Oggetto del Consiglio n. 418 del 14 luglio 1980 - Verbale

OGGETTO N. 418/80 - ESCLUSIONE DAGLI INASPRIMENTI TARIFFARI PER LA FORNITURA DI ENERGIA ELETTRICA DELLE ABITAZIONI SECONDARIE DESTINATE AD ATTIVITÀ AGRICOLE. (Interpellanza dei Consiglieri Mafrica, Tonino, Carral e Cout)

Il Presidente DOLCHI annuncia che l'ordine del giorno prevede la seguente interpellanza, presentata dai Consiglieri Mafrica, Tonino, Carral e Cout, concernente: "Esclusione dagli inasprimenti tariffari per la fornitura di energia elettrica delle abitazioni secondarie destinate ad attività agricole", interpellanza trasmessa in copia ai Consiglieri unitamente all'ordine del giorno dell'adunanza in corso.

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Ill.mo Signor PRESIDENTE

del Consiglio regionale

SEDE

I sottoscritti Consiglieri regionali del Gruppo Comunista chiedono alla S.V. di voler inserire all'ordine del giorno della prossima seduta consiliare la seguente

INTERPELLANZA

Il Comitato Interministeriale Prezzi (C.I.P.), con provvedimento n. 71/1979 del 29 dicembre, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 1 del 2 gennaio 1980, ha fissato per gli utenti domestici, con potenza impegnata fino a 3 KW, tariffe differenziate a seconda che la fornitura avvenga o meno nell'abitazione in cui gli utenti stessi hanno la propria residenza anagrafica.

In altri termini detto provvedimento stabilisce che le cosiddette "tariffe sociali", applicate fino ad oggi a tutte le forniture domestiche con potenza fino a 3 KW, siano esclusivamente riservate alle abitazioni di residenza stabile, escludendo quindi dalle agevolazioni le forniture alle "seconde case".

L'interpretazione letterale del provvedimento C.I.P. ha fatto sì che l'ENEL includesse fra le seconde case anche le diverse abitazioni rurali utilizzate per l'attività agricola (mayens, alpeggi, ecc.).

Tutto ciò premesso, i sottoscritti Consiglieri regionali

INTERPELLANO

la Giunta regionale per conoscere se si intende promuovere un'azione nei confronti del Governo affinché siano escluse dall'inasprimento tariffario le abitazioni usate dagli agricoltori valdostani nell'esercizio della loro attività.

Aosta, 1° luglio 1980

F.ti: Tonino Alder, Demetrio Mafrica, Franco Carral, E. Cout

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Il Consigliere TONINO illustra brevemente l'interpellanza.

Il Presidente della Giunta ANDRIONE comunica in risposta che la Giunta è intervenuta presso l'ENEL e che quest'ultima ha ribadito che, a norma di legge, ai mayens e agli alpages si applica la tariffa per usi diversi stagionali, limitata a tre mesi e con contratto triennale. Aggiunge di non ritenere soddisfacente tale soluzione prospettata dall'ENEL poiché comportante una spesa troppo alta per alpeggi e mayens. Dichiara che l'intenzione della Giunta è quella di prevedere interventi finanziari finalizzati allo sfruttamento di fonti di energia alternative, e, nell'attesa, di prospettare l'adozione di un contributo regionale a parziale copertura di tale spesa per l'elettricità.

Il Consigliere FAVAL chiede di intervenire in qualità di Presidente della Commissione Energia al fine di aggiungere ulteriori elementi al problema in discussione, emersi dai contatti avuti con i vertici dell'ENEL.

Il Presidente DOLCHI, dopo aver chiesto al Consiglio se vi fossero obiezioni all'intervento del Consigliere Faval, concede a quest'ultimo la parola.

Il Consigliere FAVAL informa che la Commissione Energia ha avuto un incontro con il Presidente dell'ENEL, il quale ha assicurato che avrebbe interessato i competenti organi di ENEL per cercare di risolvere il problema. Sottolinea che la soluzione prospettata della tariffa per usi diversi stagionali si applicherebbe solo ai mayens e non a quei "pied-à-terre" utilizzati nella nostra realtà regionale da parte di coloro che abitano nei comuni "alti" quando, in occasione della transumanza, scendono nei comuni più "bassi" situati nella zona di convergenza della Valle. Prospetta quindi che il Consiglio regionale interpelli il Ministero dell'Agricoltura perché detti disposizioni all'ENEL sulle modalità di applicazione di tale norma che, se pur positiva, appare quale ulteriore penalizzazione all'attività agricola.

Il Consigliere TONINO si dichiara parzialmente soddisfatto e invita la Giunta regionale e il Consiglio a concretizzare una proposta precisa in merito, che rappresenti una vera e propria istanza politica della Regione nei confronti del Governo.

Il Consiglio prende atto.

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