Oggetto del Consiglio n. 623 del 24 giugno 2009 - Resoconto
OGGETTO N. 623/XIII - Interpellanza: "Interventi atti a garantire l'efficienza del sistema postale nei comuni di montagna con particolare rilevanza turistica".
Interpellanza
Preso atto della grave situazione in cui versa il sistema postale in Valle d'Aosta;
Tenuto conto del comunicato della Cgil/Slc e della Uilpost che denunciano l'inadempienza organizzativa dell'azienda Poste Italiane;
Constatato che parte degli uffici postali dislocati sul territorio è temporaneamente chiusa o addirittura rischia la chiusura;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interpellano
il Governo regionale per conoscere se intenda attivarsi presso l'azienda Poste Italiane al fine di garantire l'efficienza del servizio postale, in particolare nei comuni di montagna con particolare rilevanza turistica, soprattutto in coincidenza con l'avvio della stagione estiva.
F.to: Donzel - Rigo
Président - La parole au Conseiller Donzel.
Donzel (PD) - Presidente, cari colleghi, questo è un argomento sicuramente non nuovo e che credo anche altri Consiglieri prima di me abbiano già trattato in Valle d'Aosta, la necessità di riportarlo all'attenzione di tutti è data dal fatto che c'è di nuovo in atto una vertenza dai contenuti anche molto accesi fra i rappresentanti sindacali e Poste italiane. Sappiamo che c'è un interessamento da parte dell'Amministrazione regionale rispetto a questo problema, ma la denuncia fatta da CGIL/SLC e UILposte non è sufficiente, serve qualche iniziativa più forte. Vorrei far capire che non è semplicemente da parte del Partito Democratico l'interesse di porre tale questione, perché si muovono dei sindacati, allora si cerca di fare eco alle rimostranze del sindacato in quest'aula; ci sono certamente le ragioni dei lavoratori. Ragioni da non sottovalutare, perché sono sottoposti a continui cambiamenti negli orari, eccetera, che non consentono però al servizio di funzionare. Va dato loro atto che c'è una preoccupazione forte di un servizio che è inefficace e inefficiente, perché per noi della Regione dovrebbe cominciare ad esserci un'attenzione incisiva. Va detto che, come riporta lo stesso "Peuple valdôtain" del febbraio 2009, questo protocollo di accordo con le Poste è sempre all'ordine del giorno, lo fece già la "Giunta Caveri", lo ha ripreso lei, Presidente Rollandin, ma di fatto poi Poste italiane bluffa, non risponde ai continui richiami che facciamo. Devo dire che l'atteggiamento di Poste italiane da questo punto di vista è molto negativo e sta creando un disservizio che non colpisce solo, ed è grave, l'utente medio valdostano, ma colpisce anzitutto anziani che hanno difficoltà enormi a recarsi negli uffici postali a recuperare certi servizi, come raccomandate, eccetera, quindi un danno alla nostra collettività locale, ma poi fa anche un grave danno al turismo. Penso che qui tutti siano informati, la Valle d'Aosta ha tante seconde case, ci sono molti professionisti che frequentano la Valle per turismo e hanno l'abitudine di trasferire... per esempio, "Il Sole 24ore" nei mesi estivi lo fanno mandare nella sede di vacanza e si trovano a non avere questo servizio, alcuni professionisti lo fanno mandare addirittura nell'hôtel. Francamente uno dice: "ma se in questa Regione non funziona nulla, me ne vado in un'altra parte". È una brutta immagine che non è causa dell'Amministrazione regionale, è responsabilità - lo dichiariamo in toto - di Poste italiane; io non lascerei da soli questi lavoratori in questa vertenza e vederla solo come una questione di lavoratori che cercano di avere un posticino in più... questo è un servizio che è necessario alla collettività valdostana e che ha una ricaduta importante anche dal punto di vista turistico, quindi davvero bisogna attivarsi e, rispetto a Poste italiane, bisogna far sentire forte la nostra voce, perché questa è una cosa che porta grave danno anche economico. Bisognerà anche ipotizzare da questo punto di vista se non sia il caso che in alcune vallate laterali di particolare interesse turistico non si debba rispondere con altre soluzioni, immaginare anche l'ipotesi di servizi regionalizzati.
Président - La parole au Président de la Région, Rollandin.
Rollandin (UV) - Grazie, Presidente. I colleghi hanno, come è stato ricordato, messo l'accento su un punto che purtroppo è ricorrente in quest'aula, in quanto i disservizi del "sistema poste" si risentono in modo pesante già tutto l'anno e sono accentuati nel periodo in cui c'è la presenza di un turismo che come ci auguriamo sia importante e anche i servizi, come è stato ricordato, vengono ad aggravare la situazione, con una doppia difficoltà: che per alcuni servizi l'interlocutore non c'è nemmeno più ad Aosta, per il recapito quando parliamo con il responsabile delle Poste, parliamo per l'attività ordinaria, ma il recapito dipende da Torino. Già al tempo della ristrutturazione del servizio poste c'era stata un'attività importante da parte della Regione per cercare di evitare questo tipo di riorganizzazione penalizzante nei confronti della Valle. Qualcuno si ricorderà che c'era addirittura la posta che, presa qui, veniva mandata a Torino per mettere il timbro e veniva rimandata ad Aosta per la ridistribuzione, così faceva un viaggio a vuoto per essere poi oggetto della normale ridistribuzione e tutta un'altra serie di problemi che i colleghi conoscono molto bene e che il collega Donzel ha già avuto modo di evidenziare.
