Oggetto del Consiglio n. 928 del 16 dicembre 2009 - Resoconto
OGGETTO N. 928/XIII - Interpellanza: "Sponsorizzazione degli atleti valdostani per la stagione agonistica invernale 2009/2010".
Interpellanza
Richiamata la delibera di Giunta n. 3128 del 13 novembre 2009, attraverso la quale, ai sensi della L. r. n. 3 del 2004, sono stati stanziati 185 mila euro a favore di 37 atleti valdostani a titolo di sponsorizzazione, mediante l'apposizione del logo della Valle d'Aosta sull'abbigliamento o sul copricapo;
Verificato che le modalità per il calcolo dell'importo sono fissate dalla delibera 2816/2004, come modificata dalla delibera 815 del 2008, e prevedono, tra gli altri, la rilevanza mediatica della disciplina praticata, senza peraltro definirne il significato concreto;
Atteso che tali sponsorizzazioni sono sostanzialmente utilizzate dagli atleti per la partecipazione alle gare, nonché, se gli importi sono sufficienti, per migliorare le proprie prestazioni, attraverso allenamenti specifici;
Considerato che alcuni atleti destinatari della sponsorizzazione prevista dalla delibera 3128 del 2009, stando alle informazioni della carta stampata, hanno rinunciato alla sponsorizzazione perché giudicata insufficiente e inutile per la propria programmazione agonistica, scegliendo quindi di destinare i propri spazi pubblicitari ad altri enti o marchi più munifici;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interpellano
l'Assessore competente per sapere:
1) se corrisponde al vero, stando alle informazioni degli uffici competenti, la notizia per cui alcuni atleti hanno rinunciato alla sponsorizzazione della Regione Autonoma della Valle d'Aosta per i motivi di cui sopra;
2) quali sono i criteri che maggiormente incidono nel calcolo dell'importo;
3) cosa si intende per "rilevanza mediatica" della disciplina;
4) se è intendimento della Giunta rivedere i parametri per il calcolo dell'importo da destinare ai singoli atleti, al fine di evitare che gli atleti valdostani, utile veicolo dell'immagine della Valle d'Aosta, soprattutto per gli sport invernali, si rivolgano ad altri enti per ottenere sponsorizzazioni adeguate.
F.to: Zucchi - Lattanzi
Presidente - La parola al Consigliere Zucchi.
Zucchi (PdL) - Grazie, Presidente.
Questa iniziativa trae lo spunto da un articolo apparso su La Stampa qualche tempo fa, entro il quale erano state evidenziate delle posizioni di alcuni atleti importanti della nostra regione, con particolare riferimento agli sport invernali, i quali, pur ringraziando, annunciarono di declinare quelle che erano state le attenzioni in termini finanziari, più tecnicamente detto "le sponsorizzazioni", in quanto ritenute non particolarmente idonee per poter svolgere la loro attività.
Allora, da questo tipo di sfogo, o quanto meno la loro posizione, e anche riallacciandomi alla deliberazione che ha istituito i parametri per il finanziamento di questi atleti, che portano anche il nome della Valle d'Aosta, comunque i nostri atleti di punta che svolgono la loro attività in giro per il mondo, è nata la nostra intenzione di fare questa interpellanza, per parlare in questa legislatura, per la prima volta, di questo aspetto e di chiarire le intenzioni da parte della Giunta circa la possibilità di mantenere uno status quo, viste le posizioni degli atleti a proposito di questo aspetto, e se ci sono delle vedute di modificare, ampliare o diminuire gli aspetti legati alla sponsorizzazione per recuperare quelle che ci sembrano essere state distanze o posizioni che in questo momento non sono molto collimanti.
Noi, con questa iniziativa, che consiste in 4 tipi di domande differenti, innanzitutto vorremmo sapere l'opinione dell'Assessore in merito, quindi se, al di là di quello che è apparso su La Stampa, ha avuto modo di parlare - certamente pensiamo di sì - con gli atleti, con questo mondo per meglio interpretare le esigenze che sicuramente gli sono state rappresentate; se è vero che questi atleti hanno manifestato e manifestano il loro sconcerto e ritengono che la loro attività, almeno per alcuni di quelli che sono sicuramente gli atleti di punta, debba significare da parte della Regione uno sforzo superiore in termini di aiuto economico, che poi non consiste solo in un aiuto economico nei loro confronti, ma che ha come contraltare anche il passaggio del nome della Valle d'Aosta, quindi ha a nostro modo di vedere un indubbio effetto di ritorno turistico, perché quando soprattutto si parla in questo caso di atleti che fanno sport invernali, il fatto che il nome della Valle d'Aosta circoli e venga ben evidenziato sui caschi, sulle divise, credo che possa essere considerato un buon veicolo di promozione.
