronto: il 21 ottobre si era aperta una trattativa, una trattativa che era stata siglata da tutte le rappresentanze sindacali con l'azienda, e questa trattativa aveva portato inevitabilmente al confronto di oggi e di ieri sulla questione dei tagli agli emolumenti dei dipendenti della Casino S.p.A..

Io credo che a volte in questo Consiglio si dicano delle cose che poi vengono male interpretate, però per fortuna ci sono le registrazioni. Voi spesso parlate di toni trionfalistici da parte dell'Assessore rispetto ai risultati; io faccio semplicemente una presa d'atto e cioè che il 13 dicembre l'azienda ha riaperto in tutte le sue strutture e che ha cominciato ad operare a pieno regime. Nessun trionfalismo, anzi è chiaro vogliamo parlare con grande prudenza, però, al di là delle magagne di alcune situazioni strutturali, credo che si possa essere lieti che l'azienda abbia riaperto in tutti i suoi battenti. Quest'oggi abbiamo parlato solo ed esclusivamente del rapporto sindacale, del rapporto tra azienda e sindacati, tra azienda e maestranze. Qualcuno ha cercato di entrare nel merito di tutta la problematica del Casinò, ma non era il momento.

È proprio per non sottrarci a questo volere del Consiglio, questo voler approfondire le diverse tematiche che racchiudono un'azienda così importante, un'azienda che vanta 850 dipendenti, un'azienda che comunque coinvolge circa 1.000 famiglie, che noi riteniamo che la vostra risoluzione possa essere in qualche modo raccolta in una risoluzione nuova che presentiamo noi e che racchiude molti degli aspetti della vostra risoluzione, ma che in realtà entra più nel merito di quello che è il contesto attuale. C'è stata una trattativa sindacale che è ancora in atto, che è in itinere, e oggi abbiamo incontrato l'Amministratore e il dirigente addetto al personale.

Che cosa chiediamo con la nostra risoluzione, quella presentata dalla maggioranza? Che nel contesto della trattativa finalizzata alla riduzione dei costi del personale siano considerate tutte le categorie dei lavoratori, ivi inclusi dirigenti e quadri; e poi, proprio per andare nella direzione del confronto e dell'approfondimento sulla questione Casinò, di convocare in tempi brevi in IV Commissione l'Amministratore unico per illustrare la situazione economica attuale della società ed aprire un confronto sulle soluzioni e sulle azioni da mettere in campo per invertire l'attuale andamento dell'azienda. Mi sembra che questa risoluzione recepisca appieno quelle che sono le considerazioni fatte da molti interventi dei colleghi della minoranza - Fabbri, eccetera - e credo che possa essere tranquillamente votata dall'intero Consiglio. È un po' più morbida rispetto alla vostra, non fa considerazioni specifiche sugli atteggiamenti del passato o del futuro, però in questo modo dà risposte e consentirà al Consiglio di approfondire, di valutare e di entrare nel merito anche sulle questioni rispetto al Casinò di Saint-Vincent. Grazie.

Presidente - Altri? La parola al Presidente Rollandin.

Rollandin (UV) - Grazie Presidente.

Vorrei riprendere alcuni dei passaggi che i colleghi hanno utilizzato in questa discussione sulla risoluzione presentata oggi, dopo l'audizione che è stata fatta dall'Amministratore e dal Responsabile del personale del Casinò. Voglio tornare sul perché non si è fatto a porte aperte, l'abbiamo spiegato allora, e voglio riprenderlo: esclusivamente perché si inserisce in una trattativa aperta con le forze sindacali, e quindi, stando ai ragionamenti fatti da alcuni Consiglieri, potevano avere tutto il senso che hanno le domande e le risposte, ma potevano essere oggetto di malintesi o, peggio, di una turbativa nella trattativa che è in corso con le forze sindacali, che è appena iniziata. Questa è la ragione della segretezza, perché sul resto i dati sono forniti ufficialmente, sono stati dati i documenti che sono stati presentati alle forze sindacali e si è discusso su tutto in termini di assoluta trasparenza.

Quello che vorrei però anche precisare è un aspetto delicatissimo, ma che è stato utilizzato da molti: che con questa proposta sindacale fatta dalla "Casino" si va a toccare gli stipendi, gli stipendi...qui, una cosa che non si fa è toccare gli stipendi, non si toccano le voci stipendiali! È stato detto, si leggano di nuovo le voci prese in considerazione, tutte: non si toccano le voci stipendiali. Quindi, quello che ha detto qualcuno: "ma come? su 1.200 euro di stipendio"...non sono 1.200 di stipendio, lo stipendio è altra cosa! Quelle che sono le voci prese in considerazione, sono tutte voci legate a integrazioni dello stipendio che, nel tempo, sono state date ai vari livelli: questo voglio che sia chiaro, perché lo stipendio non si tocca. Come è importante...e vorrei reinvitare il collega Ferrero che, se ha delle notizie relative a azioni nei vari livelli delle aziende, visto che ha parlato di rastrellamento, di tacere...o lo fa nelle sedi opportune denunciando, se ha dei nomi faccia i nomi, in modo che chiariamo chi e come, altrimenti questo concetto, mi permetta, rischia di mettere tutti insieme...sa, le partecipate sono tante...io credo...ecco, faccia dove e come, nella sede opportuna, in modo che non si faccia più questo, perché non è corretto nei confronti degli altri, abbia pazienza! Chi è colpevole è giusto che venga ripreso nelle sedi opportune, con quelle che sono le regole.

Per quanto riguarda il problema - sempre su questo tema - che è stato in particolare collegato con il rapporto delle categorie interessate del personale, si è voluto di nuovo riprendere il fatto che sono esclusi la dirigenza (i dirigenti sono 4), e i 10 quadri. Credo si sia spiegato durante quest'audizione che questi 4 dirigenti - è stato detto - fanno parte di quell'invito che verrà fatto con quest'audizione...sono stati già presi dei contatti da parte dell'amministratore, con i 4 dirigenti, per vedere come andare a una riduzione delle parti relative ai premi e ai benefit.

