Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1854 del 8 giugno 2011 - Resoconto

OGGETTO N. 1854/XIII - Relazione annuale sull'attuazione del Titolo II "Principi in materia di controllo strategico e di controllo di gestione" della legge regionale 4 agosto 2009, n. 30.

Presidente - La parola al Presidente della Regione, Rollandin.

Rollandin (UV) - Grazie Presidente.

Su questo tema credo sia stata distribuita una relazione che tutti i colleghi conoscono, e che io non leggerò; farò, invece, una breve introduzione. La legge regionale n. 30/2009 ha previsto l'introduzione di due importanti metodologie di analisi e di lavoro per un'amministrazione moderna, ovvero la pianificazione, il controllo strategico e il controllo di gestione.

Per quanto riguarda il controllo strategico, questo si colloca nell'ambito dei controlli interni dell'Amministrazione, verifica l'adeguatezza come congruenza tra gli obiettivi ed i risultati conseguiti delle scelte compiute per attuare piani, programmi e altri strumenti di concreta traduzione dell'indirizzo politico del Governo regionale. Nell'ambito di questa attività, coordinata dal Segretario generale della Regione, nel 2010 si sono tenute riunioni con i dirigenti e sessioni di monitoraggio a cadenza regolare, in cui è stato presidiato l'avanzamento delle unità operative per il conseguimento degli obiettivi strategici della corrente legislatura.

Un particolare accento è stato dato alle azioni per la semplificazione amministrativa, che è una priorità strategica con cui il Governo regionale individua una serie di procedimenti per i quali si rende necessario attuare misure di informatizzazione e abbreviazione dei tempi. Su questo tema abbiamo molto insistito, ci sono state riunioni con tutte le strutture dell'Amministrazione regionale, con tutti i dirigenti e i coordinatori, con un esame approfondito della situazione, dei correttivi possibili, delle priorità, e soprattutto di come si può tradurre questa esigenza di semplificazione, pur mantenendo le giuste attenzioni alla normativa nazionale e a quella europea. Ci sono dei settori là dove la semplificazione riesce difficile, perché gli orientamenti ed i regolamenti, soprattutto a livello europeo, richiedono una serie di procedure defatiganti e ultronee rispetto all'obiettivo finale, tant'è che nei momenti di monitoraggio da parte delle commissioni europee per la verifica dell'avanzamento dei programmi europei, lo abbiamo sollevato a più riprese, e loro stesse si sono rese conto di questo tema, tanto che si sono impegnate ad attivarsi affinché ci sia un intervento in tal senso.

Sono state inoltre tracciate le linee fondamentali del nuovo sistema di misurazione e valutazione della performance organizzativa e di quella individuale dei dirigenti e del personale appartenente alle categorie, ai sensi della legge n. 22/2010.

Con la delibera di Giunta del 30 dicembre 2010, n. 3771, è stato approvato il sistema di misurazione e valutazione della performance organizzativa ed individuale per tutti gli enti del comparto unico e il nuovo sistema è quindi operativo da quest'anno. Inoltre è in corso di elaborazione, e sarà approvato entro il prossimo mese di luglio, il piano della performance, che rappresenta l'insieme degli impegni dell'Amministrazione regionale a livello politico, dirigenziale ed individuale nei confronti della comunità valdostana per la corrente legislatura.

Per quanto riguarda il controllo di gestione, il processo per la verifica dell'efficacia e dell'efficienza e l'economicità dell'azione amministrativa si avvale, come strumento principale, della contabilità analitica, che - affiancandosi alla tradizionale contabilità finanziaria - consente di quantificare il costo effettivo delle funzioni assolte dall'ente includendo, oltre ai costi diretti, tutti gli altri costi necessari per espletare tali funzioni. Dopo una prima fase di sperimentazione svolta nel 2009, il controllo di gestione è stato introdotto a regime nell'intera Amministrazione regionale a decorrere dal 1° gennaio 2010; l'attività è coordinata dall'unità di controllo di gestione incaricata presso la Direzione finanze e contabilità degli enti locali.