Concordo con le osservazioni, che sicuramente qui non è soltanto un problema di essere vicino ai lavoratori, ma effettivamente i lavoratori fanno parte di un sistema di servizio; se non c'è un congruo numero di lavoratori... che dobbiamo anche ammettere durante il periodo estivo veniva implementato e aumentato, in genere anche ricorrendo a personale che aveva già fatto una certa esperienza, tant'è che c'erano delle situazioni in cui chi conosceva già la zona veniva ripreso nella stessa zona, per facilitare lo stesso servizio, perché non dimentichiamo come ricordava il collega Donzel... soprattutto nelle valli, ad Aosta forse è più facile, ma molte volte trovare la gente bisogna conoscere e sai che la trovi lì. Anche la raccomandata o il servizio quindi viene fatto in modo diverso se si conosce... se non si conosce, è un disastro, dico: non ho trovato ed è tutto depositato nella sede postale, con un disservizio nel disservizio. Credo che questo sia un aspetto molto importante. Già lunedì 15 giugno, non sapevamo ancora di questa richiesta, siccome era già emerso che c'era l'intenzione durante il periodo estivo di modificare ancora il sistema e in certi punti di ridurre, ho incontrato il Direttore della filiale di Poste italiane proprio in merito alla situazione del servizio di Aosta e per vedere, rispetto alle criticità, cosa si poteva attivare, perché nel contempo Poste, nella rimodulazione degli orari di apertura degli sportelli postali per la prossima stagione estiva e in relazione ai disservizi del recapito... volevamo avere un chiarimento in tal senso. Nella riunione da parte del Direttore delle Poste c'è stato detto che ci sarebbero state delle riunioni sindacali, ce n'è stata una ieri con un esito non positivo e credo che si andrà avanti, quindi è giusto che vi sia anche il sostegno del Consiglio regionale nell'ambito di una proposta che ha dei riflessi seri su tutta la collettività, perché giustamente abbiamo chiesto che vi sia un incremento del numero di addetti in relazione alla situazione che già si conosce a livello valdostano e che altrimenti rischia di collassare soprattutto nel periodo estivo.
In quel momento ci sono state date rassicurazioni, anche se ci sono difficoltà nell'applicazione del cosiddetto "decreto Gentiloni", che definisce gli standard minimi di servizio degli uffici postali nel periodo estivo, oltre che sulla base delle variazioni attese del flusso di attività e dei volumi degli stessi... che condizionano secondo loro il numero di persone da prendere. Abbiamo fatto presente al Direttore attuale Westbowski che queste posizioni non possono essere una motivazione valida per non intervenire, quindi abbiamo chiesto che vi sia l'impegno. Egli ha riconfermato che a questo tavolo verrà posta tale problematica per cercare di ottenere nella ridistribuzione del personale un numero congruo per quanto ci riguarda. Naturalmente queste sono le esigenze che abbiamo fatto presente. Sugli esiti aspettiamo che vada avanti questa trattativa, con delle perplessità e sicuramente insisteremo su tale tema.
Volevo anche dire che per quanto riguarda il protocollo che è stato richiamato, scaduto già nel 2008... e, come abbiamo già avuto modo di dire, il protocollo in sé dava la possibilità di avere una serie di iniziative, che poi di fatto non si erano concretizzate, l'unica che si era concretizzata era il servizio per le biblioteche, distribuzione di libri per le biblioteche... abbiamo ribadito la nostra disponibilità a collegare alcuni servizi con la presenza di una sede postale, però devono essere servizi reali, che si possono attivare e non servizi che poi... Si parla di alcuni servizi nell'ambito sanitario, ossia nel recapito delle risposte nell'ambito delle analisi fatte all'Ospedale, che soprattutto nelle Valli laterali sarebbe un servizio molto ampio; sembra che sia stato risolto il problema della privacy, perché queste notizie non possono essere messe lì sul tavolo e andare a ritirare con una violazione palese di questo... Sembra che sia un problema tecnico e che sia stato risolto, quindi, a quanto detto, ci sarebbe nelle prossime settimane una proposta che va in tale direzione, il che agevolerebbe questa presenza e questa disponibilità nell'attivare un sistema che faciliti la presenza di questo servizio. Questo è quanto ad oggi ci è stato detto. Insisteremo con i mezzi che si possono avere, perché tanto di più non si può fare, sui sistemi alternativi ho qualche difficoltà ad immaginare come potrebbe avvenire, perché questo è un servizio che, al di là di quello che potrebbe succedere nella privatizzazione definitiva, ossia il passaggio di consegne, che già oggi di fatto funziona in questi termini, il servizio sostitutivo regionale ad oggi non è possibile. Questo è un classico servizio che deve essere pubblico, perché deve avere determinate garanzie; non dimentichiamo che legato alle Poste c'è anche un sistema di risparmio, un sistema legato all'attività per la distribuzione delle pensioni e così via che è molto importante, quindi non è un sistema secondario. Su questo poniamo tutta l'attenzione necessaria, anche se dobbiamo ammettere che le risposte sono sempre molto vaghe e questo è il rischio di tale sistema, per cui passa il tempo e le risposte non ci arrivano. Insisteremo, ma obiettivamente le difficoltà sono veramente tante. Grazie.
Président - La parole au Conseiller Donzel.
Donzel (PD) - Ringrazio il Presidente per la franchezza e per l'impegno riconfermato nel seguire tale questione. Ribadisco che nei confronti di Poste italiane serve un atteggiamento molto fermo da parte dell'Amministrazione regionale e ribadisco che vale la pena, anche se difficile, di immaginare qualche convenzione, qualche accordo, qualche intesa, altrimenti in un rapporto di sollecitazione ho l'impressione che Poste italiane sia un po' sorda alle esigenze territoriali della nostra realtà, questo rimane il nostro avviso. Grazie.