Oggetto del Consiglio n. 27 del 18 gennaio 1964 - Verbale

OGGETTO N. 27/64 - RATIFICA DI DELIBERAZIONI ADOTTATE DALLA GIUNTA REGIONALE IN VIA D'URGENZA.

Il Presidente, MARCOZ, invita il Consiglio ad esaminare e a ratificare i provvedimenti deliberativi adottati dalla Giunta regionale in via d'urgenza, salvo ratifica del Consiglio, come da elenco e copie dei provvedimenti stessi trasmessi ai Signori Consiglieri.

Dichiara aperta la discussione e chiede se qualche Consigliere intenda fare osservazioni o chiedere chiarimenti in merito ai provvedimenti di cui si tratta, in sede di esame dei provvedimenti stessi.

Il Presidente della Giunta, CAVERI, ed i singoli Assessori, su richiesta di alcuni Consiglieri, forniscono informazioni e chiarimenti in merito alle varie deliberazioni.

In particolare si dà atto delle osservazioni e dei rilievi formulate in ordine alle seguenti deliberazioni:

Deliberazione n. 1195 in data 9.10.1963:

Il Consigliere DUJANY, premesso che la deliberazione di cui si tratta concerne la concessione di un contributo straordinario di L. 15.000.000 al Comune di Aosta nelle spese per maggiori lavori per le opere complementari della nuova strada di circonvallazione Nord della Città di Aosta, opere per le quali fu già concesso dall'Amministrazione Regionale un contributo di Lire 48 milioni, chiede all'Assessore Manganoni se possa fornire chiarimenti, più dettagliati di quelli già risultanti nelle premesse della deliberazione di Giunta in esame, in merito alla consistenza dei lavori che devono essere finanziati con il nuovo contributo straordinario di Lire 15 milioni.

Chiede, inoltre, se il criterio a cui si è ispirata la Giunta Regionale nel deliberare un secondo intervento finanziario a favore del Comune di Aosta nelle spese per il finanziamento delle opere sopra menzionate sarà seguito anche per altri Comuni che venissero a trovarsi in analoghe condizioni e necessità del Comune di Aosta.

L'Assessore MANGANONI dichiara di non essere in grado di rispondere dettagliatamente alle richieste fattegli dal Consigliere Dujany perché, - trattandosi di lavori eseguiti a cura della ANAS e del Comune di Aosta -, dovrà prima esaminare la documentazione relativa a tali lavori, documentazione che trovasi negli uffici dell'Assessorato ai Lavori Pubblici.

Riferisce brevemente sui precedenti dei lavori stradali in questione, informando che, in sede di esecuzione dei lavori di costruzione della strada di circonvallazione Nord della Città di Aosta, l'ANAS ha modificato il progetto della strada aumentando la larghezza della sezione stradale, inizialmente prevista in soli metri 9,50, a metri 10,50; rileva, pertanto, che anche le opere complementari alla cui esecuzione deve provvedere il Comune di Aosta, - tramite la stessa Impresa aggiudicataria dei lavori principali, - devono necessariamente essere ampliate in base alle maggiori misure definitive della larghezza della strada stessa, con conseguenti maggiori spese, ammontanti a complessive Lire 16.500.000.

Precisa che maggiori lavori vengono eseguiti contemporaneamente ai lavori principali di costruzione della strada di circonvallazione e fa presente che, su richesta sul Comune di Aosta, la Giunta ha concesso in via d'urgenza al predetto Comune un ulteriore contributo straordinario per il finanziamento della maggior spesa di cui si tratta.

Il Consigliere BENZO ritiene che l'esecuzione dei maggiori lavori conseguenti all'allargamento della sezione stradale, da metri 9,50 a metri 10,50, dovrebbe comportare una spesa aggirantesi dai 4.700.000 ai 5.500.000 di lire, cifra che è di molto inferiore a quella concessa dalla Giunta al Comune di Aosta a titolo di secondo contributo straordinario.

Prega l'Assessore Manganoni di fornire chiarimenti al riguardo.

L'Assessore MANGANONI rileva che sulla spesa ha influito indubbiamente anche il notevole aumento dei costi dei materiali e della mano d'opera verificatosi in questi ultimi mesi.

Prega il Consigliere Benzo di voler passare presso l'Ufficio Tecnico Regionale per i chiarimenti richiesti, assicurandolo che sarà informato dettagliatamente sulla consistenza e sul costo dei lavori.

Il Consigliere DUJANY rileva che la somma erogata in totale al Comune di Aosta a titolo di contributo nelle spese per i lavori di cui si tratta ammonta a complessive Lire 63 milioni, cifra che è assai rilevante; pertanto, ritiene che, per poter procedere alla ratifica della deliberazione di Giunta in esame, debbano essere dati al Consiglio i più dettagliati chiarimenti già richiesti.

Propone quindi che il Consiglio rinvii ad altra adunanza consiliare la ratifica della deliberazione di Giunta di cui si tratta, in attesa di ulteriori notizie in merito alla deliberazione stessa.

Si dà atto che il Consiglio concorda, unanime, sulla proposta del Consigliere Dujany.

