Oggetto del Consiglio n. 962 del 13 gennaio 2010 - Resoconto
OGGETTO N. 962/XIII - Interrogazione: "Piano straordinario per il completamento della sperimentazione della televisione digitale".
Interrogazione
Premesso che l'Amministrazione regionale da alcuni anni ha avviato una serie di misure tecniche ed economiche finalizzate dapprima alla diffusione ed in seguito alla sostituzione della tecnologia analogica con quella digitale per la visione dei programmi televisivi;
Atteso che l'Amministrazione negli anni è intervenuta economicamente per sostenere l'acquisto di un decoder per ogni famiglia, per ammodernare le infrastrutture, per permettere la ricezione di emittenti transalpine francesi e svizzere;
Preso atto che con la delibera n. 3673 dell'11 dicembre 2009 viene approvato un piano straordinario per il completamento della sperimentazione della televisione digitale di cui all'articolo 24 della legge regionale n. 25/2005, affidandone l'esecuzione a INVA Spa, per un importo massimo di 2 milioni e 300 mila euro;
il sottoscritto Consigliere regionale
Interroga
il Presidente della Regione per sapere:
1) se il piano straordinario allegato alla delibera 3673 può definirsi risolutivo per ciò che concerne i lavori di adeguamento, smantellamento e sostituzione della rete dei ripetitori;
2) a quanto ammontano nel complesso le spese sostenute dall'Amministrazione regionale in questi anni per la televisione digitale, compresi i contributi per l'acquisto dei decoder e l'assistenza nel periodo dello switch-off.
F.to: Zucchi
Président - La parole au Président de la Région, Rollandin.
Rollandin (UV) - Grazie, Presidente.
La questione del digitale giustamente fa ancora discutere, ha fatto molto discutere nella sua applicazione a macchia di leopardo. Non è facile tenere i tempi a livello nazionale, si è fatto un grosso sforzo per essere in Europa fra i primi Stati che avanza nell'ambito della sua realtà regionale. Per quanto riguarda la Valle d'Aosta, come il collega Zucchi sa, c'era stata una partenza anticipata con la Sardegna, il che aveva permesso di avere dei benefici per gli utenti, che avevano avuto in prima istanza i decoder ad un prezzo agevolato e credo che questo sia stato uno dei pochi vantaggi di questa partenza anticipata.
Per il resto, e veniamo alla sostanza delle richieste, ci sono state delle difficoltà legate al territorio, legate ad una serie di interventi che fino ad allora erano stati fatti in modo un po' scoordinato sia dalla Regione, dai Comuni, dalle Comunità montane, per cercare di dare un supporto alla possibilità soprattutto nelle valli di vedere la televisione in senso più generale, sia i programmi RAI che i programmi Mediaset; per le altre è evidente che ci vuole la parabola, quindi non era il discorso.
Venendo alle domande specifiche: "se il piano straordinario allegato alla delibera 3673 può definirsi risolutivo per ciò che concerne i lavori di adeguamento, smantellamento e sostituzione della rete dei ripetitori", le attività di adeguamento e smantellamento e sostituzione delle postazioni di radiotelecomunicazioni intese come l'insieme delle infrastrutture relative ad opere accessorie, quali a titolo di esempio i cunicoli, elettrodotti, impianti elettrici, servitù di accesso alle infrastrutture, sono state condotte dall'Amministrazione regionale nell'ambito della più ampia azione di delocalizzazione e risanamento delle infrastrutture esistenti previste dalla legge 4 novembre 2005, n. 25, recante "Disciplina per l'installazione, la localizzazione e l'esercizio di stazioni radioelettriche e di strutture di radiotelecomunicazioni". Questa è la legge generale che metteva ordine sulle varie postazioni per concentrarle, per evitare che ci fosse una disseminazione dappertutto. Il riordino delle postazioni, definito mediante appositi studi di fattibilità elaborati da studi associati degli enti locali, riguarda pertanto in senso più ampio la messa in sicurezza e la valorizzazione delle infrastrutture di proprietà della pubblica amministrazione, a beneficio non solo del segnale digitale televisivo, ma di tutti i segnali radiotrasmessivi: telefonia mobile, Internet, eccetera, gli operatori privati e reti di pubblica utilità. I piani ed i relativi investimenti sono intesi quindi secondo quest'accezione più estesa, considerando la tivù digitale terrestre quale prima applicazione reale capillarmente diffusa e urgente, quindi non era solo finalizzato alla tivù digitale, ma all'insieme delle teleradiocomunicazioni.
