Oggetto del Consiglio n. 41 del 24 luglio 2013 - Resoconto
OGGETTO N. 41/XIV - Interpellanza: "Determinazioni per la concessione di contributi a sostegno della meccanizzazione agricola".
Presidente - La parola per l'illustrazione al collega Donzel.
Donzel (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.
Cari colleghi, torniamo in questa nuova legislatura su un argomento che abbiamo seguito anche nella legislatura passata, riuscendo in qualche modo ad imprimere un'attenzione su un tema che sta diventando sempre più delicato nel settore delle aziende agricole e, in particolare, nel settore zootecnico, che vede ridurre costantemente il numero delle aziende del settore, mentre paradossalmente si fanno proclami di rilancio dell'agricoltura, di rilancio di questo settore in un momento di crisi economica che vede la chiusura di molte aziende, di molte imprese. È quindi una speranza importante per i nostri giovani, investimenti importanti anche dal punto di vista della loro formazione, e non a caso l'Institut agricole régional è un grosso investimento che si fa sulla formazione giovanile proprio per riuscire a creare le nuove leve in questo settore.
Ci occupiamo quindi di un tema, che è quello di riuscire a rendere in qualche modo competitive queste aziende agricole anche attraverso un'attrezzatura adatta a quelle che sono, diciamo, le esigenze dell'agricoltura di oggi, tenuto conto anche delle difficoltà che vi sono in un territorio montano come quello della Valle d'Aosta. Da questo punto di vista, visto che c'era un certo numero di aziende che necessitava di avere macchinari e c'era una pressione in questa direzione, si è in qualche modo dovuto regolamentare anche il meccanismo delle domande, una volta si facevano le domande e poi, in base all'ordine con cui pervenivano, se erano riconosciute valide, se erano accolte, venivano ovviamente sostenute con un contributo. Il meccanismo attuale prevede invece che sia realizzata una graduatoria secondo una serie di punteggi e che quindi si vada poi ad erogare in base all'ordine della graduatoria.
Naturalmente tutti sanno che nel mondo agricolo la stagionalità ha la sua importanza e quindi vedo qui che la Giunta regionale si era attivata nel febbraio 2013 e quindi, diciamo, nei mesi invernali, in cui certamente non è che non ci siano attività agricole, ci sono le attività che si svolgono al chiuso, nelle stalle, all'interno delle nostre caves, ma sicuramente l'attività più intensa è quella che si svolge dalla primavera all'autunno. A febbraio quindi si fa questa nuova iniziativa e il provvedimento dirigenziale con cui si concede l'erogazione del contributo arriva a giugno, insomma siamo già oltre il tempo massimo, perché tutti sanno che, per esempio, ho visto che nelle domande molti chiedevano una motofalciatrice e probabilmente i fieni in data di giugno per molti erano già iniziati, certo non nelle località in più alta quota, ma dalle parti di Pont-Saint-Martin sicuramente le cose erano già piuttosto avanti al momento dell'arrivo di quest'erogazione...
Con mia grande sorpresa, ho scoperto che le aziende autorizzate alla contribuzione sono in numero di 46 rispetto a 301 domande. Sono andato allora a vedermi un po' i criteri con cui viene fatta la graduatoria e devo dire che sono dei criteri sensati, sicuramente privilegiare i giovani agricoltori è una cosa senza dubbio importantissima. In alcuni casi viene introdotto un principio che a me sta molto a cuore...nel dare un punteggio, diciamo, nella valutazione del tipo di attrezzatura che viene utilizzata si danno punti 50 a quei mezzi che sono indispensabili per l'inizio e la continuazione dell'attività agricola, ciò vuol dire che, se sono indispensabili, vuol dire che, se non ce l'hai, l'attività agricola non la fai. Sono andato allora a vedermi quante sono queste aziende che hanno, diciamo, titolo ad avere questo punteggio e ho scoperto che il punteggio, diciamo, per avere in base alla tipologia di attrezzo ce l'hanno anche aziende che si trovano magari in posizione n. 78, in posizione n. 68, quindi ben lontane da quelle che hanno avuto l'erogazione del contributo. Queste aziende che avevano richiesto un contributo per un'attrezzatura indispensabile a giudizio dell'Amministrazione - non a giudizio loro, è l'Amministrazione