Oggetto del Consiglio n. 2450 del 6 giugno 2012 - Resoconto
OGGETTO N. 2450/XIII - Interpellanza: "Iniziative per approfondire lo sviluppo del progetto di recupero, a fini sociali, della Cascina Caccia nel comune di San Sebastiano Po".
Interpellanza
Ricordato che, da anni, la Regione autonoma Valle d'Aosta collabora con il Gruppo Abele nella realizzazione di progetti culturali di formazione e impegno sulla legalità e, insieme all'Associazione Acmos, partecipa al progetto di recupero e riutilizzo, a fini sociali, della Cascina Carla e Bruno Caccia, immobile di proprietà del Comune di San Sebastiano Po a seguito di provvedimento di confisca definitiva, ai sensi della legge 109/1996 e precedenti;
Ricordato ancora che, con deliberazione della Giunta regionale n. 586 in data 5 marzo 2010, la Regione ha approvato la sottoscrizione di una convenzione e la concessione di un contributo finanziario di euro 200 mila a titolo di partecipazione alle spese di ristrutturazione e riutilizzo del fienile e della zona limitrofa facente parte della Cascina;
Preso atto che, con lettera del 3 maggio 2012 del vice capo di Gabinetto, in risposta ad una richiesta di documentazione ex art. 116, le opere definite in convenzione sono state regolarmente realizzate e che sono state avviate le attività previste nella convenzione;
Sottolineato che le attività agricole, le lavorazioni ed i laboratori permettono di dare corso alla realizzazione di interventi sociali e culturali, alla produzione di attività di accoglienza, formazione e impegno sulla legalità;
tutto ciò premesso, i sottoscritti Consiglieri regionali
Interpellano
il Presidente della Regione per sapere se intende concordare con la competente Commissione consiliare una visita alla Cascina Caccia e un incontro con i responsabili del progetto per conoscere ed approfondire le possibili azioni future di sviluppo del progetto stesso e, in questa direzione, se ritiene fattibile la partecipazione di rappresentanti dell'Institut Agricole Régional, fatta salva la loro disponibilità, per verificare e concretizzare la possibilità di azioni comuni nelle lavorazioni agricole anche attraverso la diretta partecipazione dei ragazzi nelle attività laboratoriali.
F.to: Rigo - Bertin
Presidente - La parola al Consigliere Segretario Rigo.
Rigo (PD) - Grazie Presidente.
Lo scorso giovedì 24 maggio, sul quotidiano La Stampa, Francesco La Licata apriva così il suo articolo-commento: "Dobbiamo essere grati al Capo dello Stato per avere con il suo intervento nell'aula bunker di Palermo riportato il tema della lotta alle mafie al centro dell'attenzione politica e istituzionale. Le parole di Giorgio Napolitano hanno messo in evidenza tutta la reale preoccupazione per un momento generale ad altissimo rischio di tenuta istituzionale, ma anche la grande determinazione nel mettere in campo le forze e i rimedi migliori per arginare il pericolo". Quella determinazione, a cui faceva riferimento Giorgio Napolitano, che in questi anni la Regione ha messo in campo facendo affidamento in particolare sulle nuove generazioni, sulla scuola e sul rapporto con essa. L'Italia tutta ha bisogno della loro carica di sensibilità e di generosità, alti sentimenti che danno fiducia. Abbiamo bisogno del loro apprendistato civile e credo che la risposta al bando regionale "Due mesi in positivo" ci fa ben sperare. Ne abbiamo bisogno per rinnovare la politica e la società nel segno della legalità e della trasparenza.
