Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2070 del 23 novembre 2011 - Resoconto

OGGETTO N. 2070/XIII - Interrogazione a risposta immediata: "Mantenimento dell'attuale dimensionamento delle istituzioni scolastiche regionali".

Interrogazione a risposta immediata

Preso atto delle proposte dell'Amministrazione regionale al fine di applicare l'art. 19 della L. 15 luglio 2011, n. 111 "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98 recante disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria" che erano volte ad articolare in modo diverso le istituzioni scolastiche Evançon 2 e Luigi Barone, Maria Ida Viglino e J.B. Cerlogne;

Constatato che i cambiamenti proposti dall'Amministrazione non determinano un contenimento della spesa ma un aggravio e non garantiscono neppure in modo omogeneo la continuità didattica tra la scuola dell'infanzia, primaria e secondaria;

Rilevato che le ragioni espresse ufficialmente da riunioni pubbliche di docenti e genitori sono tali da non giustificare le ipotesi di verticalizzazione prospettate dall'Amministrazione regionale e che per la sua parte l'Amministrazione regionale ha opportunamente non ravvisato le condizioni di accorpamenti visto che tali istituzioni rientrano pienamente nella normativa nazionale e regionale;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interrogano

la Giunta regionale per conoscere se sia vero che si intende mantenere l'attuale dimensionamento delle istituzioni scolastiche sopra elencate che per il momento ben risponde alla peculiarità del nostro territorio di montagna.

F.to: Donzel - Carmela Fontana - Rigo

Président - La parole au Conseiller Donzel.

Donzel (PD) - Alla luce di un dibattito che già è stato reso in questo Consiglio regionale e nel quale non era stato prospettato alcun accorpamento fra le istituzioni - molto opportunamente, devo dire, da parte dell'Assessorato - di base della nostra Regione, era stata però lasciata aperta una prospettiva di eventuale verticalizzazione per tutte le istituzioni. Tenuto conto della specificità del nostro territorio regionale e del fatto che, là dove era possibile, ciò era già stato fatto in precedenza, alcuni insegnanti ed alcuni genitori delle scuole più direttamente coinvolte, in particolare quelle dell'Evançon 2 e del Luigi Barone avevano espresso delle perplessità rispetto a questa iniziativa, che muove da una disposizione dell'ultima legge finanziaria, la quale mirava a fare cassa un po' ovunque, quindi aveva prospettato la verticalizzazione non più come quel processo che c'era ai tempi della "riforma Berlinguer", legato ad una riforma scolastica, ma semplicemente come un accorpamento volto probabilmente a ridurre il numero delle istituzioni.

Stante la particolare condizione di territorio valdostano e stante il fatto che queste quattro scuole: Evançon 2 e Luigi Barone, Maria Ida Viglino e Cerlogne, rispettano le norme del dimensionamento previsto dalla legge nazionale e soprattutto dalla nostra legge regionale, volevamo avere rassicurazioni sul fatto che questo percorso fosse rientrato e che si potesse derogare almeno fino al punto in cui non ci fosse stato un atto impositivo (ma noi riteniamo che l'atto della finanziaria fosse volto a fare un risparmio); se ciò non è possibile, vediamo quanto più possibile di mantenere la nostra specificità e la nostra organizzazione scolastica, che in questi anni nelle scuole di base sta dando degli ottimi frutti. Grazie.

Presidente - La parola all'Assessore all'istruzione e cultura, Laurent Viérin.

Viérin L. (UV) - Merci M. le Président.

Ringrazio per l'iniziativa e voglio subito tranquillizzare i colleghi, perché è un argomento che avevamo già trattato. Vorrei solo fare un po' di chiarezza sulle premesse, che poi è anche l'informazione errata che è stata veicolata sul fatto che, quanto all'applicazione dell'articolo 19 di questo decreto legislativo, l'Amministrazione regionale non ha fatto alcuna proposta; anche nelle convocazioni che erano state fatte era così segnalato... Ma, come da procedura, l'Amministrazione si è semplicemente limitata - perché così dovevamo fare - a chiedere agli enti territoriali competenti sui due casi segnalati - quattro, ma su due zone sono le Comunità montane, come abbiamo ricordato l'altro giorno - di formulare chiedendo alle competenti amministrazioni delle proposte in ordine all'opportunità o meno di operare interventi di revisione dell'attuale articolazione delle istituzioni funzionanti nel proprio ambito territoriale, precisando che tali proposte devono tener conto di quanto previsto dall'articolo 4, rientrando fra le disposizioni di contenimento e razionalizzazione delle spese in materia di pubblico impiego e che va applicata anche a questa realtà regionale. Questa normativa regionale stabilisce, per la scuola dell'infanzia primaria e secondaria di primo grado, l'obbligo dell'aggregazione degli istituti comprensivi dei tre gradi di istruzione, la cosiddetta "verticalizzazione", al fine di garantire un processo di continuità didattica nell'ambito dello stesso ciclo di istruzione, che il termine di presentazione delle proposte a seguito della mia lettera era ed è il 23 novembre, cioè oggi, e che domani abbiamo convocato la Conferenza dei servizi dei dirigenti scolastici e le organizzazioni sindacali, che ho già incontrato nella giornata in cui avevo annunciato, per iniziare a discutere anche con loro.

Con riguardo al contenuto dell'iniziativa, si ricorda che in data 27 ottobre la Conferenza delle Regioni e Province autonome a presentato al MIUR una modalità di applicazione dell'articolo 19, che prevede e consente di non effettuare le operazioni di aggregazione nel rispetto dei parametri numerici previsti da questa norma, quando per motivi legati alle condizioni geografiche, socioeconomiche ed alla storia del territorio, nonché alla situazione dell'edilizia scolastica, le stesse operazioni non rispondano alle finalità di favorire la verticalizzazione dei percorsi e la continuità didattica per una maggiore qualità dell'offerta formativa, pur impegnando le Regioni a favorire il processo di verticalizzazione. Anche alla luce di questo, e come già riferito per le vie brevi alle Comunità montane, in quanto questa nota è stata illustrata alle Comunità montane per coordinarci sulle opzioni che ci sono, diciamo che l'impegno e la volontà dell'Amministrazione regionale sono quelli di mantenere la situazione in essere prendendo spunto da questa possibilità, tanto più che la verticalizzazione non produrrebbe nessuna sorta di risparmio, altro aspetto importante; quindi, prendendo spunto da questo spiraglio che ci dà la possibilità di lasciare immutata l'architettura attuale del nostro sistema scolastico per quanto riguarda la base fino alla media - altro caso, lo abbiamo detto, su un'altra questione -, ma soprattutto per mantenere l'acquis del nostro sistema scolastico, l'organizzazione, la qualità e la professionalità di chi vi opera.

Colgo l'occasione per rassicurare che, d'intesa con gli enti locali competenti e le organizzazioni sindacali, l'indirizzo è quello del mantenimento.

Presidente - La parola al Consigliere Donzel.

Donzel (PD) - Ringrazio sentitamente l'Assessore per queste rassicurazioni, che saranno gradite agli insegnanti, ai genitori ed agli amministratori di queste istituzioni scolastiche. Mi scuso se mi sono permesso di parlare di "proposte dell'Amministrazione regionale"; certo è che per il futuro non demandiamo così alle Comunità montane o alle istituzioni, senza che ci sia prima un certo raccordo con l'Amministrazione, la formulazione di proposte o cose del genere, perché si è, almeno in Bassa Valle, ingenerata una certa tensione che, se ci mettiamo tutti attorno ad un tavolo e ragioniamo con calma, può essere evitata. Grazie ancora.