Oggetto del Consiglio n. 80 del 28 giugno 1961 - Verbale
OGGETTO N. 80/61 - ESAME E DISCUSSIONE DEL PROGETTO DI BILANCIO DI PREVISIONE DELLA REGIONE PER L'ESERCIZIO FINANZIARIO 1° LUGLIO 1961 - 30 GIUGNO 1962.
L'Assessore alle Finanze, COLOMBO, riferisce al Consiglio in merito al progetto di bilancio di previsione della Regione predisposto dalla Giunta e proposto per l'esercizio finanziario 1° luglio 1961 - 30 giugno 1962, progetto trasmesso in copia ai Signori Consiglieri, con relazione ed altri allegati, unitamente all'ordine del giorno dell'adunanza:
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La Giunta regionale sottopone all'approvazione del Consiglio l'allegato progetto di bilancio di previsione della Regione recante gli stati di previsione dell'ENTRATA e della SPESA per l'esercizio finanziario 1° luglio 1961 - 30 giugno 1962.
L'impostazione del progetto di bilancio e le previsioni di entrata e di spesa sono illustrate dalla allegata relazione al bilancio, che chiude in pareggio con un ammontare di entrata e di spesa previsto in Lire 9.436.693.000.
Per quanto riguarda la previsione di entrata di Lire tre miliardi per provento dei due mutui passivi a lunga scadenza da contrarre con la Cassa di Risparmio di Torino (per lire due miliardi) e con l'Istituto Bancario San Paolo di Torino (per lire un miliardo), si fa presente che il Consiglio regionale nell'adunanza del 14 giugno 1961 ha approvato l'emanazione di apposita legge regionale per l'assunzione dei due mutui passivi in questione, il cui provento è destinato al finanziamento delle spese straordinarie previste per l'attuazione del programma di opere pubbliche e di provvidenze ed iniziative di interesse regionale approvato con deliberazione consiliare n. 9 in data 7 aprile 1961.
Procedendosi all'assunzione dei predetti mutui passivi mediante emanazione di un provvedimento legislativo, si ritiene opportuno e si propone che anche il bilancio di previsione in esame sia approvato con formale provvedimento legislativo, anche allo scopo di evitare prevedibili remore ed intralci all'attività dell'Amministrazione regionale e alla sollecita attuazione del sopra-menzionato programma di opere pubbliche in caso di eventuale lungo periodo di gestione del bilancio in esercizio provvisorio per ritardo nell'approvazione del provvedimento di approvazione del bilancio.
In proposito, si fa presente che la Commissione di Coordinamento della Valle d'Aosta, con lettera in data 23 agosto 1960 prot. n. 2311, comunicava quanto segue in merito alla forma dell'atto di approvazione del bilancio regionale:
"Si restituisce, eccezionalmente vistata, l'unita copia della deliberazione in oggetto, concernente il bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 1960-1961, raccomandando sin da ora che per i prossimi esercizi finanziari il preventivo venga approvato con legge regionale anziché con atto amministrativo e ciò in conformità al combinato disposto degli articoli 29 e 30 dello Statuto Speciale per la Valle d'Aosta".
Per quanto concerne la spesa di Lire 62.500.000 prevista all'articolo 24 dell'allegato disegno di legge per sottoscrizione di nuovo capitale azionario della Società Italiana per il Traforo del Gran San Bernardo, si allega copia della lettera in data 22 maggio 1961 prot. n. 502 con la quale la Presidenza della predetta Società ha dato comunicazione dell'avvenuto aumento del capitale azionario da lire tre miliardi a lire tre miliardi e cinquecento milioni.
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DISEGNO DI LEGGE REGIONALE
REGIONE AUTONOMA DELLA VALLE D'AOSTA
Legge regionale ... 1961 n. ...: APPROVAZIONE DEL BILANCIO DI PREVISIONE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA VALLE D'AOSTA PER L'ESERCIZIO FINANZIARIO 1° LUGLIO 1961 - 30 GIUGNO 1962.
Il Consiglio regionale ha approvato;
Il Presidente della Giunta regionale
Promulga
la seguente legge:
Art. 1
È approvato, in conformità al progetto votato dal Consiglio regionale nell'adunanza del 28 giugno1961 (provvedimento n. ...), nei singoli stanziamenti e nel suo complesso, il bilancio di previsione della Regione Autonoma della Valle d'Aosta per l'esercizio finanziario 1° luglio 1961 - 30 giugno 1962, che prevede nel complesso e in pareggio l'ammontare di Lire 9.436.693.000 per n. 57 capitoli dello stato di previsione dell'ENTRATA (allegato A) e l'ammontare di Lire 9.436.693.000 per n. 215 capitoli dello stato di previsione della SPESA (allegato B) secondo le risultanze riassuntive e finali del prospetto riepilogativo del bilancio (allegato C).
Art. 2
Sono autorizzate, per l'esercizio finanziario 1° luglio 1961 - 30 giugno 1962, a' sensi degli articoli 2, 4 e 9 della legge 29 novembre 1955 n. 1179, l'accertamento e la riscossione, secondo le leggi in vigore, delle entrate e dei tributi previsti nello stato di previsione dell'ENTRATA del bilancio e di spettanza della Regione e degli Enti ed Uffici soppressi, i cui servizi sono stati trasferiti all'Amministrazione regionale ai sensi di legge.
Art. 3
È confermata, anche per l'esercizio finanziario 1° luglio 1961 - 30 giugno 1962, l'applicazione delle sovrimposte provinciali sui terreni e sui fabbricati con le seguenti aliquote:
- per i terreni: Lire 5 per ogni 100 Lire di reddito imponibile rivalutato ai sensi del Decreto L.C.P.S. 12 maggio 1947 n. 356;
- per i fabbricati: Lire 11 per ogni 100 Lire di reddito imponibile.
Art. 4
È confermata, anche per l'esercizio finanziario 1° luglio 1961-30 giugno 1962, l'applicazione dell'addizionale all'imposta sulle industrie, commerci, arti e professioni con le aliquote dell'1,75 per cento per i redditi di categoria B e dell'1,40 per cento per i redditi di categoria C.
Art. 5
L'approvazione, l'impegno e l'erogazione delle spese non a calcolo saranno deliberati, nei limiti delle previsioni del bilancio, con provvedimenti del Consiglio o della Giunta secondo le rispettive competenze di materia, ai sensi di legge e di regolamento.
Art. 6
Gli storni di fondi fra i capitoli di spesa di Assessorati diversi e quelli fra capitoli di spesa dello stesso Assessorato saranno approvati, rispettivamente, con deliberazioni del Consiglio e con deliberazioni della Giunta.
Art. 7
I prelievi di somme dal fondo di riserva per le spese obbligatorie e d'ordine (capitolo 43) e dal fondo di riserva per le spese impreviste (capitolo 44) e la iscrizione delle somme stesse ai competenti capitoli di spesa recanti stanziamenti insufficienti o a nuovi capitoli di spesa, saranno approvati con provvedimenti della Giunta regionale, su proposta dell'Assessore alle Finanze.
Art. 8
L'Assessore regionale alle Finanze è autorizzato ad ordinare, con ordini di pagamento scritti e motivati, ed entro i limiti di spesa degli appositi stanziamenti del bilancio, il pagamento delle spese concernenti i salari spettanti al personale giornaliero, agli operai e manovali provvisori addetti ai cantieri di lavoro gestiti dalla Regione o addetti a lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria di strade, di stabili e di monumenti, delle spese per salari al personale a paga oraria o giornaliera addetto ai vari servizi regionali, nonché al pagamento delle spese, anche straordinarie, preventivamente deliberate dal Consiglio o dalla Giunta con la espressa autorizzazione alla liquidazione mediante emissione di ordini di pagamento.
Art. 9
È autorizzata, per l'esercizio finanziario 1° luglio 1961 - 30 giugno 1962, sul capitolo 176 della parte SPESA del bilancio, la spesa di Lire 16 milioni per la vaccinazione obbligatoria del bestiame ai fini profilattici e per il funzionamento del posto di controllo sanitario di Pont St. Martin, spesa da approvare e da liquidare con deliberazioni della Giunta.
Art. 10
È autorizzata, per l'esercizio finanziario 1° luglio 1961 - 30 giugno 1962, sul capitolo 146 della parte SPESA del bilancio, la spesa di Lire 220 milioni per le finalità previste dai provvedimenti consiliari n. 47 in data 7 aprile 1955 e n. 37 in data 21 marzo 1959, concernenti provvedimenti intesi a favorire il miglioramento dell'edilizia rurale, spesa da approvare e da liquidare con deliberazioni della Giunta secondo le modalità previste dai citati provvedimenti consiliari.
Art. 11
È autorizzata, per l'esercizio finanziario 1° luglio 1961 - 30 giugno 1962, sul capitolo 184 della parte SPESA del bilancio, la spesa di Lire 70 milioni per contributi e saldo di contributi da concedere per le finalità previste dalle deliberazioni consiliari n. 119 in data 8 ottobre 1949, n. 156 in data 10 dicembre 1956, n. 42 in data 10 marzo 1958 e n. 66 in data 10 giugno 1960, concernenti provvedimenti intesi a favorire lo sviluppo e il miglioramento dell'industria e dell'attrezzatura turistica ed alberghiera, spesa da approvare e da liquidare con deliberazioni della Giunta.
Art. 12
Sono autorizzate, per l'esercizio finanziario 1° luglio 1961 - 30 giugno 1962, sui capitoli 100 e 99 della parte SPESA del bilancio, la spesa di Lire 25 milioni e la spesa di Lire 47 milioni, rispettivamente, per la integrazione dei bilanci degli Enti Comunali di Assistenza e per l'assistenza alla vecchiaia bisognosa a' sensi della legge regionale 20 dicembre 1955 n. 1 e del relativo regolamento di esecuzione approvato con provvedimento consiliare n. 60 in data 12 aprile 1957.
Art. 13
È autorizzata, per l'esercizio finanziario 1° luglio 1961 - 30 giugno 1962, sul capitolo 101 della parte SPESA del bilancio, la spesa di Lire milioni per le finalità previste dalle leggi regionali 20 dicembre 1955 n. 3 e 10 marzo 1959 n. 1, concernenti provvedimenti per la integrazione dell'assistenza di malattia agli agricoltori-coltivatori diretti e agli artigiani, spesa da liquidare con deliberazioni della Giunta a' sensi delle sopracitate leggi regionali e delle vigenti norme regolamentari di esecuzione.
La Giunta regionale è autorizzata ad approvare e a liquidare, con imputazione delle spese al capitolo 101 del bilancio, le spese per l'intervento finanziario integrativo regionale ai sensi degli articoli 2 e 3 della Legge regionale 20 dicembre 1955 n. 3 e del relativo regolamento di esecuzione entro i seguenti limiti di spese annue massime:
a) Lire 2.300.000 previste per spese di rimborso quote capitali coltivatori bisognosi;
b) Lire 11.000.000 previste per spese di assistenza medico generica ed ostetrico generica;
c) Lire 1.000.000 previste per spese di rimborso spese relative all'assistenza farmaceutica ed assistenza integrativa.
Art. 14
È autorizzata, per l'esercizio finanziario 1° luglio 1961 - 30 giugno 1962, sul capitolo 153 della parte SPESA del bilancio, la spesa di Lire 50 milioni per contributi da concedere per le finalità previste dal provvedimento consiliare n. 72 in data 29 maggio 1957, concernente provvidenze a favore delle piccole e medie industrie e dell'artigianato.
Art. 15
È autorizzata, per l'esercizio finanziario 1° luglio 1961 - 30 giugno 1962, sui capitoli 104 e 106 della parte SPESA del bilancio, rispettivamente, la spesa di Lire 21 milioni per spese e contributi concernenti l'assistenza e il ricovero di malati poveri in Istituti e luoghi di cura e la spesa di Lire 16 milioni per l'assistenza climatica all'infanzia, spese da approvare e da liquidare con deliberazione della Giunta regionale.
Art. 16
Sono autorizzate, per l'esercizio finanziario 1° luglio 1961 - 30 giugno 1962, la spesa di Lire 18.900.000 sul capitolo 94/a del bilancio e la spesa di Lire 29 milioni sul capitolo 178 del bilancio concernenti, rispettivamente, il contributo annuo ordinario dovuto al Consorzio Antitubercolare della Valle d'Aosta e contributi straordinari da concedere per spese di assistenza e di ricovero di tubercolotici poveri ammessi all'assistenza, spesa da approvare e da liquidare con deliberazioni della Giunta regionale.
Art. 17
È autorizzata, per l'esercizio finanziario 1° luglio 1961 - 30 giugno 1962, sul capitolo 178 della parte SPESA del bilancio, la spesa di Lire 1.500.000 per la concessione di sussidi assistenziali a favore di tubercolotici ricoverati a carico del Consorzio Antitubercolare che non fruiscono di provvidenze in regime assicurativo, a' sensi del provvedimento consiliare n. 170 in data 18 dicembre 1959, spesa da approvare e da liquidare con deliberazioni della Giunta regionale.
Art. 18
È autorizzata, per l'esercizio finanziario 1° luglio 1961 - 30 giugno 1962, sul capitolo 139 della parte SPESA del bilancio, la spesa di Lire 75 milioni per la concessione di contributi e sussidi per la costruzione, la sistemazione e la riparazione di canali di irrigazione e di opere e di impianti irrigui, secondo le norme e modalità già stabilite con il provvedimento consiliare n. 45 in data 7 aprile 1955, spesa da approvare e da liquidare con deliberazioni della Giunta regionale.
Art. 19
È autorizzata, per l'esercizio finanziario 1° luglio 1961 - 30 giugno 1962, sul capitolo 79 della parte SPESA del bilancio, la spesa di Lire 45 milioni per la concessione di sussidi straordinari nelle spese per la costruzione ed il riattamento di strade poderali e vicinali, secondo le norme e modalità già stabilite con il provvedimento consiliare n. 46 in data 7 aprile 1955, spesa da approvare e liquidare con deliberazioni della Giunta regionale.
Art. 20
È autorizzata, per l'esercizio finanziario 1° luglio 1961 - 30 giugno 1962, sul capitolo 79 della parte SPESA del bilancio, la spesa di Lire 30 milioni per le finalità previste dai provvedimenti consiliari n. 84 in data 12 luglio 1960 e n. 118 in data 7 ottobre 1960, concernenti l'assegnazione gratuita di libri e quaderni ad alunni assistiti delle Scuole elementari e per sussidi ai Patronati scolastici, spesa da approvare e da liquidare con deliberazioni della Giunta regionale.
Art. 21
È autorizzata, per l'esercizio finanziario 1° luglio 1961 - 30 giugno 1962, sul capitolo 188 della parte SPESA del bilancio, la spesa di Lire 55 milioni per le finalità previste dal provvedimento consiliare n. 150 in data 29 dicembre 1949, concernente provvidenze per la tutela e il miglioramento della edilizia locale e per la protezione del paesaggio, spesa da approvare e da liquidare con deliberazioni della Giunta regionale.
Art. 22
È autorizzata, per l'esercizio finanziario 1° luglio 1961 - 30 giugno 1962, sul capitolo 145 della parte SPESA del bilancio, la spesa di Lire 50 milioni per le finalità previste dai provvedimenti consiliari n. 50 in data 7 aprile 1955 e n. 167 in data 18 dicembre 1959, concernenti provvidenze intese a favorire lo sviluppo dell'attrezzatura agricola locale, spesa da approvare e da liquidare con deliberazioni della Giunta regionale.
Art. 23
È autorizzata, per l'esercizio finanziario 1° luglio 1961 - 30 giugno 1962, sul capitolo 190 della parte SPESA del bilancio, la spesa di Lire 45.750.000 per versamenti allo Stato di annualità sulle anticipazioni per sottoscrizione di capitale azionario della Società Italiana per il Traforo Stradale del Monte Bianco, a' sensi dell'articolo 14 della legge 29 novembre 1955 n. 1179, spesa da liquidare con deliberazioni della Giunta regionale.
Art. 24
È autorizzata, per l'esercizio finanziario 1° luglio 1961 - 30 giugno 1962, sul capitolo 190 della parte SPESA del bilancio, la, spesa di Lire 62.500.000 per sottoscrizione di capitale azionario della Società Italiana per il Traforo Stradale del Gran San Bernardo (SI T.R.A.S.B.), spesa da liquidare con deliberazioni della Giunta regionale.
Art. 25
È approvato il seguente riepilogo da cui risulta il complesso delle entrate e delle spese del bilancio di previsione della Regione Autonoma della Valle d'Aosta per l'esercizio finanziario 1° luglio 1961 - 30 giugno 1962, come da Allegati A, B e C alla presente legge:
RIEPILOGO
Entrate e Spese effettive
Entrata |
L. 5.005.143.000 |
Spesa |
" 7.568.709.380 |
Disavanzo effettivo |
L. 2.563.566.380 |
Entrate e Spese per movimenti di Capitali, per Partite di giro e contabilità speciali
Entrata |
L. 4.431.500.000 |
Spesa |
" 1.867.983.620 |
Avanzo per movimento di capitali, per partite di giro e contabilità speciale |
L. 2.563.566.380 |
Riassunto generale
Entrata |
L. 9.436.693.000 |
Spesa |
L. 9.436.693.000 |
Art. 26
La presente legge entrerà in vigore il quindicesimo giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.
La presente legge sarà inserta nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei regolamenti della Regione Autonoma della Valle d'Aosta e sarà pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione.
Della promulgazione della presente legge sarà dato avviso nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.
È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge della Regione Valle d'Aosta.
Aosta, li 1961.
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REGIONE AUTONOMA DELLA VALLE D'AOSTA
RELAZIONE AL PROGETTO DI BILANCIO DI PREVISIONE DELLA REGIONE PER L'ESERCIZIO FINANZIARIO 1° LUGLIO 1961 - 30 GIUGNO 1962.
