Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1249 del 9 giugno 2010 - Resoconto

OGGETTO N. 1249/XIII - Inizio dell'esame della Relazione annuale al Consiglio regionale sull'andamento della gestione della "Casino de la Vallée S.p.A.", ai sensi dell'art. 8 della legge regionale 30 novembre 2001, n. 36, recante "Costituzione di una società per azioni per la gestione della Casa da gioco di Saint-Vincent".

Président - On reprend suivant l'ordre du jour, nous sommes au point 20 à l'ordre du jour.

La parole au Président de la Région, Rollandin.

Rollandin (UV) - Grazie, Presidente. Come è stato detto, in ossequio a quanto previsto dall'articolo 8 della legge n. 30/2001, presentiamo questo rapporto al Consiglio che tiene conto di una rivisitazione dell'andamento a livello della casa da gioco.

Prenderò in esame solo gli aspetti più significativi, sulla base della relazione allegata, che contiene un'analisi dei dati statistici, economici e gestionali che hanno caratterizzato l'esercizio che ha visto conseguire un risultato economico positivo pari a 6.569.000 euro, con un miglioramento di oltre 23.000.000 di euro rispetto all'esercizio 2008, che aveva chiuso con una perdita di 16.631.000 euro. Il raggiungimento del risultato positivo è dovuto a diversi fattori; fra questi, in particolare, la modificazione della quota di riparto dei proventi fra Regione e Casino approvata dal Consiglio il 24 giugno scorso, con effetto dal 1° gennaio 1999. Occorre evidenziare che i fattori interni straordinari hanno contribuito a ridurre l'impatto positivo sull'utile finale; fra questi il più significativo è stata la procedura di mobilità avviata ai sensi della "223", che ha comportato l'uscita di 60 unità con un costo comunque di 1.550.000 euro. Un altro fattore che ha avuto un impatto positivo è stata la continua e costante attenzione volta al generalizzato contenimento dei costi, pur in presenza di specifici interventi indirizzati al potenziamento delle attività produttive (clientela, eccetera). Per quanto riguarda i fattori esterni che hanno condizionato il risultato di esercizio, continuano a persistere le criticità connesse alla normativa antifumo, che penalizza sicuramente queste strutture, e la crisi di cui ho già parlato.

La crisi economica tuttora in atto ha vanificato le previsioni di introito a suo tempo formulate nel piano industriale 2009-2011 e ha trovato conferma nella flessione generalizzata degli introiti delle case da gioco italiane, anche di quelle che sembravano già avere invertito la tendenza e la contrazione degli introiti. Nel passato, i periodi seguiti alla crisi economica sono sempre stati momenti di intensa attività per la casa da gioco; quando il risparmio permette di raggiungere obiettivi personali o familiari, aumenta, negli individui, la propensione al rischio e alla ricerca di vincite importanti. Questa propensione al gioco trova conferma anche nella fase attuale, ma i giocatori rivolgono principalmente il proprio interesse verso il gioco pubblico.

Al fine di contrastare gli effetti della situazione di crisi in atto, la Casino ha predisposto ed effettuato gli investimenti organizzativi, commerciali, strutturali ed infrastrutturali volti a riportare la Casa da gioco di Saint-Vincent a livelli degni della tradizione degli anni che ricordiamo, e questo è contemplato nel piano per il triennio 2009-2011. Teniamo conto del piano di sviluppo che questo Consiglio ha approvato e che sta dando i primi frutti.

Nella relazione della gestione allegata al bilancio, un apposito prospetto evidenzia lo stato di avanzamento delle attività individuate nel piano industriale, che hanno raggiunto un livello di completamento, a conferma della precisione dell'analisi e della correttezza delle scelte individuate nel piano stesso. Va evidenziato come i primi segnali di inversione di tendenza si siano registrati nel secondo semestre 2009. Fra le attività di particolare importanza - completate o in via di completamento - si segnala l'introduzione dell'impianto audiovisivo di controllo dei tavoli e delle sale, l'introduzione del sistema di gestione on-line, la sostituzione dei gettoni fisici con il ticket, il rinnovo totale del parco macchine slot e ampliamento dell'offerta, definizione dell'offerta gioco per il poker e il consolidamento di un'offerta continuativa di Texas Hold'em, recupero presenza grandi clienti, piano di incentivazione all'esodo, procedura di mobilità, programma di contenimento dei costi, investimenti di manutenzione straordinaria, fra cui i lavori di sistemazione del soffitto della hall, sostituzione di altre infrastrutture. Per quanto riguarda il marketing, l'attività si incentra soprattutto sul recupero dei grandi clienti e sull'attività di promozione; sono state analizzate le principali criticità per le aree geografiche a maggior sofferenza, al fine di dare attuazione ad un piano volto al contratto recupero della clientela di fascia medio-alta. Per quanto riguarda le attività promozionali quali spettacoli, eventi gioco tipo incremento degli incontri chemin de fer, tornei di poker Texas Hold'em, grandi eventi, sono state privilegiate quelle che permettono di monitorare i ritorni.