Deliberazione n. 1242 in data 16.10.1963: (Lavori di costruzione della fognatura di Pollein - 2° tronco. Approvazione di perizia suppletiva. Approvazione di spesa).

Il Consigliere CHABOD chiede chiarimenti sulla situazione dei lavori di costruzione della fognatura del Comune di Pollein.

L'Assessore MANGANONI informa che i lavori relativi alla costruzione della fognatura di Pollein, suddivisi in tre tronchi, sono stati eseguiti in parte, su tutti i tre tronchi suddetti.

Precisa, per quanto concerne il secondo tronco, che il progetto dei lavori è stato modificato parzialmente perché la fognatura, in un tratto, non aveva la pendenza necessaria; precisa, inoltre, che i lavori sono stati sospesi anche perché un privato si era rifiutato di lasciare passare la fognatura attraverso un terreno di sua proprietà.

Circa il terzo tronco, informa che, subito dopo la posa dei tubi, i lavori sono stati sospesi a causa del freddo e riprenderanno non appena possibile.

Riferisce che i lavori di costruzione della fognatura di Pollein comporteranno, a quanto si prevede, una maggiore spesa di Lire 2 milioni, giustificata dai maggiori lavori da eseguire in seguito alla modifica del progetto per il secondo tronco e alla costruzione di un maggiore tratto di fognatura in conseguenza dello sviluppo edilizio verificatosi in questi ultimi due anni a Pollein.

Il Consiglio prende atto.

Deliberazione n. 1279 in data 16.10.1963: (Concessione al Comitato Regionale per la Caccia di un contributo di Lire 10.000.000 nelle spese per il funzionamento del Comitato stesso per l'anno venatorio 1963/1964).

Il Consigliere BONICHON dichiara che, a parere dei Consiglieri del Gruppo Liberale, il contributo di Lire 10 milioni concesso al Comitato Regionale per la caccia non è sufficiente per il potenziamento e lo sviluppo delle iniziative demandate al Comitato Regionale Caccia con legge 15.5.1953 n. 1.

Propone che il contributo sia aumentato sino a Lire 18 milioni.

L'Assessore FOSSON fa presente che la proposta fatta dal Consigliere Bonichon esula dall'argomento in discussione concernente la ratifica della deliberazione di Giunta in esame; precisa che nel bilancio di previsione della Regione è stanziato per il Comitato Regionale Caccia un contributo di Lire 10 milioni.

Fa presente che, qualora dovesse pervenire all'Amministrazione Regionale una domanda del predetto Comitato per l'aumento del contributo di cui si tratta, la domanda sarà sottoposta all'esame e alla decisione del Consiglio.

Il Consigliere PEDRINI chiede che l'Assessore Fosson esprima il suo parere in merito alla proposta in aumento del contributo a favore del Comitato Regionale Caccia.

L'Assessore FOSSON dichiara che non intende rispondere ora alla domanda rivoltagli dal Consigliere Pedrini perché ne seguirebbe una discussione che porterebbe via molto tempo.

Ripete che il Consiglio sta esaminando i provvedimenti adottati dalla Giunta in via d'urgenza e sottoposti a ratifica, rilevando che la proposta dei Consiglieri del Partito Liberale potrà eventualmente essere presa in esame e discussa in sede di approvazione del bilancio di previsione del prossimo esercizio finanziario.

Aggiunge che non è escluso che, in tale occasione, il Consiglio decida di aumentare la misura di tale contributo.

Il Consigliere PEDRINI dichiara che, unitamente al collega Bonichon, voterà contro la ratifica della deliberazione di Giunta in esame, non avendo l'Assessore Fosson fatto conoscere il suo punto di vista in merito all'aumento del contributo in questione.

Segue breve discussione fra il Consigliere PEDRINI, l'Assessore FOSSON, il Presidente MARCOZ ed il Presidente della Giunta, CAVERI, il quale ultimo osserva che sarebbe cosa illogica se i Consiglieri del gruppo consiliare Liberale, - i quali hanno proposto l'aumento del contributo da Lire 10 milioni a Lire 18 milioni -, votassero contro la ratifica del provvedimento di Giunta di cui si tratta.

Il Consigliere LUSTRISSY chiede precisazioni circa l'ammontare della somma destinata per il ripopolamento della selvaggina, circa le zone interessate al ripopolamento e circa la specie di selvaggina da ripopolare.

L'Assessore FOSSON fa presente di non essere in grado di rispondere alle domande del Consigliere Lustrissy perché la destinazione e l'erogazione di fondi per quanto riguarda il ripopolamento della selvaggina sono di competenza del Comitato Regionale per la caccia di cui fanno parte anche rappresentanti dell'Amministrazione Regionale.

Il Consiglio prende atto.

Deliberazione n. 1470 in data 30.10.1963: (Lavori di costruzione di un ponte sul torrente Lys, nel capoluogo del Comune di Gressoney La Trinité. Approvazione di perizia suppletiva. Approvazione di spesa).

