Oggetto del Consiglio n. 76 del 26 luglio 2013 - Resoconto
OGGETTO N. 76/XIV - Discussione generale sulla mozione: "Definizione dei criteri e delle modalità di assunzione di personale da parte delle società partecipate dalla Regione".
Presidente - Chi ha chiesto la parola per l'illustrazione? Ha chiesto la parola il Consigliere Chatrian per l'illustrazione, ne ha la facoltà.
Chatrian (ALPE) - Grazie Presidente.
Solo un attimo, scusate, qualche secondo prima di riprendermi...ma, a nome dei gruppi ALPE, UVP, PD e Movimento Cinque Stelle, vorrei illustrarvi questa nostra mozione, vi annuncio che illustrerò questa mozione a nome dei quattro gruppi per poi intervenire nel merito successivamente: dico questo perché è un tema che è stato più volte affrontato nella passata legislatura ed è un tema, una criticità, che, a nostro avviso, dobbiamo affrontare e dobbiamo risolvere. L'obiettivo di questa nostra mozione sembra quasi un obiettivo normale, un obiettivo da raggiungere minimale, un obiettivo non secondario però in questa Regione autonoma Valle d'Aosta: l'obiettivo è che a tutti, ripeto, che a tutti i cittadini in cerca di occupazione debbano essere garantite le medesime opportunità di accesso al lavoro: questo è il nocciolo di questa nostra iniziativa. Stiamo parlando delle tantissime società partecipate e controllate dall'Amministrazione regionale, tantissime, tutti siamo a conoscenza dell'importanza che hanno queste società nel tessuto valdostano, nel tessuto produttivo valdostano, le loro ricadute, il loro interesse diretto ed indiretto, ma non perdiamo però la traiettoria più importante: stiamo parlando di società a prevalente o a totale partecipazione pubblica, pur avendo una veste giuridica privatistica, sicuramente, che perseguono interessi generali e svolgono funzioni di natura pubblicistica, in alcuni casi sono destinatarie di notevoli trasferimenti e sovvenzioni pubbliche.
Chiederei ai colleghi di maggioranza soprattutto...l'obiettivo, il dibattito su questa mozione non è sulla natura giuridica privatistica delle società controllate e partecipate, ma l'obiettivo è invece, a nostro avviso, molto più impattante ed importante, perché in questo momento in Valle d'Aosta le pari opportunità di accesso al lavoro non ci sono...come dire? ci sono tanti cittadini di serie A e ci sono tantissimi cittadini di serie Z, che non hanno neanche la possibilità di partecipare, non hanno la possibilità neanche di...magari a qualche collega non interessa, ma io penso che a tantissimi giovani sotto i 25 anni, dato che 1 su 4 non ha un posto di lavoro, forse può interessare questa nostra piccola iniziativa, dato che non hanno mai avuto il piacere di ricevere telefonate per delle assunzioni dirette senza evidenza pubblica, magari può interessare a qualcun altro, se ai colleghi di maggioranza non interessa, ce ne dispiace. Dicevo, ravvisavo la necessità e l'urgenza veramente di mettere in campo delle procedure trasparenti, chiare, pubbliche e soprattutto che ci sia una pubblicità se ci sono dei posti di lavoro in queste società. Ripeto: società che hanno una veste giuridica privatistica, ma stiamo parlando di società pubbliche sovente con capitale totalmente pubblico. Abbiamo cercato in questa mozione di circoscrivere l'attenzione sulle società, nel senso che ne abbiamo più di 40 e allora abbiamo cercato di inquadrare uno stato patrimoniale superiore al milione di euro, partendo da Finaosta, dalla società Servizi Valle d'Aosta, dalla Casa da gioco, da INVA, da SITRASB, da Vallée d'Aoste Structure, dal Complesso Ospedaliero Umberto Parini, dalla NOUV all'Autoporto, passando poi per le società di remontée mécanique, quindi Cervino S.p.A., Courmayeur Mont-Blanc, Monterosa e Funivie del Piccolo San Bernardo.
Un'ultima riflessione, perché, come vi dicevo, spero che ci siano tanti interventi su questa nostra iniziativa dei gruppi di opposizione: in pochi anni dove il comparto pubblico non ha più assunto per delle ragioni molto più ampie, che sono dettate anche da modifiche legislative a livello nazionale, il colosso di nostra proprietà - noi siamo gli azionisti di questo colosso -, il gruppo CVA in sei anni ha assunto più di 200 persone senza evidenza pubblica e riteniamo che questa procedura non sia più degna di una Regione autonoma Valle d'Aosta. Ecco perché noi oggi presentiamo quest'iniziativa, come dicevo prima, urgente e necessaria, dividendola in due tronconi: il primo di ricognizione, quindi chiederemmo al Governo regionale, dandogli 60 giorni, di illustrare questa prima ricognizione alla commissione competente, di "reperire i "piani di assunzione a tempo determinato ed indeterminato" delle succitate società, relativi al secondo semestre 2013 e all'anno 2014; a produrre anche i dati relativi alle assunzioni a tempo determinato ed indeterminato di personale delle succitate società avvenute nel primo semestre 2013", per poi invece - seconda parte della mozione - "predisporre procedure di reclutamento del personale..." per quanto riguarda le succitate società che vi dicevo poc'anzi. Ecco, colgo l'occasione proprio su quest'iniziativa, chiedo ai Consiglieri di maggioranza di riflettere, non è più possibile che in una regione così piccola, in una regione autonoma, esistano ancora differenze non di forma, ma di sostanza e delle vere e proprie discriminazioni per quanto riguarda la possibilità di accedere a dei posti di lavoro. Ecco, noi chiediamo di voltare pagina e che i ragazzi, i giovani, i meno giovani abbiano le stesse possibilità, le stesse chances e le possibilità di partecipare a delle vere e proprie selezioni, a delle vere e proprie evidenze pubbliche, in modo da potersi mettere in gioco e a quel punto la società seleziona il personale che in quel momento ha deciso di mettere a bando. Spero quindi che ci sia un dibattito franco, un dibattito forte su questo tema, un tema che non possiamo più rinviare, perché la discriminazione in questa Valle d'Aosta per quanto riguarda il posto di lavoro è ancora altissima. Grazie.
Presidente - Grazie. Dichiaro aperta la discussione generale, siamo in discussione generale. Ha chiesto la parola il Consigliere Fabbri, ne ha la facoltà.
Fabbri (UVP) - Grazie Presidente.