A fine aprile è stato ufficialmente inaugurato il nuovo software per la gestione e lo sviluppo del progetto fedeltà che, con ulteriori implementazioni, permetterà entro fine 2010 la perfetta integrazione con le aree già gestite da STV tramite l'utilizzo di computer palmari. La strategia commerciale messa in atto, oltre a vedere la completa riorganizzazione della struttura di accounting sulla clientela di alto profilo, ha operato su diverse fasce della clientela, ottenendo, dopo i primi mesi, i primi risultati tangibili in questo avvio di anno. Inoltre, al fine di inserire il casinò nel mercato del gioco online, è stata avviata la scelta del partner tecnologico del settore. Ad oggi siamo nella fase di definizione delle tempistiche di approdo. Indicativamente il Casino de la Vallée sarà operativo per le prime attività nel periodo estivo. Le attività di marketing continueranno anche nell'anno in corso a seguire l'evolversi degli interventi riorganizzativi e strutturali, dando grande risalto e permettendo al casinò di riconquistare terreno in termini di immagine e di notorietà.

Per quanto concerne il piano di sviluppo, le tempistiche sono coerenti con quelle previste nel documento approvato dal Consiglio il 15 aprile 2009, in particolare i lavori di sistemazione della sala multiuso sono avanzati e probabilmente per l'estate sarà aperta. Per i lavori di restauro delle sale da gioco è stato avviato un importante studio di architettura e di progettazione preliminare che permetterà di iniziare i lavori, ed è prevedibile, che la delicata fase di ristrutturazione sia entro il prossimo inverno. L'adeguamento e la sistemazione degli impianti tecnologici sta andando avanti come da previsione.

Per quanto riguarda le condizioni operative di sviluppo dell'attività della casa da gioco, in termini di andamento di ingressi dei preventivi lordi di gioco e dei settori di gioco, anche in paragone con le altre case da gioco italiane, nel 2009 gli introiti lordi si sono attestati a quota 94.471.000 euro, evidenziando un calo pari al 7,61 percento, meno 7.786.000 euro. Bisogna segnalare, peraltro, che detto calo è da imputare quasi interamente al primo semestre dell'anno; infatti, per quanto riguarda il secondo semestre dell'anno, si evidenzia una tenuta degli introiti stessi. Nel periodo 1° gennaio-30 giugno 2009 gli introiti sono stati di 45.571.000 euro, con un calo dell'11,8 percento rispetto allo stesso periodo del 2008. Nel periodo 1° luglio-31 dicembre 2009, invece, gli introiti sono stati di 48.899.000 euro, con un calo del 3,2 rispetto allo stesso periodo. È invece positivo il dato degli ingressi che, dopo il trend negativo che aveva segnato l'apice nel 2008, nel secondo semestre 2009 ha ottenuto un discreto miglioramento portando un incremento delle presenze su base annua pari a 27.474 unità. Il confronto con le altre case da gioco evidenzia come il dato degli ingressi sia positivo solo per Saint-Vincent, più 4,9, Venezia più 2,2, mentre è negativo per Sanremo e Campione (meno 2,5 e meno 4,9). I proventi lordi da gioco - come già detto - evidenziano un decremento complessivo del 7,61 passando da 102.257.000 del 2008 a 94.471.000 al 31 dicembre 2009. Per quanto riguarda gli introiti da gioco, a conferma della crisi strutturale che interessa il mercato del gioco d'azzardo, tutte le case da gioco hanno registrato risultati negativi: Campione meno 2,6, Sanremo meno 5,7, Venezia meno 11,6, per una media generale dell'8 percento circa, simile a quella dei casinò europei.