Il Consigliere BENZO rileva che, dalle premesse della deliberazione in esame, risulta che l'impalcato del ponte, costruito sul torrente Lys, previsto in progetto a travatura normale «riduceva sensibilmente la luce netta tra il pelo libero dell'acqua e l'intradosso dell'impalcato, con grave pericolo in caso di piena o alluvioni».

Fa presente che il tecnico progettista dell'opera, conoscendo la zona e la portata variabile di acqua del torrente Lys, avrebbe dovuto prevedere una quota libera, fra l'alveo del torrente e il ponte, tale da assicurare il regolare deflusso delle acque anche in caso di piene o di alluvioni.

Esprime la sua meraviglia per il fatto che il progetto di tale ponte abbia avuto l'approvazione dell'Ufficio Tecnico Regionale e chiede all'Assessore Manganoni precisazioni in merito.

L'Assessore MANGANONI fa presente che la quota dell'alveo del torrente Lys varia sensibilmente da un anno all'altro, raggiungendo talvolta una quota che si aggira anche sui 50-80 cm.; ritiene che il progettista dell'opera abbia fatto le misurazioni quando il livello dell'alveo era più basso, incorrendo così nell'inconveniente rilevato dal Consigliere Benzo.

Informa che fu il Sindaco del Comune di Gressoney La Trinité a segnalare, in sede di esecuzione dei lavori di costruzione del ponte, la necessità di aumentare la luce netta tra il pelo libero dell'acqua e l'intradosso dell'impalcato, al fine di garantire un normale deflusso delle acque torrentizie.

Precisa che la Giunta, aderendo alla richiesta motivata del Sindaco, ha stabilito, su proposta dell'Ufficio Tecnico Regionale, di provvedere in sede esecutiva alla costruzione di un solettone in cemento armato precompresso alleggerito e di limitato spessore, nonché di provvedere all'abbassamento del letto del torrente Lys nel tratto interessato dal ponte.

Il Consigliere BENZO prende atto delle precisazioni fatte dall'Assessore Manganoni e raccomanda che, in avvenire, l'Ufficio Tecnico Regionale accerti, in sede di esame e controllo dei progetti di costruzioni di ponti, che la luce netta tra il pelo libero dell'acqua e il ponte sia tale da assicurare il regolare deflusso delle acque anche in caso di piene o di alluvioni.

Il Consiglio prende atto.

Deliberazione n. 1705 in data 20.11.1963: (Apertura di Centri di lettura per l'anno scolastico 1963/1964. Approvazione ed impegno di spesa).

Su richiesta del Consigliere LUSTRISSY, l'Assessore ANDRIONE fornisce chiarimenti in merito ai 18 Centri di lettura di cui è stata autorizzata la riapertura per l'anno scolastico 1963/1964 nei vari Comuni della Valle con la deliberazione in esame.

Il Consiglio prende atto.

Deliberazione n. 2030 in data 13.12.1963: (Autorizzazione al Presidente della Giunta Regionale ed all'Assessore dei Lavori Pubblici a proporre querela contro la Tipografia Valdostana e contro terzi per la stampa e la diffusione di un opuscolo di propaganda elettorale diffamatorio nei confronti dell'Amministrazione Regionale nonché per costituirsi parte civile nei procedimenti penali per risarcimento danni).

Il Consigliere BIONAZ fa presente che la ratifica del provvedimento deliberativo adottato dalla Giunta comporta l'eventuale assunzione a carico dell'Amministrazione Regionale delle spese di giudizio in caso di esito sfavorevole del processo.

Ritiene quindi opportuno che il Consiglio esamini attentamente la questione prima di approvare la ratifica della deliberazione di Giunta.

Rileva che la frase incriminata è contenuta in un opuscolo di propaganda elettorale nel quale, con riferimento al ponte Colombit, costruito sul torrente Lys in Comune di Fontainemore, si leggono le seguenti parole: "si è dovuto perciò costruire una rampa ripida la quale rende più disagiato l'imbocco del ponte già difficile per una ignobile curva".

Osserva che segue nell'opuscolo la frase incriminata: "alla fine dell'anno si è dato al progettista (compagno), impiegato della Regione, un premio di produzione di Lire 2 milioni ! ! !".

Passando ad esaminare tale frase, osserva anzitutto che il reato che si vuole contestare alla Tipografia Valdostana è quello di "calunnia diffamatoria", reato che non esiste nel Codice penale che contempla, invece, la calunnia e la diffamazione.

Fa presente che nell'articolo 368 del Codice penale, sotto la voce "calunnia" si legge: "Chiunque, con denunzia, querela, richiesta o istanza, anche se anonima o sotto falso nome, diretta alla Autorità giudiziaria, o ad un'altra Autorità che a quella abbia obbligo di riferirne, incolpa di un reato taluno che egli sa innocente, ovvero simula a carico di lui le tracce di un reato ... ".

Osserva che nella frase incriminata non si accenna a denunzia, né a querela, né a richiesta o a istanza, per cui non ravvisa gli estremi per una querela per calunnia, reato che si estrinseca in una formulazione ben precisa.

Ritiene che non si possa parlare di diffamazione perché la critica di un'opera pubblica da parte dei cittadini è consentita in quanto i cittadini hanno il diritto di esprimere il loro parere.

