Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1869 del 22 giugno 2011 - Resoconto

OGGETTO N. 1869/XIII - Disegno di legge: "Approvazione del rendiconto generale della Regione per l'esercizio finanziario 2010".

Articolo 1

(Entrate di competenza)

1. Le entrate derivanti da tributi propri, dal gettito di tributi erariali o di quote di esso devolute alla Regione, da contributi e assegnazioni dello Stato ed in genere da trasferimenti di fondi dal bilancio statale, da rendite patrimoniali, da utili di enti o aziende regionali, da alienazioni di beni patrimoniali, da accensioni di mutui, da prestiti e da altre operazioni creditizie e per contabilità speciali, accertate nell'esercizio finanziario 2010 per la competenza propria dell'esercizio stesso, sono riassunte e approvate in Euro 1.598.487.259,59 delle quali:

riscosse Euro 1.045.244.002,25

rimaste da riscuotere Euro 553.243.257,34

Articolo 2

(Spese di competenza)

1. Le spese correnti, di investimento, per rimborso di mutui e prestiti e per contabilità speciali della Regione, impegnate nell'esercizio finanziario 2010 per la competenza propria dell'esercizio stesso, sono riassunte e approvate in Euro 1.780.476.074,30 delle quali:

pagate Euro 1.301.562.169,42

rimaste da pagare Euro 478.913.904,88

Articolo 3

(Riepilogo della competenza)

1. Il riepilogo delle entrate e delle spese di competenza dell'esercizio finanziario 2010 risulta stabilito dal rendiconto come segue:

entrate Euro 1.598.487.259,59

spese Euro 1.780.476.074,30

risultato negativo della gestione di competenza Euro -181.988.814,71

dell'esercizio finanziario 2010

Articolo 4

(Entrate esercizi precedenti)

1. I residui attivi iscritti in conto esercizio 2009 e precedenti, rimasti da riscuotere alla chiusura dell'esercizio finanziario 2010, sono approvati in complessivi Euro 361.319.833,77 e riassunti come segue:

residui attivi in carico al 1° gennaio 2010 Euro 960.028.743,22

minori accertamenti in conto residui attivi Euro 8.543.429,80

residui attivi riaccertati al 31 dicembre 2010 Euro 951.485.313,42

residui attivi riscossi al 31 dicembre 2010 Euro 590.165.479,65

residui attivi rimasti da riscuotere al 31 dicembre 2010 Euro 361.319.833,77

Articolo 5

(Spese esercizi precedenti)

1. I residui passivi iscritti in conto esercizio 2009 e precedenti, rimasti da pagare alla chiusura dell'esercizio finanziario 2010, sono approvati in complessivi Euro 520.576.417,21 e riassunti come segue:

residui passivi in carico al 1° gennaio 2010 Euro 900.614.974,05

minori accertamenti in conto residui passivi Euro 42.119.126,71

residui passivi riaccertati al 31 dicembre 2010 Euro 858.495.847,34

residui passivi pagati al 31 dicembre 2010 Euro 337.919.430,13

residui passivi rimasti da pagare al 31 dicembre 2010 Euro 520.576.417,21

Articolo 6

(Riepilogo dei residui)

1. I residui attivi alla chiusura dell'esercizio finanziario 2010 risultano determinati dal rendiconto nei seguenti importi:

rimasti da riscuotere sulle entrate accertate nella Euro 553.243.257,34

competenza dell'esercizio 2010 (articolo 1)

rimasti da riscuotere sui residui degli esercizi 2009 Euro 361.319.833,77

e precedenti (articolo 4)

totale Euro 914.563.091,11

2. I residui passivi alla chiusura dell'esercizio finanziario 2010 risultano determinati dal rendiconto nei seguenti importi:

rimasti da pagare sulle spese impegnate nella Euro 478.913.904,88

competenza dell'esercizio 2010 (articolo 2)

rimasti da pagare sui residui degli esercizi 2009 Euro 520.576.417,21

e precedenti (articolo 5)

totale Euro 999.490.322,09

Articolo 7

(Situazione di cassa)

1. Il fondo di cassa alla chiusura dell'esercizio finanziario 2010 è determinato in Euro 213.166.097,87 in base alle seguenti risultanze del conto reso dal tesoriere:

fondo cassa al 31 dicembre 2009 Euro 217.238.215,52

riscossioni nell'esercizio 2010 Euro 1.635.409.481,90

pagamenti nell'esercizio 2010 Euro 1.639.481.599,55

fondo cassa al 31 dicembre 2010 Euro 213.166.097,87

Articolo 8

(Situazione finanziaria)

