Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 659 del 15 luglio 2009 - Resoconto

OGGETTO N. 659/XIII - Interpellanza: "Predisposizione del piano di dismissioni di immobili di proprietà regionale".

Interpellanza

Premesso che durante la seduta consiliare del 24 giugno 2009 l'Assessore al Bilancio, nel rispondere ad un'interrogazione del gruppo del Popolo della Libertà riguardo ad un immobile sito nel comune di Morgex, in frazione Marais, ha comunicato che tale edificio è in procinto di essere inserito nel prossimo piano di dismissione degli immobili di proprietà regionale;

Atteso che il suddetto immobile è stato acquistato nel 2003 per la cifra di circa 800 mila euro e non è mai stato utilizzato per le finalità per le quali era stato proposto l'acquisto, situazione che configura pertanto un potenziale danno erariale elevato;

il sottoscritto Consigliere regionale

Interpella

l'Assessore competente per sapere:

1) in che tempi la Giunta intende predisporre il prossimo paino di dismissioni immobiliari;

2) se è prevista allo stato attuale la dismissione di immobili di proprietà regionale non utilizzati per le finalità indicate nelle motivazioni di acquisto;

3) in caso di risposta affermativa al secondo quesito, quali sono gli intendimenti della Giunta riguardo a situazioni simili a quella dell'immobile del Marais al fine di tutelare eventuali danni erariali al patrimonio immobiliare regionale.

F.to: Zucchi

Président - La parole au Conseiller Zucchi.

Zucchi (PdL) - Durante la scorsa seduta consiliare abbiamo avuto modo di esaminare la questione riferita all'immobile del Marais, che è stato oggetto già di un paio di iniziative formulate dal nostro gruppo. In quella occasione l'Assessore Lavoyer - mi ricordo che non era presente l'Assessore Isabellon, che invece era stato interessato nella prima iniziativa, mentre la seconda iniziativa è stata oggetto di risposta da parte dell'Assessore alle finanze Lavoyer - ci ha annunciato che questo edificio era in procinto ed è in procinto di essere inserito nel prossimo piano di dismissione degli immobili regionali. Ricordo che questo immobile, che è stato pagato dall'Amministrazione circa 800.000 euro nel 2003 con un certo tipo di destinazione, poi non ha avuto seguito... pertanto, anche in funzione di quelli che potrebbero essere i potenziali elevati gradi di danno erariale, con questa iniziativa vogliamo sapere qual è lo stato dell'arte e l'esistenza di eventuali altri immobili che sono nelle stesse situazioni, quindi conoscere, visto e considerato che si tratta di inserire questo immobile come altri in questo piano di dismissione, se tale piano di dismissione è in procinto di essere varato, oppure no dal punto di vista politico.