Vorrei fare alcune considerazioni sulla mozione in discussione così ben illustrata dal collega Chatrian. Mozione in cui si analizzano le procedure di assunzione di personale da parte di società partecipate, la cui natura privatistica, come è già stato detto, ne maschera in qualche modo la natura pubblica o semi-pubblica, evitando così di sottostare alle modalità ben più stringenti del settore pubblico nelle assunzioni. Ribadisco la mia convinta adesione alle premesse e agli impegni proposti in tale mozione. Premessa la positiva ricaduta in occupazione promossa dalle nostre partecipate, vorremmo però conoscere più approfonditamente quante siano state quelle programmate nel 2013 e nel 2014 e soprattutto in che modo tali assunzioni verranno poi espletate, come le richieste contenute in mozione già viste. Laddove è l'ente pubblico a partecipare a queste decisioni che coinvolgono l'assunzione di persone, non è più possibile assolutamente ricorrere a metodi che non siano più che trasparenti; è in gioco la credibilità dell'Amministrazione e dei suoi rappresentanti, è in gioco soprattutto la nostra funzione politica, cioè la funzione di dare credibilità alle istituzioni e, conseguentemente, creare speranza e progettualità nei nostri concittadini, che ricordiamo stanno sopportando una disoccupazione straordinariamente elevata: si parla di cifre del 7,1 percento di disoccupazione totale e di un quarto addirittura nella disoccupazione giovanile. Ciò che chiediamo nella nostra mozione ha lo scopo di introdurre chiarezza in quella che al momento è l'esigenza più impellente, cioè la possibilità di lavorare, di trovare lavoro e credo che quest'esigenza sia condivisa qui da tutto il Consiglio. Ribadisco che non possiamo più permettere che un "argomento" così importante e così impellente nella vita di tutti non avvenga nella maggiore trasparenza possibile, direi quasi alla luce del sole. Inoltre, è anche nell'interesse delle stesse società partecipate avere gli strumenti più corretti, più efficaci e più qualificati per stabilire quelli che sono i criteri di assunzione, in modo da avere personale più qualificato. Queste assunzioni, a nostro avviso, dovrebbero essere gestite da commissioni che non diano adito a nulla che possa in qualche modo alimentare il sospetto di indebita ingerenza, commissioni che devono essere composte da persone indipendenti, competenti, con indirizzi che siano in grado di assicurare che le assunzioni siano fatte in base al merito delle persone e non alla loro appartenenza. Grazie.
Si dà atto che dalle ore 11,44 riassume la presidenza il Presidente Emily Rini.
Rini (Presidente) - Grazie collega. Siamo sempre in discussione generale. Ci sono altri? La parola al collega Nogara.
Nogara (UVP) - Merci Présidente.
L'argomento che trattiamo va a toccare diversi ed ampi aspetti della società. Non si tratta soltanto di utilizzare giusti criteri nell'assunzione nelle società partecipate in cui l'Ente pubblico detiene quote di capitale, chiaramente nel caso in cui ci sia la disponibilità di lavoro. Riflettiamo però su quanto un buon esempio da parte di una Regione che in questo contesto dimostri onestà e trasparenza...influenzando quindi le scelte che i giovani si trovano a dover affrontare come futuro di vita lavorativa. È ai giovani che pensiamo maggiormente, ci chiediamo il perché non si avvicinano alla politica...o di scegliere senza un adeguato criterio le facoltà da frequentare a livello universitario...e qui mi riferisco sempre alle società sopra menzionate, se si attuassero delle adeguate assunzioni per meritocrazia...e per questo vorrei specificare cosa intendo: "adeguata "pubblicità" della procedura di selezione; modalità di svolgimento della selezione che assicurino "imparzialità", "economicità" e "celerità di espletamento"...la verifica - e questo è molto importante - del possesso, da parte dei candidati, "dei requisiti attitudinali e professionali richiesti in relazione alla posizione da ricoprire"; la "professionalità" della Commissione esaminatrice...", graduatorie che rimangono valide per un periodo adeguato, come accade per i concorsi pubblici e dell'Amministrazione, concorsi mirati, per pochi posti, ma più frequenti. Cosa si ottiene? Si ottiene uno stimolo per i giovani valdostani di uscire dalla Valle per gli studi, per fare dei master, per specializzarsi, ma per poi rientrare per svolgere qui la propria carriera lavorativa, quello che in questo momento non succede. Succede che tanti ragazzi vanno a studiare all'estero, fanno tanti master, ma rimangono all'estero, perché qui non ci sono sbocchi. Soltanto se dimostriamo ai nostri giovani futuri professionisti che hanno davvero la possibilità di trovare lavoro perché hanno i giusti requisiti, il giusto merito e un'imparzialità delle commissioni esaminatrici, potremo ottenere quest'obiettivo e non dimentichiamoci che per i giovani, per i nostri giovani e per i giovani in generale, l'esempio è fondamentale. Grazie.
Presidente - Grazie. Ci sono altri? La parola al collega Ferrero.
Ferrero (M5S) - Grazie Presidente.
Siamo particolarmente soddisfatti di aver proposto, assieme alle altre forze politiche di opposizione, quest'atto. Non nascondiamo che in campagna elettorale era diventato un cavallo di battaglia di tutti i movimenti e i partiti. Noi ci chiedevamo, essendo sempre molto sospettosi da neofiti della politica, se poi effettivamente all'atto pratico ci saremmo poi ritrovati a sostenere quest'idea. Adesso ci ritroviamo e capiamo anche che qualcosa è cambiato tra alcune forze politiche, è cambiato soprattutto anche nella sensibilità che abbiamo ritrovato, una sensibilità comune che, ovviamente, accomuna noi e magari non qualcun altro. Per noi, quella grande agenzia di collocamento che apre i suoi battenti soprattutto al martedì al secondo piano dovrebbe chiudere i battenti. È la fine di un'epoca, qualcuno se ne dovrà rendere conto...prima o poi ve ne dovrete rendere conto! Adesso comprendiamo, ci è più facile capire, al di là di quella che può essere tutta un'altra serie di considerazioni, la presa di distanza di ALPE e UVP, che si sono staccate anche da un modo di fare politica clientelare, che ha appestato per decenni tutta la Valle d'Aosta. Non è giusto non dare ai valdostani pari opportunità per poter occupare un posto nelle 50 ed oltre società partecipate e controllate, bisogna cambiare veramente marcia! Possiamo iniziare da questa legislatura a fare un discorso comune, speriamo che il nostro appello venga colto anche da voi. Non possiamo continuare in un periodo così delicato ad avere i peggiori, o quanto meno non i migliori, ad occupare i posti di comando nelle controllate e nelle partecipate e, conseguentemente, ad avere poi dei servizi, anzi dei disservizi per i cittadini, che vengono in questo caso cornuti e mazziati, perché prima non hanno le stesse opportunità e dopo patiscono perché spesso persone incompetenti o comunque poco competenti sono messe a condurre il gioco e in questo caso è poi il gioco che riguarda la maggior parte del denaro a disposizione della Regione. Con quest'atto quindi c'è la possibilità di ridare trasparenza, di ridare speranza ai nostri giovani, che, come hanno detto i colleghi, con tanto di laurea, master, sono costretti ad emigrare, mentre persone poco qualificate spesso arrivano da oltre i confini della Valle per prestare poi dei servizi che sono veramente...e con una professionalità che è veramente inadeguata rispetto soprattutto ai compensi che vengono erogati. Grazie.
Presidente - La parola al collega Guichardaz.
