Oggetto del Consiglio n. 206 del 7 ottobre 1964 - Verbale

OGGETTO N. 206/64 - LEGGE REGIONALE CONCERNENTE LA CONCESSIONE DI UN CONTRIBUTO AL COMUNE DI AOSTA A TITOLO DI CONCORSO REGIONALE NELLE SPESE DI AMMORTAMENTO, PER L'ANNO 1964, DI MUTUI PASSIVI ASSUNTI DAL COMUNE STESSO PER IL FINANZIAMENTO DI LAVORI DI PUBBLICA UTILITÀ.

Il Presidente della Giunta, CAVERI, riferisce al Consiglio in merito al sottoriportato disegno di legge regionale concernente la concessione di un contributo al Comune di Aosta a titolo di concorso regionale nelle spese di ammortamento, per l'anno 1964, di mutui passivi assunti dal Comune stesso per il finanziamento di lavori di pubblica utilità, disegno di legge trasmesso in copia ai Signori Consiglieri, con apposita relazione, unitamente all'ordine del giorno dell'adunanza:

---

Il Comune di Aosta ha richiesto alla Regione la concessione di un contributo nelle rilevanti spese a carico del bilancio comunale per ammortamento di mutui passivi contratti per finanziamento di lavori di pubblica utilità.

La richiesta è motivata dall'attuale critica situazione del bilancio del Comune in relazione all'onere delle spese di ammortamento dei mutui in questione a carico del bilancio comunale, ammontanti a oltre L. 130.000.000 all'anno.

Sono note le particolari ed eccezionali necessità della Città di Aosta, che, anche in vista delle nuove e maggiori esigenze derivanti dall'apertura dei due trafori stradali alpini, deve affrontare e risolvere numerosi problemi riguardanti la viabilità e l'urbanistica.

La soluzione di tali problemi è della massima importanza ed urgenza e deve essere approvata per evitare gravi pregiudizi per il capoluogo della Regione e per la Valle d'Aosta in genere.

Sono noti i massicci interventi finanziari disposti per l'esecuzione di importanti opere pubbliche di interesse di altri Comuni capoluoghi di provincia e, particolarmente, di altri Comuni capoluoghi di Regione.

In passato l'Amministrazione Regionale è intervenuta finanziariamente per la risoluzione di qualche problema di interesse della Città di Aosta e di interesse generale della Valle (problemi di viabilità); tuttavia il Comune di Aosta ha dovuto far fronte con i propri mezzi di bilancio e con l'assunzione di rilevanti mutui passivi al finanziamento di spese per lavori pubblici, spese per le quali non vi è stato l'intervento finanziario della Regione.

Ad esempio la Regione non ha concesso al Comune di Aosta l'intervento finanziario pari ad un terzo delle spese per l'esecuzione di opere pubbliche finanziate a' sensi della Legge Tupini, mentre tale intervento finanziario regionale è stato sempre concesso a favore di altri Comuni della Valle d'Aosta.

Si ritiene quindi doveroso e necessario accogliere favorevolmente la richiesta avanzata dal Comune di Aosta mediante la concessione al Comune stesso di un contributo regionale di L. 126.500.000, quale concorso della Regione nelle spese di ammortamento dei mutui passivi a lunga scadenza gravanti per l'anno 1964 a carico del bilancio del Comune di Aosta.

La spesa di L.126.500.000 può essere finanziata mediante l'istituzione di un nuovo capitolo 157 bis del bilancio per il corrente esercizio finanziario semestrale, con l'adozione dei necessari provvedimenti di variazione del bilancio stesso, in relazione al possibile accertamento della maggiore entrata in Lire 126.500.000 sul capitolo 23 della parte ENTRATE del bilancio stesso, capitolo il cui stanziamento può essere aumentato del corrispondente importo predetto.

Occorre, infatti, accertare il corrispondente aumento dello stanziamento del capitolo 23 della parte ENTRATE del bilancio per un riattamento in conto esercizi finanziari dal 1° gennaio 1962 al 30 giugno 1964 dei 9/10 delle tasse di concessione governativa spettanti alla Regione, a' termini dell'articolo 2 della legge 29-11-1955 n. 1179 che non erano state prima assegnate, in seguito al trasferimento a Roma del conto corrente n. 2/46000 - I Ufficio IGE Roma - Concessioni governative - per pagamento di tasse di concessioni governative che prima venivano liquidate all'Ufficio, del Registro di Aosta, fino a tutto il 31 dicembre 1961.

All'uopo è stato predisposto l'allegato disegno di legge regionale, che viene sottoposto all'esame e all'approvazione del Consiglio regionale.

(Omissis: segue disegno di legge regionale riportato in calce al deliberato).

---

CITTÀ DI AOSTA

CITÉ D'AOSTE

ELENCO MUTUI IN AMMORTAMENTO E RELATIVE ANNUALITÀ SENZA CONTRIBUTI.

Istituto mutuante

anno inizio scadenza

importo mutuo

annualità

CASSA DD. PP.

1954 1988

13.581.000

429.156

"

1954 1988

54.100.000

3.558.354

"

1959 1993

20.000.000

339.072

"

1959 1993

24.000.000

641.220

ISTITUT. CRED. SPORT.

1954 1968

54.500.000

5.521.035

"

1963 1977

80.000.000

8.822.286

ISTITUTO S. PAOLO

1956 1981

20.550.000

1.832.002

"

1956 1981

28.500.000

2.540.732

"

1956 1981

31.050.000

2.768.060

"

1956 1981

18.500.000

1.649.248

"

1958 1983

50.000.000

4.457.422

"

1958 1983

60.000.000

5.348.908

"

1961 1996

250.000.000

16.948.560

ISTITUTI PREVIDENZA

1961 1985

480.000.000

19.156.725 x)

"

1964 1988

240.000.000

18.734.820

CASSA RISPARMIO TORINO

1962 1986

150.000.000

12.166.818

"

1963 1987

240.000.000

19.466.910

"

1964 1988

60.000.000

4.866.732

LO STATO

1955 1985

31.925.543

1.064.184

TOTALE

1.906.706.543

130.312.244

x) - tale attualità è stata esposta in ragione del 50 per cento dell'annualità complessiva di L. 38.813.450 in quanto l'Amministrazione Regionale contribuisce in tale misura a favore di questo Comune.

---

Il Presidente della Giunta, CAVERI, illustra brevemente la relazione sopra riportata, concernente la proposta di concessione di un contributo di L. 126.500.000 al Comune di Aosta, precisando che alla spesa sarà fatto fronte come indicato all'articolo 2 del disegno di legge regionale; conclude, riservandosi di prendere la parola in seguito per fornire gli ulteriori chiarimenti eventualmente richiesti dai Signori Consiglieri.

Il Consigliere BENZO chiede al Presidente della Giunta di chiarire i motivi per cui la Giunta propone la concessione di un contributo di L. 126.500.000, anziché di Lire 130.312.000 corrispondente all'ammontare delle spese annue di ammortamento dei mutui assunti dal Comune di Aosta, con una differenza in meno di circa L. 4 milioni sulla cifra richiesta dal Comune.

Il Consigliere BARONE rileva che vi sono altri Comuni della Valle che si trovano in condizioni deficitarie come il Comune di Aosta; cita, ad esempio, il Comune di Verrès, che in questi ultimi anni, ha contratto due mutui di cui uno di L. 15.000.000 per il finanziamento delle spese di acquisto di un appezzamento di terreno destinato a campo sportivo e l'altro per l'acquisto di un appezzamento di terreno destinato per la costruzione di un edificio da adibire a sede di scuole elementari.

Dichiara di essere favorevole alla proposta di concessione del contributo proposto dalla Giunta a favore del Comune di Aosta, ma ritiene che uguale trattamento debba essere fatto ad altri Comuni che si trovano nelle stesse condizioni del Comune di Aosta.

Chiede al Presidente della Giunta di precisare quali siano gli intendimenti della Giunta in merito e, cioè, se la Giunta stessa sia dell'avviso che l'Amministrazione Regionale debba intervenire anche a favore di altri Comuni della Valle d'Aosta che si trovino in condizioni finanziarie simili a quelle del Comune di Aosta.

Il Consigliere MAQUIGNAZ dichiara di non essere contrario, per ragioni di principio, all'intervento regionale proposto dalla Giunta a favore del Comune di Aosta.

Ritiene, però, che il Comune di Aosta avrebbe dovuto corredare la sua richiesta di contributo di una copia del conto consuntivo oppure, quanto meno, di un elenco delle opere di pubblica utilità realizzate negli ultimi anni, in modo da dare ai Consiglieri regionali la possibilità di conoscere quali siano state le spese che hanno prodotto un così grave squilibrio nella situazione finanziaria del Comune di Aosta.

Osserva che il Consiglio Regionale avrebbe potuto dimostrare, sulla base di tali documenti, la legittimità di un intervento regionale a favore del capoluogo di Aosta, anche ai cittadini degli altri Comuni della Valle.

Precisa che la mancanza di tali documenti lo rendono perplesso nel dare il suo consenso alla concessione del contributo di cui si tratta, che è di rilevante entità.

Conclude, chiedendo al Presidente della Giunta di dare in visione ai Consiglieri regionali l'elenco delle opere di pubblica utilità eseguite dal Comune di Aosta in questi ultimi anni, con i relativi importi di spesa.

Il Consigliere GHEIS, dichiara che i Consiglieri della Democrazia Cristiana non intendono fare speculazioni di carattere politico, né considerazioni di parte, sull'argomento in discussione, perché si rendono pienamente conto dell'importanza di tale argomento; rileva quindi che nella relazione alla proposta in esame si legge quanto segue:

"La richiesta è motivata dall'attuale critica situazione del bilancio del Comune in relazione all'onere delle spese di ammortamento dei mutui in questione a carico del bilancio comunale, ammontanti a oltre L. 130.000.000 all'anno".

Dichiara di essere d'accordo sulla proposta fatta dalla Giunta, ma fa presente che il vedere dalla stessa Giunta definire critica la situazione di bilancio del Comune di Aosta ha fatto sorgere in lui dei dubbi che lo inducono a prospettare alla Giunta un altro aspetto della situazione del Comune di Aosta.

Osserva che, esaminando i conti consuntivi e i vari programmi ed elenchi di lavori di pubblica utilità eseguiti o da eseguire dal Comune di Aosta, appare evidente che l'Amministrazione Comunale di Aosta ha ormai preclusa ogni possibilità di accensione di nuovi mutui passivi per molti anni, in quanto tale Comune non ha più disponibilità di cespiti delegabili a garanzia dell'ammortamento di eventuali nuovi mutui.

Fa presente che l'unica possibilità per l'accensione di nuovi mutui si basa sull'eventualità che il Comune possa istituire un'imposta di consumo sul vino e possa iscrivere fra le entrate ordinarie del bilancio di previsione l'entrata derivante da tale cespite.

Osserva, che in caso negativo, nessun altro mutuo di una certa qual rilevanza potrà essere acceso dal Comune di Aosta per molti anni.

Ritiene che l'Amministrazione Comunale di Aosta abbia contratto troppi mutui e speso troppo danaro senza risolvere appieno i grandi problemi della Città di Aosta, che si trova ad un appuntamento cruciale con la cronaca e con la storia della nostra Valle.

Chiede al Presidente della Giunta di voler precisare se, corrisponda, o meno, a verità la notizia secondo la quale il conto consuntivo dell'esercizio 1959, approvato dal Consiglio Comunale di Aosta nell'anno 1963 e trasmesso per l'approvazione all'Amministrazione Regionale, non è stato ancora restituito all'Amministrazione Comunale di Aosta.

