Oggetto del Consiglio n. 220 del 8 ottobre 1964 - Verbale
OGGETTO N. 220/64 - RATIFICA DI DELIBERAZIONI ADOTTATE DALLA GIUNTA REGIONALE IN VIA D'URGENZA.
Il Presidente, MARCOZ, invita il Consiglio ad esaminare e a ratificare i provvedimenti deliberativi adottati dalla Giunta Regionale in via d'urgenza, salvo ratifica del Consiglio, come da elenchi e copie dei provvedimenti stessi trasmessi ai Signori Consiglieri in allegato all'oggetto n. 28 dell'ordine del giorno dell'adunanza dell'8 ottobre 1964 e in allegato all'oggetto n. 16 dell'ordine del giorno dell'adunanza del 27 luglio 1964.
Dichiara aperta la discussione e chiede se qualche Consigliere intenda fare osservazioni o chiedere chiarimenti in merito ai provvedimenti di cui si tratta.
Il Presidente della Giunta, CAVERI, ed i singoli Assessori, su richiesta di alcuni Consiglieri, forniscono informazioni e chiarimenti in merito alle varie deliberazioni.
Il Consigliere DUJANY raccomanda alla Giunta di rispettare le competenze deliberative del Consiglio Regionale, limitando al massimo l'assunzione di provvedimenti deliberativi in via d'urgenza.
Rileva, in proposito, che una delle deliberazioni adottate dalla Giunta in via d'urgenza reca la data del 24 giugno, che una seconda reca la data del 25 giugno e che diverse deliberazioni recano la data del 30 giugno, mentre il 30 giugno stesso il Consiglio Regionale si è riunito in adunanza ordinaria, per cui non ritiene giustificabile l'urgenza stessa per i citati provvedimenti deliberativi, fatta eccezione per alcuni assunti in relazione alla scadenza della chiusura dell'esercizio finanziario 1° luglio 1963 - 30 giugno 1964.
Osserva che il Consiglio si era nuovamente riunito in adunanza ordinaria il 27 luglio, mentre una deliberazione porta la data del 22 luglio ed altre tra la data del 29 luglio.
L'Assessore FOSSON, dal momento che diverse tra le deliberazioni citate dal Consigliere Dujany si riferiscono all'Assessorato all'Agricoltura e Foreste, ritiene di dover fornire alcuni chiarimenti.
Ricorda che il Consiglio, nell'adunanza del 24 giugno 1964, aveva approvato un disegno di legge regionale concernente variazioni allo stato di previsione della parte spesa del bilancio della Regione per l'esercizio finanziario 1-7-1963/30-6-1964, disegno di legge con il quale erano stati aumentati gli stanziamenti di vari capitoli di spesa dell'Assessorato all'Agricoltura e Foreste.
Rileva, quindi, che si era reso necessario provvedere agli impegni di spesa sulle nuove disponibilità finanziarie prima della imminente scadenza della chiusura dell'esercizio finanziario.
Fa presente che altre deliberazioni, come ad esempio la n. 220 del 29 luglio 1964, erano effettivamente dei provvedimenti da assumersi in via d'urgenza, trattandosi del rispetto di termini per scadenze procedurali relative a giudizi presso la Magistratura ordinaria.
Dichiara quindi che la Giunta si è trovata nella urgente necessità di adottare i provvedimenti di cui si tratta e non ha inteso minimamente violare le competenze del Consiglio Regionale.
Si dà atto inoltre, in particolare, delle osservazioni e dei rilievi seguenti formulati in ordine alle deliberazioni sottoindicate:
Deliberazione n. 4449 in data 26 giugno 1964.
Il Consigliere BERTHET chiede precisazioni in merito all'area di terreno su cui dovrà sorgere il nuovo edificio per la Scuola Media in località St. Martin de Corléans, in Comune di Aosta; osserva che la zona adiacente all'Istituto Regionale di Assistenza Materna ed Infantile di Aosta avrebbe dovuto essere riservata per i futuri sviluppi e per le necessità dell'Istituto Ospedaliero stesso.
Il Consigliere GHEIS ritiene che l'area di terreno scelta per la costruzione del nuovo edificio scolastico non sia molto idonea allo scopo, per ragioni sanitarie e per altre considerazioni di ordine pratico, come, del resto, ebbe già a dichiarare in sede di apposita Commissione permanente di studio per la Sanità ed Assistenza Sociale.
Fa presente che si tratta di una Scuola, destinata ad accogliere un rilevante numero di ragazzi, posta dirimpetto all'Istituto Regionale di Assistenza Materna ed Infantile di Aosta e ad una distanza non sufficiente, tanto più se si considera che sarà situata proprio di fronte al Reparto delle malattie infettive dell'Istituto stesso ed al Reparto di degenza per malattie ginecologiche.
Osserva ancora che il piano regolatore della Città di Aosta prevede sull'area scelta per la costruzione della Scuola in oggetto il vincolo della destinazione a rispetto sanitario.
Chiede, pertanto, all'Assessore competente, di precisare i motivi che hanno determinato la scelta dell'area in questione per la costruzione della nuova Scuola, superando l'ostacolo del piano regolatore della Città di Aosta ed altre ragioni di carattere sanitario.
L'Assessore ANDRIONE, riallacciandosi a precedenti discussioni fatte in Consiglio sull'argomento, dichiara che la Giunta si è trovata di fronte alla necessità di provvedere con urgenza agli atti per la costruzione di una Scuola Media per gli alunni residenti in quella zona della Città di Aosta, con la possibilità di scelta di due aree di terreno, una situata ad est dell'Istituto Regionale di Assistenza Materna ed Infantile, adiacente agli immobili della Ditta Gagliardi, l'altra situata ad ovest dell'Istituto stesso.
Osserva che si era ritenuto di dover lasciare libera l'area situata ad est dell'istituto stesso, in vista di una sua eventuale utilizzazione per la costruzione di un edificio da adibire a Scuola di Agricoltura, dal momento che è tutt'ora in atto una controversia giudiziaria tra la Regione e lo Stato in merito alla proprietà del fabbricato adibito attualmente a sede della Scuola di Agricoltura.