Quali sono quindi i tempi con i quali la Giunta, il Governo regionale intende varare questo piano, anche alla luce degli indirizzi che recentemente provengono anche dal Governo nazionale in merito ad un'attenzione che si deve porre in una maniera sempre più crescente sulla gestione degli immobili, perché mi sembra che si debba operare per una buona gestione e con una buona diligenza, che devono essere finalizzate a valorizzare gli immobili esistenti sicuramente investendo e quindi valorizzandoli, ma, ove si tratti di presenza di immobili che non sono utilizzati, di andare verso una logica di dismissione per fare cassa e per rientrare con risorse economiche. Questo fatto è ancora di rilevanza maggiore alla luce di ultime situazioni che sono riferite a dei ricorsi riguardanti la questione del pagamento dell'ICI e che sono affrontate da questa Amministrazione sempre con maggiore frequenza. Dall'esame di alcune delibere di Giunta anche recenti mi sembra siano già 6-7 i ricorsi presso le Commissioni tributarie, presso l'Agenzia delle entrate, che sempre più evidenziano la necessità che gli immobili che non sono attualmente adibiti e finalizzati ad un uso istituzionale devono essere gravati dal pagamento dell'ICI. Questa dinamica, che è crescente, quindi sta comportando un doppio danno, perché si sta parlando di contenziosi sempre maggiori che implicano delle spese di tipo legale (io ho contato 6 ricorsi, ma sono a conoscenza che stanno provenendo sempre di più dalle diverse Amministrazioni) e che impongono per parte nostra una logica conseguenza: quella di varare nel più breve tempo questo piano di dismissioni non solo per un criterio base, ma anche in virtù di questo che è un pericolo sempre più crescente: la faccenda del pagamento dell'ICI. In conclusione, Assessore, vorremmo avere da parte sua una risposta concreta in termini di cronoprogramma, in quanto tempo lei ritiene di portare a questo Consiglio il prossimo piano di dismissioni immobiliari e se ritiene, se ci sono già delle conoscenze in merito, che ci siano in questo piano oppure diversamente degli altri immobili nella stessa situazione del locale del Marais, ossia immobili che sono stati via via acquistati dall'Amministrazione e che poi non sono stati adibiti agli utilizzi via via prefissati in punto di partenza. Non conosciamo allo stato attuale se esistono delle situazioni del genere, ma lascio a voi tutti immaginare quali potrebbero essere le conseguenze se a questo immobile, che è stato pescato attraverso un controllo di una delibera a caso ne dovessero seguire altri e altrettanti con le ricadute negative del caso.

Président - La parole à l'Assesseur au budget, aux finances et au patrimoine, Lavoyer.

Lavoyer (FA) - Merci, M. le Président. L'argomento sollevato da questa interpellanza è un argomento reale e tutt'altro che di facile soluzione. In questa mia risposta cercherò di illustrare il metodo che questa Giunta e questo Governo si sono posti come regola per addivenire alla definizione degli immobili da mettere nel piano di dismissioni. Relativamente ai tempi, posso dare una tempistica di tipo indicativo: pensiamo entro il mese di settembre, metà ottobre di essere in grado di presentare come Governo regionale il piano di dismissioni alle Commissioni competenti per poi portarlo all'approvazione del Consiglio regionale. Al di là di questo aspetto, quelle che gli uffici, a seguito dell'input che abbiamo dato come Governo regionale, stanno predisponendo sono delle schede precise, perché la dismissione degli immobili può anche riguardare degli immobili che sono stati oggetto di acquisti magari in trattative più articolate e complesse (per esempio, quando abbiamo comprato gli ex immobili ENEL, l'acquisto è stato di carattere generale). Capisco invece lo spirito di questa interpellanza che è quello di andare ad individuare con precisione quegli immobili che, in tempi abbastanza recenti, sono stati acquistati dall'Amministrazione regionale a seguito di esigenze, di dichiarazioni di servizi e di dirigenti a capo di questi servizi che attestavano l'utilità di questi immobili per l'utilizzazione specifica all'interno dell'organizzazione dell'Amministrazione. È soprattutto su questa tipologia di immobili... (fra l'altro, lei faceva riferimento al Marais che potrebbe rientrare in questa tipologia specifica)... che stiamo predisponendo delle schede precise sulla cronistoria e i passaggi e vogliamo avere come uffici non solo una dichiarazione semplicistica del dirigente che ne dichiara la non più utilità per l'Amministrazione, ma che vi sia una relazione precisa del perché un immobile acquistato dall'Amministrazione regionale cessa di avere quella utilità per la quale a suo tempo era stato acquistato e che era stata esplicitata. Questo è il modo di procedere, legata a questo ci sarà la massima attenzione alla valutazione dell'immobile nel momento dell'acquisizione, alla valutazione dell'immobile al momento in cui viene messo sul mercato.