1. L'avanzo di amministrazione alla chiusura dell'esercizio finanziario 2010 è accertato nell'ammontare di Euro 128.238.866,89 derivante da:

entrate in conto competenza rimaste da riscuotere Euro 553.243.257,34

al 31 dicembre 2010 (articolo 1)

entrate in conto residui rimaste da riscuotere Euro 361.319.833,77

al 31 dicembre 2010 (articolo 4)

fondo cassa al 31 dicembre 2010 (articolo 7) Euro 213.166.097,87

spese in conto competenza rimaste da pagare Euro 478.913.904,88

al 31 dicembre 2010 (articolo 2)

spese in conto residui rimaste da pagare Euro 520.576.417,21

al 31 dicembre 2010 (articolo 5)

avanzo di amministrazione alla chiusura Euro 128.238.866,89

dell'esercizio 2010

Articolo 9

(Situazione patrimoniale)

1. La consistenza patrimoniale alla data del 31 dicembre 2010 è approvata nelle seguenti risultanze finali:

attività Euro 3.779.092.396,27

passività Euro 1.686.600.552,12

attivo netto patrimoniale al 31 dicembre 2010 Euro 2.092.491.844,15

Articolo 10

(Approvazione del rendiconto generale)

1. È approvato il rendiconto generale dell'esercizio finanziario 2010 della Regione nelle risultanze di cui agli articoli 7, 8 e 9 (allegato A).

Articolo 11

(Economie di stanziamento su fondi assegnati dallo Stato e dall'Unione europea)

1. I fondi relativi a trasferimenti dello Stato e dell'Unione europea, di cui alla tabella n. 1 allegata alla presente legge, non impegnati alla scadenza dell'esercizio finanziario 2010, costituiscono economie di spesa e concorrono alla formazione dell'avanzo di amministrazione di cui all'articolo 8.

Articolo 12

(Disposizioni finanziarie)

1. Sono regolarizzati i seguenti accertamenti e impegni finali su capitoli di partite di giro e contabilità speciali:

a) euro 3.356.480,83 sul capitolo 12470 "Gestione fondi assegnati dallo Stato da trasferire agli enti locali" dello stato di previsione dell'Entrata e sul corrispondente 72270 "Gestione fondi assegnati dallo Stato da trasferire agli enti locali" dello stato di previsione della Spesa;

b) euro 4.808,24 sul capitolo 12490 "Fondi stato per rimborso spese inerenti l'impiego di volontari in attività di protezione civile" dello stato di previsione dell'Entrata e sul corrispondente 72275 "Trasferimento di fondi assegnati dallo Stato ai lavoratori autonomi e/o ai datori di lavoro per l'impiego di volontari in attività di protezione civile a titolo di rimborso" dello stato di previsione della Spesa;

c) euro 31.700,00 sul capitolo 12005 "Gestione di contributi erogati alle famiglie per le spese per il riscaldamento domestico" dello stato di previsione dell'Entrata e sul corrispondente 72380 "Erogazione a seguito di mancata riscossione da parte dei beneficiari dei contributi per il concorso alle spese per il riscaldamento" dello stato di previsione della Spesa;

d) euro 8.001,67 sul capitolo 13550 "Gestione Fondo regionale per la promozione e lo sviluppo della cooperazione" dello stato di previsione dell'Entrata e sul corrispondente 72670 "Gestione fondo regionale per la promozione e lo sviluppo della cooperazione" dello stato di previsione della Spesa.

Articolo 13

(Pubblicazione del rendiconto generale)

1. Il rendiconto generale della Regione è pubblicato per estratto nel Bollettino ufficiale della Regione.

Articolo 14

(Dichiarazione d'urgenza)

1. La presente legge è dichiarata urgente ai sensi dell'articolo 31, comma terzo, dello Statuto speciale per la Valle d'Aosta ed entrerà in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale della Regione.

Allegati

(omissis)

Presidente - Riprendiamo i lavori sul disegno di legge n. 142.

La parola al Presidente della Regione, Rollandin.

Rollandin (UV) - Merci M. le Président.

Je m'associe aux remerciements qui ont été faits pour le rapporteur M. Rosset et les autres membres de la commission, qui ont travaillé pour essayer de mettre en relief le travail accompli en 2010; en effet, il s'agit d'un compte rendu et, en même temps, de prévoir les ressources pour les interventions de 2011. Je crois que les différentes interventions ont essayé de mettre en évidence ce qui a été fait en 2010, ce qui avait été prévu de faire et, par conséquent, quel a été le système utilisé de l'Administration régionale pour maintenir ce qui avait été prévu dès le début avec l'approbation du budget.