Fa presente che la scelta è caduta sull'area di terreno posta ad ovest dell'Istituto predetto anche perché si è ritenuto che la distanza di 36 metri, intercorrente fra la nuova Scuola e l'Istituto stesso, fosse sufficiente ad evitare gli inconvenienti prospettati dal Consigliere Gheis e considerato che l'area di sviluppo dell'Istituto Regionale di Assistenza Materna ed Infantile di Aosta si può estendere a nord dell'Istituto stesso.
Per quanto riguarda la questione del piano regolatore della Città di Aosta, osserva che la Regione non riteneva che l'area di terreno di cui si tratta fosse sottoposta a vincolo edilizio per ragioni sanitarie né che fosse assoggettata ad espropriazione per la costruzione di case per lavoratori, in attuazione della legge n. 167 in data 18 aprile 1962, anche perché vi era la necessità urgente di costruire, nella zona, un edificio per la Scuola Media.
Il Consigliere GHEIS ribadisce le osservazioni fatte in precedenza, osservando che, secondo il piano regolatore del Comune di Aosta, l'area in questione avrebbe dovuto essere sottoposta a vincolo per l'esecuzione di un piano di sviluppo sanitario e non avrebbe dovuto essere soggetta ad espropriazione per la costruzione di case per i lavoratori.
Insiste nel ritenere che la distanza intercorrente tra la nuova Scuola e l'Istituto Regionale di Assistenza Materna ed Infantile non offra garanzie tali da escludere la possibilità di trasmissione di malattie infettive a carattere esantematico dai bambini frequentanti la Scuola alle puerpere degenti presso l'Istituto stesso e, viceversa, e da escludere la possibilità della diffusione di malattie infettive dal Reparto situato nell'ala di ponente dell'Istituto.
Rileva ancora gli inconvenienti che deriverebbero per le degenti nell'Istituto Ospedaliero dal prevedibile chiasso che faranno gli alunni della nuova Scuola di cui si tratta.
Fa presente che l'area situata a nord dell'Istituto Ospedaliero destinata allo sviluppo dell'Istituto stesso potrebbe risultare, in futuro, insufficiente in vista di un ulteriore potenziamento del Centro Trasfusionale Regionale che ha sede, appunto, presso il predetto istituto.
Conclude, insistendo ancora sulla non opportunità della vicinanza di due Istituti di così differente attività, osservando che se è indispensabile agire con urgenza per la soluzione del problema della Scuola Media nella zona di St. Martin de Corléans, questo non esclude il dovere di risolvere il problema stesso nel modo più adeguato.
Il Consigliere BENZO rileva che il nuovo piano regolatore della Città di Aosta è ormai un documento ufficiale, regolarmente approvato dai competenti Organi comunali dopo lungo studio del problema; ritiene quindi che tale piano regolatore dovrebbe essere rispettato da tutti, cittadini ed Enti, Regione compresa, onde evitare disordine e speculazioni in materia di edilizia.
Si dichiara, pertanto, perplesso di fronte ad interventi di Organi regionali per modificare la destinazione particolare di una determinata area cittadina vincolata dal piano regolatore.
Ritiene che l'Amministrazione Regionale avrebbe dovuto interessare, se mai, i competenti Organi comunali prima della stesura definitiva del piano regolatore.
Chiede se l'approvazione definitiva del piano regolatore della Città di Aosta sia di competenza della Regione o dello Stato.
L'Assessore ANDRIONE rileva che il pericolo di trasmissione di malattie infettive a carattere esantematico per le gestanti sia minore quando le gestanti stesse vengono ricoverate presso l'Istituto Regionale di Assistenza Materna ed Infantile che non quando sono nelle proprie case.
Dichiara che l'area situata a nord del citato Istituto Ospedaliero è sufficiente per qualsiasi futuro sviluppo dell'Istituto stesso.
Ritiene che l'approvazione definitiva del piano regolatore della Città di Aosta sia materia di competenza della Regione.
Circa la scelta dell'area per la costruzione del nuovo edificio per la Scuola Media in località St. Martin de Corléans, fa presente di aver consultato preventivamente i competenti Organi comunali, i quali non hanno mosso alcuna obiezione alla scelta dell'area stessa.
L'Assessore BALESTRI fa presente che i competenti Organi sanitari della Regione, dopo aver esaminato la questione sotto l'aspetto sanitario, hanno ritenuto che la distanza intercorrente tra il nuovo costruendo edificio scolastico e il predetto Istituto Ospedaliero offra sufficienti garanzie contro i pericoli indicati dal Consigliere Gheis, soprattutto se si tiene conto che gli ingressi dei due edifici disteranno circa 80 metri.
Dichiara di non voler entrare in una discussione approfondita sul pericolo di diffusione di malattie infettive a carattere esantematico, e di ritenere, comunque, che detto aspetto negativo del problema non sia tale da ostare alla costruzione della Scuola di cui si tratta nell'area prescelta.
Dichiara che l'attuale numero di posti letto e le attrezzature dell'Istituto in questione, di recente ampliato, saranno sufficienti per molti anni anche nel caso di un prevedibile aumento della popolazione.
Il Consigliere BENZO prende atto della dichiarazione dell'Assessore Andrione circa la questione della competenza della Regione per l'approvazione del piano regolatore della Città di Aosta.
Chiede ulteriori chiarimenti in merito alla scelta dell'area per la costruzione dell'edificio in oggetto, in relazione al vincolo già previsto dal piano regolatore della Città di Aosta per la zona a ponente dell'Istituto Materno.
L'Assessore ANDRIONE dichiara di essersi interessato presso le Autorità comunali di Aosta del problema della costruzione di un edificio per la Scuola Media in località St. Martin de Corléans, senza interessarsi delle modifiche da apportare al vincolo di piano regolatore della Città di Aosta in relazione alla costruzione del nuovo edificio scolastico.
