Oggetto del Consiglio n. 93 del 27 febbraio 1980 - Verbale
OGGETTO N. 93/80 - PETIZIONE PER LA RICHIESTA DI SERVIZI ALTERNATIVI AL RICOVERO IN ISTITUTO O IN MANICOMIO SIA PER ADULTI CHE PER MINORI HANDICAPPATI E NON. DIBATTITO GENERALE. RINVIO.
Il Presidente DOLCHI propone la trattazione del seguente oggetto: "Petizione per la richiesta di servizi alternativi al ricovero in istituto o in manicomio sia per adulti che per minori handicappati e non", come da rapporto trasmesso in copia ai Consiglieri unitamente all'ordine del giorno dell'adunanza in corso.
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In data 16 gennaio 1980 è stata presentata, da parte di un comitato composto dai Signori Ferrarese Iole, Meneghetti Angelo, Mafrica Fortunato, Bortoletto Valentina, Fazari Salvatore, Vigna Caterina e Adorni Anna, cittadini italiani, residenti in Valle d'Aosta, alla Presidenza del Consiglio, una petizione recante 3916 firme per la richiesta di servizi alternativi al ricovero in istituto o in manicomio sia per adulti che per minore handicappati e non.
L'originale con le firme è depositato presso l'archivio della Presidenza.
A norma dell'articolo 29 del Regolamento interno per il funzionamento del Consiglio è stata immediatamente avviata la fase istruttoria mediante trasmissione di copia della petizione all'Assessore regionale alla Sanità ed Assistenza Sociale, al Presidente della Giunta ed al Presidente della Commissione consiliare permanente per la Sanità.
L'Assessore competente con lettera prot. n. 15587/5A in data 15 febbraio 1980, ha trasmesso il rapporto che si unisce in copia per opportuna documentazione ai fini del dibattito consiliare sull'argomento.
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Al Presidente del Consiglio Regionale
della VALLE D'AOSTA
I sottoscritti cittadini italiani residenti nella Regione Valle d'Aosta, ai sensi dell'Art. 29 del Regolamento Interno per il funzionamento del Consiglio Regionale della Valle d'Aosta, chiedono che venga inserita nell'Ordine del Giorno del prossimo Consiglio Regionale la discussione della seguente
PETIZIONE
I sottoscritti cittadini italiani residenti nella Regione Valle d'Aosta
denunciano
la carenza di qualsiasi servizio sul territorio che sostituisca i ricoveri in istituto o in manicomio sia per adulti che per minori handicappati e non, nonostante gli obblighi ben precisi enunciati dalle vigenti leggi in materia e pertanto
chiedono
- l'istituzione, ove sia possibile, del servizio di assistenza domiciliare per le situazioni che si possono risolvere evitando l'allontanamento della persona dal nucleo familiare
- l'istituzione di centri diurni che rispondano alle esigenze temporanee delle famiglie in particolari difficoltà
- l'istituzione di comunità-alloggio che sostituiscano la famiglia, quando questa non esista più o non possa sostenere la gravità della situazione.
La collocazione dei servizi sopra indicati deve avvenire nei normali centri abitati. I centri o le comunità devono essere aperti a tutti (handicappati e non) e con personale a tempo pieno. L'organizzazione e la gestione di questi servizi devono essere affidati ai comuni competenti per territorio ed usufruire dei normali servizi presenti nella zona nella quale saranno dislocati.
Inoltre
il comitato promotore per opportuna conoscenza del Consiglio Regionale fa presente che in via immediata e sperimentale è stata individuata la realizzazione di un Centro Diurno nei locali dell'ex-asilo nido di Via Cerise (ex-Onmi) di proprietà dell'Amministrazione Regionale, in quanto già dotato di servizi e sede del Consultorio di zona. A tale eventuale realizzazione si chiede di essere sentiti in tutte le fasi di programmazione e nella composizione dell'organismo di gestione.
