Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 404 del 25 febbraio 2009 - Resoconto

OGGETTO N. 404/XIII - Consulta regionale per la condizione femminile - Approvazione del programma di attività per l'anno 2009.

Il Consiglio

Premesso che la Consulta regionale per la condizione femminile ha presentato il programma di attività per l'anno 2009, corredato della previsione della spesa, chiedendone l'approvazione da parte del Consiglio regionale, ai sensi dell'articolo 8 della legge regionale 23 giugno 1983, n. 65;

Visto il bilancio di previsione del Consiglio regionale per l'anno 2009;

Viste le deliberazioni dell'Ufficio di Presidenza n. 150/2008 del 24 luglio 2008, concernente la definizione della nuova struttura organizzativa del Consiglio regionale, graduazione delle posizioni organizzative dei livelli dirigenziali e criteri per il conferimento dei relativi incarichi, e, n. 257/2008 del 22 dicembre 2008 concernente l'attribuzione, per l'anno 2009, alle strutture dirigenziali di quote di bilancio e degli obiettivi gestionali correlati;

Richiamata la legge regionale 23 giugno 1983, n. 65 e successive modificazioni;

Visto il parere favorevole rilasciato dal Direttore della Direzione Relazioni esterne e rapporti istituzionali della Presidenza del Consiglio, ai sensi del combinato disposto degli articoli 13, comma 1, lettera e) e 59, comma 2, della legge regionale 23 ottobre 1995, n. 45, sulla legittimità della presente deliberazione;

Delibera

1) di approvare l'allegato programma di attività predisposto dalla Consulta regionale per la condizione femminile per l'anno 2009, con la previsione della spesa di € 77.468,00 (settantasettemilaquattrocentosessantotto/00), che fa parte integrante della presente deliberazione;

2) di stabilire che all'impegno della spesa fino all'ammontare di € 77.468,00 (settantasettemilaquattrocentosessantotto/00), il cui stanziamento è previsto sul capitolo 185 "Finanziamento del programma annuale di attività della Consulta regionale per la condizione femminile" del bilancio di previsione del Consiglio regionale per l'anno 2009 che presenta la necessaria disponibilità, si provveda con successivi provvedimenti dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio o del dirigente, secondo le rispettive competenze, ai sensi della deliberazione dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio n. 257/2008 del 22 dicembre 2008, con cui sono state attribuite alle strutture dirigenziali del Consiglio le quote di bilancio per l'anno 2009 e sono stati definiti gli obiettivi gestionali cui le risorse finanziarie assegnate sono finalizzate.

Allegato

(Omissis)

Presidente - La Consulta regionale per la condizione femminile ha presentato il programma di attività per l'anno 2009. Il documento sottoposto all'approvazione del Consiglio riporta quello che la Consulta intende quest'anno focalizzare attraverso la sua attività, soprattutto sui temi di maggiore attualità e interesse per le donne, oltre alla prosecuzione di iniziative già intraprese negli anni precedenti. Una particolare attenzione sarà dedicata ai problemi del lavoro femminile, sostenendo progetti che hanno particolare attenzione per la promozione delle pari opportunità; l'informazione sarà implementata attraverso il contatto con la promozione femminile o con l'uso dei nuovi mezzi di comunicazione. Nel campo delle manifestazioni e attività culturali la Consulta intende proseguire l'attività di promozione della cultura e della produzione culturale ed artistica femminile, anche in collaborazione con le amministrazioni pubbliche e infine proseguirà nel corrente anno l'attività del Centro donne contro la violenza e una particolare attenzione sarà dedicata alle problematiche che investono le donne immigrate. La previsione della spesa per la realizzazione del programma ammonta a 77.500 €.

La parola la Consigliera Fontana Carmela.

Fontana (PD) - Grazie, Presidente. Nell'ultima seduta del Consiglio regionale abbiamo riflettuto su un problema grave e di stretta attualità, come quello della violenza contro le donne e delle strategie per debellare questo odioso fenomeno. Nella risoluzione che questo Consiglio ha approvato all'unanimità è stato preso un impegno preciso affinché le istituzioni promuovano programmi di educazione all'uguaglianza di diritti e obblighi nei confronti di entrambi i generi, di sensibilizzazione e prevenzione contro la violenza sulle donne. Educare all'uguaglianza e al rispetto per intervenire alla radice contro la cultura del sopruso e della violenza è - lo ribadisco - una priorità a tutti i livelli. Per questo discutere oggi sul programma per il 2009 di attività della Consulta regionale per la condizione femminile riveste un significato particolare. Ritengo infatti che proprio la Consulta insieme ad altri organismi, quali la Consigliera di parità, potrà avere un ruolo importante nella proposta e nella realizzazione di progetti concreti in ambito educativo e culturale, che vadano nella direzione di formare una coscienza civile di pari dignità e di rispetto fra i generi. Un ruolo importante, dicevo, che si sviluppa in diversi settori, così come ci illustra la relazione sul programma delle attività per il 2009, che accompagna la deliberazione di concessione di finanziamenti necessari.