Precisa di aver fatto presente alle Autorità comunali l'urgente necessità di provvedere alla costruzione di un edificio per la Scuola Media in detta località e che la Regione sarebbe stata disposta ad utilizzare a tale scopo l'area di terreno di sua proprietà situata ad ovest dell'Istituto Materno.
L'Assessore FOSSON ritiene che non fosse ben delimitata nel piano regolatore della Città di Aosta l'area sanitaria prevista attorno all'Istituto Materno, area sanitaria che non è l'unica contemplata nel piano regolatore, in quanto è prevista una seconda area sanitaria attorno all'Ospedale Mauriziano ed una terza nuova area sanitaria in zona collinare.
Il Consigliere BARONE rileva che, se effettivamente vi fosse un pericolo di diffusione di malattie per i ragazzi che frequenteranno la nuova Scuola in località St. Martin de Corléans, con ingresso ad un centinaio di metri dall'ingresso dell'Istituto Materno, dovrebbe esservi un maggior pericolo per i bambini che sono ricoverati e assistiti nel Brefotrofio, cioè all'interno dell'Istituto stesso, e si dovrebbe pensare di costruire altrove il Brefotrofio.
Il Consigliere GHEIS osserva che non è il pericolo per i bambini che può preoccupare, bensì il pericolo di diffusione tra le puerpere ricoverate presso l'Istituto Materno di malattie infettive a carattere esantematico proprie dei bambini, che per dette ricoverate assumerebbero carattere di particolare gravità.
Per queste ricoverate, - egli aggiunge -, quando tra i bambini del Brefotrofio si manifestano casi di simili malattie infettive, si è particolarmente severi nelle misure di isolamento.
Afferma che, sul piano regolatore della Città di Aosta, l'area sanitaria circostante l'Istituto Materno era ben definita e si estendeva fino alla strada che porta alla Scuola di Agricoltura e comprendeva l'area ora prescelta per la costruzione del nuovo edificio scolastico.
Ribadisce il concetto che la necessità di risolvere con urgenza il problema in esame non esime l'Amministrazione Regionale dal risolverlo bene.
Riconosce che le attuali attrezzature dell'Istituto Materno sono effettivamente adeguate all'attività che l'Istituto stesso svolge, anche in vista di un notevole aumento della popolazione della Valle; osserva però che l'Istituto Materno di Aosta è già attualmente sede di altre attività di carattere sanitario, come il Centro Trasfusionale Regionale che, con il Reparto per la liofilizzazione, è destinato ad un notevole ampliamento.
Osserva che, in futuro, il numero di tali attività di carattere sanitario potrebbe anche aumentare.
Riconosce esatto quanto affermato dallo Assessore Balestri circa la distanza tra gli ingressi dei due Istituti; rileva però che i veicoli più pericolosi per una possibile diffusione di malattie infettive a carattere esantematico sono rappresentati anche dai bidoni delle spazzature dei due Istituti di cui si tratta, bidoni che, inevitabilmente, col tempo, potranno essere confusi dagli incaricati del servizio.
Osserva ancora che nessuno ha obiettato alle osservazioni formulate circa il disturbo che l'inevitabile chiasso fatto dagli alunni frequentanti la nuova Scuola arrecherà alle persone ricoverate nell'Istituto Materno.
Ritiene, pertanto, che il problema della scelta dell'area in questione sia stato affrontato, anche se in buona fede, in un modo troppo affrettato.
Per le esposte ragioni, dichiara che i Consiglieri del Gruppo consiliare della Democrazia Cristiana si asterranno dalla votazione per la ratifica della deliberazione di Giunta in esame.
Deliberazione n. 4610 in data 30 giugno 1964.
Il Consigliere CHABOD chiede all'Assessore competente che gli fornisca chiarimenti in merito all'ulteriore finanziamento di Lire 2.500.000, a titolo di integrazione, per il Cantiere forestale n. 19.628, in Comune di Villeneuve.
L'Assessore FOSSON comunica che il cantiere di cui si tratta si riferisce a lavori stradali in località Côtes, in Comune di Villeneuve, lavori per l'ultimazione dei quali era necessario un ulteriore finanziamento, reso possibile in seguito alle variazioni del bilancio della Regione per l'esercizio finanziario 1° luglio 1963-30 giugno 1964, approvato nell'adunanza consiliare 15 giugno 1964.
Deliberazione n. 4621 in data 30 giugno 1964.
Il Consigliere DUJANY riferendosi alla legge regionale n. 25 febbraio 1964 n. 2, concernente "Provvidenze per il miglioramento e l'incremento delle produzioni agricole pregiate", chiede all'Assessore competente che gli fornisca chiarimenti in merito all'applicazione della legge stessa, soprattutto per quanto riguarda la delimitazione delle zone a vocazione viticola e frutticola e circa il regolamento esecutivo che avrebbe dovuto fare seguito a detta legge.
L'Assessore FOSSON, dopo aver premesso che i chiarimenti richiesti dal Consigliere Dujany non riguardano l'argomento in oggetto, rileva che il provvedimento in discussione non è una deliberazione assunta dalla Giunta in via d'urgenza, ma una deliberazione vistata dalla Commissione di Coordinamento con invito a sottoporla a ratifica da parte del Consiglio per il semplice fatto che, per ragioni contabili-amministrative, il contributo per ogni singola barbatella era stato maggiorato di Lire 0,50.
Questo, - egli precisa -, è dovuto al fatto che il prezzo delle barbatelle era di Lire 65, per cui il contributo regionale, pari al 50% del prezzo stesso, avrebbe dovuto ammontare a Lire 32,50, mentre per le sopra esposte ragioni era stato arrotondato a Lire 33.