La Giunta sottopone all'esame e all'approvazione del Consiglio regionale l'allegato progetto di bilancio recante gli stati di previsione dell'Entrata e della Spesa della Regione per l'esercizio finanziario 1° luglio 1961 30 giugno 1962, progetto che ripete l'impostazione generale già adottata per i bilanci dei precedenti esercizi finanziari per quanto concerne la classificazione delle varie voci di entrata e di spesa.
Le variazioni apportate agli stanziamenti delle varie voci di entrata del bilancio in esame, in confronto agli stanziamenti di entrata per il precedente esercizio finanziario, sono le seguenti:
MAGGIORI ENTRATE PREVISTE:
- Redditi di terreni e di fabbricati |
L. 2.000.000 |
- Provento delle concessioni e sub-concessioni di acque pubbliche e miniere |
" 2.000.000 |
- Contributo scolastico in applicazione dell'art. 20 della legge 16 settembre 1960 n. 1014 |
" 7.000.000 |
- Compartecipazione sui proventi delle tasse automobilistiche |
" 5.000.000 |
- Contributo dello Stato per manutenzione strade comunali classificate provinciali |
" 1.000.000 |
- Contributo consolidato in sostituzione dell'addizionale provinciale sui redditi agrari |
" 2.735.000 |
- Provento quote di ripartizione, fra lo Stato e la Regione, delle entrate erariali previste dall'art. 2 della legge 29-11-1955, n. 1179, sull'ordinamento finanziario della Regione Valle d'Aosta |
" 50.000.000 |
- Provento gestione della emoteca regionale |
" 1.000.000 |
- Provento della gestione degli Stabilimenti speciali di St. Vincent |
" 320.000.000 |
- Ricuperi di somme sulle spese erogate sui capitoli di spesa della parte straordinaria del bilancio |
" 95.000.000 |
- Entrate per mutui passivi con la Cassa di Risparmio di Torino e con l'Istituto Bancario San Paolo di Torino per finanziamento spese straordinarie per opere pubbliche e per iniziative e provvidenze di interesse regionale |
" 3.000.000.000 |
- Entrate per riscossione di crediti verso il Comune di St. Vincent in relazione alla concessione di garanzia fideiussoria per ammortamento mutuo passivo con l'Istituto San Paolo, di Torino, per finanziamento di opere pubbliche |
" 21.300.000 |
TOTALE MAGGIORI ENTRATE EFFETTIVE PREVISTE |
L. 3.507.035.000 |
MINORI ENTRATE PREVISTE:
- Sovrimposta provinciale sui terreni |
L. 5.253.100 |
- Tassa di occupazione di spazi ed aree pubbliche |
" 2.000.000 |
- Addizionale provinciale sui redditi agrari |
" 2.739.600 |
- Tassa di circolazione sui veicoli a trazione animale |
" 100.000 |
- Provento dei 9/10 dei canoni statali per concessioni di derivazioni di acque a scopo idroelettrico |
" 25.000.000 |
- Provento della gestione delle funivie Buisson-Chamois |
" 600.000 |
- Ricupero di somme sulle spese erogate per ricoveri di assistiti |
" 5.000.000 |
- Entrate straordinarie diverse |
" 60.000.000 |
- Entrate per mutuo con la Cassa sovvenzioni antincendi per costruzione Caserma Vigili del fuoco |
" 80.000.000 |
TOTALE MINORI ENTRATE EFFETTIVE PREVISTE |
L. 180.692.700 |
- Maggiori entrate effettive previste |
L. 3.507.035.000 |
- Minori entrate effettive previste |
" 180.692.700 |
DIFFERENZA MAGGIORI ENTRATE EFFETTIVE PREVISTE |
L. 3.326.342.300 |
Le variazioni apportate agli stanziamenti delle varie voci di spesa del bilancio in esame, in confronto agli stanziamenti di spesa del bilancio per il precedente esercizio finanziario sono le seguenti:
MINORI SPESE PREVISTE:
- Assessorato alle Finanze (per spese generali) |
L. 4.900.000 |
- Assessorato Agricoltura e Foreste |
L. 25.000.000 |
- Assessorato ai Lavori Pubblici |
" 365.000.000 |
- Assessorato alla Sanità e Assistenza Sociale |
" 45.600.000 |
- Movimento di capitali (Estinzione di debiti) |
" 2.000.000 |
TOTALE MINORI SPESE PREVISTE |
L. 442.500.000 |
MAGGIORI SPESE PREVISTE:
- Assessorato alle Finanze (per spese generali) |
L. 229.296.080 |
- Assessorato Agricoltura e Foreste |
" 664.000.000 |
- Assessorato Industria e Commercio |
" 80.000.000 |
- Assessorato ai Lavori Pubblici |
" 1.961.400.000 |
- Assessorato alla Pubblica Istruzione |
" 192.800.000 |
- Assessorato alla Sanità e Assistenza Sociale |
" 115.500.000 |
- Assessorato al Turismo e Antichità |
" 233.000.000 |
- Movimento di capitali (acquisto di beni) |
" 292.846.220 |
TOTALE MAGGIORI SPESE PREVISTE |
L. 3.768.842.300 |
- Maggiori spese previste |
L. 3.768.842.300 |
- Minori spese previste |
" 442.500.000 |
DIFFERENZA MAGGIORI SPESE EFFETTIVE PREVISTE |
L. 3.326.342.300 |
Il pareggio del bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 1° luglio 1961 - 30 giugno 1962 è assicurato in base all'ammontare delle seguenti previsioni di entrata:
- Entrate locali ordinarie proprie della Regione |
L. 647.043.000 |
- Provento 9/10 dei canoni statali per concessioni di acque a scopo idroelettrico |
" 205.000.000 |
- Provento delle quote fisse di ripartizione di entrate erariali fra lo Stato e la Regione |
" 1.350.000.000 |
- Provento delle quote variabili di ripartizione fra lo Stato e la Regione delle entrate erariali |
" 450.000.000 |
- Provento della gestione degli Stabilimenti speciali di St. Vincent |
" 1.950.000.000 |
- Entrate straordinarie diverse |
" 403.100.000 |
- Entrate per movimenti di capitali |
" 3.326.300.000 |
TOTALE ENTRATE EFFETTIVE |
L. 8.331.443.000 |
- Entrate per partite di giro |
" 689.450.000 |
- Entrate per contabilità speciali |
" 415.800.000 |
TOTALE ENTRATE |
L. 9.436.693.000 |
Particolare menzione meritano le previsioni di entrata dei proventi degli Stabilimenti speciali (Casa da Gioco) di Saint Vincent e dei proventi per quote fisse e quote annue variabili di ripartizione di entrate erariali fra lo Stato e la Regione.
Per quanto riguarda la previsione della entrata di lire 1.950.000.000 per proventi degli Stabilimenti speciali (Casa da Gioco) di St. Vincent, si osserva che si tratta di previsione iscritta in base al massimo prevedibile provento annuo in relazione al risultato della gestione del precedente esercizio finanziario. Va rilevato che si tratta di entrata avente carattere continuativo ricorrente, iscritta annualmente in bilancio e destinata a finanziare spese straordinarie di carattere ricorrente.
Si tratta, inoltre, di entrata sempre considerata e conteggiata fra le entrate normali e ricorrenti della Regione ai fini della determinazione delle entrate e delle spese della Regione nonché ai fini della determinazione delle quote di ripartizione delle entrate erariali fra lo Stato e la Regione Valle d'Aosta a' sensi dell'art. 14 del Decreto LL. 7-9-1945, n. 545, dell'art. 12 dello Statuto speciale della Regione Valle d'Aosta e ai sensi degli artt. 2 e 4 della legge 29-11-1955 n. 1179 sull'ordinamento finanziario della Regione Valle d'Aosta.
In proposito, si richiama quanto è stato già esposto a pagina 4 e 5 della relazione al bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 1° luglio 1960 - 30 giugno 1961.
Per quanto riguarda le previsioni di entrata dei proventi annui regionali delle quote fisse (Lire 1.350.000.000) e delle quote variabili (lire 450 milioni, come da trattative in corso), si osserva che tali proventi sono da considerare insufficienti in rapporto alle necessità e alle spese annue dell'Amministrazione regionale. In proposito, il Consiglio regionale, nell'adunanza del 13 luglio 1960, considerata la situazione finanziaria della Regione, aveva approvato il seguente ordine del giorno:
"Il Consiglio regionale della Valle d'Aosta;
ritenuto che il bilancio della Regione non ha entrate sufficienti per provvedere alle varie ed impellenti necessità ordinarie e straordinarie locali;
considerato che le spese annue per i soli servizi scolastici, già a carico dello Stato e trasferite in Valle d'Aosta a totale carico della Regione, ammontano ad oltre un miliardo e cento milioni;
ritenuto che, per assicurare l'espletamento dei servizi e delle funzioni normali dell'Amministrazione regionale, si rende indispensabile ed urgente un sensibile aumento del provento annuo delle quote regionali di ripartizione delle entrate erariali, divenuto ormai insufficiente
CHIEDE
1) che sia aumentato il provento annuo delle menzionate quote regionali di ripartizione delle entrate erariali in relazione all'avvenuto aumento delle spese annue necessarie per l'espletamento dei servizi e delle funzioni normali della Regione;
2) che per il finanziamento dei lavori straordinari di interesse ed importanza interregionale e nazionale che si rendono necessari con l'attuazione dei trafori stradali alpini del Monte Bianco e del Gran S. Bernardo, sia disposto l'indispensabile intervento finanziario straordinario dello Stato previsto dal terzo comma dell'articolo 12 dello Statuto speciale della Valle d'Aosta e dall'articolo 5 della legge 29 novembre 1955 n. 1179, trattandosi di onerosi problemi straordinari la cui soluzione esula dalle competenze e dalle funzioni normali della Regione".
Che il normale bilancio annuale della Regione non abbia entrate sufficienti per provvedere alle impellenti necessità straordinarie risulta, d'altra parte, evidente dall'avvenuta assunzione di vari mutui passivi a lunga scadenza per importi rilevanti, già approvati in passato dal Consiglio per provvedere al finanziamento di spese straordinarie per opere di pubblica utilità.
Si rende, pertanto, necessario di richiedere un sensibile aumento dei proventi delle quote di ripartizione delle entrate erariali. In caso contrario, si avrebbero le seguenti conseguenze negative per la situazione finanziaria della Regione:
a) i proventi degli Stabilimenti speciali di St. Vincent, che vengono iscritti in bilancio nel loro massimo prevedibile gettito, andrebbero in parte destinati al finanziamento delle spese ordinarie per le necessità normali della Regione;
b) le spese per l'attuazione dei normali piani annuali di lavori di pubblica utilità dovrebbero essere in parte finanziate mediante l'assunzione di nuovi mutui passivi, con conseguente oneroso importo complessivo di annualità di ammortamento a carico del bilancio regionale.
È prevista in bilancio l'entrata straordinaria di lire tre miliardi derivante dal provento di due mutui passivi a lunga scadenza da contrarre, come da provvedimento del Consiglio in data 14 giugno 1961 (n. 63), con la Cassa di Risparmio di Torino (per l'importo di lire due miliardi) e con l'Istituto Bancario San Paolo, di Torino (per l'importo di lire un miliardo), per il finanziamento delle spese straordinarie per l'attuazione del piano di opere pubbliche e di iniziative e provvidenze di interesse regionale approvato con provvedimento del Consiglio regionale n. 9 in data 7 aprile 1961.
Le spese straordinarie previste dal menzionato piano saranno approvate e finanziate dalla Giunta regionale, delegata, sugli stanziamenti dei seguenti capitoli della Parte Spesa del bilancio in esame, ad avvenuta assunzione dei due mutui passivi:
Cap. 150 - Bonifica sanitaria del bestiame (spese per il primo biennio) |
L. 380.000.000 |
Cap. 151 - Miglioramenti fondiari - riconversione di colture a basso reddito in colture specializzate - costituzione stazioni di trattori, ecc. |
" 200.000.000 |
Cap. 155 - Acquisto di terreni per nuovi impianti industriali |
" 60.000.000 |
Cap. 160 - Esecuzione di lavori di pubblica utilità di carattere straordinario e particolare di cui: |
a) bitumature ed opere accessorie varie sulle seguenti strade di particolare interesse regionale:
Comune di ALLAIN |
- Dalla strada statale al Capoluogo |
Km. 5,000 |
|
" ANTEY |
- Per La Magdeleine (tronco non ancora bitumato) |
" 6,000 |
|
" AOSTA |
- Pléod |
" 2,000 |
|
|
- Excenex |
" 5,500 |
|
|
- Porossan |
" 1,500 |
|
" AYAS |
- Corbet-Antagnod |
" 3,500 |
|
" BRISSOGNE |
- Capoluogo |
" 5,000 |
|
" CHAMBAVE |
- Traversa abitata capoluogo |
" 1,000 |
|
" CHAMPDEPRAZ |
- Strada e piazzale Viering |
" 1,000 |
|
" GIGNOD |
- Excenex-Planet-Statale 27 |
" 2,500 |
|
" GRESSONEY LA TRINITÉ |
- Strada di Orsia |
" 2,500 |
|
" INTROD |
- Norat-Villes Dessous |
" 1,200 |
|
" LA SALLE |
- Strada della Collina |
" 5,000 |
|
" MONTJOVET |
- Strada dalla Statale a Ciseran alla stazione e alla Collina |
" 5,000 |
|
" MORGEX |
- Strade varie di allacciamento di frazioni (il Comune contribuisce per il 50% delle spese) |
" 2,000 |
|
" NUS |
- Tronco Blavy-La Fabbrica della strada Nus-St. Barthélemy |
" 6,400 |
|
" OLLOMONT |
- Valpelline-Ollomont (tronco) |
" 2,500 |
|
" PERLOZ |
- Pont St. Martin-Perloz |
" 3,000 |
|
" PONTEY |
- Statale 26-Capoluogo |
" 1,500 |
|
" QUART |
- Villair-Ville sur Nus (tronco) |
" 6,000 |
|
" ROISAN |
- Porossan-Roisan |
" 3,400 |
|
" ST. VINCENT |
- Da Moron al Colle di Joux |
" 11,500 |
|
" SARRE |
- Dalla Strada Statale a Chezallet ed a Pont d'Avisod e strade interne |
" 4,000 |
|
|
TOTALE |
Km. 87,000 |
|
Costo medio chilometrico |
L. 4.600.000 |
|
|
|
|
Km. 87 a L. 4.600.000 |
L. 400.000.000 |
b) lavori di costruzione e di sistemazione di strade:
Comune di AOSTA |
- Circonvallazione sud e ponte sul Buthier |
L. 125.000.000 |
|
- Prolungamento Via Festaz lato ovest |
" 75.000.000 |
|
- Sottopassaggio ferroviario Aosta-Pré St. Didier per ponte Suaz |
" 75.000.000 |
" AYAS |
- Allargamento, sistemazione e pavimentazione dell'ultimo tronco della strada Champoluc-St. Jacques e costruzione di piazzale a St. Jacques |
" 25.000.000 |
"BRUSSON |
- Costruzione del terzo tronco della strada per le frazioni Fenille e Estoul |
" 20.000.000 |
" CHAMPORCHER |
- Sistemazione della strada di Chardonney |
" 10.000.000 |
" COGNE |
- Costruzione del secondo tronco della strada di Lillaz |
" 30.000.000 |
|
- Sistemazione del secondo tronco della strada di Gimillian |
" 15.000.000 |
" COURMAYEUR |
- Sistemazione della strada della Val Ferret, fino alla località la Vachey |
" 20.000.000 |
" GABY |
- Costruzione della strada di allacciamento alla zona ove è prevista la stazione di partenza della funivia di Niel |
" 10.000.000 |
" GRESSONEY ST. JEAN |
- Costruzione di piazzale e sistemazione delle strade interne e banchine pedonali |
" 10.000.000 |
" RHEMES ST. GEORGES |
- Sistemazione della strada regionale nel tratto dal termine della nuova strada fino alla Presa |
" 23.000.000 |
" RHEMES NOTRE DAME |
- Paravalanghe in località Chabod |
" 20.000.000 |
" VALGRISANCHE |
- Allargamento e sistemazione del secondo tronco della strada Arvier-Valgrisanche |
" 20.000.000 |
" VALSAVARANCHE |
- Sistemazione della strada della Valsavaranche lungo il tronco Créton-Pont |
" 20.000.000 |
" VERRES |
- Sistemazione della strada interna del Capoluogo |
" 15.000.000 |
|
TOTALE |
L. 513.000.000 |
c) lavori di costruzione di strade di particolare interesse per zone agricole:
Comune di ALLAIN |
- Costruzione del terzo tronco della strada di allacciamento alle frazioni alte |
L. 20.000.000 |
" ARVIER |
- Costruzione della strada di allacciamento alla frazione Combe (primo tronco) |
" 10.000.000 |
" AVISE |
- Costruzione del quarto tronco della strada di allacciamento alla frazione Vedun |
" 20.000.000 |
" AYMAVILLES |
- Costruzione del quarto tronco della strada di allacciamento alla frazione Ozein |
" 15.000.000 |
" BRUSSON |
- Costruzione del terzo tronco della strada di allacciamento alla frazione Graines |
" 15.000.000 |
" CHALLANT ST. ANSELME |
- Costruzione del terzo tronco della strada di allacciamento alle frazioni Allesaz e Tollegnaz |
" 15.000.000 |
" CHATILLON |
- Costruzione della strada di allacciamento alla frazione Domianaz |
" 28.000.000 |
" FONTAINEMORE |
- Costruzione di un primo tronco della strada di allacciamento alle frazioni alte in sinistra orografica |
" 25.000.000 |
" GIGNOD |
- Costruzione del secondo tronco della strada La Ravoire-Gioannet-Saissinot-Meylan e Maisonnettes |
" 25.000.000 |
" GRESSAN |
- Costruzione della strada di allacciamento alle frazioni alte Cret, Perrial e Leysettaz |
" 15.000.000 |
" PERLOZ |
- Costruzione del terzo tronco della strada di allacciamento alla frazione Marine |
" 30.000.000 |
" PONT ST. MARTIN |
- Costruzione del terzo tronco della strada di allacciamento alla frazione Ivery |
" 30.000.000 |
" ST. DENIS |
- Prosecuzione dei lavori di costruzione della strada di allacciamento alle frazioni alte |
" 10.000.000 |
" ST. MARCEL |
- Costruzione del quarto tronco della strada di allacciamento al Santuario di Plout ed alla frazione Seissogne |
" 30.000.000 |
" ST. PIERRE |
- Costruzione del secondo tronco della strada di allacciamento alla frazione Rumiod |
" 10.000.000 |
" SARRE |
- Costruzione del terzo tronco della strada di allacciamento alla frazione Ville sur Sarre |
" 30.000.000 |
" SARRE |
- Costruzione del terzo tronco della strada di Oveillan |
" 10.000.000 |
" VERRAYES |
- Prosecuzione dei lavori di costruzione della strada di allacciamento alle frazioni alte |
" 15.000.000 |
" VILLENEUVE |
- Costruzione strada dalla frazione Montvert alla fraz. Cumiod |
" 10.000.000 |
|
TOTALE |
L. 363.000.000 |
d) opere di interesse turistico:
- attrezzatura e valorizzazione della Stazione turistica Les Fleurs-Pila (costruzione e sistemazione di strade, costruzione di piazzali, acquedotto, telefono, fognature, ecc.) |
L. 100.000.000 |
- completamento del Campo di aviazione di Aosta |
" 25.000.000 |
TOTALE |
L. 125.000.000 |
e) costruzione di edifici pubblici e scolastici:
- Scuola secondaria di Avviamento Professionale e Istituto Professionale regionale di Aosta |
L. 210.000.000 |
- Scuola Media Inferiore e Scuola di Avviamento Professionale di Châtillon |
" 100.000.000 |
- Scuola Professionale Alberghiera (primo lotto) di Saint Vincent |
" 30.000.000 |
- Scuola Media Inferiore (completamento) di Morgex |
" 15.000.000 |
- Scuola elementare e Asilo Infantile di La Thuile |
" 40.000.000 |
- Asilo Infantile di Arnaz |
" 35.000.000 |
- Scuola Elementare e Asilo Infantile di Champoluc (Ayas) |
" 20.000.000 |
- Scuola Elementare di Chevrot(Gressan) |
" 10.000.000 |
- Scuola Elementare e Asilo Infantile di Derby (La Salle) |
" 20.000.000 |
- Scuole prefabbricate |
" 30.000.000 |
- Sistemazione ad Auditorio della Cappella del Collegio Saint Bénin, di Aosta |
" 40.000.000 |
- Completamento Caserma IV Corpo Vigili del Fuoco |
" 34.000.000 |
TOTALE |
L. 584.000.000 |
RIEPILOGO CAPITOLO 160
a) bitumatura ed opere accessorie varie sulle strade di particolare interesse regionale |
L. 400.000.000 |
|
b) lavori di costruzione e di sistemazione di strade |
" 513.000.000 |
|
c) lavori di costruzione di strade di particolare interesse per zone agricole |
" 363.000.000 |
|
d) opere di interesse turistico |
" 125.000.000 |
|
e) costruzione di edifici pubblici e scolastici |
" 584.000.000 |
|
TOTALE CAPITOLO 160 |
L. 1.985.000.000 |
|
Cap. 185 |
- Costruzione di una pista di bob al Breuil |
L. 25.000.000 |
Cap. 186 |
- Attrezzatura e valorizzazione della Stazione turistica Les Fleurs-Pila (potenziamento impianti funiviari, ecc.) |
" 50.000.000 |
Cap. 187 |
- Sistemazione torre Bramafam a Museo regionale |
" 50.000.000 |
Cap. 189 |
- Acquisto di beni patrimoniali (acquisto di terreni in Aosta) |
" 100.000.000 |
Cap. 192 |
- Ampliamento del fabbricato dell'Istituto regionale di Assistenza Materna ed Infantile |
" 150.000.000 |
|
TOTALE |
L. 3.000.000.000 |
PARTE 1° - ENTRATA
Della previsione delle entrate
Le previsioni di entrata sono iscritte in bilancio nel loro prevedibile massimo ammontare, in relazione ai gettiti accertati negli anni precedenti.