Aosta, lì 16 gennaio 1980
Il Comitato promotore:
per i Genitori o parenti di handicappati:
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Al Signor Presidente
del Consiglio Regionale
SEDE
In esito alla nota prot. n. 87 in data 17 gennaio 1980, si comunica quanto segue:
La Giunta regionale nella seduta del 14 dicembre 1978, con provvedimento n. 6635, in attesa che gli enti locali diano attuazione alle vigenti norme di legge ed in particolare alle disposizioni previste dalla legge regionale n. 47 in data 30 giugno 1978, ha con cordato:
1°) di riorganizzare l'attuale servizio di sostegno diurno per minori portatori o meno di handicap sito in Aosta Via Festaz, 18, istituito con deliberazione n. 322 in data 2 febbraio 1979, mediante il trasferimento dello stesso in un ambiente più idoneo e confacente alle esigenze degli ospiti. In detto centro sono attualmente inseriti tre utenti, gravemente handicappati, i quali per cinque giorni alla settimana sono impegnati in attività ludico-educative, intese come momenti integrativi della struttura scolastica e familiare.
2°) di organizzare un centro residenziale temporaneo per minori, necessitanti di particolare assistenza, per fornire alle famiglie una struttura sostitutiva alle stesse che, permetta l'allontanamento temporaneo del proprio figlio, necessità che scaturisce quando il livello dello stress psicologico della famiglia raggiunge limiti di insopportabilità o quando il nucleo familiare non esiste più o per cause molteplici non è più in grado di prestare la dovuta assistenza al suddetto.
L'ospitalità nella struttura di cui sopra dovrà essere temporanea e i portatori di handicap dovranno mantenere le normali relazioni con il contesto socio-ambientale di provenienza.
3°) di individuare il personale disponibile ad operare in detti servizi, compreso il personale già operante presso il disciolto ex brefotrofio, organizzando per lo stesso appositi corsi di formazione e di aggiornamento.
4°) di affidare l'incarico per una programmazione più dettagliata per l'avvio di servizi di cui sopra ad apposita Commissione, già operante presso l'Assessorato alla Sanità ed Assistenza Sociale integrata, se necessario, da un rappresentante del Comune di Aosta e di eventuali altre persone segnalate da istituzioni interessate al problema. Successivamente la Giunta regionale, con provvedimento n. 568 in data 2 febbraio 1980, ha provveduto ad integrare la Commissione con un rappresentante del Comune di Aosta, con un rappresentante del Comitato per la Petizione popolare di cui all'oggetto e con un rappresentante degli utenti, così composta:
- Sig. Augusto ROLLANDIN, Assessore regionale alla Sanità ed Assistenza Sociale;
- Sig. Francesco CARACCIOLO, Assessore comunale alla Sanità ed Assistenza;
- Sig. Enrico RIGOLLET, Dirigente Assessorato Sanità ed Assistenza Sociale;
- Sig. Guido FOURNIER, Capo Ripartizione comunale Servizi Sociali;
- Sig.ra Antonia PUDDINU, sociologa, dipendente regionale;
- Sig.ra Morena DE GAETANO, assistente sociale, dipendente regionale;
- Sig.ra Aurelia GLAVINAZ, assistente sociale, dipendente regionale;
- Sig.ra Caterina VIGNA FRASSY, rappresentante del Comitato;
- Sig.ra Jole FERRARESE PADRIN, rappresentante degli utenti.
Detta Commissione ha già iniziato i lavori e si è impegnata a presentare, appena possibile, una apposita e dettagliata relazione conclusiva da sottoporre all'esame della Giunta regionale.
Per quanto si riferisce alle problematiche legate ai servizi alternativi in favore dei dimessi dagli ospedali psichiatrici, si informa che un apposito gruppo di lavoro, cui fanno parte oltre a funzionari ed operatori regionali, medici del servizio di psichiatria del l'Ente Ospedaliero Regionale e un rappresentante di medici di base, sta affrontando l'argomento con l'impegno di formulare, quanto prima, idonee proposte da sottoporre all'esame della Giunta regionale.
Distinti saluti.
