Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 31 del 24 luglio 2013 - Resoconto

OGGETTO N. 31/XIV - Interrogazione: "Interventi di adeguamento alle norme edilizie di sicurezza della struttura del Dipartimento di prevenzione dell'USL sita nel comune di Quart".

Presidente - La parola all'Assessore Fosson.

Fosson (UV) - Merci Président.

Intanto mi sia permesso di fare una piccola premessa con una storia sul trasferimento di questo dipartimento in questa nuova sede per una completezza e per una maggiore comprensione di tutti. Questa nuova struttura, in cui il dipartimento opera adesso, è stata acquistata nel 2007 allo stato grezzo dalla Regione e lo scopo era proprio di dare una maggior funzionalità ad un servizio che ritenevamo e che ritengo tuttora estremamente importante per tutti. Prima questo servizio era dislocato in varie sedi: una parte nell'ex Maternità, una parte nell'azienda in via Guido Rey, un'altra nella Medicina legale del Parini, tenendo altresì conto che gli uffici dei veterinari erano in un posto ristretto a Charvensod. L'esigenza quindi era proprio di dare una maggior sinergia e possibilità di azione per tutti questi servizi, affinché, come dicevo, offrissero una migliore organizzazione del lavoro e dei servizi resi alla popolazione; questo anticipava anche il desiderio di fare uno sportello unico della prevenzione. Sempre in questa sede dove c'è il dipartimento, già prima, nel 2007, si era insediato l'Istituto zooprofilattico, che aveva acquistato con dei suoi fondi una parte di questo stabile, che svolge ancora queste funzioni, correlate soprattutto a quelle dei veterinari regionali. Tra l'altro, nell'autunno del 2007 proprio il Presidente Bresso, allora Presidente del Piemonte, venne a visitare quella sede e la indicò poi ai suoi dirigenti come un modello funzionale di Istituto zooprofilattico anche per le sue realtà.

La Conferenza dei servizi, in data 27 luglio 2007, ha approvato all'unanimità la congruità della perizia di stima del prezzo e delle caratteristiche funzionali. Inoltre con i vari dirigenti delle Strutture del bilancio e patrimonio, si condivisero le modalità di acquisto, nel senso che si acquisiva quella parte dell'immobile allo stato grezzo per poi trasferirlo all'azienda che aveva maggior facilità a divenire ente appaltante. Esisteva anche un parere igienico-sanitario preliminare dell'allora Direttore del Dipartimento, dottor Orlandi, a questo proposito.

Per rispondere ai quesiti specifici, cioè se si conferma che la struttura risponda alle norme vigenti, bisogna ancora fare un altro passaggio: nel 2011, questa struttura passò di proprietà dell'Azienda sanitaria e da allora l'Azienda sanitaria ha competenza in tutto mentre i nostri uffici, gli uffici regionali, hanno poca possibilità di intervenire sugli aspetti evidenziati nell'interrogazione. Sul secondo quesito l'Azienda ci risponde in modo molto chiaro: "si conferma che la struttura risponde alle norme di sicurezza vigenti, in queste settimane sono in corso da parte della Direzione dei lavori le acquisizioni di tutte le certificazioni", questa è una risposta a firma del Direttore generale.

Per quanto riguarda la normativa antisismica, come loro sanno, è una normativa che è subentrata anni più tardi, per cui chiaramente lo stabile non poteva essere costruito con questa normativa, perché non poteva precederla, ma esiste un'attività legislativa della nostra Regione proprio per mettere attualmente in sicurezza tutti gli stabili con una precedenza degli stabili che sono dedicati agli uffici pubblici e alla sanità. In merito al costo che è stato di ? 3.969.000, si somma quello della progettazione e quello della revisione lavori e degli interni pari a ? 2.540.000 mentre per gli arredi è stato di ? 450.000.

Due osservazioni finali, la prima: chiaramente la sicurezza non è prescindibile per chi ha lavorato tre anni nella Commissione d'inchiesta sulla sicurezza dei luoghi di lavoro...ritengo che tutti i locali, accessibili al pubblico e no, debbano essere messi in sicurezza primariamente su tutte le altre esigenze.

Per quanto riguarda un altro commento, mi permetto di dire che il servizio alla popolazione è notevolmente migliorato, perché aver riunito insieme tutti i servizi in questa sede è stato sicuramente un vantaggio, un vantaggio anche per i lavoratori; basti pensare che una parte erano in via Stévenin in piccoli uffici, eccetera, o addirittura presso la Maternità. Adesso gli uffici sono più ampi, hanno a disposizione servizi tecnologici, c'è una mensa, una sala riunioni, c'è addirittura, per i veterinari, una sala operatoria per poter svolgere quanto di competenza. Bisogna infine sottolineare con grande intensità che quanto è stato costruito è sicuramente un vantaggio per chi lavora lì, che può lavorare insieme e può sviluppare sicuramente una mole di lavoro più efficiente, più valida, anche per tutti gli utenti. Grazie.