Guichardaz (PD-SIN.VDA) - Credo che la nostra mozione sia una mozione di ordinaria amministrazione, non penso ci sia nulla che possa essere rigettato, né per come è stata scritta, né per il contenuto. Per chi ci ascolta e per chi non ha confidenza con l'informatica, per cui non è riuscito ad estrarre il testo della nostra mozione dal sito, sintetizzo brevemente i tre punti.
Il primo punto è: reperire i piani di assunzione delle società partecipate nel secondo semestre 2013 e dell'anno 2014. Niente di strano, i piani di assunzione dell'USL, i piani di assunzione della Regione, di qualsiasi Ente locale vengono normalmente deliberati dagli Enti pubblici, vengono discussi, vengono autorizzati, quindi niente di strano, non penso ci sia nulla da eccepire.
Al punto 2: reperire i dati relativi alle assunzioni per i tempi passati, cioè per il primo semestre 2013 dell'anno in corso. Siamo interessati a capire, vogliamo sapere, credo che tutti i cittadini abbiano interesse di sapere, chi è stato assunto nel primo semestre del 2013, un semestre topico sia da un punto di vista economico, sia da un punto di vista politico. Nulla di strano quindi, cari colleghi, non credo che anche questo punto possa impedirvi di schiacciare il bottoncino a sinistra, vi ricordo nelle dinamiche di voto il "sì" è quel bottone a sinistra. Punto 3: la mozione impegna ad illustrare entro 60 giorni...vi diamo tutto il tempo, vi date tutto il tempo perché voterete sicuramente questa mozione..., entro 60 giorni le risultanze. Perché io sono convinto che anche voi siate curiosissimi di sapere quali saranno i piani di assunzione delle vostre aziende, delle aziende che noi paghiamo con le nostre tasse, e non sono patrimonio di qualcuno, del Presidente, del Vicepresidente, dei consigli di amministrazione, ma sono patrimonio della collettività! Anche su questo punto io quindi credo non ci sia nulla da eccepire.
Il quarto punto men che meno: predisporre procedure di reclutamento trasparenti, il che vuol dire che, quando qualcuno fa un concorso in un Ente pubblico, in una società pubblica...ed è stato ribadito più volte dai tribunali amministrativi, è stato ribadito da fior di giuristi, c'è dottrina in abbondanza, essendo gli Enti partecipati di fatto Enti pubblici, l'assunzione del personale deve avvenire per merito, non perché io conosco il Presidente, o il Vicepresidente, o l'Assessore, o chissà chi; solo ed esclusivamente perché sono più bravo di qualcuno altro! Procedure di reclutamento trasparenti, allora, significa semplicemente procedure oggettive e imparziali, commissioni imparziali, formate non da politici, non da presidenti di società, magari messi lì per meriti non spiegabili. Cari colleghi, quindi anche per il quarto punto: procedure e crismi oggettivi e non discrezionali non penso ci sia alcun motivo di non votarlo, anzi, credo che questa sarà la terza mozione ad essere assunta con 35 voti pieni, perché è una mozione di buon senso.
I dati occupazionali, che sono ben rappresentati nella mozione, dipingono una situazione non dissimile da quella di tante altre Regioni non speciali; noi non siamo fantastici! Noi stiamo seguendo un iter, una deriva che non ci differenzia da tante altre Regioni non speciali. La mozione descrive dei dati preoccupanti? Direi di sì. Secondo voi, c'è un'emergenza lavorativa nella nostra regione? Credo di sì. Anzi vi dico io, che è così.
Non credo che il rapporto 2012 Valle d'Aosta citato dica fandonie, c'è un problema occupazionale in Valle d'Aosta grande come una casa, che riguarda soprattutto i giovani, come attestano i dati. Il livello di disoccupazione nella fascia giovanile 15-24 anni è oltre il 25 percento, un ragazzo su quattro è disoccupato o in cerca di occupazione (dati peraltro sfalsati, perché ci sono molti ragazzi che non hanno neanche più voglia di iscriversi nelle liste di collocamento). Io ho due figlie in età scolastica, però vi assicuro che, come credo ogni genitore, ho delle preoccupazioni di che cosa faranno dopo gli studi; magari, come fanno tanti giovani oggi, se ne andranno all'estero a cercarsi un lavoro, depauperando così il nostro piccolo territorio di energie vitali, di cervelli pensanti, perché, come dice con una battuta che mi è piaciuta molto il collega Ferrero, non tutti i cervelli in Valle d'Aosta sono all'ammasso. Dopo aver speso soldi pubblici - e le assicuro anche soldi privati, perché tutti sappiamo che cosa costa mantenere dei figli a scuola -, li sottoponiamo a delle scelte difficili, a scelte radicali: se voglio lavorare, ho la possibilità di fare un concorso pubblico, mettendo in gioco le mie capacità, anche se il blocco delle assunzioni da voi evocato come giustificazione a contenitori tipo la "salva-precari" poi di fatto scoraggiano gli Enti a bandire dei concorsi; ho la possibilità di cercarmi un lavoro nel privato, e non tutti sono figli di imprenditori e sappiamo bene qual è il calvario che devono percorrere le persone normali nel privato per trovarsi un lavoro che dia un reddito dignitoso; ho la possibilità di tentare la strada impervia delle miriadi di partecipate e controllate; di andarmene all'estero o, ultima opzione, di fare il disoccupato, il "bamboccione", come li definiva un indimenticato ex Ministro che è ancora lì ad impegnare il nostro Parlamento in discussioni spesso inutili. Lei sa benissimo, voi sapete benissimo, che le selezioni, se le vogliamo chiamare con un nome che dà loro un'eccessiva dignità, nelle società partecipate e controllate, cioè pubbliche, cioè nostre, cioè degli oltre 130 mila abitanti della nostra regione, non è roba vostra, non è roba nostra, le società partecipate sono della collettività...sono una burletta; abbiamo fatto un'interpellanza, abbiamo parlato di selezioni fatte nell'ambito degli assistenti sociali, andatevi a guardare le altre selezioni fatte dalle partecipate: non hanno alcun crisma di oggettività! Andatevi a vedere la composizione delle suddette commissioni d'esame; ma è mai possibile, scusate, che un concorso, una selezione abbia al suo interno il presidente della società messo lì sicuramente per meriti, non per meriti politici, eh, non perché iscritto al partito di maggioranza, non perché fondatore di una delle sezioni magari dell'Union Valdôtaine, non voglio arrivare a pensar male... -, beh, il presidente di questa commissione formata da lui e da altri due mette il naso nella selezione degli operatori di sostegno o degli operatori addetti alla guida nei musei...accidenti, avete letto? Andatevi a vedere la composizione, è ancora pubblicata, della commissione di esame. Chi fa le selezioni in CVA? Chi fa le selezioni al casinò? Sapete con quali criteri si seleziona in queste società pubbliche? Evidentemente sì, noi no, è il motivo per cui vogliamo avere i dati. Suvvia non prendiamoci in giro! In queste società parlare di zone d'ombra nell'assunzione del personale significa minimizzare il problema!