E forse riteniamo che non sia poi così campata in aria la lamentela di questi atleti, pensiamo soprattutto a quelli che devono sopportare ingenti costi per la preparazione, le trasferte e quant'altro, e che i soldi che sono stati stanziati, 185.000 euro, per queste sponsorizzazioni, oltretutto frastagliate in una miriade di atleti, possono essere giustamente considerati pochi. Quindi sentire da parte dell'Assessore quali sono le posizioni attuali e anche future in merito a questa vicenda, credo sia motivo di interesse non solo del nostro gruppo, ma di tutto questo mondo sportivo, quello dello sport invernale, che si attende da parte della Regione un'attenzione maggiore, compatibilmente con le loro consapevolezze di portare agli onori della cronaca il nome della Valle d'Aosta e farlo veicolare come importante veicolo di promozione in chiave turistica.
Presidente - La parola all'Assessore al turismo, sport, commercio e trasporti, Marguerettaz.
Marguerettaz (UV) - Grazie, Presidente.
In realtà questo argomento abbiamo già avuto modo di affrontarlo in sede di bilancio, quando mi è stata posta una richiesta d'informazione dal collega Rigo appositamente su un capitolo di bilancio, che ha preso esattamente le sue premesse, quindi in quella sede avevo già risposto in modo dettagliato, ma... poco male, solo per dire che questo era già stato all'attenzione del Consiglio regionale.
Rispetto all'articolazione, quindi avendo già affrontato l'argomento, stando alle informazioni degli uffici competenti... che non mi sembra (l'ho chiesto loro) abbiano rilasciato nessuna informazione in merito, nel senso che c'erano degli articoli di giornale, ma nessuno ha formulato delle richieste che abbiano dato dei riscontri.
Sicuramente c'è un caso successivo alla data di presentazione dell'interpellanza dove c'è stata una rinuncia nell'ambito degli sport invernali, sicuramente è un fatto che da un certo punto di vista ci dispiace, perché avevo avuto modo di dire, anche nella precedente discussione, che non siamo sordi alle prese di posizione, alle dichiarazioni degli atleti; sappiamo che i sacrifici che fanno gli atleti sia in termini di preparazione, sia le loro famiglie per sostenere tutta la loro preparazione sono importanti. Anzi, probabilmente questo tipo di sponsorizzazione non copre neanche una piccola parte degli sforzi che vengono fatti, ma - ahimè! - le risorse sono all'interno di un capitolo, ecco perché ne abbiamo parlato in bilancio, che ha definito quali sono le risorse. Se il Consiglio regionale ritiene di dover fare delle politiche diverse, non possiamo che prendere quel capitolo di bilancio e aumentarlo; ma poiché le risorse non sono infinite, bisognerà immaginare dove dobbiamo togliere, oppure dobbiamo cambiare radicalmente l'impianto della norma.
Quindi, rispetto anche al ragionamento che lei fa correttamente, dice 185.000 euro per 37 atleti; se vogliamo aumentare, probabilmente dobbiamo, se entriamo in una logica di sponsorizzazione, proprio di un rapporto commerciale dove, a fronte di un investimento, hai un'evidenza di un certo tipo, probabilmente devi fare dei ragionamenti molto diversi e ridurre a 4, 5, diciamo 10 atleti, e non dare più un sostegno a questo numero così importante.
Per rispondere subito alla quarta domanda, quella più interessante, che chiede cosa si pensa di fare, devo dire che in termini pratici, a prescindere da quanto abbiamo letto sui giornali e dalla discussione fatta in Consiglio regionale, quindi in tempi assolutamente non sospetti, avevamo indicato come obiettivo dirigenziale proprio il lavoro sulla revisione di questa norma, quindi questo tipo di discorso è un discorso che ci sentiamo di fare ed è un discorso che abbiamo avviato anche nell'ambito delle nostre strutture, indicandolo specificatamente come obiettivo dirigenziale al direttore della direzione dello sport.
