Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1875 del 22 giugno 2011 - Resoconto

OGGETTO N. 1875/XIII - Interpellanza: "Individuazione di iniziative per consentire un più approfondito studio dell'inglese nella scuola primaria".

Interpellanza

Ricordato che nella nostra Regione nella scuola primaria l'insegnamento dell'inglese è limitato a una o due ore settimanali;

Tenuto conto che a causa della globalizzazione e della diffusione della rete Internet la conoscenza dell'inglese è elemento determinante per rimanere competitivi sia a livello delle singole persone che di una comunità nelle sue articolazioni economiche e culturali;

Considerato che occorrerebbe un più importante impegno orario in tale materia al fine di raggiungere una base di conoscenze che non penalizzi i nostri ragazzi rispetto a quelli di altre regioni o di altri stati;

la sottoscritta Consigliera regionale

Interpella

la Giunta regionale per conoscere se intenda:

1) approfondire l'argomento, anche attraverso specifiche consulenze tecniche, al fine di valutare una più equilibrata distribuzione dei carichi di lavoro tra le varie materie della scuola primaria al fine di consentire un più approfondito e utile studio dell'inglese;

2) richiedere, alle autorità scolastiche, un maggiore impegno perché le risorse finanziarie disponibili vengano dirette a progetti integrativi nella lingua inglese, anche attraverso la disponibilità di insegnanti madrelingua durante periodi di stage, piuttosto che indirizzarli verso gite o altre attività di minore rilevanza ai fini della crescita linguistica dei nostri giovani.

F.to: Carmela Fontana

Presidente - La parola alla Consigliera Carmela Fontana.

Fontana (PD) - Grazie Presidente.

L'insegnamento delle lingue nella nostra regione è un argomento complesso e spesso fonte di dibattiti accesi e di contrasti. Con questa interpellanza ho voluto cogliere un aspetto marginale di questo argomento, ma che potrebbe diventare nei prossimi anni un aspetto fondamentale. Mi riferisco alla lingua inglese, che viene insegnata nella scuola primaria della nostra regione solo per una o due ore settimanali, una quantità insufficiente a dare anche solo una conoscenza di base. Ciò significa che i nostri bambini di oggi, i ragazzi di domani e gli adulti di dopodomani avranno meno possibilità dei loro colleghi delle altre regioni italiane e degli altri stati europei, perché molto probabilmente conosceranno meno bene l'inglese e questa è una difficoltà non da poco; noi dobbiamo essere coscienti delle conseguenze che ciò potrà portare alla vita dei nostri figli e nipoti.

La scarsa conoscenza dell'inglese è una penalizzazione molto importante, paragonabile a quella della mancata copertura della rete Internet ad alta velocità o dell'inadeguatezza delle reti dei trasporti ferroviari, servizi pubblici di trasporto, eccetera. Come fare, allora, a fornire ai nostri allievi delle elementari le competenze in lingua inglese necessarie ad un loro moderno crescere culturale ed umano, tenuto conto della complessità dell'insegnamento linguistico nella nostra regione, basato su un pari numero di ore di insegnamento in italiano ed in francese e su un certo numero di ore di insegnamento del dialetto locale?

Noi non abbiamo una risposta, ma chiediamo alla Giunta regionale di approfondire l'argomento in modo da consentire in tempi brevi un più approfondito studio della lingua inglese e, insieme, suggeriamo una strada: quella di devolvere le somme oggi utilizzate delle autorità scolastiche per gite ad altre iniziative di minore rilevanza culturale al reclutamento di insegnanti di madrelingua anglosassone, in modo da offrire ai nostri allievi della scuola primaria un'integrazione importante nel normale programma di inglese. Non pensiamo che questa sia l'unica soluzione, ma vogliamo aprire un dibattito perché il futuro dei nostri figli non sia già condizionato in negativo fin dai primi anni di scuola. Grazie.

Presidente - La parola all'Assessore all'istruzione e cultura, Laurent Viérin.

Viérin L. (UV) - Merci M. le Président.

Condivido le considerazioni sull'importanza della lingua inglese e noi, in questi anni, stiamo cercando di abbinare a concetti legati alla riscoperta del territorio, delle lingue e della cultura valdostana, quindi della civilisation valdôtaine, anche il fatto di avere dei giovani aperti verso le nuove tecnologie, verso le lingue e verso l'Europa. Il concetto è ciò che a più riprese abbiamo sottolineato del localismo, cioè la capacità e la facoltà di agire locale pensando globale, e viceversa, quindi avere dei giovani aperti verso il mondo e le nuove tecnologie, verso l'inglese, ma anche radicati alla nostra storia ed alle nostre radici.

