Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1840 del 8 giugno 2011 - Resoconto

OGGETTO N. 1840/XIII - Interpellanza: "Interventi per lo sviluppo e l'utilizzo dell'area Chavonne nel comune di Villeneuve".

Interpellanza

Richiamate le precedenti iniziative presentate dal nostro gruppo consiliare in merito all'utilizzo dell'area "Chavonne" nel Comune di Villeneuve;

Vista la delibera di Giunta n. 1161 del 2011 che ha modificato il contratto di comodato con il Comune di Villeneuve per l'area di proprietà dell'Amministrazione regionale sita nella località, stralciando dallo stesso contratto il laghetto della pesca sportiva (mappali 51 e 212 del F.VII);

Atteso il pericolo rappresentato dai fabbricati fatiscenti, ancora in attesa di interventi, che insistono sull'area;

Tenuto conto degli studi effettuati dalla Regione, dalla Finaosta e dal Comune di Villeneuve in merito al recupero ed allo sviluppo dell'intera area, nonché alle modalità di utilizzo della stessa;

Considerate le esigenze della comunità locale, della stessa Amministrazione regionale e di numerose ditte artigiane della zona;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interpellano

l'Assessore competente affinché illustri:

1) quali interventi o azioni di sviluppo emergono dagli studi effettuati per raggiungere l'obiettivo dichiarato di valorizzare l'area nel suo complesso;

2) quali sono realmente gli intendimenti del Governo regionale in merito all'utilizzo futuro di questa importante area e quali i tempi di realizzazione degli interventi previsti;

3) se corrisponde al vero la notizia di un interessamento all'acquisto del terreno censito in catasto al foglio VII n. 315 di mq 3921 e se l'intento è di alienare il bene tramite un'asta pubblica.

F.to: Chatrian - Patrizia Morelli

Président - La parole au Vice-président Chatrian.

Chatrian (ALPE) - Grazie Presidente.

Abbiamo presentato in questi tre anni di legislatura diverse iniziative in merito all'utilizzo di tutta l'area di proprietà regionale a Chavonne, nel Comune di Villeneuve. Qual è l'intenzione? L'intenzione è quella di sapere non tanto quale è lo stato dell'arte, quanto quali sono gli intendimenti del Governo regionale rispetto a questa importante area di proprietà regionale dal 1990. In questi quasi venti anni sono stati fatti diversi studi planivolumetrici, diverse soluzioni, idee presentate dalla Regione e dal Comune, da Finaosta con l'intendimento di recuperare e sviluppare quest'ampia area e riuscire a dare delle risposte alla comunità locale, soprattutto a soddisfare delle esigenze di tutto il territorio dell'Alta Valle. Parliamo di un'area pianeggiante con una superficie di quasi 11 ettari, di 110.000 metri quadrati e di 7.500 metri quadrati occupati da edifici, quindi stiamo parlando di un'area importante e strategica dal punto di vista della sua ubicazione.

Nel gennaio 2010, un anno e mezzo fa, l'Assessore Lavoyer ci disse che erano in corso degli approfondimenti per giungere alla redazione di un piano complessivo di riorganizzazione e di riutilizzo dell'intera area di Chavonne. Proprio allora la nostra domanda fu su quale fosse l'intenzione del Governo regionale e la risposta fu abbastanza determinata: valorizzare l'area nel suo complesso, da una parte, con la creazione di un polo di servizi al cittadino e, dall'altra, la riserva di una porzione di terreni e fabbricati per le esigenze istituzionali, la definizione della destinazione complessiva dell'area affinché permettesse alla Regione di organizzare un complesso di interventi strutturati, finalizzati al miglior utilizzo di tutta l'area. In questo anno e mezzo l'Amministrazione ha deciso di modificare i rapporti con il Comune di Villeneuve e con la Cooperativa Rafting la quale, nella sostanza, non modifica di molto la pianificazione di tutta l'area, ma modifica in parte il rapporto contrattuale, che non è più fra Regione-Comune e Comune-Cooperativa, ma è direttamente Regione-Comune e Regione-Cooperativa Rafting.

Detto questo, le nostre tre domande mirano a conoscere lo stato dell'arte, ma soprattutto gli intendimenti concreti, i tempi, indubbiamente la volontà politica e soprattutto la priorità, mentre la terza domanda è più mirata ad un appezzamento di 4.000 metri quadrati, se da parte dell'Amministrazione regionale c'è la volontà di alienarlo e, in caso affermativo, come alienarlo alle aziende che ne hanno fatto richiesta. Grazie.

Président - La parole à l'Assesseur au budget, aux finances et au patrimoine, Lavoyer.

Lavoyer (FA) - Grazie Presidente.

Nel rispondere ai tre quesiti puntuali posti dal collega Chatrian, inizio con il dire che gli uffici regionali, dall'ultima iniziativa che è stata portata avanti dal vostro gruppo, hanno esaminato con attenzione i due vecchi progetti di riconversione dell'area, redatti uno, dall'area Aosta Sviluppo S.r.l. e, l'altro, dall'ufficio tecnico della Finaosta, i quali contemplavano un utilizzo istituzionale parziale. Sul primo quesito l'azione dell'Amministrazione tiene come fondamento e come base di esame quanto sviluppato da questi studi. Questa documentazione, che penso il collega conosca bene, gliene posso poi fornire una copia, ha inoltre evidenziato che la valorizzazione dell'area potrebbe essere perseguita recuperando i fabbricati esistenti nell'area orientale, che sono i più fatiscenti - nei documenti che produrrò sono evidenziati in arancione - e, per approfondire questo aspetto, sono state interpellate le varie strutture regionali che hanno messo in evidenza le loro esigenze.