Per quanto riguarda le altre posizioni, voglio...un altro termine che è stato usato è che qui si "licenziano" le persone...qui non si licenzia, con questo provvedimento...è verbalizzato, l'ha detto lui...ecco, ma io voglio solo specificare che il termine utilizzato non è "licenziamento", ma è "pensionamento", tenendo conto che si va a invitare - con accordo sindacale - le persone che hanno raggiunto la titolarità per andare in pensione, tant'è che la ricerca che è stata fatta va in questa direzione! Quando è stato presentato il primo programma, si diceva: "potranno essere 140, 150"... le persone che andranno in pensione per il primo anno eventualmente sono una ventina...ma io non ho detto che lei ha "sparato" dei numeri, ho solo detto che non si tratta di licenziamento, ma si tratta di pensionamento, che è collegato con una situazione oggettiva di possibilità di andare in pensione. Su questo c'è l'accordo sindacale, e quindi non si tratta di licenziamenti, perché questo ha un significato tutto diverso...andare a licenziare qualcuno...! Teniamo conto che qualcuno ha chiesto anche in quest'aula di guardare anche nell'amministrazione se c'era la possibilità di prepensionare, di mandare a casa le persone che sono...anzi, c'è una ricerca in atto per vedere se c'è la possibilità, a costo di integrare qualcosa, di poter lasciar andare a casa del personale regionale o del comparto unico che può andare in pensione e che può, così, dare la possibilità di essere sostituite con altra gente. Questa è un'operazione che fanno tutte le aziende e lo fa il pubblico, in modo particolare. Credo quindi che sotto questo aspetto ci sia chiarezza sulla proposta che l'azienda ha presentato, e credo che il problema dei premi tocchi il futuro, perché per il passato...è già stato detto...sulla questione è già stato preso un impegno. Noi riteniamo che su questo...la risoluzione lo dice chiaro, la risoluzione presentata va in questa logica, quindi non abbiamo nulla da aggiungere.

Per quanto riguarda i dati, credo ci sia la massima disponibilità di presentarli, di dare tutte le notizie che sono necessarie per avere un punto chiaro. Comunque, quando si vorrà fare un confronto, credo che sarà interessante farlo nelle commissioni competenti, magari, tra la voce stipendiale e tutto quello che riguarda la parte che poi va a ognuno dei lavoratori, nelle varie fasce a livello, di Casinò, perché altrimenti rischiamo di non capirci su queste voci. Perché abbiamo sicuramente detto di stipendi alti dei dirigenti...noi stiamo dicendo di non toccare la parte stipendiale, e difatti non si tocca la parte stipendiale: si tratta di vedere se in alcuni casi ci sono dei benefit economici che sono stati dati nel tempo e che oggi possono essere trattati da un punto di vista sindacale, tenendo conto del momento.

Voglio anche sottolineare che nella tabella che avete - e ieri correttamente qualcuno l'ha detto - ci sono discorsi di sospensione, in alcuni triennale...come proposta, poi potrebbe essere annuale, a seconda di come vanno le condizioni all'interno. Se ci sarà una ripresa, come ci auguriamo, il discorso può essere che questa sospensione può durare anche meno, si tratta di un problema legato alla trattativa in atto. Ecco perché su queste tematiche noi riteniamo di aver detto con chiarezza quelle che sono le nostre opzioni, che vanno nella logica che è stata auspicata anche da parte vostra, nel senso di toccare tutta la "filiera", non solo una (se possiamo chiamarla così), quindi quadri, dirigenti, Amministratore, fino all'ultimo dei dipendenti, in questo modo, con equità.

Credo che la domanda che faceva il collega Gerandin del 12 percento per tutti aveva questo significato, e cioè di dire: può essere che alla fine del conto venga fuori che è solo il 12 percento se facciamo una media di tutti, ma non deve essere del 12 percento per tutti uguale, perché ci devono essere, chiaramente...scaglioni...i rapporti hanno un significato, e in qualche modo il peso dello stipendio è anche molto diverso, oltre a tutte le altre voci che fanno parte di questo. Credo quindi che noi abbiamo detto con molta lealtà e chiarezza, dando anche questa possibilità di chiarimento con gli interessati, perché altrimenti rischiava di non esserci questa possibilità. Credo che la commissione, al più presto, avrà l'occasione di fare chiarezza sugli altri punti che sono stati oggetto di verifica. Riteniamo quindi che il lavoro da fare sia ancora importante, ma che vada e sia improntato nella direzione di un confronto che noi auspichiamo sia il più sereno possibile. Grazie.

Presidente - Altri interventi in replica o dichiarazione di voto? Ci sono richieste? La parola al collega Nogara.

Nogara (UVP) - Merci Présidente.

Un chiarimento veloce, veloce. Presidente, lei continua a dire "lo stipendio, lo stipendio", ma neanche il nostro stipendio è fatto solo di stipendio! Abbiamo delle indennità, abbiamo tutto quello che vuole, ma alla fine della fiera, quando lei guarda la busta paga a fine mese...l'hanno detto tutti e due che 250 euro non ci sono più; poi, che sia stipendio, che sia indennità, che sia quello che vuole...è molto diverso, ma chi poi deve fare i conti con la busta paga alla fine ha 250 euro in meno. È solo questo. Poi, per carità, se lei vuole giocare sul fatto...è un altro discorso. Comunque, per tutti, alla fine, si guarda la busta paga e si dice: "accidenti, questo mese ho 250 euro in meno". Grazie.

Presidente - Altri? Ha chiesto la parola il collega Gerandin.

Gerandin (UVP) - Sì, anch'io per due brevi riflessioni.

Io volevo prima di tutto tranquillizzare l'Assessore Baccega: noi non abbiamo accettato l'audizione, o comunque di sentire il dottor Frigerio, perché era nostra intenzione trovare un colpevole politico. Non era proprio questo il caso, ecco, nel senso che ormai tutti abbiamo una certa esperienza per quello che riguarda la politica; sappiamo che comunque quando la politica fa delle scelte, vedi quella di nominare qualcuno responsabile, qualche manager del Casinò come succede per il Signor Frigerio, praticamente la scelta politica è già quella, ecco, per cui non c'è nulla da vergognarsi, ma noi non ci vergogneremmo neanche se la politica, in qualche maniera, avesse influenzato quel tipo di scelta, quel tipo di proposta...ci sta.

