Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 393 del 25 febbraio 2009 - Resoconto

OGGETTO N. 393/XIII - Interpellanza: "Attività di erogazione del credito della società Aosta Factor".

Interpellanza

Premesso che nello scorso Consiglio regionale ho presentato un'interrogazione riguardante la Società Aosta Factor con la quale chiedevo se corrispondesse al vero la notizia secondo la quale "Aosta Factor, per svolgere la propria attività di erogazione del credito, si approvvigionasse in parte di denaro proveniente da privati";

Considerato che il Presidente Rollandin ha risposto negativamente in merito a questa domanda;

Appreso dai bilanci ufficiali di Aosta Factor S.p.a. (2007) che almeno una delle diverse società di impianti di risalita esistenti in Valle d'Aosta (Pila S.p.a.) detiene, alla data odierna, alcuni milioni di euro in deposito presso l'Aosta Factor S.p.a.;

Atteso che tale società funiviaria è una società privata a prevalente capitale pubblico e che è soggetta alle regole del diritto privato;

Dato per scontato che per "privato" si intende l'insieme delle persone fisiche e delle persone giuridiche e che la Società esercente gli impianti risalita (persona giuridica) appartiene indubbiamente a tale categoria;

Acclarato che il Presidente della Regione abbia quindi fornito ufficialmente in aula dichiarazioni e notizie non corrispondenti al vero;

Dato come possibile il fatto che il Presidente abbia dichiarato tali notizie perché indotto a sua volta da false informazioni a lui fornite;

il sottoscritto Consigliere regionale

Interpella

il Presidente della Regione:

1) a riferire in merito alle circostanze che lo hanno portato a dichiarare notizie non corrispondenti al vero;

2) ad illustrare nel dettaglio le forme (tassi di interesse, durata di investimento, tipologia di strumenti finanziari, ecc.) attraverso le quali vengono regolate simili operazioni;

3) a riferire quante altre eventuali società prestino del denaro ad Aosta Factor ed a quali condizioni;

4) a spiegare i motivi per i quali tali società funiviarie detengono del proprio capitale in gestione presso terzi e, nel contempo, ottengono finanziamenti pubblici al 100% per i propri investimenti.

F.to: Zucchi

Président - La parole au Conseiller Zucchi.