Questo significa, - egli dice -, che la stessa Giunta Regionale nutre dei dubbi sull'efficienza dell'Amministrazione Comunale di Aosta; forse le troppe spese fatte dalla predetta Amministrazione Comunale si riferiscono ad attività e ad iniziative che, se anche possiamo in parte condividere, non risolvono i problemi della Città di Aosta e vengono a costare troppo alla popolazione di Aosta; si tratta, quindi, di spese che non si dovevano fare.

Cita, ad esempio, le spese sostenute per i "Gemellaggi", per le partite di calcio, per l'attuazione dei programmi della "Estate Aostana" e le spese di viaggio peri vari Festival, ed altre spese di carattere facoltativo, che dovrebbero essere evitate in considerazione della critica situazione del bilancio del Comune.

Osserva che sarebbe interessante sapere quanto è venuto a costare il Congresso Internazionale delle Città gemellate, organizzato dal Comune di Aosta, e quanto costa annualmente l'Ufficio Internazionale delle Città gemelle.

Forse che, - egli osserva -, è intendimento dell'Amministrazione comunale di Aosta di addivenire al risanamento del suo bilancio richiedendo delle sovvenzioni e dei contributi all'Amministrazione Regionale o aumentando ancora l'imposta di famiglia, che è già troppo gravosa per la popolazione?

Informa che nella riunione di ieri del Consiglio Comunale di Aosta è stato presentato dalla Giunta comunale un elenco programmatico delle iniziative pubbliche per una spesa di complessive Lire 7.500.000.000, di cui ben 5.211.000.000 dovrebbero essere versate al Comune dall'Amministrazione Regionale.

Rileva che ciò è oggetto di preoccupazione vivissima per ogni Consigliere regionale perché, qualora l'Amministrazione Regionale dovesse aderire all'impostazione programmatica fatta dall'Amministrazione Comunale di Aosta, i fondi regionali dovrebbero essere in gran parte destinati per l'attuazione di opere di pubblica utilità di interesse del Comune di Aosta, con grave pregiudizio per l'attuazione di lavori pubblici in altri Comuni e per le iniziative che l'Amministrazione Regionale intende realizzare in campo sociale in Valle d'Aosta.

Chiede che il Presidente della Giunta, nella sua qualità di responsabile dell'Organo di tutela, esprima il suo parere in merito all'attuale situazione finanziaria del Comune di Aosta.

Ritiene che il contributo proposto dalla Giunta regionale a favore del Comune di Aosta debba essere approvato dal Consiglio, fermo restando però che la concessione di tale contributo non debba essere interpretata come una corresponsabilità dei Consiglieri regionali nell'operato dell'Amministrazione Comunale di Aosta.

Esprime la speranza che l'intervento finanziario regionale a favore del Comune di Aosta non ritardi l'attuazione di iniziative regionali in campo sociale e non pregiudichi l'approvazione di programmi di lavori di pubblica utilità di interesse di vari Comuni della Valle d'Aosta.

Conclude, riservandosi di prendere ancora la parola prima che sia chiusa la discussione generale sull'argomento.

Il Consigliere BARONE, in relazione alle dichiarazioni del Consigliere Gheis, osserva che è logico che l'Amministrazione Comunale di Aosta si sia rivolta all'Amministrazione Regionale chiedendo la concessione del contributo di cui si tratta e ciò per varie ragioni che illustra.

Fa presente che vi sono dei Comuni, amministrati da democristiani, che si sono persino rivolti ad Istituti bancari esteri per ottenere prestiti necessari per il finanziamento di opere di pubblica utilità.

Il Consigliere GERMANO osserva che il Consigliere Gheis, nella premessa del suo intervento, ebbe a dichiarare che i Consiglieri democristiani non intendevano fare alcuna speculazione politica sull'argomento in discussione; dichiara che dimostrerà che è vero il contrario.

Osserva che è a tutti noto che la legislazione finanziaria che regola le Amministrazioni Comunali è del tutto inadeguata, tanto è vero che i Comuni d'Italia, impossibilitati a far fronte alle spese derivanti dai loro servizi e compiti istituzionali sono stati costretti ad assumere mutui per un ammontare di circa 4 mila miliardi di lire.

Precisa che, fra i Comuni che hanno una popolazione superiore a 10 mila abitanti, soltanto tre chiudono il bilancio in pareggio, fra i quali il Comune di Aosta.

Dichiara che l'aspra critica fatta all'Amministrazione Comunale di Aosta, senza tenere in considerazione una tale situazione generale di tutti i Comuni italiani, va considerata come un tentativo di speculazione politica.

Dichiara che i Consiglieri regionali dovrebbero essere concordi nell'assumere una posizione chiara nei confronti del Governo centrale per invitarlo a risolvere il problema della finanza locale, di modo che non soltanto il Comune di Aosta, ma tutti i Comuni d'Italia abbiano la possibilità di provvedere alle spese per i loro servizi e i loro problemi; ritiene che in tale caso non vi sarebbe più possibilità di speculazione politica in materia di finanza locale.

Al momento attuale, - egli dice -, la maggior parte dei Comuni si trova in condizioni di bilancio deficitarie e questo perché il Governo centrale non promuove l'emanazione dei provvedimenti atti a dare loro i mezzi finanziari necessari per assolvere ai compiti di istituto che si fanno sempre più numerosi.

Cita il Comune di Torino, retto da un Sindaco democristiano, rilevando che tale Comune si è rivolto ad Istituti bancari inglesi per ottenere mutui; cita i Comuni di Firenze, di Napoli e di Palermo, rilevando che ogni anno la situazione deficitaria di detti Comuni viene sanata con provvedimenti di carattere straordinario assunti dallo Stato.

Pur ammettendo che non tutti i problemi della Città di Aosta sono stati risolti, osserva tuttavia che - nonostante le critiche della campagna svolta dalla Democrazia Cristiana e dalla Gazzetta del Popolo contro l'operato dell'Amministrazione Comunale di Aosta -, devesi riconoscere che la Città di Aosta ha fatto in questi ultimi anni molto più progressi, in ogni campo di attività, di tante Città rette da Amministrazioni democratico-cristiane.

Riferisce che, non più tardi di ieri, alcune persone, non comuniste, gli ebbero a dichiarare che Aosta è notevolmente cambiata negli ultimi dieci anni.

Si è parlato, - egli dice -, di discriminazione e del pericolo di fare troppo per la Città di Aosta e poco per gli altri Comuni della Valle; ma, se si esaminano i dati presso l'Assessorato Finanze dell'Amministrazione Regionale, si può constatare che proprio la Città di Aosta, fra tutti i Comuni valdostani, ha formato l'oggetto principale della discriminazione operata dalla Democrazia Cristiana.

Rileva, infatti, che in tutti gli altri Comuni le opere di pubblica utilità venivano per gran parte realizzate a totale carico della Regione e che l'Amministrazione Regionale assumeva a proprio carico il 30% delle spese per i lavori pubblici eseguiti dagli altri Comuni a' sensi e con benefici della legge Tupini, mentre il Comune di Aosta ha dovuto invece provvedere con proprie disponibilità di bilancio e con assunzione di mutui passivi alle spese straordinarie per opere di pubblica utilità.

Dichiara quindi che la concessione del contributo di cui si tratta al Comune di Aosta costituisce appena una parziale riparazione dei torti che il Comune di Aosta ha subìto dall'Amministrazione Regionale nel periodo in cui la Regione era retta da democratici cristiani.

Dichiara che ogni Ente pubblico ha dei diritti e dei doveri e che, pertanto, devono esse re aiutate quelle Amministrazioni Comunali che cercano, in ogni modo, di assolvere a quelli che sono i loro compiti di istituto e che applicano i tributi comunali previsti dalle leggi.

Osserva che nella Città di Aosta le imposte comunali sono applicate al massimo limite, mentre ciò non avviene negli altri Comuni della Valle d'Aosta; cita, ad esempio, il Comune di Valtournanche.

Dichiara di concordare con il Consigliere Barone sulla proposta che l'Amministrazione Regionale accolga favorevolmente anche le eventuali analoghe richieste di contributi fatte da altri Comuni della Valle che si trovino nella stessa situazione finanziaria del Comune di Aosta.

Osserva che, per un principio di giustizia, la Regione deve aiutare tutti i Comuni, ma dichiara che va, però, tenuto presente che la Città di Aosta, quale capoluogo della Valle di Aosta, ha una importante funzione del tutto particolare e di interesse regionale, con conseguenti grandi necessità e problemi molto complessi da risolvere.

D'altra parte, - egli dice -, l'Amministrazione Comunale di Aosta non può richiedere di più ai propri cittadini perché le imposte sono già applicate al terzo limite nel Comune di Aosta.

Riferendosi all'accenno fatto dal Consigliere Gheis alla non ancora avvenuta approvazione del conto consuntivo del Comune di Aosta per l'anno 1959 da parte della Giunta Regionale, dichiara che nessun conto consuntivo per gli esercizi finanziari dal 1946 al 1963 dei 74 Comuni della Valle d'Aosta risulta approvato a tutt'oggi dall'Amministrazione Regionale; ritiene quindi, che il ritardo con cui l'Amministrazione Comunale di Aosta ha approvato il conto consuntivo del 1959 non abbia, nella presente situazione dei conti consuntivi dei Comuni, alcuna importanza.

Dichiara che, se i Consiglieri democristiani faranno una speculazione politica sull'argomento in discussione, i Consiglieri comunisti replicheranno non soltanto con delle parole, ma citando dei fatti.

Osserva che, se oggi la situazione finanziaria del Comune di Aosta è quella che è, la colpa ricade sulla Democrazia Cristiana per le ragioni già esposte ed afferma che la concessione al Comune di Aosta del contributo di Lire 126.500.000, proposto dalla Giunta, costituisce soltanto un primo passo verso una necessaria riparazione dei torti fatti in passato dalla Regione a detto Comune.

Conclude, ribadendo di concordare che analogo trattamento debba essere fatto anche agli altri Comuni che vengano a trovarsi in una situazione finanziaria simile a quella del Comune di Aosta, ma aggiunge che è assolutamente necessario addivenire, in campo nazionale, alla modifica della legislazione sulla finanza locale, perché nessun Comune o Provincia ha, oggi, la possibilità di assolvere alle sue funzioni ed ai suoi compiti di istituto con i limitati mezzi finanziari previsti dalle vigenti leggi sulla finanza locale.

Il Presidente della Giunta, CAVERI, risponde alle richieste ed osservazioni dei Consiglieri che hanno preso la parola sull'argomento.

Alla richiesta fatta dal Consigliere Benzo intesa a conoscere le ragioni per cui il contributo da concedersi al Comune di Aosta viene proposto nella misura di Lire 126.500.000 anziché nella misura di Lire 130.312.244, corrispondente all'ammontare richiesto dal Comune di Aosta, risponde che dall'importo richiesto dal Comune sono state dedotte Lire 3 milioni 389.424 per le seguenti ragioni:

- Lire 151.425, in quanto il Comune percepisce direttamente dallo Stato un rimborso di uguale importo;

- Lire 227.122, in quanto il Comune percepisce analogo concorso dal CONI;

- Lire 1.946.693, in quanto il mutuo di originarie Lire 60.000.000 risulta destinato per Lire 24.000.000 a copertura di spese per opere pubbliche e per Lire 36.000.000 per competenze arretrate al personale;

- Lire 1.064.184, in quanto non si tratta di ammortamento di mutuo, ma di somma da rimborsare allo Stato per lavori finanziati a' sensi del Decreto L.L. 10-8-1945 n. 517.