Credo sia emersa in modo chiaro, dai singoli interventi, l'esigenza di fare un'analisi corretta sul ruolo dell'Amministrazione regionale, in particolare in questi momenti: come lo è nel bilancio, lo è nel momento in cui si presentano un resoconto ed una variazione di bilancio. Vorrei ricordare che quando parliamo del "ruolo" dell'Amministrazione regionale, parliamo anche del ruolo che, in stretto contatto, hanno le amministrazioni locali, che hanno le società che intervengono nel pubblico; in poche parole, tutto quello che "fa sistema" e che è legato ad un finanziamento che poi fa carico o si fa carico come risorsa pubblica. Sotto questo profilo ricordo che nell'anno appena terminato c'è stata una riforma importante della pubblica amministrazione, la legge n. 22, che non ho sentito citare, ma che cambia radicalmente il sistema organizzativo a livello regionale, nell'ambito della responsabilità a livello di dirigenza, nell'ambito dell'organizzazione del lavoro, che è il fattore propedeutico ad uscire da quella impasse da molti sottolineata a gran voce, nel senso di riuscire a capire perché alcune cose non funzionano. Abbiamo persone che lavorano con grande impegno e che nell'ambito dell'organizzazione si aspettano anche che ci sia una revisione della stessa organizzazione, perché in alcuni settori siamo rimasti ferma alla fotografia di decenni fa, cioè non ci sono stati, per diverse ragioni, dei cambiamenti che adesso siamo obbligati a fare. Ecco, vorrei ricordare che questo è uno degli impegni che si riferisce al 2011, ma la legge è del 2010, e contemporaneamente c'è stata, da parte degli enti locali, la presa di coscienza di un'esigenza che è collegata con questo sistema.

Quando parliamo con gli enti locali - ho sentito alcuni che hanno detto: gli enti locali hanno avuto una riduzione delle somme a loro disposizione -, vorrei ricordare ancora una volta che la legge vigente, la "48", prevede dei fondi, che sono il 95 percento dell'IRPEF e che sono aumentati tutti gli anni, e ancora nell'ultimo anno sono aumentati. È vero che la redistribuzione all'interno è stata modificata nei parametri, ma le somme sono state date tutte ai Comuni e credo che questo aumento sia stato gradualmente di 8, 9, 10.000.000 all'anno; lo dico per correttezza. Sicuramente ci sono anche dei casi in cui, a livello di alcuni Comuni, può esserci qualche difficoltà, ma nell'insieme credo che ci sia stata una bella risposta. Dico questo perché nell'insieme siamo chiamati a dare una spiegazione, e l'hanno fatto i colleghi che sono intervenuti, a come funziona quello che abbiamo messo in campo, cioè le risorse, l'organizzazione. Nelle risorse, soprattutto per quanto riguarda le risorse umane, vorrei fare ancora un accenno ad una giusta sottolineatura che è stata fatta da alcuni: si rischia di premiare chi spende di più. Questa è una sottolineatura non indifferente, perché si fanno impegni di spese e, pur di ottenere il risultato, si deve impegnare questa spesa; se fosse collegato con dei piani assolutamente coerenti sarebbe un fatto positivo, ma se questo non è, non necessariamente diventa un vantaggio o un merito; questo è da sfatare, tant'è che negli obiettivi che abbiamo messo per il 2011 i fini sono ben diversi: c'è la semplificazione, la sburocratizzazione ed i testi unici di legge, quindi si va nella direzione che qui è stata ricordata. Ma questa volta gli obiettivi sono stati dati all'inizio dell'anno, non a metà anno o fine anno per cui si arrivava a dare gli obiettivi quando si trattava già di tirare i conti. Su questo credo ci sia un'attenzione che è stata molto coerente con i principi chiesti ai Comuni e chiesti all'Amministrazione regionale, è stato detto che la modifica della legge sicuramente non può aver portato i frutti già nel 2010, in quanto è il primo anno di attivazione di questi nuovi meccanismi. Con grande sforzo i responsabili del settore finanze, come ha detto l'Assessore, hanno lavorato per rendere più leggibile il bilancio, e questo in qualche modo per ricollegarsi con quello che è il discorso dei centri di costo, sui quali i Comuni stanno lavorando da più anni e che dovranno permettere di arrivare a delle premialità condivise con loro stessi. L'interrogativo è: ma come funziona la macchina, con chi funziona e soprattutto per fare che cosa; qui è stato ricordato, per fornire delle risposte sostanzialmente ai due soggetti che sono il nostro contraltare: le famiglie e le imprese.

Per quanto riguarda le imprese, le azioni che sono state portate avanti sono state di grande rilievo nel 2010 con leggi che vanno dall'innovazione, alla ricerca, ai fondi che sono stati stanziati, al collegamento con l'università. Vorrei ricordare il grande vantaggio che abbiamo nell'avere il Politecnico di Torino che, con la sua presenza a Verrès, il suo rapporto con le imprese e le industrie, lavora e crea un'integrazione fra cultura, preparazione e lavoro che sta dando dei risultati ottimali per tutte le aziende già strettamente collegate. Quindi nelle imprese ricordiamo che in questo periodo di crisi abbiamo abbassato l'IRAP, abbiamo sostenuto investimenti importanti anche nel 2010 in tutte le aziende, tant'è che il sistema ha retto e questo credo sia un dato importante.