Sull'aspetto dei due fabbricati più centrali in cattivo stato di manutenzione, la Regione fa un monitoraggio costante intervenendo, se necessario, con lavori di messa in sicurezza attraverso, fra l'altro, il posizionamento di recinzioni. Vi è poi in fase di attuazione un intervento dell'Assessorato dell'agricoltura, Dipartimento risorse naturali che, con provvedimento dirigenziale del mese di aprile, ha definito le procedure di appalto per la ristrutturazione di un capannone sito nell'area, che è un capannone attualmente utilizzato da loro.

Per quanto riguarda in prospettiva, perché qui dobbiamo fare poi un ragionamento condiviso con il Comune di Villeneuve, la porzione che gestirà direttamente la Regione, oltre a prevedere una riqualificazione che permetta lo svolgimento di attività di carattere ludico, sarà centrata sull'eventuale allocazione di attività istituzionali tali da consentire di risparmiare nei contratti di locazione che sono in questo momento esercitati con privati. Per quanto riguarda la delibera richiamata, relativa alla modifica di alcuni rapporti contrattuali con il Comune di Villeneuve, nulla cambia nella gestione concreta, nel senso che il comodato gratuito che faceva prima il Comune, adesso, in base a quanto deciso sulla delibera, verrà fatto dalla Regione in stretta collaborazione con la Cooperativa Rafting, salvaguardando, sempre a condizioni gratuite, l'attuale gestione del laghetto da parte di una cooperativa di pensionati.

Per quanto riguarda il punto due, che dovrebbe essere quello più di indirizzo politico - parzialmente è già stato detto nella risposta al punto uno -, vogliamo condividere come Regione le decisioni su quest'area con il Comune di Villeneuve. Fra l'altro, lo stesso Comune ha chiesto, ad aprile, un incontro con l'Amministrazione regionale per concordare alcune decisioni; riteniamo opportuno confrontarci con l'ente locale, quindi faremo un incontro a giugno, dopodiché valuteremo come Governo regionale quale decisione prendere, anche in base agli studi fatti. In questo senso saremo in grado solo dopo l'incontro di andare più nel dettaglio del cronoprogramma dei vari interventi.

Per quanto attiene il punto tre, confermiamo che è pervenuta una richiesta di acquisto o di locazione della porzione di terreno dal signor Vaudois Olinto, che possiede un'attività commerciale sul terreno confinante, ma possiamo fin d'ora affermare che lo stesso terreno, e quindi la porzione richiesta, ha vincoli specifici anche disposti dalla Sovrintendenza ai beni culturali, e la Regione non ritiene opportuno procedere, allo stato attuale, a dare avvio alla dismissione o alla locazione dello stesso.

Président - La parole au Vice-président Chatrian.

Chatrian (ALPE) - Grazie Presidente.

Ho ascoltato attentamente le sue risposte; indubbiamente non si risolve in qualche giorno o con qualche incontro, però ci aspettavamo un passo in più rispetto agli annunci che proprio lei ci fece un anno e mezzo fa, a gennaio 2009, quindi sono già due anni e mezzo... Il nostro obiettivo era quello di capire se l'utilizzo di questa importante area era nelle priorità di questo Governo, poi tutto non si può fare, capiamo perfettamente. Ci dispiace non utilizzare una proprietà regionale o utilizzarla in parte; ripeto, conosco abbastanza bene la situazione. L'Assessore prima citava due studi ma, a mia conoscenza, ce ne sono altri più recenti nel 2005, nel 2006 e forse anche nel 2008.

Lasciando da parte gli studi, il nostro obiettivo era quello di sapere se c'era la volontà politica di mettere in campo qualcosa. La risposta è deboluccia, molto diplomatica, puntuale, senza fronzoli: ad oggi la volontà non c'è o, quanto meno, si farà un primo incontro con il Comune in questo mese, non c'è stato in questi tre anni, non c'è stato, e lo registriamo con questa ennesima nostra iniziativa.

L'auspicio è che, dopo l'incontro con il Comune, si metta sul tavolo un utilizzo nella sua interezza: parliamo di 11 ettari di proprietà regionale. Ripeto, in parte l'area è utilizzata, ma tutto il resto non è utilizzato; parliamo, sì, di progetti di fattibilità, ma parliamo sempre e solo di progetti e non di approvazione di iter per dare gambe e corso a delle volontà e a delle risposte. Si era detto dal punto di vista artigianale, si era parlato di servizi al cittadino e di utilizzo non solo dell'area al Comune e alla cooperativa, ma a tutta l'altra area che in questo momento non è utilizzata e all'area che è già utilizzata dall'Amministrazione regionale per quanto riguarda il Dipartimento agricoltura.

Ci piacerebbe, sinceramente, e penso che sia la sede appropriata, che questo dossier venga esaminato nella sua interezza - vista la sua complessità e probabilmente anche il suo peso dal punto di vista finanziario, nel momento in cui si decidesse di mettere in campo qualcosa - nella commissione competente. Noi siamo per la condivisione, ma non basta condividere, perché poi bisogna passare anche a scegliere per dare corso a delle idee e soprattutto a delle esigenze. Quindi l'auspicio è quello di portare questo dossier in commissione e se c'è da parte del Governo regionale una volontà di dare corso a delle necessità del territorio, noi non solo ci siamo, ma diamo completamente il nostro apporto. Grazie.