Quello che noi volevamo sottolineare, Assessore, è che, suo malgrado, ci sono dei livelli di informazione politica, anche in maggioranza, che sono totalmente diversi. C'è chi conosce molto bene la questione, chi...ringrazio il Presidente, perché ci ha dato una miriade di informazioni nel suo intervento, molto di più di quello che ci ha dato lei, Assessore, molto di più di quello che ci ha dato il dottor Frigerio. Per cui è normale, ecco, che quando si pone una domanda dicendo che la politica ha condiviso questa proposta, poi chi deve rispondere sia in imbarazzo...è del tutto normale, perché, come succede da più parti, ecco, come succede soprattutto in questo caso, è chiaro che un indirizzo c'è stato, qualcuno ne era a conoscenza, qualcun altro l'ha saputo in un secondo tempo, qualcun altro non ne era neanche a conoscenza. Questo è innegabile, anche dopo...diciamo l'audizione con il Signor Frigerio, è emerso chiaro questo concetto. È questo che volevamo chiarire. È proprio per questo che noi diciamo che la politica deve assumersi le proprie responsabilità al pari dei manager. La politica dovrebbe essere informata, dovrebbe essere informata, perché schiaccio un tasto qua, schiaccio il pulsante del sì o del no...comunque si prendono delle responsabilità: le responsabilità verso i lavoratori, verso i cittadini, verso quelli che alla politica o a noi eletti hanno dato fiducia. Questa era la domanda rivolta al Signor Frigerio.

A noi del "colpevole politico" - glielo posso garantire - non ce ne può interessare di meno, non ce ne può interessare di meno perché sappiamo che la politica interviene; volevamo solo capire a che livello è intervenuta. Noi abbiamo avuto delle risposte in quest'aula, e spero di non rivelare nulla di segreto, perché ci è stata chiesta anche la riservatezza, che ci sono differenti livelli di informazione: questo è quanto ci è parso, e ci è parso molto chiaro, ecco. La vostra proposta, poi, è una proposta un po' diversa, ecco, nel senso che si parla già di sacrifici sicuri per i lavoratori, si parla già di...noi vorremmo prima capire anche qual è la scelta aziendale definitiva. Noi non abbiamo avuto l'occasione, perché il tempo era quello che era, vorremmo capire se ci sono ancora delle persone, pensionati, che lavorano ancora tramite consulenti esterni, con rapporti di collaborazione esterna...su questo nessuno ci ha risposto, perché risulta che erano in numero non così significante le persone che, seppur pensionate, avevano questi tipi di rapporto, ma questo grava sulle spese, grava sui costi aziendali e quant'altro.

È quindi proprio un intervento sintetico, nel senso che noi riteniamo che il momento è difficile, e su questo non c'è ombra di dubbio, però, ecco, ci pare che l'audizione sia stata un po' un sentire un manager sicuramente molto pagato, pagato molto bene, che probabilmente un'oretta prima aveva ricevuto alcune indicazioni su come risponderci: questa è l'impressione che abbiamo avuto, questa è un po' l'impressione che è emersa da questo confronto. Per cui nulla di nuovo, nulla di cui scandalizzarsi, però è chiaro che quando dicevo che ci sono responsabilità dal punto di vista manageriale, ma anche politiche, tenevo a sottolineare che le responsabilità politiche su questi tipi di scelta sono e rimangono del tutto personali, al di là dell'appartenenza politica, al di là di quelle che sono...diciamo le idee personali, e penso che ci sia anche un discorso di coscienza. La coscienza impone che, prima di andare a toccare i livelli più bassi, probabilmente sia giusto che...parlo di quadri, di dirigenti, parlo di quadri di 1° livello, quelli che percepiscono 130.000 euro all'anno...lordi, per la carità, ma probabilmente sono quelli che devono fare i sacrifici prima degli altri. Questo è quello che noi riteniamo corretto e da ribadire, al di là, torno a dire, delle responsabilità manageriali e politiche che in questo momento sono in capo ad una sola persona. Grazie.

Presidente - La parola al collega Donzel.

Donzel (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.

Cari colleghi, il PD-Sinistra VdA sosterrà la risoluzione che ha firmato e assolutamente rigetta questa risoluzione di maggioranza inguardabile, impresentabile, che camuffa, dietro una formulazione assolutamente ambigua, la condivisione vostra; adesso, con questa cosa qui che presentate, siete complici del taglio al Casinò degli stipendi dei lavoratori. Prima era una faccenda del Presidente Rollandin e dell'Assessore Baccega; adesso, cari 18, come successe per i forestali, siete complici votando la risoluzione di maggioranza, perché c'è scritto "sì" ai tagli dei lavoratori e una limatina ai dirigenti...eh no! Non è la posizione del PD-Sinistra VdA! Noi vi abbiamo detto: dovete mandare a casa quell'incapace Amministratore unico, perché l'Amministratore unico si è presentato oggi come un normale commercialista - non avendone neanche i titoli, peraltro - che ha preso atto di quello che ha in cassa e dice: "lo divido così, così taglio a tutti, tranne che a me, sulla mia parte vedrò". Un manager di un Casinò è uno che arriva con un progetto, con un'idea, con un qualcosa che mi farà scattare in avanti il Casinò! Di tutto questo non c'è una parola sui tagli, sui veri sprechi di cui parla da giorni, da settimane, il collega Guichardaz! Basta aerei, basta taxi, basta queste spese folli, razionalizzazione vera...di tutto questo non si parla, si parla di andare a prendere i soldi nelle tasche dei lavoratori, cioè di rinviare la morte del Casinò per leggera consunzione...facciamoli morire un po' alla volta, togliamo anche la voglia di andare a lavorare a quei dipendenti!