Zucchi (PdL) - Grazie, Presidente. Nella replica alla precedente interpellanza ho avuto modo già di lanciare come spot l'argomento che riguarda questa iniziativa. L'argomento, al di là dei contenuti, è di carattere formale; mi rivolgo a lei, Presidente, perché quelli che sono stati i miei ragionamenti sulla base di un rapporto che ci deve essere fra maggioranza e opposizione, lo dico a lei, che è il massimo esponente del Governo in carica, stanno a significare che è da questo rapporto che discendono tutte le altre conseguenze. In base all'attitudine con cui ci si pone, poi ci sono le azioni e le reazioni conseguenti. Lei sa perfettamente che nel corso della scorsa adunanza consiliare io le avevo posto una semplice interrogazione che poi tanto semplice non era, perché è evidente (e credo che lei lo abbia capito, come sapevano molti) che l'iniziativa era volta a comprendere come si regolavano determinati meccanismi di prestiti intercorrenti fra società private e Aosta Factor; anche in questo caso lei vide la mia grande sorpresa quando, di fronte a una mia domanda, vi fu un diniego assoluto. Vengo alla spiegazione del rapporto: ricondurre una risposta negativa, sostenendo che per "privati" si è inteso fare il ragionamento sui privati cittadini, credo che questo sia possibile, ma non sia una giustificazione logica in un consesso come questo, perché, dando il dovuto rispetto a coloro che svolgono altre attività sicuramente più semplici, ma altrettanto onorabili, la non conoscenza della locuzione "privato" può essere consentita a colui che ha il mercato ambulante, ma non ad un Presidente non tanto di Governo, ma a colui che prepara delle risposte al Presidente della Regione; anche se mi permetto di dire che il Presidente della Regione ha il diritto-dovere di verificare le risposte che gli vengono poste all'attenzione. Ho avuto modo di dirle che lei si rende responsabile di quello che dice in aula e quindi le notizie che non sono difformi, anche se sono frutto di equivoci anche un po' "tirati per i capelli" e detti in aula, possono suscitare dopo delle incomprensioni. "Privato", lo dice il dizionario, ed era inteso in due sensi, si riferiva naturalmente alle persone giuridiche e alle persone fisiche; lo dico perché, essendo del mestiere, sapevo perfettamente che una società che non è autorizzata al pubblico risparmio non può svolgere l'attività di sollecitazione del pubblico risparmio. Facendolo di mestiere, avrei chiesto una cosa che era evidentemente in contrasto con le mie conoscenze, quindi era evidente che, quando ho chiesto "privati", se vogliamo potevo mettere la precisazione "società private", ma diciamo che l'intento era quello di avere una risposta anche "al di là delle righe". Come è successo stamani con una semplice interrogazione, dove ci si poteva rifugiare dietro una semplice risposta negativa, senza dare ulteriori informazioni, che invece sono state date: mi riferisco all'interrogazione che ho fatto sui biglietti omaggio dall'Assessorato della cultura, è con questa attitudine che mi rivolgo, per capire meglio quali sono i rapporti. Allora privato... ovviamente non era così, perché sappiamo che ci sono le società private che prestano del denaro non si sa bene come, quindi aspetto di avere le risposte puntuali in questi termini, all'Aosta Factor, che utilizza questi denari per poter svolgere in parte la propria attività. La mia domanda allora era ovviamente quella di andare a chiedere le motivazioni per cui si è data una risposta negativa, ma credo di sapere già la risposta che è già contenuta nelle mie premesse, ossia un equivoco nell'interpretazione della locuzione "privato". A questo punto chiedo, anche perché la materia non è così semplice, quali sono gli strumenti che sono posti in essere da Aosta Factor nei confronti di queste società, perché ho avuto modo di fare le opportune verifiche e non è così pacifico che questa attività sia così facilmente consentita. Lo è ed è ancora da appurare in merito a delle interpretazioni di circolari del Comitato di credito al risparmio, che consentono questo tipo di attività solo fra società che fanno parte di uno stesso gruppo.

Non era poi così astrusa quindi una domanda che era volta a capire come funzionava questo meccanismo dell'approvvigionamento del denaro di Aosta Factor dalle società di risalita, come non era campata in aria la domanda finalizzata a richiedere come fosse possibile che questi impianti di risalita, di cui abbiamo appena sentito prima nell'interpellanza precedente che richiedono il 100% del loro finanziamento per determinati tipi di interventi... poi abbiamo, anche se con determinati tipi di flussi, quindi anche per la gestione di determinati tipi di liquidità, in deposito presso la società che fa parte dello stesso gruppo delle somme di una notevole entità. Somme oltretutto che dall'esame dei bilanci non mi sembrano soltanto finalizzate ad un arco temporale molto breve, perché sì c'è un flusso minimo e un flusso massimo, ma, da quello che mi sembra di capire dalla lettura del bilanci, gli oneri positivi, ossia gli interessi che vanno a finire sul bilancio della società Pila, perché è di questa società e poi ho appreso che ci sono altre società di impianti di risalita che fanno uso del medesimo sistema, fanno deposito di queste somme in Aosta Factor logicamente nel periodo di maggiore afflusso. Mi sembra però di capire che vi sia uno "zoccolo" anche abbastanza consistente durante tutto l'arco dell'anno; se non è così, attendo una smentita, perché è solo un mio ragionamento, perché, se così fosse, se vi fosse un deposito continuativo, anche se minoritario, di somme presso le società di impianti di risalita, non comprenderei come sia possibile che queste società utilizzino finanziamenti al 100% da parte della Regione e al contempo abbiano depositi anche di notevole spessore dall'altra. Con questo spirito chiedo una risposta ai 4 quesiti che ho posto e mi aspetto che alle quattro domande siano date puntuali quattro risposte.

Si dà atto che dalle ore 12,35 presiede il Vicepresidente Lanièce André.

Presidente - La parola al Presidente della Regione, Rollandin.

