Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2269 del 7 marzo 2012 - Resoconto

OGGETTO N. 2269/XIII - Interrogazione: "Iniziative per ridurre i tempi di attesa per l'effettuazione di alcune prestazioni sanitarie e visite specialistiche presso il servizio sanitario pubblico".

Interrogazione

Appreso che i tempi di attesa per l'effettuazione di alcune prestazioni sanitarie (quali ad esempio risonanze e tac) e visite specialistiche presso il servizio pubblico si attestano nell'ordine di diversi mesi;

Considerato che si tratta di esami importanti per diagnosticare l'effettiva patologia del paziente e che, quindi, quest'ultimo si trova a dover ricorrere all'erogazione privata della prestazione, con costi tutt'altro che contenuti;

Venuti a conoscenza che quelle stesse prestazioni sono fruibili privatamente nello spazio di qualche giorno all'interno dello stesse strutture pubbliche e che spesso sono effettuate dallo stesso medico del servizio sanitario pubblico che svolge attività di libero professione intramuraria;

Giudicati eccessivi i tempi di attesa per talune prestazioni sanitarie e ritenuto che pertanto, in tali casi, il ricorso da parte dell'assistito alla prestazione professionale intramuraria non costituisca una libera scelta, ma un obbligo imposto dalle proprie condizioni di salute;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interrogano

l'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali per conoscere:

1) quali motivazioni stanno alla base dei lunghi tempi di attesa di alcune prestazioni sanitarie erogate dal servizio pubblico;

2) quali strategie e scelte organizzative sono state messe in campo per fronteggiare il problema e migliorare la qualità del servizio offerto in termini di diminuzione delle liste di attesa.

F.to: Carmela Fontana - Donzel - Rigo

Président - La parole à l'Assesseur à la santé, au bien-être et aux politiques sociales, Albert Lanièce.

Lanièce A. - Grazie Presidente. Ringrazio la Consigliera Fontana per aver posto questa domanda, proprio per comunicare quello che stiamo facendo in questo settore.

Sulla prima domanda: "quali motivazioni stanno alla base dei lunghi tempi di attesa di alcune prestazioni", le motivazioni che abbiamo analizzato in modo ben preciso sono molteplici, sono motivazioni che sono anche alla base, a livello nazionale, di alcuni sforamenti delle liste di attesa. Esse possono essere, a titolo esemplificativo e riportando le più frequenti, le seguenti: domanda eccessiva nonostante un'offerta adeguata, inappropriatezza della domanda, organizzazione dell'attività, della struttura o del professionista. Apro una parentesi, quello che a me preoccupa di più...non solo in generale chi deve gestire i servizi sanitari, è l'inappropriatezza della domanda, cioè si sta prendendo atto da alcuni anni che aumentano sempre più le richieste inappropriate, che non sono diciamo considerate - alla luce delle analisi che vengono fatte - corrette, e queste vanno ad intasare le liste di attesa.

Nel caso specifico della Valle d'Aosta, le ultime criticità che abbiamo individuato ben definite sono: le visite allergologiche, le visite reumatologiche, gli ecocardiogrammi e le risonanze magnetiche dell'encefalo, della colonna cervicale e colonna lombosacrale. Le cause che hanno portato a questo sforamento in questi settori sono in parte dovute alla difficoltà di reperire medici specialisti in determinati settori - visite allergologiche e reumatologia - ed in parte all'elevata richiesta, come dicevo, soprattutto di risonanze magnetiche. Va sottolineato che dall'ultimo rapporto nazionale di monitoraggio dei LEA, redatto dal Ministero della salute, del novembre 2011, emerge che la Valle d'Aosta presenta un numero molto ridotto di criticità e con tempi di attesa ampiamente al di sotto della media. Però noi dobbiamo occuparci di quello che succede oggi, quindi cercare di migliorare il più possibile.