Questa mozione quindi non è nulla di originale: è la legittima richiesta di un Consiglio regionale, cioè del massimo organo di rappresentanza della Regione Valle d'Aosta, di conoscere, di sapere come le nostre società, le società che dipendono dalla Regione, le mie società, perché le pago anch'io con le mie tasse, le vostre società, assumono il loro personale; che sono anche nostri dipendenti, peraltro, e nel concetto, così, che è caro al Movimento Cinque Stelle, tutti i dipendenti del pubblico di fatto sono dipendenti del popolo! Non voglio che mi rimanga il dubbio di procedure di assunzione non chiare, discrezionali, perché di fatto così come sono sono selezioni senza regole, o con regole autoguidate o stabilite attraverso statuti autoreferenziali. Cara maggioranza, quindi, vi chiedo: qual è il problema? Qual è il problema di un grande embrassons-nous in questa mozione? Non penso ci sia nulla da eccepire. È una mozione di puro buon senso, che credo vada incontro anche alle vostre esigenze. Grazie.
Presidente - La parola al collega Chatrian.
Chatrian (ALPE) - Sì, grazie.
Avevo annunciato prima che volevo illustrare per i quattro gruppi questa mozione, volevo intervenire successivamente perché è un tema che conosciamo molto bene e più volte, a più riprese, in quest'aula, nella scorsa legislatura abbiamo presentato ordini del giorno, emendamenti, criticità, azioni da mettere in campo subito. Dato che riteniamo urgente e necessario voltare pagina, io penso che gli esempi siano la cosa più semplice, più diretta...che facciano capire come funziona ancora oggi...non vorrei tornare troppo indietro, ma facciamo magari qualche esempio degli ultimi anni...e sono felicissimo di aver condiviso con altri colleghi questa mozione, scritta a più mani, mettendoci la nostra conoscenza, mettendoci il lavoro che è stato fatto, mettendo insieme le criticità e poi scrivendo in maniera molto semplice, nero su bianco, l'impegno, che mi sembra molto chiaro: cosa si è fatto nel semestre 2013, per avere un occhio...avere quello stato dell'arte, che i valdostani sappiano, e poi che i valdostani soprattutto sappiano i piani di assunzione per il prossimo anno e mezzo, dal primo luglio 2013 al 31 dicembre 2014. Sanno che nelle 49 società partecipate e controllate il piano di assunzione magari è di 500-800, o magari non c'è, e quel "non c'è" forse sta a noi a spiegare ai valdostani perché non c'è. Chi lo decide? In che maniera si decide? Come si dà corso? Quali sono le procedure o quali non sono le procedure?
La seconda parte poi, come vi dicevo prima, è sul come metteremmo in campo noi dovessimo affrontare la gestione normale di questo motore economico parapubblico assolutamente importante. Vi dicevo prima che volevo fare qualche esempio, ne prendiamo una...perché forse è inflazionata, il gruppo CVA, ne discuteremo probabilmente più tardi anche su un'altra mozione...e vorrei fare con voi un esempio su Vallée d'Aoste Structure, un ex Amministratore di Vallée d'Aoste Structure è il collega Perron, che non vedo in aula, mi spiace, potevamo condividere insieme come funziona questo modello, società che è stata incaricata qualche anno fa di qualche mansione in più, scelta della politica, si è deciso di aumentare le competenze e le mansioni di questa società. Ebbene, questa piccola società, stiamo parlando di una piccola società al 100 percento pubblica, in quattro anni e mezzo ha assunto 33 persone, ha messo in campo 33 assunzioni, ci sono poi stati anche dei licenziamenti per età pensionabile o per contratti determinati. Solo Vallée d'Aoste Structure in quattro anni e mezzo ha assunto 33 persone. Entriamo però nel dettaglio, perché solo i numeri buttati così sul tavolo non essendo giocatore di carte...servono a poco, abbiamo un esempio, proprio un esempio puntuale, dove colloqui sempre in questa società sono stati fatti con dei ragazzi, titolo di studio laurea, preparazione, preparazione estera anche, sembrava che fosse andato a buon fine il colloquio, così gli era stato detto: "abbiamo bisogno proprio di quelle competenze, abbiamo proprio bisogno di quelle caratteristiche", ma il giorno dopo, con una semplice telefonata, è stato detto: "non abbiamo più bisogno di queste competenze", il giorno dopo... Questi sono esempi di tutti i giorni e succedono nelle nostre società partecipate e controllate per quanto riguarda le assunzioni. Quando noi parliamo di valdostani di serie A e di serie Z, siamo documentati, perché funziona così in questo momento in Valle d'Aosta e le chances, come dicevo prima, non sono uguali per tutti. Ripeto due dati: una piccola società come Vallée d'Aoste Structure...mi dispiace che non sia presente il collega Ego Perron, che mi sembra ex Amministratore di Vallée d'Aoste Structure...per fare un esempio, perché dobbiamo fare degli esempi concreti, sennò parliamo di aria fritta, di "puffo" e quindi dobbiamo essere franchi, chiari con i valdostani.
Un altro esempio che vorrei fare con voi...quando noi non accettammo la scelta dell'allora maggioranza di costruire e mettere in campo altre due società importanti: il COUP e NOUV, che avrebbero dovuto gestire centinaia di milioni di euro...quindi, da una parte, la politica ha deciso di fare gestire a loro centinaia di milioni di euro, una per ristrutturare l'ospedale e l'altra per ristrutturare la Caserma Testafochi...oltre il discorso dei lavori, affidamenti, non appalti, procedure ristrette, c'è anche questo tema delle assunzioni...come sono avvenute le assunzioni all'interno di queste nuove società messe in campo nel 2009-2010? Con delle semplice chiamate, ragazzi di 30-40 anni vengono chiamati ed assunti a tempo indeterminato con contratti impattanti, importanti, senza nessuna selezione pubblica, senza nessuna evidenza pubblica e vi assicuro con delle responsabilità molto importanti, perché a loro volta questi nuovi funzionari gestiranno centinaia di milioni di euro affidati da quest'aula.
Faccio un altro esempio: ieri abbiamo parlato di casa da gioco. Persino in un momento di grandissima difficoltà dove i conti non tornano, persino nel momento in cui si chiudono dei bilanci con dei grandi negativi, persino dove la crisi è totale, si assume, ma chi si assume? Come si assume? Prima il collega Guichardaz parlava di Mouvement, non vorremmo entrare nei dettagli delle società interinali che in questo momento forniscono manodopera alla casa da gioco, entreremmo in una totale parentopoli! Totale! Qualche mese fa mi sembra che ci siano state le elezioni a Roma e mi sembra a fine aprile-primi di maggio sia stata titolata la prima pagina sul Sindaco Alemanno: "850 le assunzioni nel quinquennio nelle società partecipate e controllate", stiamo parlando di Roma: 3 milioni di abitanti...parentopoli... Se andiamo a verificare e a vedere in queste società interinali che si occupano di fornire mano d'opera alla casa da gioco, è una totale parentopoli del Mouvement, e non solo, e anche quelle assunzioni, fatte qualche mese fa sempre nella casa da gioco.
