Oggetto del Consiglio n. 159 del 9 settembre 1963 - Verbale
OGGETTO N. 159/63 - ESAME DEL TRACCIATO E DEL PROGETTO GENERALE ESECUTIVO DELLA COSTRUENDA AUTOSTRADA QUINCINETTO-AOSTA.
Il Presidente, FILLIETROZ, dichiara aperta la discussione sull'oggetto n. 2 dell'ordine del giorno dell'adunanza concernente: "Progetto Generale della costruenda autostrada Quincinetto-Aosta, per il tratto Verrès-Aosta".
Richiama in proposito l'attenzione dei Signori Consiglieri sui seguenti atti, sui profili e sulle planimetrie del progetto trasmessi loro in copia:
"Nell'adunanza del 26 luglio 1963 il Consiglio regionale, dopo aver esaminato il progetto generale esecutivo del tronco autostradale Quincinetto-Verrés, presentato dalla Società Autostrade Valdostane per l'approvazione prima dell'inoltro all'A.N.A.S., ebbe ad approvare il seguente ordine del giorno:
"IL CONSIGLIO
preso atto del progetto generale esecutivo del tronco autostradale Quincinetto-Verrès presentato dalla Società Autostrade Valdostane (S.A.V.) per l'approvazione prima dell'inoltro all'A.N.A.S.;
si compiace
dei lavori eseguiti; considerato che le soluzioni adottate hanno tenuto conto, nei limiti del possibile, delle precedenti raccomandazioni del Consiglio e,
constatato
che la costruenda autostrada pone ulteriormente in evidenza le deficienze dell'attuale viabilità ordinaria, segnatamente della strada statale n. 26,
sottolinea
che, in mancanza di un adeguamento della rete stradale ordinaria, le popolazioni locali non potranno trarre dalla nuova autostrada, tutti i benefici che deriverebbero invece dalla sistemazione della strada statale n. 26 e
delibera
1°) - di approvare il progetto generale esecutivo presentato dalla Società S.A.V. per il tratto. Quincinetto-Verrès integrato, per quanto riguarda il raccordo del casello di Pont Saint Martin alla viabilità ordinaria, da un nuovo tronco stradale che, dipartendosi da quello attualmente previsto, sbocchi a circa cento metri a valle del centro abitato di Pont St. Martin;
2°) - di raccomandare ai progettisti, come già verbalmente assicurato dagli organi tecnici della Società S.A.V., il rispetto dei seguenti punti inerenti alla tutela del paesaggio, alle necessità della viabilità delle valli laterali e ad altre esigenze:
a) valorizzazione e rispetto della particolarità geologica del roccione esistente in località Clapey;
b) risoluzione del problema dell'accesso alla Valle di Champorcher con la previsione di un casello di uscita ad Hône e con l'adozione, di concerto con l'A.N.A.S., di un progetto che elimini i passaggi a livello attualmente esistenti e preveda la costruzione di un nuovo ponte sulla Dora Baltea;
c) spostamento a valle dell'asse dell'autostrada in modo da rispettare la prospettiva della Chiesa di Arnad;
d) rispetto, per quanto possibile, della libera visuale del concentrico di Issogne;
e) mantenimento dell'area di servizio di Arnad, come unica della parte bassa della Valle, già prevista nel progetto preliminare approvato con la deliberazione consiliare n. 168 del 14 novembre 1962;
2) mantenimento della previsione di un'area da vincolarsi per la sistemazione dei servizi derivanti dalla istituzione della Zona Franca;
3°) - di dare mandato al Signor Presidente della Giunta di insistere presso il Ministero competente affinché vengano infine realizzate le numerose e ripetute promesse in materia di viabilità ordinaria"".
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Come da intese intercorse in sede di adunanza consiliare, è stato successivamente presentato all'Amministrazione regionale, per l'esame del Consiglio prima dell'inoltro all'A.N.A.S., il progetto generale esecutivo dei successivi tronchi 2°, 3° e 4° della progettata autostrada, concernente il tratto Verrès-Aosta.
L'Ing. Venuti sarà a disposizione dei Signori Consiglieri, per ogni chiarimento necessario in merito al progetto del predetto tratto, martedì prossimo, 3 settembre 1963, presso la sede della Società Autostrade Valdostane (S.A.V.) in Aosta (Via Promis n. 2).
A tale data saranno disponibili, per ritiro o trasmissione, le copie del progetto generale esecutivo del predetto tracciato autostradale predisposte per ciascun Consigliere in allegato alla presente.
Le copie non ritirate personalmente dai Consiglieri nel giorno di martedì 3 settembre, saranno trasmesse ai Consiglieri con lettere raccomandate".
