Oggetto del Consiglio n. 998 del 27 gennaio 2010 - Resoconto
OGGETTO N. 998/XIII - Interpellanza: "Piano di intervento per un migliore utilizzo dell'area di Chavonne in Comune di Villeneuve".
Interpellanza
Tenuto conto della verifica delle necessità delle strutture dell'Amministrazione regionale mirate all'individuazione di un piano complessivo per l'area denominata "Chavonne" nel comune di Villeneuve;
Vista la pericolosità rappresentata dai fabbricati fatiscenti che necessitano di interventi urgenti;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interpellano
il Governo regionale affinché illustri:
1) se intende, in tempi brevi, mettere in sicurezza i vari fabbricati pericolanti e ricostruire i tetti crollati;
2) quali soluzioni intende avviare il Governo regionale in merito al piano complessivo dell'intera area di Chavonne per un globale e migliore utilizzo dell'area;
3) se il terreno, censito in catasto al foglio VII n. 315, prato irriguo di 3921 mq, sia sempre concesso in locazione come deposito di materiali edili e se ci sono contenziosi eventualmente in essere.
F.to: Chatrian - Giuseppe Cerise
Président - Avant tout je dois m'excuser pour le retard, nous avons eu la réunion des Chefs de groupe; même avec toute notre bonne volonté pour essayer de terminer à l'heure, ça n'était pas possible.
La parole au Vice-président Chatrian.
Chatrian (VdAV-R) - Merci, M. le Président.
Con questa iniziativa, Assessore, vorremmo conoscere non solo lo stato dell'arte, ma soprattutto gli intendimenti, la pianificazione di questa importante area. Un'area, come ci è stato detto più volte in quest'aula, strategica, baricentrica, di dimensioni importanti, circa 70.000 metri quadrati di proprietà regionale, una proprietà indubbiamente che ha avuto un percorso non semplice, lo conosciamo, è stato detto anche lo scorso anno, con un percorso anche un po' travagliato.
Vorremmo conoscere, per quanto riguarda la pericolosità dei fabbricati fatiscenti, che è sempre più marcata e più forte, quali interventi urgenti sono stati predisposti, e successivamente vorremmo conoscere gli intendimenti del Governo regionale in merito al piano complessivo dell'intera area. L'anno scorso ci fu detto che ci sono esigenze di procedere ad uno studio di fattibilità globale che permetta di armonizzare, razionalizzare l'uso degli spazi a disposizione, che si rende necessaria una razionalizzazione che in parte è già in atto... per poi concludere che il Governo regionale ha in corso una verifica sulle necessità delle strutture dell'Amministrazione regionale per definire un piano complessivo per il suo recupero. Vorremmo quindi conoscere soprattutto gli intendimenti che si intendono adottare e il prosieguo del percorso su questa area importante. Grazie.
Président - La parole à l'Assesseur au budget, aux finances et au patrimoine, Lavoyer.
Lavoyer (FA) - Merci, M. le Président.
In merito ai quesiti posti dal collega Chatrian... primo punto: "se intende, in tempi brevi, mettere in sicurezza i vari fabbricati pericolanti e ricostruire i tetti crollati". Possiamo rispondere che l'Amministrazione regionale, lo scorso anno, ha provveduto all'esecuzione di alcune opere di messa in sicurezza, col fine di evitare incidenti e quindi salvaguardare i frequentatori dell'area. In particolare ha provveduto a localizzare alcune recinzioni attorno ai fabbricati pericolanti; nel contempo sono in corso di progettazione i lavori di ristrutturazione di uno dei capannoni utilizzati attualmente dall'Assessorato dell'agricoltura, in attesa della progettazione definitiva. Sarà avviata la progettazione e la sistemazione dell'ultimo capannone assegnato al medesimo Assessorato; essendo l'interpellante architetto potrebbe aggiungere qualche notizia un po' più tecnica a questa definizione di carattere generale. In particolare il capannone centrale, distinto con il numero 197, presente ancora alcune parti di tetto intatte, nonostante il cattivo stato di manutenzione. Si aggiungono i problemi relativi alle tettoie distinte con il numero 196, questo proseguendo verso est rispetto ai laboratori attuali dell'Agenzia del lavoro. Il terzo punto è un po' fatiscente, è un piccolo fabbricato ad est delle tettoie e dei fabbricati distinti al numero 196. Dagli uffici mi viene detto che questi edifici sono stati oggetto di un intervento di messa in sicurezza da parte dell'Assessorato delle opere pubbliche. Come giustamente è stato fatto osservare si presentano in buone condizioni anche i capannoni distinti ai numeri 58 e 200, che sono attualmente utilizzati dalla Direzione forestazione e sono anch'esse oggetto di un progetto di ristrutturazione. Concludo precisando che in questa fase sono stati effettuati esclusivamente interventi di messa in sicurezza; ci siamo fermati in virtù del fatto che è in essere uno studio di progettazione per dare una destinazione definitiva ed evitare di ripetere gli interventi.
