Oggetto del Consiglio n. 246 del 4 ottobre 1973 - Resoconto
OGGETTO N. 246/73 - Comunicazioni Presidente della Giunta. (Riunione dei Presidenti di Giunta avvenuta a Roma il 3 ottobre 1973)
Dujany (DP) - Una brevissima informazione ai Signori Consiglieri circa la riunione avvenuta ieri da parte dei Presidenti delle Giunte delle Regioni davanti al Presidente del Consiglio dei Ministri e al Ministro delle Regioni, oltre che ai relativi sottosegretari e al Senatore Oliva, Presidente della Commissione delle Regioni presso il Parlamento.
Le Regioni hanno sollecitato il Governo sulla volontà di uscire dai propositi di uno Stato centralizzatore e sulla scelta tra uno Stato centralizzatore e uno Stato regionalista e chiedevano insistentemente al Governo di voler iniziare a operare sul piano concreto nella direzione regionalista, a seguito dell'istituzione delle Regioni a Statuto ordinario. Lamentavano un mancato raccordo fra il Parlamento e le Regioni e un mancato collegamento fra il Governo e le Regioni e una mancata volontà politica legislativa di costruire uno Stato a livello regionale, per cui le contraddizioni sorte di tutti i giorni sono le contraddizioni che si colgono attraverso una legislazione parlamentare ancora impostata sull'esistenza dei Comuni e delle Province, ignorando quasi sempre l'esistenza delle Regioni. È stato sollecitato un luogo di incontro e di confronto con le forze governative ed, eventualmente, con le forze parlamentari nel caso che l'organizzazione lo permettesse; c'è stato, da parte del Presidente del Consiglio, l'impegno di far succedere a questa prima riunione, altre riunioni e l'impegno, da parte del Governo, di tentare di dare un indirizzo diverso al comportamento suo e al comportamento e all'indirizzo anche del Parlamento, in relazione a questa nuova politica di carattere regionalista.
E, naturalmente, in questo quadro si inserisce il grosso problema dell'informazione: molti hanno sottolineato che i veri nemici delle Regioni sono le remore corporative ancora esistenti in vari settori della nostra comunità e anche le componenti di una cultura nazionalistica che sono percepite quasi sempre dalla stampa nazionale, in genere, e dai grossi mezzi di comunicazione quali la televisione e qui si inserisce anche la richiesta da parte delle Regioni della riforma della Rai-Tv e delle informazioni in genere, se si vuole evitare che fra Regione e Stato si stabilisca una conflittualità che potrebbe non essere di vantaggio a nessuno ma che potrebbe essere sterile senza però poter arrivare a una costruzione di uno Stato in una dimensione diversa.
Lo Stato ha sottolineato anche l'opportunità di rivedere i rapporti fra Stato-Regioni e Comunità Europea, rapporti che, in questo momento, sono di estrema confusone e che hanno necessità di un certo chiarimento.
La conclusione, l'impegno da parte del Presidente del Consiglio è stato di esaminare queste richieste delle Regioni, di stabilire ulteriori incontri su altri problemi e su impostazioni di scelte in questa direzione, in modo da poter uscire al più presto dal campo delle pure intenzioni e passare sul piano operativo e concreto.
Dolchi (Presidente) - Ci sono richieste di ulteriori chiarimenti?
Si passa al punto 3 all'ordine del giorno.