Dall'impegno nel campo dell'informazione di attendiamo molto, non solo con il periodico "Informa Donna", ma anche con l'utilizzo sempre più costante di nuovi canali, ad esempio internet e tivù digitale terrestre, per veicolare le linee di attività della Consulta e anche campagne di sensibilizzazione verso i temi della parità e sulle tematiche del mondo femminile, così come sarà importante il ruolo della Consulta nel campo delle iniziative, per favorire la partecipazione delle donne alla vita amministrativa e politica locale. Un particolare sostegno merita l'attività della Consulta a sostegno delle donne in difficoltà, attraverso le iniziative del Centro Donne contro la violenza e del Centro Donne insieme. Sempre più queste strutture dovranno diventare dei punti di riferimento per sensibilizzare, da un lato, l'opinione pubblica sulle tematiche legate alla violenza e per favorire dall'altro la partecipazione delle donne alla vita politica, culturale, sociale e produttiva della nostra regione. Importante sarà anche il ruolo della Consulta per favorire la cultura dell'integrazione nei confronti delle donne immigrate residenti in Valle, così come l'azione per favorire le pari opportunità nei luoghi di lavoro e sostenere il diritto delle donne a coniugare la vita lavorativa e la famiglia. Per tutti questi motivi, nell'annunciare il voto favorevole del nostro gruppo al programma di attività 2009, auguro alla Consulta regionale per la condizione femminile, anche a nome del Partito Democratico, un proficuo lavoro per il bene delle donne e dell'intera società valdostana.

Président - La parole à la Conseillère Secrétaire Rini Emily.

Rini (UV) - Merci, M. le Président. La Consulta femminile nel 2008 ha festeggiato il suo XXV anniversario tracciando un bilancio dell'attività svolta soprattutto nel campo della promozione dei diritti delle donne e della loro formazione culturale. All'inizio di questa legislatura penso sia opportuno auspicarci che con la realizzazione del programma oggi in approvazione si possano gettare le basi per rendere più incisivo il ruolo della Consulta nella nostra società attraverso la promozione di iniziative adeguate ed innovative soprattutto nel delicato ambito della prevenzione alla violenza contro le donne, tema che soprattutto negli ultimi tempi sta scuotendo le coscienze di noi tutti. Con il mio breve intervento tengo a rappresentare inoltre all'Assemblea una questione inerente il funzionamento e in particolare la verbalizzazione delle assemblee della Consulta femminile. Vi rammento che la Consulta per la condizione femminile è stata istituita con legge regionale n. 65/1983 e successive modificazioni e integrazioni e, ai sensi dell'articolo 9 della suddetta legge, si è dotata di un regolamento di funzionamento, anch'esso approvato dal Consiglio regionale con deliberazione n. 1913/2006. Va ricordato inoltre che l'articolo 9 del regolamento prevede che la stesura del verbale sia curata dalla Segreteria e sul contenuto il comma 3 dello stesso articolo recita: "Il verbale delle riunioni dell'assemblea riporta le presenze, le assenze, i risultati delle votazioni in forma sintetica, riporta le decisioni e le dichiarazioni di voto e integralmente il testo dei documenti approvati". Infine nell'articolo 9, comma 8, troviamo un riferimento generico ad un'eventuale registrazione, senza stabilire modalità di richiesta della registrazione stessa. Nell'ottica di rendere più fedeli, direi più esaustivi i verbali delle assemblee, ritengo opportuno richiedere la registrazione di tutte le sedute delle assemblee della Consulta e, se del caso, una revisione del regolamento di funzionamento in tal senso. Infatti questo modo di operare permetterebbe a tutti i Consiglieri regionali di potersi documentare sull'attività della Consulta in modo completo e preciso.

Président - La parole à la Conseillère Impérial Hélène.

