Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 646 del 15 luglio 2009 - Resoconto

OGGETTO N. 646/XIII - Interrogazione: "Iniziative per la realizzazione di un progetto regionale a favore di una comunità della Regione Abruzzo".

Interrogazione

Ricordato il recente terremoto che ha sconvolto l'Abruzzo e le immagini di tutti quei volti di persone che hanno perso la casa, i familiari e, soprattutto, di quelli che hanno perso i loro bambini;

Ricordato le irresponsabilità diffuse di fronte alla tragedia di edifici antisismici ugualmente crollati travolgendo vite umane;

Evidenziata invece la soddisfazione per la tempestività e la professionalità del sistema di Protezione civile e l'efficienza e la generosità delle organizzazioni e dei volontari della Valle d'Aosta;

Ribadito che adesso occorre pensare alla ricostruzione e dare quindi organicità agli interventi di carattere economico e alle iniziative per il ritorno alla normale vita quotidiana della popolazione terremotata;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interrogano

il Presidente della Regione per conoscere il punto sulla situazione delle iniziative regionali in corso e la concreta possibilità di far confluire tutte le risorse messe in campo dagli enti pubblici, dalle organizzazioni dei lavoratori e degli imprenditori e dalla società civile nella realizzazione di un progetto che veda l'intera Valle d'Aosta, adoperarsi congiuntamente, a favore di una comunità della Regione Abruzzo.

F.to: Rigo - Carmela Fontana - Donzel

Président - La parole au Président de la Région, Rollandin.

Rollandin (UV) - Grazie, Presidente. Ringrazio i colleghi per aver voluto riportare l'attenzione comunque su un tema che è sempre, purtroppo, di attualità: il discorso del terremoto in Abruzzo, che è avvenuto il 6 aprile scorso. Da subito ci siamo attivati intervenendo direttamente a l'Aquila e a Lucoli attraverso mezzi, uomini e risorse quali la colonna mobile della Protezione civile, gli psicologi di emergenza, che sono fra i pochi ad operare in Italia, il Corpo valdostano dei vigili del fuoco e numerosi volontari, che meritano ancora una volta il nostro ringraziamento e il nostro apprezzamento. Nel contempo abbiamo da subito manifestato la volontà di realizzare iniziative concrete per la ricostruzione e il ripristino delle attività in Abruzzo, come auspicato dalla risoluzione che è stata approvata all'unanimità in questo Consiglio il 16 aprile scorso. In questo contesto la Giunta ha dato il via ad una serie di iniziative concrete e mirate:

- sono stati attivati due conti correnti, uno bancario e uno postale, al fine di raccogliere fondi da destinare alla popolazione abruzzese, il cui saldo attuale ha raggiunto la somma di 71.968 euro;

- sono stati avviati dei contatti con il CELVA e con le varie associazioni presenti sul territorio, al fine di concentrare gli aiuti a favore di una comunità ben definita, che possa essere adottata dal "sistema Valle d'Aosta" nel suo complesso, sull'esperienza di quello che era già avvenuto in precedenza. Dal canto suo il CELVA nella riunione del 21 aprile scorso ha fissato in 250.000 euro la quota complessiva da stanziare ripartita fra Comuni e Comunità montane, il Consorzio BIM e il CELVA stesso;

- è stato richiesto alla Regione Abruzzo di formulare alcune proposte sui Comuni verso i quali mirare l'intervento della Valle, al fine di stabilire contatti diretti con le Amministrazioni e previa visita dei luoghi proposti. La Presidenza della Regione Abruzzo al momento non ha ancora disposto indicazioni in proposito, anche perché era stata ultimamente impegnata nel vertice del G8. A questo proposito si è in attesa di indicazioni e priorità per le prossime settimane, che ci permetterà di orientare il nostro intervento con i fondi raccolti, come detto, con l'intento di realizzare delle opere pubbliche.