Circa la delimitazione delle aree a vocazione frutticola e viticola, comunica che la Commissione consiliare permanente di studio per l'Agricoltura e Foreste, nella sua prima seduta, ha preso in esame detto problema ed ha stabilito di procedere alla nomina di un'apposita Commissione di esperti incaricati di delimitare dette zone, Commissione che sarà riunita quanto prima.
Aggiunge che anche nelle prossime sedute della Commissione consiliare permanente per l'Agricoltura si prenderà nuovamente in esame il problema della viticoltura.
Per quanto concerne la frutticoltura, comunica che già nel corrente anno si è incominciato ad erogare dei contributi in applicazione della legge regionale 25 febbraio 1964 n. 2; per quanto concerne la viticoltura, comunica che ci si è invece limitati, per il momento, all'accoglimento delle domande di contributo che si riferiscono a zone di sicura vocazione viticola.
Il Consigliere DUJANY auspica che la citata Commissione di esperti concluda presto i suoi lavori, onde consentire a tutti i contadini di avvalersi delle provvidenze della citata legge.
Deliberazione n. 4624 in data 30 giugno 1964.
Il Consigliere RENZO chiede precisazioni sui lavori relativi alle opere paravalanghe di cui alla deliberazione in oggetto.
L'Assessore FOSSON riferisce che si tratta della costruzione di paravalanghe in zone di alta montagna, consistenti nella formazione sul terreno di piazzuole delle dimensioni di circa metri 2x2, con un'inclinazione in leggera contropendenza, in maniera da impedire il distacco delle valanghe; precisa che si tratta di opere a scacchiera eseguite a monte di Champoluc, in Comune di Ayas, di sperimentata efficienza, del tipo di quelle ultimate recentemente in località Barasson, del Comune di St. Oyen, ed in Comune di Valgrisanche, nonché di quelle in via di ultimazione in località Belleface, del Comune di La Thuile.
Il Consigliere CHABOD chiede che per la esecuzione delle opere in questione siano interpellati anche i Sindaci dei Comuni interessati e fa presente che nel Comune di Valsavaranche è stata eseguita un'opera, forse una briglia, di discutibile utilità.
L'Assessore FOSSON osserva che il problema della costruzione di briglie è assai diverso da quello riguardante la costruzione di opere paravalanghe perché i lavori relativi alle briglie sono in genere eseguiti su terreni impervi e di scarsa stabilità, in stato di erosione accentuato dal regime torrentizio delle acque.
Aggiunge, comunque, che alla progettazione di dette opere di sistemazione idraulico-forestale sono preposti degli appositi tecnici, di competenza specifica, dell'Ispettorato Forestale.
Dichiara che le opere di cui si tratta sono normalmente eseguite d'intesa con i Sindaci dei Comuni interessati, salvo per le opere finanziate con fondi statali del Magistrato del Po.
Deliberazione n. 4658 in data 30 giugno 1964.
Il Consigliere ALBANEY dichiara di concordare con l'Assessore all'Agricoltura e Foreste sulla proposta di costruire dei magazzini per la raccolta, la conservazione e la manipolazione di frutta in Valle d'Aosta.
Fa presente che avrebbe preferito che il problema fosse stato prima discusso in sede di apposita Commissione consiliare permanente di studio per l'Agricoltura e Foreste, che dalla data del suo insediamento è stata convocata una volta sola.
Osserva che la Commissione stessa potrebbe essere di valido aiuto all'Assessore nello studio e nella ricerca di soluzioni positive ai vari problemi che interessano l'agricoltura valdostana, tanto più se si considera che l'Assessore all'Agricoltura a volte lamenta di non trovare sempre la necessaria collaborazione tra le categorie interessate.
Osserva che il problema ora in esame, per la grande importanza che riveste per la frutticoltura valdostana, dovrebbe essere esaminato preventivamente dalla Commissione consiliare anche per quanto riguarda le linee di impostazione generale, perché dalla deliberazione in discussione sembrerebbe potersi dedurre che l'impostazione che si vuole dare al problema porti alla costruzione di numerosi magazzini per la conservazione della frutta in vari Comuni della Valle d'Aosta.
Ritiene che sarebbe più opportuno provvedere alla costruzione di pochi ma ben attrezzati magazzini dotati di tutte le attrezzature moderne già sperimentate in questo settore.
Dichiara, comunque, di non essere contrario alla prevista costruzione dei magazzini per la conservazione della frutta nei Comuni di St-Pierre e di Gressan.
Il Consigliere CHABOD chiede se i fondi stanziati dalla Giunta siano sufficienti per l'acquisto delle aree da destinare alla costruzione dei magazzini di cui si tratta nei Comuni di St-Pierre e di Gressan.
Il Consigliere LUSTRISSY concorda con il Consigliere Albaney sull'opportunità di costituire pochi ma ben attrezzati magazzini per la conservazione della frutta; osserva che la scelta delle località più adatte per i magazzini stessi dovrebbe essere effettuata solo in base a considerazioni di carattere tecnico, possibilmente tenendo conto delle località site al centro delle zone di maggiore produzione di frutta.
Riconosce che per la soluzione del problema dovranno essere superate notevoli difficoltà derivanti anche dal marcato campanilismo locale.
Osserva, però, che gli aspetti tecnici del problema debbono prevalere e superare i riflessi negativi di queste situazioni locali.
L'Assessore FOSSON dichiara di non aver mai avuto l'intenzione di non sottoporre all'esame della Commissione consiliare permanente di studio per l'Agricoltura e Foreste il problema riguardante la costruzione di magazzini per la raccolta, la conservazione e la manipolazione della frutta, data l'importanza che il problema riveste per l'economia agricola della Valle d'Aosta.
Aggiunge, però, che avrebbe desiderato portare in sede di Commissione alcuni elementi concreti che potessero servire di base per una proficua discussione del problema; cita, ad esempio, la disponibilità concreta di determinate aree di terreno da utilizzare per la costruzione dei magazzini stessi.