Permettetemi ancora un esempio, perché sono gli esempi che poi ci devono far riflettere e questi esempi a me fanno male: mi fanno male come valdostano, come montanaro e mi fanno male perché in quest'aula ci siamo battuti per non smontare quelli che erano i cantieri forestali. Ieri si è parlato nuovamente dei cantieri forestali, a me piange il cuore quando nelle vallate laterali certe persone sono state lasciate senza lavoro, perché la politica ha fatto una scelta diversa e ha cercato di dare delle risposte diverse...qualche persona però ha avuto subito in qualche società partecipata del lavoro a tempo indeterminato, subito, e mi piange il cuore... I vicini di casa diverse volte mi hanno chiesto: "ma come funziona? Un signore ha perso il lavoro e dopo 20 giorni è stato assunto a tempo indeterminato in una società della...era nella mia stessa condizione e lui è stato assunto a tempo indeterminato...ma lui fa parte dell'Esecutivo della section dell'Union del paese". Deve finire questo modello, colleghi, perché non possiamo, non potete giocare sulla pellaccia delle persone!
Nel momento in cui la politica fa delle scelte, a ricaduta vi sono persone di serie A e ci sono persone che non hanno più nessuna possibilità. A me questo fa paura, soprattutto se non mettiamo subito un rimedio, sarà sempre peggio, dobbiamo quindi riscrivere le regole. Chiedo ai colleghi di maggioranza, o a chi interverrà per il Governo con tutta onestà, per favore, di non risponderci dal punto di vista giuridico. Ve lo chiediamo con tutta onestà, possiamo anche non essere laureati in giurisprudenza, potremmo avere anche altre competenze, ma vi chiediamo proprio di non risponderci dicendo che sono delle società con una veste giuridica privatistica. Ve lo chiediamo proprio col cuore in mano, perché, se non invertite, se non invertiamo la rotta nelle società partecipate e controllate in Valle d'Aosta...e penso che diamo una pessima risposta a quei tantissimi valdostani che in questo momento non hanno un posto di lavoro e non hanno neanche la possibilità di partecipare a nessuna selezione.
Nell'ultimo Consiglio di aprile 2013, nella passata legislatura, parlammo del piano occupazionale dei giovani. Feci solo un esempio: per un posto di lavoro di coadiutore, mi sembra B2, nel pubblico, vi sono state 835 domande. Io non so quante vi potevano essere per i 200 posti e più posti che sono stati assunti in CVA e che non hanno mai avuto la possibilità di partecipare ad una selezione con evidenza pubblica, e conosco tanti miei compagni di università, tanti ingegneri, tanti architetti, tante persone diplomate, tante persone che hanno un mestiere, che avrebbero gradito avere quella possibilità di dire: "me betto eun djouà" (traduzione letterale dal patois: "mi metto in gioco"), metto in gioco la mia professionalità, magari 15 anni di studio, magari 10 anni di lavoro, però ho la mia possibilità di giocare le mie professionalità e le mie competenze.
Termino dicendo che a casa nostra ognuno di noi, se ha delle aziende, se ha delle piccola attività di montagna, fa quello che vuole, noi qui invece stiamo gestendo i soldi di tutti i valdostani e queste società sono finanziate quasi tutte al 100 percento con capitale pubblico. Non possiamo più...e la pagina deve essere voltata al più presto, perché ce lo chiedono decine di migliaia di valdostani di avere almeno la possibilità di partecipare ad un concorso con evidenza pubblica, o quanto meno che ci sia la totale pubblicità e trasparenza, perché nelle società in questo momento questo non c' è, anzi, a babbo morto, si vengono a sapere le cose. Grazie.
Presidente - Grazie. La parola al Consigliere Viérin.
Viérin L. (UVP) - Merci Madame la Présidente.
Sì, parliamo di partecipate e di controllate, un tema sul quale ritorneremo in questo Consiglio, e partirei dal panorama di queste società a capitale o a partecipazione regionale pubblica, sono fondi dei valdostani, fondi della comunità e sono una grande risorsa per l'intera Valle d'Aosta, in una logica che nel tempo ha contraddistinto...è stata un po' la base di una filosofia politica di tanti anni, del maîtres chez nous, per evitare che certi patrimoni collettivi entrassero nelle mani di grandi gruppi di interesse spesso provenienti da fuori Valle. Nel panorama di queste società però ci sono delle differenziazioni, ci sono casi di società che evidentemente, in effetti, rispondono a quest'esigenza: pensiamo agli impianti a fune, fino ad arrivare al casinò, sono realtà che effettivamente tutelano la comunità dall'evitare che questo patrimonio sfugga ai valdostani e si presume si riconduca in queste società l'interesse comune e il bene generale dei valdostani stessi. Ci sono altre società con finalità diverse in base allo scopo che devono svolgere: Finaosta, l'Autoporto, Vallée d'Aoste Structure, Projet Formation, diciamo nella loro logica istitutiva hanno una finalità che è diversa rispetto alle prime che ho citato. Ci sono poi, invece, alcune società partecipate che sono nate in un modo e poi si sono trasformate, vedi INVA, ad un certo punto si ampia l'oggetto sociale per cercare di far fare ad INVA un po' tutto quello che l'Amministrazione regionale non può fare. Ci sono poi invece le ultime nate: la "salva-precari" è stata citata, quella sull'ospedale, la Nuova Università.
Al di là delle finalità di queste società in base all'oggetto che si differenzia appunto nella tipologia dei casi, oggi c'è un po' la tendenza generale in queste società di by-passare tutte le regole che l'amministrazione pubblica invece ha e che spesso sono norme che derivano dalla crisi, dallo Stato, da una normativa statale sempre più stringente su fatti puntuali o su norme generali che impongono all'amministrazione pubblica di avere certi comportamenti, comportamenti che, se vengono applicati all'amministrazione pubblica, al di là del rivendicare competenze, quando...e ne abbiamo parlato noi rivendichiamo certe competenze, cerchiamo di esercitarle, ma il principio generale può esistere comunque, ma, se si applica nella pubblica amministrazione, questo principio generale deve essere applicato anche in queste società partecipate, perché, anche se hanno contratti spesso di natura privatistica, sono società pubbliche, sono società di tutti i valdostani e questo invece non avviene.