Ma sapete perché sono arrabbiato? Perché altro che prudenza, Assessore Baccega, lei mena cazzotti sui lavoratori neanche come Roberto Durán, "mani di pietra"! È una cosa inqualificabile, che mi fa arrabbiare, perché io da quei lavoratori...non prendendo il PD-Sinistra VdA naturalmente nessun voto dai lavoratori del Casinò...così ne posso parlare finalmente con serenità: voi avete lasciato circolare in periodo elettorale bozze di accordi che prevedevano aumenti stipendiali in cui le mance diventavano retribuzione fissa! Guardi che io le cose le studio, guardi che le so! Nessuno di voi andava a dire a quei sindacalisti di quei sindacati autonomi: "strappatele queste cose, è finita questa idea, è finito questo percorso"; avete incassato, promesso di tutto, e adesso andate lì con la mazzata! Ebbene, noi non ve la sosteniamo questa mazzata, metteteci la faccia voi, andate voi davanti a quei lavoratori a dire che li avete presi in giro, che li avete ingannati per l'ennesima volta e andate a dire loro: "toh, sono 800 euro lordi in media, al mese, che saranno tolti. Certo, magari a qualcuno sfileremo 250 euro netti, a un altro magari 600, poi si vedrà a seconda dei livelli, come si dice, glielo andate a dire voi!

Noi non ci mettiamo la firma su questa cosa qui, perché è da anni che vi chiediamo di mandare via quel Frigerio, è da anni che vi chiediamo di cambiare la politica del Casinò, e voi continuate a dire: "un po' di pazienza, si vedrà". Adesso è bellissima la formulazione del termine "sospensione di parti retributive"...ma queste sono delle cose bellissime! Per due, tre anni vediamo, forse, chissà, se la Casa andrà, poi si vedrà, ma voi intanto tagliate, altro che sospensione; in alcuni casi cancellate, quindi non si parla neanche di sospensione, ma togliete per un paio d'anni, poi si vedrà! E perché uso serenamente la parola "licenziamento"? E quello che ho scritto, 20 licenziamenti, è confermato dalla famosa frase dei 20 pensionamenti, perché quelle sono semplicemente formule, sono persone alle quali magari avete di nuovo estorto un voto, dicendo: "stai tranquillo per queste elezioni"...e poi adesso gli andate a dire: "ma mica ti mettiamo in mezzo alla strada, abbiamo l'ammortizzatore sociale che si chiama pensione", ma non è che questo ci va di sua sponte, lo spingete fuori, "vai fuori"! È chiaro il concetto? Si chiama "licenziamento", si chiama licenziamento! È chiaro? Quindi so quello che dico e so di che cosa parlo: in cambio di questo licenziamento verrà data loro una pensione.

Il fatto di sottovalutare dei Consiglieri regionali che sottovalutano il fatto che si dice che si intervenga su delle voci...tutte le voci stipendiali, in alcuni casi, hanno poi anche una voce specifica di copertura pensionistica...eh già! Ma sapete che con i cambiamenti delle regole delle pensioni che ci sono adesso non è mica tutto rose e fiori per tutti! E quindi intervenire anche sulle voci pensionistiche vuol dire anche intervenire sul futuro, intervenire sul futuro! Ne sappiamo qualcosa noi quando parliamo anche delle voci pensionistiche dei Consiglieri, che non è mica così che siamo tutti allegri a tagliarci via le nostre pensioni! Invece, quando si tratta dei lavoratori "eh, ma è un taglietto", quando si taglia agli altri "via, tagliare, andare"...eh no! Non ci stiamo! Vogliamo discutere su altri tipi di tagli prima di parlare di tagli del personale e non vogliamo neanche parlare di tagli del personale prima che Frigerio abbia onorato quella che è una votazione a maggioranza di questo Consiglio regionale!

Noi siamo perché nessun manager delle partecipate pubbliche guadagni più del Presidente della Regione Rollandin, tutti devono stare sotto i 160 mila, non mi importa niente che loro dicano: "ma sono soltanto 200 mila euro lordi, siamo in media con i manager nazionali", non mi interessa! In Valle d'Aosta noi scegliamo, per scelta politica, che nessuno guadagni più del Presidente della Regione, 160 mila euro lordi, e questo deve esser loro chiaro, deve entrar nella cucuzza di questi "signori" che difendono inesorabilmente i loro 200 mila euro lordi, nello stesso momento in cui vanno a saccheggiare, a derubare lo stipendio di quelle figure che non sono quelle del grande croupier, perché al Casinò lavorano anche altre persone, non è che sono tutti croupier, che hanno degli stipendi che non sono tutte rose e fiori...avere il coraggio di andare a saccheggiare queste persone qua, è un saccheggio di fronte al fatto che si dice: "eh ma le nostre retribuzioni"...ma come potete venire...?

La Stella Alpina ci ha inchiodati in commissione, la scorsa legislatura, con "tagliamo i soldi ai manager"; c'era il suo collega Salzone, che credo che sia ancora del suo partito e sia ancora un militante attivo, era Capogruppo della Stella Alpina, e che prima della campagna elettorale ci ha fatto una capa tanta sull'intervenire sugli stipendi dei manager, sul tagliare gli stipendi ai manager...dove è finito questo Salzone? Non fa più parte del suo movimento, non vi sprona più a fare questi tagli? Ci disse: "no, non possiamo fare questo provvedimento adesso, prima delle elezioni, lo facciamo subito dopo". Cosa avete fatto? Lo avete buttato fuori dal movimento? No, credo di no, sarà ancora lì, sarà lì a sollecitarvi a fare questo taglio ai manager, e allora lo vogliamo vedere! Cominciamo dai manager del Casinò, cominciamo a fare quello che abbiamo promesso in campagna elettorale tutte quante le forze politiche! E io spero, spero davvero che questa volta qualcuno capisca che il nostro atteggiamento è quello di grande senso di responsabilità, perché questo atteggiamento che avete voi è quello che condurrà alla morte il Casinò; voi non salverete il Casinò derubando di quattro soldi l'usciere, il piccolo giardiniere e queste cose qui, così lo portate alla consunzione, alla morte!