Le entrate ordinarie proprie della Regione ammontano a Lire 647.043.000 e comprendono le seguenti previsioni:
- L. 14.000.000 |
- redditi di fabbricati e terreni di proprietà regionale, in base ai contratti di locazione stipulati. |
- L. 20.000.000 |
- interessi su titoli di proprietà e su giacenze di cassa, comprendenti gli interessi delle somme vincolate presso Istituti Bancari. |
- L. 10.000.000 |
- sovracanoni dovuti da Società Idroelettriche per concessioni di derivazioni di acque a scopo idroelettrico - in relazione ai decreti emessi dal competente Ministero. |
- L. 52.000.000 |
- provento canoni di concessioni e subconcessioni di derivazioni di acque pubbliche e di miniere, in relazione alle concessioni e subconcessioni rilasciate. |
- L. 398.843.000 |
- tributi, comprendenti le varie imposte e sovrimposte provinciali e camerali, già di pertinenza delle soppresse Provincia e Camera di Commercio. |
- L. 75.200.000 |
- proventi diversi, comprendenti i proventi delle gestioni del Laboratorio regionale di Igiene e Profilassi e dell'Istituto regionale di Assistenza Materna ed Infantile. |
- L. 77.000.000 |
- rimborsi e ricuperi di spese ordinarie, fra cui il ricupero e il riparto delle spese di riscaldamento. |
- L. 647.043.000 |
TOTALE |
Alle entrate ordinarie proprie della Regione vanno aggiunte le altre seguenti entrate ordinarie:
- L. 205.000.000 |
- provento dei 9/10 dei canoni statali per concessioni di derivazioni di acque a scopo idroelettrico, in applicazione dell'art. 12 dello Statuto speciale regionale e dell'art. 2 della legge 29 novembre 1955 n. 1179 |
- L. 1.350.000.000 |
- provento delle quote fisse di ripartizione, fra lo Stato e la Regione, delle entrate erariali, in applicazione dell'art. 2 della legge 29-11-1955, n. 1179. |
- L. 450.000.000 |
- provento da richiedere allo Stato per quote annue variabili di ripartizione fra lo Stato e la Regione, delle entrate erariali, in applicazione dell'art. 4 della legge 29-111955, n. 1179 - in relazione alle spese per i servizi che la Regione deve gestire. |
- L. 2.652.043.000 |
TOTALE ENTRATE EFFETTIVE ORDINARIE |
Le entrate straordinarie si riassumono nelle seguenti:
- L. 1.950.000.000 |
- provento della gestione degli Stabilimenti speciali di St. Vincent. |
- L. 403.100.000 |
- altre entrate straordinarie per ricuperi e rimborsi straordinari. |
- L. 2.353.100.000 |
TOTALE ENTRATE STRAORDINARI |
Le entrate effettive ammontano complessivamente a Lire 5.005.143.000.
Entrate per movimenti di capitali
Le entrate per movimenti di capitali si riassumono nelle seguenti:
- L. 5.000.000 |
- provento per vendita di beni immobili. |
- L. 3.000.000.000 |
- provento dei mutui da stipulare con la Cassa di Risparmio di Torino e con l'Istituto Bancario San Paolo, di Torino, per il finanziamento delle spese straordinarie per l'attuazione del piano di opere pubbliche straordinarie e di iniziative e provvidenze di interesse regionale. |
- L. 300.000.000 |
- provento per riscossione di crediti verso la Cooperativa produttori latte e fontina in relazione alla concessione di garanzia fideiussoria regionale. |
- L. 21.300.000 |
- provento per riscossioni di crediti verso il Comune di St. Vincent in relazione alla concessione di garanzia fideiussoria per ammortamento mutuo con l'Istituto Bancario San Paolo di Torino. |
- L. 3.326.300.000 |
TOTALE ENTRATE PER MOVIMENTI DI CAPITALI |
PARTE 2° - SPESA
Della previsione delle spese
Gli stanziamenti delle singole voci o capitoli di spesa sono stati impostati e previsti in base all'ammontare massimo prevedibile delle entrate e ai seguenti criteri:
a) per quanto si riferisce alle spese per il personale: in base al numero dei dipendenti addetti ai servizi e uffici dell'Amministrazione regionale ed in base al numero del personale, insegnante e non insegnante, addetto alle Scuole e ai servizi scolastici, tenendo presenti le misure dei relativi assegni vari previsti;
b) per le altre spese: in relazione ai programmi di lavori (che sono stati sensibilmente ridotti), all'attività ed ai costi dei vari servizi calcolati in base agli attuali prezzi delle prestazioni, delle mercedi, dei materiali e delle forniture.
Le spese ordinarie e straordinarie ricorrenti non abbisognano di particolare illustrazione: trattasi, infatti, di spese di carattere obbligatorio, non dilazionabili e necessarie per il normale espletamento dei servizi di istituto della Regione.
Particolare menzione meritano, invece, le spese straordinarie: trattasi di spese finanziate in maggior parte con le entrate straordinarie e, in particolare, con i proventi della gestione degli Stabilimenti speciali di St. Vincent e con il provento dei due mutui passivi da assumere con la Cassa di Risparmio di Torino e con l'Istituto Bancario San Paolo di Torino.
Le maggiori spese straordinarie sono previste per l'Assessorato ai Lavori Pubblici, per l'Assessorato all'Agricoltura e Foreste e per l'Assessorato al Turismo e Antichità.
I capitoli di spesa di maggior rilievo del bilancio sono i seguenti:
ASSESSORATO AGRICOLTURA E FORESTE
- L. 20.000.000 |
- Spese e contributi a favore di iniziative per l'agricoltura e per lavori di bonifica: trattasi di interventi della Regione nelle spese per iniziative di interesse dell'agricoltura e nelle spese per l'esecuzione di lavori vari di bonifica e di arginatura di frane e valanghe. |
- L. 75.000.000 |
- spese e contributi per lavori di costruzione e di sistemazione di opere di irrigazione e per il miglioramento dei pascoli montani. |
- L. 10.000.000 |
- spese per la costruzione e l'arredamento di casermette forestali. |
- L. 50.000.000 |
- spese per la costruzione, la sistemazione e l'arredamento di fabbricati destinati alla raccolta, lavorazione e conservazione dei prodotti agricoli e dei prodotti lattiero-caseari. |
- L. 5.000.000 |
- spese per la sistemazione e l'arredamento di locali per la Scuola di Agricoltura e per la sistemazione del piazzale della Scuola stessa. |
- L. 45.000.000 |
- Spese e contributi per la costruzione, la sistemazione e il riattamento di strade poderali e vicinali. |
- L. 50.000.000 |
- spese e contributi per l'incremento del macchinario e delle attrezzature per l'agricoltura. |
- L. 220.000.000 |
- Spese e contributi per opere di miglioramento fondiario e per costruzione e sistemazione di fabbricati rurali. |
- L. 20.000.000 |
- spese e contributi per ripristino di opere di irrigazione danneggiate da alluvioni e frane. |
- L. 20.000.000 |
- spese e contributi per la difesa dei prodotti tipici (f or-maggio fontina). |
- L. 380.000.000 |
- spese per la bonifica sanitaria del bestiame. |
- L. 200.000.000 |
- spese per miglioramenti fondiari: riconversione di colture a basso reddito in colture specializzate, costituzione di stazioni di trattori, ecc. |
ASSESSORATO INDUSTRIA E COMMERCIO
- L. 50.000.000 |
- spese e contributi per iniziative e incremento delle attività economiche (piccole e medie industrie e artigianato). |
- L. 60.000.000 |
- spese per acquisto di terreni per nuovi impianti industriali. |
ASSESSORATO AI LAVORI PUBBLICI
- L. 202.000.000 |
- spese e contributi per l'esecuzione di lavori di pubblica utilità e per lavori di sistemazione straordinaria su strade regionali, comunali e consorziali: si tratta della previsione di spesa per il finanziamento di parte dei lavori compresi nell'annuale programma predisposto dall'Assessorato ai Lavori Pubblici. |
- L. 1.885.000.000 |
- spese per l'esecuzione di lavori di pubblica utilità di carattere straordinario (programma di lavori approvato dal Consiglio con deliberazione n. 9 in data 7-4-1961). |
- L. 20.000.000 |
- spese per lavori straordinari da eseguire per il ripristino delle opere danneggiate da alluvioni e frane. |
- L. 10.000.000 |
- spese e contributi per impianti di linee elettriche e telefoniche di allacciamento. |
- L. 80.000.000 |
- spese e contributi ad Enti, Consorzi e privati per l'esecuzione di lavori di pubblica utilità e di pubblico interesse e per finanziamento e spese relative ai cantieri di lavoro. |
ASSESSORATO ALLA PUBBLICA ISTRUZIONE
- L. 17.000.000 |
- spese e contributi per attività culturali per la costituzione di biblioteche didattiche e per lo svolgimento del concorso annuo regionale di canto corale. |
- L. 5.000.000 |
- spese per l'arredamento del nuovo stabile sede dell'Istituto Tecnico e delle Scuole di Avviamento di Aosta. |
- L. 15.000.000 |
- spese per contributi alle Scuole sussidiate e per contributi, sussidi e premi straordinari di studio. |
- L. 18.000.000 |
- spese per sussidi ai Comuni e ad Enti per arredamento aule scolastiche e per impianti audiovisivi nelle Scuole. |
- L. 6.000.000 |
- Spese per la Biblioteca regionale e per pubblicazioni di interesse regionale. |
ASSESSORATO ALLA SANITÀ E ASSISTENZA SOCIALE
- L. 16.000.000 |
- spese per la vaccinazione antiaftosa del bestiame. |
- L. 4.000.000 |
- spese per acquisto di materiale di arredamento per l'Istituto regionale di Assistenza Materna ed Infantile di Aosta. |
- L. 5.500.000 |
- spese per acquisto di materiale per la dotazione del Laboratorio regionale di Igiene e Profilassi. |
- L. 30.500.000 |
- spese per contributi straordinari al Consorzio Antitubercolare per l'assistenza ai tubercolotici poveri. |
- L. 9.000.000 |
- spese per l'arredamento e l'attrezzatura dell'emoteca regionale. |
ASSESSORATO AL TURISMO, ANTICHITÀ E BELLE ARTI
- L. 70.000.000 |
- spese per la concessione di contributi per lo sviluppo dell'industria alberghiera. |
- L. 105.000.000 |
- spese per l'esecuzione di lavori straordinari per l'archeologia locale. |
- L. 55.000.000 |
- spese per il miglioramento dell'edilizia locale. |
- L. 25.000.000 |
- spese per la costruzione di una pista di bob al Breuil. |
- L. 50.000.000 |
- spese per attrezzatura e valorizzazione della stazione turistica Les Fleurs-Pila. |
Le spese effettive previste nel bilancio per l'esercizio finanziario 1° luglio 1961 - 30 giugno 1962 risultano dal seguente prospetto generale riassuntivo:
Assessorato |
Ordinarie |
Straordinarie |
Totale |
Finanze |
1.000.210.000 |
152.349.380 |
1.152.559.380 |
Agricoltura e Foreste |
196.400.000 |
1.102.000.000 |
1.298.400.000 |
Industria e Commercio |
24.500.000 |
121.000.000 |
145.500.000 |
Lavori Pubblici |
297.700.000 |
2.349.400.000 |
2.647.100.000 |
Pubblica Istruzione |
1.224.750.000 |
80.000.000 |
1.304.750.000 |
Sanità e Assistenza |
446.900.000 |
73.000.000 |
519.900.000 |
Turismo, Antichità e Belle Arti |
173.500.000 |
327.000.000 |
500.500.000 |
Movimento di capitali |
762.733.620 |
|
762.733.620 |
Totali Lire |
4.126.693.620 |
4.204.749.380 |
8.331.443.000 |
Fra le spese effettive sono stanziati fondi per spese di esecuzione di nuovi tronchi di strade, di lavori di sistemazione e manutenzione straordinaria di strade, di costruzione di nuovi edifici scolastici, di acquedotti, di cimiteri, di fognature e di altri lavori di pubblica utilità.
Sono stanziati fondi per spese e iniziative intese al miglioramento della produzione agricola, al miglioramento fondiario, nonché fondi per contributi nelle spese di ampliamento e di miglioramento di case rurali.
Sono stanziati fondi per spese e iniziative intese al miglioramento del patrimonio zootecnico, alla tutela e all'incremento del patrimonio forestale.