Non ritiene, quindi, che si possa parlare di diffamazione anche se si è scritto che alla fine dell'anno si è dato al progettista (compagno) impiegato della Regione un premio di produzione di Lire 2 milioni.

Osserva che l'Amministrazione pubblica, se è soddisfatta delle prestazioni di un suo funzionario, può benissimo corrispondergli a fine anno un premio di produzione e che, d'altra parte, non risulta dalla frase incriminata che il premio di cui si parla sia stato corrisposto con riferimento all'opera pubblica in questione.

Riferisce poi che non risulta se il progettista e il direttore dei lavori siano la stessa persona.

Osserva che bisogna tenere in considerazione il fatto che la frase incriminata è scritta in un opuscolo di propaganda elettorale e ricorda che durante la campagna elettorale non tutti gli oratori misurano sempre le dichiarazioni che fanno.

Fa ancora notare che si è ormai a tre mesi dalle elezioni regionali e, quindi, sarebbe auspicabile che si creasse un clima distensivo.

Osserva poi che non si conosce il nome della persona che ha redatto l'opuscolo per cui la querela è, praticamente, diretta contro un tipografo o contro il Direttore della Tipografia Valdostana che non sono coperti dalla immunità parlamentare e che non hanno la possibilità di beneficiare di una amnistia a prossima data.

Ritiene che non sia, quindi, il caso di agire con tanta severità contro le suddette due persone querelandole per calunnia diffamatoria per aver stampato un opuscolo di cui non sanno forse neanche chi sia l'autore.

Ritiene che il Presidente della Giunta Regionale e l'Assessore ai Lavori Pubblici non possano e non debbano sentirsi menomati nel loro decoro per una frase così vaga, che non riveste alcun carattere diffamatorio e di calunnia.

Conclude, chiedendo che il Consiglio non approvi la proposta di ratifica della deliberazione di cui si tratta.

Il Consigliere PEDRINI informa di aver preso visione dell'opuscolo in questione e di aver constatato che alla frase incriminata segue un rilievo di carattere tecnico, in ordine al ponte, rilievo che dichiara di condividere per varie ragioni che illustra.

Chiede quindi all'Assessore Manganoni di precisare se sia stato effettivamente corrisposto un premio al tecnico che ha progettato il ponte.

Dichiara di non voler entrare nel merito della questione, non conoscendo la Tipografia Valdostana e ritiene che non sia il caso che l'Amministrazione Regionale sporga querela contro la Tipografia Valdostana in quanto la questione potrebbe essere convenientemente risolta con una ritrattazione o una rettifica da parte della Tipografia stessa ed anche perché le persone che vengono incolpate sono il Direttore ed eventualmente il tipografo, dato che non risulta chi sia l'autore dell'opuscolo.

Il Presidente, MARCOZ, dopo avere rilevato che la perorazione fatta dal Consigliere Pedrini a favore della Tipografia Valdostana è stata assai commovente, chiede ai Consiglieri se si sentirebbero onorati di appartenere ad una Amministrazione che commetta il reato che nel Codice penale è chiamato "peculato", tale essendo il reato in cui incorrerebbe un Amministratore pubblico distribuendo denaro nel modo che è detto nella frase incriminata.

Osserva che chi accusa un Amministratore pubblico di peculato è un calunniatore se l'accusa risulta infondata.

Rileva che non rientra nella competenza del Presidente della Giunta la facoltà di decidere in merito al ritiro della querela, perché tale diritto compete al Consiglio Regionale.

Il Consigliere PEDRINI, pur concordando su quanto detto dal Presidente, Marcoz, ribadisce il proprio punto di vista ed insiste affinché la Giunta ed il Consiglio esaminino la possibilità di ritirare la querela sulla base di una ritrattazione della frase incriminata.

L'Assessore MANGANONI, premette che non intende entrare nel merito delle questioni di carattere tecnico concernenti il ponte di Colombit sul torrente Lys e che intende riferirsi soltanto alla frase "alla fine dell'anno si è dato al progettista (compagno), impiegato della Regione, un premio di produzione di Lire 2 milioni"; dichiara quindi quanto segue:

1°) il progettista del ponte non è un dipendente dell'Amministrazione Regionale;

2°) il progettista è stato nominato dal Comune di Fontainemore con regolare deliberazione ed è stato pagato dal predetto Comune, previa regolare deliberazione di liquidazione della parcella;

3°) nessun premio di produzione di Lire 2 milioni è stato corrisposto dall'Amministrazione Regionale ad un dipendente regionale.

Il Consigliere BORDON fa presente che, secondo quanto gli risulta, il ponte costruito sul torrente Lys, in Comune di Fontainemore, ha dato motivo a parecchie critiche nella vallata di Gressoney, come è stato confermato dal Consigliere Pedrini.

Chiede all'Assessore Manganoni di voler precisare chi è stato il progettista dell'opera e chi era il Direttore dei lavori, al fine anche di vedere se non vi sia qualche responsabilità da parte della Amministrazione Regionale nella esecuzione dell'opera, dal momento che nell'opuscolo si legge che "...si è dovuto perciò costruire una rampa ripida, la quale rende più disagevole l'imbocco del ponte già difficile per una ignobile curva. Alla fine dell'anno si è dato al progettista".

