Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 507 del 15 aprile 2009 - Resoconto

OGGETTO N. 507/XIII - Interpellanza: "Affidamento di incarico di consulenza esterna a supporto dell'Ufficio di rappresentanza a Bruxelles".

Interpellanza

Vista la DGR n. 744 del 20 marzo 2009 che recita: "Affido di incarico di consulenza professionale a supporto della Struttura Capo dell'Ufficio di Rappresentanza a Bruxelles in materia di programmi tematici a gestione diretta comunitaria, ed in tema di animazione e assistenza tecnica finalizzate alla fruizione delle opportunità di finanziamento recate dai programmi tematici comunitari";

Constatato che all'Ufficio di rappresentanza a Bruxelles sono assegnate le competenze di promuovere - anche nell'ambito delle reti di cooperazione operanti a livello europeo - la partecipazione della Regione ai programmi tematici a gestione diretta comunitaria, mediante attività di reperimento, analisi, elaborazione e diffusione dei documenti relativi ai programmi, animazione e assistenza tecnica finalizzate alla fruizione delle opportunità di finanziamento; e che per le stesse attività, in passato, è stata affidato un incarico con deliberazione n. 1496/2007 che impegnava una spesa di 15.000 per sei mesi (costo giornaliero pari a euro lordi 180);

Evidenziato che per la consulenza professionale sopra citata è previsto un impegno di spesa pari a 58.000,00 euro per una prestazione di 536 ore lavorative (costo orario 108,00 euro lordi l'ora);

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interpellano

il Presidente della Regione per sapere:

1) per quali ragioni si rende necessario il ricorso a consulenze esterne, avuto riguardo delle competenza assegnate all'Ufficio di rappresentanza a Bruxelles;

2) quale particolare professionalità giustifica la corresponsione di emolumenti di tale importo e secondo quali parametri e criteri gli stessi sono stati determinati.

F.to: Bertin - Giuseppe Cerise - Louvin - Patrizia Morelli

Président - La parole au Conseiller Bertin.

Bertin (VdAV-R) - Questa interpellanza prende spunto dalla deliberazione del 20 marzo 2009 con la quale si affida un incarico di consulenza professionale alla struttura di rappresentanza a Bruxelles, questo per il supporto in materia di programmi tematici a gestione diretta comunitaria, una consulenza che dovrebbe seguire in tema di animazione e assistenza tecnica. Ci ha stupito questa consulenza soprattutto per l'importo che è un importo considerevole di circa 58mila euro, per un costo orario di 108 euro lordi all'ora, una cifra non comune. Per questa ragione ci chiedevamo come mai, tenuto conto delle competenze dell'Ufficio di Bruxelles, si ricorreva ad una consulenza esterna e soprattutto quale particolare professionalità giustifica una cifra simile.

Président - La parole au Président de la Région, Rollandin.

Rollandin (UV) - Ringrazio il collega, che si rifà a questa deliberazione della Giunta con la quale è stato affidato un incarico di consulenza, che va ad integrare il supporto di cui abbiamo già parlato stamani, in occasione di un'altra interpellanza che si riferiva all'organizzazione dell'ufficio.

Per quanto riguarda la prima domanda: "per quali ragioni si rende necessario il ricorso a consulenze...", occorre in primo luogo segnalare che l'Ufficio di rappresentanza di Bruxelles, pur avendo svolto in passato un'attività di diffusione delle proposte di partenariato relative ai programmi tecnici comunitari - unitamente alle consuete attività di rappresentanza (ossia del monitoraggio legislativo, della promozione dell'immagine e del tessuto economico regionale, del lobbying e dell'assistenza tecnica di cui ho già parlato stamattina, presso gli organi dell'Unione europea, le altre rappresentanze europee regionali, quella nazionale e gli altri organismi presenti a Bruxelles) - non ha mai esercitato la competenza richiamata dagli interpellanti, riferita, più ampiamente, alla "promozione, anche nell'ambito delle reti di cooperazione operanti a livello europeo, della partecipazione della Regione ai programmi tematici a gestione diretta comunitaria, mediante attività di reperimento, analisi, elaborazione e diffusione dei documenti relativi ai programmi, animazione e assistenza tecnica finalizzate alla fruizione delle opportunità di finanziamento". La medesima competenza è stata, infatti, esercitata, fino ad agosto 2008, ad Aosta dalla Direzione politica e programmi comunitari e statali, anche con un supporto consulenziale richiamato dagli interpellanti.

