Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2401 del 2 maggio 2012 - Resoconto

OGGETTO N. 2401/XIII - Interpellanza: "Problematiche relative all'acquisto di treni bimodali per la tratta ferroviaria regionale".

Interpellanza

Appreso dal quotidiano La Stampa che, in merito all'acquisizione di nuovi treni da parte di Trenitalia destinati ad ammodernare e potenziare la flotta dei treni regionali, l'Assessore al Turismo, sport, commercio e trasporti dichiarava: "Non abbiamo avuto alcuna informazione diretta";

Tenuto conto che era stato deciso dalla maggioranza del Consiglio regionale l'acquisto di treni bimodali e che l'Assessore aveva precisato trattarsi non solo di locomotori ma di interi convogli;

Ribadita l'urgenza per la tratta Pré-Saint-Didier-Aosta-Torino di migliorare sia le infrastrutture sia il materiale rotabile;

il sottoscritto Consigliere regionale

Interpella

l'Assessore competente per sapere se intenda:

1) confermare a che punto sia il percorso di studio per la predisposizione di un bando di gara d'appalto per l'acquisto di interi treni bimodali;

2) chiarire come la Regione intende finanziare l'operazione di acquisto treni bimodali;

3) precisare se vi sia un qualche coordinamento tra le azioni dell'Assessorato con quelle di Trenitalia.

F.to: Donzel

Presidente - La parola al Consigliere Donzel.

Donzel (PD) - Grazie Presidente.

Cari colleghi, la notizia di un ammodernamento dei treni da parte di Trenitalia non può che rallegrare tutti noi in un momento in cui sappiamo come sia delicata la problematica del trasporto. Uno degli elementi di debolezza - e va ascritto all'Assessore di averlo sempre denunciato con forza - è la pessima condizione del materiale rotabile della Valle d'Aosta, soprattutto quello non legato al Minuetto. Da questo punto di vista, c'è stata una discussione in aula sulla necessità di migliorare tale materiale. C'è un po' di amarezza da parte nostra, perché, nonostante - immagino - i tentativi dell'Assessore di connettersi con Trenitalia, non c'è su questo un coordinamento efficace che permetta anche alla Valle d'Aosta di far parte di quelle realtà che beneficiano di un miglioramento di questo materiale rotabile. La ragione specifica dell'iniziativa deriva dal fatto che in una precedente interpellanza l'Assessore aveva detto che tutto il lavoro che si sta facendo adesso per valutare eventualmente l'acquisto di un treno bimodale, ma anche con tutte le carrozze e non solo il locomotore...doveva "portare avanti le attività di interfaccia con il gestore della rete", quindi questa cosa doveva essere calibrata insieme a Trenitalia, l'Assessore informava inoltre: "prossimamente ci sarà una selezione di professionisti che ci daranno una serie di supporti per questa attività".

Con l'interpellanza si vuole capire a che punto si è con il lavoro di questi professionisti e, siccome il costo dell'intero treno bimodale è molto più elevato che non solo l'acquisto della motrice, tenuto conto anche delle particolari caratteristiche che hanno tali treni...poi io non sono un esperto come lei e come i suoi tecnici, ma sicuramente spesso il materiale da collegare al treno deve avere determinate caratteristiche, quindi in qualche modo dovrebbe esserci al più presto un coordinamento con Trenitalia per capire se possiamo alleggerire gli oneri per la nostra Regione, nel senso che non si dovesse noi comprare per intero il treno...ma ci sia una collaborazione con Trenitalia.

Inoltre, anche alla luce di recenti incontri pubblici che l'Assessore ha avuto, occorre magari valutare se questi treni hanno caratteristiche tecniche tali da poter raggiungere Pré-Saint-Didier, perché questo potrebbe essere molto interessante per noi e consentire una rivalutazione di alcune scelte che sono in atto, se tali treni possono fare anche quel tratto. Abbiamo capito che uno dei grossi problemi è stato legato al fatto che il Minuetto è un treno che non ha caratteristiche tecniche tali da viaggiare sulla tratta Aosta/Pré-Saint-Didier, quindi, per evitare di nuovo il non acquisto - in quel caso come l'Assessore ha ben chiarito, non c'è stato l'acquisto -, vediamo di fare il ragionamento su quel tratto. Soprattutto vogliamo capire come coordinarsi con Trenitalia per addivenire ad un capitolato di appalto i cui oneri non ricadano esclusivamente sulla Valle d'Aosta, ma che dia un servizio che ci faccia respirare per il futuro.

Presidente - La parola all'Assessore al turismo, sport, commercio e trasporti, Marguerettaz.

Marguerettaz (UV) - Grazie Presidente.