Imprese e famiglie hanno però un unico denominatore comune che è il lavoro e sul lavoro abbiamo cercato di impostare l'insieme delle politiche attive della nostra Regione. Sicuramente nelle politiche del lavoro abbiamo creato un piano; c'è una commissione delle politiche del lavoro che produce delle varianti importanti per quello che è il modo di affrontare il problema lavoro, il quale passa sicuramente attraverso le imprese e gli investimenti che ne sono derivati, ma anche tutta una serie di iniziative che ricollegano l'impresa con la formazione, e quindi formazione e lavoro, che è la legge che a breve dovremo portare per ricollegarci con quell'aggancio automatico per dare uno sbocco al sistema.

Abbiamo dato delle risposte importanti per quanto riguarda il futuro dei giovani, ma vorrei anche ricordare...qui qualcuno ha presentato i risultati del 2010 in un modo un po' anomalo...ho sentito dire: 2010, duemila posti di lavoro in meno...non so se ho capito bene. I dati ufficiali dicono una cosa diversa: un aumento degli occupati dell'1,2 tradotto in 600 unità nel 2010, risultati ufficiali, con la disoccupazione che è nel 2010 (sempre dati ufficiali) al 4,4 percento e così - sempre da dati che sono emersi - in alcuni settori, nel 2010, gli aumenti risultano a livello occupazionale del 9,1 percento, in altri del 6,7 percento. Poi ci sono state anche delle defezioni, alcune aziende hanno deciso di spostare la loro sede, senza naturalmente avere la possibilità di bloccarle per evidenti ragioni, quindi lì ci sono state sicuramente delle defezioni. Voglio dire questo perché il 2010 non è stato un anno in cui abbiamo perso posti di lavoro, questi sono posti di lavoro in più e credo che questa sia la prova che il lavoro svolto è stato coerente con le osservazioni sulle quali qui abbiamo discusso, il piano di lavoro che abbiamo deciso e che abbiamo portato all'attenzione di tutte le forze sindacali e che ha dato questi risultati. In collegamento con questi criteri abbiamo cercato di utilizzare al meglio tutti i fondi; qualcuno ha detto che è finito il periodo d'oro, il periodo delle risorse che aumentavano annualmente in un modo anomalo. Sappiamo che con il federalismo fiscale...non è stata una scelta unilaterale, non è che la Regione ha scelto di decurtarsi certi fondi perché riteneva di averne troppi, come qualcuno ha detto!

Prendo atto con soddisfazione di quanto detto dal collega Louvin, che non si sentirà più dire in quest'aula che ci sono troppi soldi, anche perché per troppi anni si è detto: basta con questa IVA da importazione, che bisognava togliercela perché era un'anomalia, com'è questa storia che voi avete troppi soldi...ecco, lo abbiamo ricordato nel bilancio, adesso questa cantilena - purtroppo, dico per me - non c'è più, ma dobbiamo fare i conti anche con quelle che sono le regole severe a livello nazionale ed europeo.

Qualcuno ha già anticipato che probabilmente è in arrivo un'altra manovra finanziaria: anche qui, non credo che per autolesionismo del Governo ci sia la voglia di anticipare o di fare delle manovre a go-go per intervenire; credo che la situazione che abbiamo, in atto a livello nazionale come a livello europeo porta a scelte molto difficili. È già stato detto tutto sul panorama europeo e non voglio rientrarvi, ma il risultato è che quando ci siamo trovati a dover tagliare, abbiamo dovuto tagliare sia per quelle che sono le risorse per la manovra già del 2010, sia per quello che è l'intervento che con il federalismo fiscale è andato avanti. Anche lì, la somma che abbiamo previsto per il 2011...adesso vedremo gli esiti e gli effetti, ricordando quello che anche gli altri colleghi hanno sottolineato, che sicuramente la cosa peggiore, anche peggiore della somma che abbiamo dovuto destinare in funzione del nuovo patto del federalismo fiscale, è il problema che non vediamo via d'uscita per la crisi.

Il problema vero è che in questi tre anni abbiamo continuato a mettere più di 100.000.000 di euro, che è molto di più di quello che lasciamo per il federalismo, per la crisi, e la via d'uscita ufficialmente non c'è ancora. Tutti propongono medicine, tutti propongono interventi, ma che nessuno attua, questa è la difficoltà, e noi, di conseguenza, paghiamo anche questo strappo. Gli interventi che abbiamo cercato di fare sono legati alla disponibilità finanziaria con il nuovo sistema per il 2011, per il 2010 era ancora il sistema precedente; abbiamo utilizzato al meglio i fondi europei, siamo l'unica Regione che ha utilizzato tutti i fondi europei, quindi il discorso tecnico è già stato spiegato; non abbiamo potuto utilizzare i fondi PAR-FAS, non si è accennato a questo piccolo problema: noi abbiamo milioni di euro che non possiamo utilizzare con dei progetti già avanzati perché non si decide a livello nazionale di distribuire questi fondi.

