Oggetto del Consiglio n. 2456 del 6 giugno 2012 - Resoconto
OGGETTO N. 2456/XIII - Interpellanza: "Rimozione di bandiere lacere presso l'Istituzione scolastica Eugénie Martinet di Aosta".
Interpellanza
Preso atto che presso l'Istituzione scolastica Eugenie Martinet di Aosta continuano a sventolare le bandiere dell'Unione europea e della Valle d'Aosta ridotte a brandelli, vilipendio al decoro delle nostre istituzioni e pessimo esempio di educazione civica impartita in una scuola;
Constatato che nonostante ripetute segnalazioni informali le bandiere non sono state rimosse o sostituite;
il sottoscritto Consigliere regionale
Interpella
l'Assessore competente per sapere se intenda provvedere al più presto alla sostituzione o, per lo meno, alla rimozione delle bandiere lacere.
F.to: Donzel
Presidente - La parola al Consigliere Donzel.
Donzel (PD) - Grazie Presidente.
Cari colleghi, a seguito di alcune segnalazioni, che peraltro erano arrivate a ridosso delle giornate in cui avevamo celebrato l'Europa, alcuni cittadini si erano avveduti che una delle istituzioni scolastiche valdostane, la Eugenie Martinet, esponeva delle bandiere, in particolare quelle dell'Europa, completamente lacere. Ho qui un dossier fotografico che dimostra che non si tratta di una questione di poco conto, ossia della bandiera dell'Europa era rimasto solo un filamento e sembrata uscita da quei ritratti che narrano le terribili battaglie al termine delle quali la bandiera era ridotta in brandelli. Facendo un po' attenzione, ci siamo accorti che la stessa sorte toccava alla bandiera valdostana, che sembrava rosa dai topi e dai tarli, e abbiamo ritenuto opportuno sollecitare la rimozione e la sostituzione di quelle bandiere. Naturalmente eravamo ben consapevoli che, nel momento in cui un'iniziativa di questo tipo diventava un'interpellanza in Consiglio, la cosa sicuramente sarebbe stata fatta, tanto che pochi giorni fa mi è stato segnalato che le bandiere sono state opportunamente sostituite.
Perché abbiamo portato un'interpellanza in questa sede? So quanto l'Assessorato abbia compiti ben più importanti che non seguire una questione di bandiere in una scuola, sviluppare la cultura in una regione fa guardare ben più lontano. Noi ci tenevamo perché la scuola è un luogo dove questi simboli vengono conosciuti dai ragazzi e dalle famiglie, è un luogo dove si predica tanto, si fa molto meglio che nel mondo della politica, ma se anche nella scuola e nelle istituzioni a quanto si insegna non seguono dei fatti conseguenti, è chiaro che l'immagine educativa ne viene danneggiata. La bandiera è un simbolo, non deve essere oggetto di culto, né di venerazione da parte nostra, che siamo...almeno io personalmente mi sento un laico, non penso abbia un senso sacrificare la propria vita per l'oggetto bandiera, ma sicuramente l'oggetto bandiera rappresenta dei valori. Il rispetto dell'oggetto bandiera, il fatto di non vituperarlo quindi vuol dire avere rispetto per quei valori; avere rispetto per i valori dell'Unione europea, che ci è tanto cara; avere rispetto per i valori della nostra Regione autonoma. La bandiera in sé dunque non ha nessun valore, ma il simbolo che essa rappresenta per lo studente che frequenta quella scuola è il valore dell'autonomia.
Quello che abbiamo cercato di fare è chiedere un attimo di attenzione - il rimprovero non è certo rivolto all'Assessore, che non è responsabile di questo, ci sono dei dirigenti che avevano il compito di accorgersi mentre andavano alla loro scuola che la bandiera era a brandelli -, ma chiedere attenzione anche a queste piccole cose che riguardano i nostri studenti, perché così si fa educazione civica, si costruisce il valore del cittadino valdostano, un cittadino che ha rispetto per l'Europa e per l'autonomia! Questo era lo spirito di tale interpellanza: uno spirito costruttivo volto a valorizzare non tanto la materia di cui è fatta la bandiera, ma i valori che stanno dietro e che, secondo me, le scuole in Valle d'Aosta ben rappresentano; quindi è importante che anche questi dettagli siano curati a dovere per educare correttamente le nuove generazioni. Grazie.
Presidente - La parola all'Assessore all'istruzione e cultura, Laurent Viérin.
Viérin L. (UV) - Merci M. le Président.