Direi che la Valle d'Aosta ha un sistema che, se gestito con equilibrio, può dare buoni risultati, se gestito invece in modo personalistico, ha risultati che possono essere effettivamente, oltre che personalistici, anche devastanti, perché poi il paradosso è che i risultati non ci sono, si creano illusioni, 20 anni fa c'era il casinò, oggi c'è la CVA, e poi citerò i dati. Questa tendenza a by-passare le norme, quindi quali sono queste norme? La trasparenza...tra l'altro, sono le norme che noi rivendichiamo di inserire e che dovrebbero già essere in modo naturale inserite in questa società. La trasparenza per l'affidamento degli incarichi...vi ricorderete che l'Amministrazione regionale è dovuta intervenire con un obbligo anche contabile, attraverso la legge, la riforma della legge sugli incarichi, con dei bandi ad evidenza pubblica, con delle procedure comparative fatte, tra l'altro, dai dirigenti, quindi non dalla parte politica. Io personalmente...assieme ad altri abbiamo condiviso quel passaggio, perché si andava a sottrarre la volontà politica da quello che era invece un affidamento di un incarico da un punto di vista tecnico, al di là poi della valutazione se quest'incarico fosse necessario perché le strutture erano oberate. Evidenza pubblica negli appalti, sapete benissimo l'Amministrazione e l'Assessore Marco Viérin, anche se impegnato in altra discussione politica forse più importante, visti i recenti risvolti di certe votazioni, sa cosa implica il fatto di certe procedure negli appalti, soprattutto sopra una certa soglia. Tutto questo avviene nelle amministrazioni comunali, avviene nell'Amministrazione regionale e obbliga a seguire certe regole, come questo è giusto che sia. Spesso regole stringenti che penalizzano anche il mercato locale, quindi paradosso, ma regole, noi combattiamo spesso certe regole che arrivano magari dall'Europa o dallo Stato non perché non vogliamo regole, ma perché vorremmo regole che cercassero nel limite del possibile di valorizzare l'indotto locale. In certe società non solo non ci sono regole, non si valorizza neanche l'indotto locale. Quali sono anche queste regole? La razionalizzazione della spesa pubblica, l'Amministrazione in questi ultimi anni, patti di stabilità, regole sempre più stringenti sul personale, è stata obbligata e coattamente ha preso misure sulla questione, per esempio, del turnover, sulla questione della non sostituzione del personale che, quando matura l'età pensionabile, non può più essere sostituito - ci siamo tutti confrontati nei vari assessorati con questa realtà, è una realtà che effettivamente nasce da un'esigenza di contenimento della spesa pubblica -, ma anche costi della politica, costi inerenti le trasferte, benefit... Tutto questo nelle società partecipate non avviene, ne abbiamo parlato ieri sulla questione del premio all'Amministratore delegato, sui suoi emolumenti, ma potremmo parlare di tanti emolumenti di tante società partecipate o controllate, anche degli impianti a fune, ma non solo, che effettivamente sono sproporzionate rispetto a tutto ciò che anche la politica sta facendo interrogandosi finalmente su quelli che sono gli sprechi anche riferiti a sé stessi, cioè a noi stessi: i costi della politica, gli emolumenti degli amministratori. Tutti stanno facendo questi ragionamenti e le società partecipate e controllate della Regione autonoma Valle d'Aosta non lo fanno. Abbiamo norme stringenti fino ad arrivare alla centrale unica degli appalti, che noi imponiamo, o almeno...adesso vedremo cosa succederà e che forse in un tentativo sventato di centralizzazione regionale non sarà applicata, ma che cosa succede? Succede che siamo arrivati al paradosso e all'estremo di applicare, o di voler applicare ai Comuni una centrale unica degli appalti e le società partecipate affidano appalti in economia diretta direttamente per milioni di euro, direttamente a certe imprese: questo è il paradosso!
Ripeto: nelle società tutto ciò che spesso non può accadere nell'Amministrazione per fatti coattamente obbligati, beh avviene...direi anche con nonchalance e a proprio piacimento, perché noi abbiamo una posizione un po' diversa, non crediamo che sia Avenue des Maquisards o l'Union Valdôtaine che ha occupato queste società partecipate. Noi crediamo che sia una sola persona, che è diverso, che non solo ha occupato il Movimento e un Movimento, ha occupato anche l'Amministrazione, e questo è una nuance non indifferente, e ci teniamo a sottolinearlo. L'Amministratore unico quindi continua a gestire queste società e così ci troviamo in questi anni ad avere una pubblica amministrazione ridotta al lumicino da un punto di vista finanziario, ridotta al lumicino da un punto di vista delle regole stringenti, ridotta al lumicino che non trova neanche le risorse di qualche decina di migliaia di euro per le compagnie teatrali, per solleticare un po' l'Assessore Farcoz, che parla di patto di stabilità e ha cercato di esprimere un patto di stabilità...che probabilmente era in vacanza quando si è deciso di mantenere l'ottavo Assessorato, e poi milioni e centinaia di milioni di euro nelle società partecipate non rispondono a nessun patto di stabilità...nessun tipo di patto di stabilità. Sono questi i paradossi di una gestione che noi effettivamente oggi rivendichiamo essere una gestione superata, con regole che non esistono, e questo vale per tutto: per gli appalti, per le forniture, per gli incarichi, per le promozioni, per i benefit, per le regole in generale.
Noi crediamo che effettivamente oggi ci sia l'esigenza di addivenire ad una previsione di regole certe, non solo ce lo chiedono le regole che vengono imposte da un punto di vista normativo, ce lo chiede la comunità e forse lo dobbiamo chiedere proprio noi perché rispondiamo a noi stessi, rispondiamo alla comunità e, come Amministratori, non rappresentiamo noi stessi, e quindi, anche se qualcuno scuote la testa, ognuno di noi cerca di esprimere quella che è la propria sensibilità da un lato e quella che è la sensibilità di una porzione, di una fetta di cittadini che la pensano così, che questo piaccia o che questo non piaccia! Noi rivendichiamo, e su CVA torneremo, che effettivamente oggi il limite che si è superato possa essere in qualche sorta rivisto attraverso l'inserimento di queste regole, ecco, perché nel deliberato, che altri hanno spiegato meglio di me, ci sono una serie di impegni. Crediamo che sia finito il tempo di creare illusioni anche, perché tutti questi giovani che hanno visto delle selezioni al poker del casinò in un momento di difficoltà...adesso si scopre che c'è un'altra selezione e che i primi non saranno assunti...e si parla di crisi del casinò e si millantano assunzioni e nuove mansioni. Ecco, noi diciamo che bisogna mettere un po' un freno, ma non un freno all'occupazione, un freno alla deregulation, che è diverso, sapendo che se ci sono "x" posti disponibili in "x" società, questi saranno banditi, questi saranno la prospettiva decennale, ventennale, ventennale forse è troppo, noi ce lo auspicheremmo. Queste sono le regole, noi non chiediamo di avere la fetta della torta, sia ben chiaro, noi vogliamo semplicemente regole certe e regole chiare. Tra l'altro, in queste società, succedono cose strane direi ultimamente...semplicemente perché ultimamente c'era effettivamente un periodo pre-elettorale, quindi nei periodi pre-elettorali succedono spesso cose strane...