Essendo l'interpellanza piuttosto complessa... diciamo che l'altro filone di attenzione a cui si stanno sottoponendo gli edifici è legato al fatto di tutelare eventuali danni erariali al patrimonio immobiliare regionale ed è anche quello di verificare che sugli immobili, per i quali comunque persista l'interesse dell'Amministrazione ad un utilizzo futuro, vengano fatti tutti gli interventi necessari per la manutenzione e, se possibile, anche per la valorizzazione degli stessi. Sempre seguendo le direttive anche a livello nazionale nella valorizzazione degli immobili, può rientrare anche la cessione degli stessi. Mi rendo conto che la risposta che do in questo momento è piuttosto generica, mi riprometto di avere dei dati più precisi nel momento in cui avremo approfondito questa analisi propedeutica alla costruzione del nuovo piano di dismissioni.

Président - La parole au Conseiller Zucchi.

Zucchi (PdL) - Vedo un sorriso nell'espressione dell'Assessore, che giustamente ammette di essere stato generico, in effetti lo è stato. La risposta è più che mai interlocutoria, noi non abbiamo fretta, ma su questo argomento ci torneremo. Faccio nuovamente appello alla sensibilità del Governo nel suo insieme per stimolare l'attenzione in merito a questa vicenda, che assume i diversi aspetti, aspetti pratici anche di risparmio di spese, mi riferivo alla questione dell'ICI che l'Assessore non ha citato nel corso della sua replica, che impone un'attenzione maggiore proprio perché si rischia di avere il doppio danno in termini di spese e di gestione. Pensiamo che il termine di settembre-ottobre sia un termine cogente doveroso, per arrivare a una definizione di questa materia e, proprio per tradurre in una maniera più pratica l'intendimento contenuto nel terzo punto di questa iniziativa, faccio riferimento, cerco di spiegare anche un versante che magari può essere sgradito, ma che è stato già affrontato senza timori in quest'aula non dal nostro gruppo, ma direttamente dai banchi del Governo.

Quando chiedevo quali sono gli intendimenti della Giunta in merito ad iniziative che si ritiene di porre in essere per tutelare la propria posizione, facevo anche riferimento a delle iniziative che anche all'inizio di questa legislatura molto tranquillamente il Presidente della Regione ha annunciato di voler porre in essere... relativamente al discorso del trenino di Cogne, quando, di fronte ad una conclamata situazione di potenziale danno erariale, si è presa l'iniziativa di trasmettere per una questione di ufficio agli organi competenti... Era in questo senso, oltre che nel senso di agire per valorizzare e fare cassa ove sia possibile, o dove sia il caso di investire per valorizzare il patrimonio esistente, che intendevo il terzo punto. L'auspicio è che l'immobile del Marais sia un caso isolato e che a questo non ve ne siano tanti altri, perché, se così fosse, sarebbe imbarazzante che di fronte ad un immobile comprato con risorse pubbliche poi non destinato... immagino anche le difficoltà. Mi rendo conto che il danno erariale proprio nel suo essere possa essere considerato tale nel momento in cui si verifica, in questo caso al momento della vendita coattiva, che sarebbe tale se di fronte al prezzo di acquisto la vendita fosse inferiore rispetto al prezzo di acquisto. Considero che ci siano potenziali sfumature di intervento ai fini del danno erariale anche in una condizione come quella attuale, quindi intendevo nel terzo punto conoscere la posizione del Governo regionale per tutelare la propria posizione in presenza di situazioni analoghe, di questa o di altre potenziali analoghe, dove noi dobbiamo, come abbiamo fatto nel caso del trenino, operare in questo senso per tutelare la nostra posizione e la nostra Amministrazione. Un piccolo inciso sul trenino: ho visto che il Presidente prima ha approfittato nel rispondere ad un'iniziativa per fare una precisazione in termini di stampa, approfitto per sollecitare di nuovo una risposta che era stata data in quest'aula in merito agli intendimenti della Giunta sulla questione del trenino. Ne approfitto in quest'ambito in una maniera non proprio istituzionale, ma indiretta, perché attendiamo ancora delle risposte ufficiali che crediamo siano dovute alla cittadinanza in merito a tale argomento.

Concludo invitando l'Assessore Lavoyer, il Governo e il Presidente Rollandin a mettere grande attenzione sulla questione del patrimonio immobiliare in tutto il suo complesso.