Per quanto riguarda i singoli settori di gioco della Casa da gioco di Saint-Vincent, la flessione ha interessato purtroppo tutte le linee di prodotto. I giochi francesi registrano una diminuzione degli introiti dell'11,30 con risultati positivi solo per il poker Texas Hold'em. I giochi americani registrano una flessione di 2,94. Registrano una diminuzione anche i giochi misti e i giochi elettronici, settore, questo, condizionato dalla costante crescita degli esercizi pubblici; per quanto riguarda le slot, nel secondo semestre 2009 il calo dei proventi non solo si è arrestato, ma ha fatto registrare una positiva inversione di tendenza.

Sulla base di questa situazione il 12 aprile 2010 l'assemblea ha deliberato di approvare il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2009 come segue: copertura delle perdite di esercizio 2008 riportate a nuovo pari a 11.655.000, mediante integrale utilizzo dell'utile di esercizio di 6.659.000 euro e della riserva legale che era già prevista e di rinviare in sede straordinaria l'adozione dei necessari interventi sul capitale per procedere ad integrale copertura delle altre perdite. L'assemblea straordinaria ha inoltre deliberato di ridurre, a copertura delle perdite residuali dell'esercizio 2008, il capitale sociale da euro 14.000.000 a euro 9.000.000, come già previsto. L'aumento del capitale sociale da euro 9.000.000 a euro 94.000.000, invece, offrendo al socio Valle d'Aosta la sottoscrizione per il conferimento dei beni; atto sottoscritto integralmente mediante conferimento della Casino S.p.A.. L'operazione di conferimento deliberata prevista dalla legge regionale, porterà alla fusione delle due società interessate con incorporazione di STV e di Casino. L'operazione, nel rispetto dei tempi previsti, si concluderà entro il mese di luglio.

L'integrazione fra il complesso alberghiero Grand Hôtel Billia e Casino de la Vallée risponde ad esigenze di tipo strategico, connesse fondamentalmente alla complementarietà delle attività, e costituisce il punto di partenza per sviluppare una regia di rilancio del "sistema casinò" nel contesto del turismo nazionale e internazionale. In effetti la casa da gioco necessita di una struttura alberghiera aggregata per poter esprimere le sue potenzialità; d'altra parte, l'attuale struttura alberghiera ha - nel fabbisogno espresso dalla casa da gioco - una condizione che è indifferibile. Inoltre l'integrazione consente di migliorare la gestione degli assets patrimoniali in parte condivisi ed integrati, la gestione delle relazioni contrattuali oggi esistenti fra le due aziende, la razionalizzazione e il miglior coordinamento di reciproci piani di attività. Già fin d'ora si sono create le condizioni operative per consentire le massime sinergie fra i due; peraltro, l'attività del Grand Hôtel Billia registra, nel corso del primo quadrimestre 2010, segnali di ripresa sia in termini di presenze che di coperti relativi alle attività alberghiere. Infatti le presenze passano da 7.779 nel 2009 a 11.984 nel 1010, con un incremento pari a 4.200 unità, più 54 percento; i coperti dell'Hôtel passano da 9.000 a 12.000, pari a più 2.728 unità (più 28 percento). Resta invariata l'attività del Grand Hôtel Billia legata al casinò. Questi incrementi sono sicuramente confortanti, ma sono ancora lontani dai livelli che si spera di poter raggiungere con una serie di operazioni che si andranno a fare.

Un piccolo spaccato del 2010, giusto per dire che, fra l'altro, siamo in attesa di presentare in Consiglio anche i progetti che saranno ultimati a breve per quanto riguarda il piano di sviluppo del Grand Hôtel Billia coordinato con il casinò. Come sapete, era il piano che aveva come previsione i tempi che stiamo mantenendo. I primi cinque mesi dell'anno in corso cominciano a manifestare i primi segnali di ripresa, anche se non può essere considerata terminata l'attuale situazione di crisi. All'orizzonte, inoltre, si affaccia un'ulteriore criticità, legata all'ampliamento e alla diversificazione dell'offerta del gioco con l'introduzione del VLT, quello che era stato introdotto per L'Aquila e che sembra sia stato allargato a tutti. A questo riguardo abbiamo già avuto modo di informare il Consiglio sulla chiusura del capitolo "4Games" a seguito della vendita delle due sale di Torino e Quart e della messa in liquidazione della società. Tuttavia, per la casa da gioco è ormai una necessità strategica l'insediamento nel settore del gioco pubblico, al fine di dare una piena attuazione a quanto già previsto dal piano industriale triennale. Nel corso dell'anno faranno il loro ingresso sul mercato, prima, il poker in modalità cash e, successivamente, i giochi a quota fissa, casinò games; se sarà vantaggioso saremo pronti a commercializzare questi nuovi giochi insieme ad altri operatori. Questo consentirà al Casinò di Saint-Vincent di ritagliarsi una propria quota di mercato in fase di rilancio del nuovo business, evitando di investire ingenti capitali in promozione per recuperare terreno sugli altri operatori.