"Quali soluzioni intende avviare il Governo regionale in merito al piano complessivo dell'intera area di Chavonne per un globale e migliore utilizzo dell'area", qui, il collega Chatrian, è più esperto di me; presso gli uffici regionali competenti (logistica, patrimonio, contratti immobiliari), in collegamento con tutte le strutture regionali, sono in corso gli approfondimenti per giungere alla redazione di un piano complessivo di riorganizzazione dell'intera area Chavonne. Qual è l'obiettivo del Governo regionale? È quello di valorizzare l'area nel suo complesso da una parte attraverso la creazione - (scelta recente) - di un polo di servizi al cittadino, dall'altra la riserva di una porzione di terreni e fabbricati per le esigenze istituzionali. La definizione della destinazione complessiva dell'area permetterà alla Regione di organizzare un complesso di interventi strutturali finalizzati al miglior utilizzo dell'area stessa. Proprio ricollegandomi al primo punto, anche rispetto al principio di economicità dell'Amministrazione, la programmazione di interventi di messa in sicurezza, ricostruzione e abbattimento sarà sviluppata compiutamente in relazione alla definizione della destinazione complessiva della stessa.
Per quanto attiene il quesito del punto tre: "se il terreno, censito in catasto al foglio VII n. 315, prato irriguo di 3921 mq, sia sempre concesso in locazione come deposito di materiali edili e se ci sono contenziosi eventualmente in essere", l'Amministrazione, per arrivare a questa pianificazione complessiva e compiuta dell'area, necessita l'utilizzo del terreno in oggetto; quindi, in base alle problematiche evidenziate dal collega, si rende necessario liberarlo completamente dal deposito di materiali. Il terreno è ad oggi locato e sono in corso delle trattative con il conduttore per addivenire ad una risoluzione stragiudiziale della problematica. Risolto anche questo ultimo impedimento, si potrà avviare il progetto complessivo di riorganizzazione.
Mi rendo conto che il collega Chatrian non sarà soddisfatto, perché il problema dell'area di Chavonne è un problema annoso che lui conosce molto bene, ma c'è tutto l'impegno per arrivare ad un corretto utilizzo e per dare delle risposte sia alle strutture dell'Amministrazione che ne hanno l'esigenza, sia per poter utilizzare quest'area baricentrica anche per un polo di servizi al cittadino.
Président - La parole au Vice-président Chatrian.
Chatrian (VdAV-R) - Grazie, non è che non siamo soddisfatti della sua risposta, siamo un po' preoccupati in quanto conosciamo - lo ha detto più volte - le difficoltà tecniche; qualche mese fa, quasi un anno fa ci sembrava che questo Governo regionale avesse la volontà e il coraggio di decidere il futuro di quest'area e dare gambe ad una decisione.
Oggi lei ci risponde in maniera non così dettagliata (e come questa mattina con un'altra nostra iniziativa), ci risponde in maniera molto superficiale, dicendo: una parte si sta ristrutturando, mettendola in sicurezza, conosciamo le difficoltà, l'area è grande - tutte cose che il nostro gruppo conosceva già - e ci dà un'informazione in più, oggi: che una parte di quest'area sarà destinata ad un polo per i servizi al cittadino.
Prendiamo per buono questo primo passaggio, ma è un impegno molto scarso, il suo e quello del Governo regionale. Un'area - come ha detto anche lei - non importante, di più, sfruttata in parte dall'Amministrazione regionale dal punto di vista logistico, sfruttata dal Dipartimento agricoltura quasi come punto baricentrico e punto di riferimento... dall'altra, un'area al momento non assolutamente utilizzata. La sua risposta è stata: stiamo valutando e stiamo redigendo un progetto di fattibilità... le stesse cose che ci furono già dette in quest'aula u anno fa!
Vista l'importanza e vista la posizione strategica di quest'area, ci aspettavamo una proposta dignitosa e con una certa forza, ma politica, non tecnica, perché tecnica giustamente ci ha portato a conoscenza della situazione; quindi prendiamo atto della non volontà, al momento, di velocizzare, di dare delle risposte su quest'area, soprattutto di valorizzare quest'area di una certa architettura industriale, con una certa valenza e soprattutto con una certa sua peculiarità e con delle sue potenzialità non solo per Villeneuve, ma per l'Alta Valle, legata a dei servizi eventuali se questa scelta avrà gambe.
Non siamo assolutamente soddisfatti della sua risposta, perché l'impegno del Governo ci sembra in questo caso totalmente assente. Grazie.