Oggetto del Consiglio n. 53 del 7 aprile 1964 - Verbale

OGGETTO N. 53/64 - COSTRUZIONE NUOVO IMPIANTO FUNIVIARIO BUISSON-CHAMOIS - RICHIESTA DI INFORMAZIONI. (Interpellanza del Consigliere regionale Signor Dujany Cesare)

Il Presidente, MARCOZ, dichiara aperta la discussione sulla seguente interpellanza del Consigliere regionale Signor Dujany Cesare concernente l'oggetto: "Costruzione nuovo impianto funiviario Buisson-Chamois. Richiesta di informazioni", interpellanza trasmessa in copia ai Signori Consiglieri unitamente all'ordine del giorno dell'adunanza del 7/8 aprile 1964:

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Châtillon, lì 18-3-1964

Signor PRESIDENTE

del Consiglio Regionale

AOSTA

Con preghiera di volere inserire nell'ordine del giorno della prossima seduta consiliare la seguente interpellanza:

Considerata la urgente necessità di assicurare alla popolazione di Chamois un mezzo idoneo e sicuro di collegamento colla Valtournanche;

Vista la lettera n. 1881/2 del 3-3-1962 della Giunta Regionale e la conseguente deliberazione del Consiglio Comunale di Chamois del 17-3-1962;

Tenuto presente che il Consiglio Regionale ha già approvato uno stanziamento parziale di Lire 150 milioni per l'installazione dell'impianto funiviario Buisson-Chamois;

interpellasi

la Giunta Regionale per conoscere se i relativi progetti di costruzione del nuovo impianto sono pronti, l'importo dell'opera, la data di appalto e di inizio dei lavori.

Ringrazia ed ossequia.

f.to: Dujany Cesare

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Il Presidente della Giunta, CAVERI, in risposta alla interpellanza sopra riportata, riferisce quanto segue:

"I precedenti di questa pratica sono noti. Durante la passata legislatura, il Presidente della Giunta Marcoz aveva interpellato l'Amministrazione Comunale di Chamois per sapere quale fosse l'orientamento definitivo della Amministrazione stessa in merito al problema della costruzione del nuovo impianto funiviario Buisson-Chamois, la cui spesa era prevista, in base al progetto, in Lire 450 milioni.

In effetti la Giunta Regionale di allora non era sicura che, una volta costruita la nuova funivia, dell'importo di spesa di 450 milioni, non si chiedesse poi la costruzione della strada fino a Chamois, per la realizzazione della quale è prevista una spesa di circa 150 milioni.

Per tale motivo il Presidente della Giunta, Marcoz, scriveva al Sindaco di Chamois di voler precisare quale fosse l'orientamento della Amministrazione Comunale e della popolazione.

Successivamente, la Giunta Regionale prendeva di nuovo in esame il problema e sembrava che l'orientamento dell'Amministrazione Comunale e della popolazione di Chamois fosse per la soluzione della nuova funivia.

Senonché, qualche tempo fa, si è avuta la visita di una numerosa delegazione degli abitanti di Chamois che è venuta a dirci di essere contraria alla costosa soluzione della nuova funivia e di essere più favorevole alla soluzione della strada, - che comporta una spesa di 150 milioni di Lire -, anche perché, con questa soluzione, vi è la possibilità di uno sfruttamento migliore della località.

Vi dirò, per inciso, che risulterebbe che a Chamois vi sia ancora una terza fazione, la quale vorrebbe chiedere all'Amministrazione Regionale di fare la nuova funivia, salvo poi, una volta realizzato tale costoso impianto, chiedere che si faccia anche la strada.

Quindi la Giunta Regionale si trova di fronte a tre soluzioni e non solo la Giunta Regionale, perché io penso che anche il Consiglio Regionale, quando dovrà prendere una decisione su questo problema, si troverà di fronte ad una triplice preoccupazione: da un lato, quella di dare uno sviluppo turistico alla bellissima zona di Chamois, che certamente è una delle più belle della Valle; da un altro lato, quella di tutelare la bellezza paesaggistica della zona di Chamois, per evitare che si verifichi domani quanto si è verificato al Breuil; da un altro lato, infine, la preoccupazione derivante dal senso di responsabilità della scelta, preoccupazione che non può non avere chi amministra, Giunta Regionale o Consiglio Regionale, un bilancio di non rilevanti possibilità finanziarie.

Non è nostro costume di fare della demagogia ed, effettivamente, non è pensabile di fare la nuova funivia e la strada e di spendere, così, 650 milioni per il Comune di Chamois, per quanto bella possa essere tale località, perché nella spesa pubblica vi deve essere una dimensione, vi deve essere una proporzione e vi deve essere, infine, una prospettiva nell'erogare le varie spese.

Il Sindaco di Chamois ha provveduto a mandarci una copia di due elenchi di firme, di cui uno favorevole alla nuova funivia e l'altra favorevole alla strada.

La Giunta Regionale intende esaminare attentamente questo problema e giungere alla migliore soluzione, contemperando quelle tre soluzioni di cui sopra.