Ricorda che il Consiglio Regionale, già fin dall'anno 1960, aveva stanziato la somma di L. 25.000.000 da destinare per la costruzione di un magazzino per la raccolta, la conservazione e la manipolazione della frutta nel primo Comune in cui i frutticoltori interessati avessero assunto l'iniziativa.
Fa presente che la maggior difficoltà non deriva dal problema della costruzione di magazzini, più o meno moderni, ma deriva dagli ostacoli che si incontrano per la costituzione dei Consorzi di gestione dei magazzini stessi.
Dichiara che la decisione di addivenire alla costruzione di magazzini per la raccolta, la conservazione e la manipolazione della frutta nei Comuni di St. Pierre e di Gressan era stata presa, a suo tempo, in seguito ad una indagine effettuata sulla produzione locale di frutta e in base a determinati criteri tecnici che, pur non essendo da considerare immutabili, non dovrebbero tuttavia essere continuamente rimessi in discussione; ritiene, infatti, che questo sarebbe l'unico sistema per non giungere mai ad alcuna conclusione positiva.
Informa che in Comune di St. Pierre si è giunti quest'anno, dopo una lunga e laboriosa preparazione, alla costituzione legale di un Consorzio aperto alla partecipazione dei frutticoltori dei Comuni vicini, per cui attualmente si presenta la possibilità di scegliere nel predetto Comune alcune aree di terreno che, in seguito ad un accertamento effettuato sul luogo insieme ai tecnici dell'Assessorato dell'Agricoltura, sono da ritenersi rispondenti alle necessità di magazzini per la raccolta, la conservazione e la manipolazione di frutta.
Dichiara quindi che, per quanto riguarda l'acquisto dell'area di terreno in Comune di St. Pierre, si tratta ormai di invitare i proprietari a fare delle offerte concrete e di procedere, in un secondo tempo, - dopo aver sottoposto il problema alla Commissione consiliare permanente di studio per l'Agricoltura, - alle trattative per l'acquisto del terreno, in accordo con l'organo direttivo del Consorzio che dovrà gestire detto magazzino, considerando anche la convenienza dei prezzi.
Fa presente che la costruzione di un magazzino per la zona del Comune di St. Pierre si rende necessaria anche perché i frutticoltori interessati hanno insistito sulla migliore qualità della loro produzione frutticola nei confronti della produzione frutticola dei Comuni della destra orografica della Dora Baltea.
Informa che in Comune di Gressan è già funzionante da circa tre anni un Consorzio legalmente costituito, che però attualmente limita la sua attività ai trattamenti antiparassitari degli alberi da frutta; fa presente che si è pensato di fare aderire a detto Consorzio tutti i produttori di frutta della zona, estendendo la attività del Consorzio anche alla raccolta, alla conservazione e alla manipolazione della frutta, mediante la costruzione di un magazzino consorziale.
Per quanto riguarda il Comune di Aosta, osserva che il problema potrebbe essere risolto mediante la costruzione o la sistemazione di appositi locali opportunamente attrezzati presso i Magazzini Generali di Aosta.
Ritiene che la sede più opportuna per una approfondita discussione tecnica del problema sia la Commissione consiliare permanente di studio per l'Agricoltura; dichiara tuttavia che si può discutere se sia preferibile costruire un grande magazzino in cui sia raccolta tutta la produzione frutticola della Regione, oppure se sia preferibile costruire dei magazzini più piccoli per zone delimitate e che servano meglio gli agricoltori di una data località.
Osserva che si può anche discutere se sia conveniente, o meno, dotare detti magazzini decentrati di tutta l'attrezzatura necessaria ad un ciclo completo di conservazione, oppure se sia più opportuno servirsi per un particolare stadio della conservazione di attrezzature speciali presso altri più grandi Magazzini di raccolta, in relazione anche alle caratteristiche delle diverse qualità di frutta.
Osserva che si può anche discutere se sia opportuno procedere già sin dall'inizio alla costruzione di complessi ben definiti e completi di tutta l'attrezzatura, oppure se sia più opportuno procedere alla costruzione di un nucleo iniziale, con possibilità di futuri ampliamenti.
Ribadisce, però, che le maggiori difficoltà per l'attuazione di un programma di costruzione di magazzini per la conservazione della frutta in Valle d'Aosta si incontrano nel mettere d'accordo, conciliandone i diversi interessi, i grandi e i piccoli produttori; ritiene che l'Amministrazione Regionale debba cercare di fare aderire ai Consorzi di cui si tratta tutti i produttori di una determinata zona.
Il Consigliere BIONAZ condivide il rilievo formulato dal Consigliere Albaney in merito alla mancata convocazione della Commissione consiliare permanente di studio per l'Agricoltura per discutere il problema in questione; aggiunge che la discussione stessa deve investire non solo la scelta delle aree di terreno idonee alla costruzione dei magazzini di cui si tratta, ma anche gli aspetti tecnico-amministrativi del problema, in una visione serena della questione e senza pregiudiziali di sorta.
Rileva che è soprattutto importante che detti magazzini siano costruiti in modo che servano allo scopo e che possano funzionare efficacemente; pertanto, data l'inevitabile inesperienza dei nuovi organismi direttivi dei costituendi Consorzi che li gestiranno, è necessario che la Regione dia agli interessati precise garanzie circa l'intervento tecnico-finanziario regionale.
Ritiene giustificato il desiderio espresso dai frutticoltori della zona di St. Pierre di avere un magazzino per la produzione della loro zona, in quanto vi sono delle reali differenze qualitative tra la frutta delle zone poste sulla sponda sinistra orografica della Dora Baltea e la frutta delle zone poste sulla sponda destra orografica della Dora Baltea.
Si augura, comunque, che l'iniziativa di cui si discute possa essere attuata con sollecitudine maggiore di quella dimostrata per la realizzazione di altre iniziative a carattere unitario, quale, ad esempio, la Centrale del Latte di Aosta.
Il Presidente, MARCOZ, riferendosi ad esempio al caseificio di Valtournanche, osserva che talvolta le iniziative dell'Amministrazione Regionale vengono ostacolate proprio dai produttori locali, per mancanza di spirito cooperativistico.