Per una esatta valutazione delle spese occorrenti per le necessità dei servizi regionali occorre tenere presente che i servizi già trasferiti alla competenza amministrativa della Regione Valle d'Aosta e che l'Amministrazione regionale gestisce direttamente, - con uffici e personale della Regione e con spese a carico del bilancio regionale, - sono i seguenti:
1) servizi tecnici, stradali, amministrativi, sanitari ed assistenziali (compresi: Laboratorio di Igiene e Profilassi, Istituto di Assistenza Materna ed Infantile, ecc.), già di competenza della disciolta Amministrazione provinciale di Aosta;
2) servizi amministrativi e di controllo (fra i quali si citano i servizi di controllo dei Comuni e degli Enti Morali ed i servizi per il culto) già di competenza della soppressa Prefettura;
3) servizi scolastici (scuole elementari e medie e personale direttivo, ispettivo, insegnante e non insegnante) già di competenza del soppresso Provveditorato provinciale agli studi, relativi al personale, all'ordinamento e alla gestione e disciplina delle scuole di ogni ordine e grado;
4) servizio relativo all'ordinamento degli Uffici di Conciliazione e alla nomina, revoca o dispensa del personale addetto agli Uffici stessi (giudici conciliatori, cancellieri ed ufficiali di conciliazione);
5) servizi di vigilanza igienica e sanitaria, già di competenza del soppresso Ufficio provinciale sanitario (ex Uffici del Medico e del Veterinario provinciali);
6) servizi agrari, già di competenza del soppresso Ispettorato provinciale dell'Agricoltura;
7) servizi tecnici e forestali, già di competenza del soppresso Comando provinciale del Corpo delle Foreste;
8) servizi già di competenza del soppresso Ufficio provinciale dell'Industria e Commercio (U.P.I.C.);
9) servizi già di competenza della soppressa Camera provinciale di Commercio, Industria ed Agricoltura e nuovi servizi inerenti ai contingentamenti ed alla zona franca;
10) servizi tecnici ed amministrativi vari già di competenza dell'Ufficio del Genio Civile (concessioni e subconcessioni di acque pubbliche ad usi idroelettrici e ad usi industriali ed agricoli; lavori idraulici e di bonifica, strade non statali e lavori pubblici di interesse regionale);
11) servizi relativi alle antichità, ai monumenti, alle belle arti e alle bellezze naturali per il territorio della Valle d'Aosta, già di competenza delle Sovrintendenze alle Antichità, ai Monumenti e alle Gallerie del Piemonte, di Torino;
12) Servizi già di competenza del soppresso Ente provinciale per il turismo;
13) servizi amministrativi per il funzionamento della Giunta giurisdizionale amministrativa (ex Giunta provinciale amministrativa), costituita in sede giurisdizionale ed in sede amministrativa.
L'Amministrazione regionale provvede, inoltre, con personale amministrativo a carico del bilancio regionale:
a) ai servizi amministrativi e contabili della Federazione regionale dell'Opera Nazionale Maternità ed Infanzia (O.N.M.I.);
b) ai servizi amministrativi e contabili del Consorzio regionale antitubercolare;
c) ai servizi amministrativi e contabili del IV Corpo Vigili del Fuoco;
d) ai servizi di carattere statale già di competenza di Uffici e di organi statali soppressi, periferici delle Amministrazioni governative centrali, le cui attribuzioni non sono state tutte trasferite alla diretta competenza dell'Amministrazione regionale. Si citano, ad esempio, i servizi relativi alle contabilità erariali per servizi e lavori vari e alla gestione di fondi erariali per la pubblica sicurezza e per l'accasermamento dei Corpi Armati di Polizia (le entrate e le spese relative alle contabilità erariali di cui si tratta formano oggetto di contabilità speciali, separate, e di rendiconti particolari da darsi ai vari Ministeri e non entrano, quindi, a far parte del bilancio regionale).
Va rilevato che le spese annue per i soli servizi scolastici (già a carico dello Stato e trasferite solo in Valle d'Aosta a carico del bilancio della Regione) ammontano ad oltre un miliardo e trecento milioni di lire, non comprese le spese straordinarie per la costruzione e la sistemazione di edifici scolastici.
Assai gravose sono pure le spese annue per i servizi assistenziali, tecnici e stradali già di competenza della soppressa Amministrazione Provinciale, servizi pure trasferiti solo in Valle di Aosta a carico della Regione. Così dicasi per le spese di altri servizi già di competenza dello Stato e di altri Enti e Uffici pubblici, i cui servizi sono stati trasferiti all'Amministrazione regionale.
Trattasi di spese in maggior parte obbligatorie e ricorrenti e, pertanto, non possibili di ulteriori riduzioni, anche in relazione alle impellenti necessità locali.
È noto, infatti, che la Valle d'Aosta costituisce un'area da considerarsi particolarmente depressa, date le sue caratteristiche di zona di montagna, con numerosi villaggi tuttora privi di quegli elementari ed indispensabili mezzi e servizi di pubblica utilità.
Tale sfavorevole situazione pregiudica gravemente lo sviluppo economico e turistico della Regione, impedendo, altresì, il miglioramento delle condizioni di vita, dal punto di vista economico, igienico, sanitario e sociale, delle laboriose popolazioni dei Comuni di montagna.
Va ricordato, infatti, che nei Comuni di montagna della Valle d'Aosta il triste fenomeno dello spopolamento si è andato sviluppando in modo preoccupante. Lo spopolamento nell'ultimo secolo si esprime, per molti Comuni, in cifre percentuali impressionanti. Si citano, ad esempio, i seguenti dati percentuali di indice di spopolamento per alcuni Comuni: Antey St. André e La Magdeleine 54,4%; Chamois 51,8%; Champorcher 34,1%; Etroubles 36,4%; Issime 31,5%; Ollomont 40,7%; Pont Bozet 30,9%; Rhêmes 44,7%; Torgnon 30%; Valsavaranche 49,2%.
La montagna va spopolandosi; molte case e molti villaggi vengono abbandonati.
Varie e complesse sono le cause del triste fenomeno; le principali sono le seguenti: scarse risorse produttive; insufficiente reddito agricolo e maggiori difficoltà e spese per la coltivazione dei terreni di montagna, sovente troppo frazionati e lontani; eccessivo aggravio tributario in rapporto allo scarso reddito delle piccole proprietà contadine; mancanza o deficienza di servizi pubblici e di assistenza sanitaria; mancanza o deficienza di canali di irrigazione e di mezzi per lo sviluppo dell'artigianato.
Si rende, pertanto, necessario di attuare in Valle d'Aosta iniziative varie atte a migliorare le condizioni di vita della popolazione della montagna e di eseguire, altresì, numerosi lavori di pubblica utilità, con conseguente assunzione di rilevanti spese a carico del bilancio regionale.
L'esecuzione dei lavori di pubblica utilità più urgenti (sistemazione di strade, costruzione di nuovi tronchi stradali, di linee telefoniche ed elettriche, di acquedotti, di cimiteri, di scuole, ecc. ecc.) richiederebbe rilevanti spese annue, che invece debbono, purtroppo, essere necessariamente ridotte in relazione alle limitate possibilità del bilancio.
Le spese per l'assistenza sono in continuo aumento. Infatti, in relazione al generale e continuo aumento dei prezzi e dei servizi, i vari Istituti di ricovero e ospedalieri apportano aumenti alle rette giornaliere di ricovero e di cura delle varie categorie degli aventi diritto all'assistenza ed al ricovero a carico regionale (ciechi e sordomuti, esposti, illegittimi, alienati, ecc.). Trattasi di spese, già di competenza della soppressa Amministrazione Provinciale e aventi carattere obbligatorio.
Le spese per l'agricoltura e le foreste sono pure sensibilmente aumentate, in relazione alla necessità di lavori e di iniziative tendenti all'incremento e al miglioramento della produzione agricola e del patrimonio zootecnico nonché alla tutela ed all'incremento del patrimonio forestale.
Le previsioni complessive di entrata e di spesa del bilancio di previsione della Regione per l'esercizio finanziario 1° luglio 1961 - 30 giugno 1962 risultano nel seguente prospetto riassuntivo:
RIASSUNTO DELLE PREVISIONI DEL PROGETTO DI BILANCIO PREVENTIVO DELLA REGIONE PER L'ESERCIZIO FINANZIARIO 1° LUGLIO 1961 - 30 GIUGNO 1962.
ENTRATE
ENTRATE ORDINARIE
- Entrate ordinarie proprie della Regione |
L. 647.043.000 |
- Provento riparto entrate erariali (quote fisse e quote variabili) |
" 1.800.000.000 |
- Provento 9/10 dei canoni di concessione di acque ad usi idroelettrici |
" 205.000.000 |
Totale entrate ordinarie |
L. 2.652.043.000 |
ENTRATE STRAORDINARIE
- Provento stabilimenti speciali di St. Vincent |
L. 1.950.000.000 |
- Entrate straordinarie varie |
" 403.100.000 |
- Entrate per movimenti di capitali |
" 3.326.300.000 |
Totale entrate effettive |
L . 8.331.443.000 |
- Entrate per partite di giro e contabilità speciali |
" 1.105.250000 |
TOTALE ENTRATE |
L. 9.436.693.000 |
SPESE
|
Ordinarie |
Straordinarie |
Totale |
Assessorato Finanze |
L. 1.000.210.000 |
152.349.380 |
1.152.559.380 |
Assessorato Agricoltura e Foreste |
L. 196.400.000 |
1.102.000.000 |
1.298.400.000 |
Assessorato Industria e Commercio |
L. 24.500.000 |
121.000.000 |
145.500.000 |
Assessorato Lavori Pubblici |
L. 297.700.000 |
2.349.400.000 |
2.647.100.000 |
Assessorato alla Pubblica Istruzione |
L. 1.224.750.000 |
80.000.000 |
1.304.750.000 |
Assessorato alla Sanità e Assistenza |
L. 446.900.000 |
73.000.000 |
519.900.000 |
Assessorato al Turismo, Antichità e Belle Arti |
L. 173.500.000 |
327.000.000 |
500.500.000 |
|
L. 3.363.960.000 |
4.204.749.380 |
7.568.709.380 |
Spese per movimenti di capitali |
|
|
762.733.620 |
Totale spese effettive |
|
|
8.331.443.000 |
Spese per partite di giro e contabilità speciali |
|
|
1.105.250.000 |
TOTALE SPESE |
|
|
9.436.693.000 |
---
COPIA
S.I.T.R.A.S.B.
Società Italiana per il Traforo del Gran San Bernardo
Prot. 502/ zg Torino, 22 maggio 1961
Ill.mo Sig. PRESIDENTE
AMM.NE REGIONE AUTONOMA VALLE D'AOSTA
Via Ollietti, 3
AOSTA
Ci pregiamo di comunicare alla S.V. Ill.ma che l'Assemblea degli Azionisti della nostra Società, riunitasi in seduta straordinaria il 5 aprile u.s. ha deliberato:
1) di elevare il capitale sociale da Lire 3 miliardi a Lire 3,5 miliardi mediante emissione di n. 50.000 nuove azioni da Lire 10.000 cadauna che verranno date in opzione a tutti gli azionisti in ragione di una azione nuova ogni sei azioni possedute al prezzo di Lire 10.000 cad.
2) di emettere ulteriormente e subordinatamente all'ottenimento dell'autorizzazione ministeriale e dopo che il capitale sociale sia stato interamente versato in Lire 3,5 miliardi, un prestito obbligazionario dell'importo di Lire 3,5 miliardi elevando così il capitale sociale a Lire 7 miliardi.
Pertanto alla Spett.le Amm.ne Regionale della Valle d'Aosta vengono riservate in opzione n. 6.250 azioni da Lire 10.000 cad. per complessive Lire 62.500.000 (sessantadue milioni cinquecentomila) pari al 12,50% dell'intero capitale sottoscritto, che verranno richiamate in un'unica soluzione entro e non oltre il 31 luglio p. v.
Alleghiamo alla presente copia ciclostilata del verbale della Assemblea Straordinaria degli Azionisti confermando fin d'ora che già è stata ottenuta l'omologazione del Tribunale di Torino per la parte relativa all'aumento di capitale previsto al punto 1) di cui sopra.
In attesa di cortese riscontro ci riserviamo di dare ulteriore comunicazione in merito al predetto versamento e porgiamo alla S.V. Ill.ma i nostri migliori saluti.
SOCIETÀ ITALIANA PER IL TRAFORO DEL GRAN SAN BERNARDO
(S.I.T.R.A.S.B.)
ATTUALE CAPITALE AZIONARIO (in azioni da L. 10.000 caduna)
Enti Sottoscrittori |
Riserva di nomina di un numero minimo di rappresentanti Enti Pubblici (art. 2458 Codice Civile) |
Iniziale L. 200 milioni (n. 20.000 azioni) |
1° aumento: L. 2 miliardi (n. 200.000 azioni) |
Attuale: L. 3 miliardi (n. 300.000 azioni) |
||
nel Consiglio di Amministrazione (15 membri) |
nel Comitato Direttivo (7 membri) |
nel Collegio Sindacale (5 membri) |
||||
Capitale privato (Soc. p. Az. Fiat) |
- |
- |
- |
L. 100.000.000 (n. 10.000 azioni) |
L. 1.000.000.000 (n. 100.000 azioni) |
L. 1.500.000.000 (n. 150.000 azioni) |
Regione Valle d'Aosta |
2 |
1 |
1 |
L. 25.000.000 (n. 2.500 azioni) |
L. 250.000.000 (n. 25.000 azioni) |
L. 375.000.000 (n. 37.500 azioni) |
Provincia di Torino |
2 |
1 |
1 |
L. 35.000.000 (n. 3.500 azioni) |
L. 350.000.000 (n. 35.000 azioni) |
L. 525.000.000 (n. 52.500 azioni) |
Comune di Torino |
2 |
1 |
1 |
L. 35.000.000 (n. 3.500 azioni) |
L. 350.000.000 (n. 35.000 azioni) |
L. 525.000.000 (n. 52.500 azioni) |
Camera Commercio di Torino |
1 |
- |
1 |
L. 5.000.000 (n. 500 azioni) |
L. 50.000.000 (n. 5.000 azioni) |
L. 75.000.000 (n. 7.500 azioni) |
---
L'Assessore COLOMBO premette che il progetto di bilancio dell'esercizio finanziario 1° luglio 1961 - 30 giugno 1962, che ricalca sostanzialmente, dal punto di vista tecnico, l'impostazione dei bilanci di previsione degli esercizi precedenti, non necessita di particolare illustrazione, perché la relazione al progetto di bilancio è ampia ed esauriente.
Dichiara che si limiterà, quindi, ad accennare ad alcuni problemi con riferimento, per tutto il resto, alla predetta relazione.
Ciò premesso, fa presente che la Giunta ritiene opportuno e propone che il progetto di bilancio di previsione in esame sia approvato con formale provvedimento legislativo, anziché con un semplice provvedimento amministrativo, per le seguenti considerazioni.
Anzitutto, - egli dice -, sia perché sono stati già approvati con leggi regionali i provvedimenti concernenti il mutuo passivo a lunga scadenza, dell'ammontare di Lire 1.500.000.000 assunto nel 1959 per il finanziamento di spese straordinarie per opere di pubblica utilità nonché i due mutui passivi a lunga scadenza da contrarre con la Cassa di Risparmio di Torino per Lire 2 miliardi e con l'Istituto San Paolo di Torino per Lire 1 miliardo, per il finanziamento di un programma straordinario di spese per opere di pubblica utilità e per provvidenze ed iniziative di interesse regionale (provvedimento consiliare n. 63 in data 14 giugno 1961).
Poiché nel più è compreso il meno, ne consegue, - egli osserva -, che all'approvazione del progetto di bilancio di previsione deve pure provvedersi con un provvedimento legislativo per non cadere in contraddizione.
In secondo luogo, fa presente che la Presidenza della Commissione di Coordinamento per la Valle d'Aosta, nel restituire vistata la deliberazione consiliare concernente l'approvazione del bilancio di previsione della Regione per l'esercizio finanziario 1960-1961, aveva comunicato, con lettera in data 23-8-1960 prot. 2311, che detta deliberazione era stata "eccezionalmente vistata" e raccomandava quindi che "per i prossimi esercizi finanziari il preventivo venga approvato con legge regionale anziché con atto amministrativo e ciò in conformità al combinato disposto degli articoli 29 e 30 dello Statuto speciale per la Valle d'Aosta".
Ritiene opportuno che il bilancio di previsione sia approvato con formale provvedimento legislativo, anche allo scopo di evitare, come è precisato nella relazione, prevedibili remore ed intralci alla attività dell'Amministrazione regionale e alla sollecita attuazione del sopra menzionato programma straordinario di opere pubbliche in caso di eventuale lungo periodo di gestione del bilancio in esercizio provvisorio per ritardo nell'approvazione del provvedimento di approvazione del bilancio.
Circa lo stato di previsione della parte "Entrata" del bilancio di previsione, fa presente che al capitolo 40 è prevista l'entrata di Lire 3 miliardi per proventi dei due mutui passivi a lunga scadenza da contrarre, come già detto, con la Cassa di Risparmio di Torino per l'importo di Lire 2 miliardi e con l'Istituto Bancario San Paolo di Torino per l'importo di Lire 1 miliardo.
Richiama l'attenzione del Consiglio sul capitolo 34 della parte "Entrate" che prevede un introito di Lire 1 miliardo 950 milioni quale provento gestione degli Stabilimenti speciali di St. Vincent.
Osserva che detta previsione è stata determinata ed iscritta in base al massimo prevedibile provento annuo, in relazione al risultato della gestione del precedente esercizio finanziario.
Per quanto riguarda le previsioni di entrata dei proventi delle quote di ripartizione, fra lo Stato e la Regione, delle entrate erariali previste dagli articoli 2 e 4 della legge 29 novembre 1955 n. 1179 sull'ordinamento finanziario della Regione, fa presente che il provento delle quote fisse (capitolo 22) è stato previsto nella cifra di Lire 1.350.000.000, con un aumento di Lire 50 milioni rispetto alla cifra preventivata lo scorso anno, mentre invece il provento delle quote variabili (capitolo 23) è stato previsto nella stessa misura dello scorso anno, cioè in Lire 450 milioni.
Circa l'aumento della previsione del provento della quota fissa, osserva che tale aumento è giustificato dai gettiti attuali delle entrate erariali da ripartire.
Fa presente che sono in corso con gli organi governativi competenti trattative per la determinazione della misura annua delle quote variabili annue di ripartizione di entrate erariali.