L'Amministrazione regionale, in questo caso l'Assessorato, che all'epoca era l'Assessorato alla pubblica istruzione, fin dagli anni '80, con l'introduzione della lingua inglese facoltativa nell'allora scuola media, ha prestato grande interesse alla tematica dell'insegnamento di questa lingua e credo che tanti hanno partecipato a questo dibattito, non solo amministratori, ma il mondo sindacale ed il mondo della scuola sull'importanza di introdurre questa lingua di apertura. Fino a questo periodo si è ritenuto opportuno valorizzare le competenze interne però della scuola valdostana e non attivare consulenze esterne, in quanto - ed è stato a più riprese sottolineato - i docenti e i dirigenti della scuola valdostana hanno le professionalità e le competenze, la formazione internazionalmente riconosciuta per essere valorizzati. Nel caso specifico sono stati utilizzati presso l'Amministrazione per il supporto all'insegnamento dell'inglese, dalle prime sperimentazioni degli anni '80 fino al 2003 la professoressa Annabella Cabianca, dal 2000 al 2006 la professoressa Laura Verdura e dal 2007 ad oggi la professoressa Zanchi.

Per quanto riguarda l'organizzazione oraria, una circolare ministeriale, la n. 21 del 14 marzo 2011, prevede quanto segue: "L'insegnamento della lingua inglese è impartito in maniera generalizzata nell'ambito delle classi loro assegnate dai docenti in possesso dei requisiti richiesti per le ore previste dalla normativa vigente. A tal fine il dirigente scolastico, sentito il collegio dei docenti, adotta la soluzione organizzativa utile a garantire in tutte le classi l'assegnazione di una docente in possesso dei titoli per tale insegnamento". Quindi l'organizzazione di cui parliamo è di competenza del collegio dei docenti; è pertanto interessante che ci sia una sensibilizzazione, e comunque esiste questo in capo al collegio docenti.

Seconda domanda: la volontà della Giunta di richiedere alle autorità scolastiche un maggiore impegno. Per ciò che è delle risorse finanziarie allocate per la lingua inglese nella scuola primaria, vorrei precisare che sono attivati annualmente - e anche in questo caso, come in tutto il mondo scolastico, non ci sono state riduzioni -: moduli di formazione linguistica per i docenti di 110 o 55 ore presso l'English Center, moduli di formazione metodologica didattica di 40 ore, moduli di formazione in immersione in Gran Bretagna nel periodo estivo di 70 ore, moduli di autoformazione di 30 ore, finanziamenti alle istituzioni scolastiche per sopperire, tramite esperti, alla mancanza di insegnanti nella scuola primaria, in possesso di conoscenze linguistiche.

Cosa ci siamo studiati? Esistono i requisiti, esistono i crismi da rispettare, noi diamo una dotazione finanziaria, in caso non ci fosse chi ha i requisiti si può accedere a quello di cui lei parla, cioè il consulente esterno, e in certi casi è praticato. Questo per non penalizzare chi ha i titoli, però per dire che chi non li ha può essere sostituito da... Collaborazione all'interno delle istituzioni scolastiche verticali con i docenti in lingua inglese della scuola secondaria di primo grado: consulenze, in questo caso, e corsi erogati dalla professoressa Zanchi, che all'interno dell'Assessorato è la responsabile, a scuole o a gruppi di docenti che ne fanno richiesta. Attualmente più di 70 docenti di scuola primaria hanno conseguito presso l'università di Cambridge il PET corrispondente al livello +1 del Consiglio d'Europa o il First corrispondente al livello B2; questo è molto importante perché significa non solo formazione, ma anche riconoscimento dei titoli.

Mi preme poi sottolineare che l'insegnamento della lingua inglese è stato avviato sperimentalmente attraverso progetti ludici anche nella scuola dell'infanzia: questa è una sottolineatura molto importante, perché abbiamo una scuola che negli anni è stata bilingue e oggi è plurilingue, perché accanto al francese, all'italiano, al tedesco e il töitschu nelle vallate Walser, il patois nella scuola valdostana, in questo caso l'inglese parte già dai più piccoli. Per ciò che è dei giudizi di valore rispetto alla minore rilevanza delle attività decise dalle scuole autonome rispetto ai progetti integrativi di lingua inglese, qui vorrei ricordare che la legge sull'autonomia scolastica voluta dal Ministro Berlinguer è legge costituzionale, e proprio alle scuole autonome è demandato il piano di offerta formativa, quindi la programmazione delle attività compete alle scuole autonome e, all'interno di questo piano, per l'offerta formativa.

Presidente - La parola alla Consigliera Carmela Fontana.

Fontana (PD) - Ringrazio l'Assessore. Devo riconoscere che effettivamente la scuola ha fatto tanto, non era mia intenzione dire che non è stato fatto, assolutamente! Il mio obiettivo era solo quello di vedere se si potevano potenziare delle ore in più, perché proprio nella scuola di base si insegna di più: era questo l'obiettivo, specialmente per i ragazzi, servirebbe proprio per loro. Questo era l'intento di questa interpellanza. Grazie.