Vorrei ricordare a chi, quest'anno, o qui, in aula, osannava il collega della Regione Liguria che assumeva a go-go gente, che la Liguria, per pagare i dipendenti del sistema trasporti, ha utilizzato - senza averli - i fondi PAR-FAS, che dovrebbero essere impiegati per investimento, non per gestione. Questa è storia, quindi pregherei di leggere le situazioni delle Regioni vicine con molta attenzione, perché bisogna evitare confusione quando si viene qui a magnificare quello che succede fuori dalla Valle! Diciamo la verità (poi io non entro nel merito): ognuno fa le proprie scelte, ma noi crediamo che questa sia la situazione ad oggi. Come credo che, nell'ottica di un'analisi puntuale - come è stata fatta - si è messa in risalto in particolare una difficoltà oggettiva del settore dell'agricoltura: la spesa; è già stato spiegato: impegnato, non speso, sicuramente lì si può ancora e lo diciamo ancora una volta, perché si può fare molto meglio. Però, nel contempo, dobbiamo anche dire che il sistema nel suo insieme ha già avuto delle modifiche non tanto nell'agricoltura, ma in altri settori; l'Assessore sa benissimo quali sono le difficoltà, ci sono temi - vorrei dirlo qui, a scanso di equivoci, perché non si riferisca solo al 2010 - che sono latenti da più anni, perché quando qualcuno continua a dire i consorzi di miglioramento fondiario, gli accorpamenti...vorrei dire che è un retaggio che ci accomuna tutti in quest'aula, perché quello che è successo, tranne qualcuno, ci vede tutti coinvolti. Ha tanti papà questo piccolo debito, non so qual è la mamma, ma ha tanti papà! Ricordiamocelo una volta al giorno, perché invece di guardare sempre con lo specchietto retrovisore, andiamo a vedere come mai certi conti non tornano, come mai ci sono ancora degli arretrati nei pagamenti: perché gli arretrati sono dovuti al fatto che non si sono chiuse delle pratiche giacenti da anni! Noi non nascondiamo niente, con molta lealtà sono state dette le cose che non funzionano o potrebbero funzionare meglio; diciamo anche che però ci accorgiamo nel 2010 di una serie di cose che sono legate al 2000, al 2002 e così avanti, ricordiamocelo!

Poi, un'ultima notazione sul discorso della mitica "green economy", che fa molto fine, riempie la bocca, poi quando traduciamo diciamo: ma cosa vogliono? Credo che sul discorso della green economy fanno bene i colleghi a dire...ma nel senso che noi, in Valle, la green economy ce l'abbiamo da un po', perché se green economy è il discorso di sfruttare al meglio tutte le energie alternative, tutto il risparmio energetico, qui si sta facendo di tutto di più! Noi, rispetto ai tre obiettivi 20-20-20, siamo già oltre, quindi credo che sotto questo profilo abbiamo la coscienza a posto.

Infine un tema che qui è emerso solo in parte, ma che merita un approfondimento: la valorizzazione dei beni patrimoniali. Si è detto in particolare del Forte di Bard, forse non si è capito che quella somma che è stata messa, quei 300.000 euro, sono soldi della Fondazione Forte di Bard che è in scadenza e che, per poterli utilizzare, sono stati dati all'associazione per gli interventi di natura strutturale, cioè di ammodernamento, e non per la gestione.

Concludo dicendo che tutti si sono detti favorevoli ad avere un controllo ottimale, è stato accennato correttamente alla nuova sezione della Corte dei conti, che ha già preso possesso in Regione dell'attività; sarà un'attività impegnativa che vedrà una necessaria collaborazione ancora più stretta fra le amministrazioni per capire meglio qual è l'andamento dell'Amministrazione, quali sono le regole che noi applichiamo, nella logica di un intervento che - come i resoconti dicono e l'analisi fatta dice - porta a dire che è una Regione che ha i conti a posto, che può guardare al futuro con la giusta attenzione a quello che succede senza trionfalismi, ma con uno spirito che va nella logica di riconoscere che, lavorando con lo spirito giusto, si possono ottenere dei risultati molto positivi.

Presidente - Passiamo all'esame dell'articolato nel testo che ha avuto parere favorevole a maggioranza della II Commissione.

La parola al Consigliere Louvin sull'articolo 1.

Louvin (ALPE) - Grazie Presidente.

Sarà un intervento breve e conciso perché molto, forse anche troppo si è detto questa mattina, ma è doveroso fare qualche puntualizzazione. Intanto perché sono sempre in debito quando mi si chiede di chiarire il senso delle parole che sono state pronunciate a proposito degli effetti deprimenti di questa azione; non è in questo momento in aula il collega La Torre, che chiedeva esplicitamente un chiarimento, glielo devo, sarà annotato a verbale che non siamo a dileggiare l'azione di Governo. Deprimente significa che deprime, cioè che non provoca uno stimolo, non dà uno slancio.

