Oggetto del Consiglio n. 2911 del 8 aprile 2013 - Resoconto
OGGETTO N. 2911/XIII - Interrogazione a risposta immediata: "Presentazione delle linee direttrici della programmazione europea per il periodo 2014-2020".
Président - La parole au collègue Caveri.
Caveri (UVP) - Sì Presidente, la ringrazio.
Abbiamo deciso di presentare questa iniziativa alla luce del fatto che ci sono state delle accelerazioni e delle decelerazioni. Le accelerazioni sono state finalmente il fatto che è stato raggiunto, all'inizio di quest'anno, un accordo in Consiglio sulla cifra totale, cifra totale dei fondi europei che come sappiamo, purtroppo - e può essere giudicato abbastanza negativamente - ha portato ad una diminuzione del 10 percento dell'insieme dell'enveloppe dei fondi comunitari. Poteva anche andar peggio, quindi effettivamente si è trattato di una soluzione di compromesso difficilmente...è difficilmente sostenibile che questa soluzione sia, in qualche maniera, favorevole all'Italia. Il grande vincitore di questa ripartizione sicuramente è stato il Regno Unito, proprio nelle settimane in cui il Premier inglese annunciava la possibilità di fare un referendum antieuropeo.
Nelle prossime settimane si incomincerà ad avere qualche notizia in più sui regolamenti, che purtroppo saranno approvati non prima del mese di novembre, e questo è molto grave perché ricordo che il prossimo periodo di programmazione è un periodo di programmazione che va dal 2014 al 2020. Ora, è vero che gli attuali fondi si esauriranno in realtà nel 2015, quindi c'è un periodo di sovrapposizione e si è scongiurato il rischio di una vera e propria paralisi nella politica dei fondi strutturali. In un recente incontro presso i Comuni, il Presidente ha annunciato che la cifra complessiva della Valle d'Aosta dovrebbe rimanere più o meno stabile rispetto al periodo di programmazione che si sta concludendo. Si trattava di capire quali elementi fossero in possesso della Presidenza.
Président - Merci. La parole au Président Rollandin.
Rollandin (UV) - Merci Présidente.
Pour ce qui est de la question posée par le collègue, lors des rencontres avec les représentants des Communes du 12 mars dernier, nous avons indiqué que les ressources communautaires que la Vallée d'Aoste pourrait raisonnablement se voir attribuer par la période 2014-2020 devraient refléter celles de la période actuelle, à savoir environ 370 millions d'euros d'investissement global, somme qui comprend les cofinancements européens, nationaux et régionaux. Cette évaluation est fondée sur l'accord auquel est parvenu - comme disait le collègue - le Conseil européen sur le cadre financier pluriannuel relatif au budget global de l'Union européenne.
Comme je crois les collègues connaissent, en vue de l'approbation définitive dudit cadre, le Parlement, le Conseil et la Commission doivent encore parvenir à un accord interinstitutionnel; toutefois, même s'il n'a pas pour le moment été approuvé par le Conseil européen, ce cadre financier prévoit en contrepartie d'une diminution générale des engagements, 960 milliards contre les 1.082 milliards proposés par la Communauté, une légère hausse des ressources destinées à la cohésion, y compris pour les régions économiquement plus avancées comme le Val d'Aoste, et au développement rural. Les principaux groupes politiques du Parlement européen ont rejeté les conclusions du Conseil jugeant que le montant de l'accord obtenu était trop faible par rapport à la proposition initiale de la Commission européenne. Il va donc y avoir des négociations informelles entre le Parlement et le Conseil qui devraient s'achever d'ici le mois de juin. Compte tenu de cette situation, c'est une estimation prudente des ressources qui pourraient être disponibles, que nous avons présentées aux Collectivités locales. Nous devons en tout cas considérer les prévisions spécifiques pour chaque Etat et pour chaque catégorie. Evidemment ce n'est pas encore définitif.
Pour sa part, le Ministère italien du développement économique a tablé sur une augmentation des ressources relatives à la politique de cohésion dans les régions les plus développées, y compris donc le Val d'Aoste, et donc, quant au Ministère italien les politiques agricoles, alimentaires et forestières considèrent également que la politique de développement rural devrait bénéficier d'une enveloppe plus importante. Pour l'instant on n'a pas d'autres données et donc je crois qu'on a évidemment présenté ce qui est le cadre existant, et surtout on a sollicité qu'il y ait un engagement pour présenter les projets. Merci.
Président - Merci. Pour la réplique la parole au Conseiller Caveri.
Caveri (UVP) - Io penso che non si tratti di essere né ottimisti, né pessimisti. Questa cifra complessiva dei 370 milioni di euro è in qualche maniera calcolabile sulla base del metodo di calcolo per l'attribuzione di fondi strutturali, FESR più fondo sociale europeo, che è previsto proprio nell'accordo sul nuovo periodo 2014-2020. Io ho l'impressione che se è vero, come è vero, che da una parte ci sarà un taglio del 10 percento dei fondi complessivi e, se è vero anche che in nostre cifre fondamentali, cioè i fondamentali dell'economia valdostana sono nettamente peggiorati - e quindi è chiaro che questo potrebbe suonare come vantaggioso per tenere i fondi strutturali - è anche vero che questo riguarda tutte le Regioni italiane con le quali dovremo dividerci una parte della torta per l'Italia. Io sono meno ottimista per i fondi FAS, Presidente, perché probabilmente quei fondi oggi sono un po' nelle nuvole. Ringrazio comunque per la risposta.
Président - Point 3.2 à l'ordre du jour.