In risposta alla richiesta fatta dal Consigliere Barone, dichiara che, se altri Comuni della Valle si troveranno nella stessa situazione del Comune di Aosta e faranno analoghe richieste di intervento regionale, la Giunta esaminerà la situazione finanziaria di tali Comuni e le loro richieste ed assumerà le decisioni del caso, decisioni che potranno essere anche simili a quella proposta oggi dalla Giunta al Consiglio per il Comune di Aosta.

Riferendosi alle domande del Consigliere Maquignaz, il quale ha chiesto che sia dato in visione ai Consiglieri l'elenco delle opere di pubblica utilità eseguite in questi ultimi anni dal Comune di Aosta e finanziate con assunzione di mutui passivi, il Presidente della Giunta, CAVERI, dà comunicazione dell'elenco delle opere eseguite e finanziate dal Comune di Aosta con i proventi dei mutui contratti, citando, in particolare, le seguenti più importanti opere e i relativi importi di spesa:

- costruzione fognatura nella borgata Ponte di Pietra

13.581.000

- sistemazione delle strade urbane

54.100.000

- costruzione scuola frazione Porossan

20.000.000

- costruzione di un'ala scuola Cogne

24.000.000

- sistemazione del campo sportivo comunale

54.500.000

- costruzione stadio Tesolin

80.000.000

- allacciamento del corso Padre Lorenzo con la Nazionale (prolungamento Via St-Martin, ora XXVI Febbraio)

31.050.000

- saldo opere di costruzione dello Stadio comunale Puchoz

18.500.000

- acquisto aree e prima sistemazione delle stesse per la costruzione del mercato coperto

50.000.000

- pozzo Ponte di Pietra

14.000.000

- sottopassaggio per Pila

20.000.000

- scuola Materna

24.700.000

- terreni strada diagonale

20.000.000

- traversale Nord-Sud

18.100.000

- prolungamento Via 26 Febbraio

100.000.000

- piazza Narbonne

40.000.000

- ponte di Pietra

20.000.000

- costruzione piscina

25.000.000

- scuola al Ponte di Pietra

60.000.000

- area campo scolastico

20.000.000

- sistemazione Piazza Ribitel

23.731.587

- costruzione controviale Corso Battaglione Aosta

61.600.000

- costruzione Via della Pace

30.951.651

- completamento Via della Pace

40.000.000

- sistemazione sup. Piazza Narbonne

15.000.000

- circonvallazione Sud

30.000.000

Il Presidente della Giunta, CAVERI, prende atto che il Consigliere Gheis si è dichiarato d'accordo sulla proposta fatta dalla Giunta e ha affermato che l'intervento finanziario regionale a favore del Comune di Aosta è necessario e doveroso anche perché Aosta, Città europea, si trova ad un appuntamento cruciale con la cronaca e la storia.

Osserva che non ci si deve, quindi, stupire se la Città di Aosta si è trovata costretta ad assumere mutui passivi per la soluzione dei suoi problemi impellenti.

Ritiene che sia fuori lungo la preoccupazione, espressa dal Consigliere Gheis, che l'intervento finanziario a favore del Comune di Aosta possa pregiudicare o ritardare l'attuazione di altre attività ed iniziative regionali nel campo sociale.

Fa presente che l'Amministrazione Regionale ha concesso contributi rilevanti a tutti i Comuni della Valle d'Aosta per la soluzione dei loro problemi.

Il Consigliere GHEIS, richiamandosi a quanto già detto prima, ripete che l'Amministrazione Comunale di Aosta ha contratto troppi mutui passivi senza essere riuscita a risolvere i maggiori problemi che interessano la Città; ritiene quindi giustificata la preoccupazione che l'Amministrazione Comunale di Aosta non sia più in grado, per mancanza di disponibilità finanziarie, di risolvere i suoi problemi, per cui è da prevedere che il contributo concesso oggi al Comune di Aosta non sia che il primo di una serie di contributi che la predetta Amministrazione Comunale dovrà sollecitare dall'Amministrazione Regionale per poter far fronte ai suoi impegni ordinari e senza risolvere i più importanti problemi cittadini.

Il Consigliere MAQUIGNAZ, preso atto delle comunicazioni e precisazioni fatte dal Presidente della Giunta, rileva che sarebbe stato meglio che l'elenco delle opere di pubblica utilità, realizzate dal Comune di Aosta in questi ultimi anni e finanziate con mutui, fosse stato trasmesso ai Signori Consiglieri in allegato all'ordine del giorno dell'adunanza odierna.

Analogo rilievo viene fatto dal Consigliere DUJANY, il quale si riferisce poi alle dichiarazioni del Consigliere Germano in merito alla precaria situazione finanziaria di tutti i Comuni italiani e alla procrastinata riforma della vigente legislazione sulla finanza locale per assicurare ai Comuni i mezzi finanziari necessari per la soluzione dei loro problemi.

Osserva che tale questione esula dall'argomento ora in discussione e che ripetutamente il Consigliere Germano ha detto che la situazione deficitaria in cui si trova il Comune di Aosta sarebbe dovuta in massima parte a discriminazione compiuta nei confronti di tale Comune dalle precedenti Amministrazioni Regionali rette da democristiani.

Dichiara che si tratta di uno slogan che torna molto comodo al Partito Comunista ed invita il Consigliere Germano a concretizzare in cifre l'ammontare del danno, forse di non rilevante entità, che l'Amministrazione Comunale di Aosta avrebbe subito durante il periodo in cui il Governo regionale era retto da Consiglieri della Democrazia Cristiana.

Circa il rilievo del Consigliere Germano secondo il quale la Città di Aosta applica le imposte comunali al terzo limite, mentre vi sono Comuni che non applicano determinate tasse e imposte comunali, il Consigliere Dujany, pur riconoscendo che rientra nelle competenze dei Comuni l'applicazione delle imposte e tasse comunali, dichiara che è compito dell'Autorità tutoria regionale di informare e di indirizzare i Comuni circa l'applicazione delle imposte e l'adempimento degli altri compiti di loro spettanza.

In merito al conto consuntivo del Comune di Aosta per l'esercizio finanziario 1959, approvato dal Consiglio Comunale nel 1963 e trasmesso all'Autorità tutoria per l'approvazione, osserva che tale conto consuntivo è l'unico conto predisposto e approvato dall'Amministrazione Comunale di Aosta dal 1959 ad oggi.

Circa la proposta in discussione, fa presente che già nell'anno 1960 la Giunta Regionale ebbe a proporre, ed il Consiglio approvò, una legge per la concessione dei contributi annui straordinari al Comune di Aosta per finanziamento di parte delle spese di ammortamento del mutuo passivo di L. 480 milioni contratto per il finanziamento di lavori di pubblica utilità.

Precisa che, in forza di tale legge, fu assunta a carico del bilancio regionale la quota annua di ammortamento di L. 19.156.725 per la durata di anni 25.

Fa presente che già allora i Consiglieri regionali della Democrazia Cristiana sottolinearono l'opportunità che la Giunta Regionale assumesse l'impegno di concedere analoghi contributi a favore degli altri Comuni della Regione che intendessero contrarre mutui per l'esecuzione di opere di pubblica utilità.

Ricorda che sulla proposta da essi allora fatta era seguita una lunga discussione e che la Giunta, presieduta dal Presidente Marcoz, dopo aver difeso strenuamente la propria tesi, assicurò che avrebbe preso in esame eventuali altre analoghe richieste di contributo che pervenissero da parte dei Comuni, per il finanziamento di opere di pubblica utilità.

Informa che, dopo l'approvazione della menzionata legge regionale, pervennero alla Amministrazione Regionale richieste di vari Comuni intese ad ottenere l'adozione di provvedimenti analoghi a quello adottato a favore del Comune di Aosta, ma che tali Comuni ricevettero risposte negative.

Cita il caso di una deliberazione dell'agosto l962 restituita, vistata, all'Amministrazione Comunale di Châtillon con la seguente annotazione:

"Visto, approvata dalla Giunta Regionale nella seduta del 5-8-1962, salvo le determinazioni sugli atti esecutivi e il finanziamento, tenuto conto che la Regione non può assumersi l'onere di estinzione degli interessi del mutuo da contrarre per fronteggiare... - firmato Manganoni".

Rileva che l'Amministrazione Regionale aderì invece, in parte, alla richiesta fatta dal Comune di St. Vincent mediante la concessione di garanzia fideiussoria (cioè senza contributi) della Regione presso l'Istituto Bancario San Paolo di Torino per il pagamento delle quote annue di ammortamento di un mutuo passivo a lunga scadenza da contrarsi dal Comune di St. Vincent per il finanziamento di lavori di pubblica utilità.

Fa presente che anche altri Comuni presentarono richieste di contributo per il finanziamento di spese relative ad opere di pubblica utilità, ma che le loro richieste non furono accolte; cita, ad esempio, le richieste dei Comuni di Verrès e di Pont St. Martin.

Riconosce che il Comune di Aosta, quale capoluogo della Regione, ha molte e impellenti necessità, ma fa presente che anche gli altri Comuni della Valle hanno necessità impellenti; ritiene quindi giusto e doveroso che la Regione conceda aiuti finanziari a tutti i Comuni e non pratichi trattamenti diversi fra Comune e Comune.

Accennando al problema dei sussidi e contributi concessi ai privati in vari campi di attività, fa presente che, se è vero che l'iniziativa privata va aiutata, è però giusto che l'Amministrazione Regionale intervenga, per un principio di giustizia sociale, anche nelle località in cui l'iniziativa privata difetta per mancanza di mezzi finanziari.

Rileva che oggi il Consiglio è invitato dalla Giunta ad approvare la concessione di un contributo di L. 126.500.000 al Comune di Aosta per le ragioni esposte nella relazione allegata al disegno di legge.

Ritiene che il provvedimento proposto avrà senz'altro l'approvazione unanime del Consiglio, ma raccomanda che il trattamento che oggi viene fatto al Comune di Aosta sia esteso, in seguito, a quei Comuni che si trovassero nelle stesse condizioni del Comune di Aosta e che chiedessero l'intervento finanziario regionale per la soluzione dei loro problemi.

Rileva che, secondo quanto gli risulta, nel periodo dal 1959 al 1964 il Comune di Aosta ha ottenuto interventi e contributi regionali per un totale di Lire 1.166.000.000 per lavori di pubblica utilità, cifra che deve ritenersi assai ragguardevole anche tenendo conto delle maggiori necessità ed esigenze alle quali il Comune di Aosta deve provvedere quale Città capoluogo della Regione.

Osserva che, se si fa un confronto fra quello che ha avuto il Comune di Aosta e quello che hanno avuto i piccoli Comuni di montagna, si nota come sia esiguo, in proporzione, l'aiuto finanziario che questi ultimi hanno avuto dall'Amministrazione Regionale nello stesso periodo di tempo.

Cita ad esempio: il Comune di Bard che, nel periodo di quattro anni, ha ottenuto contributi per un importo di Lire 1.970.000 il Comune di Chamois che ha avuto contributi per un importo di Lire 3.000.000 ed il Comune di St. Oyen che ha avuto contributi per un importo di Lire 1.794.000.

Conclude, riservandosi di prendere ancora in seguito la parola.

Il Presidente, MARCOZ, ricorda che una lunga discussione ebbe luogo nella seduta consiliare del 9 giugno 1960, in cui è stata approvata la legge regionale concernente la concessione di contributi annui straordinari al Comune di Aosta per il finanziamento di parte delle spese di ammortamento del mutuo passivo di Lire 480.000.000, da contrarre dal Comune stesso per finanziamento di lavori di pubblica utilità.

