Oggetto del Consiglio n. 1060 del 24 febbraio 2010 - Resoconto
OGGETTO N. 1060/XIII - Ratifica della deliberazione della Giunta regionale n. 136 del 21 gennaio 2010 "Approvazione della revisione del programma di sviluppo rurale della Valle d'Aosta per il periodo 2007/2013, approvata dalla Commissione europea con decisione C(2009) 10342 del 17.12.2009, in conformità con il Regolamento (CE) n. 1698/2005 e con l'articolo 6, paragrafo 1, del Regolamento (CE) n. 1974/2006".
Il Consiglio
visto il parere della III Commissione consiliare permanente;
Delibera
di ratificare, ad ogni effetto, la sottoindicata deliberazione adottata dalla Giunta regionale in via d'urgenza e salvo ratifica da parte del Consiglio:
Oggetto n. 136 in data 21 gennaio 2010: Approvazione della revisione del programma di sviluppo rurale della Valle d'Aosta per il periodo 2007/2013, approvata dalla Commissione europea con decisione C(2009) 10342 del 17.12.2009, in conformità con il Regolamento (CE) n. 1698/2005 e con l'articolo 6, paragrafo 1, del Regolamento (CE) n. 1974/2006.
Président - La parole à l'Assesseur à l'agriculture et aux ressources naturelles, Isabellon.
Isabellon (UV) - Grazie, Presidente.
L'oggetto all'esame riguarda la ratifica delle modifiche al PSR 2007-2013 a seguito del Health Check della PAC. La deliberazione n. 136 del 2010 prevede complessivamente 55 modifiche al programma derivanti dal recepimento del Health Check della PAC e le modifiche sono numerose, in quanto è stato interessato sia il quadro descrittivo del programma, sia il contenuto stesso, poiché con l'introduzione delle tre nuove misure è stato necessario raccordare e integrare le misure già esistenti e modificare il quadro finanziario aggiornato con i fondi aggiuntivi, che consistono in 4.110.000.000 euro. Tra le misure sono da segnalare le modifiche alla misura 112, 211 e 214 con l'introduzione di alcuni interventi migliorativi. Per quel che riguarda le misure del Health Check ricordo che il 17 dicembre 2009 la Commissione europea ha approvato le modifiche al PSR 2007-2013 della Valle d'Aosta, individuando nella Direzione politiche comunitarie e miglioramenti fondiari la dirigenza di riferimento. Questo importante passaggio di revisione del PSR prevedeva la possibilità di andare ad attivare una serie di sfide, fra cui energie rinnovabili, lotta ai cambiamenti climatici, qualità dell'acqua, biodiversità, innovazione ambientale, misure di accompagnamento per il settore lattiero-caseario, diffusione della banda larga.
A seguito della trattativa con la Commissione europea, sono state individuate fra queste sfide quelle applicabili al nostro PSR, e sono state attivate quelle relative alla biodiversità e alle energie rinnovabili. La prima è stata attivata con l'implementazione delle misure 213, indennità natura 2000, e 216, investimenti non produttivi, mentre la seconda sfida, quella sulle energie rinnovabili, è stata attivata attraverso un ampliamento degli interventi ammissibili ai sensi della misura 311, diversificazione in attività non agricole. Nel dettaglio, la misura 213, indennità natura 2000, prevede un'indennità a favore degli agricoltori che operano nelle zone di protezione speciale individuate all'interno della rete regionale Natura 2000. Il premio unitario sarà di 100 euro all'ettaro, con una spesa pubblica prevista di 2.500.000 euro per il periodo 2010-2013. L'attivazione della misura attraverso l'approvazione dei criteri applicativi da parte della Giunta regionale è prevista per la primavera 2010. Va ricordato che tale misura potrà raggiungere la piena efficienza solo con l'approvazione dei piani di gestione delle principali ZPS, il parco Gran Paradiso, il parco naturale del Monte Avic.
