Oggetto del Consiglio n. 2107 del 5 dicembre 2011 - Resoconto
OGGETTO N. 2107/XIII - Petizione per la riduzione dei pedaggi sull'autostrada Courmayeur - Aosta - Pont-Saint-Martin. (Reiezione di una risoluzione)
Petizione popolare per la riduzione dei pedaggi sull'autostrada Courmayeur-Aosta-Pont-Saint-Martin.
Al Presidente del Consiglio regionale della Valle d'Aosta
Ai consiglieri regionali
E p.c. alle istituzioni competenti
I sottoscritti cittadini
Premesso che:
- dal 1° gennaio 2011 sono entrate in vigore le nuove tariffe per il pedaggio autostradale delle tratte Courmayeur-Aosta e Aosta-Pont-Saint-Martin, aumentate dalle società di gestione RAV SpA e SAV SpA rispettivamente del 14% e del 18,95% rispetto alle tariffe 2010;
Considerato che
- l'autostrada Courmayeur-Aosta-Pont-Saint-Martin rappresenta ormai un collegamento indispensabile non solo per gli spostamenti casa-lavoro dei pendolari, ma anche per le attività professionali dei lavoratori autonomi, degli artigiani, degli imprenditori e dei professionisti, per i viaggi da e verso le località turistiche valdostane e più in generale per gli spostamenti quotidiani di tutti i cittadini verso i servizi essenziali (pubblica amministrazione, scuole, università, ospedale) concentrati nel capoluogo;
Accertato che:
- il recente forte aumento dei pedaggi e gli ulteriori rincari già previsti per i prossimi anni, rischiano di pregiudicare gravemente la possibilità di utilizzare l'autostrada da parte di un'ampia fascia di cittadini valdostani e quindi di limitarne e condizionarne gli spostamenti anche a causa dei problemi della linea ferroviaria e di una strada statale lenta e trafficata;
Chiedono al Consiglio regionale:
- di impegnare la Giunta regionale e tutte le istituzioni competenti ad avviare con urgenza azioni volte a ridurre i pedaggi per TUTTI i cittadini valdostani sull'autostrada Courmayeur-Aosta-Pont-Saint-Martin.
Seguono le firme di 1.149 cittadini
(omissis)
Président - Le 27 juillet 2011 une pétition signée par 1.149 citoyens, qui demande la réduction des péages pour tous les valdôtains sur l'autoroute Courmayeur/Aoste/Pont-Saint-Martin, a été déposée à la Présidence du Conseil, aux termes de l'article 36 du Règlement intérieur. Par sa délibération n° 112/2011 le Bureau de la Présidence a décidé de la recevabilité et de l'admissibilité de la pétition et en a ouvert l'instruction, en demandant des informations et des éclaircissements au Président de la Région, à l'Assesseur au budget et à la IIe Commission du Conseil. Par lettre en date 4 novembre 2011, le Président de la Région a envoyé un document sur l'argument et, en date du 22 novembre 2011, le Président de la IIe Commission a transmis à la Présidence son rapport sur la question. Aux termes du 4e alinéa de l'article 36 du Règlement intérieur, la pétition est soumise à l'examen du Conseil.
La parole au Conseiller Rosset.
Rosset (UV) - Grazie Presidente.
In relazione alla petizione in oggetto, presentata in data 27 luglio 2011 e assegnata alla II Commissione consiliare in data 16 agosto 2011, mi pregio comunicare al Consiglio le risultanze degli approfondimenti svolti in commissione. La Commissione, in data 29 settembre 2011, ha deliberato l'audizione dei primi firmatari della petizione e, in data 17 ottobre 2011, l'audizione dei Presidenti delle società RAV e SAV e dell'Assessore al bilancio, finanze e patrimonio. In data 17 ottobre 2011, la Commissione ha effettuato l'audizione dei primi firmatari della petizione, signora Erika Guichardaz e signor Antonio Crea.
La signora Guichardaz ha posto l'accento sul fatto che il notevole incremento, dal 1° gennaio 2011, del costo del pedaggio autostradale ha pregiudicato la possibilità di utilizzo dell'autostrada da parte di quelle persone che abitualmente si recano ad Aosta per svolgere la propria attività professionale. Ha inoltre rilevato che questo fatto limita gli spostamenti, anche perché la strada statale - che attraversa numerosi comuni - non è a scorrimento veloce e la situazione è ulteriormente aggravata dalla mancanza di un'adeguata rete alternativa di trasporto pubblico.
Il signor Crea ha proposto che la Regione, in virtù della sua partecipazione nelle società RAV e SAV, utilizzi parte degli utili conseguiti - che per il periodo 2005/2009 ammontano a oltre 1.000.000 di euro all'anno - per ridurre il costo del pedaggio per i residenti, senza gravare, in tal modo, sul bilancio della Regione. Ha poi sottolineato che il Governo nazionale sta studiando delle misure analoghe di sconto sui pedaggi per i residenti di alcune tratte problematiche. Facendo poi riferimento all'accordo dell'estate tra la Regione e le società concessionarie per praticare gli sconti ai soli pendolari, ha fatto presente che quest'iniziativa - pur rappresentando un primo passo positivo - è rivolta, tuttavia, ad un numero molto limitato di cittadini e risulta, quindi, insufficiente rispetto alla proposta più articolata e complessiva contenuta nella petizione.
In data 4 novembre 2011 il Presidente della Regione ha trasmesso al Presidente del Consiglio regionale una relazione sulla petizione, che è stata consegnata ai commissari nel corso della riunione del 7 novembre 2011.
In data 7 novembre 2011 la commissione ha effettuato l'audizione del Presidente del Consiglio di amministrazione della società RAV, architetto Pierluigi Marquis, del Presidente del Consiglio di amministrazione della società SAV, geometra Domenico Calza, e del Presidente della Regione Rollandin.