Precisa che in quella occasione la Giunta non ha dato assicurazione che analoghi contributi sarebbero stati concessi a tutti gli altri Comuni della Valle d'Aosta che ne avessero fatto richiesta per il finanziamento di opere di pubblica utilità.

Rammenta di aver sostenuto, in quella seduta, una questione di principio e di aver precisato che l'intervento finanziario in favore del Comune di Aosta era giustificato dal fatto che le opere che dovevano essere finanziate con il provento del contraendo mutuo erano anche d'interesse regionale.

Dichiara di essere perplesso anche ora sulla proposta di estendere, in seguito, a tutti i Comuni della Valle il provvedimento che la Giunta propone oggi a favore del Comune di Aosta, e ciò non già perché sia contrario alla proposta, ma perché, come amministratore, è seriamente preoccupato per le imprevedibili ripercussioni finanziarie a carico del bilancio regionale, le cui possibilità hanno dei limiti.

Il Consigliere DUJANY dà lettura del seguente passo del verbale della seduta consiliare del 9 giugno 1960 (oggetto n. 57):

"Il Presidente della Giunta, MARCOZ, esprime parere che possa essere presa in considerazione la raccomandazione, fatta dal Consigliere Bondaz, secondo cui l'Amministrazione Regionale, così come viene in aiuto alla Città di Aosta, potrebbe altresì venire in aiuto, - mediante la concessione di analoghi annui contributi -, a quei Comuni della Valle che intendessero contrarre mutui per finanziamento di opere di pubblica utilità; ritiene che la Regione debba, in proposito, decidere caso per caso, dopo attento esame delle singole richieste dei Comuni, nonché della necessità, o meno, delle opere da finanziare con i contraendi mutui".

Il Presidente, MARCOZ, osserva che la soprariportata parte di verbale esprime un concetto ben diverso dall'affermazione, fatta dal Consigliere Dujany, che la Giunta avrebbe dato assicurazione che la Regione avrebbe concesso interventi finanziari analoghi indistintamente a favore di tutti gli altri Comuni della Valle d'Aosta.

Tanto è vero, - egli dice -, che la parte finale della frase letta dal Consigliere Dujany termina come segue: "... ritiene che la Regione debba, in proposito, decidere caso per caso, dopo attento esame delle singole richieste dei Comuni, nonché della necessità, o meno, delle opere da finanziare con i contraendi mutui".

Il Consigliere TORRIONE fa presente che i mutui contratti dal Comune di Aosta dal 1954 al 1959, e cioè nel periodo in cui il Governo regionale era retto da Consiglieri democristiani, ammontano ad un decimo circa delle somme mutuate dal Comune stesso nel periodo successivo al 1959.

Questo significa che, contrariamente a quanto si afferma da parte dei Consiglieri comunisti, durante il periodo di gestione democristiana dell'Amministrazione Regionale non vi è stata discriminazione alcuna nei confronti del Comune di Aosta perché, in caso contrario, le necessità finanziarie straordinarie del Comune di Aosta sarebbero state molto maggiori negli anni dal 1954 al 1959.

Il Presidente, MARCOZ, rileva che molte volte i Comuni si trovano costretti, da necessità inderogabili di interesse pubblico, ad affrontare spese per determinate opere pubbliche importanti; cita, ad esempio, le spese del Viale Chabod, strada che dapprima poteva essere considerata come una specie di circonvallazione e che oggi è diventata una via cittadina.

Il Consigliere PEDRINI osserva che in una precedente seduta il Presidente della Giunta affermò, in risposta ad una interpellanza, che il Consiglio Regionale non deve interferire nell'operato delle Amministrazioni Comunali ribadisce di non concordare su tale affermazione e di essere, invece, di avviso contrario.

Dichiara quindi che voterà contro la proposta di concessione di un contributo di Lire 126.500.000 a favore del Comune di Aosta, fino a tanto che la maggioranza non cambierà parere in merito alla questione dell'intervento del Consiglio Regionale nell'operato delle Amministrazioni Comunali.

Auspica che il Consigliere Germano, che prende così a cuore gli interessi della Città di Aosta, sostenga con altrettanto impegno gli interessi degli altri 73 Comuni della Valle di Aosta.

Prospetta, infine, l'opportunità che la Regione intervenga a favore del Comune di Aosta provvedendo direttamente all'esecuzione di importanti opere pubbliche di interesse generale.

L'Assessore SAVIOZ afferma che non si può contestare che la Città di Aosta, nel passato, non ha beneficiato per molti anni dei contributi vari che l'Amministrazione Regionale ha concesso agli altri Comuni della Valle, come ad esempio dei contributi erogati per la costruzione di opere finanziate a' sensi e con i benefici della legge Tupini (con assunzione a carico regionale di un terzo delle spese).

Osserva che la Città di Aosta ha una popolazione di ben 33.000 abitanti, cioè un terzo della popolazione della Valle d'Aosta, e che, quale capoluogo della Regione, ha necessità ben maggiori di quelle degli altri Comuni della Valle d'Aosta.

Fa presente che, se si condividesse l'opinione di coloro che ritengono che non possono essere considerate necessarie per la Città di Aosta le spese relative ai Convegni e ai Congressi a livello internazionale, si farebbe una politica retrograda e non adeguata alle odierne esigenze valdostane.

Afferma che la Città di Aosta, come capoluogo di Regione, con le prospettive e i problemi derivanti dall'apertura dei trafori stradali del Monte Bianco e del Gran San Bernardo, deve essere all'altezza del suo rango e osserva che Convegni e Congressi vengono attualmente tenuti in molte Città d'Italia e del mondo e debbono essere favoriti anche perché servono a promuovere una migliore conoscenza fra le popolazioni delle varie Nazioni, nell'interesse del progresso e della pace fra i popoli.

Ricorda che, subito dopo la Liberazione, il bilancio della Città di Aosta era passivo, anche perché le Amministrazioni precedenti avevano lasciato un deficit di oltre 50 milioni di lire, e fa presente che tale situazione ha avuto una sfavorevole ripercussione sui bilanci dei successivi esercizi finanziari dell'Amministrazione Comunale di Aosta, che ha necessariamente dovuto inasprire i tributi comunali.

Conclude, invitando il Consiglio ad approvare la proposta fatta dalla Giunta tenendo presente che la Città di Aosta, quale capoluogo della Regione, deve far fronte non solo ai normali compiti di istituto di una Città, ma anche a spese straordinarie rilevanti per opere di pubblica utilità di interesse regionale.

Il Consigliere GERMANO, premesso che è stato detto che l'accenno da lui fatto alla situazione deficitaria degli altri Comuni d'Italia esula dall'argomento in discussione, dichiara di non essere di tale avviso perché la situazione deficitaria dei Comuni italiani deriva dal fatto che i gettiti dei tributi comunali non sono sufficienti per provvedere alle spese per i loro compiti di istituto, il che significa che occorre riformare ed adeguare la legislazione sulla finanza locale.

Riferendosi quindi a quanto detto dall'Assessore Savioz, ribadisce che, in passato, al Comune di Aosta non sono stati concessi i contributi e sussidi normalmente concessi dall'Amministrazione Regionale agli altri Comuni della Valle d'Aosta per la realizzazione di opere di pubblica utilità.

Ricorda, ad esempio, che nel 1954 il Comune di Aosta è stato costretto a contrarre un mutuo di Lire 341.184.000, perché, a differenza di quanto praticato a favore degli altri Comuni, l'Amministrazione Regionale non ha voluto contribuire nelle spese per opere pubbliche eseguite a' sensi della legge Tupini.

Il Consigliere TORRIONE afferma che il Comune di Aosta, oltre ad essersi già indebitato per circa due miliardi di Lire, ha preventivato l'assunzione di un altro mutuo per un ammontare di Lire 1 miliardo 500 milioni ed è prevedibile che continuerà con un tale sistema anche per l'avvenire.

Si tratta quindi, - egli dice, - di studiare non già una soluzione parziale ma una soluzione radicale e che consenta di addivenire alla soluzione del problema della situazione finanziaria del Comune di Aosta.

Osserva poi che, se la Regione è chiamata a studiare ed a risolvere tale problema, è ovvio che la Regione deve indicare i fini da perseguire e, cioè, la politica fiscale ed amministrativa che deve essere adottata dall'Amministrazione Comunale di Aosta per il risanamento della situazione finanziaria del Comune.

In merito al ripetuto accenno fatto dal Consigliere Germano all'urgente necessità che lo Stato provveda a riformare la legislazione sulla finanza locale, fa presente che, a' sensi dell'articolo 3 lettera f) dello Statuto speciale per la Valle d'Aosta, la Regione ha la potestà di emanare norme legislative di integrazione e di attuazione delle leggi della Repubblica in materia di "finanze regionali e comunali".

Il Consigliere BORDON premette che secondo i comunisti e secondo certi opuscoletti divulgati dai comunisti, nessuno più di loro è competente in materia di Amministrazione pubblica e nessuno è più saggio dei comunisti nell'impostazione dei problemi amministrativi, salvo poi quando sorgono difficoltà, attribuirne la colpa alla Democrazia Cristiana sia in campo regionale che in campo nazionale.

Dichiara che il Consigliere Germano esula dall'argomento in discussione quando accenna, ciò che ha fatto ripetutamente, alla situazione degli altri Comuni d'Italia e all'opportunità che lo Stato riformi la legislazione sulla finanza locale.

Contesta l'affermazione che la Democrazia Cristiana allorquando reggeva il Governo regionale, abbia commesso atti di discriminazione nei confronti del Comune di Aosta e dichiara che il Consigliere Germano ha sempre fatto e fa della polemica e della demagogia politica.

Dichiara di concordare, per quanto riguarda il problema in discussione, sulle ragioni addotte dall'Assessore Savioz a giustificazione della necessità di un intervento finanziario regionale straordinario a favore del Comune di Aosta.

Ritiene, infatti, doveroso che l'Amministrazione Regionale tenga conto che il Comune di Aosta, - quale Città capoluogo della Regione e per la sua ubicazione alla confluenza delle due strade che collegano i trafori stradali del Gran San Bernardo e del Monte Bianco, - deve affrontare e risolvere non solo problemi di interesse comunale ma anche problemi di interesse regionale e in parte di interesse nazionale.

Ritiene che, per tale considerazione, il Comune di Aosta merita effettivamente una particolare attenzione da parte del Consiglio Regionale, ma aggiunge che, se il provvedimento oggi proposto dalla Giunta a favore del Comune di Aosta sarà approvato dal Consiglio, ciò che ritiene certo, analogo trattamento dovrebbe essere fatto in avvenire anche agli altri Comuni della Valle che dovessero affrontare problemi analoghi.

Sottolinea l'opportunità che l'Amministrazione Regionale si accerti di come il Comune di Aosta impiegherà la somma di Lire 126 milioni 500.000 che oggi il Consiglio Regionale è chiamato a concedere al Comune stesso, a titolo di contributo.

Conclude, facendo presente che le perplessità espresse da alcuni Consiglieri sono pienamente giustificate dal fatto che il Comune di Aosta ha già due miliardi di debito e dichiara che avrebbe preferito che il Presidente della Giunta avesse illustrato maggiormente la proposta in esame e la situazione finanziaria e amministrativa del Comune di Aosta.

Il Consigliere BENZO fa presente che il provvedimento in discussione meriterebbe un più approfondito esame, ma ritiene che le delucidazioni date in proposito dal Presidente della Giunta possano essere considerate sufficienti, data l'importanza e le necessità particolari della Città di Aosta, quale capoluogo della Regione situato all'incrocio di due grandi arterie internazionali.