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S.A.V. - AUTOSTRADA QUINCINETTO - AOSTA
PROGETTO PRELIMINARE
QUINCINETTO AOSTA - DA KM. 0,000 A KM. 48,180
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RIELABORAZIONE DEI TRONCHI SECONDO, TERZO E QUARTO DEL PROGETTO PRELIMINARE PRESENTATO ALL'ANAS PER L'AFFIDAMENTO IN CONCESSIONE.
Premesse
1) il Progetto è stato rielaborato partendo dalla impostazione proposta dal progetto preliminare, sulla scorta dei risultati della prima fase di accertamenti esecutivi e sulla cartografia da rilievi topografici diretti (riduzione 1:5000 della restituzione aerofotogrammetrica); tenendo conto sia delle raccomandazioni formulate dagli Enti locali, che delle richieste tecniche espresse dall'ANAS.
Salvo contrario avviso della SAV, si darà immediato svolgimento alla progettazione esecutiva, con le elaborazioni dettagliate necessarie per la presentazione all'ANAS (su cartografia 1:2000, rilievi topografici di dettaglio 1:500, calcoli, computi, ecc.).
2) I tre tronchi ora in esame (rispettivamente Verrès-Ch?tillon; Ch?tillon-Nus e Nus-Aosta) completano lo sviluppo di tutta l'Autostrada in progetto, per i rimanenti 2/3 circa del tracciato: la documentazione comprende planimetrie e profilo di ciascun tronco (scala 1: 5000), con usuali indicazioni delle opere d'arte maggiori.
3) La documentazione è integrata anche da quella del primo tronco (Quincinetto-Verrès), già sottoposta in esame nello scorso luglio, completata per l'andamento altimetrico dal profilo (scala 1:5000 e 1:500). Nelle planimetrie del tronco sono puntualizzate alcune rettifiche del tracciato (tra lo svincolo Quincinetto e l'Area di servizio doganale; e tra lo svincolo di Pont St. Martin e Donnaz), che, rispettandone l'andamento approvato, assicurano le esigenze locali di impostazione delle opere d'arte maggiori e di buona percorribilità del nastro autostradale.
Per quanto alle altre raccomandazioni (roccione di Clapey; ubicazione eventuale svincolo di Hône; andamento altimetrico tra SS.26 e Stazione FF.SS. di Arnaz ed in corrispondenza alla Stazione FF.SS. di Verrès) è stato predisposto quanto necessario per l'esame in luogo delle situazioni considerate dai progettisti ed esposte agli Assessorati Regionali competenti. Deve infine rilevarsi che la soluzione per l'attraversamento della Stretta di Bard è tuttora indicativa, essendo ancora in corso i rilievi ed accertamenti particolari di soluzioni alternative.
Caratteristiche del secondo tronco
1) Il tronco Verrès-Ch?tillon comprende la tratta, certamente più impegnativa di tutta l'Autostrada, di superamento della gola di Montjovet, sino alla aperta conca di St. Vincent e Ch?tillon di così particolare valore. Dagli accertamenti esecutivi in corso di esecuzione risulta preferibile per la tratta in questione il tracciato, prevalentemente in galleria, indicato negli alleati elaborati (planimetria n. 406/13108 e profilo n.407/13109); soluzione che ha determinato l'impostazione del restante tracciato sia a valle della gola che a monte di essa; notevolmente differenziato quindi planimetricamente ed altimetricamente dal tracciato del progetto preliminare.
Il tronco inizia al casello di Verrès e termina alla Stazione di St. Vincent-Ch?tillon in prossimità all'inserimento sulla SS.26 delle circonvallazioni previste per i due centri abitati.
2) Lo sviluppo del tracciato del secondo tronco è di m. 11.300; il dislivello è di m. 100 (tra 380 e 480 m. s.l.m.); la pendenza media 0,9 (pendenza massima 4% solo per brevi livellette all'aperto; e circa dell'uno per cento in galleria). Raggio minimo m. 500.
3) Il tracciato a valle della Gola di Montjovet si sviluppa sul fondo-valle, praticamente in orizzontale, parte in sponda sinistra e parte in destra attraversando quattro volte la Dora Baltea ed affronta le gallerie della gola in sinistra Dora affiancandosi qui all'attuale tracciato della S5.26 alla periferia dell'abitato di Montjovet.
L'attraversamento della gola comporta due gallerie (1090 e 610 m.) e due opere d'arte maggiori sulla Dora (complessivamente m. 365), sino allo sbocco a monte, in località Ponte delle Capre, a quota non superiore a 425 m. s.l.m.