La Giunta ha seguito fin dall'inizio due principi fondamentali, che sono sempre stati alla base degli interventi finora:

- il primo relativo all'individuazione dell'obiettivo oggetto di intervento dettato non solo dall'emozionalità (intervento su cui abbiamo già detto c'è stata la presenza puntuale dei volontari e della Protezione civile), ma sulla base di effettive esigenze e necessità presentate dalla stessa Regione;

- il secondo, che si vuole realizzare un intervento che sia collegato con tutte le entità locali e che possa essere chiaramente individuato con un aiuto preciso.

A questo proposito credo che anche la visita della delegazione del Consiglio, guidata dal Presidente, ha dato la possibilità di verificare questa disponibilità che, per quanto ci riguarda, dovrebbe vedere la sua conclusione, in quanto mi ha dato la disponibilità il Presidente Chiodi per un incontro il 3 agosto, dopo che lui avrà affrontato la riunione anche con i Comuni, tenendo conto, come abbiamo detto, che c'era già un indirizzo verso Lucoli, però su questo aspettiamo che vi sia una decisione definitiva. Il 3 quindi ci sarà questo incontro con il Presidente e a questo punto dovrebbero esserci anche gli elementi per finalizzare i fondi già utilizzati ed eventualmente prendere in considerazione ulteriori interventi finanziari per concludere la costruzione che ci verrà indicata come punto di riferimento... finalizzato a tutto il "sistema Valle d'Aosta", che si vedrebbe inserito in questo meccanismo di ricostruzione dell'Abruzzo, a cui credo, come è stato chiaramente manifestato in Consiglio, tutti abbiamo intenzione di collaborare.

Président - La parole au Conseiller Rigo.

Rigo (PD) - Grazie, Presidente. Come ha detto il Presidente Rollandin, sono ormai trascorsi tre mesi dal dramma che ha colpito la popolazione dell'Abruzzo. Dopo il terremoto ormai abbiamo tutti imparato che tecnicamente, quando la Protezione civile, i vigili del fuoco, i volontari interrompono le operazioni di soccorso, questo significa che non ci sono più dispersi da ritrovare e inizia la fase difficile dei controlli sugli edifici per stabilire quali sono da abbattere, quali da restaurare, quali possono di nuovo ospitare le famiglie o le attività, tutto ciò per cominciare la fase della progettazione e della ricostruzione a cui ha fatto prima cenno il Presidente. Il nostro pensiero è quello di non dimenticare le persone che con il terremoto hanno perso i propri cari, una casa, un lavoro, se non tutto. Pensare che devono ricominciare a sperare, che devono ricostruirsi anche una vita e a queste persone in questi mesi la Valle d'Aosta tutta - lo ha ricordato il Presidente - è stata vicino con tante piccole e grandi iniziative e presenze. Le vittime e il dolore di una terra, così come le vittime e il dolore della città di Viareggio, che voglio a nome di tutti voi ricordare con commozione, saranno un sacrificio inutile se non produrranno una scossa salutare, duratura nelle coscienze civili e politiche dell'intero Paese. Adesso in Abruzzo abbiamo i borghi da ricostruire, la vita di tanti da restituire alla normalità.

Con la nostra interrogazione volevamo prima di tutto riportare in Consiglio il terremoto del 6 aprile e fare il punto, attraverso le parole del Presidente, del grande slancio di solidarietà dei volontari, e non solo, e dei numerosi atti di generosità espressi dalla nostra Regione e dalla nostra gente verso la popolazione abruzzese, dare conto un po' - mi sembrava anche corretto - delle cose fatte. Volevamo poi esprimere la necessità di conferire ancora una volta alla Regione il compito di fungere da punto di riferimento, da collante come si dice, di coordinamento delle iniziative per la ricostruzione, al fine di evitare una dispersione di forze, quella che si chiama "l'atomizzazione degli interventi", che diversamente potrebbero invece essere utilizzati per la realizzazione di progetti unificati. La Regione, come garante anche della massima trasparenza... il Presidente ci ha ricordato fino a questo momento quanti soldi sono stati raccolti... sull'utilizzo del denaro raccolto dalla solidarietà... allontanando subito qualsivoglia dubbio da questo punto di vista. Siamo quindi d'accordo con la linea espressa dal Presidente Rollandin, ci trova favorevoli e per questo ci dichiariamo soddisfatti della risposta.