Rollandin (UV) - Credo di poter apprezzare il chiarimento con cui è stata posta questa ulteriore informazione, che voglio far presente, avendo capito subito che c'era stata tale difficoltà, nella stessa giornata mi sono fatto fare una nota per capire come mai avevo visto il disagio, nel senso di dire "privati". Il fatto che nella precedente interrogazione avessi risposto... perché così mi era stato fornito, io non ero entrato nel merito... relativamente alla seconda domanda, ossia dei privati, la risposta è negativa in quanto Aosta Factor non svolge attività di raccolta di risparmio presso il pubblico...

(interruzione del Consigliere Zucchi, fuori microfono)

... per dire che questa risposta non era per sottovalutare la domanda, come è stata esplicitata adesso, tanto che risponderemo, ma perché forse in termini minimalisti si era inteso dire: "ma non è che per caso fa anche raccolta presso il pubblico?", in questo senso. Oggi quindi sono ben lieto di ridimensionare l'equivoco e dire che assolutamente, come sempre, tutte le informazioni devono essere date, anzi molto spesso il fatto di dare i chiarimenti serve per evitare che vi siano equivoci interpretativi su alcune cose.

Vengo alle risposte puntuali, non era mia intenzione sottovalutare o non voler dare la risposta, questa è la prova che non c'era alcun intendimento. Quanto alla prima domanda, in merito alle circostanze, la risposta ha tenuto conto del fatto che non approvvigiona dai privati, come lei meglio di me ha detto. Punto n. 2: Aosta Factor si indebitata nel breve periodo da uno a tre mesi anche con società del gruppo Finaosta autorizzata dalla normativa della Banca d'Italia, circolare n. 216/1996, che non considera tale attività come raccolta di pubblico risparmio. Da quanto sopra indicato si evince che Aosta Factor, come ho detto, non raccoglie da privati, perché, come lei ha ricordato, non sarebbe possibile, ma fa questa raccolta fondi da società partecipate. La gestione del risparmio dei privati e l'accensione di debiti con privati sono due fattispecie, come sa meglio di me, contabilmente e giuridicamente diverse, per cui diversa è la normativa che le disciplina, e autorizza Aosta Factor solo a perfezionare operazioni di finanziamento e non a collocare prodotti di investimento, raccogliendo fondi dai privati.

Seconda domanda: "ad illustrare nel dettaglio le forme (tassi di interesse, durata di investimento, tipologia di strumenti finanziari, ecc.) attraverso le quali vengono regolate simili operazioni", lo strumento finanziario utilizzato è quello del commercial paper con una durata da 1 a 3 mesi al tasso Euribor pieno determinato in base alla durata dell'operazione, che si qualifica come un debito in capo ad Aosta Factor e un credito in capo alla società del gruppo.

Punto n. 3: "a riferire quante altre eventuali società prestino del denaro ad Aosta Factor ed a quali condizioni", Aosta Factor ha perfezionato e perfeziona i suddetti finanziamenti, i commercial paper alle condizioni sopra precisate con la società controllante e con le seguenti società da questa controllate: Pila S.p.a., Funivie Monte Bianco S.p.a., Finaosta Iniziative, Funivie Piccolo San Bernardo S.p.a..

Punto n. 4: "a spiegare i motivi per i quali tali società funiviarie detengono del proprio capitale in gestione presso terzi e, nel contempo, ottengono finanziamenti pubblici al 100% per i propri investimenti", le ragioni per le quali alcune società funiviarie finanziano a breve da 1 a 3 mesi Aosta Factor sono da ricercare nella loro natura caratteristica di società ad attività stagionale. Nel periodo invernale tali società hanno più incassi che costi, evidentemente nel periodo estate-autunno più costi che incassi, specie a fronte degli investimenti che si possono fare solo in tali periodi e che solo parzialmente ottengono contributi regionali. È abbastanza naturale che l'eccedenza di liquidità del periodo invernale e che si esaurisce nel periodo estivo, venga gestita al meglio rispetto al semplice deposito in conto corrente e ciò si sposa con le necessità finanziarie di Aosta Factor per lo svolgimento della sua attività. Dovrebbe esserci quindi un duplice beneficio in quanto c'è una remunerazione maggiore per le società e una disponibilità per Aosta Factor. Le operazioni che vengono poste in essere rappresentano un debito del sottoscrittore della carta commerciale che s'impegna a restituirlo nell'arco da 1 a 3 mesi. Tale operazione effettuata nell'ambito previsto dalla normativa della Banca d'Italia, ossia fra società facenti parte di un gruppo, permette di ottenere un beneficio reciproco rispetto all'intermediazione bancaria, in quanto non viene applicato uno spread mediamente dello 0,20 né per chi fornisce denaro, né per chi lo riceve. Il tasso attivo o passivo è, come detto, Euribor pieno, il che permette un guadagno per la società che fornisce la liquidità e il minor costo per la società che la riceve. Naturalmente anche l'Euribor è purtroppo soggetto a modifiche come abbiamo visto in questi ultimi tempi e anche questo è oggetto di riferimento, quindi la scaletta con cui vengono fatte tali operazioni è legata a questo tempo massimo da 1 a 3 mesi. Spero di aver dato tutte le informazioni, se per caso ci sono altri chiarimenti... farò avere la nota all'interpellante.