Il tracciato a monte della gola si porta in destra Dora sollevandosi decisamente sul fondovalle, e riattraversa il fiume in corrispondenza dell'abitato di Taus con un dislivello di 30 m. sull'alveo; può così affrontare convenientemente anche il sorpasso in sponda sinistra della sede ferroviaria e lo svolgimento più a monte sulla conca di Glerea sino al pianoro della Stazione di St. Vincent- Ch?tillon.
In questa tratta quanto meno sino all'attraversamento di Taus, deve rilevarsi la indubbia soggezione agli eventi climatici invernali: particolarmente nelle opere d'arte, del resto prevalenti come sviluppo, saranno previsti impianti e servizi necessari ad assicurare la sicura percorribilità.
Caratteristiche del terzo tronco
1) Il tronco Châtillon-Nus è obbligato (come il successivo quarto tronco) all'orientamento della valle, ormai decisamente est-ovest: le difficoltà evidenti, di morfologia e stabilità, del fiancovalle settentrionale, indicano come preferibile un tracciato di fondovalle, intersecante l'andamento della Dora per evitare i punti e le conoidi meno affidanti del fiancovalle.
Il tracciato del tronco corrisponde sotto questo riguardo alla impostazione del progetto preliminare, soprattutto nella prima parte.
Il tronco inizia alla Stazione di St. Vincent-Châtillon e termina al casello di Nus.
2) Lo sviluppo del tracciato del terzo tronco è m. 12700; il dislivello è di m. 48 (tra 480 e 528 m. s.l.m.); la pendenza media di 0,4% (pendenza massima 3,9% in brevissime livellette all'aperto; 2% nell'unica e breve galleria rettilinea); raggio minimo m. 750.
3) Nella prima parte del tracciato, sotto Châtillon, considerazioni di morfologia e stabilità hanno condotto ad abbreviare la sola galleria del tronco (ridotta a 350 m. sotto lo sperone morenico di Garin); e ad appoggiarsi prima al fianco-valle di Pontey in sponda destra, con ponte-viadotto che sorpassa la sede ferroviaria e il fiume Dora:
Dopo Pontey il tracciato corrisponde a quello del progetto preliminare sino alla conoide di Champagne; nella parte terminale sino a NUS, sempre considerazioni di morfologia e stabilità hanno condotto a seguire il fondovalle rettilineo e pianeggiante sino all'abitato di Crêtes.
Il casello di Nus viene raggiunto inserendosi alla periferia dell'abitato lungo la sede ferroviaria.
Il tracciato del tronco comporta come opere d'arte maggiori principalmente gli attraversamenti del f. Dora, i numero di sei; due di questi (sotto Châtillon e di fronte a Chambave) sono caratterizzati da opere d'arte di rilievo anche nei tratti di accesso; ponte sul t. Marmore, galleria di Garin e viadotto verso Pontey per il primo; marcata obliquità e notevoli scavi per il secondo, aspetto che rende molto obbligata la giacitura del tracciato nella piana fronteggiante la Stazione FF.SS. di Chambave.
Caratteristiche del quarto tronco
1) Il tronco Nus-Aosta, sempre in netto orientamento est-ovest, si svolge ancora in fondovalle, ed anzi lungo sponda destra della Dora da St. Marcel. A questa impostazione, differenziata da quella del progetto preliminare, hanno condotto sia le considerazioni di stabilità e morfologia del versante settentrionale della valle, sia la ubicazione plano-altimetrica della Stazione terminale di Aosta.
2) Lo sviluppo del tracciato del quarto tronco è di m. 7000; il dislivello di m. 12 (tra 528 e 540 m. s.l.m.); la pendenza media 0,17%; nessuna particolarità plano-altimetrica; raggio minino m. 750.
3) Il tracciato del tronco attraversa due volte il f. Dora, per appoggiarsi al pianeggiante fiancovalle di St. Marcel; nelle opere d'arte vanno rilevati il sorpasso della sede ferroviaria sotto Nus, l'attraversamento pensile presso lo stabilimento di St. Marcel e il sorpasso della strada Villefranche-Brissogne.
La Stazione terminale di Aosta è ubicata nella zona pianeggiante sotto la SS. 26 di fronte alla località l'Elise: senza difficoltà di ampliamento e rettifica della stessa SS. 26 oltre il Km. 65, dove avranno termine i raccordi di collegamento dell'autostrada.
4) in considerazione dello spostamento a fondovalle (rispetto al progetto preliminare) del tracciato del quarto tronco, il tracciato stesso, tra St. Marcel e Villefranche, risulta evidentemente molto vincolato (sia planimetricamente che altimetricamente); ed altresì vincolante nei riguardi dei centri abitati; interessati, specialmente Villefranche (Quart). Per ogni opportuna considerazione è quindi indicata, negli elaborati planimetria e profilo, la alternativa di una variante chiaramente più libera, appoggiata sempre, dopo St. Marcel, alle modeste inclinazioni delle conoidi sottostanti Brissogne.
