Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 408 del 11 marzo 2009 - Resoconto

OBJET N° 408/XIII - Communications du Président du Conseil régional.

Président - J'informe le Conseil de l'activité de la Présidence et des organes du Conseil depuis la dernière réunion de l'assemblée:

Propositions de loi présentées:

Proposition de règlement n° 3, présentée par les Conseillers régionaux Fontana Carmela, Rigo et Donzel, le 5 mars 2009:"Modificazioni al regolamento regionale 27 maggio 2002, n. 1 (Norme per la concessione di mutui ad interesse agevolato a favore di persone fisiche nel settore dell'edilizia residenziale. Abrogazione del regolamento regionale 25 agosto 1997, n. 3)"

Proposition de loi n° 3, présentée par les Conseillers régionaux Caveri, Empereur, Rosset, Salzone et La Torre, le 25 février 2009:"Disposizioni per lo sviluppo e la tutela della montagna"

Réunions:

Bureau de Présidence: 2

IIe Commission: 1

IIIe Commission: 2

IVe Commission: 2

Ve Commission: 3

IIe Commission et Chefs de Groupes: 1

Il Presidente dell'Assemblea ha ricevuto copia del giudizio espresso dalla Corte costituzionale n. 61 del 5 marzo 2009, attraverso il quale la Corte costituzionale ha dichiarato illegittimi l'articolo 14 relativamente ai commi 1, 2, 3 e 6 della legge regionale 31/2007 recante disposizioni in materia di gestione dei rifiuti e l'articolo 64 della legge regionale 5/2008 che regolamenta la materia relativa alle cave, miniere e acque minerali naturali e termali. La Corte ha ugualmente espresso il non fondamento della questione di legittimità costituzionale dell'articolo 21 della legge regionale 31/2007, sollevata dal Presidente del Consiglio dei ministri.

A questo riguardo, colleghi, voglio fare presente che la sentenza della Corte costituzionale, per quanto riguarda gli articoli dichiarati illegittimi, non è efficace per quanto riguarda la materia in questione, in quanto i commi 1 e 2 individuavano le condizioni di esclusione delle disposizioni sui rifiuti di materiali da scavo aventi determinate caratteristiche, il comma 3 indicava la gerarchia di gestione dei materiali da scavo la cui destinazione finale era finalizzata al riutilizzo, i commi 5 e 6 introducevano la fattispecie dei centri di deposito di materiali inerti da scavo, e questi commi dell'articolo 14 sono stati ripresi dalla normativa nazionale attraverso una evoluzione delle leggi in materia. In particolare l'articolo 186 della parte IV del d.lgs. 152/2006 che disciplina la materia è stato novellato dal d.lgs. 4/2008 e ulteriormente modificato con i recenti disegno di legge 185/2008 (convertito nella legge 2/2009) e 208/2008 (convertito nella legge 13/2009), i quali stabiliscono che i materiali inerti provenienti da scavo non pericolosi sono esclusi dall'ambito di applicazione delle disposizioni sui rifiuti, siano riutilizzati direttamente all'interno del cantiere in cui sono prodotti. In via generale inoltre sono invece classificati sotto prodotti, quindi non assoggettati alla disposizioni amministrative e tecniche previste per i rifiuti se sussistono le seguenti condizioni: l'avvio al riutilizzo e recupero certo deve essere già individuato fin dalla fase di progettazione delle opere da cui i materiali derivano, disposizione queste prevista anche dal comma 1 abrogato dell'articolo 14 della legge 31, l'utilizzo deve avvenire senza operazioni di trattamento e di trasformazione di miglioramenti ambientali e reinterri, rimodellamenti, riempimenti e rilevati anche di siti non degradati, che è coerente con quanto previsto dal comma 1 dell'articolo 14 abrogato, non provengono da siti contaminati coerente con quanto previsto dal comma 2 dell'articolo 14, che è stato abrogato dalla Corte costituzionale; è ammesso uno stoccaggio intermedio dei materiali da scavo destinati al recupero per un periodo non superiore ad un anno; il punto di deposito dei materiali deve essere individuato nel progetto dell'opera da cui i materiali deriveranno e va autorizzato contestualmente alla licenza edilizia indicato nella DIA, questa disposizione è coerente con quanto stabilito dall'articolo 13 della legge regionale 31 in vigore. Per quanto riguarda i commi 4 e 7 e seguenti dell'articolo 14 della legge 31, rimanendo in vigore, di fatto fanno diventare una norma tecnica quel comma che è stato abrogato, di conseguenza è una questione ad abundantiam. La sentenza inoltre ha dichiarato conforme alle disposizioni comunitarie e nazionali vigenti la disciplina sui centri comunali di conferimento dei rifiuti urbani di cui all'articolo 21 della legge 31/2007.