Circa il problema di fondo, dichiara di condividere le preoccupazioni espresse dal Presidente Marcoz sull'opportunità dell'estensione di analoghi contributi a tutti i Comuni della Regione.

Ricorda che nella seduta del 21 maggio 1964 il Consiglio ha già approvato una legge regionale riguardante norme per gli interventi tecnico-finanziari della Regione per la costruzione, la sistemazione e la riparazione di opere di pubblica utilità di interesse dei Comuni.

Ritiene che l'Amministrazione Regionale debba invitare i Comuni a chiedere le agevolazioni tecniche e finanziarie previste da tale legge regionale e non debba continuare la politica della non disciplinata concessione di contributi e sussidi ai Comuni.

Per quanto riguarda la prospettata necessità della riforma della legislazione sulla finanza locale, fa presente che tale riforma fa parte del programma del Governo di centro-sinistra.

Il Consigliere GHEIS, dopo aver ribadito quanto detto dal Consigliere Benzo, sulla questione della riforma della legislazione sulla finanza locale, dichiara che rientra nel sistema del Consigliere Germano di cercare di addossare ogni e qualsiasi responsabilità o colpa alla Democrazia Cristiana, sia in campo regionale che in campo nazionale.

Invita il Consigliere Germano a non divagare, ma ad attenersi, nei suoi interventi, al provvedimento oggetto di discussione.

Ricorda che i Consiglieri del suo gruppo hanno riconosciuto la necessità di concedere al Comune di Aosta il contributo di Lire 126 milioni 500.000 a titolo di concorso regionale nelle spese di ammortamento, per l'anno 1964, di mutui passivi assunti dal Comune stesso per il finanziamento di lavori di pubblica utilità.

Dichiara, però, che i Consiglieri del suo gruppo non intendono condividere la responsabilità della Giunta, come Autorità tutoria, nei confronti del Comune di Aosta che, a quanto risulta, avrebbe programmato un elenco di opere di pubblica utilità dell'importo di Lire 7 miliardi, di cui Lire 5.500.000.000 da finanziare dall'Amministrazione Regionale.

Dichiara di condividere in massima parte quanto esposto dall'Assessore Savioz circa la necessità che l'Amministrazione Regionale intervenga finanziariamente per la soluzione dei problemi della Città di Aosta, ma ribadisce di non condividere la politica finanziaria e amministrativa del Comune di Aosta.

Esprime, in proposito la preoccupazione che il contributo di L. 126.500.000 possa essere il primo di una serie di altri interventi finanziari regionali straordinari in favore del Comune di Aosta senza ottenere la soluzione di importanti problemi che assillano la Città di Aosta.

Ritiene che la situazione deficitaria in cui versa attualmente il Comune di Aosta sia da attribuire ad una amministrazione non sufficientemente oculata e, a nome dei Consiglieri del gruppo democristiano, sottopone all'approvazione del Consiglio Regionale il seguente ordine del giorno di cui dà lettura:

"ORDINE DEL GIORNO

I Consiglieri della Democrazia Cristiana

Visto il disegno di legge regionale per la concessione di un contributo di Lire 126.500.000 al Comune di Aosta a titolo di concorso nelle spese di ammortamento per lo anno 1964 di mutui passivi;

Ritenuto che il carico di debiti contratti dal Comune di Aosta in dieci anni e denunciato nell'allegata documentazione in Lire 1.906.700.000 è da considerarsi un fatto grave, soprattutto se si tiene conto dei notevoli contributi concessi dallo Stato e dalla Regione per la realizzazione di opere pubbliche;

Che tali debiti non esauriscono la situazione effettiva in quanto nel bilancio di previsione del 1964 di detto Comune è prevista la stipulazione di ulteriori tre mutui per un importo complessivo di ben L. 1.152.000.000;

Che, ciò nonostante, nella seduta di ieri 6-10-1964 il Sindaco ha esposto al Consiglio Comunale un programma di lavori pubblici preventivato in L. 7 miliardi e mezzo, di cui ben 5 miliardi e 200 milioni indicati come da versare dalla Regione;

Che nel corso dell'ultimo decennio si è constatato il costante progressivo peggioramento della situazione finanziaria del Comune;

Che l'Amministrazione del Comune non dà segno di saper riprendere il controllo della situazione, anzi è chiaro che per il risanamento del bilancio non potrà fare affidamento che in massicci e continui contributi della Regione;

Che le elargizioni regionali non possono costituire che un mezzo di temporanea efficacia, se non si rimuovono le cause che sono alla base dei gravi squilibri in cui il Comune si è irretito;

Che la Regione ha degli obblighi non soltanto verso il Comune di Aosta, ma anche verso tutti i 74 Comuni della Valle, alla cui popolazione appartiene il denaro che amministra e sulle cui spalle ricadono gli oneri della spesa;

Che, visti i risultati, sorgono delle legittime perplessità sull'efficacia dell'attività di vigilanza e di controllo esercitata dalla Regione;

Quanto sopra premesso;

Visti gli artt. 58 e 94 del Regolamento interno del Consiglio Regionale;

Chiedono

che il Consiglio nomini una Commissione formata da rappresentanti delegati da ciascun Gruppo consiliare, in numero proporzionale ai numero del Gruppo e con il minimo di uno per gruppo, perché indaghi e riferisca sull'attività amministrativo-finanziaria del Comune di Aosta e suggerisca i mezzi ritenuti idonei per riequilibrare il problema del bilancio della Città di Aosta".

Il Consigliere MONTESANO dichiara quanto segue:

"Permettete che io prenda la parola buon ultimo e, per questo, chiedo scusa a tutti i Consiglieri: ragioni professionali mi hanno impedito di ascoltare gli interventi fatti in precedenza; quindi è possibile che io ripeta delle cose già dette.

Nel precedente Consiglio Regionale io avevo pregato l'allora Presidente della Giunta, Marcoz, affinché, ogni qualvolta ci fosse un Ente o un Comune che chiedesse dei contributi alla Regione, la richiesta fosse accompagnata da una documentazione che illustrasse ai Consiglieri la reale situazione di bilancio dell'Ente o del Comune richiedente.

Il Presidente, Marcoz, mi può dare atto di questa mia richiesta, che fu accolta unanimemente dal Consiglio e che fu applicata nelle sedute seguenti ogni qualvolta se ne presentò l'occasione.

Io avrei, quindi, desiderato che questa richiesta, così pesante, dell'Amministrazione Comunale di Aosta fosse stata accompagnata dal bilancio del Comune.

Premesso questo, dichiaro che avrei preferito, proprio in relazione a quanto è stato detto qui da diversi Consiglieri, che il contributo al Comune di Aosta, anche nella misura di L. 126.000.000, fosse stato proposto per l'esecuzione di opere pubbliche.

L'importanza di Aosta come capoluogo di Regione, come centro e come fulcro della Valle d'Aosta in dipendenza anche di eventi importanti, è indiscussa e quindi, a mio avviso, la Città di Aosta non può essere messa a paragone con gli altri Comuni della Valle.

La Città di Aosta ha bisogno di opere pubbliche di importanza non soltanto comunale, ma anche regionale.

Io considero Aosta come l'etichetta della Valle, come la porta attraverso la quale devono passare tutti i visitatori della Valle: la Città di Aosta si deve, pertanto, presentare con una veste degna che verrà riferita non soltanto alla Città di Aosta, ma anche a tutta la nostra Valle.

Per questa ragione, che io considero positiva, annuncio il mio voto favorevole al provvedimento, chiedendo al Presidente della Giunta due cose: l'impegno, da parte dell'organo di tutela, della non ricorrenza del contributo di L. 126.500.000 riferito ai mutui e l'impegno che altri contributi debbano essere dati nell'eventualità che si presentassero domande per l'esecuzione di opere pubbliche per la Città di Aosta.

Voterò a favore anche per un'altra ragione, che io considero negativa, negativa nel senso che l'Amministrazione del Comune di Aosta si trova in una situazione di disagio anche in riferimento alla malaugurata ipotesi che la Corte di Cassazione debba dare torto al Comune di Aosta per quanto riguarda il pagamento dei danni alla Ditta Berio.

Questa malaugurata ipotesi, che io mi auguro non si presenti, - e cioè che la Cassazione cassi la sentenza della Corte d'Appello, deve essere tenuta presente anche dalla Regione, soprattutto non in riferimento agli attuali amministratori del Comune di Aosta, ma in riferimento alla popolazione del Comune di Aosta, perché, se per malaugurata ipotesi la Corte di Cassazione condannasse il Comune di Aosta al pagamento di quei famosi 500 milioni di lire, chi ne porterebbe il peso sarebbe la popolazione di Aosta.

Ripeto, per queste ragioni, per l'importanza della Città di Aosta nell'ambito della Regione, per la necessità di opere pubbliche nella Città stessa per l'eventualità che si verifichi questa malaugurata seconda ipotesi, darò il mio voto favorevole alla proposta di legge presentata al Consiglio".

Il Consigliere ALBANEY dichiara di non essere contrario a votare a favore della concessione del contributo di L. 126.500.000 proposto a favore del Comune di Aosta, a condizione, però, che il Consiglio Regionale si impegni a pagare gli interessi dei mutui passivi che venissero contratti da altri Comuni della Valle che richiedessero l'intervento finanziario della Regione.

Il Consigliere DUJANY dichiara che intende fare una precisazione, a titolo di chiarimento, in merito a quanto affermato dal Consigliere Germano circa la discriminazione che avrebbe subito in passato il Comune di Aosta, nonché in merito al seguente punto della relazione soprariportata: "La Regione non ha concesso al Comune di Aosta l'intervento finanziario pari ad 1/3 delle spese per l'esecuzione di opere pubbliche finanziate a' sensi della legge Tupini, mentre tale intervento finanziario regionale è stato sempre concesso a favore di altri Comuni della Valle d'Aosta".

Ciò premesso, osserva che l'Amministrazione Regionale è intervenuta a favore dei Comuni della Valle d'Aosta che hanno finanziato opere pubbliche a' sensi della legge Tupini assumendo a carico regionale l'onere di un terzo delle spese per l'attuazione delle opere pubbliche.

Riferisce che, da informazioni assunte, risulta che i mutui assunti dal Comune di Aosta a' sensi della legge Tupini, dal 1954 al 1964, ammontano a circa L. 120 milioni.

Fa presente che il 30% di L. 120 milioni corrisponde a L. 40 milioni, ammontare del danno finanziario che avrebbe sofferto il Comune di Aosta per la mancata concessione dei contributi regionali commisurati ad un terzo delle spese sostenute per l'esecuzione delle opere pubbliche finanziate a' sensi della legge Tupini.

Rileva di avere già espresso tale considerazione nella seduta consiliare del 9-6-1960, in cui fu discussa ed approvata la legge regionale concernente la concessione di contributi annui straordinari al Comune di Aosta per il finanziamento di parte delle spese di ammortamento del mutuo passivo di L. 480 milioni da contrarre dal Comune per il finanziamento di lavori di pubblica utilità.

Con tale provvedimento legislativo, - egli dice -, l'Amministrazione Regionale aveva assunto l'impegno di corrispondere, per la durata di 25 anni, un contributo annuo di L. 20 milioni al Comune di Aosta, il che si concreta nella somma di complessive L. 500 milioni nel periodo di 25 anni.