che dice: "quest'attrezzo è indispensabile per quest'azienda" - quindi non hanno il contributo. Le cose non vanno tanto meglio sul fronte dei giovani agricoltori, perché anche qui, come giovani agricoltori, noi arriviamo in graduatoria al n. 76 e l'erogazione dei contributi arriva al n. 46. Ci sono quindi 30 giovani agricoltori che si mettono in gioco, si mettono in campo e a questi gli si dice: "per voi non ce n'è". "Per voi non ce n'è" che cosa vuol dire? Che andando a dare così un'occhiata alla tipologia di alcuni attrezzi che sono richiesti...beh, sono attrezzi fondamentali. Se quest'attrezzo è indispensabile per l'inizio e la continuazione dell'attività della produzione agricola, pensate quando è un giovane agricoltore che chiede un trattore, ma, se non ha un trattore, come fa a fare l'agricoltore? Se non ha una motofalciatrice, me lo spiegate come fa a fare l'agricoltore, cioè come fa a tagliare, soprattutto calcolate che questo giovane agricoltore ha approfittato dell'occasione, magari durante l'inverno ha detto: "ma, diciamo, quel prato non me la sento più di tenerlo, beh, un altr'anno mi faccio aiutare, compro una nuova motofalciatrice, vado, prendo in affitto due o tre terreni" e si ritrova all'inizio della fienagione con la Regione che gli dice: "ma no, non ci sono soldi". Lui che fa? Va dagli affittuari e gli dice: "tieniti il terreno perché non ho l'attrezzo, non ho il trattore, non posso far niente, non posso fare i fieni", "non posso coltivare questo frutteto", "non posso coltivare questo vigneto". Magari è da anni che sta dietro ad una persona per riuscire ad ottenere quel prato in affitto...sapete com'è duro lo spezzettamento dei terreni in Valle d'Aosta, questo è il risultato in cui ci veniamo a creare...
Che cosa dire del fatto che un giovane agricoltore, naturalmente perché ne ha titolo, o un'azienda riceve un contributo, e qui parliamo di contributi che, insomma, sono anche significativi come entità, perché sono veramente degli aiuti non indifferenti: parliamo di aziende che superano i 20 mila euro di contributo...allora, un'azienda riceve 20 mila euro di contributo dalla Regione, che è praticamente in alcuni casi più di quanto l'azienda messa lì vicino, gomito a gomito con te, riuscirà ad avere come guadagno in quell'anno. Creiamo anche delle situazioni con un'applicazione di questo tipo di squilibrio competitivo fra i giovani, cioè un giovane si ritrova al mercato col suo collega e dice: "io ho comprato il trattore nuovo col contributo regionale", "io sono giovane come te, solo che sono due posti indietro in graduatoria, non ho potuto comprare niente e quest'anno cosa faccio? Non faccio il fieno, non faccio la mia attività?". Mi chiedo dove andiamo in questa direzione, mi chiedo se non sia il caso di valutare urgentemente un'iniziativa a sostegno di finanziamenti urgenti ad un settore come questo, dove si stanno creando squilibri.
Scusatemi, poi voi sapete, l'ho detto in premessa, quanto sia importante l'Institut agricole, per la formazione eccetera, no, dentro questo provvedimento si dice: "anche l'Institut agricole, che è finanziato dalla Regione, può accedere ai finanziamenti come le altre aziende agricole". L'Institut agricole, che riceve finanziamenti dalla Regione, quindi concorre insieme ai piccoli, piccolissimi agricoltori nella graduatoria, e dove finisce in graduatoria l'Institut agricole? Finisce tra i giovani agricoltori e pensate l'Institut agricole deve comprare delle attrezzature indispensabili all'inizio dell'attività, mi sono chiesto: ma che attività sta facendo? Vado a vedere quali sono le attrezzature indispensabili dell'Institut agricole...una legatrice? Ma perché l'Institut agricole non ha una legatrice? Ma, scusatemi, da questo punto di vista, con delle aziende, dei giovani agricoltori che stanno provando, sperimentando un'attività - io glielo auguro con tutto cuore di riuscire in quest'attività -, se vedo delle graduatorie così, dico: Signori non ci siamo, trovate i soldi per finanziare urgentemente questo capitolo e vediamo di mettere serietà anche nel modo di redigere queste graduatorie.
Si dà atto che alle ore 15,36 assume la presidenza il Vicepresidente Lanièce.
Lanièce (Presidente) - Grazie. Ha chiesto la parola l'Assessore Testolin per la risposta, ne ha la facoltà.