"Quali strategie e scelte organizzative sono state messe in campo per fronteggiare il problema": innanzitutto il piano attuativo per i tempi di attesa, successivo alla delibera di questa estate di cui abbiamo già parlato in un'altra interpellanza, piano attuativo che è già in essere da parte dell'azienda, prevede le seguenti soluzioni (alcune già messe in atto): revisione dell'agenda di prenotazione con divisione delle prime visite dai controlli e con definizione dei codici di priorità, questo è un punto focale importante, come ho già sottolineato altre volte, e che purtroppo non viene rispettato in gran parte dai prescrittori, cioè quello di definire con precisione il codice di priorità, ovvero l'urgenza, l'urgenza differita ed il controllo. Questo, se applicato in modo corretto, permetterebbe di non andare ad intasare le liste di attesa, perché se si ritiene che una richiesta è un'urgenza differita, la posso mettere ad un determinato tempo, se è un controllo la posso mettere ad un tempo più lungo, se è un'urgenza bisogna segnarlo e la persona viene vista subito. Soprattutto si è visto che non è mai specificato bene sulle richieste se prime visite o controlli, quindi di fronte al cittadino che arriva al CUP, l'operatore si trova nella situazione di dover fare tutta un'infornata unica di richieste che vanno ad accumularsi, soprattutto nei settori che dobbiamo ancora migliorare che sono quelli delle risonanze magnetiche. Per l'allergologia sono state aumentate le ore al medico specialista ambulatoriale, mentre la definizione dei percorsi di semplificazione della gestione di alcune patologie con revisione delle modalità di presa in carico dei pazienti fra specialista e medico di medicina generale...alla fine del 2011 sono stati definiti i percorsi per i pazienti diabetici nefropatici e nel 2012 saranno definiti quattro percorsi, fra cui uno per le malattie cardiovascolari - quindi che includono anche la richiesta di ecocardiogramma - e la visita reumatologica.

Abbiamo messo in piedi un protocollo fra medici di medicina generale e specialisti, per cui i pazienti, qualora siano inviati dallo specialista, verranno presi in carico dallo specialista, il paziente uscirà dallo studio dello specialista già con le richieste mediche, quindi non dovrà fare il passaggio dal medico di medicina generale, ed andrà direttamente al CUP a prenotare. Questo è quello che è iniziato: si è iniziato con il diabete e la nefrologia. Questo permetterà di ridurre i passaggi dei pazienti fra specialista e medico di medicina generale, soprattutto di governare le richieste dei controlli, perché il controllo deve essere dato dallo specialista al momento della visita, quindi quando il paziente esce dallo studio dello specialista deve già avere la prenotazione della visita di controllo. Qualora lo specialista decida che, valutato il paziente, non c'è bisogno di ulteriori controlli, lo rinvia al medico di medicina generale per la chiusura del caso. Questo è un protocollo importantissimo, che io sto monitorando attentamente, e sul quale credo veramente. Ci sarà l'aumento nell'offerta degli ecocardiogrammi in questo piano attuativo che abbiamo previsto.

Si stanno valutando strategie per aumentare la richiesta di risonanze magnetiche, nonostante gli ultimi anni siano state implementate una serie di attività. Come sapete, è stata installata un'apparecchiatura a Donnas per la risonanza magnetica; i primi tempi abbiamo preso atto che cittadini che sono di Aosta o della Media Valle si rifiutavano di andare a Donnas, nonostante ci fosse la possibilità di un posto prima, ma adesso cerchiamo di sensibilizzare la popolazione che comunque questa macchina in più è stata attivata. Quindi abbiamo messo in piedi una serie di cose, anche perché trovo correttissimo che si espongano questi problemi qualora ci siano le criticità; pertanto, se ci sono poi anche dei suggerimenti, siamo qui ad ascoltare attentamente. Grazie.

Presidente - La parola alla Consigliera Carmela Fontana.

Fontana (PD) - Grazie Presidente. Volevo ringraziare l'Assessore per le risposte che mi ha fornito, dettagliate, e soprattutto la buona volontà che c'è da parte sua per risolvere questa problematica.