Chiede pure se al Direttore dei lavori siano stati corrisposti premi di produzione per le prestazioni fatte nell'anno.

Il Presidente della Giunta, CAVERI, sottolinea anzitutto l'opportunità che i Consiglieri che prendono la parola evitino di fare dichiarazioni che esulano dall'argomento in discussione.

Precisa quindi che nell'opuscolo di cui si tratta erano pubblicate due fotografie di cui una riproducente il ponte di Avise e l'altra riproducente il ponte sul Lys, in Comune di Fontainemore, con l'annotazione che il ponte di Avise era bello ed era stato costruito al tempo dell'Amministrazione Regionale Democristiana, mentre il ponte sul Lys era brutto ed era stato realizzato al tempo dell'Amministrazione Regionale Union-Social-Comunista.

Dichiara, in proposito, che l'affermazione secondo cui il ponte di Avise sarebbe stato realizzato al tempo dell'Amministrazione Regionale Democristiana non corrisponde al vero, perché detto ponte è stato progettato e costruito nel periodo 1949/1954, cioè durante la seconda legislatura in cui la carica di Presidente della Giunta era da lui ricoperta.

Dichiara di essere spiacente di dover precisare che, in sede di Giunta, il progetto di costruzione del ponte di Avise, così come è stato realizzato, era stato avversato dagli Assessori democristiani i quali erano favorevoli ad un altro progetto che prevedeva la costruzione di un ponte di vecchio tipo; precisa di essersi, allora, unitamente al compianto Assessore Prof. Deffeyes e all'Assessore Fosson, strenuamente battuto per fare approvare il progetto (che infine è stato adottato per il ponte di Avise.

In merito al rilievo fatto dal Consigliere Bionaz, - concernente la inesattezza della dizione "... della diffusione della calunnia diffamatoria ...", - fa presente che, intendendo essere aderente alla realtà delle cose ed anche alla realtà giuridica, non ha alcuna difficoltà a riconoscere che effettivamente nel testo della deliberazione sarebbe stato più esatto dire: "... della diffusione della notizia diffamatoria ...", anziché "... della diffusione della calunnia diffamatoria ...".

Per quanto riguarda la questione, sollevata pure dal Consigliere Bionaz, se la frase incriminata "alla fine dell'anno si è dato al progettista (compagno), impiegato della Regione, un premio di produzione di Lire 2 milioni" abbia o meno un contenuto diffamatorio, osserva che spetta al Tribunale pronunciarsi in merito e non già ai Consiglieri regionali.

Informa che progettista del ponte sul torrente Lys, in Comune di Fontainemore, è stato l'Ing. Franco Binel, il quale, - egli dice -, non risulta essere un "compagno", né un impiegato della Regione.

Precisa che, dall'insieme degli elementi risultanti dalla frase incriminata, traspare evidente un malizioso intento di offendere la reputazione dell'Assessore ai Lavori Pubblici.

Dopo aver rilevato che si è parlato di una sua ipersensibilità in questa circostanza, fa presente che, se vi è una ipersensibilità in questo campo, non è certamente una ipersensibilità a titolo suo personale, - in quanto non faceva parte dell'Amministrazione Regionale allorquando fu progettato e costruito il ponte sul Lys -, ma di ipersensibilità nei riflessi dell'Amministrazione Regionale, che non deve essere offesa non deve essere additata al disprezzo dell'opinione pubblica come se fosse una Amministrazione del tipo, ad esempio, di quella del monopolio delle banane.

Ipersensibilità quindi, - egli dichiara -, per difendere il buon nome dell'Amministrazione Regionale, buon nome che dovrebbe anche stare a cuore ai Consiglieri della opposizione.

Fa presente di aver esposto la questione nei suoi termini esatti per cui non vi è più motivo di rispondere alla domanda rivolta all'Assessore Manganoni dal Consigliere Bordon ed intesa a conoscere il nome del Direttore dei lavori; infatti, nella frase incriminata si parla del "progettista (compagno) impiegato della Regione", che ha avuto un premio di produzione di Lire 2 milioni, e non già del Direttore dei lavori.

Afferma che in tale frase vi sono gli estremi del reato di diffamazione, per cui ritiene doveroso che da parte dei Consiglieri regionali si difenda il buon nome dell'Amministrazione Regionale ratificando la deliberazione di Giunta in esame.

Circa l'appello fatto alla distensione e circa il rilievo che, in ultima analisi, la querela viene a colpire il tipografo che ha stampato l'opuscolo, rileva che il tipografo ha sempre la possibilità di fare cadere l'accusa di diffamazione formulata nei suoi confronti svelando il nome dell'autore dell'opuscolo ed allora, - egli osserva -, si avrebbe forse la sorpresa di vedere spuntare un certo personaggio quale autore dell'opuscolo.

Conclude, facendo presente che la Giunta ha adottato la deliberazione di cui si tratta, perché la querela deve essere presentata entro il termine di tre mesi.