Nel 2010 è stata svolta l'attività formativa in materia di controllo di gestione a beneficio di dirigenti e personale delle categorie, è stato revisionato il piano regionale dei centri di costo e perfezionato il piano dei fattori produttivi e le diverse tipologie di costo. Inoltre è stato elaborato il software per acquisire i dati contabili in sede di liquidazione delle spese correnti che alimentano la contabilità analitica; sono stati definiti i requisiti del programma informatico per l'elaborazione dei dati scaturenti dalla contabilità analitica ed è stata avviata la creazione di banche dati extracontabili, al fine di disporre ed imputare correttamente i dati di natura non contabile, quali ad esempio l'attribuzione del personale, la ripartizione dei costi di energia, dei servizi di pulizia e di economato.

Con la classificazione dei centri di costo per tipologia, generali, ausiliari e finali, e l'individuazione dei criteri di ribaltamento dei centri di costo intermedi su quelli finali, attualmente in fase di realizzazione, gli aspetti più rilevanti della definizione dei principi contabili per il controllo di gestione sono pertanto effettuati, e nel 2011 la Giunta regionale potrà disporre delle prime analisi e dei primi indicatori derivanti dal controllo di gestione. Controllo di gestione che era iniziato in modo sperimentale a livello di Comuni, i quali si erano impegnati in tal senso, e dobbiamo dare atto di aver fatto, sotto questo profilo, un salto di qualità per riuscire, loro stessi, con difficoltà...non è una cosa banale attivare questi meccanismi nei Comuni, perché comunque creavano le premesse per individuare eventuali situazioni di anomalia dei costi: l'asilo nido come è gestito da un Comune, come è gestito da un altro, riuscire a capire se i costi avevano una spiegazione o se i sovraccosti non erano tali, tutte queste analisi sono state fatte. Ringrazio in particolare il coordinamento della dott.ssa Tiziana Vallet e di Lucat, che hanno seguito questo settore con particolare attenzione insieme al gruppo di lavoro che aveva coinvolto i segretari comunali, e che ha permesso di tracciare le linee su cui poi si è costruito pian piano un programma che oggi è attivo per tutti, e che coinvolge anche l'Amministrazione regionale, perché è giusto che nell'insieme ci sia questa possibilità operativa.

Ricordo che l'analisi dei centri di costo non è solo fatta per garantire efficacia ed efficienza, ma è anche un'esigenza di rendicontazione e di rispetto del patto di stabilità, per sapere dove e come integrarci nel momento in cui ci siano difformità. Oggi, per i Comuni, questa è la garanzia per il patto di stabilità ed è ancora sotto l'ombrello regionale, ma sempre più i Comuni dovranno immaginare che anche a loro verrà chiesto di capire qual è l'indice di spesa e come si discosta dai parametri che sono oggi convalidati. Si deve tener conto che anche a livello nazionale ci sarà l'esigenza di rendicontare questi dispositivi di centri di costo per avere un calcolo omologo su tutto il territorio, per riuscire a capire come mai si spende di più in un settore piuttosto che in un altro, per riuscire a capire come vanno le finanze, e se ci sono degli sprechi o se ci sono dei settori che non utilizzano al meglio le risorse pubbliche.

Questo è quanto volevo dire, molto brevemente, sulla relazione che è nelle vostre mani e che spero vi abbia potuto dare almeno un piccolo approfondimento su quello che sta succedendo e su quello che è in corso nell'ambito di un'attività molto difficile, che non si può fare senza il senso di responsabilità dei dirigenti della Regione, i quali, ognuno per la propria competenza, devono, a caduta, garantire questo controllo nel proprio reparto. Grazie.

Presidente - La parola al Consigliere Louvin.

