Oggetto del Consiglio n. 647 del 15 luglio 2009 - Resoconto
OGGETTO N. 647/XIII - Interrogazione: "Immobili stralciati dal piano di acquisto approvato dal Consiglio regionale nell'anno 2006".
Interrogazione
Premesso che durante la seduta consiliare dell'11 febbraio 2009, in seguito ad un'iniziativa dei colleghi Consiglieri, è stata dibattuta la situazione relativa al piano di acquisti immobiliari da parte della Regione;
Considerato che dalle risposte dell'Assessore competente in tale occasione si è appreso che alcuni immobili contenuti nel piano acquisti approvato dal Consiglio regionale l'8 marzo 2006 (deliberazione n. 1829) sono stati stralciati nel successivo atto deliberativo della Giunta in data 7 dicembre 2007;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interrogano
l'Assessore competente per sapere:
1) l'elenco nel dettaglio degli immobili stralciati;
2) per quali motivi tali immobili sono stati stralciati;
3) quali erano le strutture regionali proponenti l'acquisto degli immobili inseriti nel piano del 2006 e successivamente stralciati.
F.to: Zucchi - Lattanzi
Président - La parole à l'Assesseur au budget, aux finances et au patrimoine, Lavoyer.
Lavoyer (FA) - Merci, M. le Président. Su questa interrogazione anzitutto c'è da premettere che non esiste un atto formale di stralcio di determinati beni acquisiti, approvato dal Consiglio regionale in data 8 marzo 2006... e poi da un'analisi più approfondita una parte di questi beni è entrata nel programma acquisti nel piano operativo del 2007. Nella sostanza però oggettivamente non cambia nulla nel contenuto della risposta, perché effettivamente alcuni dei beni che erano inseriti in questi due piani praticamente non sono più stati presi in considerazione, ma non esiste un elenco o una decisione specifica in tal senso... quindi le motivazioni del fatto che non siano più inseriti nel piano acquisti, oppure non più presi in considerazione, sono diverse. La prima motivazione è legata per alcuni beni al fatto che, nel mentre, si sono messe in atto altre procedure per giungere all'acquisizione, in particolare procedure di tipo espropriativo o accordi di programma. Questi beni sono: nel comune di Saint-Christophe i terreni collegati alla realizzazione dell'aeroporto, quindi area Sogno, area località Maladière; nel comune di Brusson i terreni adiacenti al caseificio; nel comune di Gressan i terreni per la sistemazione della pista agonistica Renato Rosa e nel comune di Pollein l'area ex Multibox. Per questi in sostanza non sono prese in considerazione le procedure tradizionali per gli acquisti, ma la sostanza è la stessa, perché l'Amministrazione regionale con accordi di programma ritiene opportuno entrarne in possesso. Vi sono poi altri beni che erano inseriti nel piano acquisti, per i quali da un sondaggio con le strutture di riferimento le stesse hanno suggerito, oppure hanno esplicitato, il non interesse, allo stato delle cose, di alcuni beni che a suo tempo potevano avere qualche interesse per l'Amministrazione regionale. Si tratta in sostanza di due alpeggi: uno sito in comune di Saint-Rhémy-en-Bosses e l'altro nel comune di Torgnon, per il quale la manifestazione di interesse proveniva più che altro dalle Amministrazioni locali... proveniva dalle rispettive Amministrazioni comunali, quindi era una proposta dell'Amministrazione locale e dell'Amministrazione regionale di intendimento della cessione. Allo stato delle cose comunque questi alpeggi non rientrano negli interessi dell'acquisizione dell'Amministrazione regionale. Parallelamente non tutti i beni che vengono inseriti nel piano acquisti devono necessariamente essere acquistati, anche perché il piano ha una durata di tipo temporale. Gli eventi... adesso non per ritornare ad un esempio che può anche essere di tipo banale... il fatto della crisi in atto, di scelte anche di allocazione di risorse finanziarie più impellenti in altri settori possono far sì che beni che potevano avere qualche interesse per le strutture regionali però non vengono più ritenuti, per esigenze contingenti molto più importanti, di interesse in questo momento da parte dell'Amministrazione per l'acquisto. Diciamo che il ridimensionare, l'abbandonare interventi che precedentemente erano proposti può essere visto o dal punto di vista dell'organizzazione di tipo istituzionale (scelte da parte delle strutture) oppure (che è la cosa forse più importante in questo momento) il confrontarsi con le risorse finanziarie disponibili. In questo senso cito i beni più rilevanti dal punto di vista degli importi e degli impegni finanziari che sono stati abbandonati, sono: nel comune di Pont-Saint-Martin i terreni per la Porta della Valle d'Aosta (per rispondere anche al terzo punto, la proposta di acquisto proveniva dall'Assessorato del turismo); nel comune di Aosta il fabbricato delle Poste centrali, (a suo tempo la proposta di acquisto proveniva dalla Presidenza della Regione) e nel comune di Cogne le pertinenze minerarie (anche qui la proposta di acquisto proveniva dalla Presidenza della Regione). Vi sono poi alcuni beni che praticamente si possono considerare come "stralciati" e non più presi in considerazione per acquisti: sono beni - ho chiesto agli uffici, non ho adesso il dettaglio, lo farò pervenire -, per i quali praticamente non si è raggiunto l'accordo fra l'offerta e la domanda; quindi se la perizia, fatta dagli uffici della Regione, era ampiamente diversa dalle richieste del potenziale venditore... anche in questo caso sono stati abbandonati.
Président - La parole au Conseiller Zucchi.
Zucchi (PdL) - Grazie, Presidente. Assessore Lavoyer, la ringrazio per le risposte e ovviamente mi riservo di avere da lei i dettagli, che adesso un po' frettolosamente ho appuntato in una nota, annotando gli immobili interessati dagli espropri, piuttosto che il non interesse. Mi è però balzata all'attenzione nell'ambito della sua risposta una questione che è relativa alla questione del non interesse, relativa a due alpeggi. Non ho capito bene se, per quanto riguarda questi due casi, essendo a tutti noto che nel piano acquisti le proposte devono provenire dalle strutture regionali, se in questi due casi nell'inserimento originario del piano acquisti la proposta era stata fatta solamente dall'Amministrazione comunale. Perché, se così fosse... quindi se mi è sembrato di capire che si trattava in questi due casi, che poi dopo sono stati abbandonati per manifestazione di non interesse... la proposta provenisse solo ed esclusivamente dall'Amministrazione comunale, perché, se fosse così, sarebbe di una particolare gravità, perché in questo caso assisteremmo con la vastità di Comuni che noi abbiamo, 74 Comuni, alla possibilità che i Comuni che possono, come tutti sanno, avvalersi della facoltà di usufruire di questi immobili attraverso la concessione a vario titolo da parte della Regione... i Comuni amici possono fare delle proposte per l'acquisizione da parte della Regione di determinati immobili per poi avvalersene in una fase successiva. Non ho capito bene, e su questo mi riservo di fare più approfonditi esami e verifiche, se si trattava di due strutture, di due immobili che non c'entrano nulla con le proposte degli uffici regionali e quindi se l'interesse... perché il punto n. 3 della mia domanda mi sembra fosse abbastanza chiaro: "le strutture regionali proponenti l'acquisto", era una domanda ben specifica, perché lei sa che sono le strutture regionali che devono dare il via a queste iniziative. Se invece sono stati inseriti nel piano acquisti degli immobili che provenivano soltanto come unica richiesta dalle Amministrazioni comunali, allora lì ho qualcosa da dire perché, se così fosse stato fatto, si sarebbe andati contro alle regole comunemente applicate.