I proventi lordi di gioco nei primi cinque mesi del 2010 segnano un più 5 percento, che rappresenta un segnale di quell'inversione di tendenza che si auspica possa concretizzarsi nei prossimi mesi dell'anno. Il dato positivo e ancora più importante sarà affrontato con quello delle altre case da gioco: infatti, alla data del 31 maggio 2010, solo Saint-Vincent presenta un risultato positivo, mentre registrano risultati negativi Sanremo (meno 4,8), Venezia (meno 5,1), Campione (meno 10,5).

Per quanto riguarda le presenze, invece, segnaliamo due dati positivi, sia a Saint-Vincent (più 5,3) che a Sanremo (più 1,4); gli altri perdono ancora. I primi cinque mesi del 2010 hanno visto un aumento di tutte le fasce di clientela, sia in termini di presenza globale che in termini di clienti individuali. La riorganizzazione della formazione dell'ufficio commerciale dedicato alle fasce di alto profilo ha fatto registrare buoni risultati sia in termini di maggiore frequentazione dei clienti, sia nel contatto e fidelizzazione della nuova clientela. Nello specifico, nel periodo gennaio-maggio 2010 abbiamo un aumento totale delle fasce di clientela VIP del 4,5 percento, per arrivare ad un 15 percento se si analizzano solo le due categorie più importanti. Per quanto riguarda l'analisi del risultato positivo nei cinque mesi del 2010 si evidenzia intanto come la massa monetaria giocata sia cresciuta del 4,7 percento, gli aumenti sono distribuiti fra i giochi francesi e chemin de fer; la riuscita delle iniziative dello chemin de fer è testimoniata dalle variazioni percentuali a questo gioco dalle altre case da gioco che, a fronte di un più 62 di Saint-Vincent, registrano un meno 8,4 a Campione, meno 28,9 a Sanremo, meno 32 a Venezia. I giochi americani manifestano in generale un segnale di flessione invece pari a meno 7 percento, suffragato dalla diminuzione pressoché analoga rispetto ai tavoli. Questo dato è la dimostrazione di come la crisi economica in atto continui a pesare negativamente, in particolare, sulla propensione al gioco della clientela della casa da gioco di medio e basso livello, che trova, nei giochi pubblici offerti dallo Stato, sfogo alla propria propensione al rischio. Un leggero segno positivo si constata per le slot pari a 1,80, a fronte però di un incremento della massa giocata pari a 4.310.000.

Il risultato del Casinò Saint-Vincent appare ancora più significativo, in quanto il segno positivo registrato rappresenta la prima inversione di tendenza dal 2004 ad oggi, periodo in cui nei primi cinque mesi dell'anno si era registrata una flessione complessiva di quasi 36 percento. Certamente su questo risultato ha influito anche l'ingresso dei valdostani, autorizzato dall'articolo 17 del nuovo disciplinare, ma certamente hanno inciso gli importanti investimenti finalizzati al rinnovo di tutte le infrastrutture.

Per quanto riguarda il personale, molto si è detto sui provvedimenti che sono stati presi e il piano ha portato alla risoluzione di alcuni rapporti di lavoro. Sul fronte del contenzioso la relazione al bilancio ben rappresenta la complessità della situazione, legata a fatti anche molto lontani nel passato. Il budget 2010 assicura il continuo rigoroso contenimento dei costi che previsionalmente, rispetto a quelli registrati, presentano una flessione. La maggiore problematica di bilancio riferentesi all'esercizio 2010 sarà quella connessa all'incorporazione STV con decorrenza 1° gennaio 2010.

L'obiettivo che ci si deve prefiggere è di raggiungere un risultato positivo, che consentirà all'azienda unificata di creare liquidità sufficiente per il finanziamento - almeno parziale - degli investimenti, che dovranno essere sostenuti dal gruppo nei prossimi esercizi, al fine della realizzazione di quelle infrastrutture necessarie al rilancio dell'attività della casa da gioco nel complesso e del Grand Hôtel Billia. Grazie.