Io mi concentrerò...tanto per arrivare ad un fatto puntuale che denunciamo oggi e che denunciamo con forza, puntuale, su certe regole, al di là di altri aspetti che altri hanno già toccato, della "salva-precari". Nella "salva-precari" su certi bandi e certe selezioni succede un po' di tutto, se ne era anche parlato in coda alla XIII legislatura, questi bandi coi candidati ammessi alle prove, 40 persone in due ore e mezza, quattro minuti a testa scarsi, si entra, ci si siede e si esce di nuovo e probabilmente ecco il tempo sufficiente da questi esperti, esperti che a volte vengono anche da fuori Valle, perché qui in Valle non abbiamo esperti in certi settori, politici, politici nelle commissioni. Chi è stato qui in Consiglio prima di tutti noi e più di tutti noi si ricorda che ad un certo punto, forse in una delle poche legislature in cui questa persona non c'era, sono state messe delle regole, mettendo fuori i politici dalle commissioni, commissioni che invece prevedevano i politici una volta. Noi oggi cosa facciamo nella "salva-precari"? Nella "salva-precari" mettiamo chiaramente un noto esponente che oggi, per il suo impegno profuso per la comunità valdostana, diventerà probabilmente il nuovo responsabile di INVA...in una commissione di concorso, quindi non solo la questione, diciamo, del responsabile della società, ma i politici anche qui...che regole sono? L'Amministrazione si è imposta certe regole, di non inserire i politici, invece i politici vengono inseriti, usciti dalla porta rientrano dalla finestra, in un ruolo tecnico, che dovrebbe essere tecnico, perché tale è per la propria funzione che una società tecnica come la "salva-precari"...almeno quello era lo scopo quando l'abbiamo approvata, quello che dovrebbe avere... Bene, cosa succede? Succede che - e questo è il fatto gravissimo che noi denunciamo - nell'ultima selezione degli operatori di sostegno, nella stessa giornata, con medesima data - e noi abbiamo le prove anche documentali di questa questione - sono comparse due liste: una antecedente e una successiva degli ammessi e dei non ammessi. Peccato che tra la prima lista, che poi è stata fatta scomparire in fretta e furia, e la seconda ci sia una notevole differenza, cioè nove persone che nella prima lista erano inserite tra i candidati esclusi sono miracolosamente state fatte rientrare nella seconda lista, la successiva, modificata, per non dire taroccata, tra quelli beh sì...probabilmente la stampante, la stessa stampante della vicenda del posteggio dell'ospedale non ha funzionato, sarà sicuramente una questione legata a queste stampanti...chiederei all'Assessore, non esiste un Assessore all'innovazione...ma, insomma, l'Assessore competente deve verificare che queste stampanti dell'Amministrazione anche nelle partecipate e controllate...anche perché ci fa strano che queste cose succedano e succedano sulla pelle sia per quelli che sono stati esclusi, che per quelli che sono stati ammessi, perché queste cose non devono succedere in una società. Noi chiederemo conto, a nome di tutte le forze dell'opposizione, di quello che è successo, perché questa è una vergogna!
In conclusione, Presidente, noi crediamo che sia effettivamente finita un'epoca, che bisogna cambiare i metodi e le due votazioni, anzi le tre votazioni in due Consigli lo dimostrano, dimostrano che questi voti che mancano sono frutto della sua arroganza, dei suoi metodi e dei suoi modi di agire, di gestire la cosa pubblica, di gestire l'Amministrazione, di gestire questa Regione e, lo dicevo, lei non solo ha occupato un Movimento, ha occupato l'intera Amministrazione regionale, e non solo lei con questa logica sta distruggendo un Movimento, lei sta distruggendo l'Amministrazione, con la logica di muoia Sansone con tutti i Filistei! Noi abbiamo deciso di non esserci, e lo abbiamo detto chiaramente, speriamo che anche altri, ed assieme a chi l'ha fatto prima di noi, abbiano il coraggio e la forza di farlo, perché noi alla distruzione di un patrimonio come la nostra Regione non vogliamo assistere! Sicuramente il tempo è scaduto, il tempo è scaduto anche per cercare numeri altrove e lei potrà provare anche attraverso i 17, come questo è avvenuto in questo periodo, di cercare qualche sponda, non la troverà: non la troverà perché noi, ripeto, a questa fine non assisteremo in modo passivo, ma soprattutto non saremo complici di questa sua operazione. Grazie.
Presidente - Ci sono altre richieste di intervento? Non ci sono altre richieste? Possiamo chiudere la discussione generale? La discussione generale è chiusa. Per la replica, la parola all'Assessore Baccega.
Baccega (SA) - Sì, grazie Presidente.
Io prima avevo schiacciato semplicemente perché avevo poi da consegnare al Consiglio quelle due risposte rispetto alle variazioni di bilancio che erano rimaste in sospeso ieri sera, ma lo farò in altro momento, perché il dibattito su questa mozione, devo dire, è stato piuttosto interessante, pregnante e significativo. Io, prima di far politica, quindi ben otto anni fa, ho fatto per 30 anni l'imprenditore e in questo mio percorso ho assunto tante persone, ne ho assunte laureate, non laureate, lavabicchieri, insomma, ho fatto un percorso di imprenditore piuttosto significativo e in questo percorso mai mi sono permesso di assumere delle persone non capaci, persone inadeguate, come sono state citate in quest'aula, oppure i peggiori, come sono stati citati i lavoratori seri di tutte queste società che sono indicate in questa mozione, che credo si sentano in questo momento piuttosto indignati.
Non voglio fare polemica, voglio entrare nel merito di quello che è stato comunque un dibattito piuttosto interessante e devo andare inevitabilmente sulla natura delle società partecipate e controllate dalla Regione, che sono società assolutamente di diritto privato, lo avete detto anche voi, e ricordo soprattutto che quel decreto-legge del 25 giugno 2008, il n. 112, che poi è stato modificato in legge nella n. 133, prevede che "le società a partecipazione pubblica totale o di controllo adottano, con propri provvedimenti, criteri e modalità per il reclutamento del personale e per il conferimento degli incarichi nel rispetto dei principi, anche di derivazione comunitaria - lo dice la Comunità europea - di trasparenza, pubblicità, imparzialità..." ed economicità anche. In particolare, devono giustamente essere rispettati i principi di adeguata pubblicità delle selezioni e le relative modalità di svolgimento; l'adozione di meccanismi trasparenti ed oggettivi per verificare il possesso dei requisiti professionali ed attitudinali richiesti e il rispetto delle pari opportunità.
Indagando, mi risulta che già nella precedente legislatura vi era stata l'occasione di evidenziare come questa norma fosse rispettata soprattutto da quella che è la società principe che viene citata in questi dibattiti, che è, ad esempio, la CVA, società che ha adottato una procedura interna denominata "Selezione e gestione del personale", che è stata elaborata dall'organismo di vigilanza ed approvata dal consiglio di amministrazione. È una procedura che prevede una pianificazione dell'organico da parte dell'azienda sulla base della quale i fabbisogni vengono approvati dal consiglio di amministrazione. Mi sono informato, ho telefonato, per sapere come funziona; a seconda delle diverse risorse di cui la società ha bisogno, vanno ad individuarle in oltre 2.000 curriculum che sono di loro appannaggio nei due anni precedenti, poiché poi dopo i due anni rinnovano eventualmente le richieste in quanto hanno una media di 80 curriculum inviati al mese che vengono tutti presi in considerazione, non ce n'è uno scartato. La scelta spetta poi alla commissione interna che procede alla valutazione tecnica attraverso un test psico-attitudinale, eccetera, eccetera. La corretta applicazione di questa procedura è oggetto di verifica da parte dell'organismo di vigilanza e del collegio sindacale. Questa è la stessa procedura che è applicata dall'ENEL in campo nazionale. Volevo portare anche all'attenzione del Consiglio l'aver così casualmente visto alcuni concorsi che si svolgono al Palaindoor, fiumane di persone, allineate su banchi ben definiti, con dei costi direi piuttosto significativi, in quel caso era uno dei concorsi della "salva-precari" e devo dire che l'economicità in questo senso viene meno, soprattutto per le partecipate, per le controllate.