In occasione della collaborazione della Regione Valle d'Aosta al progetto ministeriale ricordato, finalizzato all'introduzione della televisione digitale su tutto il territorio regionale, è stato elaborato, nel corso nel 2007 e approvato il 25 ottobre 2007 dalla task force Regione Valle d'Aosta, il piano attuativo dello switch-off Valle d'Aosta. Il piano tratta l'insieme degli elementi necessari al completamento della digitalizzazione della regione, concernente più specificatamente le frequenze, gli adeguamenti infrastrutturali, gli aspetti normativi contrattuali e amministrativi, in attuazione del protocollo sottoscritto con il Ministero competente. Il piano di adeguamento infrastrutturale, che costituisce parte integrante del precedente piano, ha permesso di effettuare una valutazione infrastrutturale delle 25 postazioni degli enti locali, localizzate nelle valli laterali e definite "impianti di integrazione", in quanto utilizzate per distribuire il segnale televisivo sui territori ove non sono presenti postazioni degli operatori, individuando per 9 di essi delle criticità che comportano interventi di adeguamento ed eventuale delocalizzazione. Taluni interventi risultavano necessari per garantire opportuni livelli qualitativi di servizio che consentano di ospitare le antenne per la trasmissione del segnale digitale degli operatori televisivi ed eventuali altri gestori, come ho detto. Si precisa che gli interventi a cura della pubblica amministrazione riguardano esclusivamente le postazioni di radiotelecomunicazione, mentre per quanto concerne la rete radiotrasmissiva con relativi apparati, questa risulta essere a carico degli operatori di radiotelecomunicazioni.
Nel corso del 2008 l'Amministrazione regionale, d'intesa con il Consiglio permanente degli enti locali, ha avviato l'esecuzione e la realizzazione di quanto previsto dal piano attuativo dello switch-off attraverso un primo piano straordinario, approvato con delibera del 28 novembre 2008, n. 3474, con l'obiettivo di adeguare, delocalizzare, 3 delle 9 postazioni ritenute più critiche per lo switch-off, quelle di Ru, Tornalla e Bodma nelle tre valli, avvenuto nel periodo 14-23 settembre 2009. Nel corso del 2009 è stato elaborato anche il piano straordinario che rispetto al primo completa, approvato con delibera n. 373 dell'11 dicembre, ad integrazione e completamento del piano straordinario 2008, all'interno del quale sono state incluse le ulteriori postazioni sulle quali risulta necessario intervenire, ma non delocalizzare. Le prime 3 hanno dovuto proprio spostare l'intero palorcio con problemi di ambiente e di autorizzazioni varie, mentre qui sono solo dei rimaneggiamenti o degli interventi, e sono (adesso darò la copia con tutti gli interventi nelle varie stazioni, chiaramente sono le più numerose): Valnontey, Cogne, Comune di Valsavarenche, Comune di Saint-Nicolas, Comune di Courmayeur, Comune di Morgex e Gressoney-Saint-Jean. Con tali interventi possono considerarsi risolutive le attività di adeguamento, smantellamento e sostituzione delle infrastrutture di proprietà regionale, piano che è stato fatto dalla Regione in accordo con gli enti locali, a supporto della trasmissione del segnale televisivo digitale. Si precisa che i precedenti interventi non includono l'adeguamento alle infrastrutture di soggetti privati e non prevedono la realizzazione di nuove postazioni a copertura di nuove aree territoriali.
Per quanto riguarda la seconda domanda: "a quanto ammontano nel complesso le spese sostenute dall'Amministrazione regionale in questi anni per la televisione digitale, compresi i contributi per l'acquisto dei decoder e l'assistenza nel periodo dello switch-off", la Regione ha fornito la sua collaborazione su un progetto ministeriale d'introduzione della televisione digitale terrestre sul territorio a partire - come ho ricordato - dal 2005, a seguito della sottoscrizione di un protocollo di accordo con il Ministero competente. Le spese sostenute, intese come spese liquidate alla data del 31 dicembre 2009, ammontano a 626.000 euro e riguardano una serie di attività; le principali sono: organizzazione di eventi per televisione digitale, 4.000 euro; servizi di assistenza ed elaborazione strategia concernenti le azioni necessarie al passaggio digitale, 44.000 euro; servizi di comunicazione istituzionale, 13... qui ho il dettaglio che darò, in totale sono... il più sono stati - voglio sottolineare questo, che credo sia importante - il servizio di supporto ai cittadini, che era stato richiesto, l'ultimo, rivolto ai cittadini valdostani in occasione dello switch-off tramite l'attivazione di call center e l'invio gratuito di un tecnico a domicilio, ha portato ad una spesa di 526.000 euro, la metà di quella che avevamo previsto. L'avevamo prevista su 1.000.000, se ne era parlato anche quando avevamo discusso del bilancio; ad oggi, 31 dicembre, dovrebbe essere completato: 526.000 euro.
Per quanto riguarda invece i piani complessivi di investimento relativi all'attività di adeguamento, smantellamento, sostituzione, gestione, manutenzione, attività che sono state impostate in occasione dell'introduzione del segnale televisivo digitale, l'Amministrazione regionale ha previsto degli investimenti pluriennali, questo è quello che è già stato speso, poi ci sono i piani, come l'ultima delibera, che saranno realizzati nei prossimi anni. A questo proposito darò una tabella con la progressione annuale degli investimenti, in modo da avere chiaro questo.
Infine, per quanto attiene il contributo per l'acquisto di decoder, si ricorda che è interamente erogato dal Ministero dello sviluppo economico e comunicazioni direttamente ai rivenditori autorizzati, i quali applicano uno sconto alla cassa di pari importo sul prezzo di vendita dei decoder. L'Amministrazione regionale non ha quindi sostenuto delle spese, in quanto era solo un contributo all'utente, in questi anni, per questa spesa.
Credo di aver risposto, poi darò - come dico - la copia di questo documento al collega. Grazie.
Président - Il n'y a pas de réplique? Non.