Noi chiediamo, - egli dichiara -, che il Consiglio ratifichi questa deliberazione; nulla vieta che, in un secondo tempo, si possa esaminare la possibilità di remissione della querela se vi sarà il riconoscimento aperto che si è pubblicata una notizia non corrispondente alla verità e che, purtroppo, aveva un contenuto diffamatorio.

Se, - egli dichiara ancora -, un riconoscimento di questo genere verrà fatto, l'Amministrazione Regionale esaminerà con i suoi legali la possibilità di una remissione di querela.

Il Consigliere BORDON ritiene che, se il ponte sul Lys, in Comune di Fontainemore, non è stato costruito a regola d'arte, una certa quale responsabilità ricada anche sull'Amministrazione Regionale.

Rileva, infatti, che i progetti delle opere interessanti i Comuni vengono prima sottoposti all'esame e al controllo tecnico dell'Assessorato regionale ai Lavori Pubblici, che dovrebbe fare i rilievi del caso allorquando constata che determinati progetti lasciano a desiderare.

Osserva poi che vi è sempre un Direttore dei lavori che sovrintende all'esecuzione dei lavori stessi e ripete che una certa quale responsabilità della non perfetta esecuzione dell'opera ricade, quindi, sull'Amministrazione Regionale.

Chiede se al Direttore dei lavori sia state liquidato, a fine anno, un premio di produzione di Lire 2 milioni od eventualmente un premio in misura inferiore a tale cifra, rilevando che necessita dei chiarimenti richiesti per potere esprimere un giudizio sulla questione in discussione.

Il Presidente della Giunta, CAVERI, ritiene che il Consigliere Bordon nel suo intervento sia andato fuori tema; rileva che l'argomento in discussione concerne la ratifica della deliberazione di Giunta n. 2030 in data 13.12.1963, avente per oggetto: ("Autorizzazione al Presidente della Giunta Regionale ed all'Assessore dei Lavori Pubblici a proporre querela contro la Tipografia Valdostana e contro terzi per la stampa e la diffusione di un opuscolo di propaganda elettorale diffamatorio nei confronti dell'Amministrazione Regionale, nonchè per costituirsi parte civile nei provvedimenti penali per risarcimento dei danni".

Rileva che la questione della costruzione del ponte a regola d'arte o meno e la questione del Direttore dei lavori nulla hanno a che vedere con la questione della ratifica della deliberazione sulla quale il Consiglio è invitato a pronunciarsi.

Il Consigliere PEDRINI dichiara che i Consiglieri del gruppo liberale voteranno a favore della ratifica del provvedimento di Giunta in discussione, però con la viva raccomandazione di esaminare la possibilità di addivenire ad un amichevole componimento della vertenza sulla base di una precisazione o di una ritrattazione della frase incriminata.

Il Consigliere BIONAZ ripete che, a parere suo, nella frase incriminata, non vi sono gli estremi di un reato ed insiste affinchè la deliberazione non sia ratificata ; ritiene che la vertenza possa essere risolta con la ritrattazione della frase incriminata da parte della Tipografia Valdostana.

Segue breve discussione in merito fra il Consigliere BIONAZ ed il Presidente MARCOZ il quale, dopo aver ricordato che trattasi di tutelare il buon nome degli Amministratori regionali e dell'Amministrazione Regionale, fa presente che non si può addivenire ad un accordo sulla base di una ritrattazione della frase incriminata se prima non viene sporta querela.

Il Consigliere ALBANEY dichiara che si asterrà dalla votazione per vari motivi che illustra.

Il Consigliere TORRIONE chiede che, qualora la deliberazione in esame sia ratificata dal Consiglio, venga data ampia facoltà di prova ai querelati.

Il Presidente, MARCOZ, osserva che la querela contro la Tipografia Valdostana è stata già sporta e che oggi il Consiglio deve soltanto pronunciarsi sulla ratifica, o meno, del provvedimento di Giunta assunto in data 13.12.1963.

Il Consigliere DUJANY a nome dei Consiglieri del suo Gruppo, fa la seguente dichiarazione di voto:

"Noi riteniamo che non vi siano gli estremi di un reato per proporre querela contro la Tipografia Valdostana e riteniamo, inoltre, che i chiarimenti avuti in questa sede siano insufficienti, in quanto non ci è stato detto quanto ha percepito il progettista, chi era il Direttore dei lavori e che cosa ha percepito detto Direttore per tale opera".

Il Presidente della Giunta, CAVERI, dichiara che, con le sue osservazioni, il Consigliere Dujany tende maliziosamente ad affermare che i fatti contenuti nella frase diffamatoria siano veri.

Fa presente che si potrà parlare di distensione e di remissione di querela soltanto se si riconoscerà che i fatti denunciati nell'opuscolo in questione non corrispondono a verità.

Il Consigliere BORDON precisa che i Consiglieri della opposizione intendono fare il loro dovere, anche perchè devono rispondere all'elettorato dal quale hanno avuto il mandato di rappresentanza in Consiglio.