Sans entrer dans le mérite de la discussion de l'exposition des drapeaux ou moins, ici la question, à laquelle justement le collègue Donzel a donné cette importance et qui a été résolue je vous dirai comment, ne relève pas du fait que nous avons des tâches plus importantes, mais du fait que la compétence est de la Commune, car les écoles de propriété communale ont une série d'implications et de tâches qui doivent être suivies par la ou les administrations communales, donc on peut en discuter, mais c'est un dossier qui aurait dû être discuté dans d'autres sièges. A part cela, les bureaux de la Surintendance des écoles avaient signalé ce problème - en soulignant le fait que quand même c'est un problème d'envergure régionale - au Chef du Service de secrétariat de l'Institution scolaire Eugénie Martinet d'Aoste dans la première quinzaine du mois de mai, en rappelant que, aux termes du 1er alinéa de l'article 9 du DPR n° 121/2000, les drapeaux italien, européen et en Vallée d'Aoste celui valdôtain doivent flotter sur les édifices publics en bon état et correctement déployés. A cette occasion l'école a indiqué qu'elle était déjà au courant du problème et qu'elle avait transmis, le 10 mai 2012, à l'Administration communale compétente une demande formelle d'achat et de remplacement des drapeaux en question.
Ayant reçu des nouveaux signalements à ce propos, les bureaux de la Surintendance - car on en avait parlé avec le collègue Donzel, donc moi j'avais sollicité - ont à nouveau contacté l'école, il y a une quinzaine de jours, et celle-ci a déclaré que, du fait de la position en hauteur de ces drapeaux, il était impossible pour le personnel auxiliaire de pouvoir les enlever en attendant le remplacement. L'école a téléphoné le jour même au bureau de la Commune afin de solliciter l'intervention. Le 29 mai, étant donné qu'il n'y avait pas encore de remplacement, l'école a demandé à nouveau, par écrit, de bien vouloir intervenir et les nouveaux drapeaux ont été livrés à l'école...alors, non, avant l'école a annoncé aux bureaux de la Surintendance que le 30 mai les drapeaux endommagés ont été enlevés par les ouvriers de la Commune, le 1er juin ont été livrés à l'école les nouveaux drapeaux en fin de matinée et l'établissement, qui a immédiatement informé de ce fait l'Assesseur communal à l'éducation, a demandé à l'Assesseur de pourvoir à leur installation. Enfin, pendant l'après-midi du 4 juin, les nouveaux drapeaux ont été mis en place par les ouvriers de la Commune. Voilà, en rappelant que la Région ne peut pas intervenir directement sur le bâtiment qui est du ressort d'une Commune, nous avons donc sollicité, par le biais de l'institution scolaire, l'Administration communale et donc l'affaire est réglée. Merci.
Presidente - La parola al Consigliere Donzel.
Donzel (PD) - Grazie Presidente. Ringrazio l'Assessore e i suoi uffici per essersi occupati di una questione che non era di loro stretta pertinenza, però ci tengo a ribadire una cosa. Sono stati dei cittadini a segnalare tale questione ad una nota emittente radiofonica locale, tale questione è stata discussa in alcune trasmissioni radiofoniche locali, chiaramente mi farò carico di informare i Consiglieri comunali del PD di questa situazione, che è di stretta competenza del Comune di Aosta, e intendo sollecitarli affinché il Comune si faccia carico politicamente di una maggiore attenzione.
Voglio solo rilevare, perché dispongo del materiale iconografico che rappresenta questa cosa, che i tempi in cui si è data risposta sono i tempi burocratici, quindi, per rimuovere una bandiera, bisogna scrivere 10 lettere e fare qualunque cosa... Capisco che non è così facile salire su una scaletta e mettere giù una bandiera, ma resta il problema che la bandiera dell'Unione europea era così lacera che io stesso mi sono quasi arrabbiato con me stesso perché, pur passando qualche volta di lì, non ci ho fatto caso. Non è quindi che accuso qualcun altro, ma chi lavora in quella scuola non avvedersi che una bandiera si sia distrutta così...ci vogliono anni per ridurre così una bandiera, a meno che non si sia abbattuta una tempesta su quella scuola, ci vogliono anni perché si riduca così una bandiera della Valle d'Aosta! Una certa sensibilità maggiore da parte di chi abita in una casa, che è la sua casa, sarebbe una cosa...che abbiamo voluto richiamare in questa sede, perché, in un luogo dove si educa ai valori, i simboli dei valori devono essere dei simboli che sono rispettati dalle istituzioni che hanno il dovere di gestirli. Grazie per l'attenzione all'Assessore e speriamo che non si ripetano episodi del genere.