La diversa organizzazione dell'esercizio della competenza, introdotta da settembre 2008, deriva dalla volontà di accorpare la responsabilità dell'intero processo e dei risultati dello stesso, in capo ad un'unica struttura individuata nell'Ufficio di Bruxelles, mentre prima c'era in parte ad Aosta e in parte negli uffici di Bruxelles, per la prossimità ai servizi della Commissione europea che gestiscono direttamente i programmi tematici, ma soprattutto per la possibilità di sfruttare maggiormente, nel medio-lungo termine, le reti delle Regioni e della progettazione.

Occorre poi aggiungere che i programmi tematici a gestione comunitaria sono caratterizzati da una complessità che per varie ragioni non li rende paragonabili a quelli cofinanziati dai fondi strutturali e gestiti dalla Regione, infatti: sono gestiti direttamente dai servizi della Commissione europea ed è quindi necessario utilizzare uno specifico metodo di lavoro, adeguandosi ai complicati meccanismi e alle tempistiche, sovente molto stringenti, imposti dalla medesima; le percentuali medie di successo delle proposte progettuali, ossia di possibilità che un progetto venga selezionato, sono, purtroppo, molto basse (3-8%); se si considera poi che sia i privati, sia i soggetti pubblici (le 270 Regioni europee e le migliaia di città e Province europee) possono presentare progetti alla Commissione nell'ambito dei programmi tematici, si ha un'idea dell'enorme competizione e della complessità che domina in questo ambito specifico. Si tratta peraltro di programmi che rivestono un interesse particolare per l'Amministrazione regionale, rappresentato dall'opportunità di attivare progetti a carattere innovativo, condividendo esperienze con altre realtà europee attraverso la costituzione di partenariati. Per queste ragioni si è ritenuto opportuno acquisire un sostegno esterno estremamente qualificato, che da un lato avesse, come il consulente individuato, un'esperienza di almeno 10-15 anni nella materia (è assistente europarlamentare, curatore di numerose guide alla progettazione europea e professore a contratto per l'Istituto di Scienze politiche di Lione-Sciences-Po de Lyon in materia di finanziamenti e progetti europei) e che dall'altro: fosse ben inserito nelle reti di progettazione europee più efficaci (ad esempio, le associazioni delle Regioni francesi, inglesi, tedesche e spagnole); lavorasse costantemente con i Dirigenti della Direzione generale della Commissione europea; conoscesse e lavorasse a stretto contatto con i Direttori delle Agenzie regionali e ministeriali di progettazione (ad esempio, la Catalunya) alle quali molte Regioni europee hanno delegato il monitoraggio dei progetti europei e avesse inoltre un ampio portafoglio di contatti, anche fra i Dirigenti dei Dipartimenti affari europei delle diverse Regioni. Tutte queste caratteristiche sono evidentemente un po' più che di norma e che nessun ufficio di rappresentanza regionale a Bruxelles o comunque nessuna struttura regionale evidentemente possiede. Siamo dunque nella situazione di aver chiarito il perché di questa consulenza, che è del tutto caratterizzata da tali esigenze, si è ritenuto di dotare la struttura regionale di Bruxelles di un apporto qualificato per acquisire una modalità di intervento in materia di progettazione e per garantire il necessario supporto alla progettazione per le strutture regionali interessate a presentare progetti.