Louvin (ALPE) - Solo per esprimere un apprezzamento sul piano tecnico per la relazione che viene rassegnata, perché fa parte sicuramente di un percorso appena avviato per poter avere un miglior controllo della situazione. Noi, e per alcuni aspetti anche la Giunta regionale, abbiamo un controllo più spannometrico finora del raggiungimento dei risultati, oltre che finanziario di ordine generale. Forse non sarà male, in futuro, che questa relazione - quando avrà maggior contenuto, oggi è essenzialmente metodo e ricostruzione di primi passi - possa associarsi alla rendicontazione generale della Regione.

Il suggerimento è che la si porti per l'anno venturo, in concomitanza con la discussione del conto consuntivo che noi tratteremo fra poche settimane; in questo particolare momento la necessità non è ravvisabile, perché questa - non per togliere merito - è una relazione priva di contenuto sui risultati della valutazione strategica e questo ci è perfettamente chiaro. Sarebbe anche stato interessante, per alcuni versi, capire gli intendimenti di una modifica della filosofia che governa i rapporti con INVA, per esempio, capire cosa si sta implementando, ma fa parte di un lavoro che deve fare il Governo regionale. Il controllo strategico è essenzialmente uno strumento per chi sta governando, più che di controllo da parte del Consiglio regionale sull'Esecutivo. Quindi seguiamo con attenzione questo, lo potremo valutare man mano.

Io penso, e da questo punto di vista, avendo un Presidente di commissione molto attento e molto puntuale, credo che sarà possibile informare costantemente la commissione, tenerla aggiornata sull'andamento del lavoro che sviluppa il gruppo che è stato attivato; ci sono dei dati che ci interessa molto acquisire, come ad esempio la ricognizione sugli indicatori ISEE e IRSEE. Queste sono materie per le quali poter disporre anche del quadro generale di analisi che è in corso è cosa tutt'altro che banale, e penso che possa darci qualche suggerimento anche senza darci necessariamente appuntamento da qui ad un anno.

Non so quali siano in concreto le possibilità che sono attuabili, qui siamo su un versante nel quale, in qualche modo, al di là di ricevere il contenuto di questa relazione, il Consiglio regionale non è direttamente implicato, ma penso che non sia inopportuno che si stabilisca un raccordo comunicativo. Crediamo che ci siano tutti i presupposti, anche per la serietà dei dirigenti che sono impegnati, oltre che dei consulenti, nell'operazione, speriamo che questo ci possa dare dei frutti anche in termini di possibilità di dare qualche sterzata. Mi viene in mente la questione dell'informatizzazione dei procedimenti del Dipartimento agricoltura: se c'è un dipartimento che necessita di qualche robusta implementazione per quanto riguarda il raggiungimento di obiettivi strategici assegnati forse è anche questo. Quindi siamo, ripeto, in una fase assolutamente preparatoria di lavoro.

Ringraziamo il Presidente e chiediamo che sia attuato questo momento di raccordo e di informazione continua, per quanto possibile e senza eccessive complicazioni, e che sia realizzabile nei prossimi mesi. Grazie.

Presidente - Se nessun altro chiede la parola, il Consiglio prende atto.

Il Consiglio

Premesso che:

- la legge regionale 4 agosto 2009, n. 30 recante "Nuove disposizioni in materia di bilancio e di contabilità generale della Regione autonoma Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste e principi in materia di controllo strategico e di controllo di gestione" prevede, all'articolo 78, comma 3, la presentazione, da parte del Presidente della Regione, di una relazione annuale sull'attuazione del Titolo II "Principi in materia di controllo strategico e di controllo di gestione" della legge medesima;

- il Presidente della Regione ha presentato all'attenzione del Consiglio regionale l'allegata relazione, ai sensi dell'articolo 78, comma 3, della legge regionale n. 30 del 2009;

Prende atto

della relazione stessa.

Allegato

(omissis)