Président - La discussion est ouverte.

La parole au Conseiller Donzel.

Donzel (PD) - Egregio Presidente, cari colleghi... c'era una battuta che girava nei corridoi del Consiglio regionale: quando si presentava una relazione sul casinò, era sufficiente prendere la relazione dell'anno precedente, si rileggeva quella e le cose erano le stesse... invece ritengo che in questo caso vadano fatte alcune puntualizzazioni, quindi non starò a fare un intervento lungo e tedioso, ma alcune puntualizzazioni per dire che le cose non stanno così, non è una situazione apparentemente ripetitiva, ci sono delle sensibili diversità.

Intanto il modo di presentare un bilancio dicendo che siamo tutti entusiasti di questo attivo che c'è di 6.500.000 euro che, in realtà, è esclusivamente dovuto alla modifica del disciplinare... il casinò è andato malissimo! Ha perso, dal punto di vista delle entrate lorde, 7.000.000 di euro e, se non fosse stato per quella modifica del regolamento del disciplinare - che noi stessi abbiamo modificato, quindi sono cosciente di quello che abbiamo fatto, ma lo abbiamo fatto per gettare un salvagente -, la situazione sarebbe ben peggiore dell'anno precedente dal punto di vista economico! Bisogna essere realisti, bisogna sapere cosa abbiamo davanti.

Ovviamente qui si confonde sempre un po': una volta c'è la crisi economica, una volta non c'è, insomma non si capisce mai questa cosa qui! Per due anni abbiamo parlato di "crisi economica"... qualcuno ha detto che non c'era, adesso sono tutti che urlano all'allarme della crisi economica... ben venga una presa di coscienza, ben venga che la verità viene a galla, soprattutto dopo le elezioni! Comunque resta il dato che abbiamo tutti condiviso: che di per sé la crisi economica non è un deterrente del gioco d'azzardo, anzi; gli esperti del gioco d'azzardo dicono che nei momenti di crisi economica aumenta la propensione al rischio individuale del giocatore che, non trovando fiducia negli strumenti economici finanziari ufficiali legati allo sviluppo economico, aumenta la sua propensione al rischio. Non sono cose che mi invento io, sono cose che dice l'amministratore delegato della casa da gioco; quindi non possiamo usare per il casinò la questione della copertura della crisi economica, perché non è questa la questione in oggetto!

Certamente ci rassicura il fatto che anche gli altri casinò vanno male, nel semestre "tal dei tali" quello è andato un po' peggio, nell'altro semestre o trimestre un altro casinò si è inciampato un po' più di noi, quindi c'è questa logica che mal comune è mezzo gaudio, però resta il fatto che non è questo, a mio avviso, l'approccio che dobbiamo avere, anche a fronte non solo della modifica del disciplinare, ma dell'importante piano di sviluppo che è stato approvato. Un piano di sviluppo che però nella sua espressione totale si svilupperà soltanto da qui al 2015, quindi ci tocca ancora aspettare e soffrire.

Noi abbiamo l'impressione che alcune delle iniziative - che fra, l'altro, sono state messe qui fra le giustificazioni del risultato non eccessivamente positivo della casa da gioco - siano da valutare in modo leggermente diverso. Intanto l'idea di favorire con una buona uscita una sorta di pensionamento anticipato di una parte delle unità lavorative della casa da gioco è stata una precisa proposta dell'amministrazione del casinò per migliorare i conti, quindi questo non può essere poi, di colpo, addebitato come un costo. Se è una scelta per migliorare, non si può usarla poi per dire: andiamo male perché facciamo la riduzione del personale... delle due, l'una: o facciamo una scelta che ci aiuta a crescere e svilupparci... poi non possiamo dire: abbiamo avuto un risultato negativo perché abbiamo speso dei soldi per prepensionare una serie di unità lavorative. Dopodiché, sentirsi in non so quante relazioni ancora che c'è il problema del fumo che riduce il numero dei giocatori... questa cosa del fumo ha fatto il suo tempo, è veramente un riempitivo fra le cose che vengono messe all'interno dei problemi della casa da gioco!