Il Casinò ha bisogno di un cambio gestionale forte, di un nuovo assetto, di gente che ritrova fiducia. Come si può avere fiducia, come si può creare l'armonia, la voglia di entrare, il gioco di squadra che ci deve essere nei Casinò che funzionano con una persona che si prende, come unica briga, quella di tagliare lo stipendio a tutti, eccetto che il suo? Ma per cortesia! Noi, a questa cosa qui...la vostra risoluzione veramente, che contiene questo testo che maschera, che cerca in qualche modo di farci dire: "vabbè, una limatina ai dirigenti, però siete d'accordo anche voi di tagliare ai lavoratori"...dico no, cari Signori, no, il PD-Sinistra VdA non condivide questa cosa per niente! Andateci voi, ci vada lei, Assessore Baccega, a dire: "noi daremo forse una limatina al Signor Frigerio, ma a voi i soldi li togliamo dalla busta paga"! È una cosa impresentabile, inqualificabile; non era questo il senso dell'intesa che era partita con i sindacati...non parlo a nome dei sindacati, parlo di come ho interpretato io l'accordo con i sindacati, si parlava di tutt'altro tipo di risparmi, di tutt'altre voci che dovevano essere tagliate, non un saccheggio dalle tasche dei lavoratori.

Président - Merci. La parole au collègue Guichardaz.

Guichardaz (PD-SIN.VDA) - Ad ascoltarla, caro Presidente, mi sono chiesto in questi anni che cosa ho sbagliato nella mia attività di sindacalista contrattualista e mi sono detto: "ma se il Presidente, dall'alto della sua autorevolezza, ci dice che queste sono tutte voci non stipendiali - quindi attenzione, lavoratori, qui non si toccano gli stipendi - davvero io, in questi anni, mi sono probabilmente confuso, cioè ho inteso che alcune voci fossero invece proprio parte della retribuzione". Allora mi sono detto: "beh, dopo questa lezione di busta paga, andiamo un po' a vedere" e ho visto nel contratto di riferimento di questi lavoratori che quanto meno compete un'indennità di cassa e di maneggio di denaro nella misura percentuale del...eccetera, eccetera...struttura retributiva fissa. Altra indennità: indennità professionale di funzioni...rientra nella struttura retributiva, tant'è che questi signori, nella loro ipotesi di accordo, ad un certo punto dicono: "Il recupero di 11,7 milioni di euro può essere assicurato su base annua da interventi sulla gestione e da interventi sulla retribuzione, sulle retribuzioni dirette e indirette, fisse e variabili". Quando si parla di retribuzioni fisse, dirette, indirette e variabili si intende "lo stipendio", Presidente! Non può dire - perché mistifica completamente la realtà - che quei tagli che vengono proposti, forse al di là di certi incentivi o premi, che fanno comunque parte di un livello di contrattazione aziendale e quindi hanno comunque una dignità retributiva...non può venire a dire che l'indennità di cassa, non può venire a dire che la maggiorazione dell'orario, cioè quello che è previsto per il lavoro straordinario, sospensione maggiorazione di orario, cancellazione indennità di cassa...voi cancellate con questa proposta attuativa di accordo! Poi mi dite...è un ossimoro questa roba "attuazione di ipotesi di accordo "...o è un'ipotesi di accordo o è un'azione di qualcosa che è già stato attuato, cioè non più di un accordo che è in ipotesi! Allora, anche nelle parole evidentemente bisogna fare un po' più di attenzione.

Presidente, quando lei dice che non si toccano gli stipendi, faccia la cortesia quanto meno di dire la verità, perché altrimenti o contiamo balle noi o racconta balle questo "signore" che dice che questo è un taglio delle retribuzioni fisse e allora, se racconta delle balle, ci fate la cortesia di mandarlo via a calci nel sedere, perché non se ne può più delle palle di questo signore! Tra l'altro, Presidente, lei dice: "invito ai dirigenti a ridursi lo stipendio", lei ha detto prima: "abbiamo sollecitato" o è arrivata voce di un invito ai dirigenti, mentre invece ai lavoratori glielo imponiamo il taglio dello stipendio! E siamo di nuovo su due livelli, figli e figliastri, quando invece l'invito eventualmente lo si può fare ai lavoratori, una volta che è stato imposto il taglio drastico degli stipendi ai dirigenti, proprio perché i dirigenti sono soggetti a contratto, sono soggetti a risultati, sono soggetti a obiettivi, contratti che possono essere tranquillamente risolti a fronte dell'incapacità di governare, incapacità che è dimostrata nel dispositivo, nella cosiddetta "bozza di accordo", perché quando dei dirigenti mi scrivono "al fine di eliminare gli sprechi", vuol dire che sono consapevoli che ci sono degli sprechi!

Questo dirigente, che è qua dal 2008, che è da 5 anni (quasi 6) che è qua che pontifica quanto è bravo, quanto è splendida la sua azione, oggi viene a scrivere: "tagliamo gli stipendi, perché gli stipendi sono al fine di eliminare gli sprechi"... Allora, intanto sarebbe interessante se il premio di produzione del Signor Frigerio fosse parametrato non sul cronoprogramma dei lavori di cantiere - lasciamo fare il direttore di cantiere a qualcun altro! - ma sul conseguimento dei migliori obiettivi, come si fa sempre con il management. "Proposte operative di miglioramento organizzativo", 2° punto...quindi vuol dire che è possibile migliorare...dove cavolo era questo signore nei 6 anni precedenti, se oggi arriva qua e dice che bisogna fare delle proposte operative ai sindacati di miglioramento organizzativo? In più scrive: "Analogamente, e con lo stesso metodo, formulerà proposte per una migliore gestione del personale". Quel signore, che era seduto laggiù, il Responsabile del personale, 200 e rotti mila euro l'anno, allora ha gestito il personale non nel migliore dei modi e gli diamo pure lo stipendio e gli diamo pure i premi! È tutto scritto su questo accordo, questo accordo svela esattamente la mediocrità di una gestione che è una gestione che noi continuiamo a denunciare da quando siamo qua ed è una pessima gestione! In più: "nuovo modello", ci parla di un nuovo modello...ma dov'era? Come mai sente l'esigenza di un nuovo modello? Questo è l'accordo che viene presentato ai sindacati, questo è un accordo che questi signori non hanno neanche...diciamo la decenza di nascondere, di velare sotto delle parole che di solito sono parole che vengono utilizzate nel linguaggio sindacale, nel linguaggio burocratico, per non esprimere proprio pubblicamente quanto è penosa la loro gestione! Questo hanno scritto!