Sulla prima domanda: "confermare a che punto sia il percorso di studio per la predisposizione di un bando di gara d'appalto per l'acquisto di interi treni bimodali", come avranno avuto modo di vedere, nel mese di febbraio è stata avviata la procedura per l'affido di incarico di collaborazione tecnica di alta qualificazione, finalizzato a definire le caratteristiche tecniche specifiche che dovrà avere il materiale rotabile in questione per raccogliere gli elementi necessari per avviare i procedimenti per l'affido della fornitura. A febbraio è stata avviata la selezione, sono giunte sette richieste, sono state selezionate e al riguardo è stato individuato l'ingegner Guido Della Noce di Pavia, che, rispetto ai sette richiedenti, è quello che è risultato dotato della maggiore esperienza nella progettazione di treni. Sono in corso tutti i controlli di legge, le regolarità contributive, eccetera, per sottoscrivere poi il contratto, quindi si partirà quanto prima nelle attività.

Seconda domanda: "chiarire come la Regione intende finanziare l'operazione di acquisto treni bimodali", qui vorrei fare un'estensione, ovviamente non mi riferisco a lei, ma, rispetto all'acquisto di treni, qualcuno ha sempre modo di ironizzare e di ridicolizzare. L'acquisto dei treni da parte di Trenitalia è avvenuto in corrispondenza della sottoscrizione di contratti di servizio, per intenderci: il Piemonte ha sottoscritto, dopo le varie vicissitudini, prima facendo il bando, poi revocando, un contratto di servizio pluriennale e, a fronte di un contratto di servizio pluriennale, Trenitalia dice: "bene, con un contratto così profondo dal punto di vista temporale posso fare degli investimenti". È una delle osservazioni che fanno sempre nei nostri confronti, ossia, non essendoci un contratto di servizio - avendo noi ancora il contratto di servizio con il Ministero -, noi non siamo in grado di fare delle proiezioni, quindi non facciamo gli investimenti. Questo è un po' il loro alibi, che ovviamente non ci sta bene, perché loro hanno un corrispettivo di oltre 23.000.000 di euro e anche con quel corrispettivo loro dovrebbero fare gli investimenti e rinnovare il materiale rotabile. Noi cerchiamo di far valere le nostre ragioni, ma l'alibi per non fare questi investimenti loro lo collegano al contratto di servizio che una serie di Regioni a statuto ordinario hanno sottoscritto. È ovvio che oggi queste si trovano in grossa difficoltà, perché hanno dei contratti di servizio, ma non hanno i soldi, quindi in questo momento stanno facendo una serie di tagli di cui abbiamo avuto modo di parlare: ecco perché non destinano questi investimenti sulla nostra tratta.

Per quel che è dell'acquisto dei treni bimodali, noi stiamo correndo un forte rischio, perché i finanziamenti che abbiamo avuto nella vecchia finanziaria del 2006, destinati all'ammodernamento, in realtà non sono stati utilizzati per una serie di questioni che non sono dipendenti da noi. Fra queste la Lunetta di Chivasso, che era il primo degli interventi e soprattutto l'intervento che di fatto avrebbe assorbito i 40.000.000 di euro, per una contrarietà palese e continua da parte della comunità di Chivasso. Il progetto era già pronto e poteva essere effettuato, doveva esserci la valutazione del VIA, dovevano esserci le varie cose, ma non si è concretizzato. A fronte di questo stiamo correndo il forte rischio di perdere tali risorse, a questo proposito l'Assessorato, ma soprattutto la Presidenza, ha intavolato una serie di contatti a livello ministeriale per utilizzare questi fondi per l'acquisto dei treni bimodali. Stiamo aspettando delle risposte, speriamo che nei prossimi giorni possano arrivare a fronte di questa richiesta. Tale richiesta ci può dare subito una disponibilità almeno di 30.000.000 di euro circa. È chiaro che il passaggio non è banale, perché dobbiamo modificare gli APQ che sono stati sottoscritti e che avevano come interlocutore RFI, mentre, se parliamo di materiale rotabile, il nostro interlocutore è Trenitalia.

Abbiamo poi una serie di risparmi nell'ambito degli interventi PARFAS, anche lì stiamo cercando di negoziare la possibilità di indirizzare quelle risorse per rinnovare il materiale rotabile. Il tutto potrebbe portare ad importi significativi, ossia superiori a 40.000.000 di euro.

Rispetto a tale tema, non vorrei di nuovo che uscisse sul giornale che i bimodali costano questa cifra, perché il differenziale del treno bimodale rispetto ad un treno ordinario è 2.500.000; quindi non è vero che con tale soluzione andiamo ad assorbire tutte le risorse per il bimodale: andiamo ad assorbire le risorse per il materiale rotabile, comunque indispensabile. La riprova l'avete avuta in inverno quando è arrivato il freddo e tutti i treni sono andati a finire in officina, con un disastro incredibile! D'altra parte, se andiamo a vedere i verbali - il collega Raimondo lo ha ricordato -, da sempre dico che questo è il tema nodale. Lavoriamo quindi per andare a trovare quelle risorse che di fatto sono già destinate al sistema ferroviario della regione e vogliamo utilizzarle al meglio.

