Oggetto del Consiglio n. 439 del 25 marzo 2009 - Resoconto
OGGETTO N. 439/XIII - Interpellanza: "Problematiche inerenti l'installazione di cartelli pubblicitari stradali a fini commerciali".
Interpellanza
Premesso che la pubblicità stradale è disciplinata dal d.lgs. 285/1992 e dal d.p.r. 495/1992 per le strade classificate statali;
Considerato che la citata normativa richiede il rispetto di procedimenti amministrativi lenti, adempimenti onerosi ed il pagamento di canoni elevati a carico degli utenti;
Vista l'importanza che riveste la pubblicità stradale per le aziende e le imprese valdostane che vogliono fare conoscere con precisione l'ubicazione della loro sede e della loro attività;
Rilevato che l'ANAS, per quanto di sua competenza, ultimamente sta applicando sempre più rigorosamente e pedestremente le norme che regolamentano la materia, imponendo altresì notevoli limitazioni a tutti coloro che vogliono installare un cartello pubblicitario lungo le strade statali;
Constatato che, a maggior ragione in questo periodo di crisi economica, le restrizioni imposte e il rigore pedestre adottati dall'ANAS rischiano di danneggiare, in particolare modo, le imprese turistiche valdostane che utilizzano i cartelli stradali per fornire indicazioni e comunicazioni precise alla loro clientela;
ciò premesso, il sottoscritto Consigliere regionale
Interpella
il Presidente della Regione e/o l'Assessore delegato per sapere:
1) quali motivazioni hanno indotto l'ANAS a rendere ultimamente più restrittive le procedure amministrative per il rilascio delle autorizzazioni per la pubblicità stradale sulle strade statali, nonché se tale condotta è (o sarà) adottata anche dalla Regione per i tracciati stradali di sua competenza;
2) se è vera la notizia che l'ANAS intenda sopprimere ogni forma di pubblicità stradale di tipo commerciale in prossimità degli accessi ai caselli autostradali valdostani;
3) se intendano cercare una soluzione condivisa con l'ANAS per i problemi esposti in Premessa, proponendo una semplificazione delle procedure e possibilmente anche una riduzione degli oneri e dei canoni a carico degli utenti che desiderano installare cartelli pubblicitari stradali a fini commerciali.
F.to: Tibaldi
Président - Est-ce qu'il y a l'illustration de la part du Conseiller Secrétaire?
La parole à l'Assesseur aux ouvrages publics, à la protection des sols et au logement public, Viérin Marco.
Viérin M. (SA-UdC-VdA) - Su questo tema, collega Tibaldi, credo sia importante fare una disamina delle normative, anche perché, se si può fare qualcosa, credo che tutti siamo qui per cercare anzitutto di semplificare le questioni - e sarà l'ultimo aspetto che toccherò in tale mio intervento -, per cui, in relazione a questi specifici argomenti, è stato interpellato il compartimento ANAS per la Valle d'Aosta, che ha relazionato in proposito producendo un'articolata memoria; se poi il collega vorrà, gliela consegnerò, perché leggere oggi mezz'ora di fila un testo non mi sembra opportuno. Sintetizzerò quindi con questo mio intervento quello che un po' l'ANAS ci ha detto.
Punto n. 1: il compartimento ANAS fa presente che ha svolto, in ottemperanza a quanto previsto dalle norme vigenti (Codice della strada e relativo regolamento), l'attività di controllo sulla pubblicità, in particolare per contrastare il fenomeno dell'abusivismo. Nel caso di cartelli non autorizzati è previsto, oltre alla sanzione amministrativa, l'obbligo di rimozione del cartello stesso. Nel momento in cui viene inoltrata richiesta di autorizzazione, sia a sanatoria, sia per una nuova installazione, l'ANAS deve comunque verificare che sussistano i requisiti per il rilascio della stessa, con particolare riguardo all'ubicazione e quindi emergono situazioni in cui non è possibile accogliere l'istanza. Per quanto concerne le strade regionali, per le quali si applica oltre alle norme di cui sopra la legge regionale n. 26/2006 e la deliberazione di Giunta attuativa n. 1243/2007, non si riscontra un abusivismo diffuso, tuttavia, quando il personale di sorveglianza regionale accerta la presenza di cartelli pubblicitari abusivi, anche la Regione deve procedere a norma di legge verificando caso per caso quali di questi devono essere comunque rimossi oppure se non suscettibili di autorizzazione successiva. In ogni caso per nuove richieste presentate alla Regione si valuta con il richiedente quale può essere la migliore ubicazione che contemperi l'interesse di fornire un'adeguata informazione sull'attività commerciale con il rispetto delle esigenze di sicurezza stradale. Noi cioè stiamo scegliendo, in continuità con gli anni passati, la via del confronto anche con il richiedente, quindi tramite il capocantoniere che conosce perfettamente l'arteria regionale si cerca di trovare una soluzione magari discutendone prima che presenta la domanda.