La misura 216, riguardante gli investimenti non produttivi, prevede il sostegno per gli investimenti di ridotta entità, che permettano un minimo impegno per l'agricoltore, di ridurre l'impatto sul ciclo biologico delle specie florofaunistiche che vivono nelle aree agricole. Anche questa prevede la possibilità di interventi specifici, che andranno normati con l'approvazione di criteri applicativi da parte della Giunta nella primavera 2010 e ha un tiraggio, per quel che riguarda il periodo 2010-2013, di 560.000 euro.
Nel caso della misura 311, diversificazione in attività non agricole, non si tratta di una nuova misura, ma di una modifica a quella già esistente, con l'introduzione degli interventi per la realizzazione di impianti fotovoltaici. Tale modifica è stata possibile grazie ai regolamenti Health Check, che permettono di incentivare ulteriormente l'utilizzo di fonti rinnovabili per la produzione di energia, attraverso un contributo in conto capitale che può raggiungere il 60 percento. Peraltro tale percentuale scende al 20 percento - è il caso nostro - nel caso in cui il beneficiario faccia richiesta delle agevolazioni nazionali afferenti al cosiddetto "conto energia", quindi è stato tenuto conto della possibilità di aderire al conto energia.
La Giunta regionale, nella seduta dell'11 dicembre, ha approvato la pubblicazione di un avviso della presentazione di domande di finanziamento per impianti fotovoltaici con una scadenza relativamente lunga: 31 dicembre 2011. La spesa pubblica prevista per il periodo 2010-2013 è pari a 2.400.000 euro. Alcune piccole modifiche che riguardano le misure extra Health Check: in questo caso sono state apportate delle piccole modifiche al PSR in occasione di questa verifica di metà percorso che riguardano in particolare la misura 112, insediamento giovani agricoltori, la misura 211, indennità compensativa degli svantaggi naturali a favore degli agricoltori nelle zone montane, la misura 214, pagamenti agroambientali. Nello specifico, per i giovani agricoltori è stata prevista la possibilità dell'insediamento multiplo, ossia la possibilità di erogare il premio a due giovani che si insediano contestualmente in forma societaria nella stessa azienda. Le condizioni di doppio premio non prevedono semplicemente di raddoppiare i requisiti previsti per l'insediamento singolo; l'azienda, infatti, attraverso la redazione di un unico piano aziendale deve dimostrare che l'insediamento multiplo produce effetti più che proporzionali in termini di fabbisogno lavorativo e di reddito rispetto all'ipotesi di due insediamenti singoli.
Altra modifica alla misura 112 riguarda il contributo in conto interessi, che passa da 15.000 a 30.000 euro con il conseguente incremento del premio massimo da 55.000 a 70.000 euro. La modifica alla misura dell'indennità compensativa coincide con quella dell'agroambiente e concerne il calcolo del premio delle superfici di alpeggio; i precedenti limiti, 1,5 ettari UBA (Unità di Bestiame Adulto) per i capi produttivi e di 0,5 ettari UBA per i capi improduttivi, sono stati eliminati e sostituiti dall'unico limite, 1 ettaro UBA, e fatto salvo il limite massimo di superficie ammessa a pagamento, fissato a 200 ettari.
Evidentemente tutte queste iniziative che sono state attivate sono state oggetto di contrattazione con gli uffici comunitari, alla luce anche delle possibilità che ci erano date dai regolamenti comunitari di riferimento, quelli del Health Check, e in base anche alla disponibilità finanziaria che questo intervento aveva, e sono stati derivati da una contrattazione che si è sviluppata fra le varie Regioni in sede di Commissione politiche agricole per la spettanza alla nostra Regione. Diciamo che nel periodo di discussione è positivo il fatto che non è stata fatta una ripartizione di tipo proporzionale, che avrebbe comportato sulla base dei nostri piccoli numeri delle cifre più basse; siamo partiti da un'iniziale proposta di circa 800.000 euro di disponibilità e siamo arrivati a 4.000.000 e più di euro, proprio tenendo conto di una base comune per tutti di minimo garantito e, a seguito di quello, di una ripartizione che teneva conto del numero di aziende, della loro dimensione, delle superfici agricole utili, e quant'altro.