Impérial (UV) - Merci, M. le Président. Chaque année le Conseil régional, en respectant la loi institutive de la Conférence régionale pour la condition féminine, loi n° 65/1983, est appelé à exprimer son évaluation sur le programme des activités de la susdite Conférence. Le programme en question est au préalable approuvé par l'Assemblée de la Conférence régionale même. A ce propos il faut avant tout se rappeler que 2009 représente le début de l'activité de la Conférence régionale, car l'Assemblée a été reconstituée après la consultation électorale du moi de mais dernier et au mois de décembre elle a élu ses nouveaux organes de direction. Ce 2009 sera donc une année de transition, dans les prochaines années on devra chercher à mettre en marche une série de synergies transversales à tout niveau institutionnel pour faire de façon à réaliser un programme vraiment innovatif, qui tienne en compte les changements de notre réalité, à savoir crise économique, augmentation constante du phénomène de l'immigration, croissance continuelle des actions de violence en général et sur les femmes en particulier. A ce sujet je crois qu'on ne peut que donner un jugement positif sur ce programme de la Conférence régionale pour la condition féminine, même si, à mon avis, surtout en prévision du programme pour les prochaines années on devra tenir en compte certains aspects que je juge fondamentaux. En premier on devra se concentrer sur des projets qui visent à promouvoir la participation active des femmes dans la vie de notre région, des projets qui puissent avoir des retombées concrètes sur notre société. Je rappelle qu'en 2010 dans plusieurs communes de notre région on aura des nouvelles élections. Il est indispensable donc de favoriser non seulement une présence féminine numériquement plus significative dans les listes électorales, mais aussi proposer un plan de formation politico-administrative pour les femmes qui décideront de s'engager dans les domaines communales et des entités locales. Nous ne pouvons que continuer à soutenir l'activité du Centro donne contro la violenza et du Centro donne insieme, qui travaillent depuis 15 ans au sein de la Conférence. Nous l'avons remarqué au moment de l'examen du IVe Rapport de l'Observatoire pour les politiques sociales: les actions de violence sur les femmes ont continuellement augmenté dans ces dernières années et, contrairement à ce qu'on pourrait s'imaginer, les actions violentes qui parviennent à l'attention du Centro ne se perpètrent pas sur les femmes immigrées, mais surtout sur des femmes valdôtaines.

En dernier lieu la Conférence régionale pour la condition féminine - je cite la loi -: "cura la raccolta e la diffusione di materiale bibliografico e documentario, nonché la pubblicazione di periodici". Nous vivons dans la société de la communication et pour cela il est indispensable que le journal de la Conférence "Informa Donna" devienne un instrument agile, moderne, vivant et efficace de diffusion de connaissance et d'information dans le respect du pluralisme des idées. Nous ne pouvons je crois que considérer positivement aussi la possibilité d'utilisation de la chaîne du Conseil sur le numérique terrestre et du site du Conseil de la Vallée. Les femmes qui sont assises au Conseil régional font partie de droit de la Conférence, je pense de pouvoir dire au nom de toutes que le souhait est celui que la Conférence soit vraiment un instrument tangible, véritablement au service des femmes et que les principes énoncés par le programme de la Conférence puissent se traduire dans des initiatives et des actions concrètes.

Je profite aussi pour annoncer le vote favorable de la part de toute la majorité.

Président - La parole à la Conseillère Morelli Patrizia.

Morelli (VdAV-R) - Merci, M. le Président. Juste quelques réflexions rapides pour partager d'abord les considérations qui ont déjà été exprimées par les collègues Fontana, Rini et Impérial pour souligner la transversalité des positions des Conseillers femmes, qui savent se poser au-delà des appartenances politiques quand il s'agit de soutenir des actions utiles à favoriser une plus équitable représentativité des femmes à l'intérieur des assemblées électives et à soutenir également des initiatives concrètes, importantes, comme celles qui sont proposées par la Consulta, initiatives qui durent depuis des années et qui sont consolidées comme le Centre contre la violence, que déjà Mme Impérial citait, ou comme au volet économique travail l'institution d'une nouvelle Commission pour le travail des femmes, qui va s'occuper des thèmes relatifs au monde du travail et de l'économie. Institution qui me parait particulièrement importante en ce moment de crise, car à ce propos je veux me rattacher au discours qu'a fait le Président Cerise à la première assemblée de la Conférence régionale féminine, qui a voulu souligner la vulnérabilité des femmes surtout dans les moments de crise économique, la vulnérabilité des femmes dans le monde du travail. Pour ces raisons et pour le fait que la Conférence régionale féminine, qui vient de toucher les 25 ans d'activités en 2008, est devenue une réalité consolidée, je déclare le vote favorable de notre groupe.

Président - Je vous rappelle que la Ie Commission a exprimé un avis favorable à l'unanimité.

Je soumets au vote le point n° 29:

Conseillers présents et votants: 31

Pour: 31

Le Conseil approuve à l'unanimité.

Président - Je veux assurer la Conseillère Secrétaire que la Présidence se prendra en charge la requête faite par la collègue pour demander que la réunion soit enregistrée pour avoir la documentation complète des réunions.