L'architetto Marquis, nel condividere l'esistenza di difficoltà per raggiungere il capoluogo regionale e di quelle di natura logistica e dello stato infrastrutturale, ha riferito che la sua società ha posto in essere due iniziative per ridurre il disagio dei cittadini: la prima - che concerne la gratuità dei passaggi Aosta ovest e Aosta est - è finalizzata a sgravare la viabilità ordinaria, con tutto ciò che ne consegue sia per la sicurezza del traffico che per la riduzione del disagio ambientale, in virtù del fatto che si bypassa Aosta; la seconda riguarda la predisposizione di un protocollo sugli sconti per i pendolari, che è stato portato dal 20 al 50 percento, che ha portato alla sottoscrizione di 630 abbonamenti. Ha reso noto che, in considerazione del fatto che la società RAV gestisce una tratta autostradale con un sistema di tipo aperto e non di tipo chiuso, la società non è in grado di controllare i transiti, risultando quindi difficile fare una simulazione dell'interesse per il traffico interno, in quanto, nonostante la brevità del tracciato, ci sono 22 itinerari diversi e, benché si possa sapere dove entra l'automobilista, non è possibile, per tutti coloro che utilizzano la Viacard o i contanti, stabilire il percorso che fanno (diverso è il discorso del Telepass che oggi incide per il 52 percento circa della modalità di pagamento).
Premesso che il tratto di autostrada gestito dalla società RAV ha avuto dei grossi costi di realizzazione, ha evidenziato che il numero dei transiti rilevati risulta molto inferiore rispetto alla media delle altre autostrade nazionali, determinando una diminuzione del 55 percento degli incassi a chilometro rispetto a quelli della rete nazionale. Ha aggiunto che, se da una parte la tariffa viene considerata cara, dall'altra non c'è utile per la società che ha accumulato un disavanzo di 160.000.000 di euro. Precisa che, in funzione dei piani finanziari, che sono stati concordati e contrattualizzati nella convenzione siglata nel dicembre 2009, la società deve rientrare del costo di realizzazione dell'opera e che alla stessa deve essere riconosciuta una percentuale di utile che è stata indicata nel 3 percento, mentre altre realtà autostradali hanno un utile di gestione sull'investimento complessivo di circa il 9 percento. Ha sottolineato che la società RAV quest'anno ha registrato un margine operativo lordo di 5.000.000 di euro e che la stessa, per portare in utile il bilancio, dovrà aumentare progressivamente le tariffe da qui al 2032.
Ha informato la commissione che una delle modalità individuate per contrastare l'aumento delle tariffe è stata quella di richiedere alla parte italiana della società di gestione del Traforo del Monte Bianco il conferimento di una parte dell'extragettito, che viene riconosciuto per cinque anni a decorrere dal 2010, che ammonta ad una quota del 3,5 percento e che è pari a 1.830.000 di euro, per rimodulare il piano finanziario della società RAV in modo tale da poter contenere l'incremento dei pedaggi. Ha comunicato che un'altra possibilità operativa - per la quale, però, occorre un contributo costruttivo da parte dello Stato - è rappresentata dalla rimodulazione tariffaria dei mezzi leggeri e di quelli pesanti, andando a gravare maggiormente sul traffico pesante e alleggerendo, in tal modo, quello leggero, dal momento che la scelta del percorso da parte di un mezzo pesante non dipende dalla tariffa, ma da altre ragioni commerciali. Ha concluso ponendo l'accento sul fatto che la società ha costituito un gruppo di lavoro finalizzato a mitigare l'effetto degli aumenti tariffari attraverso l'individuazione di iniziative che portino ad avere una tariffa più adeguata alle aspettative dell'utenza.
Il geometra Calza fa rilevare che, sebbene la società SAV si sia sempre adoperata per ottenere delle agevolazioni sull'utenza dei residenti, bisogna tenere conto del fatto che c'è anche un azionariato privato di maggioranza che è molto più forte di quello pubblico, ma che, comunque, si è sempre reso disponibile a parlare ed a cercare delle soluzioni. Premesso che viene presa in considerazione la riduzione sull'aumento tariffario dei passaggi rilevati attraverso il Telepass - in quanto non vi sono altri mezzi per poter valutare l'utenza regionale rispetto alle altre - ha dichiarato che, se si parla di sconto del 50 percento sulla tariffa globale come quella dei pendolari, si tratta di cifre più importanti e sale quindi il delta di introiti. Ha chiarito che, ipotizzando che l'80 percento del traffico completo Telepass all'interno della rete sia costituito dall'utenza valdostana, se l'aumento previsto in quest'anno riferito al 2012 viene ridotto del 50 percento, si ha un importo di 170.000 euro se si considera la classe A, che sale a 213.000 euro su tutte le classi. Per quanto attiene all'adozione delle modalità di agevolazione tariffaria da abbonamento per quanto riguarda i lavoratori pendolari all'interno della Regione, ha affermato che lo sconto è passato dal 20 al 50 percento, in considerazione del fatto che l'agevolazione dalla visione pendolare/lavoratore dipendente è stata ampliata a favore dei professionisti.
Il Presidente della Regione Rollandin, per quanto attiene al fatto che la popolazione residente possa utilizzare il sistema autostradale al fine di alleggerire la veicolazione nell'ambito regionale, ha ritenuto che la tangenziale Aosta est e Aosta ovest costituisca la soluzione ottimale. In relazione alla questione del traffico normale sull'autostrada, ha ricordato che lo sconto sulla tariffa, implementato dal 20 al 50 percento, è stato esteso a tutti i lavoratori pendolari. Ha rilevato, infine, che oltre agli interventi attualmente in atto è stata chiesta all'ANAS l'autorizzazione per ridurre del 50 percento gli ultimi aumenti dei pedaggi, la cui entità si aggira sul 10 percento. Precisa tuttavia che, ad oggi, non è ancora pervenuta alcuna risposta in merito.
In data 14 novembre 2011, infine, la commissione ha effettuato l'audizione dell'amministratore delegato della società Italiana per il Traforo del Monte Bianco, geometra Mario Battaglia.