Il Consigliere BIONAZ, in merito al caseificio di Valtournanche, dichiara che i produttori di quel Comune avevano chiesto che l'Amministrazione Regionale assumesse la gestione di detto caseificio; ritiene che tale richiesta avesse una sua giustificazione e che analoghe richieste potrebbero in seguito essere avanzate anche dai Consorzi che gestiranno i magazzini di frutta.
Il Consigliere LUSTRISSY, dopo aver premesso di non voler entrare in una discussione tecnica del problema, dichiara che il Consiglio deve prendere in esame tale problema che interessa tutta l'agricoltura valdostana e che non è stato esaminato dalla Commissione consiliare permanente di studio per l'Agricoltura.
Osserva che solo da una discussione seria possono scaturire soluzioni positive del problema di cui si tratta e che è necessario un continuo aggiornamento tecnico per tenere passo con il progresso in atto.
Dichiara che, dalle parole dell'Assessore all'Agricoltura, si ha la sensazione che la sua maggior preoccupazione sia quella di non scontentare i Comuni o i frutticoltori interessati.
Naturalmente, - egli dichiara -, per poter governare bene, per poter fare dei programmi innovatori, ci vuole una maggioranza solida e non bisogna avere delle preoccupazioni elettorali; perché non si potranno mai fare dei programmi di riforma o dei programmi innovatori con delle maggioranze deboli. Pertanto, egli prosegue -, questo è un problema che esula anche dal tecnicismo e che va oltre, è un problema più politico, è un problema di riforma e di innovazione, perché se noi dobbiamo dare retta a tutti i desideri degli agricoltori della Valle d'Aosta, noi non risolveremo mai i problemi della nostra agricoltura; pertanto, se si vuole impostare un'agricoltura moderna e su basi efficienti, bisogna ad un certo punto anche indicare, non imporre, ma indicare e favorire determinate soluzioni, senza cedere troppo facilmente a preoccupazioni immediate e di carattere elettorale.
Il Consigliere PEDRINI ritiene della massima importanza per l'agricoltura valdostana la soluzione del problema in discussione e dichiara che il Gruppo consiliare del Partito Liberale è a completa disposizione dell'Assessore all'Agricoltura per una fattiva collaborazione.
L'Assessore FOSSON osserva che il non voler entrare oggi in una discussione sugli aspetti tecnici del problema in esame non significa non voler portare in discussione il problema stesso; dichiara, infatti, che la questione sarà dibattuta, a suo tempo, sia in sede di Commissione consiliare permanente di studio per l'Agricoltura, che in sede di Consiglio.
Fa presente che lo stanziamento di Lire 20 milioni, approvato con la deliberazione di Giunta di cui si propone oggi la ratifica, anche se sommato allo stanziamento di Lire 25 milioni già deliberato nel 1960 dal Consiglio, non basta per portare a termine le opere di cui si tratta, per cui il Consiglio sarà chiamato a deliberare su ulteriori stanziamenti per l'attuazione delle opere di cui si tratta.
Aggiunge che si doveva approvare e impegnare la spesa di Lire 20 milioni sullo stanziamento del capitolo del bilancio per l'esercizio finanziario r luglio 1963-30 giugno 1964, per avere a disposizione il fondo in relazione alle trattative per l'acquisto dei terreni di cui si tratta.
Ringrazia il Consigliere Pedrini per l'offerta di collaborazione formulata a nome del Gruppo consiliare del Partito Liberale per lo studio e la soluzione del problema.
Osserva che le difficoltà rilevate in merito al problema in esame non derivano da preoccupazioni di carattere elettoralistico; dichiara, del resto, che se avesse avuto preoccupazioni del genere, non avrebbe insistito per l'approvazione del piano di risanamento del bestiame che, dopo tante critiche, incomincia ad essere apprezzato anche dagli avversari più accaniti.
Fa presente che, se sulle questioni tecniche i pareri possono anche essere discordanti, è tuttavia indispensabile tenere conto delle esigenze degli agricoltori delle varie zone interessate se si vuole giungere ad una soluzione positiva del problema in esame, perché in agricoltura le imposizioni non possono dare buoni risultati.
Si augura di trovare per la realizzazione dei magazzini di cui si tratta una collaborazione maggiore di quella trovata in altri settori dell'agricoltura.
Deliberazione n. 4666 in data 30 giugno 1964.
Il Consigliere DUJANY chiede informazioni sulla spesa per l'acquisto del terreno e per la costruzione della casermetta forestale di Aymaville.
L'Assessore FOSSON comunica che si è ancora in fase di trattative per l'acquisto del terreno destinato alla costruzione della citata casermetta e che si è provveduto all'impegno della spesa di Lire 8.000.000 appunto per poter provvedere all'acquisto.
Deliberazione n. 4667 in data 30 giugno 1964.
Su richiesta del Consigliere CHABOD, l'Assessore FOSSON fornisce precisazioni, dichiarando che la Giunta ha ritenuto opportuno approvare e impegnare la spesa di Lire 15.000.000 in relazione ad una richiesta di intervento finanziario regionale presentata dalla Cooperativa Produttori Latte e Fontina della Valle d'Aosta; informa che, per il momento, non sono ancora definite le modalità dell'intervento in questione.
Deliberazione n. 4691 in data 30 giugno 1964.
L'Assessore FOSSON ricorda che, in sede di Consiglio, era stato ripetutamente posto l'accento sull'eccessivo ammontare dei residui passivi dell'Amministrazione Regionale e sulla necessità di una riduzione dell'importo dei residui passivi.
Fa presente che la Giunta, concordando sull'opportunità della riduzione, ha provveduto ad un esame di tutti i residui passivi e allo stralcio di tutte le somme impegnate per la liquidazione di spese alle quali si è provveduto con altri mezzi, nonché allo stralcio delle somme impegnate per spese alle quali non è più necessario provvedere, per cui si renderanno disponibili dette somme attraverso l'avanzo di amministrazione e sarà resa più agevole la tenuta delle contabilità della Regione.