In più, caro Presidente, oltre a tutta questa roba si precisa che: "Per quanto riguarda i premi del 2013, il relativo pagamento è sospeso in attesa di definire il nuovo piano sulla liquidità aziendale"...ma che vuol dire? Che anche ciò che è stato conseguito di diritto, perché il premio è sempre legato ad un obiettivo, questi signori lo sospendono? Ma avete mai sentito una roba del genere? Che oltre a cancellare l'indennità di cassa e oltre a cancellare i contributi ai fondi previdenziali...che non possono essere cancellati, perché sono fondi, normalmente sono fondi negoziali, ci si impegna tra le parti, un lavoratore aderisce ad un fondo negoziale a fronte di una promessa di qualcosa, della corresponsione di altrettanti contributi da parte del datore di lavoro...e questi cancellano i contributi al fondo previdenziale? Ma si tagliassero i loro di contributi!

Allora, noi pensiamo che gli sprechi, che gli "sprechi", e continuiamo a ripeterlo, ed è il motivo per cui assolutamente non diventeremo complici attraverso la vostra risoluzione, che non parla di riduzione degli sprechi, ma parla di riduzione degli sprechi dovuti ai dipendenti, al personale...vi chiediamo: è possibile individuare degli altri sprechi o qua rimaniamo tutti sulla posizione che l'unico spreco individuabile all'interno di questa grande azione di management è lo spreco dovuto agli stipendi del personale?...personale che avete assunto voi!

Presidente - La parole au collègue Ferrero.

Ferrero (M5S) - Grazie Presidente.

Volevo solo ringraziare il collega Guichardaz che ha evidenziato, in maniera tecnica, come la mia precisazione sulla riduzione dello stipendio fosse corretta, contrariamente a quanto detto dal Presidente della Regione, che già in una precedente occasione - quella del Forte di Bard - aveva dato delle informazioni non corrette...giusto per non passare da idiota di turno, e qualcuno trarrà le conseguenze. Se qualcuno dice una cosa e qualcuno ne dice un'altra, magari prima di fare delle sottolineature, una verifica sarebbe quanto meno...io direi il minimo, il necessario che si deve fare. Grazie.

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Cognetta.

Cognetta (M5S) - Grazie Presidente.

Anche noi, come Movimento Cinque Stelle, rigettiamo la risoluzione presentata dalla maggioranza...tra l'altro è divertente, perché il 2° punto della nostra e della vostra è praticamente identico. Sul 1° punto, invece, voi ci volete...come dire? attrarre nella palude, perché di fatto Frigerio l'ha detto in maniera chiara: è stata una sua idea, e adesso però voi siete compartecipi di questa idea, e sicuramente la portate avanti.

Volevo soltanto rispondere al collega Donzel che si chiedeva, diciamo così, come mai prima delle elezioni vengono dette certe cose e dopo altre, perché adesso viene detto ai dipendenti della Casino S.p.A. che è un momento...questo è ovvio, collega Donzel: così, quando arriviamo sotto elezioni, diranno che ritornerà tutto come prima, e così possono fare un altro giro senza problemi! Perché praticamente questa maggioranza funziona tutta così, no? Loro prendono il consenso promettendo e poi non mantenendo! È successo per tutta quanta la parte dei contributi, e sappiamo com'è andata a finire e succede per qualsiasi altra cosa: succede per i posti di lavoro promessi, magari per le case popolari promesse, succede per le questioni, diciamo così, che stanno succedendo adesso sulla Casino, succede praticamente per qualsiasi cosa! E questo, voglio dire, ormai è chiaro; poi, quando si viene scoperti, diciamo così, si cerca di tergiversare e di cambiare le parole.

Sulla semantica, in effetti, abbiamo notato, in questi primi 6 mesi, che siete stati particolarmente attenti a dire la parolina giusta, perché così riuscite poi a far capire che magari qualcuno è poco informato o, diciamo così, tende a dire delle fesserie, imputando a noi il fatto che diciamo fesserie, appunto attaccandovi alla semantica. Purtroppo dovreste aver capito, dalla serie di interventi che ci sono stati in questi primi 6 mesi, e soprattutto poi su questo argomento, che tra di noi ci sono una serie di persone che tecnicamente hanno lavorato, chi come...diciamo così, sindacalista, chi su altri fronti, su una serie di argomenti che poi portiamo in quest'aula, e che invece fanno emergere tutta la vostra inadeguatezza a gestire certi argomenti. Tutta la vostra scarsa preparazione viene fuori in questo momento. Ahimè, è una questione tecnica, e di questo bisogna rendersene conto.

Un'ultima cosa rispetto a ciò che ha detto Frigerio: a domande precise, puntuali, che sono state fatte da me, ovviamente non ha risposto perché si è riservato di dire che sono trattative segrete che sta gestendo, e alla fine, di fatto, non abbiamo capito qual è la situazione. Ed è questa la cosa più divertente di tutto: alla fine, se uno...diciamo così, si fermasse semplicemente alle questioni tecniche, non ha risposto, come al solito! Anche di questo dovreste tener conto, e quindi la risoluzione da votare rimane quella presentata da noi, dove, al punto 1, ricordo che chiede: "l'azzeramento totale dei premi incentivanti e dei benefit aggiuntivi di cui attualmente beneficiano i dirigenti", cosa che nella vostra invece sparisce completamente, ma ci porta nella palude del taglio dei costi dei dipendenti.

Rinnovo quindi l'invito a votare la nostra risoluzione e a proseguire con i lavori.

Presidente - Ci sono altre richieste d'intervento, in replica o in dichiarazione di voto? Ha chiesto la parola il collega Grosjean; ne ha facoltà.

Grosjean (UVP) - Volevo solo chiedere all'Assessore Baccega se si sente ancora veramente tanto sicuro di questo Casinò, di questa situazione, o se veramente i 150 milioni di euro, più o meno, che abbiamo investito per ammodernare tutto questo ben di Dio serve solo per restringere, tagliare, licenziare e chiudere. Un'attività nuova, che apre dopo un investimento così, il giorno dopo dovrebbe avere già il primo aeroplano che arriva da Macao o da non so dove, non dopo un mese..."studieremo, forse fra 6 mesi arriverà qualcuno"...non so...lei si sente convinto, sicuro, di poter andare avanti con questa proposta, con questa idea del Casinò? Io ho dei grossi dubbi!

Presidente - Altri? Ci sono altre richieste d'intervento? Possiamo mettere in votazione il testo? Ha chiesto la parola il collega Bertschy...prego.