Il geometra Battaglia ha reso noto che nel 2009 è stato sottoscritto tra i ministri delle infrastrutture italiano e francese un accordo sulla base del quale le tariffe del pedaggio dei Trafori del Monte Bianco e del Fréjus dovevano aumentare del 3,5 percento nel corso del quinquennio 2010-2014. Ha precisato che, in considerazione del fatto che le tariffe dei due trafori debbono essere identiche, anche il Traforo del Monte Bianco ha applicato per i due esercizi precedenti e per i tre successivi il suddetto incremento. Ha riferito che, mentre per il Traforo del Fréjus l'extragettito è stato assegnato in parti uguali alle due società di gestione per finanziare e costruire la galleria di sicurezza, per quello del Monte Bianco, invece, la concessionaria francese ATMB ha utilizzato l'extragettito per migliorare la strada di accesso al traforo sino all'autostrada Le Fayet. Al contrario, la concessionaria italiana SITMB ha incassato questo extragettito e lo ha accantonato in un fondo, in attesa che venga stabilito in quale misura utilizzarlo e come destinarlo alla società stessa. Ha dichiarato a tale proposito che sono stati più volte interpellati i ministeri competenti per sollecitare una decisione in tal senso, dal momento che l'Agenzia delle entrate ha chiesto di sottoporre questo importo a tassazione. Ha aggiunto poi che la società ha rivolto un'istanza ai capi di gabinetto dei ministeri delle infrastrutture e dell'economia con la precisa finalità di destinare il 50 percento dell'extragettito all'allineamento del Traforo del Monte Bianco ai migliori standard di sicurezza europei e l'altro 50 percento (per un importo teorico di 800.000 euro/anno) alla mitigazione degli incrementi tariffari già previsti sul tronco stradale della RAV Aosta-Courmayeur, così come previsto da un apposito articolo della convenzione sottoscritta dalla RAV con l'ANAS nel dicembre 2010. Premesso che le tariffe subiranno quindi una riduzione, dal momento che l'aggravio del 3,5 percento vale per il quinquennio sopra indicato, ha rilevato che la percentuale di applicazione dell'incremento tariffario della società del Monte Bianco è determinata dalla media dei tassi inflattivi registrati in Italia e in Francia.
Sulla base delle audizioni effettuate e dei confronti sviluppatisi nel corso delle stesse, la commissione, all'unanimità, prendendo atto che la richiesta di autorizzazione formulata dalla Presidenza della Regione all'ANAS di riduzione del 50 percento degli ultimi aumenti dei pedaggi autostradali non è finora pervenuta, auspica fortemente che tale organismo fornisca in tempi brevi una risposta in merito alle sollecitazioni avanzate in tal senso.
Presidente - Ricordo che su questa petizione è stata presentata una risoluzione dal Partito Democratico.
La parola al Consigliere Donzel.
Donzel (PD) - Egregio Presidente, cari colleghi, mi preme anzitutto rivolgere un sentito ringraziamento ai colleghi della II Commissione, e in particolare al suo Presidente, per il modo con cui hanno trattato la discussione di questa petizione e perché, anche se da parte nostra proprio in ultimissima istanza sono arrivate richieste di audizioni, in particolare quella del geometra Battaglia, c'è stata la cortesia di darci la possibilità di sentire tutti i soggetti che potevano fornirci informazioni. Riconosco che la relazione qui presentata rappresenta in modo chiaro ed esplicito i termini del confronto in commissione, quindi un grazie sincero.
Consentitemi poi di fare una piccola riflessione più generale, cioè: arriva una petizione come questa sulla tematica dei trasporti e sappiamo quante interpellanze sono state fatte sul tema dei trasporti...ricordo che la maggioranza si era impegnata in quest'aula a fare un dibattito monotematico in Consiglio sul tema dei trasporti. Ciò non è avvenuto, con nostro grande rammarico, e quindi andremo avanti con interpellanze e petizioni per riuscire a portare all'attenzione quello che, secondo noi, è una nota dolente della situazione trasporti in Valle d'Aosta. Quindi, in attesa di questo Consiglio monotematico, consentitemi ancora una considerazione. Le petizioni come questa che hanno raccolto oltre 1.100 firme, fra l'altro una petizione apertamente sostenuta dal Partito Democratico...ho notato, con una certa simpatia, come ci sia stata una cura scientifica da parte dell'informazione di non dire mai che era sostenuta dal Partito Democratico...insomma, è opinione diffusa fra tutti che ormai i partiti non fanno più parte della società civile, quindi in alcun modo possono concorrere e partecipare a sostenere delle iniziative di raccolta firme. Questo è il sentire generale e mi fa invece molto piacere che almeno da parte del mondo femminile di "Se non ora quando" a livello nazionale sia stato lanciato, invece, un invito a tutte le donne ad entrare nei partiti e ad attivarsi nella vita politica.
Fatte queste premesse, vado subito al merito della questione che esprime anche la ragione per cui a questa petizione fa seguito una risoluzione, non tanto per evidenziare come di solito le petizioni si concludano come una sorta di nulla di fatto, cioè di presa d'atto del Consiglio - non è questo l'obiettivo -, ma proprio per ribadire che è dall'esame che c'è stato in aula che arrivano le ragioni profonde per ribadire la necessità di un impegno che vada nella direzione di ridurre i pedaggi autostradali a tutti i valdostani. L'autostrada in Valle d'Aosta non è più un bene di lusso, uno strumento che si possono permettere solo quelli che hanno quattrini; è una necessità vitale per molte persone, lo abbiamo visto, ci sono problemi che riguardano i collegamenti in questa regione e capita spesso che debbano usufruire dell'autostrada cittadini per raggiungere Aosta come località dove sono offerti i principali servizi, fra cui - non dimentichiamo - l'ospedale. Pensate cosa vuol dire per chi abita a Pont-Saint-Martin, che magari è anziano e ha familiari con problemi di salute e deve recarsi in tempi brevi, non può certo scarrozzarsi la statale, non può utilizzare per orari i mezzi pubblici, quindi l'autostrada diventa uno strumento, magari per un breve periodo. Quindi il fatto che oggi si sia intervenuti e positivamente a ridurre del 50 percento la tariffa per i lavoratori è un segnale importante, ma questo esclude una fetta significativa di cittadini valdostani. Così come ci ha fatto piacere scoprire che anche ai professionisti è stata offerta questa possibilità...adesso andremo a studiarci in dettaglio quali sono le procedure per essere accreditati come professionisti, che hanno titolo ad utilizzare lo sconto autostradale del 50 percento...fatto sta che c'è stato l'interesse ad allargare questo.