A mio avviso, restano aperte alcune questioni che ritengo assolutamente importanti: intanto la questione della riduzione delle consulenze e delle collaborazioni... da questo punto di vista non si fa abbastanza, soprattutto se connesso alla mobilità interna e alla riqualificazione del personale. Assistiamo ancora all'utilizzo di personale esterno, dopo che abbiamo detto che i nostri sono i migliori e i più qualificati; poi, di fatto, sappiamo che si ricorre a personale esterno per svolgere alcune attività. Sappiamo che va a rilento questa riqualificazione del personale, tanto più dal settore amministrativo al settore tecnico, praticamente inesistente in termini percentuali. Queste sono delle grosse lacune, mentre da questo punto di vista c'erano dei precisi impegni.

L'altra questione, anche questa che rimane un punto delicato che non è stato affrontato con la dovuta attenzione - qui abbiamo un elenco di punti che vengono svolti con la percentuale di realizzazione: completato 100 percento, 40 percento -, riguarda la definizione di un unico contratto di lavoro con il superamento delle differenze esistenti, dove il punto di percorso è il 40 percento, ma... cosa vuol dire 40 percento? A noi risulta che nessun contratto è mai stato neanche avviato in discussione con le parti sociali. Cosa vuol dire 40 percento... vuol dire che qualcuno per conto suo ha cominciato a scrivere delle bozze di contratto unico? Non risulta che sia avviata alcuna trattativa ufficiale in questo senso, quindi questo è uno degli elementi molto delicati della casa da gioco, perché stamani abbiamo esaminato tutta la parte del contenzioso e ogni volta che andiamo a vedere nel contenzioso, fra le tante voci del contenzioso ci sono le voci che riguardano il personale, i contratti del personale, eccetera, quindi quella è una partita molto delicata. A noi non pare che su quella partita si siano fatti dei veri passi avanti, c'è una volontà, ma che non si è ancora minimamente esplicitata.

Altra questione sempre delicata che riguarda il personale è quella di dire che in realtà non ci sono assunzioni al casinò; finalmente sembra si stiano bloccando anche assunzioni a tempo determinato che prima, invece, venivano praticate fino a qualche tempo fa, ma si procede alla esternalizzazione di alcuni servizi. Allora questo che senso ha? Esternalizzo un servizio: questo vuol dire che le pulizie invece di farle il dipendente del casinò, le fa un dipendente che non è del casinò, ma ce n'è sempre uno che fa le pulizie, è sempre una persona, è sempre personale! Quindi in realtà è un maquillage di numeri, riduco il numero effettivo e poi procedo all'assunzione tramite esternalizzazione del servizio. Anche qui, uno potrà dire che così si abbattono i costi, ma non è una procedura, questa, che abbiamo condiviso in quest'aula, quella cioè di creare tanti diversi livelli di assunzione nel casinò con chi ha dei contratti munifici e chi, invece, ha dei contratti capestro, perché assunto tramite esternalizzazione del servizio... anche questo... non mi sembrava nella pianificazione che avevamo in mente!

Ancora una questione riguardo al paventato grande aumento delle presenze nel casinò; intanto si riconosce che questo aumento delle presenze non è significativo dal punto di vista delle entrate, perché andiamo in controtendenza sulle presenze, ma calano gli introiti lordi, quindi vuol dire che magari uno va, ma non gioca. L'altra questione è che sull'aumento di queste presenze, stando ai dati ufficiali che prendo da questa relazione, quasi un 50 percento su quella parte che è in aumento è di utenza regionale residente, quindi in realtà la capacità di attrarre dall'esterno è stata decisamente minima.

Ancora una considerazione. Quando le cose non vanno tanto bene, comincia questo scaricabarile, da un lato si dice: non riusciamo a fare grandi incassi, è tutta colpa del Grand Hôtel Billia che non ha un sistema di accoglienza di alto livello, quindi non essendoci il cinque stelle funzionante non possiamo accogliere il grande giocatore, non possiamo avere il giocatore che ha la grande capacità di spesa, è colpa del fatto che manca il Grand Hôtel Billia; quando ci sarà il Grand Hôtel Billia anche il casinò tornerà a crescere; dall'altro, quando sentiamo le relazioni sull'Hôtel Billia diciamo che è colpa del casinò che non ha l'utenza che dovrebbe avere, diminuisce l'utenza... non è che uno quando non va bene dà la colpa al vicino... ognuno dovrebbe fare la sua parte, tanto più che adesso andiamo verso questa gestione unica separata delle due realtà, non avranno più scuse, ma in questa gestione unica separata vedremo cosa verrà fuori.