Bertschy (UVP) - Sì, anche come dichiarazione di voto, ormai ottimizziamo i tempi. Abbiamo parlato a lungo di Casinò, in questi due giorni, di Casa da gioco, anche in questo primo periodo, non tanto per dimenticarci degli altri problemi, ma forse anche perché simbolicamente si vuole, sulla gestione della Casa da gioco, dare dei segnali nuovi a una crisi che comunque si sta vivendo tutti insieme.

Pur apprezzando sinceramente il dibattito che siamo riusciti a esprimere anche in questa occasione, è chiaro che la nostra posizione non può che rimanere quella di partenza, ed è molto semplice definirla. Non si può essere, in conclusione di un percorso, complici di un percorso che non si è fatto insieme. Quindi i risultati di oggi della Casa da gioco sono imputabili a tanti fattori, sono imputabili alla crisi, sono imputabili alla concorrenza del gioco, ma non possiamo esimerci, tutti insieme, dal non rilevare che anche la gestione della Casa da gioco ha avuto in questi anni i suoi problemi.

Una questione di merito - l'ho detto a dibattito chiuso e lo ripeto qua, e credo ci sarà l'occasione di chiarirlo, Assessore, Presidente - è che noi abbiamo un disciplinare che ci permette di regolare i rapporti con la Casa da gioco: quell'articolo 12, dove si parla di "piano di sviluppo" andrà però integrato, se così non l'abbiamo interpretato bene noi, con la possibilità di avere nei documenti del piano di sviluppo anche i piani industriali e l'adeguamento dei piani industriali. Oggi crea veramente una situazione di difficoltà nella discussione sulla Casa da gioco il fatto di sapere che i sindacati hanno il piano industriale in mano, che lo discutono da mesi; ce l'hanno le associazioni che fuori di qui non hanno "le responsabilità" che abbiamo noi, e noi, come Consiglieri regionali - non lo so voi, come attori del Governo - ufficialmente non disponiamo di questo piano industriale. Quindi questo articolo 12 va assolutamente pensato, rivisto e integrato nel caso che ci sarà bisogno di integrarlo, oppure valutato per vedere com'è stato interpretato fino ad oggi. Oggi, comunque, abbiamo un piano di sviluppo che è stato cambiato nella sua parte industriale, e del piano industriale noi sappiamo ben poco, se non quello che abbiamo appreso mesi or sono leggendolo ufficiosamente.

E perché non possiamo essere d'accordo sull'interpretazione che date voi a questa discussione? Perché si andrebbe nella direzione di avallare scelte che hanno portato...in quale misura percentuale lo definirete voi che le state sostenendo...che hanno comportato comunque una gestione difficile, sbagliata, scelte che sicuramente hanno ridotto la capacità dell'azienda. Potremmo elencarne una buona parte, ma chi conosce anche un pochettino meglio le dinamiche interne sa che abbiamo nominato i "primi livelli" mettendone degli altri in qualche angolino e mantenendo però la capacità contributiva, non utilizzandoli al meglio della loro professionalità e anche del loro costo per l'azienda; abbiamo mantenuto le difficoltà interne tra i reparti, anche a livello di relazioni di gestione; abbiamo reparti che sono sempre più improduttivi perché probabilmente le dinamiche del gioco sono cambiate, ma non c'è ancora una riconversione del gioco; abbiamo situazioni che si trovano, giorno dopo giorno, a creare delle inefficienze. Non rappresentiamo con sobrietà i problemi che stiamo vivendo; non c'è bisogno di andare distante, basta parlare con qualcuno che vive l'azienda da fuori e da dentro. Quindi, anche al di là dello stipendio, bisognerebbe cominciare a lanciare dei segnali diversi e dei segnali veramente di sobrietà per vivere il momento che l'azienda sta vivendo.

Allora, dire di sì oggi e interessarsi in maniera completa di un accordo che prevede, invece che del rilancio, dei tagli sul costo del personale...e oggi ci è stato detto che a questi tagli si aggiungono anche i primi livelli, i quadri, i dirigenti, come se questo facesse piacere...oggi l'elemento non è quello di essere soddisfatti perché si taglia qualche stipendio in più a qualcuno in più; oggi l'elemento di soddisfazione sarebbe stato avere, dopo l'audizione o durante l'audizione, sentito dei chiari propositi di sviluppo e delle idee concrete per rilanciare. Certo che se "rilanciare" vuol dire esclusivamente trovare le risorse all'interno dei costi dell'azienda non era necessario fare un piano industriale, ecco; bastava fare dei conti matematici ed era tutto fatto.

La dichiarazione di voto va quindi nel sostenere la nostra risoluzione, la nostra interpretazione; va nel lanciare una sfida a voi che governate, a chi dirige - se rimarrà a dirigere - e mettere veramente una volta per tutte le idee davanti, far vedere che giorno dopo giorno le cose cambiano, che si inverte la rotta, che si cambia il sistema di stare in azienda, che si rinuncia a qualche benefit, che si rinuncia, anche in maniera importante, forse all'essere sicuri che gli errori dipendono sempre dall'esterno o da chi, facendo della politica, è lì a negare chi sta in qualche maniera provando a fare qualche cosa che gli altri non capiscono. Allora noi siamo dell'idea che il primo segnale che deve uscire da qua è quello che saremo attenti, verificheremo con altre visite nella Casa da gioco, ma verificheremo con delle audizioni puntuali con chi oggi dirige l'azienda, ma anche con i sindacati, con chi ha voglia di ascoltarci, per vedere come provare a dare una risposta differente alla situazione che viviamo.

Soprattutto l'indicazione che diamo è quella che la prima partenza della trattativa non deve vedere tutti cadere nella voragine, ma i responsabili, quelli che hanno creato le condizioni, loro malgrado, della situazione che stiamo vivendo...ecco, devono essere i primi, in qualche maniera, a dare un segnale, e da qui deve partire questo segnale in questa direzione. Se poi non ci saranno altri sistemi per venirne fuori, sarà il corso degli eventi che ci metterà in condizione di capirlo. Non si può, quindi, avallare un emendamento che mette tutti sullo stesso piano: chi ha semplicemente lavorato, come chi, invece, ha effettuato le scelte per portarci nell'attuale condizione della Casa da gioco. La responsabilità rimanga a chi ha governato, la responsabilità rimanga a chi ha diretto la Casa da gioco, e non mettiamo tutti allineati sulla stessa situazione. Non è una questione semplice di stipendi, è una questione di responsabilità di governo che vale per questo momento e per i momenti che verranno; altrimenti non sarebbe necessario distinguere in maniera così importante gli stipendi all'interno di un'azienda.