Però, proprio perché in questi giorni è tornata di moda una parola desueta, poi bisognerà vedere se si traduce in fatti concreti, cioè la parola "equità", vorrei segnalare che noi stiamo in questo momento riducendo del 50 percento la tariffa autostradale ad una persona che giustamente ne usufruisce, ma forse è un dirigente da 100.000 euro all'anno e facciamo pagare la tariffa intera ad una persona che usa l'autostrada, ma è un precario, ha un reddito bassissimo. Abbiamo scoperto recentemente che ci sono gli operatori di sostegno jolly, che ricevono una chiamata sul cellulare che li convoca per andare il mattino dopo a lavorare in una scuola che è magari a Gressoney, e...come la raggiungono quella scuola in pieno inverno? Devono usare l'autostrada! In busta paga ci sono 1.100 euro al mese, ma tariffa intera, perché non sono pendolari, cioè girano come birilli, non hanno una sede fissa. Questo per farvi capire cosa volevamo significare con questa petizione. Giustamente sono stati fatti dei provvedimenti, e mi fa molto piacere che i nostri croupier raggiungano tempestivamente la sede di Châtillon ed abbiano lo sconto del 50 percento perché lavoratori dipendenti, ma rendiamoci conto che forse stiamo prendendo denaro pubblico per regalarlo a chi lo ha già! Non era questo l'obiettivo che ci eravamo dati con la riduzione del 50 percento, non era quello di dare dei benefit a chi già sta bene; l'obiettivo era invece quello di venire in soccorso a quelli che hanno delle difficoltà! A me non importa niente di ridurre la tariffa a chi sta bene, mi importa ridurre la tariffa a chi sta male!
Quindi ribadiamo la necessità di una riduzione del 50 percento a tutti i valdostani, non ai benestanti valdostani che usano l'autostrada, altrimenti non c'è un principio di equità. Si possono trovare altri sistemi, valutare soglie di reddito per accedere a questo beneficio...perché devono accedere così? Ci saranno delle soglie di reddito e chi sta sopra una soglia di reddito non ha diritto allo sconto autostradale...
(interruzione del Vicepresidente André Lanièce, fuori microfono)
...ha ragione, mi scusi, Vicepresidente, il testo è generico, volutamente generico, perché è un impegno generico, tant'è che non critico a spada tratta, ma dico che è positivo ridurre del 50 percento; tuttavia, sto facendo emergere, grazie al lavoro che ha fatto la II Commissione, una serie di riflessioni che prima non eravamo in grado di fare. Una volta tanto non è che sto dicendo solo il PD, dico che il PD ha portato uno stimolo che poi ha fatto nascere delle riflessioni, che adesso riporto in questa sede e non è che sto suggerendo la soluzione definitiva, sto suggerendo delle problematiche su cui invito i colleghi a riflettere ed a dire se queste cose sono ragionamenti assurdi o sono ragionamenti che si collocano nella particolare condizione che stiamo vivendo. Così come mi ha fatto piacere che dei giovani valdostani che fanno capo al Foyer Valdôtain, anche loro abbiano sentito l'esigenza di percorrere questo discorso della riduzione dei pedaggi autostradali, magari collegandoli anche al discorso della benzina, che è un discorso assolutamente valido. Qui non è che uno vuole essere il primo della classe, stiamo solo cercando di dire che questo è un problema.
Noi abbiamo visto che le soluzioni che vengono prospettate addirittura possono avere al loro interno dei contenuti di iniquità ed addirittura esasperare ancora il rapporto difficile che c'è fra chi è in una situazione economica difficile e chi non lo è. Quindi il nostro impegno resta un impegno generico, ma viene ribadito, perché giustamente la commissione non poteva che concludere in questo modo la petizione. Vorrei far capire che quando si chiede all'ANAS la riduzione del 50 percento, non stiamo parlando di riduzione del 50 percento della tariffa, ma stiamo parlando della riduzione del 50 percento degli aumenti che devono ancora arrivare, quindi una riduzione minimale rispetto alla riduzione dei pedaggi attualmente in essere!
Consentitemi poi di fare alcune considerazioni. È stato davvero molto prezioso il contributo dei presidenti delle società, che hanno dimostrato di conoscere bene le società che stanno amministrando, ma mi permetto di sollevare una questione. Quando l'architetto Marquis, Presidente di RAV, ci rappresenta la situazione debitoria e la fatica che deve fare RAV per andare a ripianare, quindi dice non ci sono dei dividendi perché ci sono delle perdite da coprire per parecchi anni, non si dimentica però di dire correttamente che alle società è garantito il 3 percento di utile! Il geometra Calza, molto opportunamente, dice che un ragionamento sulla riduzione delle tariffe può essere portato avanti, è stato proprio lui a farci rilevare come i professionisti siano stati inseriti dentro il meccanismo dei pendolari lavoratori; quindi, quando c'è una volontà politica, una certa strada la si può percorrere fino in fondo.