Afferma che essi hanno, quindi, diritto di esprimere il loro punto di vista sull'argomento in discussione e di chiedere i chiarimenti che ritengono necessari per pronunciarsi con cognizione di causa in ordine alla ratifica, o meno, del provvedimento deliberativo in esame.

Il Presidente della Giunta, CAVERI, pone in rilievo che il Consigliere Dujany con le sue osservazioni ha voluto ingenerare nei presenti l'opinione che la frase diffamatoria corrisponda a verità.

Dichiara di aver preso la parola per difendere il buon nome dell'Amministrazione Regionale il che, - egli dice -, è il primo dovere del Presidente della Giunta Regionale.

Il Consigliere DUJANY, dopo aver premesso di essere stato tacciato di avere fatto delle osservazioni maliziose, chiede la parola per fatto personale.

Ricorda che, nel fare la dichiarazione di voto, ha lamentato che da parte della Giunta non è stato precisato quanto ha percepito il progettista del ponte, chi era il Direttore dei lavori e che cosa ha percepito il Direttore dei lavori per tale opera.

Rileva che, in effetti, non è stata data risposta a tali quesiti e che, quindi, non è affatto vero che le sue osservazioni siano state fatte con intendimento malizioso.

Il Presidente, MARCOZ, ripete che trattasi di tutelare il buon nome dell'Amministrazione Regionale e dei suoi Amministratori e che non si può parlare di ritrattazione se prima non si dà corso alla querela.

Ritiene che non soltanto alla Giunta, ma anche ad ogni Consigliere debba interessare che venga chiarito l'episodio per il buon nome dell'Amministrazione Regionale.

Il Consigliere BIONAZ dichiara di non sentirsi affatto leso nel suo decoro quale Consigliere regionale per la frase riportata nell'opuscolo e ritiene che non lo siano affatto gli altri componenti del Consiglio Regionale.

Ribadisce l'opportunità che si attui un clima di distensione cercando di vivere in buona armonia e dimenticando tutto quanto è stato detto da ogni partito o movimento durante la campagna elettorale per l'elezione del nuovo Consiglio Regionale.

Ritiene che la frase incriminata non abbia alcunchè di calunnioso nè di diffamatorio ed insiste affinchè la deliberazione di cui si tratta non sia ratificata dal Consiglio.

Il Presidente, MARCOZ, constatato che nessun altro Consigliere intende formulare osservazioni o chiedere chiarimenti, invita il Consiglio a votare, a scrutinio segreto, sulle proposte di ratifica dei provvedimenti deliberativi di Giunta n. 1790, in data 20.11.1963 e n. 2030 in data 13.12.1963 e a votare per alzata di mano sulle proposte di ratifica degli altri provvedimenti deliberativi di Giunta, ad eccezione della deliberazione n. 1195, in data 9.10.1963, la cui ratifica deve essere rinviata ad altra adunanza consiliare, in attesa di ulteriori chiarimenti di ordine tecnico in merito alla deliberazione stessa.

IL CONSIGLIO

procedendo con votazione segreta per quanto riguarda la ratifica delle deliberazioni di Giunta n. 1790 in data 20.11.1963 e n. 2030, in data 13.12.1963 e con separate votazioni per alzata di mano, per quanto riguarda la ratifica delle altre deliberazioni adottate dalla Giunta in via d'urgenza, - ad eccezione della deliberazione n. 1195 in data 9.10.1963, - e con il sottoriportato esito delle singole votazioni, accertato e comunicato dal Presidente, MARCOZ;

DELIBERA

di ratificare, ad ogni effetto, le seguenti deliberazioni adottate dalla Giunta regionale in via d'urgenza e salvo ratifica del Consiglio, ad eccezione della deliberazione n. 1195 in data 9.10.1963, la cui ratifica viene rinviata ad altra adunanza consiliare, in attesa di ulteriori notizie in merito alla deliberazione stessa:

n.

754

in data 11.9.1963: Lavori di sistemazione di una frana in località Bagnoy del Comune di Torgnon - Approvazione ed impegno di spesa - Autorizzazione ad eseguire i lavori.

(Consiglieri presenti, votanti e favorevoli: trentaquattro).

n.

799

in data 13.9.1963: Opere di sistemazione idraulica della Dora Baltea - Anticipazione da parte della Regione di quota di spesa prevista a carico dei Consorzi dei proprietari.

(Consiglieri presenti, votanti e favorevoli: trentaquattro).

n.

1117

in data 9.10.1963: Appalto a licitazione privata dei lavori di costruzione del 3° tronco della strada di allacciamento alla frazione Effray, in Comune di Quart - Approvazione di spesa.

(Consiglieri presenti, votanti e favorevoli: trentaquattro).

n.

1121

in data 9.10.1963: Approvazione della maggiore spesa di Lire 200.000 per l'organizzazione in Aosta del 13° Concorso regionale di canto corale - Anticipazione di somma all'Economo Regionale.

(Consiglieri presenti, votanti e favorevoli: trentaquattro).

n.

1242

in data 16.10.1963: Lavori di costruzione della fognatura di Pollein (II Tronco) - Approvazione di perizia suppletiva - Approvazione di spesa.

(Consiglieri presenti, votanti e favorevoli: trentadue).

n.