"Precisare se vi sia un qualche coordinamento tra le azioni dell'Assessorato con quelle di Trenitalia": anche qui avevo avuto modo di dirlo, il 7 luglio 2010, due anni fa, in una riunione tecnica Trenitalia aveva detto: "se i tempi dell'elettrificazione si fossero allungati, avrebbe potuto essere interessante valutare l'opzione legata ai treni bimodali". Parliamo del 2010, quindi il bimodale non è un'invenzione dell'ultimo minuto. Avevamo avuto modo di parlare con lei su un suo atto ispettivo: "il 29 novembre 2011 Trenitalia ha sottoscritto un verbale in cui riferisce che sarebbe disponibile a gestire tale materiale rotabile, purché siano definiti oneri e modalità per la sua manutenzione". In tutte le conferenze di servizio quindi stiamo tenendo il punto con i nostri interlocutori, perché il futuro non lo conosciamo, ossia se faremo dei bandi o delle gare per il nuovo gestore; oggi abbiamo questo gestore e questo è per noi l'interfaccia. Da tale punto di vista, c'è la possibilità da parte loro di prendere in carico il servizio con l'esercizio dei treni bimodali, purché ci siano queste definizioni.

Presidente - La parola al Consigliere Donzel.

Donzel (PD) - Grazie Assessore, in particolare per la sua pacata risposta, vedrò di essere altrettanto pacato nella replica.

Per quanto riguarda la predisposizione del percorso, lei ha attivato quello che deve essere attivato. Vorrei precisare che in questo il nostro obiettivo fin dai primi interventi è quello di salvare la ferrovia in Valle d'Aosta, ossia il collegamento Pré-Saint-Didier/Torino, questo è il nostro obiettivo. Abbiamo fatto delle battaglie in una direzione, sono state bocciate, continuiamo la battaglia in un'altra direzione, perché l'obiettivo è quello di salvare la ferrovia.

Un piccolo rilievo allora è il seguente; riguardo a questo famoso APQ, che sono le risorse ottenute dal "Governo Prodi" e stanziate, ovviamente c'è un interlocutore, che è la Regione Piemonte, e riconosco all'Assessore del PdL del Piemonte di essere una persona molto corretta, che ha sempre riconosciuto che il titolare di quell'accordo quadro è la Regione. Le chiedo allora, perché l'obiettivo è di salvare la ferrovia, di tenere informato anche il Piemonte di questi percorsi, perché loro si sono fatti due chiacchiere in Consiglio regionale fra di loro e quello che sta venendo fuori è che quei 40.000.000 di euro hanno fretta anche loro di utilizzarli, ma la versione che gira in Piemonte che non mi permetto di accreditare è che la Valle d'Aosta sta ferma. Loro avrebbero l'ambizione di usare quei soldi per rimuovere dei passaggi a livello, anche loro hanno qualche idea, parlano di raddoppi selettivi, eccetera; quindi bisogna coordinarsi per evitare che, quando arriviamo lì, ci si siede al tavolo per firmare l'accordo quadro e il Piemonte dice: "noi vorremmo anche spostare due passaggi a livello, vorremmo fare dei raddoppi selettivi", quindi, eliminato il discorso della Lunetta, magari hanno delle ambizioni anche loro su quei soldi, tanto per capirci.

Mi pare di intendere che in Valle d'Aosta la teoria è: quei soldi sono stati messi per noi, probabilmente vengono a noi. Bisogna che questo sia scritto su qualche pezzo di carta, quindi sono ben contento se vengono tutti sul territorio valdostano in forma di treno, sono ben contento se lei porta a casa quell'accordo, sono pronto a brindare per il successo di questa impresa, ma al momento sono passati anni, quella firma non c'è e abbiamo visto sul caso Chivasso cosa è successo, allora non facciamo anche un caso treno bimodale dove viene fuori che anche il Piemonte tira, perché vuole il raddoppio selettivo...

(interruzione dell'Assessore Marguerettaz, fuori microfono)

...Assessore, non siamo noi che dobbiamo trattare, questo è un problema che dico a lei!

L'altra questione altrettanto delicata è che nelle valutazioni che vanno fatte noi intendiamo sempre il collegamento anche con Pré-Saint-Didier, quindi che questo tecnico che fa questa valutazione valuti che siano dei treni che possano arrivare a Pré-Saint-Didier e non che al momento opportuno si dica che quella tratta la dobbiamo abbandonare, perché abbiamo investito tutti i soldi su un treno che a Pré-Saint-Didier non va. Sarebbe un investimento monco, questo ci permettiamo anche di suggerire. Lei sta assiduamente lavorando, ma assiduamente il tempo passa con una celerità incredibile e la ferrovia giace un po' abbandonata.