L'altra cosa che ho colto con una certa preoccupazione dalle parole del Presidente è stata quella che il piano di sviluppo del casinò, che probabilmente nella mia ingenuità supponevo fosse finanziato da un piano preciso, quindi che gli step - già avevamo detto lenti, lunghi, perché bisogna aspettare il 2015, eccetera -, questi step che avevamo detto, fossero previsti, questi soldi con finanziamenti che erano reali, esistenti.

Oggi un accenno nelle parole del Presidente mi fa presupporre che il finanziamento del piano di sviluppo del casinò deve avvenire con le risorse interne del casinò, cioè non avviene, perché se aspettiamo quelle risorse lì, addio piano di sviluppo! Se diciamo che deve essere autofinanziato dal casinò - e il casinò fa questi risultati - è chiaro che non lo finanziamo questo piano! Non so se avete visto le cifre per finanziare il piano di sviluppo del casinò; il casinò non è in grado di concorrere in modo significativo e questo mi lascia perplesso, anche perché questi ritardi nel realizzare le opere ed i progetti portano a quelle perdite... anche qui, 1.000.000 di euro persi, perché i progetti che si erano immaginati per realizzare la riorganizzazione della sala multiuso sono stati buttati via, in quanto si è cambiata l'idea di realizzazione. Noi abbiamo buttato via 1.000.000 di euro... poi questo pomeriggio sbandiereremo che diamo 50.000 euro per finanziare dei poveri agricoltori che hanno dei problemi con il bestiame e buttiamo via 1.000.000 di euro perché cambiamo idea sulla sala multiuso? Non finanziamo leggi sociali proposte dal Partito Democratico perché "qui non ci sono mica i quattrini per fare tutte le cose che volete" e nella relazione diciamo che abbiamo buttato 1.000.000 di euro in progetti sui quali abbiamo cambiato idea... non ci piacevano più? Io dico che è vero che al casinò girano talmente tanti soldi che parlare di 1.000.000 di euro fa ridere, ma se raffrontiamo le cifre di cui parliamo in certe leggi con le cifre con cui ci confrontiamo al casinò, c'è uno squilibrio che, secondo me, va assolutamente rivisto.

Il nostro atteggiamento, rispetto a questa relazione, non è assolutamente di ottimismo. Poi ho capito che il Presidente ha chiuso parlando del 2010, ma questo è il bilancio del 2009, quindi fa piacere che nel 2010 le cose vadano un po' meglio; però, siccome andiamo a trimestri e semestri, l'anno scorso si partì male nel primo trimestre, si chiuse meglio nel secondo semestre. Non vorrei che questa volta partissimo bene nel primo semestre e chiudessimo male nel secondo! Quindi non è che i semestri fanno il bilancio... il bilancio annuale del 2009 è un bilancio che, nonostante tutti gli sforzi che vanno riconosciuti a tutti gli attori, è però un bilancio che parla negativo e non prenderne atto è grave, altrimenti continuiamo a dire che qui le cose - più o meno - vanno bene.

Sappiamo che investiremo una quantità enorme di denaro per rilanciare nuove slot machine, nuovi giochi elettronici, quando i giochi elettronici vanno tutti a picco; quindi, a meno che non abbiamo la slot machine che fa il miracolo, stiamo spendendo un'enorme quantità di soldi per dei giochi che non stanno andando bene. Dal mio punto di vista deve rimanere alta la preoccupazione e la risposta dovrebbe essere un'accelerazione sulla realizzazione del piano, e non il contrario, ovvero vedremo se il casinò è in grado di autofinanziare il piano, che è esattamente ulteriore rallentamento.

Presidente - Prima di andare avanti, vi devo porre un problema, nel senso che il Presidente della Regione è stato chiamato per una riunione urgente del Comitato per la sicurezza e l'ordine pubblico con il Procuratore della Repubblica di Torino che è arrivato anche in ritardo. Il problema che vi pongo è questo: se vogliamo continuare con questa discussione in assenza del Presidente, o se volete sospendere ed iniziare la discussione con la legge sulla fauna selvatica e poi riprendere questa discussione con il Presidente presente in sala; quindi, se siete d'accordo, passiamo al punto 21.1 e poi riprendiamo la discussione sulla casa da gioco.

Il Consiglio prende atto, concordando.