Osserva che l'argomento del mancato intervento finanziario regionale nelle spese per lavori finanziati a' sensi della legge Tupini, essendo già stato preso in considerazione nella seduta del 9-6-1960, non può essere nuovamente invocato oggi in appoggio alla proposta di concessione di un contributo di Lire 126.500.000 al Comune di Aosta a titolo di concorso regionale nelle spese di ammortamento, per l'anno 1964, di mutui passivi assunti dal Comune stesso per il finanziamento di lavori di pubblica utilità.

Il Presidente della Giunta, CAVERI, riservandosi di fare, in seguito, dichiarazioni finali, prega il Consigliere Dujany di voler rispondere alle seguenti due domande:

1) se il Consigliere Dujany ha inteso dire che l'Amministrazione Regionale è intervenuta in forma più massiccia per la Città di Aosta e in forma meno massiccia per i Comuni di montagna;

2) in caso affermativo, se il Consigliere Dujany ha fatto tale dichiarazione a titolo personale, oppure a nome dei Consiglieri del Gruppo della Democrazia Cristiana.

Il Consigliere DUJANY sottopone all'approvazione del Consiglio il seguente ordine del giorno di cui dà lettura:

"Vista la legge regionale n. 5 del 6-7-1960, concernente la concessione di contributi straordinari annui al Comune di Aosta per il finanziamento di parte di spese di ammortamento del mutuo passivo di L. 480 milioni da contrarre per il finanziamento di lavori di pubblica utilità;

Vista la proposta di legge regionale oggi posta in discussione concernente la concessione di un contributo di L. 126.500.000 al Comune di Aosta a titolo di concorso regionale nelle spese di ammortamento, per l'anno 1964, di mutui passivi assunti dal Comune stesso per il finanziamento di lavori di pubblica utilità;

si chiede

che analoghe concessioni di contributi vengano estese agli altri Comuni della Valle di Aosta che ne facciano richiesta per il finanziamento di spese per opere di pubblica utilità".

Il Presidente della Giunta, CAVERI, constata che il Consigliere Dujany non ha risposto alle due precise domande postegli, perché l'ordine del giorno presentato non porta alcun chiarimento e non costituisce una risposta alle due domande.

Ritiene che il Presidente della Giunta Regionale abbia diritto, allorquando fa delle domande specifiche ai Consiglieri regionali, di ottenere una risposta a tali domande, come d'altra parte, - egli osserva -, i Consiglieri regionali hanno diritto di ottenere dal Presidente della Giunta e dagli Assessori risposta alle domande loro rivolte dai Consiglieri.

Insiste pertanto affinché il Consigliere Dujany precisi, in risposta alle predette due domande, se ritiene che l'Amministrazione Regionale sia stata veramente più prodiga per la Città di Aosta e più avara per i Comuni della campagna e chiarisca, in secondo luogo, se si tratta di parere personale del Consigliere Dujany, oppure se si tratta del punto di vista della Democrazia Cristiana.

Il Consigliere DUJANY dichiara che, a suo avviso, le due domande non sono pertinenti con l'argomento in discussione e che alle domande stesse potrà, eventualmente, rispondere allorquando il Consiglio discuterà del programma di lavori di pubblica utilità da finanziare dalla Regione.

Il Consigliere TORRIONE, premesso che sono il Presidente della Giunta e gli Assessori che costituiscono l'Amministrazione attiva, afferma che essi debbono rispondere alle domande fatte dai Consiglieri, mentre i Consiglieri non sono obbligati a rispondere a domande poste loro dal Presidente della Giunta e dagli Assessori.

Il Consigliere CHABOD dichiara che, per quanto è a sua conoscenza, gli interventi finanziari della Regione in favore dei Comuni di montagna sono stati, sino ad oggi, inferiori a quelli erogati a favore della Città di Aosta.

Il Presidente della Giunta, CAVERI, dichiara quanto segue:

"Evidentemente, quando si fa un dibattito, bisogna ad un certo momento arrivare ad una conclusione ed occorre che la conclusione sia seria.

Ora, non basta, perché la partecipazione al dibattito sia seria, presentare degli ordini del giorno; sarebbe un po' troppo comodo.

A ragion veduta io avevo posto due precise domande alle quali il Consigliere Dujany non ha avuto il coraggio di rispondere per evidenti ragioni; perché, quando un partito non è solo Giano bifronte, ma è Giano bifronte o quadrifronte, ci si trova, evidentemente, molto in imbarazzo nel rispondere a delle domande precise.

La mancata risposta alle mie due domande dimostra un sostanziale imbarazzo o, per lo meno, mi duole di affermarlo, non dimostra una eccessiva buona fede.

È troppo comodo giocare su tutte le ruote, come purtroppo si è abituati a fare. Abbiamo visto dei precedenti nel periodo della campagna elettorale: nelle case operaie voi facevate la propaganda che l'Union Valdôtaine vuole mandare via dalla Valle d'Aosta i non valdostani e quando invece andavate a Gignod, a Ville Sur Nus, Perloz e in altri Comuni di montagna allora dicevate che l'Union Valdôtaine non difendeva i valdostani.

È molto comoda questa tattica; e la stessa tattica voi la seguite anche su questo problema.

Io ho fatto delle domande che, in certo qual senso erano inutili, perché voi avete già parlato e basterà, quindi, ascoltare il nastro magnetico per sentire quello che voi avete detto, per sentire quelle che sono le teorie di alcuni di voi; sempre pronti, naturalmente, altri del vostro Gruppo a dire il contrario.

Così in questa materia il Consigliere Dujany ed il Consigliere Chabod hanno fatto delle affermazioni; in fondo devo dare atto di una certa sincerità da parte del Consigliere Chabod (forse perché abita a Valsavaranche, e quindi, è meno incallito nelle malizie della Città).

Comunque la tesi del Consigliere Chabod è stata la tesi del Consigliere Dujany, tesi che non collima con altre tesi di altri Consiglieri della Democrazia Cristiana, i quali si riservano in pectore la possibilità di sostenere la tesi contraria e, cioè, che la Regione non dà abbastanza per il Comune di Aosta.

Io chiedo venia al Consigliere Torrione se non ho capito bene, ma mi sembra che una affermazione, sia pure fra i denti, l'abbia fatta in questa seduta e, quindi, noi ci troviamo di fronte a un tentativo di avere due tesi di comodo.

Così, quando vi saranno le elezioni comunali, nella Città di Aosta, si racconterà la favola che la Regione non aiuta abbastanza la Città di Aosta e nelle campagne si tirerà fuori la teoria, di Dujany e di Chabod, che la Regione non aiuta abbastanza "les campagnards" ed i Comuni di montagna.

Ci si riserva, al solito, di giocare su tutte le carte.

Noi abbiamo un assoluto disprezzo per questi mezzi ed alla tesi sostenuta dal Consigliere Dujany, non per la prima volta, e dal Consigliere Chabod, noi rispondiamo citando delle cifre che risultano da un documento che io avevo in serbo sin dal principio di questa discussione, ma di cui non ho parlato prima perché volevo vedere che cosa voi avreste sostenuto: se noi peccavamo in difetto o se noi peccavamo in eccesso nell'aiuto finanziario alla Città di Aosta.

Le cifre che intendo portare a vostra conoscenza sono le seguenti:

- nei periodo dall'anno 1947 all'anno 1959, cioè in 12 anni, l'Amministrazione Regionale ha stanziato per opere pubbliche Lire 4.933.000.000; di tale somma la Regione ha speso per la Città di Aosta L. 522.000.000, il che corrisponde a L. 20.000 per ogni abitante, e L. 4.411.000.000 per gli altri 73 Comuni della Valle, il che corrisponde a L. 61.000 per ogni abitante dei 73 Comuni.

Nel periodo dall'anno 1959 all'anno 1963, cioè in 4 anni, la Regione ha stanziato per opere pubbliche L. 8.232.000.000, di cui Lire 1.269.000.000 per la Città di Aosta, il che corrisponde a L. 42.000 per ogni abitante, e L. 6.953.000.000 per gli altri 73 Comuni della Valle, il che corrisponde a L. 97.000 per ogni abitante dei Comuni della campagna.

Queste cifre sfatano la leggenda alla quale molti ingenui abboccano e, cioè, che gli interventi finanziari regionali concessi alla Città di Aosta sono maggiori di quelli concessi agli altri 73 Comuni della Valle d'Aosta.

Ritengo di aver dimostrato che tale leggenda è destituita di ogni fondamento.

Raccomando ai Consiglieri dell'opposizione di mettersi d'accordo una buona volta su quanto dicono ed asseriscono, perché non vi è coerenza fra quanto è stato detto in questa sede dal Consigliere Montesano, - il quale ha dichiarato di votare a favore del provvedimento proposto dalla Giunta (e mi pare che anche i Consiglieri democristiani sostengono tale tesi sia pure in forma nebulosa) e dal Consigliere Comunale Ferretti, che, se non erro, appartiene allo stesso Partito, nella seduta del Consiglio Comunale del 3 aprile 1962 nella quale ebbe a rilevare "l'inadeguatezza dei contributi regionali".

Questa è l'altra teoria che Voi Consiglieri democristiani vi riservate di sostenere nei circoli cittadini, salvo poi sostenere esattamente il contrario nei circoli campagnoli, come è nella vostra abitudine di sincerità, di lealtà e di schiettezza.

Vediamo quello che dicono altri Consiglieri comunali.

Il Consigliere comunale Guerraz, nella menzionata seduta del Consiglio Comunale, ha fatto una singolare affermazione, poiché nel verbale della seduta si legge: "... ha osservato che la presentazione di un bilancio a pareggio preclude la possibilità di ottenere maggiori aiuti regionali e statali".

In sostanza, il Consigliere Guerraz sostiene che il Comune di Aosta fa male a presentare un bilancio in pareggio, perché in tal modo lo Stato e la Regione non concederanno più interventi finanziari al Comune.

Il Consigliere comunale Ramera, invece, si è dichiarato "grato all'Amministrazione Regionale per la concessione del contributo".

Io ritengo che l'opinione pubblica sia abbastanza intelligente per rendersi conto di queste contraddizioni e di queste, mi duole dirlo, insincerità fondamentali.

Indubbiamente da tutto questo nulla ha da guadagnare il prestigio del Consiglio Regionale ed io penso che, se in mezzo al pubblico vi sono dei non valdostani venuti a vedere come funziona il Consiglio Regionale, non saranno certo rimasti edificati da certi metodi e da certi giochetti.

Ritengo di aver chiarito sufficientemente questo punto.

Desidero ora esprimere, senza intenti politici, il mio ottimismo per il fatto che si sia discusso per tanto tempo, - sia pure non sempre con molta logica e con molta coerenza -, sulla proposta di concessione di un contributo di L. 126.500.000 al Comune di Aosta, contributo necessario al Comune per chiudere il suo bilancio in pareggio.

Bisogna riconoscere che, se abbiamo dei difetti, abbiamo anche delle qualità, perché questa è una prova di responsabilità.

Io riconosco che anche molte delle osservazioni fatte dai Consiglieri dell'opposizione (- a parte quelle concernenti la questione se siano maggiori gli interventi finanziari in favore del Comune di Aosta o quelli in favore degli altri 73 Comuni della Valle -) avevano un loro fondamento; cito, ad esempio, le raccomandazioni fatte dal Consigliere Montesano e quelle fatte dal Consigliere Maquignaz e riguardanti la richiesta di invio ai Consiglieri di relazioni e di atti vari a documentazione delle proposte importanti iscritte agli ordini del giorno delle adunanze consiliari.

Ammiro la serietà con cui si discute per delle ore sull'argomento in esame ma vorrei che ci fosse, nel tempo stesso, il senso della prospettiva e delle dimensioni.