Allora ribadiamo che questa sollecitazione che è arrivata da una petizione che apertamente il partito ha sostenuto, non è una sollecitazione superficiale; altri esempi vengono dal fatto che ad esempio c'è un extragettito derivato dalla Società Monte Bianco, che - si fa esplicito riferimento - potrebbe essere utilizzato per riduzioni anche tariffarie. Bisogna fare delle scelte, certo, scelte non facili. Noi saremmo perché le scelte andassero a vantaggio di quelli che utilizzano questo strumento in un momento di particolare difficoltà economica, quindi resta ferma la nostra posizione espressa nella risoluzione che, naturalmente non in termini imperativi, ma in termini di sollecito, chiede all'Amministrazione regionale di riflettere intorno alla riduzione del pedaggio autostradale. Vediamo di fare una riflessione, per cui anche quelli che per svariate ragioni...addirittura c'è in alcune persone la difficoltà di utilizzare strumenti come il Telepass, il fatto che per la natura dell'utilizzo saltuario dell'autostrada non hanno una percorrenza stabile...penso che mettendosi attorno ad un tavolo, con una serie di ragionamenti seri, si possa arrivare ad una soluzione che sia più equa e che vada a vantaggio di tutti i valdostani, mentre adesso risulta essere fortemente parziale.
Presidente - La parola al Consigliere Louvin.
Louvin (ALPE) - Grazie Presidente.
Il gruppo ALPE aggiunge solo qualche considerazione che ci pare non inutile su una problematica opportunamente sollevata da un gruppo di cittadini. Anche per noi non è un crimine che sia appoggiata ed ispirata da un partito politico, sia esso di maggioranza o di opposizione; è un momento di trasparenza ed un momento anche di opportuna dichiarazione di intenti e di volontà da parte dei partiti politici essere partecipi di iniziative popolari; quindi non lo riteniamo disdicevole.
Vorremmo fare alcune sottolineature che si rendono utili, essendo a pochi giorni da un ennesimo aumento tariffario sulle tratte autostradali; se non abbiamo colto male i segnali che ci sono venuti nel corso delle utili e complete audizioni che abbiamo fatto in commissione, avremo presto quasi il 12 percento in più sulla tratta di competenza di SAV ed un considerevole aumento anche su quella di pertinenza della RAV verso l'Alta Valle. Siamo attraversati da una autostrada d'oro, che stiamo contribuendo a ripagare a caro prezzo come utenti e ci sembra che questo meccanismo sia assolutamente anomalo (sto parlando del meccanismo di determinazione delle tariffe, rispetto al quale il discorso poi degli abbonamenti, degli sconti praticati rimane a latere). A creare problema sono delle tariffe che non sono solo, come lamentano i concittadini, pesantemente vessatorie nei confronti dell'utenza locale valdostana, ma sono dannose anche per l'economia valdostana, per l'afflusso turistico, per le attività commerciali o professionali che si svolgono nella regione. Questo è un nodo da sciogliere, perché è vero che sono tratte - in particolare quella della RAV - a bassa utenza, ma sono delle tratte assolutamente indispensabili nel quadro di un circuito più ampio, dove società concessionarie riescono ad avere su altre tratte, di più forte percorrenza, dei numeri molto più elevati.
Noi crediamo che ci sia modo, operando sul meccanismo tariffario nel suo complesso, ma naturalmente è cosa che sfugge alla Regione, nella possibilità di determinarlo ci siano delle logiche più eque da applicare, meno penalizzanti come in questo caso per le tratte alpine, dove nel complesso, e soprattutto per il traffico pesante, va contenuto il traffico, ma dove non si possono neanche esigere delle tariffe di questo ammontare. Abbiamo apprezzato e apprezziamo lo sforzo che viene compiuto per rendere meno oneroso per i lavoratori pendolari queste due tratte, la sua estensione anche a quella dell'Alta Valle, il suo innalzamento, una certa elasticità che si è praticata per consentirne l'utilizzo ad altre categorie, ma molte persone, molti lavoratori con tipologie anomale o con condizioni di precarietà del lavoro, non possono beneficiare di queste condizioni. Quindi uno sforzo ulteriore è ancora possibile.
Ci preme però - ci rivolgiamo soprattutto al Governo regionale, che ha le leve sulle nostre rappresentanze nelle società controllate - sollevare una questione di evidente diseguaglianza che abbiamo su due versanti della montagna. Sicuramente il Presidente Rollandin ha avuto modo di accorgersi che da Chamonix a Le Fayet il cittadino savoiardo non paga quella tratta autostradale, e noi siamo venuti a conoscenza dalla spiegazione tecnica che è stata operata e che in parte è stata ricostruita fedelmente dal Presidente Rosset, del perché di questa diseguaglianza. Il motivo è che ci sono degli extragettiti, sono delle somme che sono prelevate sui passaggi del Traforo del Monte Bianco, in aggiunta alla tariffa normale, in analogia con quelle del Fréjus per mantenere identità di prezzo del pedaggio fra le due strutture traforistiche, e che qui vengono accumulate. Qui abbiamo un accumularsi di uno stock di extragettito nelle tasche del Traforo del Monte Bianco, che - devo dire - ha avuto modo già di rifarsi economicamente in questo periodo, che deve tenere bloccato, perché non può destinarle a nulla queste somme, e c'è un'operazione di sollecitazione che è stata iniziata per poter utilizzare queste somme, in abbattimento almeno delle tariffe per quanto riguarda la tratta di adduzione verso il Monte Bianco. Noi crediamo che questo debba essere scongelato, si tratta di 1.830.000 euro all'anno per un quinquennio, e se una parte di questo extragettito può essere scongelato, invece di rimanere fermo nelle casse del traforo ed essere utilizzato analogamente all'operazione che viene fatta sul versante francese, per venire incontro al problema tariffario sul nostro versante, credo che questo debba essere fatto.
Crediamo che ci siano delle forti anomalie nella gestione tariffaria complessiva di questo attraversamento della Valle d'Aosta, i costi sono altissimi; per andare da Ivrea a Chamonix abbiamo delle tariffe che sono uniche in Europa, abbiamo un'assoluta necessità, se crediamo nella coesione territoriale, se crediamo nella possibilità di avere un rafforzamento dei traffici, se crediamo nel decongestionamento nella nostra regione delle tratte urbane - chi da Pont-Saint-Martin viene ad Aosta credo arrivi ormai ubriaco di rotonde, perché ne fa una quantità spropositata, quindi diventa una necessità di sopravvivenza ricorrere alla tratta autostradale! -, di riportarci complessivamente su dei binari di normalità.
