Oggetto del Consiglio n. 988 del 27 gennaio 2010 - Resoconto
OGGETTO N. 988/XIII - Interrogazione: "Accordo di programma per la realizzazione del Piano di zona regionale".
Interrogazione
Preso atto che, con deliberazione n. 3583 del 4 dicembre 2009, la Giunta regionale ha approvato l'Accordo di programma per la realizzazione del Piano di Zona regionale;
Evidenziato che il documento assegna al Piano di Zona regionale la funzione di principale strumento tecnico organizzativo di attuazione della rete dei servizi sociali e dell'integrazione socio-sanitaria;
Ricordato che l'Accordo di programma disciplinante i modi e le procedure di gestione delle azioni previste dal Piano di Zona regionale deve essere sottoscritto dai Sindaci e dai Presidenti delle Comunità montane della Valle d'Aosta e da altri soggetti istituzionali e non;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interrogano
l'Assessore competente per sapere:
1) se l'Accordo di programma è già stato sottoscritto da tutti i soggetti interessati;
2) quali sono le prime azioni definite dal Piano di Zona regionale in calendario nei prossimi mesi;
3) se non ritiene opportuno ed utile relazionare al Consiglio regionale sulle principali linee guida, sugli elementi di innovazione, sugli strumenti contenuti nel Piano.
F.to: Rigo - Donzel
Président - La parole à l'Assesseur à la santé, au bien-être et aux politiques sociales, Albert Lanièce.
Lanièce A. - Merci, M. le Président.
Avec la délibération du Gouvernement régional n° 3583/2009 le Gouvernement régional a approuvé l'accord de programme pour l'adoption du Piano di zona de la Vallée d'Aoste 2009-2011, et pour la réalisation d'un système intégré d'intervention et de services sociaux. Les signataires de l'accord sont les Syndics des Communes valdôtains, les Présidents des Communautés de montagne, les collectivités locales, l'agence USL de la Vallée d'Aoste et la Région Vallée d'Aoste. L'accord sera souscrit aussi par le Coordinamento Solidarietà Valle d'Aosta (CSV), qui représente le monde du volontariat et de l'associationnisme de promotion sociale, et la Fédération des coopératives valdôtaines qui représente le troisième secteur. L'accord de programme représente la démarche d'une partie du travail qui aura une importance opérationnelle, et qui implique un réseau d'acteurs employés non seulement dans des réunions de confrontation et d'élaboration d'analyses et des stratégies, mais surtout dans la réalisation concrète des projets et des actions sur le territoire.
Pour ce qui concerne les Communes qui doivent encore signer l'accord, tous les sujets intéressés ont approuvé, avec un acte administratif, l'accord de programme. D'ici le premier jour de février les dernières 4 Administrations communales qui sont Fontainemore, Gressoney-La-Trinité, Lillianes et Valtournenche, et la Communauté de montagne Grand Combin en pourvoiront. Avant mi-février on suppose donc de signer l'accord qui ouvre la deuxième partie des travaux du Piano di zona.
Pour ce qui concerne l'Administration régionale, l'accord de programme a été signé et tous les représentants de l'Administration régionale au sein des différents groupes de travail ont été nommés. En particulier on a déterminé non seulement la présence de l'Assesseur pour ce qui concerne la conférence du Piano di zona e politico et du Directeur des politiques sociales pour ce qui concerne l'Ufficio di piano, mais aussi 5 assistances sociales pour ce qui concerne les Gruppi tecnici di zona. On a déjà tout préparé en matière de financement à la charge de la Région pour l'année 2009 en faveur des collectivités locales, c'est un transfert de presque 400.000.000 d'euros, la procédure pourra s'achever seulement avec la signature de l'accord de programme.
La ville d'Aoste, qui est la Commune chef de file, a déjà activé toutes les procédures pour l'attribution à la charge du coordinateur et aide coordinateur du Piano di zona. Juste après l'achèvement des procédures bureaucratiques avant mi-février, les deux personnes s'installeront dans le bureau qu'on a mis à leur disposition à l'intérieur de l'Administration communale et ils commenceront à travailler. Cependant, au niveau territorial on déterminera et on confirmera le siège opérationnel auprès des gruppi tecnici di zona, où on pourra commencer le travail pratique.
Pour ce qui concerne la question du calendrier du prochain mois, avant la mi-février sera nommé et communiqué au coordinateur du Tavolo politico un représentant pour chaque administration au sein de chaque groupe de travail et chaque groupe sera constitué, ainsi qu'à partir du mois de mars l'activité pourra reprendre. On fixera pour le mois de mars les réunions d'installation de chaque organe du Gouvernement et de gestion qui auront, comme premier point à l'ordre du jour, l'approbation des réglementations. On fixera aussi la modalité de convocation et de fonctionnement. La Conferenza del Piano di zona aura la charge d'approuver le plan financier annuel au mois d'avril. Jusqu'après la définition de ces aspects on pourra procéder à l'activation concrète de ce qui est prévu dans le Piano di zona, en particulier on devra activer les plans régionaux et locaux. Chaque gruppo tecnico di zona devra présenter à l'Ufficio di piano un projet qui a comme but la résolution des problèmes relevés pendant les analyses sur le territoire et à travers les Tavoli tematici. De la même manière sera mise au point au niveau régional une expérimentation sur le thème de l'accès et du secrétariat social. En total 6 projets insisteront sur les respectives matières du territoire régional.