Si è molto parlato delle finanze del Comune di Aosta; io non sono il difensore d'ufficio di nessuno, ma voglio soltanto fare notare che i bilanci di altri capoluoghi di Provincia si chiudono con dei deficit di miliardi. Se noi discutiamo tanto per un contributo di 126 milioni alla Città di Aosta, questa è la prova che ci preoccupiamo veramente tutti, Consiglieri di maggioranza e di minoranza, della pubblica Amministrazione.

Osservo, ad esempio, che la Regione Sarda ha stanziato per la Città di Cagliari la somma di L. 1.250.000.000 per l'anno 1964.

Con questo io credo di aver finito il mio intervento e credo di interpretare il pensiero della maggioranza dicendo che noi non daremo il nostro voto per l'ordine del giorno presentato dal Consigliere Gheis, che prevede la nomina di una Commissione che dovrebbe sostituire la Giunta nel compito di tutela nei confronti del Comune di Aosta.

Per quanto riguarda il secondo ordine del giorno, presentato dal Consigliere Dujany, ricordo che ho già precisato, - rispondendo al Consigliere Barone -, che la Giunta considererà l'eventualità di esaminare e di studiare le situazioni di altri Comuni ed, eventualmente, di concedere dei contributi per il pagamento di interessi sui mutui passivi assunti per il finanziamento di opere pubbliche.

Non vi nascondo, però, che la Giunta preferirebbe, - concordando su questo punto in parte su quanto detto dal Consigliere Pedrini -, intervenire a favore dei Comuni mediante l'esecuzione diretta di opere di un certo interesse generale.

Quindi, mi pare che su questo punto possiamo essere tutti d'accordo.

Dove io non sono d'accordo è su una questione minore ed io penso che il Consigliere Pedrini debba darmi ragione perché egli, un momento fa, diceva in sostanza: "Come possiamo intervenire nei confronti delle Amministrazioni Comunali, dal momento che ad un Consigliere che studia un problema comunale e che presenta un'interpellanza in proposito voi gli rispondete che non poteva presentare una interpellanza del genere ed ora gli chiedete il suo voto per un intervento finanziario a favore del Comune di Aosta?".

In proposito va, però, precisato che questo non è un problema politico, ma è un problema di attribuzioni e competenze amministrative: il Presidente della Giunta e gli Assessori non sono tenuti a rispondere ad un Consigliere su quelli che possono essere gli intenti di un sindaco, perché non siamo in grado di rispondere ad una interpellanza di questo genere.

Nel caso di provvedimento ora in esame il problema è diverso, perché all'Amministrazione Regionale è stato richiesto di intervenire con un contributo finanziario a favore di un Comune ed allora il problema non è più comunale, ma regionale.

Qualcuno ha detto in questa sede, ed altri lo dicono fuori, che il Comune di Aosta deve ancora risolvere molti altri grossi problemi.

Siamo perfettamente d'accordo su questo; ma riflettiamo un momento su questa che è una verità lapalissiana: per risolvere i grossi problemi della Città di Aosta occorrono dei miliardi. Su questo non può sussistere alcun dubbio. Ed allora, come può fare il Comune di Aosta a risolvere tali problemi?

Le possibilità sono due: o il Comune contrae altri rilevanti mutui, oppure aumenta ancora i tributi comunali.

Se il Comune sceglie la prima soluzione vi saranno di nuovo le critiche di quei Consiglieri che già hanno affermato che il Comune non deve più stipulare nuovi mutui; se non si fanno altri mutui, ai Comune non resta che aumentare i tributi comunali, che già sono elevati e assai pesanti, sollevando le proteste dei cittadini.

Dobbiamo dunque cercare di discutere del grave problema con la dovuta serietà ed attenzione.

E termino prendendo atto che i Consiglieri democristiani, come è stato affermato dal Consigliere Gheis, sono favorevoli alla concessione del contributo di L. 126.500.000 al Comune di Aosta".

Il Consigliere DUJANY ribadisce che i Consiglieri del Gruppo della Democrazia Cristiana hanno l'impressione che il Comune di Aosta sia amministrato con criteri di abbondanza e di elasticità eccessive.

Riferendosi quindi ai dati relativi agli interventi finanziari concessi dalla Regione a favore del Comune di Aosta ed a favore degli altri 73 Comuni della Valle nel periodo dal 1947 al 1963, comunicati dal Presidente della Giunta, fa presente che, secondo quanto gli risulta, nel periodo dal 1959 al 1963 l'intervento finanziario della Regione a favore della Città di Aosta è stato di circa Lire 1.600.000.000 e, cioè, maggiore di quello indicato dal Presidente della Giunta, Caveri.

Il Consigliere CHABOD osserva che le condizioni di vita delle popolazioni dei Comuni di montagna sono di molto peggiori di quelle della popolazione della Città di Aosta, per cui sono più giustificati gli interventi finanziari della Regione in favore dei Comuni di montagna.

Per quanto riguarda la situazione finanziaria della Città di Aosta, osserva che la Giunta Regionale avrebbe dovuto, in sede di tutela, preoccuparsi di tale situazione ed interessarsi per la concessione di fondi per la soluzione degli importanti problemi della Città di Aosta e per evitare l'assunzione di mutui passivi per importi così rilevanti.

Il Consigliere DUJANY osserva che è su una questione di principio che si è svolta la lunga discussione, mentre invece molto astutamente, - egli osserva -, il Presidente della Giunta ha impostato la discussione come se il Consiglio fosse stato chiamato a discutere di un programma di lavori pubblici e non già di una questione di principio.

Il Consigliere PEDRINI, riferendosi alla questione delle interpellanze concernenti l'operato di Amministrazioni Comunali, osserva che l'Assessore Manganoni si è premurato di sentire le Amministrazioni Comunali, contrariamente al suo solito, in merito alle interpellanze ed interrogazioni discusse nell'adunanza del mattino e concernenti argomenti riguardanti i Comuni.

Circa la proposta in discussione, il Consigliere Pedrini riconosce che il Comune di Aosta ha urgente necessità del contributo richiesto per poter chiudere in pareggio il bilancio e prende atto che la Giunta concorda sull'opportunità che, per l'avvenire, l'intervento finanziario dell'Amministrazione Regionale debba concretarsi non già nella concessione di contributi per il pagamento delle spese per ammortamento di mutui passivi, ma nell'esecuzione diretta di importanti lavori di pubblica utilità da parte della Regione.

Dichiara quindi di dare, per questa volta, il suo voto favorevole alla proposta fatta dalla Giunta.

Il Presidente, MARCOZ, comunica che, ai sensi dell'articolo 58 del regolamento interno del Consiglio, si deve procedere alla votazione sull'ordine del giorno presentato dal Consigliere Gheis e, in seguito, alla votazione sull'ordine del giorno presentato dal Consigliere Dujany.

In merito al primo ordine del giorno, dichiara di dissentire sull'affermazione che il denaro che la Regione amministra appartenga alla popolazione.

Circa l'ultima parte dell'ordine del giorno, rileva che è alquanto strano che il Consigliere Gheis, il quale più volte nei suoi interventi ha invocato l'autorità di tutela, voglia ora surrogare l'autorità di tutela con una Commissione formata da rappresentanti dei vari Gruppi consiliari per una inchiesta amministrativo-finanziaria sull'Amministrazione Comunale di Aosta.

Il Presidente, Marcoz, pone quindi ai voti, per alzata di mano, l'approvazione dell'ordine del giorno presentato dal Consigliere Gheis.

Procedutosi alla votazione, per alzata di mano, il Presidente accerta e comunica che il Consiglio, con voti favorevoli quindici e voti contrari diciotto (Consiglieri presenti: trentaquattro; astenutosi dalla votazione il Consigliere Pedrini; Consiglieri votanti: trentatré), ha respinto l'ordine del giorno presentato dal Consigliere Gheis.

Il Consiglio prende atto.

Il Presidente, MARCOZ, dà quindi lettura dell'ordine del giorno presentato dal Consigliere Dujany e chiede se, prima della votazione, qualche Consigliere intenda prendere la parola su tale ordine del giorno.

Il Presidente della Giunta, CAVERI, dichiara che la Giunta è disposta ad accettare l'ordine del giorno presentato dal Consigliere Dujany, qualora lo stesso acconsenta a che detto ordine del giorno sia completato con l'inserimento, nella parte finale, del seguente emendamento aggiuntivo: "Previo esame della natura dei lavori per i quali i Comuni chiederanno i mutui e della situazione finanziaria dei Comuni stessi e ciò nella sfera del potere discrezionale degli organi deliberanti regionali".

Il Consigliere DUJANY ritiene che l'emendamento aggiuntivo proposto dal Presidente della Giunta, Caveri, svuoti l'ordine del giorno della sua sostanza per vari motivi che illustra.

Precisa poi che non ha avuto luogo l'esame della situazione finanziaria del Comune di Aosta, tanto è vero che, da parte dei Consiglieri dell'opposizione, è stata lamentata la mancanza degli elementi necessari per una valutazione della situazione finanziaria del predetto Comune.

Il Consigliere MONTESANO ritiene che l'emendamento proposto dal Presidente della Giunta non svuoti il contenuto dell'ordine del giorno presentato dal Consigliere Dujany, ma che costituisca una precisazione in merito alla richiesta fatta anche da parte di Consiglieri democristiani e intesa ad ottenere che le domande di contributo che pervengono all'Amministrazione Regionale siano corredate dei necessari documenti giustificativi, affinché il Consiglio possa valutare la situazione finanziaria dei Comuni richiedenti e possa assumere decisioni con cognizione di causa.

Il Consigliere BENZO dichiara che le considerazioni esposte dal Consigliere Montesano meritano di essere prese in considerazione, in quanto hanno illustrato lo scopo dell'emendamento proposto dal Presidente della Giunta; ritiene, quindi, che in base a tale chiarimento, L'emendamento possa essere accettato.

Il Consigliere GHEIS esprime l'avviso che possa essere raggiunto un accordo sull'ordine del giorno presentato dal Consigliere Dujany qualora l'ultima parte di tale ordine del giorno sia modificata come segue: "Si chiede che analoghe concessioni di contributo vengano estese agli altri Comuni della Valle che ne facciano richiesta per opere che vengano riconosciute di pubblica utilità dal Consiglio Regionale".

Segue breve discussione, al termine della quale il Consigliere DUJANY propone che la seduta sia sospesa per alcuni minuti, per dare la possibilità ai Consiglieri del Gruppo della Democrazia Cristiana di esaminare bene l'emendamento aggiuntivo proposto dal Presidente della Giunta e di vedere se tale emendamento possa essere accolto.

---

Si dà atto che il Presidente, MARCOZ, concordando sulla proposta del Consigliere Dujany, sospende la seduta dalle ore 18 e minuti 45 alle ore 18 e minuti 52.

---

Si fa menzione che, alla riapertura della seduta, il Presidente Marcoz invita il Consigliere Dujany a rendere edotto il Consiglio della decisione assunta dai Consiglieri del Gruppo democristiano in merito all'emendamento aggiuntivo proposto dal Presidente della Giunta.

Il Consigliere DUJANY, a nome dei Consiglieri del Gruppo democristiano, dichiara quanto segue: "Abbiamo ritenuto che l'emendamento aggiuntivo, proposto dal Presidente della Giunta Caveri, svuoti eccessivamente la nostra proposta e, quindi, ci atteniamo all'ordine del giorno da me proposto per conto del Gruppo".

Il Presidente, MARCOZ, chiede se qualche Consigliere intenda prendere la parola sull'argomento, avvertendo che, in caso contrario, porrà ai voti l'ordine del giorno proposto dal Consigliere Dujany.