Comunque riteniamo di avere ottenuto un buon risultato; queste sfide attivate sono quelle che potevano essere compatibili con il piano in vigore e che rispondevano alle esigenze dei nostri agricoltori. Ricordo che l'intervento fotovoltaico può permettere di andare ad integrare il reddito delle aziende nel caso in cui queste aderiscano alla misura. Grazie.
Président - La discussion est ouverte.
La parole au Conseiller Giuseppe Cerise.
Cerise G. (VdAV-R) - Grazie, Presidente. Solo per dire che avevamo già espresso il nostro parere positivo in commissione sotto questo profilo.
Abbiamo apprezzato particolarmente il fatto che la quota riservata alla Valle d'Aosta di 4.000.000 e qualcosa, non essendo una risorsa infinita alla quale poi va aggiunta anche la parte nazionale e locale, che porta a 5.500.000, questa non sia stata spalmata genericamente su tutta una serie di interventi frammentati, ma focalizzati specialmente sotto l'aspetto della biodiversità e delle energie rinnovabili. Ci pare anche qualificante il fatto di queste indennità a sostegno di quegli agricoltori che operano nelle zone di protezione speciale, che devono sottostare ad una serie di vincoli che logicamente hanno delle ripercussioni di impegno e anche di mancato guadagno sulla loro attività.
Il discorso, anche per quanto riguarda - come ha ben detto l'Assessore - investimenti non produttivi, anche qua c'è la nostra piena condivisione, soprattutto il discorso del fotovoltaico, che mi pare sia una cosa di grande attualità e, almeno per quanto si percepisce, viene recepito piuttosto favorevolmente. Ci sono diverse aziende che hanno già attivato o si stanno attivando e la cosa crea sicuramente un buon incentivo.
Apprezziamo anche il fatto del riconoscimento della fattispecie dell'insediamento multiplo, che dà la possibilità di adeguare a due giovani, questa è anche una razionalizzazione, e la redazione di un unico piano aziendale... tutto sicuramente va anche ad un quadro di semplificazione della sostanza. E ancora: la previsione per le aziende di nuovo insediamento e di un maggior contributo lo riteniamo positivo; dunque riconfermiamo il nostro parere favorevole alla ratifica di questo provvedimento.
Président - La parole au Conseiller Secrétaire Tibaldi.
Tibaldi (PdL) - Grazie, Presidente.
Le nostre considerazioni che abbiamo già espresso in III Commissione, qui le ribadiamo, sono favorevoli. Naturalmente questo documento prende ispirazione, come è stato annunciato dall'Assessore, da una verifica in corso d'opera che viene fatta a metà corsa sul funzionamento della politica agricola comunitaria in tutte le sue articolazioni territoriali, di conseguenza anche nella nostra Regione. Un Health Check, un controllo di salute che viene fatto a metà corsa, per verificare, adeguare, migliorare le misure poste in essere.
Innanzitutto esprimiamo il favore per il fatto che ci sono delle risorse aggiuntive che vanno a beneficio di questo comparto, comparto agro-zootecnico valdostano, che ha una sua importanza, ovviamente coniugata anche ad una difficoltà di esercizio dovuta al fatto che la verticalità della montagna, la pendenza comporta delle difficoltà di esercizio di questa attività rispetto ad una medesima attività esercitata invece in pianura, e quindi un'attenzione economica - in questo caso finanziaria - per questo comparto, aggiuntiva, non possiamo che recepirla favorevolmente. Sono 4.100.000 euro ai quali si aggiungono delle quote nazionali e locali, come è stato ricordato.
Volevo solo fare un'osservazione. In primo luogo, accogliamo con favore questa attenzione che viene rivolta al mondo rurale nell'apertura alle energie rinnovabili con il fotovoltaico, anche perché si tratta di sfruttare un'energia, come il sole, che - come ben sappiamo - è infinita e sicuramente non inquinante e in ambienti tipo gli alpeggi potrebbe essere utilmente sfruttata per le esigenze delle famiglie, delle persone e anche aziendali che vengono sviluppate in quota. In secondo luogo, la banda larga: anche qui un'altra tecnologia, l'ADSL, che non deve essere solo prerogativa di chi vive in città o in centri abitati antropizzati, ma che può essere utilmente sfruttata da chi esercita a pieno titolo l'attività aziendale nel settore agro-zootecnico.