Ritorno con questo problema, anche se non era mia intenzione, perché in questi cinque anni penso che sulle liste di attesa non ci sia stato un mio collega che non abbia portato questa problematica su tutti i casi. Meno di un mese fa, anche il collega Pino...non sto lì a ripetere, perché è stato esaustivo nell'illustrare come stanno le cose. Ma adesso voglio parlare di me personalmente, altrimenti magari nessuno ci crede. Sono due anni che voglio riuscire ad avere una diagnosi per un problema che ho...ero andata in ospedale, e devo dare merito che, dove mi sono presentata, ho trovato un medico - di cui non è giusto dire il nome - che è stato eccezionale, non solo bravo, il quale mi aveva detto di fare delle terapie all'IRV. Sono andata all'IRV e, per queste cose che dovevo fare, i tempi di attesa erano naturalmente di sei-sette mesi; io purtroppo avevo male, quindi sono andata a pagamento. Mi metto nei panni di quelle persone che non hanno la possibilità di affrontare queste spese, e sono tante. Quando una persona ha bisogno, non si può parlare di liste di attesa di cinque-sei mesi...anche perché, quando approviamo il bilancio, quello della sanità è l'unico Assessorato a cui non vengono tolte le risorse, proprio nella funzione di dare dei servizi alla cittadinanza.

La questione "risonanza magnetica": anch'io da settembre sono passata al 20 gennaio, ho aspettato cinque mesi, e dopo cinque mesi ho detto: finalmente! Mi prenoto per una visita alle spalle: i tempi di attesa non glieli dico...allora vado a pagamento. Lì mi dicono che devo andare da un neurochirurgo perché ho problemi al collo; vado dal neurochirurgo e dopo due giorni mi visita, e mi pago la seconda visita. Mi manda a fare delle analisi, mi consiglia di rivolgermi alla reumatologa. Lì sono scoppiata, Assessore, perché prima sono stata zitta, ho pagato, mi sono detta me lo posso permettere, ho male...anche perché sono due anni che vado avanti così! Telefono ai primi di febbraio, il posto della reumatologa c'è il 2 luglio; allora mi sono arrabbiata! Ho detto: senta, io ho veramente male! Mi hanno detto: mi faccia due righe di reclamo, sennò i tempi sono a luglio. E anche qui dovrò andare... Ma non è solo questo, è venuto un signore che conoscevo e mi dice che ha prenotato il bambino che aveva problematiche, adesso non so bene, ma se vuole le porto la fotocopia dell'impegnativa, aveva mal di testa...il 2 ottobre! Ma io sfido chiunque che ha delle problematiche...

(interruzione del Consigliere Lattanzi, fuori microfono)

...lo so, Lattanzi, che pensi che non è...ma sono problemi che toccano tutti i cittadini e se provate ad andare a fare la coda e ad avere bisogno, vi rendete conto che non dico delle stupidaggini!

Mi chiedo se veramente si possono evitare questi tempi, perché anche sulla risonanza...se andavo ad Ivrea dopo una settimana passavo, se vado a Torino i tempi sono...mi chiedo: l'IRV è convenzionata? So che c'è anche posto, ma mi sembra che abbiate dimezzato l'importo che davate prima...lo capisco, però qualcosa dobbiamo fare! Noi mandiamo la gente fuori Valle, Presidente, lei sa bene che la benzina sta arrivando quasi a 2 euro, l'autostrada costa, ma come fa ad affrontare un povero diavolo, se ha problemi di salute, questa situazione? Non sto facendo la colpa a nessuno, sto dicendo che, con tutti i soldi che spendiamo sulla sanità, sono convinta che abbiamo dei bravi medici ed abbiamo anche l'eccellenza...questo non è parlare male; allora queste criticità vediamo veramente...perché non può essere che per una visita devo aspettare sei mesi altrimenti devo andare a pagamento! Pensate ad una persona che prende il trattamento minimo...se poteva fare quello che ho fatto io! Io non parlo per me, che bene o male l'ho risolta, ma parlo per tutti quei cittadini...andiamo incontro a queste persone. Ho capito la buona volontà, ma vedo che sono cinque anni che affrontiamo questa problematica e di miglioramenti ne ho visti pochi, su questi temi che lei stesso ha detto. Le chiedo una maggiore attenzione per risolvere queste problematiche. Grazie.