Dichiara che la Giunta è a disposizione del Consiglio per fornire eventuali chiarimenti in merito ai singoli residui passivi stralciati e di cui all'elenco allegato alla deliberazione numero 4691.
Il Consigliere BERTHET chiede chiarimenti sui motivi che hanno portato allo stralcio del residuo passivo n. 139/6 ("Spese per acquisto terreni in St. Pierre per costruzione Parco Monumentale alla Resistenza Valdostana e Monumento a Emilio Chanoux") e del residuo passivo n. 141/1 ("Sottoscrizione di capitale azionario Società Autostrade Valdostane - S.p.A.").
L'Assessore FOSSON riferisce che si è ritenuto di dover procedere allo stralcio del residuo passivo n. 139/6 perché il fondo era assolutamente insufficiente per la realizzazione delle previste opere e anche perché i proprietari di vari terreni in Comune di St. Pierre, interpellati per la vendita, avevano richiesto prezzi troppo elevati.
Informa che la Giunta ha ritenuto di onorare la memoria di Emilio Chanoux dedicandogli il costruendo nuovo Istituto Professionale Regionale di Aosta.
In merito al residuo passivo n. 141/1, comunica che si trattava di un impegno fatto dalla Regione per conto della Provincia di Torino, a titolo di anticipazione, per rendere più sollecite le pratiche di sottoscrizione del capitale della Società Autostrade Valdostane.
Rileva che la Provincia di Torino ha provveduto direttamente alla sua quota parte di spesa.
Il Consigliere MONTESANO, riallacciandosi a suoi precedenti interventi in sede di Consiglio in merito alla questione dei residui passivi, dichiara di approvare l'azione intrapresa dalla Giunta al fine di ridurre l'ammontare complessivo dei residui passivi, onde creare la disponibilità di bilancio per nuove spese; raccomanda di provvedere con sollecitudine all'esecuzione dei programmi di lavori per evitare un aumento di spese in conseguenza del continuo aumento dei prezzi.
Il Consigliere BENZO chiede chiarimenti in merito alla spesa di cui al residuo passivo n. 65/3, dichiarando di non condividere il principio che la Regione assuma a suo carico spese di questo genere.
L'Assessore SAVIOZ fa presente che si tratta di spese per offerta di un certo numero di biglietti di transito sulla funivia del Monte Bianco a rappresentanti di alcune delegazioni di Città straniere che avevano partecipato ad Aosta al Convegno delle Città Gemellate e che avevano manifestato il desiderio di visitare lo impianto di risalita del Monte Bianco.
Aggiunge che tali biglietti sono sovente offerti dalla Regione ad ospiti e a personalità di particolare riguardo, in visita alla Valle di Aosta.
Il Consigliere DUJANY osserva che nell'elenco in questione figurano stralciati molti residui passivi che si riferiscono, in genere, a contributi concessi ad agricoltori e ad enti vari; chiede quindi se siano stati effettivamente eseguiti degli accertamenti per dichiarare l'attuale insussistenza degli impegni di spesa a suo tempo assunti dalla Giunta, con particolare riguardo per gli impegni di spesa per contributi al Consorzio irriguo del Canale Rû Neuf, in Comune di Gignod.
L'Assessore FOSSON assicura che per lo stralcio dei residui passivi di cui i tratta si è proceduto con estrema prudenza, soprattutto per quanto riguarda gli impegni di spesa relativi ai contributi di cui sopra.
Osserva che, in gran parte, i residui passivi stralciati, relativi all'agricoltura, riguardano contributi concessi per rimboschimenti volontari, contributi ai quali gli interessati hanno dichiarato di rinunciare; precisa che non è stato stralciato alcun residuo passivo riguardante contributi per fabbricati rurali, perché effettivamente, in questo settore, vi sono molte persone non abbienti che impiegano molto tempo per portare a termine le opere sussidiate.
Per quanto riguarda i residui passivi che si riferiscono al Consorzio irriguo del Canale Rû Neuf, in Comune di Gignod, fa presente che detto Consorzio non intende più procedere all'esecuzione di tutti i lavori per i quali, a suo tempo, erano stati concessi i contributi, per cui si ha un'economia di 15 milioni di lire sulle spese a suo tempo impegnate e conservate ai residui passivi.
Il Consigliere MAQUIGNAZ chiede chiarimenti in merito allo stralcio del residuo passivo n. 26/3 "Contributi per la costruzione dell'acquedotto della frazione Breuil, in Comune di Valtournanche".
L'Assessore MANGANONI osserva che il contributo concesso al Comune di Valtournanche per la costruzione dell'acquedotto alla frazione Breuil era stato determinato sulla base di un progetto che comportava un certo importo di spesa superiore alla spesa effettivamente accertata, in seguito, per l'esecuzione dei lavori, per cui è stata accertata un'economia di Lire 2 milioni sulla spesa a suo tempo impegnata e conservata ai residui passivi.
Su richiesta del Consigliere CHABOD, l'Assessore MANGANONI comunica che la strada della frazione Gratillon, in Comune di Saint Nicolas, è stata ultimata come da progetto, in cui non era prevista l'asfaltatura della strada e informa che la somma di Lire 845.000 stralciata dai residui passivi rappresenta l'economia di spesa realizzata nell'esecuzione della opera stessa.
Fa presente che la somma di Lire 3 milioni 162.625, economia di spesa a residuo passivo realizzata nella costruzione della strada Grand Haury-Combes, in Comune di Introd, non può essere destinata - stornata per il finanziamento di nuovi lavori sulla strada della frazione Combes, in Comune di Introd, perché le norme sulla contabilità degli enti pubblici non lo consentono.
Il Consigliere BERTHET dichiara di non condividere la proposta di stralciare dai residui passivi la somma di L. 6.767.290, iscritta al residuo passivo n. 136 e già destinata al finanziamento delle spese per la costruzione di monumenti e tombe ad insigni valdostani.