Abbiamo fatto un richiamo all'effetto depressivo dell'azione pubblica della Regione, quando per eccesso di pubblico e per preponderanza di intervento economico diretto, o soprattutto attraverso società controllate e partecipate, non si favorisce l'emersione di un'azione imprenditoriale autonoma. Ci sono dei settori interi che hanno subito effetto deprimente dall'azione pubblica di questa Regione, cito per tutti l'informatica dove non si sono sviluppate - ma questo è osservato sul piano economico -, manifestate ed organizzate attività sufficientemente robuste sul territorio regionale, perché si sono confrontate con la presenza di un soggetto importante che per lunghi anni, fino quanto meno alla sua evoluzione in società in house, non ha consentito intorno che crescessero altre realtà. Questo è un dato che, parlando con chiunque operi nel settore, potete trovare confermato. Quando diciamo "effetto deprimente", facciamo riferimento a questa situazione, una situazione rispetto alla quale dobbiamo ritrovare una giusta collocazione all'azione pubblica. Ed è un'azione - mi rivolgo soprattutto all'Assessore Lavoyer - che noi non abbiamo voluto irridere questa mattina. Quando abbiamo richiamato i suoi vibranti propositi nel momento in cui ha lanciato l'esercizio finanziario, che oggi commentiamo a conclusione, lo abbiamo fatto perché è giusto mettere a confronto le premesse con le conclusioni di un discorso, è giusto che si sappia da dove si è partiti, a cosa si mirava e che cosa si è raccolto.

Non è nostra abitudine fare della facile ironia, ma è necessario che la collettività valdostana sappia che la Regione non è onnipotente e quando abbiamo percepito, al momento della discussione del bilancio 2010, questa tentazione di far credere alla comunità valdostana che tutto si sarebbe risolto girando la manopola del gas delle possibilità economiche della Regione, noi questo discorso glielo abbiamo contestato, Assessore e, a consuntivo, diciamo che è fallita quella strategia.

Non è vero che non sia stato fatto nulla; certo, è stato fatto, sono stati spesi dei denari e fatte delle azioni, alcune le abbiamo condivise nel momento della promozione di una prima strategia anticrisi. Quello che contestiamo è la "exit strategy", come la chiama il collega Lattanzi, anche se adesso vorrei essere molto cauto nell'usare termini inglesi, perché non vorrei che questo diventasse un vezzo (è già stato sottolineato)! No, la strategia d'uscita non c'è, c'è strategia di galleggiamento, ma non di uscita dalla crisi. Si può anche fare qualche battutina sulla green economy, sicuramente non dire che c'è oggi della green economy in Valle d'Aosta. Noi crediamo che ci sia in altre Regioni alpine dove si è intuito da tempo, proprio nel settore edilizio, che questo poteva essere un volano per l'economia; ma chi costruisce case ecologiche in Valle d'Aosta...quanti sono i posti di lavoro che stiamo creando in questo settore puntando sul risparmio energetico? Non lo si fa, non si sono individuati degli obiettivi, non si sono dati gli incentivi giusti, ci sono delle normative in materia di innovazione e ricerca scientifica che sono a tutto campo e che non ci consentono di fare un'azione selettiva.

Mi dispiace che i tempi siano molto brevi. Volevo, in estrema sintesi, concludere in questa direzione: non siamo una minoranza reproba e antipatriottica, non godiamo che le cose non vadano bene, ma non vogliamo neanche che si dia l'impressione a questa comunità che la situazione sia particolarmente rosea, non lo è. Le contesto, Presidente, il dato che lei ha fornito, perché alla fine del 2010 - questo è scritto nella relazione della giornata dell'economia - si è superata la soglia del 5 percento; il dato a cui lei fa riferimento è il dato medio del 2010, io mi sono riferito alla fine del 2010, quando ho detto si è superata la soglia psicologica, che è un dato reale, è un dato numerico, che ha portato la Valle d'Aosta a superare il 5 percento in disoccupazione. Sicuramente ai nostri vicini di casa sembreranno dei dati abbastanza risibili, perché non sono abituati a confrontarsi con questa unità di misura, ma per noi è un dato molto significativo.

I talenti che aveva questa Regione nel 2010 sono stati in parte sotterrati sotto la sabbia e questo per noi è motivo di forte rammarico. Il voto sarà contrario.

Presidente - La parola al Vicepresidente Chatrian.

Chatrian (ALPE) - Grazie Presidente. Ribadisco il nostro posizionamento, esplicitato poc'anzi dal collega Louvin, un posizionamento negativo.