Pour ce qui concerne la relation au Conseil régional sur le thème du Piano di zona, les bureaux compétents ont déjà envoyé, par lettre du 20 janvier 2010, une copie de la délibération n° 3583 et, en annexe, l'accord de programme et le document du Piano di zona aux conseillers de la Ve Commission, aux fins qu'on puisse familiariser avec ce document. Je confirme qu'il sera utile, et je donne ma totale disponibilité de me confronter périodiquement avec la Ve Commission pour le suivi du processus.
Si dà atto che dalle ore 10,16 presiede il Vicepresidente Chatrian.
Président - La parole au Conseiller Rigo.
Rigo (PD) - L'Assessore, che ringrazio, ha relazionato sullo stato dell'arte, possiamo dire così, relativo al Piano di zona della Valle d'Aosta, ed in particolare sull'approvazione da parte dei diversi attori dell'accordo di programma per l'adozione del piano e per la realizzazione di un sistema integrato di interventi e servizi sociali. Ormai siamo in dirittura di arrivo, da quanto abbiamo appreso oggi dall'Assessore; sono pochissimi i Comuni e una sola Comunità montana che, quanto prima, nei primi giorni di febbraio, anche loro adotteranno questo piano, così come si sta lavorando per dare corpo alla struttura operativa.
Il Piano di zona, ha ribadito l'Assessore - lo voglio ripetere io - è un documento importante, preparato in modo innovativo grazie a due condizioni: un primo processo formativo e, successivamente, attraverso il lavoro di un gruppo interistituzionale e con il coinvolgimento del territorio. Documento che quindi già contiene in sé lo spirito della condivisione, della programmazione partecipata. Impegno non facile, quello di lavorare insieme, e per questo colgo l'occasione per ringraziare, riconoscendolo, dell'impegno profuso da tutti i rappresentanti dei gruppi tecnici di zona, dei tavoli tematici, del tavolo politico e di quanti hanno avuto un ruolo importante, ma difficile, di coordinamento. Adesso si tratta di mettere in pratica, di attuare le linee indicate nel documento, come ci ha ricordato l'Assessore; in sostanza il Piano di zona della Valle d'Aosta è chiamato ad assumere un ruolo fondamentale per dare risposte ai problemi delle persone e delle comunità locali. Questo sarà possibile nella misura in cui diventerà effettivo strumento condiviso, ma direi praticato per individuare i bisogni prioritari e le strategie di risposta efficaci e se sarà in grado anche - direi io - di riqualificare le risorse disponibili, che non sono solo quelle finanziarie, fra i diversi soggetti istituzionali e comunitari.
L'integrazione delle politiche, dei servizi, degli interventi è una sfida cruciale, ma difficile, perché le nostre politiche sono sempre state settoriali, le nostre istituzioni sono organizzate settorialmente, le nostre misure assistenziali sono ancora troppo categoriali e spesso tali sono anche le nostre organizzazioni sociali. È un limite cronico del nostro sistema in generale, ma è un limite che va attaccato per superarlo. Oggi disponiamo di uno strumento in più, che può diventare occasione di crescita per tutti e di integrazione fra le politiche; in questa maniera - e solo così - si può dire, la sempre invocata sussidiarietà verticale e orizzontale potrà tradursi in realtà effettiva e produttiva di welfare comunitario, fuori da ideologiche contrapposizioni fra società e istituzioni, attuando quel modello di partecipazione indicato dalla legge nazionale n. 328/2000. Con questa interrogazione, oltre a conoscere lo stato dell'arte, volevamo dare il nostro piccolo contributo per sostenere questo processo.
Ringrazio l'Assessore Lanièce per la documentazione, come ha ricordato prima, che questo venerdì farà avere ai commissari della V Commissione; credo - lo ha già affermato l'Assessore - che il Consiglio regionale dovrà essere portato a conoscenza di questo lungo lavoro che è stato fatto coordinato dall'Assessorato delle politiche sociali. C'è molto da fare, ma lo si può fare, sviluppando sempre più la cultura della programmazione, dell'integrazione, della partecipazione. Il Piano di zona credo sia un passo importante in questa direzione, ma dobbiamo, insieme anche con il Consiglio regionale e con i consiglieri, decidere di disseminare sul territorio i contenuti di questo documento, renderli effettivamente processi reali e diffusi e per questo anche l'impegno del Consiglio regionale potrebbe essere utile.