Aggiunge che al riguardo potrà riferire il Presidente della Giunta.
Propone che lo schema di disegno di legge di approvazione del bilancio trasmesso in copia ai Signori Consiglieri sia completato mediante l'inserimento-aggiunta di alcuni nuovi articoli riguardanti autorizzazione di spese già approvate con separati precedenti provvedimenti consiliari.
Propone che l'attuale articolo 12 del disegno di legge sia sostituito dai seguenti due articoli:
"Art. 12 - È autorizzata, per l'esercizio finanziario 1-7-1961 - 30-6-1962, sul capitolo 99 della parte SPESA del bilancio, la spesa di lire sette milioni per le finalità previste dalla legge regionale 12-11-1959 n. 5, recante norme integrative e di attuazione, in Valle d'Aosta, del D.P.R. 20-3-1956, n. 648, sull'assicurazione obbligatoria contro la silicosi e l'asbestosi, spesa da approvare e liquidare secondo le modalità ed i criteri previsti dalla predetta legge regionale".
"Art. 13 - Sono autorizzate, per l'esercizio finanziario 1° luglio 1961 - 30 giugno 1962, sui capitoli 100 e 99 della parte SPESA del bilancio, la spesa di lire venticinque milioni e la spesa di lire quaranta milioni, rispettivamente, per la integrazione dei bilanci degli Enti Comunali di Assistenza e per l'assistenza alla vecchiaia bisognosa a' sensi della legge regionale 20 dicembre 1955 n. 1 e del relativo regolamento di esecuzione approvato con provvedimento consiliare n. 60 in data 12 aprile 1957".
Il Consigliere PALMAS, premesso che al capitolo 118 della parte SPESA sono stanziate Lire 20 milioni per spese, contributi e sussidi per l'elaborazione di piani regolatori di zone di particolare importanza turistica e spese per la tutela del paesaggio, ritiene opportuno che la dizione del suddetto capitolo sia adeguata alla terminologia dell'attuale ordinamento della Valle d'Aosta nella materia in esame.
Propone, pertanto, che tale dizione sia modificata come segue: "Spese, contributi e sussidi per l'elaborazione del piano regolatore regionale urbanistico e per la tutela del paesaggio e per i piani comunali urbanistici e per la tutela del paesaggio".
Segue breve discussione in merito fra l'Assessore FOSSON, il Consigliere PALMAS ed il Presidente della Giunta, MARCOZ, su proposta del quale il Consiglio, unanime, approva la seguente nuova formulazione della dizione del capitolo di spesa 118 "Spese, contributi e sussidi per l'elaborazione dei piani regolatori regionali e comunali, urbanistici e paesaggistici e per la tutela del paesaggio".
Il Consigliere BONDAZ rileva che tutti i bilanci di previsione dei precedenti esercizi finanziari della Regione sono stati approvati con atto amministrativo (deliberazione) e non con provvedimento legislativo e questo, egli dice, per ragioni ovvie.
Illustra le considerazioni ed i motivi che hanno indotto le precedenti Amministrazioni regionali a non aderire alle insistenti richieste della Commissione di Coordinamento intese ad ottenere che il bilancio di previsione venisse approvato con legge regionale; osserva, fra l'altro, che l'iter di una deliberazione è totalmente diverso dall'iter di una legge, perché il primo è regolato dall'articolo 46 dello Statuto, che prevede soltanto il controllo di legittimità sugli atti amministrativi della Regione da parte della Commissione di Coordinamento, mentre l'iter del secondo è regolato dall'articolo 31 dello Statuto regionale, che prevede una procedura più lunga e sostanzialmente diversa.
Ritiene che non si debba deflettere dal principio sostenuto e seguito sino ad oggi nell'interesse dell'Amministrazione regionale.
Rileva che la minoranza consiliare si era dichiarata contraria anche alla approvazione con provvedimenti legislativi, anziché con atti amministrativi, dei tre mutui passivi cui ha accennato l'Assessore alle Finanze perché il principio affermato in passato è consacrato proprio dallo Statuto regionale che regola non soltanto l'attività legislativa, ma anche quella amministrativa della Regione Autonoma della Valle d'Aosta, attività che differisce alquanto da quella delle altre Regioni a Statuto speciale.
Questo, egli dice, per quanto riguarda il lato formale.
Dichiara quindi che intende anche esporre le ragioni per le quali la minoranza ritiene di non poter essere d'accordo sull'impostazione, di carattere debitorio, del bilancio.
Precisa che la minoranza non è contraria in modo assoluto al ricorso al crediti, ma è però contraria alla accensione di debiti con le modalità che appaiono evidenti nella legge regionale di approvazione del bilancio in esame.
Osserva che è vero quanto è posto in rilievo nella relazione, cioè che si è dovuto far ricorso al credito perché le entrate ordinarie e straordinarie della Regione non sono sufficienti per far fronte alle necessità e alle spese di carattere ordinario e straordinario.
Fa presente che si può affermare che i proventi delle entrate ordinarie e straordinarie non saranno mai sufficienti, perché le necessità di una Regione sono sempre di molto superiori a quelle che sono le possibilità di bilancio.
In merito alla affermazione che il provento annuo delle quote regionali di ripartizione delle entrate erariali è insufficiente, ricorda che allorquando, nella seduta consiliare del 13 luglio 1960, la maggioranza consiliare propose l'approvazione di un ordine del giorno nel quale, fra l'altro, si chiedeva allo Stato di aumentare il provento annuo delle menzionate quote regionali di ripartizione delle entrate erariali, in relazione all'avvenuto aumento delle spese annue necessarie per l'espletamento dei servizi e delle funzioni normali della Regione, la minoranza diede volentieri la sua adesione a tale ordine del giorno perché, evidentemente, dal 1955, anno in cui fu approvato il riparto fiscale, all'anno 1961, ben sei anni sono trascorsi e durante i sei anni le esigenze della Regione sono di molto aumentate, in ispecie ultimamente nella imminenza di determinate scadenze di eventi di somma importanza, quali i trafori stradali alpini.
Osserva che, all'inizio del terzo anno di gestione dell'attuale Amministrazione regionale, non basta, a suo avviso, denunciare una insufficienza di entrate, ma bisogna cercare una soluzione che non può ottenersi se non attraverso un accordo con lo Stato per quanto riguarda l'aumento delle quote fisse e delle quote annue variabili di ripartizione delle entrate erariali.
Ritiene che il problema sia forse di più facile soluzione per quanto concerne le quote variabili, perché la richiesta di aumento può essere facilmente documentata con la prova dell'avvenuto aumento delle spese annue necessarie per l'espletamento dei servizi e delle funzioni normali della Regione.
Dichiara che bisogna, però, obbiettivamente riconoscere che la soluzione del problema del riparto fiscale non significa che non sia più necessario ricorrere al credito, ma che l'ammontare dei mutui da contrarre verrebbe ad essere notevolmente ridotto.
Comunica che altro motivo di perplessità riguarda la impostazione della parte Spesa del bilancio, cioè il sistema, che, a parere della minoranza, è errato, di polverizzare le entrate, comunque ottenute, in un eccessivo numero di piccole spese per piccoli lavori perché, in tal modo, non possono essere affrontati determinati problemi che, in questo periodo, dovrebbero essere risolti in quanto si tratta di problemi di particolare importanza ed urgenza sul piano regionale.
Chiarisce che non intende affermare che tutte le opere che vengono finanziate con il provento dei due mutui contraendi, dell'ammontare complessivo di lire 3 miliardi, e con le disponibilità di bilancio non siano utili, ma che intende criticare il sistema di graduazione della priorità delle opere.
Rileva che, esaminando il programma di opere pubbliche e di iniziative e provvidenze di interesse regionale approvato con provvedimento consiliare n. 9 in data 7 aprile 1961, egli ebbe a fare presente che si sarebbe dovuto esaminare prima il bilancio di previsione che viene oggi sottoposto all'approvazione del Consiglio, perché si sarebbe così potuto avere un panorama esatto non soltanto delle necessità della Regione, ma specialmente delle possibilità di bilancio in rapporto ai lavori da eseguire.
Dichiara di poter oggi sostenere che con il provento dei due mutui menzionati si poteva affrontare dei problemi di interesse regionale più importanti e più urgenti che non i numerosi lavori da finanziare con il provento dei predetti mutui.
Fa presente di aver rilevato, esaminando il bilancio, che l'Assessorato al Turismo non ha avuto, in ordine a finanziamento, quanto è necessario per l'attuazione del suo programma.
Osserva che anche l'Assessorato all'Agricoltura, non ha, a suo avviso, i mezzi finanziari che dovrebbe avere per il potenziamento dell'economia agricola montana, che sta attualmente attraversando una crisi paurosa.
Afferma che bisogna fare tutto quanto è possibile per migliorare le condizioni di vita della popolazione montana, attuando le iniziative e continuando negli sforzi che si sono fatti sino ad oggi, perché se l'aiuto dell'Amministrazione regionale venisse meno le conseguenze sarebbero veramente deleterie perché la Valle d'Aosta è una Regione prettamente montana.
Conclude, facendo presente che le considerazioni esposte giustificano pienamente le perplessità della minoranza consiliare e riservandosi di prendere successivamente la parola durante la discussione del bilancio.
Mr. le Conseiller DUJANY déclare ce qui suit:
"Deux ans viennent de s'écouler et nous pouvons très bien commencer à faire un compte-rendu du travail accompli par l'Administration union-communiste.
Et la première constatation est celle-ci: les problèmes substantiels du Statut régional se sont arrêtés au mois de mai 1959.
Et quels sont ces problèmes? Ce sont: révision de la répartition des revenus des impôts entre l'Etat et la Région: rien de nouveau; passage des biens domaniaux: aucune nouveauté; Zone franche: c'est le Gouvernement qui, depuis quelques mois, a envoyé un projet de loi en réponse à un projet présenté par le Conseil régional en 1958, première proposition de loi tendant à donner une réalisation concrète à l'article 14 de notre Statut.
Or, la proposition du Gouvernement attend, selon le Statut, l'avis de la Région.
Ici tout dort tranquillement.
L'article 38 du Statut, deuxième alinéa, est lettre morte.
Je crois que ce serait aussi très intéressant de pouvoir faire une petite comparaison avec ce qui a été fait dans les quatre années précédentes (1954-1958) et ceci, non pas pour une question de malignité, mais parce que bien souvent les comparaisons donnent une idée plus claire des paroles mêmes.
L'Administration précédente a pris le pouvoir en décembre 1954; en novembre 1955 est sortie la loi sur la répartition des impôts entre l'Etat et la Région, en moins d'une année.
Le mois de mai 1958, en moins d'une année et demi, est sortie une loi que fixait l'augmentation des genres assignés à la Région en exemption des impôts.
Ce sont seulement deux petits épisodes qui peuvent donner l'idée de la différence d'activité des deux années 1954-1956 et des deux années 1959-1961.
Ce budget, dans la première partie, ne représente et ne porte aucune nouveauté; les revenus de la Région, substantiellement, ne donnent aucune augmentation; la quote-part fixe de la répartition des impôts entre l'Etat et la Région, qui a été prévue pour l'an 1960-1961 de 1 milliard et trois cent millions de lires, augmente de 50 millions et passe à 1.350.000.000.
A ce propos on pourrait faire une considération: tandis que dans beaucoup de Régions italiennes les revenus des impositions directes ont augmenté dans ces dernières années du 6 au 10%, dans la Région Valdôtaine ces revenus ont un arrêt très grave et, peut-être, cet arrêt pourrait avoir aussi des racines dans la façon dont l'Administration régionale dépense son argent.
La quote-part variable est la même que l'année passée.
L'unique point positif et qui marque une augmentation est représenté par les revenus du Casino où les Administrateurs de la Région n'ont aucun mérite particulier.
Un grand mérite vous avez vous êtes vraiment brillants comme Administrateurs des dettes: 4 milliards et demi; et la question des dettes pourrait encore être compréhensible, mais ce qui est pénible c'est le manque de solution de quelques-uns des grands problèmes.
Par exemple, le problème des eaux thermales de Pré St. Didier et celui des routes qui rejoignent nos braves et patientes populations de montagne de Valsavaranche, de Rhêmes, de Valgrisanche: ces routes pourraient leur apporter un peu de bien être, à travers le tourisme.
Or, ces problèmes ne sont pas résolus et on continue à les affronter comme on les affrontait du paravant.
Je peux affirmer que jusqu'à aujourd'hui vous n'avez apporté aucune pierre angulaire à la construction de la maison de l'autonomie et que vous vous êtes distingués trop souvent dans la division des valdôtains".
Il Consigliere GUGLIELMINETTI osserva che, come risulta dal progetto di bilancio, le spese ordinarie sono notevolmente aumentate dallo scorso anno ad oggi, particolarmente in seguito all'aumento delle retribuzioni degli Insegnanti delle Scuole; ritiene quindi indispensabile ed urgente un aumento del provento annuo delle quote regionali di ripartizione delle entrate erariali, divenute ormai insufficienti.
Formula viva raccomandazione alla Giunta regionale affinché faccia i passi necessari e insista presso il Governo centrale affinché venga concesso l'aumento del provento di cui si tratta.
Il Consigliere VESAN lamenta che nel progetto di bilancio di previsione non risultino segnati, per i singoli capitoli di entrata di spesa, i dati di previsione e di aumento relativi all'esercizio finanziario dell'anno precedente, rilevando che tali dati sarebbero di molta utilità ai Consiglieri regionali per un raffronto fra le cifre preventivate nel progetto di bilancio in esame e le cifre relative alle spese sostenute nell'esercizio passato per le singole voci di spesa.
Raccomanda che, per l'avvenire, il progetto di bilancio sia integrato con l'aggiunta dei dati in questione.
Passando, quindi, ad esaminare l'impostazione del bilancio, si sofferma in modo particolare sui capitoli di spesa concernenti i lavori pubblici, che analizza e commenta. Formula rilievi in merito al capitolo di spesa 160, ove sono stanziate Lire 1.985.000.000 sotto la voce "Spese per l'esecuzione di lavori di pubblica utilità di carattere straordinario e particolare" (vedi programma di lavori straordinari da finanziare con mutuo).
Afferma che l'Amministrazione regionale non avrebbe potuto, senza l'accensione del mutuo, impostare il programma di opere pubbliche straordinarie e di iniziative e provvidenze d'interesse regionale approvato nella seduta di Consiglio del 7 aprile 1961.
Il Consigliere PALMAS premette che, dopo le numerose critiche rivolte alla impostazione del bilancio di previsione, ritiene sia giusto che chi aderisce alla impostazione del bilancio possa e debba dare il suo contributo alla discussione.
Circa la prima critica, di carattere formale, fatta dal Consigliere Bondaz, secondo cui il bilancio di previsione dovrebbe essere approvato, come per il passato, con un atto amministrativo, cioè con una deliberazione e non con un provvedimento legislativo, rileva che si tratta di una questione non nuova e che ha già dato luogo a lunghe discussioni negli scorsi anni.
Dichiara che vi è un fatto nuovo: in questi due ultimi anni l'Amministrazione regionale si è trovata di fronte ad una energica presa di posizione da parte della Commissione di Coordinamento per la Valle d'Aosta.
Rileva che l'attività dell'organo di controllo è stata, infatti, particolarmente vivace in questi ultimi tempi e che egli stesso ha avuto modo di constatarlo per alcuni problemi di cui si è interessato personalmente.
Fa presente che tale fatto nuovo ha posto l'Amministrazione regionale di fronte alla alternativa: è opportuno continuare ad approvare il bilancio di previsione con una deliberazione, cioè mediante un semplice atto amministrativo che cade sotto la disciplina dell'art. 46 dello Statuto regionale, o non è forse più opportuno approvare il bilancio di previsione con un formale provvedimento legislativo, che cade sotto la disciplina dell'articolo 31 dello Statuto.
Rileva che l'opposizione critica molto spesso l'attuale Amministrazione, che dal Consigliere Dujany è stata definita union-comunista e questo, - egli dice -, ingiustamente, perché dell'attuale Amministrazione fanno parte degli unionisti, i socialisti, ai quali si onora di appartenere, ed i comunisti.
Osserva che il Consigliere Dujany dovrebbe, quindi, rettificare la sua definizione.
Osserva che una delle critiche che la minoranza fa alla Amministrazione regionale attuale è quella di essere poco meno che ribelle all'Autorità.
Ritiene priva di fondamento tale critica, precisando che, se vi è una critica che possa essere fatta all'attuale Amministrazione, è quella di essere soverchiamente ligia all'organo di controllo.
Per quanto riguarda la questione della forma del provvedimento consiliare di approvazione del bilancio, fa presente che la Giunta regionale, pronunciandosi sulla menzionata alternativa, ha deciso di proporre al Consiglio l'approvazione del bilancio di previsione con una legge formale, anziché con una deliberazione.
Precisa che la Giunta è venuta a tale determinazione, oltre che per ottemperare all'invito dell'Organo di controllo, perché dal secondo comma dell'art. 30 dello Statuto regionale (- che dice: "Non è ammesso il "referendum" per le leggi tributarie e di approvazione di bilanci") - devesi dedurre che lo Statuto prevede l'emanazione di leggi di approvazione del bilancio della Regione.
Rileva che l'approvazione del bilancio con legge si impone anche per ragioni di coerenza, in quanto si è già provveduto mediante formali provvedimenti legislativi all'approvazione del mutuo passivo di L. 1.500.000.000 contratto nel 1959 e dei due mutui passivi di Lire 2 miliardi e 1 miliardo e mezzo, autorizzati dal Consiglio nella seduta del 14-6-1961.
Comunica che nelle altre Regioni a Statuto speciale (Sicilia, Trentino-Alto Adige, Sardegna) i bilanci di previsione vengono approvati con legge, come i bilanci dello Stato; fa presente che la Valle d'Aosta, pur essendo la più piccola delle Regioni autonome per territorio e per numero di abitanti, è pur sempre un Ente territoriale che occupa lo stesso rango delle altre Regioni a Statuto speciale.