A proposito della preoccupazione della tutela del paesaggio, - perché è ora che veramente ci preoccupiamo seriamente della tutela del paesaggio e non soltanto a parole -, è indispensabile che, quando saremo arrivati ad una decisione, o per una soluzione o per l'altra, si pretenda l'approvazione di un piano regolatore prima che qualunque delle due soluzioni sia realizzata.

Se si eseguisse l'una o l'altra delle due opere senza addivenire alla approvazione del piano regolatore, anche a Chamois, come al Breuil, noi assisteremmo ad un secondo scempio del paesaggio ed allora noi dimostreremmo di essere dei pessimi amministratori della cosa pubblica.

Detto questo, io credo di aver anche risposto esaurientemente all'interpellanza del Consigliere Dujany".

Il Consigliere DUJANY dichiara di non essere soddisfatto dei chiarimenti avuti dal Presidente della Giunta, perché non è stata data risposta ai quesiti posti nella interpellanza stessa: "...se i relativi progetti di costruzione del nuovo impianto sono pronti, l'importo dell'opera, la data di appalto e di inizio dei lavori".

Precisa che, dopo due anni, dalla risposta data dal Presidente della Giunta si desume che si vuole ritornare sulla impostazione data dalla Giunta e dal Consiglio Regionale nell'anno 1962, al problema dell'allacciamento funiviario Buisson-Chamois; il che significa, - egli dice -, che la popolazione di Chamois deve ancora aspettare che il Consiglio Regionale discuta nuovamente il problema con il rischio, fra un anno, di rimanere senza mezzi di trasporto, come è già avvenuto, e di dover ripercorrere nuovamente a piedi l'aspro e pericoloso sentiero di accesso a Chamois.

Ritiene opportuno che il Consiglio Regionale sia reso edotto dei precedenti della questione e rileva che, in data 10-2-62, il Sindaco del Comune di Chamois scriveva una lettera al Presidente della Giunta Regionale in cui manifestava la sua preoccupazione per il problema dell'allacciamento funiviario Buisson-Chamois e richiedeva l'interessamento del Presidente della Giunta Regionale per una sollecita soluzione del problema stesso.

Informa che il giorno 3 marzo 1962 il Presidente della Giunta Regionale rispondeva al Sindaco del Comune di Chamois quanto segue:

"Si informa la S.V. che nell'adunanza della Giunta Regionale del 23 febbraio 1962 venne data lettura della lettera del 10 febbraio 1962 relativa alla questione dell'allacciamento del territorio comunale al fondo Valle.

La Giunta ha attentamente esaminato la posizione del Comune nel quadro dello sviluppo turistico regionale, ed ha ritenuto che sia opportuno conservare la caratteristica del turismo di riposo dell'intera zona, onde costituire un'isola di tranquillità per ritemprare il turista affranto dal tumultuoso e rumoroso vivere delle Città.

Per attuare detto programma, la Giunta ha stabilito di procedere con sollecitudine allo studio ed all'approntamento dei mezzi necessari per costruire il nuovo impianto funiviario, di notevole dimensione ed atto a garantire un afflusso di turisti e villeggianti appassionati dello sport invernale.

Al fine però della realizzazione dell'opera, è indispensabile che il Consiglio Comunale decida in modo definitivo sulla costruzione della funivia, revocando tutte le precedenti determinazioni sulla richiesta di finanziare la costruzione di una strada di allacciamento con il Comune di La Magdeleine.

Si fa presente pure che la sistemazione della teleferica per il trasporto di materiali dipende dalla attuazione del nuovo impianto funiviario. Si resta in attesa..."

Il Consigliere DUJANY fa presente che il Sindaco del Comune di Chamois, non appena ricevuta questa lettera, sottopose la questione all'esame del Consiglio Comunale che, nella riunione del 17 marzo 1962, dopo ampia ed esauriente discussione sull'argomento, con votazione per appello nominale, deliberava, a maggioranza di voti (Consiglieri presenti e votanti: quattordici; voti favorevoli alla costruzione del nuovo impianto funiviario: nove; voti contrari: cinque), quanto segue:

- di decidere in modo definitivo sulla costruzione di un nuovo impianto funiviario allacciante il Comune di Chamois col fondo Valle, da attuarsi dall'Amministrazione Regionale, con notevoli dimensioni ed atto a garantire, in modo celere, un grande afflusso di persone;

- di richiedere che la teleferica per trasporto di materiale sia risistemata;

- di richiedere all'Amministrazione Regionale che, in sede di studio e di approvazione di elaborati tecnici, sia richiesto il parere dell'Amministrazione Comunale;

- di revocare tutte le decisioni precedentemente adottate dagli organi comunali in merito alle richieste di attuazione e finanziamento di una strada di collegamento del Comune attraverso il territorio di La Magdeleine.

Il Consigliere DUJANY precisa che in seguito alla decisione assunta dal Consiglio Comunale di Chamois con la citata deliberazione del 17-3-1962, la Giunta proponeva al Consiglio Regionale lo stanziamento di un primo fondo di Lire 150 milioni per il finanziamento dei lavori di costruzione della nuova funivia di Chamois, proposta che veniva approvata dal Consiglio.

