Oggetto del Consiglio n. 176 del 27 luglio 1964 - Verbale

OGGETTO N. 176/64 - COSTITUZIONE DI SERVITU' PASSIVE DI PROSPETTO E DI VEDUTA A CARICO DI TERRENO REGIONALE ED A FAVORE DI IMMOBILE (CASA POPOLARE) DI PROPRIETÀ DELLO STATO, SITO IN AOSTA, VIA G. BREAN. - REVOCA DELLA DELIBERAZIONE N. 55 IN DATA 9-6-1960. - DELEGA ALLA GIUNTA.

L'Assessore alle Finanze, FILLIETROZ, riferisce al Consiglio in merito alla seguente proposta concernente la costituzione di servitù passive di prospetto e di veduta a carico di terreno di proprietà regionale ed a favore di immobile (Casa Popolare) di proprietà dello Stato, sito in Aosta, Via Giuseppe Bréan, proposta trasmessa in copia ai Signori Consiglieri unitamente all'ordine del giorno dell'adunanza odierna:

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Con deliberazione n. 55, in data 9-6-1960, il Consiglio Regionale approvava la cessione in proprietà allo Stato - Ministero dei LL.PP., di un'area di mq. 67 circa di terreno (colorata in rosso nell'allegata planimetria), da scorporarsi sul lato est del mappale n. 294 sub a Foglio XVIII del Comune di Aosta, Zona St. Martin de Corléans, area che l'Istituto Autonomo Per le Case Popolari della Valle d'Aosta intendeva destinare a strada di accesso, da Via St. Martin de Corléans, alle due case popolari allora in corso di costruzione a cura di detto Istituto sul confinante mappale n. 183 sub b, ai sensi della legge 9-8-1954 n. 640 per la eliminazione delle abitazioni malsane.

Con lettera n. 9222/U.T. in data 8-11-1963, l'Istituto Autonomo per le Case Popolari della Valle d'Aosta, - premesso che con l'avvenuta costruzione della Via Can. G. Bréan è stato assicurato l'allacciamento stradale dei precitati due fabbricati ormai ultimati, - ha comunicato che l'area di terreno a suo tempo richiesta alla Regione non sarà conseguentemente più utilizzabile per lo scopo previsto, precisando di rinunciare all'acquisto dell'area stessa.

Con detta lettera l'Istituto Autonomo per le Case Popolari ha fatto, inoltre, presente che, - per esigenze tecniche ed in considerazione del fatto che intendeva inizialmente acquistare dalla Regione l'area sopramenzionata da destinare a strada di accesso, - nel costruire i balconi di uno dei precitati fabbricati popolari non sono state rispettate le distanze legali dal confine con l'appezzamento di terreno di proprietà regionale, distinto con il n. 294 sub a e che, anzi, detti balconi al 1°, 2° e 3° piano, come risulta dall'allegata planimetria, sono stati costruiti con sporgenza sul precitato mappale per una profondità variabile di ml. 1,20 e 0,70.

L'Istituto Autonomo per le Case Popolari ha chiesto, pertanto, che la Regione - previa revoca della deliberazione consiliare relativa alla cessione della sopracitata area di terreno- approvi la costituzione delle necessarie servitù passive al fine di regolarizzare, in via di sanatoria, l'avvenuta costruzione dei balconi dello stabile di cui si tratta nonché di vedute dirette ed oblique a distanza minore di quella prescritta dal Codice Civile.

Pur non avendo l'Istituto Autonomo per le Case Popolari precisato, nella sua richiesta dellì 11-11-1963, il motivo per il quale intende rinunciare all'acquisto del terreno ed ottenere la costituzione delle servitù di prospetto, appare evidente che la causa della manifestata preferenza va ricercata nell'intento di evitare sia le maggiori spese derivanti dalla stipulazione di un atto di compravendita e di donazione e sia soprattutto di evitare gli innegabili inconvenienti connessi alla proprietà di un'area (di soli mq. 67) gravata da una servitù di passaggio, su una striscia di mq. 20 circa, a favore del Signor Mafrica Giuseppe, proprietario dello stabile esistente sul confinante mappale n. 249/B, servitù (temporanea "in attesa della realizzazione della nuova strada trasversale a quella di St-Martin-de-Corléans") concessa dalla Regione con atto, rogito Notaio F. Colombo, n. 3202 di rep., in data 10-2-1954, relativo alla permuta di terreni fra la Regione stessa e detto Sig. Mafrica.