Presidente - La parola al Consigliere Zucchi.

Zucchi (PdL) - Prendo atto di queste risposte, che sono tecnicamente in tale caso accettabili e che magari comporteranno un'ulteriore disamina e un approfondimento per quanto riguarda l'effettivo controllo della durata, perché è stato fatto cenno ad operazioni che hanno una durata minima di un mese e massima di tre mesi. Il mio dubbio era legato al fatto che questi oneri finanziari (che sono comunque oneri, ossia proventi finanziari attivi che vanno nell'attivo di bilancio delle società di impianti di risalita) presumevano una giacenza media di più alto livello anche dall'esame dell'importo iscritto nei bilanci di Aosta Factor che delineano nel 2007 e nel consuntivo una giacenza di 1,8 milioni di euro. Prendiamo atto che questo è solo un fatto contestuale alla data della registrazione del bilancio e che forse al 31 dicembre vi è già una cospicua somma da mettere in investimento. Il fatto che fosse possibile l'ho verificato, ma era da verificare in merito al prodotto finanziario utilizzato, perché le attività di prestito fra gruppi sono consentite, ma solo a determinate condizioni, quindi la risposta di fatto ha dissipato alcuni dubbi. In generale... e sarà oggetto di iniziativa da parte nostra... sarà il ragionamento sul ruolo di queste società, di Aosta Factor e di Finaosta e spiego il perché... è solo una digressione di carattere politico. Sapete che queste società, soprattutto Aosta Factor, sono nate come Finaosta dall'origine per dare il loro contributo nella regione in cui sono nate, ossia aiutare le imprese a livello locale; pertanto stride il dato secondo il quale Aosta Factor ponga la maggior parte del proprio fatturato fuori dai confini regionali. Se si tratta di un esercizio virtuoso, positivo dell'utilizzo di Aosta Factor, non ho nulla da eccepire; non vorrei però che questa enormità di quota di mercato che è stata presa... ad esempio in Lombardia, dove esiste una sede secondaria e dove mi sembra di aver visto che quasi l'80% del fatturato di Aosta Factor è svolto fuori dai confini della nostra regione... ha motivo di essere o è stato procurato per delle condizioni finanziarie particolarmente allettanti rispetto al mercato, ma che sono difformi dallo spirito istitutivo di Aosta Factor. Mi spiego meglio: se, come sappiamo, Aosta Factor è controllata da Finaosta, ha del proprio denaro a condizioni particolarmente vantaggiose, al di là di questi strumenti utilizzati, dal suo socio di riferimento, Finaosta, la quale ce li ha da noi, la Regione, sarebbe improprio che condizioni che sono date dalla Regione all'origine venissero utilizzate per fare business fuori dai confini della nostra regione. È quindi per me importante capire quali sono i termini attraverso i quali il business si genera, perché se viene generato attraverso una dazione di denaro a condizioni favorevoli, rese possibili dal fatto che l'azionista di riferimento è la Regione, è una situazione distorta rispetto allo spirito della nascita di Aosta Factor. Su questo preannuncio già un'iniziativa, ma c'è anche una collaborazione e pongo il problema al Presidente che ha il controllo su queste attività, perché, se così fosse, credo che anche lui non sarebbe d'accordo che i soldi che vengono dati dai valdostani vadano a finire in Lombardia.