Con lo spostamento del secondo attraversamento Dora da St. Marcel a monte di Villefranche, la area della Stazione terminale di Aosta e l'ubicazione dell'inserimento dei raccordi alla S.S. 26 al Km. 65 permane immutata.
Milano, 30 agosto 1963
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Il Consigliere BARONE osserva che il progetto del primo tronco, approvato dal Consiglio il 26 luglio scorso, ha subito delle modifiche difformi dalle indicazioni date dal Consiglio stesso.
Rileva, inoltre, che il progetto del secondo tronco presenta delle varianti sostanziali rispetto alla progettazione iniziale, varianti che sono state apportate senza sentire il parere delle Amministrazioni Comunali interessate e senza l'approvazione del Consiglio di Amministrazione della Società Autostrade Valdostane.
I Consiglieri NICCO Anselmo e VALLINO si associano a quanto sopra e si raccomandano che il tracciato dell'autostrada tenga conto dell'esigenza di salvaguardare al massimo i terreni coltivabili.
Il Presidente della Giunta, MARCOZ, dà lettura di due lettere pervenutegli dal Sindaco di Donnaz e da un gruppo di agricoltori dello stesso Comune, che protestano per l'allontanamento del tracciato dell'autostrada dalla riva destra della Dora.
L'Assessore all'Agricoltura e Foreste, FOSSON, fa una lunga disamina sui motivi che possono avere portato a varianti nelle scelte del tracciato e concorda sull'opportunità che la sede autostradale sia il più possibile vicina all'alveo della Dora Baltea.
Il Consigliere PALMAS fa presente che la Società Autostrade Valdostane ha agito correttamente nel mettere a disposizione dei Consiglieri le copie dei progetti; fa presente, inoltre, che, probabilmente, molte delle varianti apportate al tracciato iniziale sono state determinate da motivi tecnici e finanziari e dalla necessità di realizzare l'opera entro breve termine.
Il Consigliere BORDON critica l'avvenuta modifica del progetto, già approvato dal Consiglio, relativo al primo tronco Quincinetto-Verrès.
Dopo un breve intervento del Presidente della Giunta, MARCOZ, ed una precisazione dell'Assessore al Turismo, SAVIOZ, il Consigliere PAGE esprime il suo avviso sulla collocazione dei caselli di Châtillon, Nus ed Aosta, nonché dell'area di servizio. Dichiara, infine, di essere favorevole ad una soluzione che preveda un tracciato collinare.
Il Consigliere BARONE fa presente l'opportunità che il tracciato sia scelto con cura, tenendo anche conto del fatto che la strada deve essere panoramica, in modo da invogliare il viaggiatore a fermarsi oppure a ritornare in Valle d'Aosta. Osserva che non si può rischiare di compromettere, con decisioni affrettate, un'opera che rimarrà nei secoli.
Il Consigliere GUGLIELMINETTI annuncia il suo voto favorevole al progetto, in quanto egli ritiene che lo stesso debba essere realizzato con urgenza.
Il Consigliere MONTESANO invita il Consiglio a bandire le polemiche e ad affrontare con serietà il problema dell'autostrada, che deve essere realizzata con ogni possibile urgenza.
Dopo una breve precisazione dell'Assessore all'Agricoltura e Foreste, FOSSON, í Consiglieri DUJANY, TREVES e VESAN si dichiarano favorevoli sia alle prospettata soluzioni di tracciato del tratto Verrès-Aosta, sia alla dislocazione dei caselli e raccomandano che, in sede di esecuzione delle opere, siano adottati tutti gli accorgimenti possibili per evitare il verglas nei tratti soggetti al gelo.
Il Presidente del Consilio, FILLIETROZ, invita quindi l'Ing. Venuti a fornire le delucidazioni richieste.
L'Ing. VENUTI illustra tutto il tracciato autostradale ed enuncia dettagliatamente i vari motivi che ne hanno determinato la scelta. In Particolare, mette in risalto la necessità di rispettare le esigenze di un'autostrada che deve essere scorrevole e fluida, pur tenendo conto di determinati passaggi obbligati, imposti dalla natura dei luoghi, nonché del rispetto delle opere preesistenti (ferrovia - strada statale - oleodotto, elettrodotti, ecc.).
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Si dà atto che, alle ore dodici e minuti quaranta, il Presidente, FILLIETROZ, sospende la seduta e rinvia la continuazione della discussione sull'argomento in esame alle ore quindici di oggi.
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