Quindi con l'appoggio che diamo alle iniziative che sono state adottate per il contenimento dei costi per i lavoratori pendolari, con l'auspicio che venga rafforzata questa politica e che venga estesa, conformemente a quanto chiede la risoluzione presentata dai colleghi del Partito Democratico, questa possibilità di riduzione dei costi, noi esprimiamo apprezzamento per la mobilitazione che c'è stata su questo tema e riportiamo, Presidente Rollandin, delle considerazioni più ampie sulle problematiche dei trasporti e del trasporto pubblico, in particolare della nostra regione, ai giorni successivi, quando avremo modo e tempo di approfondire gli argomenti in discussione di bilancio. Grazie.
Presidente - La parola al Presidente della Regione, Rollandin.
Rollandin (UV) - Grazie Presidente.
Ho ascoltato con molta attenzione la relazione del Presidente Rosset, che ha svolto un'analisi puntuale in merito alle tariffe autostradali. Questa relazione ha messo a fuoco le iniziative già presentate e sperimentate, i risultati ottenuti, e credo che questi, senza ripetere quello che è stato proposto nel merito delle audizioni che avete fatto come commissione, hanno permesso di chiarire ulteriormente le posizioni delle due partecipate minoritarie; lo sottolineo, perché questo non è un fatto da poco, come pure l'aspetto collegato con il piano finanziario che le società hanno presentato, nel momento in cui hanno chiesto la proroga delle concessioni. Un piano finanziario che è stato costruito come linea di principio nel segno della possibilità di investire per la sicurezza e per le migliorie legate alla tratta autostradale, di investire per la sicurezza degli abitati, riducendo i rumori conseguenti al passaggio in concomitanza con i paesi, e tutto questo ha portato ad un piano finanziario approvato dall'ANAS, in cui vi è un aumento tariffario che è quello che conosciamo.
Abbiamo già in precedenza detto che questo piano per la nostra realtà ci sembrava esagerato, soprattutto tenendo conto dell'impatto che questo ha sul traffico leggero e sul traffico commerciale, quello leggero legato all'aspetto turistico che voi correttamente avete sottolineato: il fatto di arrivare e trovarsi con la nostra tratta, una volta finiva a Santhià e ricominciava a Quincinetto, oggi la tratta è unica e ci si rende conto che l'insieme ha un peso notevole! Questo noi lo abbiamo non solo detto, ma fatto presente come maggioranza e con la sensibilità che tutte le forze hanno sempre avuto per questo problema; ricordo le iniziative promosse anche da Stella Alpina, nello specifico. Noi abbiamo sempre fatto presente che per la Valle d'Aosta ci doveva essere un intervento che tenesse conto di due fattori: uno, che ha ricordato il collega Donzel, l'autostrada è la via per eccellenza della mobilità regionale, anche se andiamo in controtendenza rispetto al trasporto pubblico, perché mentre le auto girano sull'autostrada i pullman girano vuoti sulle strade statali...e anche questo è un tema che dovrà essere affrontato, perché paghiamo milionate di euro per un servizio pubblico che ha un ritorno marginale, non dico la ferrovia, che sappiamo 2.000.000 contro 23, ma sugli autobus è la stessa cosa, tranne i pullman che sono completi solo per gli studenti, per il resto possiamo prendere un taxi e guadagneremmo noi ed i taxi! Siamo a questi livelli!
Ora dobbiamo, anche lì, renderci conto di una scelta, in genere l'aspetto che abbiamo cercato di mantenere è che il servizio pubblico va mantenuto, va detto che deve essere migliorato, dobbiamo incentivare questo; ad oggi, purtroppo, non abbiamo avuto molti risultati, perché la gente prende la propria macchina per muoversi oltre che per raggiungere il posto di lavoro, per fare delle commissioni e per spostarsi da una parte all'altra per una serie di ragioni che non voglio qui riprendere. Perché dico questo? Perché bisogna anche capirci! Da una parte abbiamo fatto una scelta come maggioranza, puntando i piedi e chiedendo ad ANAS, cosa non facile, vorrei ricordare che il fatto di aver ottenuto che ci fosse una riduzione del 50 percento per tutti i pendolari...perché all'inizio si era voluto insistere nel riconoscerlo solo ai dipendenti pubblici, poi è stato allargato a tutti i pendolari ed anche ai liberi professionisti, agli operai, quelli che recano al lavoro da una parte all'altra! Poi chiaramente gli operai, qui dobbiamo riconoscerlo, viaggiano ancora sui camioncini o sui pulmini, sono gli unici che viaggiano ancora in gruppo, mentre tutti gli altri viaggiano ognuno con la propria auto. Se ci sono quattro dipendenti pubblici...
(interruzione del Consigliere Louvin, fuori microfono)
...no, prendevano comunque l'autostrada per i tempi. Per l'operaio anche arrivare mezz'ora prima vuol dire lavoro. Le imprese portano gli operai, gli operai vanno con l'impresa, quindi ci sono ragionamenti che sono stati fatti e noi siamo l'unica realtà che è riuscita ad ottenere il 50 percento.
In un'interpellanza abbiamo risposto ai colleghi che ci avevano chiesto cosa succede da altre parti sulle riduzioni tariffarie, abbiamo detto che le riduzioni tariffarie andavano da 10 fino a 20 percento, là dove sono ottenute per tratte limitate, mentre qui l'abbiamo ottenuta per tutti e su tutta la rete autostradale! Allora questo è stato fatto subito dalla maggioranza - e approvato poi da tutti - ed ottenuto con difficoltà dall'ANAS. A fronte di questo abbiamo chiesto all'ANAS, tenuto conto degli aumenti di cui i colleghi hanno parlato, cioè dell'ultimo aumento tariffario, non di tutta la tariffa, come diceva correttamente Donzel, non è che abbiamo chiesto il 50 percento della tariffa per tutti, ma la riduzione dell'aumento tariffario che era ultimamente del 19,28, di poterlo ridurre del 50 percento. Abbiamo fatto questa richiesta ad agosto, abbiamo anche sollecitato le risposte e vogliamo dire che, a parte il governo tecnico, già prima, a livello di ANAS, era in corso una rivoluzione nell'organizzazione delle strutture tecniche centrali, per cui l'ANAS diventa una struttura a sé stante con una sua autonomia, che porta ad una serie di modifiche. Questo ha portato ad avere, da parte degli interessati, delle opzioni che non erano quelle forse di analizzare nel dettaglio questa situazione.