1279

in data 16.10.1963: Concessione al Comitato regionale per la caccia di un contributo di Lire 10.000.000 nelle spese per il funzionamento del Comitato stesso per l'anno venatorio 1963/1964.

(Consiglieri presenti: trentaquattro; Consiglieri astenutisi dalla votazione due: Pedrini e Bonichon; Consiglieri votanti e favorevoli: trentadue).

n.

1298

in data 16.10.1963: Liquidazione all'Impresa Fresia Ing. Luigi della somma di Lire 10.000.000 a titolo di tacitazione di riserve e richieste concernenti l'esecuzione di lavori di costruzione dell'edificio della Centrale del Latte di Aosta.

(Consiglieri presenti, votanti e favorevoli: trentaquattro).

n.

1323

in data 18.10.1963: Permuta di immobili (reliquati stradali) siti in Comune di Gressoney St. Jean tra la Regione ed il Sig. De La Pierre Dr. Ugo. Rettifica di dati catastali.

(Consiglieri presenti, votanti e favorevoli: trentaquattro).

n.

1328

in data 18.10.1963: Lavori di costruzione del 2° tronco della strada La Revoire-Gioannet, in Comune di Aosta - Liquidazione all'Impresa Fosson Romano della somma di Lire 1.134.000.

(Consiglieri presenti, votanti e favorevoli: trentaquattro).

n.

1373

in data 23-10-1963: Istituzione di corsi di scuola popolare per l'anno scolastico 1963-1964 - Approvazione ed impegno di spesa.

(Consiglieri presenti, votanti e favorevoli: trentaquattro).

n.

1470

in data 30-10-1963: Lavori di costruzione di un ponte sul torrente Lys nel capoluogo del Comune di Gressoney La Trinité - Approvazione di perizia suppletiva - Approvazione di spesa.

(Consiglieri presenti, votanti e favorevoli: trentaquattro).

n.

1654

in data 20-11-1963: Lavori di costruzione di un edificio scolastico nella frazione Ciseran del Comune di Montjovet - Approvazione di perizia suppletiva - Approvazione di maggiore spesa.

(Consiglieri presenti, votanti e favorevoli: trentaquattro).

n.

1705

in data 20-11-1963: Apertura di Centri di lettura per l'anno scolastico 1963-1964 - Approvazione ed impegno di spesa.

(Consiglieri presenti, votanti e favorevoli: trentaquattro).

n.

1790

in data 20-11-1963: Elezione di tre Sindaci di Comuni della Valle d'Aosta da nominare a componenti del Comitato regionale per il programma decennale di case per lavoratori.

(Consiglieri presenti e votanti: trentaquattro; Consiglieri favorevoli: trentadue; Consiglieri contrari: due).

n.

1827

in data 22-11-1963: Lavori di costruzione della strada di allacciamento alle frazioni Bercher-Praulin, in Comune di St. Pierre - Approvazione di perizia suppletiva - Approvazione ed impegno di spesa.

(Consiglieri presenti, votanti e favorevoli: trentaquattro).

n.

1828

in data 22-11-1963: Lavori di costruzione del terzo tronco della strada di allacciamento alle frazioni alte del Comune di Allain - Approvazione di perizia suppletiva - Approvazione di nuovi prezzi.

(Consiglieri presenti, votanti e favorevoli: trentaquattro).

n.

1883

in data 4-12-1963: Lavori di costruzione del terzo tronco della strada di Effray, in Comune di Quart - Aggiudicazione all'Impresa Montrosset Alfonso, di Aosta.

(Consiglieri presenti, votanti e favorevoli: trentaquattro).

n.

2000

in data 11-12-1963: Concessione di sussidi natalizi ai vecchi bisognosi ammessi alla assistenza prevista dalla legge regionale 20 dicembre 1955 n. 1 - Approvazione e finanziamento di spesa.

(Consiglieri presenti, votanti e favorevoli: trentaquattro).

n.

2030

in data 13-12-1963: Autorizzazione al Presidente della Giunta regionale ed all'Assessore dei Lavori Pubblici a proporre querela contro la Tipografia Valdostana e contro terzi per la stampa e la diffusione di un opuscolo di propaganda elettorale, diffamatorio nei confronti dell'Amministrazione regionale, nonchè per costituirsi parte civile nei procedimenti penali per risarcimento dei danni.

(Consiglieri presenti: trentaquattro; Consiglieri astenutisi dalla votazione: uno: Albaney; Consiglieri votanti: trentatre; Consiglieri favorevoli: venti; Consiglieri contrari: tredici).

n.

2173

in data 20-12-1963: Liquidazione all'Impresa Brunod Roberto, di Châtillon, della somma di Lire 4.000.000 a tacitazione di riserve e richieste concernenti l'esecuzione dei lavori di costruzione dell'edificio destinato a caseificio, in Comune di Valtournanche - Approvazione e liquidazione di spesa.

(Consiglieri presenti, votanti e favorevoli: trentaquattro).

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Si dà atto che l'adunanza viene sospesa alle ore tredici e minuti cinquanta e rinviata alle ore sedici.

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