Entrando nel merito proprio della mozione, che riteniamo abbia sicuramente degli elementi accoglibili, elementi di riflessione che si possono valutare e che hanno anche sottolineato gli interventi, crediamo che con adeguati emendamenti si possa in qualche modo accogliere. La maggioranza propone questi emendamenti: fermo restando i punti 1 e 2, al punto 3 chiediamo di emendare a 90 giorni, tenete conto che siamo alla fine di luglio, c'è tutto il mese di agosto, e poi di stralciare completamente il punto 4, perché sarà poi oggetto di un approfondimento e di riflessione in commissione...sulle valutazioni e sugli approfondimenti da fare. Questa è la proposta della maggioranza, ma mi sembra che sia da parte vostra una valutazione da accogliere. Grazie. 1-2, al punto 3 "entro 90 giorni", anziché "entro 60 giorni" e stralciare completamente il punto 4 dicendo che il punto 4 sarà oggetto di un approfondimento in commissione, perché tanto parleremo anche della mozione successiva e quindi, da questo punto di vista, ci sembra anche interessante questo. Grazie.
Presidente - Ha chiesto la parola il collega La Torre, prego.
La Torre (UV) - La mia è solo una precisazione che faccio al collega Laurent Viérin per il suo intervento e per le cose che ha detto. Io credo che lei qui possa dire ciò che vuole, ne ha diritto ed è sua competenza, però credo che lei non possa scaricare su quest'Assemblea le responsabilità che non ha. Non competono a quest'Assemblea le assunzioni, né determinarne in qualche modo i criteri all'interno delle società che sono di diritto privato. Se lei ha certezza di brogli, quindi non può venire qui e dare una responsabilità che questi brogli in qualche modo siano...come dire? sostenuti da un'Assemblea di Consiglieri regionali. In questo senso, se lei pensa che vi sono dei brogli, vi sono le sedi opportune e, se le cose che lei dice hanno un senso, verranno valutate e, se hanno un senso, le persone che li hanno fatti se ne assumeranno le responsabilità, perché questo è il dovere di chiunque di noi nel momento in cui venga a conoscenza di eventuali brogli. Io quindi rifiuto quello che lei in qualche modo ha cercato di far passare come una responsabilità quanto meno per un silenzio tacito che quest'Assemblea avrebbe rispetto a quello che è un modo di procedere all'interno delle consociate. Io quindi mi dissocio da quello che lei ha detto e la invito eventualmente, quindi, se lei ritiene, a portare questi brogli all'attenzione degli organi che ritiene opportuni.
Presidente - La parola al collega Viérin.
Viérin L. (UVP) - Sì, grazie Presidente.
Ringrazio il collega La Torre che mi dà l'opportunità di precisare. Intanto vorrei dire in premessa che non ho addossato nessuna responsabilità a quest'Assemblea, mi pare di aver centrato il mio intervento in un'altra direzione, se non sono stato esplicito, mi scuso, la prossima volta cercherò di essere un po' più incisivo. Al di là di questo, ciò che noi denunciamo non sono brogli, noi abbiamo detto ed evidenziato ciò che certe persone ci hanno segnalato e che noi definiamo intanto, se vogliamo usare un eufemismo, scorrettezze, perché, anche se ci fossero delle regolarità e altri tipi...io, tra l'altro, ho anche detto che probabilmente è colpa della stampante, non penso di aver imputato a questo Consiglio, a meno che questo Consiglio abbia anche ereditato certe funzioni di cui non sono a conoscenza sul patrimonio delle società partecipate. Al di là di questo, noi riteniamo che comunque sia questo Consiglio abbia l'onere di verificare, sia responsabile in un qual senso, in quanto azionista di riferimento di queste società, del corretto svolgimento, anche su un mal funzionamento, al di là poi di eventuali responsabilità penali.
Noi sicuramente queste cose le denunciamo in quest'aula, perché vogliamo semplicemente portare a conoscenza di tutta l'aula ciò che invece è stato riferito semplicemente a noi nel nostro ruolo di Consiglieri regionali...non ci sono questioni di cui si può dibattere in altre sedi. Noi crediamo, visto che, tra l'altro, come si suol dire, cascava a fagiolo, nel senso che si dibatteva della trasparenza nelle società partecipate...e questa notizia di questi giorni ci ha un po' turbato, quindi volevo semplicemente precisare...nessuna responsabilità in capo a ciò che avviene su società, sappiamo benissimo a chi rispondono, non tanto le società, quanto gli amministratori delle società, siamo stati in maggioranza e siamo...anche lei in questo momento nel ruolo di Consigliere, ma anche in Giunta sa benissimo che tantissime cose, per non dire tutto, sono e dipendono da un certo modo di essere e di agire.
Per quanto riguarda quest'episodio, quindi noi sicuramente ci ritorneremo. Abbiamo voluto citare questo che ci sembrava quello più grave tra tutto quello che ci è stato citato che i 20 minuti di intervento non ci davano la possibilità di esplicitare, ma che effettivamente è un fatto, ripeto, sia per chi si è ritrovato in una lista, anche da un punto di vista emotivo, non solo di correttezza amministrativa...si è trovato in una lista come escluso e, dopo qualche ora, si è ritrovato in una lista come ammesso...e sia nei confronti di chi invece era ammesso nella prima lista e che poi si è visto ritrovato in una lista con nove persone integrate. Assolutamente quindi...io conosco, tra l'altro, la sua onestà e correttezza nell'azione amministrativa...e mai mi sarei permesso di addossare a questo Consiglio certe responsabilità, che non ha, però credo che sia un nostro ruolo addentrarci anche in queste questioni, che sono questioni che poi riguardano l'intera comunità valdostana. Grazie.
Presidente - La parola al collega Chatrian.
Chatrian (ALPE) - Viste le proposte dell'Assessore Baccega, chiederei un quarto d'ora di sospensione per la minoranza, se gentilmente...
Presidente - Vista l'ora, aggiorniamo la seduta al pomeriggio, alle tre e mezza. Se siete tutti d'accordo, io vi propongo di iniziare i lavori alle 15,00, invece che alle 15,30...
(interruzione di alcuni Consiglieri, fuori microfono)
...ah, niente, 15,30, allora rimane invariato l'orario. Buon appetito a tutti.
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La seduta termina alle ore 12,51.