Testolin (UV) - Grazie Presidente.
Colleghi, pur condividendo alcuni dei passaggi del collega Donzel, io mi limiterò a dare una risposta per quella che è l'interpellanza, a citare i numeri che vengono in essa richiesti e, nella fattispecie, sottolineo come nel provvedimento dirigenziale n. 2506 del 7 giugno sia stata effettivamente approvata la graduatoria relativa alle domande pervenute ai sensi del bando per la concessione dei contributi previsti dalla legge regionale 32 del 2007, nell'ambito della meccanizzazione agricola per l'anno 2013. La concessione di contributo ha toccato effettivamente 46 aziende sulle 301 domande pervenute, dando un apporto complessivo per 289.353 euro di contributi. Con una successiva deliberazione della Giunta regionale, la n. 1082 del 21 giugno, è stata rideterminata l'entità delle risorse necessarie per l'erogazione degli aiuti per l'acquisto di mezzi agricoli, con un aumento, in seguito a questo provvedimento, di circa 175 mila euro, che consentirà un ulteriore finanziamento di 23 domande ammesse successive in graduatoria. Al momento per il resto si è in attesa degli sviluppi in merito al patto di stabilità, per poi verificare le disponibilità di bilancio che potrebbero garantire ulteriori possibilità di finanziamento delle domande attualmente ancora in graduatoria. Grazie.
Presidente - Grazie. Ha chiesto la parola il Consigliere Donzel per la replica, ne ha facoltà.
Donzel (PD-SIN.VDA) - Grazie Assessore.
Scusi, stavo spulciando la graduatoria, perché mentalmente mi ero fatto un calcolo delle 23 domande aggiuntive, siamo arrivati quindi a quota 79 se non vado errato...a quota 69, quindi esattamente arriviamo all'Institut agricole, abbiamo salvato la possibilità per l'Institut agricole di continuare l'attività, perché è la sessantanovesima domanda, cioè sembra un gioco dell'oca...siamo arrivati all'Institut agricole e ci rallegriamo di questo... Ecco, ho l'impressione che non ci sia - e glielo dico con tutta la fiducia che si deve dare ad un neo-Assessore - una programmazione di lungo periodo. Occorre cioè capire se davvero questo settore è strategico e vogliamo investire su questo settore e quali siano i mezzi che voi definite come indispensabili per le aziende e quindi capire quali sono quei mezzi che assolutamente vanno finanziati e quali sono le risorse globalmente, perché se quest'anno si va avanti con l'idea che 230 domande non ricevono corso...anche perché se lei mi stanzia i soldi per la motofalciatrice ad ottobre, che faccio? Questa qui cioè se ne sta ferma lì tutto l'inverno, ma l'agricoltore dirà: "ma va beh, me la tengo lì pur di averla, perché sennò l'anno prossimo non ce l'ho", però è chiaro che non è un buon investimento tenere un attrezzo fermo per un anno...sicuramente è già un pessimo investimento. Il ragionamento però che sto cercando di fare è o si fa una seria programmazione...io glielo chiedo veramente con uno spirito costruttivo, che cerca di inquadrare la grandezza di questo problema...ho 200 domande inevase quest'anno, significa che l'anno prossimo non ne copriamo 400, 500, vuol dire che questo settore va in una direzione di insostenibilità e si crea con questo meccanismo - ripeto - una sperequazione enorme tra l'azienda che riceve un contributo di 20 mila euro, che in alcuni casi è il guadagno complessivo di un'intera azienda, e l'azienda che riceve zero. Non possiamo aiutare una persona con 20 mila euro e all'altra dirgli zero, lo spirito che abbiamo avuto in Valle d'Aosta è sempre stato quello di cercare di aiutare tutte le aziende, altrimenti si creano degli squilibri insostenibili all'interno del settore, quindi questo meccanismo necessita di trovare: uno, risorse aggiuntive e di trovare meccanismi redistributivi che non creino disparità in un settore dove già c'è una difficoltà enorme per molte aziende di sopravvivere, questo glielo chiedo davvero con forza.
Per quanto mi riguarda, lei ha dato una risposta che naturalmente, essendo neo-Assessore, non può che essere tecnica, non è che gliene faccio una colpa, ma lei in questo campo specifico sta prendendo in mano una difficile eredità, la invito a non indugiare, a mettere subito mano a questa situazione, perché sta veramente degenerando.
Presidente - Grazie. Punto 26 all'ordine del giorno.