Dichiara che l'approvazione del bilancio di previsione della Regione Valle d'Aosta con legge si impone, quindi, anche per un motivo di ordine morale e politico.
In merito alla critica del Consigliere Bondaz concernente la impostazione del bilancio, definita debitoria, osserva che oggi giorno la dinamica della finanza pubblica straordinaria è basata quasi unicamente sui mutui e sui pagamenti differiti.
Ricorda che la stessa Amministrazione dello Stato ha, di recente, fatto fronte ad una situazione e ad un problema di utilità generale ricorrendo al debito pubblico per la cifra di Lire 300 miliardi.
Ritiene che tutte le sane Amministrazioni pubbliche debbano seguire tale strada per il potenziamento della loro attività e, riferendosi alla Regione Valle d'Aosta, fa presente che la Regione non avrà la possibilità di attuare tutte quelle iniziative e provvidenze che sono necessarie per l'avvenire della Valle di Aosta se dovesse far fronte alle spese con le sole entrate ordinarie del bilancio.
Rileva che, pur volendo inquadrare la Regione Autonoma della Valle d'Aosta nel rango delle Provincie, ciò che significherebbe degradarla, l'Amministrazione regionale si, troverebbe sempre nel quadro strettamente legalitario, poiché l'art. 300 del Testo Unico della legge comunale e provinciale del 1934 stabilisce che "... nessun mutuo può essere contratto dai Comuni se gli interessi di esso, aggiunti a quelli dei debiti o mutui di qualunque natura precedentemente contratti, facciano giungere le somme da iscrivere in bilancio, per il servizio degli interessi, ad una cifra superiore al quarto delle entrate effettive ordinarie, valutate in base al conto consuntivo dell'anno precedente alla deliberazione relativa al mutuo".
Precisa che, salvo errore, le entrate effettive ordinarie dell'Amministrazione regionale ammontano a 4 miliardi, comprendendo in tale cifra gli introiti della Casa da gioco di St. Vincent e che gli interessi dei mutui passivi contratti per il passato e quelli dei due mutui passivi ancora da contrarre con l'Istituto bancario San Paolo di Torino e con la Cassa di Risparmio di Torino per complessive lire 3 miliardi, raggiungono una cifra che è ancora di molto inferiore al quarto delle entrate effettive ordinarie della Regione.
Osserva che, volendo, l'Amministrazione regionale potrebbe ancora ricorrere a mutui passivi per una cifra doppia di quella mutuata sino ad oggi.
Circa il rilievo secondo cui, nella elaborazione del programma di opere di pubblica utilità, non verrebbero tenute in debito conto, secondo alcuni, le necessità dell'Agricoltura e, secondo altri, quelle dei lavori pubblici o del turismo, ricorda che il programma di opere pubbliche straordinarie e di iniziative e di provvidenze di interesse regionale da finanziare con il provento dei contraendi due mutui passivi, dell'importo complessivo di Lire 3 miliardi, è stato ampiamente e lungamente discusso nella seduta del 7 aprile 1961.
Ricorda che la critica fatta dalla minoranza in tale seduta non è stata costruttiva, perché non è stato contrapposto alcun programma di lavori al programma di opere di pubblica utilità sottoposto dalla Giunta alla approvazione del Consiglio.
Comunica che soltanto oggi, per la prima volta, ha sentito il Consigliere Dujany accennare alle strade delle Valli di Rhêmes, di Valgrisanche e di Valsavaranche.
Rileva che altra critica è stata fatta alla Giunta regionale in ordine ai rapporti dell'Amministrazione regionale con lo Stato per quanto riguarda, in particolare, i problemi del riparto fiscale e della zona franca.
Dichiara che tale critica non è fondata perché la soluzione di tali problemi dipende dallo Stato e non già dall'Amministrazione regionale e che, se vi è un addebito da fare, questo addebito va fatto non già alla Giunta regionale ma allo Stato per carenza della sua attività in ordine ai predetti due problemi.
Per quanto riguarda in particolare la questione del riparto fiscale, ricorda che la legge concernente l'ordinamento finanziario della Valle d'Aosta è stata promulgata nel 1955, cioè dopo oltre 7 anni dall'approvazione dello Statuto regionale che, nell'articolo 50, sancisce che l'ordinamento finanziario della Regione doveva essere stabilito, a modifica degli articoli 12 e 13, entro due anni dalla elezione del Consiglio della Valle, con legge dello Stato, in accordo con la Giunta regionale.
Osserva che se si è dovuto attendere per oltre 7 anni l'emanazione della legge predetta, non deve meravigliare se non è ancora stato possibile ottenere la revisione, e la conseguente modifica di tale legge, per l'aumento delle quote annue regionali, fisse e variabili, di ripartizione delle entrate erariali.
Dichiara che l'iniziativa per la modifica di tale legge e per l'aumento delle predette quote di riparto dipende dal Governo Centrale e non già dall'Amministrazione regionale, che ha fatto tutto quanto poteva e doveva fare.
In merito al rilievo del Consigliere Dujany concernente il problema della zona franca, fa presente che il disegno di legge dello Stato per l'attuazione della zona franca in Valle d'Aosta è pervenuto alla Presidenza della Giunta regionale soltanto un mese e mezzo fa circa ed osserva che detto disegno di legge sarà sottoposto al più presto all'esame del Consiglio, che dovrà esprimere al riguardo il suo parere.
Conclude, ribadendo di essere favorevole, per le considerazioni esposte e per le ragioni di ordine politico e morale a cui ha accennato, all'impostazione data al progetto di bilancio di previsione dell'esercizio finanziario in esame, che tiene conto delle esigenze e necessità della Valle d'Aosta.
L'Assessore CHANTEL contesta l'affermazione, fatta dal Consigliere Dujany, secondo cui nulla si è fatto per risolvere il problema delle acque termali di Pré St. Didier.
Ricorda di avere riferito al Consiglio, in una precedente adunanza, che erano in corso ricerche scientifiche, a livello universitario, ai fini dell'accertamento dell'utilità terapeutica di dette acque.
Fa presente che tali ricerche sono tuttora in corso e che nel prossimo mese di settembre sarà effettuata anche una serie di prove pratiche sul posto.
Comunica, infatti, che giungeranno a Pré St. Didier gruppi di lavoratori che saranno sottoposti a prove terapeutiche con le acque termali il cui esito sarà controllato da Professori universitari.
Dichiara di avere di recente informato di quanto sopra il Consigliere Dujany.
Informa che anche la locale Rivista "Aujourd'hui et Demain" ebbe a pubblicare un articolo sulle acque termali di Pré St. Didier, articolo nel quale si precisava, fra l'altro, che l'Amministrazione regionale aveva disposto l'effettuazione di ricerche scientifiche per accertare l'utilità terapeutica di tali acque e che, qualora i risultati scientifici risultassero positivi, le cure con tali acque servirebbero non soltanto ai lavoratori della Valle d'Aosta, ma ai lavoratori di tutta Italia.
Il Consigliere BONDAZ ribadisce le ragioni per cui ritiene opportuno che il bilancio di previsione dell'Amministrazione regionale sia approvato con una semplice deliberazione, come per il passato, anziché con un provvedimento legislativo.
Sottolinea che anche durante la gestione delle precedenti Amministrazioni regionali la Commissione di Coordinamento ha richiesto che si approvasse il bilancio di previsione con provvedimento legislativo, anziché con un atto amministrativo; precisa che l'Amministrazione regionale non ha mai aderito alla richiesta.
Osserva che nell'art. 30 dello Statuto regionale viene accennato soltanto per inciso all'approvazione dei bilanci con legge regionale e nel precedente articolo 29 ("Il Consiglio della Valle approva ogni anno il bilancio e il rendiconto consuntivo presentati dalla Giunta") nessun accenno viene fatto all'approvazione del bilancio con legge regionale.
Ritiene, quindi, che non vi siano motivi sufficienti per venir meno al principio seguito sino ad oggi.
Per quanto riguarda la gestione del riparto fiscale, riconosce che dal 1955 al 1961 le necessità della Regione sono notevolmente aumentate e che il riparto fiscale concordato con lo Stato nel 1955 non è più sufficiente.
Dichiara che l'Amministrazione regionale deve, quindi, fare i passi necessari ed insistere presso il Governo centrale per ottenere la revisione in aumento delle quote, fisse e variabili, delle entrate erariali previste dagli articoli 2 e 4 della legge 29-11-1955 n. 1179.
Circa la questione dei rapporti fra lo Stato e la Regione per quanto concerne, in particolare, i problemi del riparto fiscale e della zona franca, afferma che l'iniziativa per la soluzione di tali problemi deve partire dall'Amministrazione regionale e non già dallo Stato, perché è la Regione che deve fare presenti le proprie necessità e formulare e sostenere le conseguenti richieste.
È ovvio, egli dice, che sorgano dei contrasti fra lo Stato e la Regione in sede di discussione di tali problemi, ma è necessario insistere nelle richieste fino ad ottenere l'accoglimento delle richieste stesse.
Il Presidente della Giunta, MARCOZ, dichiara che intende rispondere ai rilievi e alle critiche fatte dalla minoranza in ordine al bilancio di previsione e ad altri problemi.
Per quanto riguarda la questione dell'approvazione del bilancio di previsione con un provvedimento legislativo, anziché con un atto amministrativo, dichiara che la Giunta è addivenuta a tale determinazione in seguito alle reiterate richieste della Commissione di Coordinamento.
Informa che la suddetta Commissione, nell'approvare il bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 1960-1961, ha raccomandato che i bilanci di previsione dei successivi esercizi finanziari siano approvati con legge regionale, anziché con atto amministrativo, in relazione al combinato disposto degli articoli 29 e 30 (secondo comma) dello Statuto speciale per la Valle d'Aosta.
Ammette che nell'articolo 30 dello Statuto speciale si accenna soltanto per inciso all'approvazione del bilancio di previsione con legge regionale; ma osserva che, essendo il bilancio di previsione l'atto veramente basilare di tutta l'attività dell'Amministrazione, appare logico che tale atto di essenziale importanza sia approvato con legge regionale, anziché con una semplice deliberazione, tenuto presente che è stata approvata con legge l'accensione di mutui passivi a lunga scadenza da contrarre per l'importo di lire 3 miliardi compresi, appunto, nel bilancio di previsione in esame.
Rileva che, come si deve ricorrere sovente all'approvazione con legge regionale di provvedimenti di minore importanza, appare logico approvare con provvedimento legislativo il bilancio di previsione, atto fondamentale che condiziona e regola l'attività dell'Amministrazione regionale.
Comunica che la Giunta regionale, oltre che per le ragioni suesposte, è stata indotta a proporre al Consiglio l'approvazione del bilancio di previsione con legge regionale anche per ragioni di opportunità e di ordine pratico, in quanto, essendo iscritto nel bilancio di previsione in esame il provento dei contraendi mutui passivi per lire 3 miliardi, in caso di remore all'apposizione del visto di legittimità alla deliberazione di approvazione del bilancio, non potrebbe essere dato inizio ai lavori pubblici e alle iniziative di carattere straordinario da finanziare con il provento dei mutui.
Circa il rilievo secondo cui l'attuale Amministrazione, anziché ricorrere all'assunzione di un mutuo per il finanziamento di opere pubbliche straordinarie, avrebbe dovuto insistere presso il Governo centrale per ottenere l'aumento dei proventi delle quote fisse e delle quote variabili di ripartizione delle entrate erariali, osserva che anche la precedente Amministrazione ha contratto un mutuo passivo a lunga scadenza per l'importo di lire un miliardo e mezzo per il finanziamento di opere pubbliche straordinarie proprio nello stesso periodo di tempo in cui veniva definito il problema del riparto fiscale.
Ritiene quindi che la critica fatta oggi all'attuale Amministrazione non avrebbe dovuto essere fatta e che, comunque, tale critica può essere ritorta all'indirizzo della precedente Amministrazione.
Per quanto riguarda, in particolare, la richiesta di aumento della quota variabile di riparto, informa che è stato inviato, a suo tempo, un esposto al Governo centrale in cui si sottolineava la necessità di un aumento del provento delle quote annue variabili di ripartizione delle entrate erariali in relazione all'avvenuto aumento notevole delle spese effettive ordinarie dell'Amministrazione regionale, particolarmente per quanto riguarda le spese della pubblica istruzione in seguito ai miglioramenti economici al personale insegnante.
Assicura che la Giunta continuerà a fare i passi necessari e ad insistere per ottenere l'aumento del provento annuo delle quote annue variabili.
In merito all'affermazione secondo cui l'iniziativa per la revisione del riparto fiscale e per la soluzione del problema della zona franca compete all'Amministrazione regionale, dichiara che l'accoglimento delle richieste già fatte dalla Regione dipende da vari esponenti del Governo centrale con i quali, - egli dice, - è forse più a contatto la minoranza consiliare regionale che non il Governo regionale.
Per quanto riguarda la questione dei mutui passivi, rileva che il Consigliere Dujany, nel suo intervento di carattere polemico, ha tenuto a sottolineare che l'attuale Amministrazione ha approvato l'assunzione di mutui per la cifra di 4 miliardi e mezzo, mentre i mutui contratti dalle precedente Amministrazione ammontano solo ad un miliardo e mezzo di lire.
Fa presente, in proposito, che la minoranza non dovrebbe dimenticare che, dei quattro miliardi e mezzo di lire per mutui contratti dall'attuale Amministrazione, circa un miliardo di lire è stato destinato ed impiegato per il finanziamento di opere già iniziate dalla precedente Amministrazione, non completamente finanziate ed ultimate dall'attuale Amministrazione.
Circa la questione della polverizzazione del provento dei contraendi mutui di lire 3 miliardi, comunica che il problema della destinazione del provento dei mutui stessi è stato già ampiamente discusso nella seduta consiliare in cui è stata autorizzata l'accensione dei mutui e fa presente che, in tale seduta, la Giunta ha illustrato al Consiglio i criteri seguiti per la impostazione del programma di opere pubbliche straordinarie da finanziare con il provento dei mutui, per cui non è il caso di ritornare ora su tale argomento.
In merito al rilievo secondo cui nell'elaborazione del suddetto programma non sarebbero state tenute in debito conto le necessità dell'agricoltura e quelle del turismo, rileva che ciò non corrisponde al vero, poiché in detto programma risultano previsti, per provvidenze a favore dell'agricoltura, lire 580 milioni, di cui lire 380 milioni per l'attuazione della bonifica sanitaria del bestiame e lire 200 milioni per la riconversione di colture a basso reddito in colture specializzate, per costituzione di stazioni di trattori e per tutela ed incremento di prodotti tipici.
Aggiunge che nel predetto programma è pure prevista la costruzione di strade in zone depresse e che la soluzione del problema della viabilità in tali zone contribuisce indubbiamente a migliorare le condizioni di vita della popolazione montana e favorisce, nel tempo stesso, lo sviluppo del turismo.
Per quanto riguarda la non ancora ottenuta attuazione della zona franca, dichiara che non si può fare colpa all'attuale Amministrazione, che ha una vita di soli due anni, di non avere fatto nulla per la soluzione di tale problema.
Osserva che, se colpa vi è, tale colpa va addebitata alle Amministrazioni precedenti che hanno retto il governo della Regione per ben 13 anni.
Informa che il disegno di legge dello Stato per l'attuazione della zona franca è pervenuto alla Presidenza della Giunta regionale solo da poco tempo e che, - malgrado la notevole mole di lavoro da cui è stata oberata durante il periodo delle elezioni per il rinnovo delle Amministrazioni comunali, - la attuale Amministrazione ha già iniziato lo studio di tale disegno di legge e abbozzato delle controproposte, che saranno al più presto sottoposte all'esame del Consiglio unitamente al predetto disegno di legge.
In merito all'affermazione, fatta dal Consigliere Dujany, secondo cui gli amministratori attuali non hanno alcun merito speciale per l'aumento cospicuo del provento annuo degli introiti della Casa da Gioco di St. Vincent, dichiara che non intende fare commenti in proposito e che si limiterà a riferire la seguente frase dettagli giorni or sono dal Conte Cotta, Amministratore Delegato della Società SITAV: "Le devo dare atto, Presidente, che se gli introiti della Casa da Gioco sono notevolmente aumentati è anche grazie alla effettiva ed efficace collaborazione che abbiamo sempre avuto da Lei e dagli Assessori regionali per quanto riguarda l'impostazione e la soluzione dei nostri problemi".
Fa presente che la Giunta non intende arrogarsi alcun merito, ma rileva che, se l'attuale Amministrazione regionale non avesse collaborato con la Società SITAV ed avesse creato degli intralci, il gettito della Casa da gioco non sarebbe oggi così cospicuo.
In merito all'affermazione, fatta dal Consigliere Vesan, secondo cui l'Amministrazione regionale non avrebbe potuto impostare un programma di lavori pubblici così imponente se non avesse fatto ricorso alla accensione di un rilevante mutuo, rileva che tale affermazione costituisce il migliore riconoscimento che, se l'Amministrazione non fosse venuta nella determinazione di assumere un mutuo dell'importo di lire 3 miliardi, l'economia regionale avrebbe subito una battuta d'arresto e si sarebbe potuto, in avvenire, fare colpa all'Amministrazione attuale di non avere avuto il coraggio di assumere la decisione che ha preso.
Dichiara che è da ritenersi priva di ogni fondamento l'accusa di immobilismo fatta all'Amministrazione attuale; elenca alcune delle numerose opere realizzate dall'Amministrazione regionale in questi ultimi due anni e conclude sottolineando che mai, come in questo periodo, la Valle d'Aosta ha visto attuare un così grande numero di opere e di iniziative di pubblica utilità.