Quanto al secondo quesito, occorre inquadrare correttamente l'oggetto della prestazione affidata al consulente. Con la deliberazione n. 744/2009 e con relativo disciplinare di incarico, la Regione ha richiesto al consulente due distinti tipi di prestazione costituiti, da un lato, da "consulenza..." - a beneficio dell'Ufficio di Bruxelles - "... sull'intero ambito di programmi tematici" per la durata di 11 mesi; dall'altro, da "animazione e assistenza tecnica..." - a beneficio, principalmente, delle strutture regionali potenziali beneficiarie dei progetti - "... nella definizione di proposte progettuali e nell'assicurare il relativo seguito presso i servizi della Commissione europea" per ulteriori 536 ore massimo da effettuarsi entro gli stessi 11 mesi dell'incarico.

Inoltre nell'impegno di spesa sono comprese le spese di trasferta che il consulente sosterrà nel territorio dell'Unione europea durante gli 11 mesi, trasferte che invece erano pagate a parte nel precedente incarico di consulenza. Il predetto impegno di spesa, comprensivo degli oneri, concerne un periodo di 11 mesi di consulenza per un compenso giornaliero pari a 263 euro al giorno, che è stato ritenuto congruo in relazione alle specifiche competenze ed esperienze professionali del consulente individuato. Va sottolineato che questi emolumenti sono nettamente inferiori ai minimi tariffari praticati dalla Commissione europea e dalle agenzie di progettazione a Bruxelles per analoghe prestazioni professionali. A titolo comparativo il contratto-quadro utilizzato dalla Commissione europea prevede la corresponsione ad un consulente esperto in progettazione e valutazione dei progetti di un compenso che è quasi il doppio: 450 euro lordi al giorno. Se poi interessa ai colleghi, ho qui il curriculum dell'interessato, in modo che si possa vedere l'attività legata ad interventi sia nel pubblico, sia nel privato a livello di varie comunità, poi per quanto riguarda tutta una serie di progetti, la formulazione sui metodi di accesso ai finanziamenti europei con una percentuale molto alta di riuscita, organizzazione di conferenze internazionali, coordinamento e animazione dei réseaux européens che riguardano diversi sistemi a livello europeo, oltre che l'azione di formazione a vari livelli, pubblicazioni e una serie di referenze. Se per caso il collega è interessato, gli darò copia per capire il perché di questa consulenza.

Riteniamo che in questo passaggio e con queste esigenze di predisposizione di una serie di programmi sia utile avere tale consulenza, che farà crescere e maturare le persone che già sono coinvolte negli uffici di Bruxelles, per seguire i dossier, naturalmente con esperienza ben diversa. Noi ci auguriamo che questo possa farci raggiungere gli obiettivi di partenariato a cui sappiamo quanto la nostra Regione da sempre ha lavorato.

Président - La parole au Conseiller Bertin.

Bertin (VdAV-R) - In parte il curriculum era presente anche in deliberazione, al di là di questo, ci mancherebbe pure che non avesse un curriculum adeguato, visto quanto siamo pronti a dargli, mi sembra il minimo! Rimane il fatto che verrà a costare come costo unitario quattro volte di più di quanto non costava quello precedente, per cui qualche perplessità mi rimane su questa cosa: o in un caso si è ricorso a qualcosa che non andava, oppure in tale caso si è esagerato. Al di là di questo, anche le stesse strutture dell'Amministrazione regionale in tale settore sono piuttosto attrezzate, con quattro direzioni, in fatto di personale sia fisso che consulenti, credo che non manchino competenze come non sono mancate finora; fra l'altro, di dirigenti ce ne sono a sufficienza. Ricordo che questa Giunta era nata con grandi annunci di riduzione di dirigenti e di strutture, poi alla fine abbiamo visto che non solo i dirigenti non sono diminuiti, anzi sono aumentati, come a quanto pare anche le consulenze. La tendenza è la stessa, anzi in questo caso c'è un aggravio di costo notevole. Comunque prendiamo atto. Non sono soddisfatto della risposta.