L'Assessore FOSSON dichiara che la Giunta darà il suo voto favorevole all'emendamento aggiuntivo proposto dal Presidente della Giunta.

Il Consigliere MONTESANO ricorda che, ai sensi dell'articolo 46 del regolamento interno del Consiglio, deve essere messo ai voti in primo luogo l'emendamento aggiuntivo e, successivamente, l'ordine del giorno proposto dal Consigliere Dujany.

Il Presidente, MARCOZ, concordando con il Consigliere Montesano, chiede se qualche Consigliere intenda fare dichiarazioni di voto in ordine all'emendamento aggiuntivo; avverte che, in caso contrario, porrà ai voti l'emendamento aggiuntivo.

Il Consigliere MONTESANO fa la seguente dichiarazione di voto: "Riferendomi a quanto detto precedentemente, io voto a favore dell'emendamento aggiuntivo e, in via di subordine, voterò a favore dell'ordine del giorno presentato dal Consigliere Dujany".

Il Consigliere BENZO esprime l'avviso che debba essere posto ai voti, per primo, l'ordine del giorno proposto dal Consigliere Dujany. Segue in merito breve discussione fra il Consigliere Benzo ed il Presidente Marcoz.

Il Consigliere DUJANY, a nome dei Consiglieri del Gruppo democristiano, fa la seguente dichiarazione di voto: "L'emendamento di cui si tratta formalmente è aggiuntivo; però sostanzialmente è sostitutivo, in quanto svuota la sostanza della nostra proposta. Per questa ragione, noi votiamo contro detto emendamento".

Il Presidente, MARCOZ, pone ai voti, per alzata di mano, l'approvazione dell'emendamento aggiuntivo proposto dal Presidente della Giunta, Caveri, emendamento di cui dà lettura.

Procedutosi alla votazione, per alzata di mano, il Presidente, Marcoz, accerta e comunica che il Consiglio, con voti favorevoli venti e voti contrari tredici (Consiglieri presenti trentaquattro; astenutosi dalla votazione il Consigliere Pedrini; Consiglieri votanti: trentatré) ha approvato l'emendamento aggiuntivo proposto dal Presidente della Giunta, Caveri.

Il Consiglio prende atto.

Il Presidente, MARCOZ, pone quindi ai voti, per alzata di mano, l'approvazione dell'ordine del giorno presentato dal Consigliere Dujany, completato con l'inserimento, nella parte finale, dell'emendamento aggiuntivo proposto dal Presidente della Giunta, Caveri, ordine del giorno che risulta così formulato:

"Vista la legge regionale n. 5 del 6-7-1960, concernente la concessione di contributi straordinari annui al Comune di Aosta per il finanziamento di parte di spese di ammortamento del mutuo passivo di L. 480 milioni da contrarre per il finanziamento di lavori di pubblica utilità;

Vista la proposta di legge regionale oggi posta in discussione concernente la concessione di un contributo di L. 126.500.000 al Comune di Aosta a titolo di concorso regionale nelle spese di ammortamento, per l'anno 1964, di mutui passivi assunti dal Comune stesso per il finanziamento di lavori di pubblica utilità.

Si chiede

che analoghe concessioni di contributi vengano estese agli altri Comuni della Valle che ne facciano richiesta per il finanziamento di spese per opere di pubblica utilità, previo esame della natura dei lavori per i quali i Comuni chiederanno i mutui e della situazione finanziaria dei Comuni stessi e ciò nella sfera del potere discrezionale degli organi deliberanti regionali".

Procedutosi alla votazione, per alzata di mano, il Presidente, MARCOZ, accerta e comunica che il Consiglio, con voti favorevoli trenta e voti contrari tredici (Consiglieri presenti: trentaquattro; astenutosi dalla votazione il Consigliere Pedrini, Consiglieri votanti: trentatré), ha approvato l'ordine del giorno soprariportato.

Il Consiglio prende atto.

Il Presidente, MARCOZ, precisa che il Consiglio deve ora procedere alla votazione dell'ordine del giorno nel testo (senza emendamento) formulato e presentato dal Consigliere Dujany e chiede se qualche Consigliere intenda fare dichiarazioni di voto.

Il Consigliere GERMANO, a nome dei Consiglieri del Gruppo comunista, dichiara quanto segue: "Noi siamo d'accordo sul principio di cui all'ordine del giorno presentato dal Consigliere Dujany, ma riteniamo necessario un controllo amministrativo, come è nella normale prassi, prima della concessione dei contributi ai Comuni. Noi votiamo, quindi, contro l'ordine del giorno Dujany, perché si concreta in una speculazione politica della Democrazia Cristiana, che vorrebbe dimostrare come gli interventi finanziari della Regione per il pagamento dei mutui passivi siano concessi soltanto al Comune di Aosta e non anche agli altri Comuni della Valle".

Il Consigliere DUJANY, a nome dei Consiglieri del Gruppo democristiano, dichiara quanto segue: "Noi votiamo a favore dell'ordine del giorno in quanto proprio nei riguardi del Comune di Aosta, in sede di discussione odierna, non abbiamo avuto la possibilità di fare tutti quegli accertamenti che ritenevamo opportuni e che il Presidente della Giunta ha proposto per tutti gli altri Comuni con l'emendamento aggiuntivo da lui presentato".

Il Presidente della Giunta, CAVERI, a nome della Giunta fa la seguente dichiarazione di voto: "Noi abbiamo votato l'ordine del giorno proposto dal Consigliere Dujany, completato con l'emendamento aggiuntivo da me proposto, perché siamo stati impressionati da quanto hanno detto i Consiglieri democristiani circa la necessità di un esame della situazione finanziaria della Città di Aosta prima della concessione degli interventi finanziari regionali a titolo di concorso nelle spese per il pagamento dei mutui passivi".

Il Consigliere PEDRINI, a nome del Gruppo consiliare del Partito Liberale, fa la seguente dichiarazione di astensione dal voto: "Mi richiamo a quanto detto prima e dichiaro che la mia astensione dal voto è motivata dal fatto che ritengo che i denari della Regione debbano essere spesi direttamente dalla Regione stessa mediante l'esecuzione di opere di pubblica utilità e con il controllo dell'Amministrazione Regionale".

Il Presidente, MARCOZ, pone ai voti, per alzata di mano, l'approvazione dell'ordine del giorno presentato dal Consigliere Dujany.

Procedutosi alla votazione, per alzata di mano, il Presidente, Marcoz, accerta e comunica che il Consiglio, con voti favorevoli quindici e voti contrari diciotto (Consiglieri presenti: trentaquattro; astenutosi dalla votazione il Consigliere Pedrini; Consiglieri votanti: trentatré), ha respinto l'ordine del giorno presentato dal Consigliere Dujany.

Il Consiglio prende atto.

Il Presidente, MARCOZ, dopo aver constatato che nessun altro Consigliere intende formulare osservazioni di carattere generale sul disegno di legge in esame nel suo complesso, dichiara chiusa la discussione di carattere generale ed invita il Consiglio a procedere all'esame ed all'approvazione dei singoli articoli del disegno di legge.

Articoli nn. 1 - 2 - 3 - 4 e 5

Si dà atto che gli articoli 1 - 2 - 3 - 4 e 5 sono approvati dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli e senza discussione (Consiglieri presenti e votanti: trentaquattro).

Il Presidente, MARCOZ, - dopo aver accertato e dichiarato che i cinque articoli del disegno di legge in esame sono stati dal Consiglio approvati, con cinque separate votazioni per alzata di mano, - invita il Consiglio a votare, a scrutinio segreto, per l'approvazione del sottoriportato disegno di legge nel suo complesso.

Procedutosi alla votazione finale, a scrutinio segreto, ed allo spoglio dei voti con l'assistenza degli scrutatori Consiglieri Signori ARTAZ-DOTTO, CASETTA e MAPPELLI, il Presidente, MARCOZ, accerta e comunica i seguenti risultati della votazione:

- Consiglieri presenti e votanti: trentaquattro;

- Consiglieri favorevoli: trentaquattro.

Il Presidente, MARCOZ, in base all'esito della votazione, dichiara che il Consiglio ha approvato, ad unanimità di voti favorevoli, il sottoriportato disegno di legge regionale concernente la concessione di un contributo al Comune di Aosta a titolo di concorso regionale nelle spese di ammortamento, per l'anno 1964, di mutui passivi assunti dal Comune stesso per il finanziamento di lavori di pubblica utilità:

Disegno di legge regionale n. 22

REGIONE AUTONOMA DELLA VALLE D'AOSTA

LEGGE REGIONALE N. CONCESSIONE DI UN CONTRIBUTO AL COMUNE DI AOSTA A TITOLO DI CONCORSO REGIONALE NELLE SPESE DI AMMORTAMENTO, PER L'ANNO 1964, DI MUTUI PASSIVI ASSUNTI DAL COMUNE STESSO PER IL FINANZIAMENTO DI LAVORI DI PUBBLICA UTILITÀ.

Il Consiglio Regionale ha approvato;

Il Presidente della Giunta regionale

PROMULGA

la seguente legge:

Art. 1

È approvata la concessione, a carico del bilancio della Regione, di un contributo di Lire centoventisei milioni cinquecento mila a favore del Comune di Aosta, a titolo di concorso finanziario della Regione nelle spese di ammortamento, per l'anno 1964, di mutui passivi assunti dal Comune stesso per il finanziamento di lavori di pubblica utilità.

Art. 2

Al finanziamento della spesa di Lire centoventisei milioni cinquecento mila, di cui al precedente art. 1, si provvede mediante le seguenti variazioni allo stato di previsione della parte ENTRATA e allo stato di previsione della parte SPESA del bilancio di previsione della Regione per il corrente esercizio finanziario 1° luglio 1964 - 31 dicembre 1964:

A) variazione allo stato di previsione della parte ENTRATA: lo stanziamento del capitolo 23 ("Provento quote fisse di ripartizione, fra lo Stato e la Regione, delle entrate erariali previste dall'articolo 2 della legge 29-11-1955 n. 1179, sull'ordinamento finanziario della Regione") è aumentato della somma di L. 126.500.000;

B) variazione allo stato di previsione della parte SPESA: istituzione del seguente nuovo capitolo di spesa 157 bis, con lo stanziamento di L. 126.500.000: "Contributo al Comune di Aosta per concorso nelle spese di ammortamento, per l'anno 1964, di mutui passivi assunti dal Comune per il finanziamento di lavori di pubblica utilità".

Art. 3

Il versamento del contributo di cui ai precedenti articoli sarà effettuato alla Tesoreria del Comune di Aosta in uno o più ratei, entro il 31-12-1964, in esecuzione di appositi provvedimenti deliberativi di liquidazione del contributo stesso, da adottarsi dalla Giunta Regionale.

Art. 4

La spesa per la liquidazione del contributo di cui ai precedenti articoli sarà imputata al nuovo capitolo 157 bis del bilancio di previsione della Regione per il corrente esercizio finanziario 1° luglio 1964 - 31 dicembre 1964.

Art. 5

La presente legge è dichiarata urgente ai sensi del 3° comma dell'articolo 31 dello Statuto speciale per la Valle d'Aosta, promulgato con legge costituzionale 26 febbraio 1948 n. 4, ed entrerà in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.

La presente legge sarà inserita nella raccolta ufficiale delle leggi e dei regolamenti della Regione Autonoma della Valle d'Aosta e sarà pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione.

Della promulgazione della presente legge sarà dato avviso nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.

È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge della Regione Valle d'Aosta.

Aosta, lì

______