Il Consigliere GUGLIELMINETTI, premesso che il provento della gestione degli stabilimenti speciali di St. Vincent è iscritto in bilancio al capitolo 34, come entrata effettiva straordinaria, rileva che le entrate straordinarie non dovrebbero essere devolute, neanche in parte, per il finanziamento di spese effettive ordinarie quali, ad esempio, quelle relative al pagamento delle retribuzioni ai dipendenti dell'Amministrazione regionale.
Osserva che le spese ordinarie dovrebbero essere finanziate solo con entrate ordinarie e ritiene che la Giunta debba, quindi, insistere presso il Governo centrale affinché il provento delle quote annue fisse e variabili sia aumentato in misura tale da dare la possibilità all'Amministrazione regionale di poter finanziare, con tale provento e con le entrate ordinarie, tutte le spese ordinarie della Regione.
Il Consigliere DUJANY dichiara di aver preso atto delle comunicazioni fatte dal Presidente della Giunta, Marcoz, circa l'interessamento e l'attività svolta dalla Giunta regionale presso il Governo centrale per ottenere l'aumento delle quote variabili di riparto delle entrate erariali nonché per la soluzione dell'annoso problema della attuazione della zona franca.
Per quanto riguarda, in particolare, la questione delle quote fisse di riparto, osserva che in questi ultimi anni il provento delle quote fisse non è aumentato proporzionalmente all'aumento che si è constatato nei gettiti delle entrate erariali nel territorio dello Stato e nei proventi delle quote del riparto fiscale per le altre Regioni a statuto speciale, il che induce a pensare, - egli osserva -, che il reddito e le entrate fiscali in Valle d'Aosta si trovino in una fase di stasi.
L'Assessore SAVIOZ, dopo avere premesso che intende fare una precisazione per quanto riguarda le acque termali di Pré St. Didier, informa che nel 1959, allorché si insediò l'attuale Amministrazione regionale, erano in funzione nello stabilimento di Pré St. Didier solo cinque o sei vasche da bagno e lo stabilimento lasciava alquanto a desiderare.
Comunica che, nel 1960, l'Amministrazione regionale ha provveduto alla sistemazione completa delle quindici cabine da bagno esistenti, alla sistemazione di una saletta di attesa, alla sistemazione di un terrazzo per le cure elioterapiche, all'imbiancatura completa di tutto lo stabilimento, alla sistemazione dell'impianto idrico, alla sistemazione di gronda e di discesa con relativi pozzetti di scarico e, infine, alla sistemazione del piazzale, per un importo complessivo di spesa di Lire 3.858.960.
Informa che sono, inoltre, previsti i seguenti nuovi lavori, che saranno eseguiti nel corso dell'anno, per un importo di spesa di Lire 1.700.000: sistemazione dei locali soprastanti le cantine, costruzione ex-novo del vano scala, costruzione di n. 2 bagni completi di accessori, rifacimento della facciata est e imbiancatura di vari locali, costruzione del terrazzo di accesso al vano scala.
Riferisce che lo Stabilimento termale di Pré St. Didier è ora in piena efficienza e risulta assai migliorato.
Dichiara che non corrisponde quindi a verità l'affermazione, del Consigliere Dujany, che non si è fatto niente per la soluzione del problema delle acque termali di Pré St. Didier.
Si potrà obiettare, egli dice, che quanto si è fatto è ancora poco, perché ancora non è stato realizzato il nuovo Stabilimento con piscina, da tutti auspicato e sognato, ma comunque qualche cosa è stato fatto.
Osserva che, prima di attuare il nuovo Stabilimento, è opportuno conoscere l'esito delle indagini fatte esperire dall'Assessore Chantel e tuttora in corso, indagini volte ad accertare l'utilità terapeutica delle acque in questione.
Comunica che nel prossimo autunno saranno fatte anche, come già detto dall'Assessore Chantel, prove e cure pratiche sul posto.
Dichiara, in proposito, che è destituita di fondamento la voce secondo cui dovrebbero giungere a Pré St. Didier, per cure con le acque termali, persone affette da malattie contagiose, ciò che costituirebbe un pericolo per la salute pubblica, per gli abitanti del Comune e per i villeggianti.
Dà assicurazione che la popolazione nulla ha da temere, perché non verranno mai fatte affluire a Pré St. Didier, per cure con le acque, persone affette da malattie contagiose.
Conclude, affermando che è intendimento dell'Amministrazione regionale di realizzare un nuovo moderno Stabilimento delle acque termali di Pré St. Didier, non appena si potranno conoscere i risultati positivi delle indagini e delle prove attualmente in corso.
Per quanto riguarda la Casa da Gioco di St. Vincent, rileva che, allorquando l'attuale Amministrazione si è insediata al governo della Regione, da parte di qualcuno era stato fatto quasi un necrologio del Casinò de la Vallée, poiché si era affermato che il Casinò sarebbe forse stato chiuso, perché al governo della Regione vi era una Amministrazione union-social-comunista.
Osserva che, evidentemente, si era trattato di cattivi profeti, perché il Casinò non soltanto continua a funzionare, ma i suoi introiti sono notevolmente aumentati in questi ultimi due anni e, questo, a grande beneficio dell'Amministrazione regionale e, per riflesso, anche di tutti i Comuni della Valle d'Aosta.
Il Consigliere BORDON, riferendosi alle comunicazioni fatte dall'Assessore Savioz circa i miglioramenti fatti eseguire allo Stabilimento termale di Pré St. Didier dall'attuale Amministrazione, rileva che il complesso immobiliare dello Stabilimento termale di Pré St. Didier è stato acquistato dalla Regione soltanto nel 1959 e che la precedente Amministrazione, che è scaduta dal suo mandato nel maggio del 1959, non ha potuto ovviamente apportare alcun miglioramento al suddetto Stabilimento.
Dichiara che l'attuale Amministrazione avrebbe potuto, se non risolvere il problema, quanto meno accelerare i tempi per la valorizzazione delle acque termali di Pré St. Didier, facendo costruire, ad esempio, una piscina all'aperto nel prato di proprietà regionale sito dietro lo Stabilimento.
Pur ammettendo che si debba procedere per gradi, ritiene che non fosse necessario esperire le indagini disposte dall'Assessore Chantel per accertare l'utilità terapeutica delle acque termali di Pré St. Didier, perché, - egli dice - l'utilità terapeutica delle acque in questione è già comprovata dai documenti in atti che risalgono al 1870 ed al 1914.
Circa la voce secondo la quale verrebbero inviate a Pré St. Didier, per cure con le acque termali, persone affette da malattie infettive della pelle, auspica che tale voce sia destituita di ogni fondamento e rileva che, se tale voce dovesse propagarsi, apporterebbe grave danno al turismo nei Comuni di Morgex, Pré St. Didier, La Thuile e Courmayeur.
Circa l'aumento degli introiti annui dei giochi nella Casa da gioco di St. Vincent, ritiene che tale aumento sia dovuto ad un concorso di circostanze varie, quali, ad esempio, la costruzione della nuova sede della Casa da gioco con locali di gioco più ampi e rispondenti alle esigenze, l'intensificarsi delle manifestazioni extra contrattuali, la migliorata situazione economica generale e il concorso della Regione nelle spese sostenute dalla Società gerente della casa da Gioco per la costruzione di un sottopassaggio collegante la Casa da gioco all'Hôtel Billia.
Ritiene che gli introiti annui della Casa da gioco aumenteranno ulteriormente e di molto con l'apertura dei due trafori stradali del Monte Bianco e del Gran San Bernardo e con il conseguente maggiore afflusso di turisti in Valle d'Aosta.
L'Assessore CHANTEL, in risposta al rilievo fatto dal Consigliere Bordon circa le indagini in corso per l'accertamento della utilità terapeutica delle acque termali di Pré St. Didier, dichiara che tali indagini sono necessarie e pienamente giustificate perché la scienza ha compiuto passi giganteschi in questi ultimi anni e perché il termalismo moderno è ben diverso dal termalismo del 1890 e richiede analisi che una volta non erano conosciute e non si facevano.
Informa di avere avuto ultimamente un colloquio con il Prof. Benani, dell'Istituto di radiologia dell'Università di Torino, il quale gli ha assicurato che ben volentieri darà la sua collaborazione unitamente al Prof. Vidana per gli accertamenti scientifici intesi ad accertare il grado di radioattività delle acque di Pré St. Didier e se tale radioattività possa servire per la cura delle malattie reumatiche.
Precisa che è meglio ritardare di alcuni mesi, o di un anno, se occorre, la realizzazione del nuovo Stabilimento idrotermale di Pré St. Didier per poter impostare il problema su basi scientifiche e positive.
Monsieur l'Assesseur FOSSON remarque que Monsieur le Conseiller Dujany, s'adressant à la majorité, a affirmé entre autres: "Vous êtes vraiment brillants comme administrateurs des dettes... Vous Vous distinguez trop souvent dans la division des Valdôtains".
Il souligne que ce ne sont pas les ?uvres qui divisent les Valdôtains, mais que, au contraire, les ?uvres tiennent unis les Valdôtains.
On divise les Valdôtains - dit-il - quand il arrive ce qui s'est vérifié dernièrement, avant et après la période des élections communales, à La Thuile, où il y a eu un cas de corruption, et à Montjovet, où il y a eu une tentative de corruption tendant à modifier les résultats des élections dans ces deux Communes.
Ce sont ces choses-ci, ajoute-t-il, et le manque d'objectivité en tant d'autres choses qui contribuent à diviser les Valdôtains.
Il déclare qu'en citant ces cas il n'a pas entendu s'adresser à Mr. le Conseiller Dujany, mais à quelqu'un qui appartient au parti du Conseiller Dujany.
Mr. le Conseiller DUJANY déclare d'avoir pris acte des éclaircissements donnés par Mr. l'Assesseur Chantel au sujet du problème de la valorisation des eaux thermales de Pré St. Didier.
Se rapportant, ensuite, aux déclarations faites par Mr. l'Assesseur Savioz à propos du Casino de St. Vincent, il souligne que le nécrologe du Casino n'a pas été fait par des Conseillers régionaux.
Il Consigliere BONDAZ fa la seguente dichiarazione:
"Quale appartenente ad un partito che è stato accusato in questo momento da un Assessore regionale di aver tentato delle corruzioni, dichiaro che quanto affermato è assolutamente falso e che ciò verrà molto facilmente dimostrato nella sede opportuna, cioè nella sede dell'Autorità giudiziaria".
Il Consigliere VESAN, ritornando sulla questione del mutuo passivo, precisa che la minoranza non era contraria, in linea di massima, alla assunzione del mutuo, ma era contraria invece alla polverizzazione del provento del mutuo stesso.
Dichiara, infatti, che il provento di Lire 3 miliardi del mutuo, anziché essere destinato per la soluzione di problemi di interesse regionale, è diluito in piccoli importi per il finanziamento di numerose opere di non rilevante entità ed importanza.
Ricorda che anche la passata Amministrazione regionale ebbe e contrarre un mutuo passivo, di Lire 1 miliardo e 500 milioni, ma fa presente che tale somma venne impiegata per risolvere il problema delle strade regionali.
Passando al progetto di bilancio, rileva che al capitolo di spesa 160 è prevista la spesa di Lire 1.985.000.000 per l'esecuzione di lavori di pubblica utilità di carattere straordinario e particolare, con specifico riferimento al programma di lavori straordinari da finanziare con mutuo passivo.
Constata che i lavori pubblici sono quindi finanziati totalmente con il provento del mutuo e ne deduce che la normale spesa di circa seicento milioni di lire, che veniva annualmente stanziata in bilancio per il finanziamento di lavori pubblici, è stata stornata a favore di altri capitoli di spesa.
Raccomanda di prendere in considerazione la richiesta già più volte fatta ed intesa a ottenere che l'onere della manutenzione delle strade che collegano i capoluoghi di Comuni e che sono state incluse nell'elenco delle strade da classificare regionali sia assunto a carico dell'Amministrazione regionale fa presente che molti piccoli Comuni non sono in grado di far fronte, per le limitate disponibilità di bilancio, alle spese di manutenzione delle strade di collegamento di cui si tratta.
Il Presidente, FILLIETROZ, chiede se qualche Consigliere intende ancora prendere la parola per formulare osservazioni o rilievi di carattere generale sul progetto di bilancio in esame avverte che, in caso negativo, dichiarerà chiusa la discussione generale.
Il Consigliere BONDAZ, a nome del gruppo della minoranza, fa la seguente dichiarazione di voto:
"Il gruppo di minoranza, in relazione alla osservazione fatta, dichiara che voterà contro il bilancio di previsione, sia perché dal punto di vista formale ritiene che il bilancio debba essere approvato con deliberazione e perché ritiene errata la sua impostazione debitoria, sia in relazione alla destinazione delle spese straordinarie da finanziare con il provento del contraendo mutuo passivo".
Il Presidente, FILLIETROZ, constatato che nessun altro Consigliere intende formulare osservazioni di carattere generale, dichiara chiusa la discussione generale sul progetto di bilancio ed apre la discussione particolare sui singoli stanziamenti di previsione del bilancio.
Si dà atto che il Consiglio procede, quindi, all'esame e alla approvazione dei singoli capitoli dei vari titoli, capi e categorie del bilancio, su lettura data dal Presidente, Fillietroz, fornendo il Presidente della Giunta e gli Assessori competenti per materia i necessari chiarimenti ai vari Consiglieri interpellanti.
STATO DI PREVISIONE DELL'ENTRATA PER L'ESERCIZIO FINANZIARIO
1° LUGLIO 1961 - 30 GIUGNO 1962
TITOLO I - ENTRATE ORDINARIE
CATEGORIA I - ENTRATE EFFETTIVE
CAPO I - REDDITI PATRIMONIALI
Si dà atto che i capitoli dal n. 1 al n. 4 compresi sono approvati ad unanimità di voti favorevoli dal Consiglio, senza discussione.
CAPO II - TRIBUTI DELLA REGIONE:
Imposte, tasse e diritti
(art. 9 legge 29-11-1955 n. 1179)
Capitolo 5 - |
Sovrimposta provinciale sui terreni: L. 5.230.300. |
Capitolo 17 - |
Contributo consolidato in sostituzione della addizionale provinciale sui redditi agrari (art. 16 Legge 16-9-1960, n. 1014): L. 2.735.000. |
Gli Assessori FOSSON e COLOMBO informano il Consiglio che le previsioni di entrata dei due capitoli in esame risultano ridotte, in confronto alla previsione dei corrispondenti capitoli di entrata dello scorso anno, perché, con provvedimento della Giunta regionale, la sovrimposta provinciale sui terreni e il contributo consolidato in sostituzione dell'addizionale provinciale sui redditi agrari sono stati ridotti al limite minimo consentito dalla legge.
Capitolo 9 - |
Contributo scolastico in applicazione dell'art. 20 legge 16 settembre 1960, n. 1014: L. 7.000.000. |
Su richiesta del Consigliere DUJANY, l'Assessore COLOMBO fornisce chiarimenti in merito alla voce del capitolo di entrata in esame.
Si dà atto che i capitoli dal n. 5 al n. 20 compresi sono approvati ad unanimità di voti favorevoli dal Consiglio
CAPO III - REDDITI PATRIMONIALI DELLO STATO DEVOLUTI ALLA REGIONE
Si dà atto che il capitolo n. 21 è approvato ad unanimità di voti favorevoli dal Consiglio, previ chiarimenti forniti dall'Assessore COLOMBO, su richiesta dei Consiglieri DUJANY e BONDAZ.
CAPO IV - QUOTE DI TRIBUTI DELLO STATO DEVOLUTE ALLA REGIONE.
Capitolo 23 - |
Provento delle quote annue variabili di ripartizione fra lo Stato e la Regione, delle entrate erariali previste dall'art. 4 della legge 29-11-1955, n. 1179: L. 450.000.000. |
Il Consigliere DUJANY rileva che, già lo scorso anno, il provento delle quote annue variabili di spettanza della Regione era stato previsto nella cifra di Lire 450 milioni e chiede se tale cifra sia stata totalmente introitata.
Il Presidente della Giunta, MARCOZ, comunica che la Regione ha introitato a tutt'oggi la cifra di Lire 350 milioni quale provento delle quote variabili dello scorso anno, ma fa presente che la Giunta regionale ha richiesto il versamento dei rimanenti 100 milioni.
Aggiunge che la pratica è tutt'ora in corso.
Si dà atto che i capitoli n. 22 e n. 23 sono approvati ad unanimità di voti favorevoli dal Consiglio.
CAPO V - PROVENTI DIVERSI
Si dà atto che i capitoli dal n. 24 al n. 29 compresi sono approvati ad unanimità di voti favorevoli dal Consiglio, senza discussione.
CAPO VI - RIMBORSI E CONCORSI NELLE SPESE ORDINARIE
Si dà atto che i capitoli dal n. 30 al n. 33 compresi sono approvati ad unanimità di voti favorevoli dal Consiglio, senza discussione.
TITOLI II - ENTRATE STRAORDINARIE
CATEGORIA I - ENTRATE EFFETTIVE
CAPO I - ENTRATE DIVERSE
Si dà atto che i capitoli dal n. 34 al n. 36 compresi sono approvati ad unanimità di voti favorevoli dal Consiglio, senza discussione.
CAPO II - RIMBORSI E CONCORSI NELLE SPESE STRAORDINARIE
Si dà atto che il capitolo n. 37 è approvato ad unanimità di voti favorevoli dal Consiglio, previ chiarimenti forniti dall'Assessore COLOMBO, su richiesta del Consigliere DUJANY.
CATEGORIA II - ENTRATE PER MOVIMENTO DI CAPITALI
CAPO I - VENDITA DI BENI
Si dà atto che il capitolo n. 38 è approvato ad unanimità di voti favorevoli dal Consiglio, senza discussione.