Quanto sopra premesso ed in relazione al fatto che il fabbricato di cui si tratta è stato costruito come sopra detto nella persuasione che il terreno regionale, interessato dalle richieste servitù, sarebbe stato successivamente acquistato dallo Stato - Ministero dei LL. PP. - in base agli accordi intervenuti tra la Regione e l'Istituto Autonomo per le Case Popolari;

si propone

che il Consiglio Regionale

Deliberi

1) di revocare, ad ogni effetto, e per i motivi di cui in premessa, la propria deliberazione n. 55 in data 9-6-1960, relativa alla cessione a favore dello Stato - Ministero dei Lavori Pubblici, di un'area di terreno, della superficie di mq. 67 circa, da stralciarsi dall'appezzamento di terreno, di proprietà regionale, sito in Aosta e distinto in catasto al n. 294 sub. a - del Foglio XXVII, area richiesta dall'Istituto Autonomo per le Case Popolari della Valle d'Aosta per la costruzione della strada di accesso da Via St-Martin-de-Corléans ai due fabbricati popolari allora in corso di costruzione a cura di detto Istituto Autonomo;

2) di approvare la costituzione, a titolo perpetuo e mediante il pagamento del corrispettivo simbolico di Lire cinquemila delle sotto descritte servitù di prospetto a carico dell'appezzamento di terreno di proprietà regionale, sito in Aosta, distinto in catasto al Foglio XXVII con il n. 294 sub a) ed a favore dei fabbricato, di proprietà dello Stato - Ministero dei Lavori Pubblici - inscritto nel nuovo catasto edilizio Urbano al Foglio con il n. , servitù consistenti nel diritto di mantenere a distanza inferiore alla legale i balconi costruiti in corrispondenza del piano rialzato, del 1°, 2°, 3° piano ed, in particolare, nel diritto di mantenere detti balconi costruiti al 1°, 2° e 3° piano con sporgenza sulla proprietà regionale per una profondità variabile di ml. 1,20-0,70;

3) di prendere atto che, in conseguenza del riconoscimento delle servitù di cui al precedente capoverso 2), sul terreno di proprietà regionale, gravato dalle servitù stesse, non potranno eseguirsi, a' sensi dell'articolo 907 del Codice Civile, delle costruzioni alla distanza inferiore ai ml. 3,00 dalla linea esteriore dei balconi di cui si tratta e a ml. 4,20-3,70 dal confine;

4) di delegare alla Giunta Regionale la adozione di ogni successivo provvedimento deliberativo di esecuzione della presente deliberazione per gli eventuali accordi da convenire e per le modalità da seguire per la stipulazione del necessario atto notarile di costituzione delle servitù, nonché per le eventuali modifiche da apportare alla natura ed alla descrizione delle servitù stesse.

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L'Assessore FILLIETROZ illustra brevemente la relazione soprariportata e propone che il Consiglio approvi le proposte fatte dalla Giunta e di cui ai nn. 1), 2), 3) e 4) della relazione stessa.

Il Presidente, MARCOZ, dopo aver constatato che nessun Consigliere intende chiedere chiarimenti o formulare osservazioni sull'argomento in discussione, pone ai voti per alzata di mano l'approvazione delle proposte fatte dalla Giunta.

IL CONSIGLIO

preso atto di quanto riferito dall'Assessore alle Finanze, FILLIETROZ, e concordando sulla proposta della Giunta;

richiamata la propria deliberazione n. 55 in data 9-6-1960; ad unanimità di voti favorevoli espressi per alzata di mano (Consiglieri presenti e votanti: trentatré);

DELIBERA

1) di revocare, ad ogni effetto, e per í motivi di cui in premessa, la propria deliberazione n. 55 in data 9-6-1960, relativa alla cessione a favore dello Stato - Ministero dei Lavori Pubblici - di un'area di terreno, della superficie di mq. 67 circa, da stralciarsi dall'appezzamento di terreno, di proprietà regionale, sito in Aosta e distinto in Catasto al n. 294 sub. a) - del F. XXVII, area richiesta dall'Istituto Autonomo per le Case Popolari della Valle d'Aosta per la costruzione della strada di accesso da Via-St-Martin-de-Corléans ai due fabbricati popolari allora in corso di costruzione a cura di detto Istituto autonomo;

2) di approvare la costituzione, a titolo perpetuo e mediante il pagamento del corrispettivo simbolico di Lire cinquemila, delle sotto descritte servitù di prospetto a carico dell'appezzamento di terreno di proprietà regionale, sito in Aosta, distinto in catasto al F. XXVII con il n. 294 sub. a) ed a favore del fabbricato, di proprietà dello Stato - Ministero dei Lavori Pubblici - inscritto nel nuovo Catasto edilizio urbano al Foglio con il n. servitù consistenti nel diritto di mantenere a distanza inferiore alla legale i balconi costruiti in corrispondenza del piano rialzato, del 1°, 2° e 3° piano ed, in particolare, nel diritto di mantenere detti balconi costruiti al 1°, 2° e 3° piano con sporgenza sulla proprietà regionale per una profondità variabile di ml. 1,20-0,70;

3) di prendere atto che, in conseguenza del riconoscimento delle servitù di cui al precedente capoverso 2), sul terreno di proprietà regionale, gravato dalle servitù stesse, non potranno eseguirsi, a' sensi dell'art. 907 del Codice Civile, delle costruzioni alla distanza inferiore ai ml. 3,00 dalla linea esteriore dei balconi di cui si tratta ed a ml. 4,20-3,70 dal confine;

4) di delegare alla Giunta Regionale la adozione di ogni successivo provvedimento deliberativo di esecuzione della presente deliberazione per gli eventuali accordi da convenire e per le modalità da seguire per la stipulazione del necessario atto notarile di costituzione delle servitù, nonché per le eventuali modifiche da apportare alla natura ed alla descrizione delle servitù stesse.

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