Mi dispiace, Presidente, sentire la sua quasi banalizzazione sulle cose dette stamani, banalizzare cose serie - ho ascoltato attentamente -, banalizzare su dei dati così deprimenti...ci è dispiaciuto ascoltare le sue parole, perché stamani ci siamo posizionati in maniera onesta, e non è vero che abbiamo parlato di qualche capitolo, come l'Assessore competente ha detto, non è vero! Prima abbiamo parlato dell'Assessorato nel suo complesso, abbiamo disgregato i dati e li abbiamo di nuovo aggregati. Lei sa meglio di me che disaggregando si mettono in luce o in nebbia certe procedure o certi processi e, aggregando, si tirano le somme di cosa si è fatto nel 2010. Lo sa meglio di me, perché ha una lunga esperienza da amministratore. Mi dispiace che lei banalizzi su un rendiconto dell'Assessorato all'agricoltura di quasi 90.000.000 di euro, che abbia dei padri, delle madri, del 1990, del 2000, del 2005...è un rendiconto del 2010! Io penso che un contributo per investimenti nelle aziende agricole nel 2010 non abbia grandi padri o grandi madri, non penso che abbia grandi nonni, e che la liquidità su un capitolo così importante di quasi 15.000.000 di euro...liquidati il 27 percento...non penso che abbia grand-père o grand-mère, non penso!

Mi spiace questa sua banalizzazione e voler mettere in un calderone un qualcosa...il nostro obiettivo è che funzioni meglio questa macchina. Lo sappia: da parte del gruppo ALPE l'obiettivo unico è che questa macchina funzioni un po' meglio per tutti! Questo è il nostro pungolo, questo è il nostro ruolo; non siamo al Governo, siamo all'opposizione, il nostro obiettivo è solo quello: una macchina che funzioni un po' meglio! Stamani mi sono posizionato sul discorso della liquidità durante l'anno e sugli iter amministrativi...penso di essermi documentato prima di parlare in questa sede, quindi l'unico obiettivo è questo. Poi, se vogliamo banalizzare, semplificare dicendo che è sempre stato fatto così, vuol dire che non c'è la volontà di migliorare. Sappia che ci sono delle lamentele: perché le risposte non arrivano, perché i tempi sono lunghi, perché le procedure sono lunghe, e perché forse si può fare meglio.

L'anno scorso diceva anche lei, in fase di rendiconto: dobbiamo rimodulare. Oggi non ho sentito da parte sua questo termine, mi è spiaciuto tanto non sentire da parte sua: "non siamo stati in grado di rimodulare il bilancio regionale" e mi è spiaciuto non sentire il termine: "dobbiamo riorganizzare per dare delle risposte più celeri a tutti". Però non mettiamo nel calderone, tanto così per dire, è sempre stato fatto così, perché non è vero e ci dispiace! Penso che quando prendiamo la parola e affrontiamo un dossier, ci documentiamo e cerchiamo di aiutare il Governo regionale; sa che il nostro ruolo è un altro, ma l'obiettivo è comune, ed è quello di far funzionare un po' meglio questa macchina che, a nostro avviso, dovrebbe funzionare un po' meglio, le possibilità ci sono. In certi settori più volte è stato detto in quest'aula che la macchina è migliorata tantissimo, in altri la macchina non solo non è migliorata, ma è peggiorata e lei penso che registri questo peggioramento, perché da quel lato penso che abbia il sentore dei settori in cui la macchina in questo momento non sta funzionando!

Mi spiace che lei però abbia banalizzato su 86.000.000 di euro di rendiconto 2010, ci spiace sinceramente. Grazie.

Presidente - La parola al Consigliere Donzel.

Donzel (PD) - Egregio Presidente, cari colleghi, a nome del Partito Democratico segnaliamo il nostro voto contrario a questo provvedimento; ci permettiamo, senza dover alzare i toni della polemica, ma semplicemente per ribadire la fermezza con cui portiamo avanti le nostre considerazioni. Fermezza che spesso in quest'aula viene irrisa, qualcuno ci fa le battutine, ci accusa di demagogia...poi, da un'agenzia di stampa scopriamo che il Comune di Aosta rinuncia al diritto di prelazione delle case di edilizia popolare...allora mi viene da dire: avevano fatto la legge migliorativa, sembrava occorresse fermare le speculazioni...adesso tutto calmo, tutto a posto! Quindi le cose che si dicono da questi banchi forse è meglio non irriderle troppo e prenderle più sul serio.

Con lo stesso ragionamento ribadiamo con fermezza che, a nostro avviso, c'è stata una riduzione di risorse per gli enti locali, che questa riduzione comporta delle revisioni nell'organizzazione dei lavori dei Comuni, che non sempre però va nella direzione virtuosa del ridurre gli sprechi, ma alle volte viene scaricata sui lavoratori. Questa cosa che è doverosa da parte delle amministrazioni comunali...noi la contestiamo per come si scarica sui lavoratori. La stessa vicenda la si sta vivendo da anni nella sanità valdostana; io sono sicuro che alla fine di quest'anno, quando calcoleremo le ore lavorate in USL queste non saranno di meno delle ore lavorate l'anno passato da parte dei precari, perché i precari reggono il sistema sanitario della Valle d'Aosta!