È importante anche la modifica 2 per contenuti, anche su questo ci siamo già soffermati. La modifica 2 riguarda la filiera del latte bovino in Valle d'Aosta, perché è sicuramente il centro del sistema agro-alimentare valdostano e, visto che si parla di Health Check, di salute del comparto, è auspicabile che a tutte queste risorse, a questi sostegni che vengono iniettati in questo settore ci sia anche un controllo sulla salute della qualità non solo del latte, ma del bestiame allevato; credo che non sia un argomento di secondaria importanza, visto anche le recenti situazioni spiacevoli che si sono verificate sul finire dello scorso anno, dove il comparto zootecnico e la filiera relativa sono state additate... ingiustamente, se considerato genericamente, però purtroppo "giustamente" per i casi che sono stati colpiti dal sistema giudiziario che ha messo in evidenza delle situazioni che sarebbe buona cosa non si verificassero più.
L'auspicio è che a questa iniezione di risorse ci sia anche un attento controllo da parte degli organi competenti, in primis dell'Assessorato, che ha gli strumenti, le risorse e le strutture per poterlo fare, affinché questo obiettivo di qualità e di sanità del comparto sia effettivamente traguardato e che parentesi buie come quelle dello scorso autunno, o addirittura che ha avuto inizio l'anno precedente con i blitz negli alpeggi, non abbiano più a verificarsi.
Président - La parole au Conseiller Donzel.
Donzel (PD) - Grazie, Presidente. Condivido le considerazioni che hanno fatto i colleghi prima di me, quindi non ripeto molte delle opportune sottolineature.
Volevo solo aggiungere alcune considerazioni che mi paiono importanti rispetto a questo provvedimento. Si tratta certamente di risorse molto importanti, che sta a noi saper gestire nel modo migliore; quindi, come ho già constatato sulla questione dell'energia rinnovabile, è importante che non solo si facciano dei provvedimenti amministrativi, ma che ci sia la costruzione di una cultura, una comunicazione di queste misure ai diretti interessati, per coinvolgerli in questi percorsi.
Diamo per scontato che basti dire "sfruttiamo il fotovoltaico" ed ecco che tutti si mettono ad installare impianti perché c'è un contributo. In realtà, se c'è un contributo, c'è anche un investimento che deve venire da queste persone; ma una cosa che a volte non si percepisce è che in un momento di incertezza economica è sempre difficile per le imprese - parlo delle imprese agricole -, anche di fronte ad importanti sostegni, fare dei passi in una certa direzione. Quindi serve un grosso lavoro di vicinanza, di sostegno a queste misure; ecco perché, se sono misure che interessano il settore agricolo, è importante che si dia il buon esempio e che sempre più l'amministrazione pubblica si faccia, anche sé stessa, carico di misure di questo genere quando si realizzano impianti che sono pubblici.
Il fotovoltaico sarebbe quindi bello vederlo sui tetti di tutti i comuni della Valle d'Aosta, negli stadi, e là dove ci sono strutture pubbliche dare il buon esempio, perché non si dica solo agli altri che è un affare il fotovoltaico, ma in primis già il pubblico si faccia portatore di queste misure. La stessa cosa vale là dove ci sono misure a sostegno di un'attività come quella che prevede la possibilità di due soggetti di collaborare, è un segno positivo di un ritorno ad una visione cooperativistica e solidaristica dell'attività, non una visione individualistica della società, che ci fa ben sperare per il futuro della Valle d'Aosta. Naturalmente punto nodale di questi interventi resta la produzione lattiero-casearia, è importante che si continui a ribadire che il problema della nostra realtà è quello dei costi di produzione, che non possono essere paragonati a quelli di altre realtà.
Sappiamo bene come incida a livello europeo non soltanto una visione, come qualcuno di noi dice: "l'Europa è lontana", ma i nostri vicini della pianura Padana che hanno aziende con una struttura più solida della nostra, di certo sostengono misure a livello europeo che non sono quelle di garantire la possibilità di continuare ad esercitare attività in località di montagna. Ecco perché questa battaglia deve continuare su tutte le regioni dell'arco alpino, perché la nostra realtà non si trovi isolata, ma trovi conforto in altre realtà, perché sicuramente la difesa della biodiversità, che è un valore anche per i cittadini, per noi diventi la possibilità di esercitare una dignitosa attività, che abbia anche una sua produttività e ci consenta di continuare a vivere ed a mantenere il bellissimo ambiente di cui tutti disponiamo in Valle d'Aosta.