Noi, questa proposta, la stiamo spingendo, la ripresenteremo adesso - non sappiamo se ci saranno ulteriori cambiamenti a livello di responsabili - e riteniamo che quella sia la soluzione. Tutte le soluzioni possibili le abbiamo cercate, quindi riteniamo oggettivamente di aver fatto il possibile ed ottenuto più di quello che sia mai stato ottenuto dalle altre Regioni, per ridurre l'impatto economico per tutti quelli che viaggiano e, in particolare, quelli che viaggiano regolarmente sull'autostrada. Questo credo sia un indubbio vantaggio, non sto a ricordare il discorso della tangenziale di Aosta, anche quello è un problema che sta dando sempre più risultati ed è positivo. Si potrà fare di più? Ripeto, la lettera è ancora lì, non ha avuto risposta, né positiva, né negativa; adesso insisteremo con i tecnici che, con il Ministro Passera, responsabile delle infrastrutture...mi auguro siano sensibili a questi problemi. Però noi abbiamo fatto, oggettivamente - e prima ancora della petizione - tutto quello che era possibile da un punto di vista delle richieste alle società, che devono essere comunque autorizzate dall'ANAS. Quindi riteniamo di aver svolto il ruolo che è giusto che avessimo fatto o svolto nel modo ottimale e siamo ancora oggi disponibili a continuare quest'azione per la riduzione dei costi.
Ho letto la risoluzione, credo che francamente quello che è scritto in quel documento noi lo stiamo facendo e lo abbiamo fatto; allora o voi aspettate gli sviluppi, nel caso non ci venisse data risposta, ed insieme ripresentiamo una proposta che si aggiorni, oppure su questa non possiamo dire, oggi, approviamo una risoluzione che dice esattamente quello che abbiamo già fatto! Quindi su questo, se non la ritirate, ci asteniamo, perché francamente abbiamo già fatto quello che si doveva.
Un'ultima notazione sull'extragettito, che è un argomento rilevante che il collega Louvin ha affrontato con dovizia di particolari e che voglio ricordare come genesi. Questo è un tema che data da più anni, decisione presa fra Traforo del Monte Bianco e Fréjus, che hanno pensato bene e correttamente di ritenere una parte delle entrate, da utilizzare in modo da perseguire quegli obiettivi che lei ha ricordato, cioè ottimizzare gli accessi al tunnel - per quanto riguarda il Fréjus di fare la canna di sicurezza, qui al Bianco è ferma, perché non ci sono le volontà politiche per intervenire in tal senso - e ridurre il costo del traforo.
Il vero problema - e darò copia della corrispondenza tenuta a tutte le riunioni ufficiali bilaterali che ci sono state ancora ultimamente a Roma - lo hanno posto i ministeri competenti, sia il MEF che i trasporti, i tecnici, i responsabili hanno dato parere negativo sulla possibilità di fare quello che ha fatto la Francia. Noi avevamo detto: in Francia il 3,5 lo hanno già sbloccato per i francesi, loro stanno facendo le opere, non hanno fatto ribassi, ma stanno facendo con questi soldi le opere di adduzione al traforo...perché non possiamo fare la stessa cosa? La valutazione fatta dai funzionari è stata - darò copia, così si legge in che modo - arzigogolata per dire che, siccome questa era per incentivare il modo intermodale...al che ho detto: ma scusi, la ferrovia non arriva al Monte Bianco, chiaramente dovremo arrivarci alla ferrovia! Se arriva ad Aosta, per adesso non passa nemmeno il treno normale, figurati il merci, cioè abbiamo spiegato loro che dobbiamo pur fare qualcosa per attivare un meccanismo per attestarci...malgrado questo, hanno detto di no. Ho detto: ma dall'altra parte il treno arriva da Chamonix su al Bianco; mi hanno risposto: lì sono i francesi che hanno deciso. Questo per dire in che termini il tema è stato posto, da noi correttamente, supportato, e purtroppo questa è una battaglia ancora in sospeso; però possiamo darvi contezza che non solo stiamo insistendo, ma faremo l'impossibile per sbloccare la situazione, perché mentre dall'altra parte c'è, dalla nostra non c'è. Fra l'altro sono soldi che sono lì fermi da tre anni, quindi è un assurdo!
Credo di aver dato una spiegazione di quello che è successo e che non siamo riusciti a sbloccare, mentre per quello che è stato fatto ritengo che quello che tecnicamente era possibile noi lo abbiamo proposto e, in parte, è stato realizzato secondo le autorizzazioni. Purtroppo non possiamo decidere noi, questa è una decisione che deve essere assolutamente avallata dall'ANAS. Noi insisteremo su questo, però di più, ad oggi, non possiamo fare. Grazie.
Presidente - Passiamo alla votazione della risoluzione.
La parola al Consigliere Donzel.
Donzel (PD) - Grazie Presidente. Una brevissima replica, tanto per far capire che anche noi abbiamo ascoltato con attenzione il contributo dei colleghi ed il contributo del Presidente.
Sicuramente non contestiamo le azioni messe in campo e ribadiamo che sicuramente già riuscire a contenere del 50 percento gli aumenti avrebbe una ricaduta positiva, oltre che per i valdostani, per i turisti, come ricordava prima il collega Louvin.