L'Assessore
Augusto Rollandin
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L'Assessore alla Sanità ed Assistenza Sociale ROLLANDIN rileva che è intendimento della Giunta regionale ricercare una soluzione per il problema dei minori portatori di handicap al fine di evitare, attraverso la creazione dei servizi di sostegno diurno, alle famiglie interessate di ricoverare i congiunti in istituti di ricovero specializzato. All'uopo fa presente che è stata costituita una commissione con il compito di procedere alla programmazione dell'avvio dei servizi necessari, integrata ultimamente anche da alcuni rappresentanti e firmatari della petizione. Questa Commissione, già operante, si è fatta carico di presentare una relazione conclusiva da sottoporre all'esame della Giunta regionale.
Per quanto attiene alle problematiche legate ai servizi alternativi in favore di dismessi ospedali psichiatrici, fa presente la necessità di non facile soluzione del reperimento delle strutture alternative con adeguato personale medico e paramedico, e comunica che l'Assessorato ha promosso numerose riunioni con Sindaci per addivenire alla realizzazione di strutture articolate distribuite sul territorio.
Conclude sottolineando le difficoltà della ristrutturazione del servizio ospedaliero di psichiatria dovute soprattutto alla carenza di medici specializzati nel settore, indispensabile per un effettivo decentramento di servizi o di prestazioni sul territorio, condizione fondamentale per evitare i ricoveri in ospedale.
Il Consigliere MAFRICA ritiene che le richieste contenute nella petizione popolare debbano trovare concreta attuazione al fine di pervenire all'istituzione di servizi alternativi al ricovero in istituti, sia per gli adulti che per i minori handicappati e non.
Dichiara di condividere le proposte avanzate dai firmatari che così si possono riassumere:
1) istituzione del servizio domiciliare di assistenza;
2) istituzione di centri diurni che rispondano alle esigenze temporanee delle famiglie in particolare difficoltà;
3) istituzione di comunità-alloggio sostitutive della famiglia.
Conclude sottolineando l'indilazionabilità della soluzione del problema che deve passare tramite i Comuni che meglio di altri enti conoscono quelle che sono le vere esigenze della popolazione e, al riguardo, cita la positiva azione di intervento di assistenza domiciliare agli anziani posta in essere dal Comune di Aosta.
Il Consigliere RICCARAND esordisce sottolineando l'aspetto positivo dell'iniziativa assunta dai circa quattromila cittadini valdostani che, avvalendosi dell'articolo 29 del Regolamento interno per il funzionamento del Consiglio, hanno inoltrato una petizione al Consiglio regionale dando così la possibilità a tutti i Consiglieri di approfondire, attraverso un dibattito pubblico, il problema dell'emarginazione in cui sono costretti a vivere numerosi cittadini valdostani afflitti da handicap o da malattie mentali.
Riferendosi alla relazione scritta dall'Assessore alla Sanità ed Assistenza Sociale allegata alla petizione e all'intervento testé svolto dall'Assessore stesso, rileva delle lacune per quanto concerne il problema dell'assistenza psichiatrica nella nostra Regione e critica il fatto che non sia stata data applicazione nella nostra Regione alla legge 13 maggio 1978, n. 180 per quanto concerne i trattamenti sanitari, il ricovero di pazienti fuori Valle, la mancata stipulazione delle convenzioni con l'Ospedale per la gestione dei posti letto di ricovero per i malati mentali ed eventualmente anche con le case di cura private.
Critica il fatto che non si sia realizzata la possibilità per gli operatori del servizio di psichiatria di svolgere un'azione di prevenzione sul territorio, evitando così il ricorso ai casi più gravi.