Président - La parole à l'Assesseur à l'agriculture et aux ressources naturelles, Isabellon.
Isabellon (UV) - Grazie, Presidente. Solo per alcune precisazioni in merito agli argomenti toccati dai Consiglieri intervenuti nella discussione.
Come dicevo all'inizio e come abbiamo discusso in commissione, abbiamo attivato solo alcuni degli aspetti dell'Health Check, e vi dico anche i motivi. Per quel che riguarda il settore lattiero-caseario, tema che è stato toccato dai Consiglieri Tibaldi e Donzel, in ambito Health Check non è stata attivata - per quel che ci riguarda - alcuna iniziativa specifica, anche perché nella fase della discussione con la Comunità europea inizialmente queste misure erano previste anche per il settore lattiero-caseario, ma nelle ultime fasi del negoziato la Comunità europea ha disposto che la misura pertinente, la 143, venisse attivata per il solo settore del tabacco, che è un discorso venuto fuori durante la contrattazione. Per tale motivo la gran parte delle Regioni non ha attivato queste misure. Era solo una precisazione che, pur essendo prevista nell'ambito delle sfide, questo non era stato attivato.
Per il discorso legato alla banda larga, noi non abbiamo attivato delle iniziative in merito, perché questo è stato concertato con il Dipartimento innovazione e tecnologia e con l'autorità di gestione del Po, competitività della nostra Regione, che a seguito dell'approvazione del piano di sviluppo regionale di reti di nuova generazione (NGN), approvato con delibera n. 2149/2009, è stato deciso che la diffusione a banda larga sarà oggetto di finanziamenti regionali in parte comunitari (FERS) ma non del FEARS, quindi era già attivata per altri canali, di conseguenza non è stato inserito in questo discorso relativo al PSR. Era solo una precisazione.
Per quel che è invece del discorso comunicazione, volevo tranquillizzare anche il collega Donzel sul fatto che è importantissima la comunicazione di questa opportunità, in particolare in merito a quello che è già attivato relativo al fotovoltaico, perché sono state attivate queste opportunità, ma sono state anche comunicate, sono state fatte due riunioni con gli agricoltori, con i tecnici di settore e anche con coloro che si occupano d'installazione, perché in un momento di crisi come questo un impulso al comparto di indotto non può che essere di beneficio per tutti.
In queste comunicazioni abbiamo ricordato che la possibilità di aderire a questa iniziativa è interessante, anche perché con il conto energia e con l'integrazione di contributo si dà una possibile rendita aggiuntiva alle aziende agricole che aderiscono; novità dell'anno scorso che, anche dal punto di vista fiscale, gli introiti che l'azienda ha derivanti da produzione di energia rinnovabile rientrano a livello di tassazione come reddito agricolo, e questo per le aziende è molto interessante. Questo è stato oggetto di spiegazioni e anche di comunicazioni; poi sul sito dell'Assessorato si trovano tutte queste informazioni.
Per quanto riguarda la parte concernente la biodiversità, le misure relative agli incrementi di indennità compensativa e misure agro-ambientali per le aziende che lavorano in zone che ricadono sotto alcuni vincoli, appena approvate le delibere di Giunta con i criteri applicativi, verrà data opportuna comunicazione anche a queste aziende per poter usufruire di queste opportunità in più.
Ringrazio la commissione per il lavoro d'esame che ha fatto di questa proposta di modifica del PSR, soprattutto è importante che sia stata recepita da parte di tutti i gruppi del Consiglio l'importanza di questo passaggio; di conseguenza è importante che sia stata recepita favorevolmente all'unanimità. Grazie.
Président - Je soumets au vote l'acte:
Conseillers présents et votants: 33
Pour: 33
Le Conseil approuve à l'unanimité.