Rileva che tale spesa è stata approvata e passata a residuo passivo e fa presente che la popolazione di Chamois aspetta ancor oggi che il Consiglio Regionale si pronunci su un problema che è stato già deciso nel 1962 in conformità all'indirizzo suggerito all'Amministrazione Comunale dalla Giunta Regionale.

Osserva che l'Amministrazione Comunale di Chamois si è preoccupata giustamente delle diverse impostazioni prospettate per l'allacciamento al fondo Valle del Comune stesso e fa presente che, trattandosi di un problema di grande importanza, il Sindaco ha voluto sentire in merito il parere della popolazione ed ha indetto una specie di referendum per conoscere la volontà della popolazione stessa.

Informa che il referendum ha dato il seguente risultato: favorevoli alla costruzione della nuova funivia: 60% circa della popolazione; favorevoli all'allacciamento stradale: 35% circa; astenutisi dalla votazione: 5% circa.

Afferma che, allorquando si tratta di un problema di tale importanza, è ovvio che la minoranza deve seguire la decisione della maggioranza.

Raccomanda vivamente che la soluzione del problema non sia ulteriormente procrastinata, ad evitare la deprecata possibilità che la popolazione di Chamois si trovi, ad un dato momento, priva di mezzi di trasporto, come è avvenuto lo scorso anno, per il fatto che l'attuale funivia era divenuta pericolante.

Il Presidente della Giunta, CAVERI, dichiara che i ripensamenti, che non sono poi una cosa negativa se servono ad arrivare alla migliore delle soluzioni -, sono avvenuti in primo luogo da parte dell'Amministrazione Comunale di Chamois, come risulta da deliberazioni assunte dalla predetta Amministrazione Comunale nelle quali si chiedeva l'allacciamento stradale del Comune stesso mediante costruzione di una strada collegante il Comune di Chamois al Comune di La Magdeleine.

Precisa che è seguita altra deliberazione, con la quale è stata chiesta la costruzione di una nuova funivia con l'arrière pensée di chiedere, una volta costruita la funivia, l'allacciamento stradale.

Rileva che si parla ora di referendum in modo molto improprio, perché alla Presidenza della Giunta Regionale sono pervenute due istanze con molte firme.

Dichiara che le funzioni della Giunta Regionale non consistono, evidentemente, nel verificare ed accertare se le firme apposte su di un foglio siano più numerose di quelle apposte su altro foglio, perché un Governo Regionale che ha il senso di responsabilità e che deve affrontare un problema che comporta una spesa di Lire 450 milioni per la costruzione di una funivia e un'altra spesa di lire 150 milioni per la costruzione di una strada, deve considerare seriamente il problema nel suo insieme.

Informa che un eminente esperto e valorizzatore di stazioni turistiche internazionali, - che ha avuto occasione di conoscere in questi giorni ed al quale ha chiesto un consiglio per la valorizzazione del Comune di Chamois, - gli ha dichiarato che la miglior soluzione per risolvere il problema dello sviluppo della nuova stazione turistica di Chamois sarebbe la strada.

Comunica di aver riferito soltanto a titolo informativo il parere espresso dal predetto eminente esperto, ma che appare logico ed evidente, comunque, che il Governo Regionale deve meditare bene su questo problema, fare la sua scelta definitiva senza ulteriori indecisioni e sottoporre al Consiglio Regionale la proposta della Giunta per una definitiva soluzione del problema.

Informa che le due istanze recanti le firme degli abitanti di Chamois per una soluzione o per l'altra sono pervenute alla Presidenza della Giunta Regionale appena due giorni or sono.

Dichiara che la Giunta Regionale ha il massimo rispetto della volontà espressa in modo spontaneo, anche se non molto protocollare, dalla popolazione di Chamois, in merito al problema oggetto della interpellanza, ma ribadisce che il Governo Regionale intende esaminare attentamente, seriamente e responsabilmente il problema, affinché non succeda poi che, in avvenire, si possa lamentare da parte della opposizione, ed a ragione, che l'Amministrazione Regionale abbia speso 450 milioni di Lire per la costruzione della nuova funivia e 150 milioni di Lire per l'allacciamento stradale del piccolo Comune di Chamois.

Il Consigliere DUJANY rileva che nella riunione del 17 marzo 1962 il Consiglio Comunale di Chamois ha richiesto esplicitamente la costruzione di una nuova funivia ed ha rinunciato alla costruzione della strada.

Osserva che si tratta dell'ultima deliberazione adottata dal predetto Consiglio Comunale sul problema in discussione e ricorda di aver già detto che in seguito a tale deliberazione il Consiglio Regionale stanziava un primo fondo di Lire 150 milioni per la costruzione della nuova funivia, fondo che trovasi a residuo passivo.

Rileva che non rimane che prendere atto della realtà delle cose ed agire in conseguenza, nell'interesse della popolazione di Chamois.

Dichiara di riservarsi di presentare una mozione sull'argomento oggetto della interpellanza.

Il Consiglio prende atto.

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