Però come ci è capitato, non per cocciutaggine o perché vogliamo giocare un ruolo di un certo tipo, con il bon chauffage, quando chiedevamo di avere un'attenzione particolare ai redditi più bassi...la prima volta è stato esteso a tutti i valdostani...abbiamo visto che, con il tempo, dimenticandosi che la proposta è di minoranza, poi è diventata patrimonio collettivo e le cose si sono evolute in una certa direzione. Allo stesso modo continuiamo a sollecitare il fatto che potrebbero esistere delle formule - ovviamente non sono né un tecnico, né un esperto di autostrade, mi limito a dire che si può fare di più - secondo cui ai cittadini valdostani viene concessa una sorta di Viacard che consente di fare - in certe circostanze, perché lo si evince da parametri da definire - un 20 corse gratuite all'anno, cioè andare verso un meccanismo che consente nei casi di vera necessità la possibilità di sconti per tutti. In questo senso rimaniamo di questo avviso; dal nostro punto di vista non contestiamo le azioni messe in campo dalla maggioranza, ma diciamo che in una situazione particolare, con famiglie in situazione di difficoltà, la questione andrebbe assunta. Non sto qui a riprendere un discorso che dovrebbe essere svolto in sede di bilancio, che riguarda in generale il trasporto pubblico, come ha evocato il Presidente, che necessita di ripensamenti; è chiaro che non possiamo immaginare corse di trasporto pubblico a mezzanotte in località come la Valle d'Aosta, dove invece magari uno, in necessità, potrebbe avere bisogno di utilizzare lo strumento dell'autostrada.
Parte una sollecitazione, che non vuole essere un atto di puntiglio o di orgoglio, ma una sollecitazione a riflettere su questa cosa che dicevamo, di valutare la possibilità che alle famiglie che sono al di sotto di un certo reddito possano essere fornite delle card che consentano un certo numero di passaggi autostradali a tariffa ridotta. È un'ipotesi di lavoro che ci sentiamo di avanzare in questa sede. Grazie.
Presidente - La parola al Presidente della Regione, Rollandin.
Rollandin (UV) - Grazie Presidente.
Solo per precisare che la risoluzione, come è presentata e dove dice: "la Giunta regionale ad avviare con urgenza azioni volte a ridurre i pedaggi per tutti i cittadini"...è un'azione che noi abbiamo già attivato. Se adesso parliamo della card per uno o due viaggi, è un discorso completamente diverso che - posso assicurare - avevamo già scelto di fare; la risposta è stata niet su tutta la linea. Non è che adesso non lo vogliamo fare perché lo proponete voi, vi diciamo solo che è quello che abbiamo già proposto. Ho anche detto: noi non abbiamo ancora avuto risposta, sollecitiamo volentieri questo, quindi andiamo nella direzione auspicata, ma non mi sembra corretto impegnare la Giunta regionale "ad avviare con urgenza"! Scusate, noi non solo l'abbiamo avviata, ma vi diamo la copia delle lettere già inviate! Fino a prova contraria quello che è scritto ha un senso, quindi questa è la ragione per cui ci asteniamo su questo atto.
Presidente - Pongo in votazione la risoluzione presentata dal gruppo del Partito Democratico, che recita:
Risoluzione
Il Consiglio regionale della Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste
Preso atto della petizione per la riduzione dei pedaggi sull'Autostrada Courmayeur - Aosta - Pont-Saint-Martin;
Tenuto conto che il Geom. CALZA, Presidente della Società SAV ha dichiarato - nel corso delle audizioni tenute dalla II Commissione, competente in materia di bilanci - che le agevolazioni in essere per pendolari-lavoratori sono state estese ai "professionisti", e che è tecnicamente possibile intervenire sulla riduzione degli aumenti previsti per il 2012;
Valutato che sono spesso i cittadini più deboli ad essere esclusi da tali benefici, sia per la natura saltuaria nell'utilizzo dell'Autostrada sia per la necessità di essere dotati di telepass;
Accertato che, al forte aumento dei pedaggi degli ultimi anni, seguiranno nel 2012 e negli anni successivi ulteriori rincari, che colpiranno la mobilità dei cittadini più deboli e delle nostre imprese, dalle piccole alle medie;
Chiede
di impegnare la Giunta regionale ad avviare con urgenza azioni volte a ridurre i pedaggi per TUTTI i cittadini valdostani sull'autostrada Courmayeur-Aosta-Pont-Saint-Martin.
F.to: Donzel - Rigo - Carmela Fontana
Consiglieri presenti: 33
Votanti e favorevoli: 8
Astenuti: 25 (Agostino, Benin, Bieler, Alberto Cerise, Comé, Crétaz, Empereur, Hélène Impérial, Isabellon, La Torre, André Lanièce, Lattanzi, Lavoyer, Maquignaz, Marguerettaz, Pastoret, Prola, Emily Rini, Rollandin, Rosset, Salzone, Tibaldi, Laurent Viérin, Manuela Zublena, Zucchi)
Il Consiglio non approva.
Presidente - Il Consiglio prende atto della petizione.
Il Consiglio
Premesso che:
- in data 27 luglio 2011 è stata presentata alla Presidenza del Consiglio, ai sensi dell'articolo 36 del Regolamento interno per il funzionamento del Consiglio, una petizione popolare, sottoscritta da 1.149 cittadini, per la riduzione dei pedaggi sull'autostrada Courmayeur - Aosta - Pont-Saint-Martin;
- a norma del suddetto articolo 36, l'Ufficio di Presidenza, con deliberazione n. 112/2011 dell'11 agosto 2011, nel decidere sulla ricevibilità ed ammissibilità della petizione, ne ha avviato l'istruttoria con richiesta di informazioni al Presidente della Regione, all'Assessore al bilancio, finanze e patrimonio, e alla Commissione consiliare competente Affari generali;
- il Presidente della Regione, con lettera in data 4 novembre 2011, prot. n. 9175/GAB, ha trasmesso una relazione sull'argomento in questione;
- il Presidente della Commissione consiliare permanente "Affari generali", con lettera in data 22 novembre 2011, prot. n. 9340, ha comunicato alla Presidenza del Consiglio le risultanze degli approfondimenti svolti.
Ai sensi del quarto comma dell'articolo 36 del Regolamento interno
Prende atto
della petizione e della documentazione ad essa relativa.