Président - La parole au collègue Guichardaz.

Guichardaz (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente, e grazie per la risposta all'Assessore.

Questa mia prima interrogazione ha come oggetto il Dipartimento di prevenzione dell'USL della Valle d'Aosta. Per chi non lo sapesse, la sede del Dipartimento ospita il Servizio ispettivo di Igiene degli alimenti, la Medicina legale, la Medicina del lavoro, Igiene e sanità pubblica, i Servizi veterinari e il Servizio di prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro, meglio noto come SPRESAL. Quest'ultimo servizio si occupa per lo più di vigilare sulle corrette modalità di esecuzione delle attività lavorative ubicate nel territorio regionale elevando prescrizioni e a volte sanzioni a coloro che non rispettano le norme sulla sicurezza sia da un punto di vista operativo, sia documentale. Tra i compiti istituzionali di quest'ente vi è anche la verifica dei documenti di valutazione del rischio e naturalmente del rispetto delle norme sulla sicurezza sui luoghi di lavoro. Il decreto 81 del 2008, noto come Testo unico in materia di sicurezza sul lavoro, prevede norme stringentissime per le aziende e le imprese, tra queste la presenza appunto dei piani di valutazione dei rischi, delle opportune certificazioni in ordine alle agibilità, alle abitabilità e ai requisiti di sicurezza: ad esempio, i mancorrenti, segnalatori per le vetrate, i cordoli di protezione, eccetera.

La sede del Dipartimento dovrebbe quindi essere il luogo simbolo della sicurezza sul lavoro, dovrebbe essere una sorta di rappresentazione ideale e, come tale, dovrebbe rappresentare un esempio...anzi l'esempio di come dovrebbe essere un'azienda, un'impresa da un punto di vista delle conformità e del rispetto delle normative sui luoghi di lavoro. Beh, constatare oggi che una struttura costata 6 milioni di euro - e nei prossimi Consigli poi ci occuperemo eventualmente anche di approfondire le modalità di acquisto e le successive modalità, diciamo, di esecuzione dell'opera - ha delle pecche sul versante autorizzativo e della sicurezza è piuttosto imbarazzante...intanto scoprire - questo lo dico io, è stato detto, tra le righe, ma non è stato esplicitato - che non è ancora stata rilasciata l'agibilità, che non è stata costruita secondo criteri antisismici... Nel 2003 è stata fatta una delibera di Giunta regionale che individuava le varie aree relative alla sismicità, recentemente è stata di nuovo riaffrontata in seguito agli eventi che tutti ricordiamo. Io penso che un'opera che è stata, diciamo, ultimata da qualche mese avrebbe potuto essere consegnata con interventi, diciamo, già attivati che non con un impegno futuro. Non esiste un piano di valutazione dei rischi specifico per la struttura; l'USL va in giro a chiedere alle attività il rispetto delle norme ed eventualmente gli ispettori sanzionano coloro che non hanno il piano di valutazione dei rischi... Direi che la situazione è inconcepibile; è un po' come se un genitore sgridasse i propri figli perché tornano alticci il sabato sera e lui è ubriaco tutti gli altri giorni della settimana, insomma, mi sembra una cosa quantomeno incoerente. Ho lavorato in quella sede, peraltro collocata a margine della pista di decollo ed atterraggio dell'aeroporto, a due passi dal compattatore...priva di fermata di autobus! Gli utenti non possono andarci in autobus! Ed è uno dei motivi per cui non è ancora stato concesso l'accreditamento oltre alla mancanza di agibilità... mi viene da dire che non è proprio un laboratorio di buone pratiche sia in materia di prevenzione dei luoghi di lavoro che di rispetto delle norme; tra l'altro, quest'inverno si sono avuti vari scivolamenti e alcuni infortuni anche da parte di dipendenti in servizio, perché l'area esterna è un'area che presenta delle criticità, è molto scivolosa, cioè non è stata fatta secondo criteri di sicurezza.

Invito, quindi alla luce di tutte le informazioni che ci sono state date, delle considerazioni che ho fatto adesso, di trovare una rapidissima soluzione e, soprattutto, se esistono delle responsabilità, ad individuarle in capo a chi avrebbe dovuto essere attento a queste problematiche, grazie.

Presidente - Grazie. Punto 16 all'ordine del giorno.