È chiaro che rispetto a questo dobbiamo fare quei ragionamenti che sono di natura opportunistica, però è un tema che è negli obiettivi dirigenziali del 2010; nel corso del 2010 avremo modo di confrontarci in commissione, in Consiglio regionale su questa riforma, quindi concordiamo sul fatto di doverla rivedere. Ma dove dovremo prendere insieme delle decisioni che se da un lato, questa volta, hanno portato delle lamentele da parte di coloro che sono l'eccellenza, potremo avere, per converso, le lamentele di tutti quegli sportivi che dedicano sacrifici, soldi, sforzi, e ai quali non riconosceremo nulla! Voi considerate che oggi riconosciamo 25.000 euro alla Follis che ha un'evidenza di un certo tipo con un Palmares che è di notevole portata. Se posso fare anche lo storico, posso dire che per quanto riguarda la legge del 2004 si contano sulle dita di una mano coloro che hanno rinunciato, nel senso che sono eccezioni rarissime coloro che hanno avuto degli sponsor più importanti e che hanno rinunciato allo sponsor, anche perché questo è un momento in cui anche le sponsorizzazioni sono molto attente e ci sono grandi ristrettezze. Se non altro rivendico che ad oggi non io, ma la legge del 2004 ha dato un aiuto, magari non come la gente si aspettava, ma un aiuto importante, ed è stato corrisposto, nel senso che abbiamo tanti atleti che hanno portato in giro il nome della Valle d'Aosta e di questo siamo felici.
Per entrare nel tecnico, i criteri lei li ha già riassunti: rilevanza mediatica della disciplina, rilevanza sotto il profilo promozionale, tecnico ed agonistico del programma agonistico. La procedura prevede l'espressione di un parere del comitato ristretto nell'ambito della legge, composto dai rappresentanti dell'ASIVA, dai comitati regionali delle federazioni sportive nazionali e degli enti di promozione sportiva, oltre che dell'Assessorato in merito al livello tecnico-agonistico delle richieste di sponsorizzazione di volta in volta presenti.
Al fine di rendere il più possibile oggettiva e trasparente l'applicazione dei criteri astrattamente previsti, in particolare quelli sopra evidenziati, il comitato ristretto ha predefinito le seguenti modalità applicative: per quanto attiene alla rilevanza mediatica della disciplina le diverse discipline sportive sono state parametrate secondo una scala di valori da 1 a 10, considerando in astratto il livello di attenzione che i media dedicano di norma ai diversi sport: tivù, quotidiani sportivi, riviste sportive. A questo proposito devo ovviamente dire che, purtroppo, nell'ambito delle televisioni chiamiamole "nazionali" (RAI, MEDIASET... non parliamo né di satellite, né di digitale, parliamo delle generaliste) gli sport invernali vengono trasmessi pochissimo. Non vogliamo essere come l'Austria, dove gli sport invernali sono meno male presenti e molto; noi, gli sport invernali, li vediamo molto poco. Purtroppo dopo il fenomeno Tomba, la presenza degli sport invernali è crollata, quindi anche gli atleti di un certo tipo fanno notizia nel nostro piccolo entourage, ma non sono di grande evidenza. Non abbiamo quella visibilità che ci aspetteremmo, perlomeno nella stagione invernale. Questo fa bene anche al turismo, sapete che la trasmissione di discese, di fondo fa bene alla nostra proposta turistica.
Per quanto concerne invece la rilevanza sotto il profilo promozionale, tecnico ed agonistico del programma agonistico presentato, è stata elaborata una tabella di valorizzazione dei diversi tipi di gare previste: olimpiadi, campionati mondiali, campionati europei, coppe del mondo, altre competizioni a livello nazionale, campionato italiano. Quindi su questo discorso c'è stata una declinazione a scendere, a partire dalle olimpiadi. Questo ha determinato l'attribuzione di un punteggio complessivo che viene moltiplicato per il valore numerico corrispondente al livello mediatico riconosciuto alla disciplina, e al quale viene infine sommato ad un valore rappresentato dal valore del curriculum sportivo dell'atleta interessato, anch'esso valorizzato con delle modalità prefissate. Dall'applicazione dei suddetti criteri e relative modalità applicative si determina l'ammontare dell'importo di sponsorizzazione riconoscibile, il tutto nei limiti della disponibilità di bilancio e negli importi massimi riconosciuti: 25.000 euro come soglia massima per gli atleti facenti parte della fascia più alta, e 12.000 per gli altri atleti. Queste sono delle soglie massime che sono espresse, ma nella disponibilità di bilancio, quindi non è detto che coloro - ed era sorto un equivoco per questo - che sono nella fascia alta vanno da 12.000 a 25.000, perché ci sono due massimi, 12 e 25, ma non è che se tu sei nella fascia alta ti collochi fra 12 e 25. Il 25 è la soglia massima della fascia alta, 12 massimo della fascia di secondo livello, ma non è scritto nella delibera che se tu sei nella fascia alta, vai da 12 a 25; ecco qual era l'equivoco che probabilmente l'atleta ha avuto e ci ha rappresentato. Rispetto a questo tema la valutazione delle cose è avvenuta, se possibile, riconducendo quei criteri chiamiamoli correttamente "astratti e generali", ad una commissione, perché diventava difficile per l'Assessorato dire: sei tu che valuti, cercando di ricondurre e mettere attorno al tavolo coloro che si occupano di questi sport.