CAPO II - ACCENSIONE DI DEBITI
Si dà atto che i capitoli dal n. 39 al n. 41 compresi sono approvati ad unanimità di voti favorevoli dal Consiglio, senza discussione.
CATEGORIA III - PARTITE CHE SI COMPENSANO NELLA SPESA
- Partite di giro -
Si dà atto che i capitoli dal n. 42 al n. 47 compresi sono approvati ad unanimità di voti favorevoli dal Consiglio, senza discussione.
- Contabilità speciali -
Si dà atto che i capitoli dal n. 48 al n. 57 compresi sono approvati ad unanimità di voti favorevoli dal Consiglio, senza discussione.
ALLEGATO B
STATO DI PREVISIONE DELLA SPESA PER L'ESERCIZIO FINANZIARIO
1° LUGLIO 1961 - 30 GIUGNO 1962
TITOLO I - SPESE ORDINARIE
CATEGORIA I - SPESE EFFETTIVE
ASSESSORATO DELLE FINANZE
- Consiglio regionale -
Si dà atto che i capitoli dal n. 1 al n. 3 compresi sono approvati ad unanimità di voti favorevoli dal Consiglio, senza discussione.
- Presidenza della Giunta regionale -
Si dà atto che i capitoli dal n. 4 al n. 7 compresi sono approvati ad unanimità di voti favorevoli dal Consiglio, senza discussione.
- Personale degli uffici centrali e varie -
Si dà atto che i capitoli dal n. 8 al n. 12 compresi sono approvati ad unanimità di voti favorevoli dal Consiglio, senza discussione.
- Patrimonio regionale -
Si dà atto che i capitoli dal n. 13 al n. 15 compresi sono approvati ad unanimità di voti favorevoli dal Consiglio, senza discussione.
- Personale e funzionamento degli Uffici periferici -
Si dà atto che i capitoli dal n. 16 al n. 22 compresi sono approvati ad unanimità di voti favorevoli dal Consiglio, senza discussione.
- Funzionamento degli Uffici centrali e servizi vari -
Si dà atto che i capitoli dal n. 23 al n. 30 compresi sono approvati ad unanimità di voti favorevoli dal Consiglio, senza discussione.
- Spese generali -
Si dà atto che i capitoli dal n. 31 al n. 36 compresi sono approvati ad unanimità di voti favorevoli dal Consiglio, dopo breve discussione fra i Consiglieri DUJANY, BONDAZ e l'Assessore COLOMBO in ordine ai capitoli di spesa nn. 31, 32 e 33.
- Tributi -
Si dà atto che i capitoli dal n. 37 al n. 39 compresi sono approvati ad unanimità di voti favorevoli dal Consiglio, senza discussione.
- Commissione di Coordinamento -
Si dà atto che i capitoli dal n. 40 al n. 42 compresi sono approvati ad unanimità di voti favorevoli dal Consiglio, previ chiarimenti forniti dal Presidente della Giunta su richiesta del Consigliere BONDAZ in merito alla previsione di spesa del capitolo 40.
- Fondo di riserva -
Si dà atto che i capitoli n. 43 e n. 44 sono approvati ad unanimità di voti favorevoli dal Consiglio, senza discussione.
ASSESSORATO AGRICOLTURA E FORESTE
- Servizi Agrari e Zootecnici ---
Si dà atto che i capitoli dal n. 45 al n. 50 compresi sono approvati ad unanimità di voti favorevoli dal Consiglio, senza discussione.
- Servizi Forestali -
Articolo 52 - |
Spese e contributi per il rimboschimento, per cantieri scuola e contributi per rimboschimenti volontari (legge regionale 28 settembre 1951 n. 3): Lire 50.000.000. |
Il Consigliere VESAN informa il Consiglio di essere a conoscenza che in determinate località continuano ad essere effettuati tagli abusivi di piante e raccomanda all'Assessore Fosson di voler disporre per l'intensificazione della sorveglianza nelle foreste al fine di fare cessare i tagli abusivi.
Comunica che si riserva di fornire ragguagli precisi all'Assessore Fosson in merito.
L'Assessore FOSSON, nel prendere atto della segnalazione di cui si tratta, prega i Consiglieri di voler segnalare tempestivamente all'Assessorato Agricoltura e Foreste ogni irregolarità o inconveniente di cui venissero a conoscenza; assicura che, nel limite del possibile, si provvederà per far cessare gli inconvenienti segnalati.
Riferisce, in proposito, che gli agenti forestali attualmente in forza al Corpo Forestale non sono più in numero sufficiente per assicurare il regolare funzionamento dei servizi forestali.
Informa che anche l'organico dei custodi forestali, assunti in servizio dall'Amministrazione regionale per coadiuvare gli Agenti forestali statali nell'espletamento del servizio, deve essere riveduto, perché il numero dei custodi si è notevolmente ridotto per motivi vari.
Aggiunge che non è consigliabile provvedere all'assunzione di giovani in qualità di custodi forestali se tali giovani non frequentano prima i corsi forestali anche perché i custodi forestali che non hanno frequentato i corsi forestali non sono autorizzati ad elevare contravvenzioni.
Il Consigliere DUJANY fa presente che il trattamento economico dei custodi forestali è inferiore a quello degli agenti forestali statali, il che crea un certo disagio fra le due categorie, disagio che ha riflessi negativi per il buon andamento del servizio.
L'Assessore FOSSON dichiara che quanto detto dal Consigliere Dujany è esatto, ma osserva che, purtroppo, la parificazione del trattamento economico fra gli agenti forestali regionali e statali non è di facile soluzione.
Si dà atto che i capitoli dal n. 51 al n. 55 compresi sono approvati ad unanimità di voti favorevoli dal Consiglio.
- Caccia e Pesca -
Capitolo 57 - |
Spese, sussidi e contributi per la difesa del patrimonio ittico e faunistico della Regione e per i relativi servizi: L. 4.000.000. |
Il Consigliere MONTESANO rileva che la tassa per il rilascio della licenza di caccia è stata aumentata da Lire 5.000 a Lire 8.000 e, in considerazione del fatto che i 9/10 del provento di tale tassa vengono assegnati alla Regione, propone di aumentare proporzionalmente la previsione di spesa del capitolo in esame.
L'Assessore FOSSON, preso atto della proposta fatta dal Consigliere Montesano, dichiara che era già suo intendimento di proporre l'aumento dello stanziamento in esame; ritiene, però, opportuno di attendere che pervenga dal Comitato Regionale Caccia una richiesta di aumento del contributo che la Regione concede annualmente al predetto Comitato.
Si dà atto che i capitoli n. 56 e n. 57 sono approvati dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli.
ASSESSORATO INDUSTRIA E COMMERCIO
Si dà atto che i capitoli dal n. 58 al n. 61 compresi sono approvati ad unanimità di voti favorevoli dal Consiglio, senza discussione.
ASSESSORATO AI LAVORI PUBBLICI
Capitolo 68 - |
Spese, sovvenzioni e contributi per iniziative, lavori e attrezzatura della stazione turistica e termale di St. Vincent: Lire 65.000.000. |
I Consiglieri TREVES e DUJANY propongono che la previsione dei capitoli di spesa in esame sia aumentata in misura corrispondente al 5% degli introiti annui netti derivanti alla Regione dalla gestione della Casa da Gioco di St. Vincent.
L'Assessore COLOMBO osserva che il Consiglio potrebbe stabilire, con apposita deliberazione, che l'ammontare della annua spesa da erogare sul capitolo in esame deve essere corrispondente al 5% degli introiti netti derivanti alla Regione dalla Casa da gioco di St. Vincent. Precisa, infatti, che il provvedimento consiliare riguardante la questione prevedeva la erogazione di spese annue complessivamente non superiori al limite (massimo) del 5% dei predetti introiti.
Capitolo 64 - |
Spese per la manutenzione delle strade comunali e consorziali - sgombro neve - spese accessorie: L. 50 milioni. |
Il Consigliere VESAN, premesso che gran parte delle strade comunali si trovano in uno stato di abbandono perché i Comuni interessati non hanno la possibilità di far fronte alle spese di manutenzione, richiamandosi alla proposta già fatta nella seduta odierna e in precedenti adunanze, ribadisce la necessità che l'Amministrazione regionale assuma a proprio carico le spese relative alla manutenzione e allo sgombro neve sulle strade comunali di allacciamento.
Dichiara di aver preso atto con compiacimento che la previsione di spesa del capitolo in esame è aumentata di Lire 15.000.000 in confronto alla previsione del corrispondente capitolo di spesa dello scorso anno.
L'Assessore MANGANONI dichiara che lo stanziamento del capitolo in esame è stato aumentato da Lire 35 milioni a Lire 50 milioni, perché la previsione di spesa del capitolo 62 (spese per la manutenzione delle strade regionali, ecc.), che nello scorso esercizio finanziario era di Lire 135 milioni, è stata ridotta quest'anno a Lire 120 milioni.
Circa la richiesta del Consigliere Vesan intesa ad ottenere che l'Amministrazione regionale assuma a totale suo carico le spese per la manutenzione delle strade comunali di allacciamento, rileva che l'Amministrazione regionale già provvede alla fornitura ai Comuni dei materiali di inghiaiamento per le strade pavimentate a macadam nonché alle rappezzature e alla stesa generale di pietrischetto bitumato sulle strade con pavimentazione bituminosa; fa presente che la Regione provvede, inoltre, allo sgombro delle cunette e alla manutenzione delle strade comunali in corso di classificazione a strade regionali e concorre anche nelle spese per la manutenzione di numerose altre strade comunali.
Informa che l'Amministrazione regionale provvede pure ad eseguire, in determinati casi (citandone alcuni), opere manutentive di carattere straordinario sulle strade comunali.
Osserva che la Regione potrà assumere l'onere della manutenzione delle strade comunali proposte per la classificazione a strade regionali allorquando le strade regionali Pont St. Martin - Gressoney La Trinité, Verrès - St. Jacques, Châtillon - Valtournanche - Breuil e Aymavilles - Cogne saranno classificate statali e allorquando alla manutenzione delle predette quattro strade provvederà l'ANAS.
Circa il problema dello sgombro neve, comunica che l'Amministrazione regionale provvede a proprie spese al servizio di sgombro della neve sulle strade della Val di Rhêmes, della Valsavaranche e della Valgrisanche, data l'impossibilità da parte dei Comuni interessati di provvedere, anche in parte, all'onere rilevante di tale servizio.
Informa che allo sgombro della neve sulle altre strade comunali di allacciamento provvede pure direttamente l'Amministrazione regionale richiedendo, però, piccoli contributi ai Comuni interessati a titolo di concorso nelle spese.
Il Consigliere VESAN, preso atto delle precisazioni fatte dall'Assessore Manganoni, rileva che nel 1958 sono state bitumate parecchie strade comunali e che, per contratto d'appalto, le Imprese avevano assunto l'obbligo di provvedere alla manutenzione delle strade stesse per la durata di due anni.
Comunica che gli risulta che su qualcuna di tali strade fra le quali quelle di Antey e di Torgnon, nessuna opera manutentiva è stata fatta dall'Impresa che aveva eseguito i lavori di bitumatura.
Prega l'Assessore Manganoni di invitare detta Impresa a provvedere, come da impegno assunto.
L'Assessore MANGANONI comunica di aver provveduto ad invitare l'Impresa Freydoz ad effettuare i necessari rappezzi manutentivi sulle due predette strade, ma che l'invito è rimasto sino ad ora lettera morta.
Assicura che rinnoverà l'invito all'Impresa Freydoz avvertendola che, in caso contrario, il lavoro verrà fatto eseguire direttamente dall'Amministrazione regionale mediante rivalsa delle spese a carico dell'Impresa stessa.
Segue breve discussione fra il Consigliere BERTHOD e l'Assessore MANGANONI in merito ad alcuni inconvenienti segnalati su strade comunali di Courmayeur.
Si fa menzione che prende pure parte alla discussione il Consigliere PETIGAT, il quale richiama l'attenzione dell'Assessore MANGANONI sulla necessità che l'Amministrazione regionale esegua opere di manutenzione sul tratto di strada comunale che porta al Capoluogo di Valsavaranche.
Si dà atto che i capitoli dal n. 62 al n. 68 compresi sono approvati dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli.
ASSESSORATO ALLA PUBBLICA ISTRUZIONE
Capitolo 79 - |
Spese, contributi e sussidi ai Patronati scolastici e Istituzioni scolastiche; spese per assistenza scolastica: Lire 30.000.000. |
Il Consigliere DUJANY, dopo aver premesso di ritenere che la voce "Spese per assistenza scolastica" si riferisca anche alla fornitura gratuita di libri e quaderni agli alunni delle Scuole elementari, ricorda che in una precedente seduta l'Assessore GEX diede assicurazione che avrebbe provveduto a far pervenire ai singoli Consiglieri regionali copia degli elenchi nominativi degli alunni ammessi ad usufruire di tale provvidenza, in modo che i Consiglieri potessero effettuare indagini nei Comuni delle rispettive zone per accertare se fossero stati commessi abusi nella assegnazione dei libri e quaderni.
Dichiara che a tutt'oggi gli elenchi di cui si tratta non sono pervenuti ai Consiglieri.
L'Assessore GEX osserva che le copie degli elenchi in questione comportano una notevole mole di lavoro per l'Ufficio; ritiene che si potrebbe conseguire lo stesso scopo qualora i Consiglieri che fossero a conoscenza di eventuali abusi segnalassero gli abusi stessi all'Assessorato alla Pubblica Istruzione, che disporrebbe immediatamente per l'effettuazione di indagini del caso.
Il Consigliere DUJANY fa presente che non è necessario l'invio a tutti i Consiglieri delle copie di tutti gli elenchi dei nominativi di alunni ammessi a fruire gratuitamente dei libri e dei quaderni, ma è sufficiente che l'Assessorato invii ai singoli Consiglieri le copie degli elenchi dei nominativi degli alunni beneficiari residenti nei Comuni delle rispettive zone.
Capitolo 84 - |
Spese per la Cattedra di diritto regionale istituita presso la Facoltà di giurisprudenza dell'Università degli Studi di Torino: L. 4.000.000. |
Su richiesta del Consigliere DUJANY l'Assessore GEX fornisce chiarimenti sulla voce del capitolo in esame.
Si dà atto che i capitoli dal n. 69 al n. 88 compresi sono approvati dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli.
ASSESSORATO ALLA SANITÀ ED ASSISTENZA SOCIALE
- Sanità ed Igiene -
Si dà atto che i capitoli dal n. 89 al n. 95 compresi sono approvati ad unanimità di voti favorevoli dal Consiglio, senza discussione.
- Assistenza -
Capitolo 99 - |
Spese per l'assistenza alla vecchiaia bisognosa e agli invalidi poveri colpiti da silicosi e asbestosi sprovvisti di assistenza di invalidità: Lire 47.000.000. |
Il Consigliere MONTESANO rileva che la rendita prevista dalla legge 12-4-1943, n. 455, modificata dal D.P. 20-3-1956, n. 648, non ha alcun rapporto con le condizioni economiche dell'ammalato di silicosi e asbestosi; propone che venga, quindi, soppressa nella dizione del capitolo in questione la parola "poveri".
Ricorda che, per l'attuazione della provvidenza di cui si tratta, è stata prevista nella legge istitutiva di tale provvidenza la cifra di Lire 5 milioni per l'esercizio finanziario 19591960.
Chiede se tale somma sia tuttora sufficiente o se sia previsto un aumento della spesa per il prossimo esercizio finanziario.
L'Assessore CHANTEL informa che la spesa per l'assistenza agli invalidi colpiti da silicosi e asbestosi sprovvisti di assistenza e invalidità va aumentando progressivamente e che la spesa stessa è prevista in annue Lire 7 milioni.
Dichiara di riservarsi di fornire dati precisi circa la spesa consunta a tale titolo nell'esercizio finanziario 1960-1961.
Si dà atto che i capitoli dal n. 96 al n. 106 compresi sono approvati ad unanimità di voti favorevoli dal Consiglio, previa soppressione della parola "poveri" nella dizione del capitolo n. 99.
ASSESSORATO AL TURISMO, ANTICHITÀ E BELLE ARTI
- Turismo -
Si dà atto che i capitoli dal n. 107 al n. 116 compresi sono approvati ad unanimità di voti favorevoli dal Consiglio, senza discussione.
- Antichità e Belle Arti -
Articolo 118 - |
Spese, contributi e sussidi per l'elaborazione di piani regolatori per zone di particolare importanza turistica e spese per la tutela del paesaggio: L. 20.000.000 |
Il Presidente, FILLIETROZ, rileva che, secondo quanto approvato dal Consiglio durante la discussione generale sul progetto di bilancio, la voce del capitolo 118 è modificata come segue: "Spese, contributi e sussidi per l'elaborazione di piani regolatori regionali e comunali, urbanistici e paesaggistici e per la tutela del paesaggio".
Si dà atto che il capitolo n. 117 è approvato ad unanimità di voti favorevoli dal Consiglio senza discussione e che il capitolo n. 118 è approvato dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli nella sua nuova formulazione soprariportata.
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Si dà atto che, alle ore 12,45, ultimata la discussione sui capitoli della parte "ENTRATA" e sui capitoli del Titolo I (Spese ordinarie) della parte "SPESA" del bilancio di previsione, il Presidente, FILLIETROZ, su parere concorde del Consiglio, sospende la seduta e rinvia all'adunanza pomeridiana, fissata per le ore quindici, la discussione sui rimanenti capitoli di spesa (Titolo II - Spese straordinarie) e l'approvazione, nel suo complesso, del bilancio di previsione della Regione per l'esercizio finanziario 1° luglio 1961 30 giugno 1962.
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