Conclude presentando il seguente ordine del giorno:
ORDINE DEL GIORNO
Il Consiglio regionale della Valle d'Aosta
VISTA la petizione di 3.916 cittadini contenente la richiesta di servizi alternativi al ricovero in istituto o in manicomio, sia per adulti che per minori, handicappati e non;
RICONOSCIUTA la gravità e l'urgenza del problema e la necessità di assumere immediate iniziative;
DELIBERA
di impegnare la Giunta regionale:
1) ad istituire, in accordo con i Comuni, i servizi di assistenza domiciliare, i centri diurni e le comunità alloggio, richiesti nella petizione;
2) a dare sollecita attuazione, per quanto concerne l'assistenza psichiatrica e la tutela della salute mentale, ai principi contenuti nella legge 13 maggio 1978, n. 180; nella legge 23 dicembre 1978, n. 833 e nella stessa delibera della Giunta regionale, n. 3222 del 23 giugno 1978:
a) collocando il servizio psichiatrico nel territorio, intendendolo principalmente come servizio esterno di prevenzione e cura, con una piccola appendice di ricovero ospedaliero;
b) stipulando una convenzione fra Regione e Ospedale per la gestione di un massimo di 15 posti letto, nei casi in cui si manifesta la necessità di un ricovero ospedaliero;
c) effettuando presso l'ospedale di Aosta i trattamenti sanitari obbligatori e abbandonando l'attuale prassi di dirottare fuori Valle i pazienti con ricovero obbligatorio;
3) di affidare alla Commissione già operante presso l'Assessorato alla Sanità e Assistenza Sociale, integrata con medici del servizio di psichiatria e con rappresentanti sindacali del EOR, anche il compito di elaborare un piano regionale di intervento per l'assistenza psichiatrica, con particolare riferimento alla necessità di creare immediatamente strutture di sostegno sul territorio per i pazienti già dimessi dagli O.P. e di concordare con gli ospedali psichiatrici di Torino le modalità ed i tempi per le dimissioni ed il reinserimento in Valle dei pazienti ancora ricoverati nel O.P.
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Il Consigliere MINUZZO condivide il contenuto della petizione sottoscritta da circa 4.000 cittadini e sollecita la creazione di un'adeguata rete di servizi sociosanitari dislocati sul territorio, funzionali e dotati del necessario personale specializzato per il loro funzionamento, al fine di rispondere alle aspettative e ai bisogni della popolazione tutta.
Il Consigliere NEBBIA, nel concordare con il contenuto della petizione, manifesta la disponibilità del gruppo consiliare del PSI a votare l'ordine del giorno testé presentato dal Consigliere Riccarand limitatamente ai punti 1 e 2, in considerazione della sua complessità che richiede, da parte dei gruppi, un esame più approfondito e dettagliato.
Il Presidente DOLCHI, riferendosi all'intervento testé svolto dal Consigliere Nebbia che aveva messo in evidenza la difficoltà dei gruppi politici ad esaminare il contenuto dell'ordine del giorno del Consigliere Riccarand per mancanza di tempo, propone di rinviare alla seduta pomeridiana di domani la trattazione di tale ordine del giorno, così come quello dell'Assessore alla Sanità ed Assistenza Sociale Rollandin sul problema dei rapporti Regione-Ordine Mauriziano.
Il Consigliere RICCARAND si dichiara contrario al rinvio alla seduta pomeridiana di domani della votazione del suo ordine del giorno.
L'Assessore alla Sanità ed Assistenza Sociale ROLLANDIN dichiara di essere contrario all'ordine del giorno presentato dal Consigliere Riccarand.
Il Presidente DOLCHI, dopo aver constatato che nessun altro Consigliere intende prendere la parola in merito, pone ai voti la proposta di rinvio alla seduta pomeridiana di domani della prosecuzione della trattazione dell'argomento in questione e degli ordini del giorno al riguardo presentati.
Procedutosi alla votazione, per alzata di mano, il Presidente DOLCHI accerta e comunica che il Consiglio, con voti favorevoli venticinque e voti contrari uno (Consiglieri presenti e votanti: ventisei), ha approvato la sopracitata proposta di rinvio.
Il Consiglio prende atto.
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Il Presidente DOLCHI, per una questione di organicità nel dibattito e data anche l'assenza odierna del Presidente della Giunta, propone al Consiglio di rinviare a domattina i successivi punti n. 17, n. 18, n. 19, n. 20, n. 21 e n. 22 dell'ordine del giorno e di concludere i lavori con il punto n. 23.
Il Consiglio prende atto.
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