Con questa dichiarazione si pone fine a un contenzioso che era stato aperto dalla magistratura della Valle d'Aosta e che aveva censurato in un primo tempo il deposito temporaneo che si era realizzato nel comune di Etroubles - non so se vi ricordate - poi la stessa magistratura in sede di giudizio si era dichiarata in un certo senso non competente ad esprimere un giudizio, il sindaco era stato assolto, ma rimaneva il dubbio se questi centri erano o non erano legittimi. Noi lo abbiamo messo nella legge, la legge è stata impugnata dalla Presidenza del Consiglio, ma poi la Corte costituzionale ha rilevato la non sussistenza di conflittualità con la Costituzione, di conseguenza l'articolo è definitivamente operante. Così questi centri che sono stati realizzati dai Comuni possono continuare a funzionare.

Ho detto questo perché poi l'assessore competente - se vorrà prendere in considerazione queste modifiche - dovrà fare un atto legislativo, o diversamente potrà farne a meno dal momento che c'è questa insussistenza.

Pour ce qui est du Comité mixte, le Conseiller Alberto Crétaz - que je remercie pour sa précieuse collaboration - a participé, dans sa veste de membre suppléant du Comité de coopération interparlementaire entre la Vallée d'Aoste, le Jura et la Communauté française de Belgique, à la réunion du sous-comité qui a eu lieu à Bruxelles le 9 mars dernier.

Il a été décidé que la prochaine session annuelle du Comité mixte aura lieu à Aoste la dernière semaine d'octobre 2009. Les thèmes de la réunion porteront sur la situation politique des trois entités, sur le maintien et la préservation d'une identité culturelle régionale forte ainsi que sur les parcs naturels régionaux. Le titre est: frein ou ressource du développement économique.

Lundi 23 et mardi 24 février derniers, la Conseillère Patrizia Morelli, membre de la section valdôtaine de l'Assemblée parlementaire de la francophonie, a participé aux travaux du Réseau parlementaire sur la lutte contre le SIDA, qui se sont déroulés à Bamako (Mali).

Je prie les huissiers de distribuer aux Conseillers le rapport - pour lequel je remercie la collègue Morelli - qui a été remis par la Conseillère sur le déroulement des travaux.

La parole au Conseiller Louvin.

Louvin (VdAV-R) - Presidente, ci risulta difficile seguirla nella ricostruzione degli effetti di una sentenza della Corte costituzionale. Prendiamo come spunto la sua disamina, anche se sembra singolare l'affermazione che la sentenza della Corte sia inefficace nella materia: forse andrebbe approfondito in sede di commissione, ma lo faremo sicuramente, il presidente della I Commissione è uomo diligente e sicuramente ci darà occasione di affrontarlo.

Ho chiesto la parola per una ragione molto semplice. Siamo stati convocati oggi in seduta del Consiglio regionale, anzi per due giorni, per la disamina di un ordine del giorno che si compone pressoché esclusivamente di iniziative sottoposte all'attenzione del Consiglio da parte delle forze di opposizione. Riscontriamo un vuoto inquietante di iniziativa sia legislativa che amministrativa e percepiamo una sorta di svuotamento delle funzioni di quest'aula.

Non intendo dilungarmi ulteriormente sulla questione, proprio perché le forze di opposizione esprimeranno nel primo pomeriggio, alle 14,30 in un breve incontro con la stampa, alcune riflessioni di ordine generale, ma è doveroso comunque anticipare questo nostro punto di vista in termini generali, perché il fatto che nell'arco di trenta giorni, quanti ne abbraccia una seduta del Consiglio regionale dalla precedente alla successiva rispetto a questa, il fatto che l'unica comunicazione che ci venga da parte del governo regionale sia quella di provvedimenti amministrativi di variazione al bilancio, è un dato alquanto significativo. Siccome si sta sviluppando proprio in questi giorni una vivace discussione sulle funzioni, sul tempo, sul modo di interpretare il lavoro nelle aule parlamentari in genere e nel nostro Consiglio in particolare, faremo nel primo pomeriggio questo doveroso approfondimento in chiave pubblica.