Punto n. 2: in merito alla pubblicità posta in prossimità degli accessi ai caselli autostradali, l'ANAS ribadisce l'obbligo di rispetto della normativa del Codice della strada, che prevede fra l'altro il divieto di pubblicità lungo e in vista degli itinerari internazionali, in quanto è proprio il Codice della strada che li vieta, come pure delle autostrade e delle strade extraurbane principali e relativi accessi, fatta salva la possibilità, previa autorizzazione, di istallare i cartelli pubblicitari nelle aree di servizio o di parcheggio e i cartelli contenenti indicazione di servizio o informazione per gli utenti dei vari tipi di esercizi. Ho chiesto verbalmente di spiegarmi cosa si intendeva con tale passaggio, il concetto è questo: se devo identificare una zona, ad esempio, zona commerciale o zona artigianale di Donnas... delle indicazioni che danno segnalazione al cittadino in senso generale e non in senso puntuale, commerciale e privatistico. L'ANAS di conseguenza sta procedendo in tal senso anche sulla base di un parere espresso in data 4 dicembre 2008 dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, ossia l'ANAS prima di muoversi ha dovuto far fronte anche ad una verifica, c'è stato un parere del 4 dicembre 2008 del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
Punto n. 3: il compartimento ANAS, pur escludendo la possibilità di ridurre oneri e canoni a carico degli utenti, è in ogni caso disponibile a valutare con la Regione soluzioni che permettano una semplificazione delle procedure, ossia se riuscissimo a fare anche una procedura unica, per il cittadino sarebbe più semplice per capire il fatto, senza dover sapere se è strada statale o strada regionale o quant'altro. In tal senso mi prendo l'impegno di attivare un tavolo di lavoro ANAS - Assessorato, con l'obiettivo di pervenire a questa semplificazione, ossia l'intento c'è, la disponibilità c'è, qui non voglio dire che ci arriveremo, però almeno tentare mi sembra giusto.
Président - La parole au Conseiller Secrétaire Tibaldi.
Tibaldi (PdL) - Ringrazio l'Assessore per le risposte fornite. Vorrei fare alcune considerazioni: la prima, mi riserverei poi di leggere l'articolata memoria di cui ha parlato l'Assessore, che gli è stata fornita dall'ANAS, per vedere quali sono le motivazioni di una certa condotta, che in questa interpellanza viene evidenziata senz'altro come fatto necessario, perché è compito dell'ANAS regolamentare, disciplinare e controllare l'installazione dei cartelli pubblicitari lungo l'arteria stradale di sua competenza, d'altro canto questa doverosa attività deve conciliarsi ed essere rispettosa delle attività economiche esistenti sul territorio. Come sa l'Assessore, la pubblicità è l'anima del commercio, per pubblicità non si intende solo quella che si manifesta attraverso i mass media tradizionali, ma anche quella che interviene per mezzo di cartelli indicatori collocati lungo le vie di comunicazione. Ci risulta - perlomeno l'Assessore lo ha sottolineato - che non vi sia un livello di abusivismo in Valle d'Aosta così esteso tale da giustificare un allarme e un intervento repressivo da parte dell'ANAS. Ci risulta piuttosto - penso che anche l'Assessore abbia colto questa nostra nota - che sia l'attività burocratica espletata dall'ANAS che viene patita e subita da molti operatori economici, che nella collocazione di questi cartelli indicatori devono anche per il rinnovo delle autorizzazioni reiterare procedure tecniche, quindi chiamare il geometra di competenza e pagare delle tasse onerose che sono previste per legge. Fermo restando tutto il rispetto che meritano e la sicurezza stradale, e l'ordinata installazione dei cartelli pubblicitari lungo le strade, mi fa piacere sentire dall'Assessore che ci sarà un tavolo tra la Regione e l'ANAS per approfondire questo problema; ci auguriamo che tale tavolo vada verso una semplificazione di queste procedure, che sono estremamente pesanti, anche perché in fondo si tratta di cartelli indicatori. Per ottenere queste autorizzazioni bisogna infatti passare nelle trafile di procedure che sono veramente complesse e annose!
Mi auguro che l'ANAS, visto che è un moloch, un "dinosauro" che si muove lentamente e in maniera farraginosa, nel rapporto con la Regione, che ha una sua "snellezza" rispetto a quell'ente più vantaggiosa, possa individuare regole che vadano bene e per gli utenti della strada, e per gli operatori economici, che non possono essere trascurati specie in un momento come questo, che è un momento di crisi, dove anche le indicazioni stradali verso un albergo o un ristorante, piuttosto che verso un'attività artigianale o commerciale, possono aiutare a confluire la clientela in una o in un'altra direzione. Sappiamo che l'orografia del nostro territorio regionale è accidentata, sappiamo che le indicazioni stradali sono di fondamentale importanza, pertanto confidiamo sul suo dinamismo, Assessore, affinché questo problema non venga accantonato e dimenticato, ma sia affrontato concretamente con i Responsabili regionali dell'ANAS.