Oggetto del Consiglio n. 705 del 29 luglio 2009 - Verbale
OGGETTO N. 705/XIII - APPROVAZIONE DI RISOLUZIONE: "IMPEGNO NELLA TUTELA DELLE PRODUZIONI TIPICHE E NELLA DIFESA DEL CONCETTO DI TRACCIABILITÀ DEI PRODOTTI VALDOSTANI".
Il Presidente Alberto CERISE propone di procedere all'esame della risoluzione, presentata dall'Assessore all'agricoltura e risorse naturali, ISABELLON, e dai Consiglieri SALZONE, EMPEREUR e LA TORRE, iscritta in via d'urgenza all'ordine del giorno dell'adunanza in corso (oggetto n. 701/XIII).
Illustra l'Assessore ISABELLON.
Intervengono i Consiglieri LATTANZI, CHATRIAN e DONZEL.
Replicano l'Assessore ISABELLON ed il Presidente della Regione, ROLLANDIN.
IL CONSIGLIO
- ad unanimità di voti favorevoli (presenti e votanti: trentaquattro);
APPROVA
la sottoriportata:
RISOLUZIONE
IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA VALLE D'AOSTA
Preso atto della comunicazione dell'Associazione Agricoltori della Valle d'Aosta, aderente alla Confederazione Nazionale Coldiretti, indirizzata ai Parlamentari valdostani, al Presidente della Regione e all'Assessore all'Agricoltura e Risorse naturali, nella quale le istituzioni valdostane sono sollecitate a sostenere la mobilitazione messa in campo dalla Coldiretti a partire dal 20 luglio 2009;
RICHIAMATO il documento della Coldiretti allegato a tale comunicazione, che illustra le ragioni della mobilitazione volta al riconoscimento della filiera agricola tutta italiana per il latte, i prodotti lattiero-caseari e il vero Made in Italy, addebitando l'attuale stato di crisi delle imprese zootecniche principalmente alla carenza di trasparenza in merito alle importazioni di latte e derivati da altri Paesi dell'Unione europea e denunciando il rischio che prodotti originati da latte e derivati provenienti dall'estero possano essere venduti come italiani;
Rilevato che, alla luce dei dati relativi alle importazioni del 2008 elaborati sulla base di dati del Ministero della Salute e resi noti dalla Coldiretti, la media italiana di "equivalente latte" importato, rispetto al latte prodotto, è del 77,30%, percentuale che in Valle d'Aosta scende drasticamente all'8,55%, a fronte di regioni con percentuali molto alte (alcuni esempi: Piemonte 87,34%, Trentino-Alto Adige 47,57%, Liguria 152,35%, Toscana 290,82%);
CONSIDERATO che, in Valle d'Aosta la filiera lattiero-casearia è, per legge, oggetto di attenta verifica in ogni sua fase, dal controllo dell'anagrafe del bestiame e degli allevamenti al monitoraggio di mayen ed alpeggi, che rende possibile la conoscenza del bestiame allevato sul territorio e la sua movimentazione e di conseguenza, unitamente ai controlli funzionali effettuati dall'Association Régionale Eleveurs Valdôtains, la valutazione della produzione di latte a livello regionale;
CONSIDERATO altresì che, nell'ambito dell'applicazione del regime delle quote latte è prevista la completa rintracciabilità del latte, compresa la sua provenienza, e dei prodotti lattiero-caseari lavorati da ogni struttura di trasformazione presente sul territorio regionale;
ATTESO che, la produzione lattiero-casearia valdostana è rappresentata perlopiù da produzioni DOP i cui disciplinari prevedono l'utilizzo esclusivo di latte proveniente da aziende agricole valdostane;
Accertato che, allo stato attuale, non sono conosciuti casi di latte prodotto all'estero e lavorato in Valle d'Aosta e che il dato sulle importazioni riportato dalla Coldiretti si riferisce a latte UHT già confezionato ed etichettato, pertanto non destinato a successive lavorazioni, a formaggi da affinare importati da aziende non dotate di caseificio, di casera o di altra struttura di trasformazione, ma solo di magazzini destinati a stagionatura e ad una minima quantità di latte di capra trasformato da unico produttore;
CONFERMA
l'impegno della Regione Autonoma Valle d'Aosta nella tutela delle produzioni tipiche, nel sostegno agli agricoltori e nella difesa del concetto di "tracciabilità" dei prodotti;
INVITA
i Parlamentari valdostani e le forze politiche rappresentate in Consiglio ad adoperarsi nelle sedi opportune sostenendo le richieste formulate dalla Coldiretti, in particolare:
- rendere pubblici i dati relativi alle importazioni di latte dall'estero, disponibili presso i Ministeri della Salute e delle Politiche agricole, alimentari e forestali e presso l'Agenzia delle Dogane, oggi non liberamente conoscibili da parte dei cittadini-consumatori;
- rendere obbligatoria l'indicazione, in etichetta, dell'origine territoriale sia del latte a lunga conservazione, sia di latte e sostanze derivate impiegati per le produzioni casearie;
- rendere obbligatoria l'indicazione, nell'etichetta dei formaggi e dei latticini, delle sostanze utilizzate come ingredienti (quali le cagliate prelavorate), nonché la loro origine territoriale;
- vietare l'uso di caseine, caseinati e proteine concentrate del latte nella fabbricazione dei formaggi.
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La réunion se termine à onze heures et vingt-deux minutes.
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Lu, approuvé et signé:
LE PRÉSIDENT
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LE FONCTIONNAIRE SECRÉTAIRE LE CONSEILLER SECRÉTAIRE
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