Allora, se oggi c'è una piramide e questa piramide prevede che c'è chi fa produzione, che c'è chi fa amministrazione, c'è chi dirige le sale e chi ha delle responsabilità di governo, probabilmente è perché ci sono anche delle responsabilità da rispettare in momenti come questo. Ed è in momenti come questo che chi ha il potere di governare la Casa da gioco - che, è vero che è una società privata, ma è composta completamente da capitale pubblico - deve dare il primo esempio e deve dare il primo indirizzo che, per noi, è forte e chiaro nella nostra risoluzione.

Presidente - Altri? Ha chiesto la parola il collega Chatrian.

Chatrian (ALPE) - Sì, grazie Presidente.

Per dichiarazione di voto. Il gruppo di ALPE sosterrà e voterà convintamente la risoluzione che è stata presentata dai gruppi di opposizione. Perché rifiutiamo e non sosteniamo la risoluzione presentata dalla maggioranza, dal Governo regionale? Per due motivi. Il primo è che ha un peccato originale questa risoluzione, colleghi di maggioranza, perché chiede: "che nel contesto della trattativa finalizzata alla riduzione dei costi del personale...". Allora, se c'era da parte vostra la volontà di condividere, per quanto riguarda il 1° punto, sull'eventuale riduzione dei costi del personale, dovevamo partire dagli stessi blocchi di partenza, quindi carte scoperte completamente, senza bozze e da lì iniziare il percorso. Noi l'abbiamo tradotto nel 1° punto della nostra risoluzione; bastava copiare, come avete fatto molto bene nel 2° punto. E su questo devo dire che avete copiato talmente bene che nel 2° punto avete copiato anche l'ultima parte, dove noi, comunque, nelle premesse avevamo messo in discussione la situazione e nell'impegnato abbiamo esplicitato questo concetto: "di convocare in tempi brevi l'Amministratore unico per illustrare la situazione economica attuale della società e aprire un confronto sulle soluzioni e sulle azioni da mettere in campo per invertire l'attuale andamento dell'azienda"...per invertire l'attuale andamento dell'azienda.

Noi riteniamo il 2° punto fondamentale, come dicevo poc'anzi, pertanto apprezziamo il fatto che avete fatto un ottimo copia-incolla per quanto riguarda il 2° punto; quindi...come posso dire? accettiamo volentieri la vostra apertura. Ecco, non possiamo e non vogliamo essere complici per quanto riguarda il 1° punto, ma per un altro motivo che vi dicevo prima, quello del "peccato originale": a nostro avviso...e scusateci se per tanti anni continuiamo a ribadire questo concetto: l'azionista di riferimento non è il Presidente della Regione, l'azionista di riferimento non è la singola maggioranza; l'azionista di riferimento, per noi - scusatemi se ripetiamo sovente lo stesso concetto - è questo Consiglio regionale. Ecco perché il peccato originale nel punto 1°, a nostro avviso, è grave; è grave, e oltretutto non potete avere da parte nostra il nostro voto, il nostro consenso. Fino a quando non sarà il Consiglio regionale, a bocce ferme, a pari informazioni, a carte scoperte per poter mettere in campo azioni, soluzioni alternative in tutto quello che è il mondo della galassia delle partecipate e delle controllate, penso che continueremo a discuterne, a discuterne, a discuterne...penso che debba finire questa situazione.

Mi sembra, dalla discussione di ieri pomeriggio e di questa mattina, che tanti colleghi di maggioranza non avevano informazioni, forse avevate meno informazioni rispetto a noi. Ecco, vi diamo un'altra possibilità, colleghi di maggioranza, soprattutto ai nuovi colleghi che da pochi mesi siedono in questo Consiglio: se avete bisogno di qualche informazione in più noi ve la diamo ben volentieri, ce l'abbiamo. Ma scusatemi, se non avete informazioni dai vostri responsabili, dal vostro Governo, dai vostri partiti e dai vostri movimenti, forse è il momento in cui, magari, riportiamo la discussione in quest'aula e partiamo tutti dagli stessi blocchi di partenza, e secondo me potremmo fare grandi cose per la Valle d'Aosta, e non solo magari poche cose per poche persone, e soprattutto sempre per le stesse, a discapito della collettività e, in questo caso, dei lavoratori all'interno della Casa da gioco e a tutto il comparto che ne consegue.

Vi chiedo ancora - se a qualcuno della maggioranza può interessare - di votare la nostra risoluzione, per far capire per la prima volta che magari l'azionista di riferimento non è il Presidente della Regione o pochissime persone, ma l'azionista di riferimento è il Consiglio regionale. Grazie.

Presidente - Ci sono altre richieste d'intervento? Possiamo procedere alla votazione, colleghi? Mettiamo in votazione? Ha chiesto la parola il collega Bertschy.

Bertschy (UVP) - Solo per chiedere la votazione segreta. Grazie.

Presidente - Procediamo alla votazione segreta sul testo presentato dalle forze dell'opposizione. La votazione è aperta. La loro...scusate. Chiedo scusa, non ho visto la prenotazione del collega La Torre...sospendiamo la votazione. Collega La Torre, le chiedo scusa, non avevo visto la prenotazione. Prego, ha la parola.

La Torre (UV) - Volevo solo dire che nel rispetto del dibattito su questa votazione, noi tre ci asteniamo, anche nel voto segreto: io (La Torre), Perron e Restano.

Presidente - Bene. Non ci sono più richieste d'intervento? Possiamo passare alla votazione. Colleghi, riapriamo la votazione a scrutinio segreto sul testo presentato dalle forze di opposizione. Tutti hanno votato? Possiamo chiudere la votazione.

Presenti: 35

Votanti: 32

Favorevoli: 17

Contrari: 15

Astenuti: 3

Il Consiglio non approva.