Allora vi invito - e ribadisco le ragioni del voto contrario, non tanto per l'impegno di denari che va riconosciuto, sono risorse importanti - ad affrontare con serietà queste problematiche ed a dare risposte, il piano dei famosi "concorsi" è stato promesso in autunno, e quant'altro... Fra le leggi che dovranno arrivare c'è questa famosa legge della sburocratizzazione, noi semplicemente chiediamo che affianchi questo provvedimento di sburocratizzazione tanto atteso e tanto annunciato anche un analogo provvedimento, che chiarisca e definisca con assoluta certezza tutti i criteri di assunzione, meccanismi di graduatorie che adesso si stanno facendo per la "salvaprecari", al di là dei problemi che ci sono qui stiamo parlando del ragionamento generale, che come la salvaprecari è una partecipata e ha dei criteri di assunzione, ci piacerebbe che CVA, INVA e tutte le partecipate arrivassero a sistemi contrattati di assunzione. Questo è, a nostro avviso, un percorso assolutamente indispensabile!

Sui dati...rispetto naturalmente i dati che vengono forniti dalla maggioranza...probabilmente noi leggiamo in modo diverso questi dati, ma vi assicuro che dire che in Valle d'Aosta è cresciuta l'occupazione...provate a raccontarlo a tutti quelli che sono in difficoltà in questo periodo, se si accontentano del dato! Provate a dirlo a tutti quelli che sono in cassaintegrazione, a tutti quelli che trovavano lavoro nel settore dell'edilizia, se è vero che è cresciuta l'occupazione in Valle d'Aosta! Io, che qualche volta vado a dare un volantino al mercato, se provo a dire a qualcuno che è cresciuta l'occupazione in Valle e che lui è un pelandrone che non ha voglia di lavorare, rischio grosso!

Quindi da parte nostra c'è una percezione sicuramente diversa da quella della maggioranza rispetto alla situazione occupazionale. A nostro avviso questa rimane l'emergenza vera in Valle d'Aosta: la possibilità di ricreare occupazione; è chiaro che se questa cosa viene dal mondo dell'impresa, dalla ricerca, è sicuramente la cosa più auspicabile di tutte. In situazione di emergenza non ci siamo nascosti e abbiamo detto: "ricorriamo", visti i tempi che servono per avere certe risposte, anche a qualche cantiere straordinario di lavoro. Ci aspettiamo una risposta su questo fronte. Grazie.

Presidente - La parola al Presidente della Regione, Rollandin.

Rollandin (UV) - Grazie Presidente.

Per ribadire il voto favorevole, spiegando che le sottolineature fatte, non sono certo per banalizzare gli 86.000.000 di cui non ho nemmeno parlato, io ho solo fatto riferimento ad un aspetto che è di metodo. Nel settore dell'agricoltura, ci sono alcuni effetti che si trascinano negli anni perché non risolti; in particolare ho fatto riferimento agli accorpamenti fondiari, riordini fondiari, che è un tema che è lì da anni! Non ho parlato dell'esigenza di avere una rimodulazione, di cui ha già parlato l'Assessore, che è una situazione che non si può fare dall'oggi al domani, in quanto è una questione di metodo di lavoro. Un lavoro che sicuramente va fatto, e lo riconfermiamo, solo che non è immediato, perché vuol dire frazionare o temporalmente suddividere un intervento che non sempre corrisponde alla realtà. Pertanto ci si trova con delle somme non spese, non perché non si vogliono spendere o non si vuole pagare, ma perché non arrivano i resoconti o comunque i lavori non sono stati fatti in quanto sono interventi a favore di privati...questo ho voluto dire! Quindi assolutamente non volevo banalizzare nulla, non è mia abitudine banalizzare, anzi, ascolto sempre con molta attenzione.

Per quanto riguarda il collega Donzel, credo che vada data una risposta: sul piano che andremo a vedere ci sono dei fondi che vanno a copertura della Società di Servizi, come ha detto l'Assessore; ci sono dei fondi (1.200.000) che dovranno essere utilizzati per la questione lavoro di cui parlavamo, quindi questo è l'impegno che viene riconfermato con questo intervento.

Presidente - Pongo in votazione l'articolo 1:

Consiglieri presenti e votanti: 32

Favorevoli: 24

Contrari: 8

Il Consiglio approva.

Presidente - Articolo 2: stesso risultato. Articolo 3: stesso risultato. Articolo 4: stesso risultato. Articolo 5: stesso risultato. Articolo 6: stesso risultato. Articolo 7: stesso risultato. Articolo 8: stesso risultato. Articolo 9: stesso risultato. Articolo 10: stesso risultato. Articolo 11: stesso risultato. Articolo 12: stesso risultato. Articolo 13: stesso risultato. Articolo 14: stesso risultato. Tabella 1: stesso risultato. Allegato A: stesso risultato.

Pongo in votazione la legge nel suo complesso:

Consiglieri presenti e votanti: 32

Favorevoli: 24

Contrari: 8

Il Consiglio approva.