Nella speranza di aver dato gli elementi, noi sicuramente nel 2010 ci confronteremo su questa norma, ma se non aumentiamo in modo importante il quantum in questo capitolo, dovremo prendere delle decisioni che non saranno semplici. Dico un'altra cosa: bisognerà capire qual è la filosofia. Se è quella di aiutare gli sportivi, allora probabilmente dovremo mantenere una griglia molto ampia; se è quella di fare un'azione promozionale, bisognerà concentrarsi su pochi atleti e su quei pochi atleti fare delle attività importanti. Quindi ogni qualvolta faremo qualcosa - prendere questi atleti e metterli in vetrina, in modo che ci siano due o tre testimonial sui quali lavorare, ma cambiamo completamente filosofia - non sarà più un'azione di sostegno all'attività agonistica di un certo livello, ma diventerà un'azione promozionale che cambia completamente la lettura che fino ad oggi abbiamo avuto.
Sono disponibile al confronto oppure ad un contributo, ad una via di mezzo, ma dovremo fare dei ragionamenti.
Presidente - La parola al Consigliere Zucchi.
Zucchi (PdL) - Innanzitutto esprimiamo la nostra soddisfazione per il tono con cui l'Assessore si è dichiarato disponibile ad affrontare questo argomento, pur ammettendo che ci sono state delle questioni che meritano un'attenzione ed uno sviluppo che ci è stato annunciato per i prossimi mesi, per cui se l'obiettivo è quello di trovare dei correttivi nel 2010, alla luce delle eccezioni che sono state proposte da atleti che comunque hanno delle aspettative... L'Assessore non ha nominato l'atleta, ma si tratta di un atleta in questo caso che, per la sua giovane età e per i risultati conseguiti, ha di fronte una brillante carriera, che oltre ad essere importante per lei, può essere importante per veicolare l'immagine della nostra regione all'estero e nel mondo.
Ha detto bene l'Assessore; proprio dalle ultime conclusioni, qui dovremmo ragionare su due livelli diversi, perché un conto è il sostegno allo sport comunemente inteso e che mi sembra che questa regione stia già facendo ampiamente, in particolar modo attraverso l'ASIVA, e non soltanto gli sport invernali, bisogna anche ammettere che lo sport in questa regione per gli sportivi non di eccellenza è ben sostenuto.
Il nostro ragionamento - in questo senso esprimiamo il nostro gradimento e la nostra disponibilità alla collaborazione nelle sedi opportune, commissione e Consiglio - è quello di verificare su quello che consideriamo "il concetto del merito", cioè sulla capacità di questi atleti di poter produrre in modo adeguato la testimonianza, attraverso la loro attività sportiva, di immagine ed un riflesso nei confronti della nostra regione che meriti un'attenzione, magari attraverso l'assunzione di provvedimenti ad hoc che non necessariamente siano riconducibili in questo tipo di provvedimento, che può anche rimanere tale. È logico che 185.000 euro frazionati per 37 atleti lasciano il tempo che trovano e un atleta che si sta avviando con ottimi risultati alle competizioni di coppa del mondo è anche lecito pensare che ritenga 6.500 euro o qualcosa di più non adeguati ad un'attività che sappiamo essere molto dispendiosa.
Intanto mi scuso con il collega Rigo di non essere stato attento, probabilmente ero fuori dall'aula, ho posto nella premessa una questione che era già stata affrontata in quest'aula in sede di bilancio, ma che mi era sfuggita. Ciò non toglie che ripetere e affrontare questi argomenti che hanno una valenza turistica di immagine e che riteniamo essere molto importante... debbano essere affrontati. Ribadiamo la nostra soddisfazione nel vedere che l'Assessore è disponibile al confronto e che nel 2010 ci vedrà sicuramente protagonisti, perché siamo convinti che su questo aspetto si debba comunque fare qualcosa di più, in quanto - sotto l'aspetto turistico - riteniamo anche questo veicolo un veicolo importante per l'immagine turistica e la promozione turistica nella nostra Regione.