Determinazione messa in campo dalla Regione facendo proprio lo spirito della legislazione di contrasto agli interessi mafiosi contenuti nella legge n. 109/1996; quello spirito meritorio di sottrarre beni e patrimoni e ridestinarli ad uso "sociale", per il principio che, laddove subentra lo Stato, si afferma la legalità e si determina sviluppo. In questi anni il successo di forze dell'ordine e magistratura nel sequestro e confisca di beni ha evidenziato tuttavia l'ampiezza e la complessità gestionale che ne consegue e a cui l'Agenzia nazionale non riesce a far fronte. Il totale dei beni è 12.083, di cui 1.552 aziende, dati questi dell'agenzia ad aprile 2012. Il fenomeno quindi ha ormai dimensioni tali che va affrontato con strumenti adeguati e con uno stretto rapporto fra Stato, Regioni, associazioni e comunità locali.
Cascina Caccia, la convenzione sottoscritta dalla Regione nel 2010, nella direzione che prima richiamavo è un esempio positivo. Il Procuratore Capo della Repubblica di Torino, Bruno Caccia, negli anni '60 Procuratore della Repubblica di Aosta, fu ucciso dalla 'ndrangheta la sera del 26 giugno 1983; "un uomo, come venne ricordato dall'Associazione nazionale magistrati, che incarnava il senso dello Stato, una merce oggi purtroppo rara con la quale si sposa il concetto di legalità, di rispetto delle regole e della convivenza civile". Come mandante dell'omicidio nel 1993 Domenico Belfiore venne condannato all'ergastolo. A Bruno e a sua moglie Carla Caccia è stata intitolata nel 2008 la cascina sequestrata alla famiglia Belfiore, più precisamente a Salvatore, fratello di Domenico. L'interpellanza in discussione è motivata dalla volontà di tenere alta l'attenzione su questo tema e di seguire il percorso in atto dal 2010; percorso che abbiamo potuto conoscere grazie alla relazione preparata in queste settimane dagli uffici di Gabinetto del Presidente della Regione, in risposta ad una precisa richiesta di documentazione. Dalla lettura di quella relazione, abbiamo preso atto che i lavori di ristrutturazione della cascina previsti nella convenzione sono stati ultimati, che le attività laboratoriali sono state avviate e le visite delle ragazze e dei ragazzi sono state coinvolgenti. Presidente, dobbiamo essere contenti di quanto realizzato da associazioni, volontari, professori e studenti e quindi perché non facciamo sì che questa energia positiva si trasmetta anche ad altri rappresentanti della politica, delle istituzioni come in questo caso e della società civile.
Con l'interpellanza il collega Bertin ed io le chiediamo di condividere occasioni di conoscenza e di collaborazione, vedere da vicino, prendere diretta conoscenza, chiacchierare e confrontarci sulla realizzazione del progetto di San Sebastiano Po e verificare la possibilità di una collaborazione, noi abbiamo indicato - ma potrebbero essere anche altre - l'Institut agricole régional, il gruppo Abele e l'Associazione Acmos, sottoscrittori assieme alla Regione di quella convenzione. Crediamo che la competenza dell'Institut e la generosità dei ragazzi che lì lavorano e studiano potrebbe essere una risorsa utile per il progetto e in generale per continuare la battaglia sul fronte dell'affermazione della legalità, anche tra gli scetticismi e le critiche superficiali che ci sono sempre, anche in questo caso, e frettolose di chi non vuole vedere, né capire. Ecco il senso dell'interpellanza, il quesito crediamo sia molto chiaro: conoscere e vivere di più questa esperienza anche grazie alla diretta conoscenza dei consiglieri, verificare la disponibilità dell'Institut a compiere questo passo e se è possibile concretizzare una collaborazione fra la cascina, i progetti della cascina e l'Institut stesso.
Presidente - La parola al Presidente della Regione, Rollandin.
Rollandin (UV) - Grazie Presidente.
Per quanto riguarda questa interpellanza, non posso che condividere tutte le affermazioni che il collega Rigo ha fatto come premessa, cioè l'attenzione alta che deve essere sempre tenuta nei confronti di questo tema: dai richiami del Capo dello Stato, perché in effetti è un discorso quotidiano, non è una tantum, cioè c'è il giorno della memoria, ma poi ci sono tutti i giorni che devono essere della memoria. Condivido quindi anche le valutazioni positive dell'intervento che noi ancora prima dell'approvazione dell'ultima legge, che in qualche modo, anche grazie all'iniziativa svolta dal collega Rigo, avevamo portato avanti per trovare delle motivazioni ancora più coinvolgenti e che inquadrassero la parte che è quella della scuola, quella dei cittadini, che possono essere di volta in volta introdotti nei meccanismi virtuosi che possono essere messi in piedi per prevenire fatti delittuosi che sono stati richiamati.
L'intervento alla Cascina Caccia era nato, perché, per fortuna, in Valle d'Aosta non ci sono delle strutture oggetto di sequestro a famiglie come la famiglia Belfiore, mafia, e quindi non c'era la possibilità di intervenire. Abbiamo finalizzato questo accordo che è stato molto interessante, ho visitato la struttura nelle varie fasi anche per vedere come funzionava, per vedere le visite degli studenti ai quali viene spiegata la logica con cui è stata proposta e come potrebbe svilupparsi sotto il profilo dell'utilizzo agricolo.
Per quanto mi riguarda, quindi non vi è ovviamente alcuna difficoltà ad organizzare una visita alla cascina, anzi credo sia opportuna, valutando il momento giusto per tutti, con la commissione e con chi vorrà seguire, perché interessato a questa visita...e ritengo sia interessante capire con chi creare queste basi per una collaborazione, che può essere l'Institut agricole in quanto fa formazione ed è meglio collegabile con l'attività che lì è prevista, quindi ci sono tutte le premesse per...
Per quanto riguarda le azioni da sviluppare nell'ambito dei rapporti, oltre a quelle già previste, credo sia opportuno fare questa visita e poi, sulla base di questa, condividere alcuni aspetti, che potrebbero essere anche sperimentalmente portati avanti, sempre in accordo con chi oggi gestisce la cascina. Quando abbiamo fatto questa visita, c'era il problema dei pannelli solari che si potevano estendere per dare autonomia alla cascina, poi, per un problema legato alla solidità della struttura, si è dovuto rinunciare, ma è un dato che può essere ripreso e che potrebbe andare nella logica di uno sfruttamento ottimale di tale struttura. Condividendo lo spirito, quindi, sono a disposizione per organizzare con lei e il collega Bertin la possibilità di svolgere questa analisi e poi tirare delle conclusioni, che ci permettano di lavorare nel senso auspicato dall'interpellanza. Grazie.
Presidente - La parola al Consigliere Bertin.
Bertin (ALPE) - Grazie Presidente.
Un minuto e poi lascerò il tempo al collega Rigo, il quale ha ben illustrato le ragioni di questa interpellanza. Siamo soddisfatti della risposta del Presidente, crediamo opportuno che iniziative di questo tipo abbiano delle ricadute locali. Da un punto di vista concreto, le ricadute ci siano anche nel rispetto della legalità, che è uno degli obiettivi posti da questo accordo. Vediamo pertanto positivamente tale fatto, speriamo in collaborazioni con l'Institut o altri organismi che possano rispondere a queste sollecitazioni. Grazie.
Presidente - La parola al Consigliere Segretario Rigo.
Rigo (PD) - Grazie Presidente. Concordo con quanto ha detto il collega Bertin e ringrazio il Presidente per avere accolto la nostra sollecitazione.
Prenderemo contatti con il Presidente della V Commissione affinché possa fare da tramite con gli uffici di Gabinetto per concordare, ovviamente con la disponibilità di tutti, un primo incontro con i responsabili della cascina e tutti insieme concordare eventuali collaborazioni a partire dall'Institut...certo che potranno venire, dopo quel colloquio, altre indicazioni utili per il prosieguo di questo percorso. Grazie.