Osserva che, in ogni Città, sono stati eretti monumenti per ricordare la storia locale ed i personaggi che l'hanno illustrata, e non vede perché in Valle d'Aosta non ci si debba regolare allo stesso modo.
Rileva che è bene intitolare ad Emilio Chanoux il costruendo Istituto Professionale Regionale, ma ritiene che si dovrebbe anche erigere un monumento in memoria di Chanoux, nonché altri monumenti in memoria di Emilio Lexert, dell'Abbé N. Henry, figure che hanno illustrato la Valle d'Aosta.
Propone, pertanto, di costituire una Commissione per lo studio del problema.
L'Assessore ANDRIONE, dopo aver premesso che il residuo passivo di cui si tratta risale all'anno 1948 ed è oggi di importo inadeguato allo scopo, dichiara che è tuttora volontà dell'Amministrazione Regionale di onorare degnamente queste figure che hanno illustrato la storia della Valle d'Aosta.
Ritiene, però, opportuno erigere monumenti che rivestono anche un certo pregio artistico e che si inseriscano nel nostro paesaggio, senza deturparlo.
Dichiara di essere d'accordo sulla necessità di porre allo studio il problema, anche se è convinto dell'opportunità di stralciare oggi dei residui passivi di così lontana provenienza e che servono solo ad appesantire la contabilità della Regione.
L'Assessore FOSSON dichiara di concordare sulla necessità di un serio studio del problema di cui si tratta e prospetta la possibilità di iscrivere nel bilancio per il prossimo esercizio finanziario un adeguato stanziamento di fondi per tale scopo.
L'Assessore ANDRIONE, su richiesta del Consigliere DUJANY, dichiara che la proposta di stralciare il residuo passivo di Lire 36 milioni 582.770, fondo già impegnato per la sistemazione ad "Auditorium" della ex Chiesa del Collegio S. Benigno, di Aosta, deriva da un mutamento di orientamento della Giunta Regionale sul problema stesso, in relazione al costo dell'opera, - molto più elevato di quanto in un primo tempo previsto -, ed alla non idoneità della Chiesa stessa ad essere trasformata e adibita ad "Auditorium".
Deliberazione n. 172 del 22 luglio 1964.
Il Consigliere MONTESANO chiede quali impedimenti abbiano ritardato, dal 1961 ad oggi, la realizzazione del programma di lavori allora approvato dal Consiglio e se il progetto per la costruzione dell'edificio sede dell'Istituto Professionale Regionale di Aosta sia stato sottoposto all'esame del Consiglio di Sanità, per il necessario parere.
Rileva il danno che deriva all'Amministrazione Regionale dal procrastinare troppo la realizzazione di detto programma di lavori pubblici, in relazione al continuo aumento dei prezzi.
Il Consigliere GHEIS, riferendosi all'edificio sede dell'istituto Professionale Regionale di Aosta, chiede chiarimenti in merito alla somma di Lire 35.825.350 a disposizione dell'Amministrazione Regionale per imprevisti, spese generali e di progettazione.
L'Assessore ANDRIONE ricorda che nel 1961 era stata finanziata con accensione di un mutuo anche la spesa per la costruzione dell'edificio sede dell'Istituto Professionale Regionale di Aosta; informa che il progetto dell'opera era stato redatto alla fine del 1962 e che nello stesso periodo di tempo si era verificato un rilevante aumento nel costo dei lavori, per cui il costo complessivo dell'opera che, in un primo tempo era previsto in Lire 600 milioni, sarebbe ammontato ad oltre 900 milioni.
Dichiara di avere, quindi, ritenuto opportuno di fare riesaminare il problema dalla Giunta che, preso atto dell'impossibilità di realizzare l'opera come già previsto in un primo tempo, stabilì di fare elaborare un nuovo progetto che tenesse conto della situazione finanziaria della Regione e delle mutate esigenze scolastiche.
Dichiara, inoltre, di non essere in grado di precisare ora se il progetto di cui si tratta sia stato sottoposto, come pensa, all'esame del Consiglio di Sanità, per il parere.
Il Consigliere MONTESANO osserva ancora che il parere del Consiglio di Sanità sui progetti di costruzione di edifici scolastici è un parere vincolante.
Invita, pertanto, l'Assessore competente a inviare il progetto di cui si tratta, se non è stato già fatto, all'esame del Consiglio di Sanità.
L'Assessore ANDRIONE dà assicurazione in merito.
In risposta alla domanda formulata dal Consigliere Gheis, informa che le spese di progettazione dell'edificio in questione ammontano a Lire 20.500.000, di cui Lire 14.000.000 corrisposte, in base alle vigenti tariffe, ai progettisti per l'elaborazione del primo progetto, e Lire 6.500.000 concordate a forfait con i progettisti stessi per l'elaborazione del secondo progetto, considerandosi questo progetto come una variante del primo.
Il Consigliere BENZO, ponendo una questione di principio, dichiara che l'Amministrazione Regionale dovrebbe rispettare le norme vigenti in materia di tariffe degli onorari professionali sulla progettazione di opere pubbliche, evitando di concordare con i progettisti compensi a forfait.
Il Consigliere DUJANY chiede precisazioni in merito al numero degli alunni che il citato Istituto potrà ospitare, nonché in merito alle necessità scolastiche attuali e future della Regione in tale campo.
L'Assessore ANDRIONE informa che, attualmente, ad Aosta il numero degli alunni dell'Istituto Professionale Regionale ammonta a circa 250 e che il nuovo Istituto potrà ospitare 500 alunni, in 24 aule normali, 12 aule speciali e laboratori.
Su richiesta dei Consiglieri DUJANY e BENZO, informa che l'"Atelier d'Architecture d'Aoste" è formato dagli Architetti Giuffré, Piccato, Castelli, Nelva e Marchisio e precisa che nella somma a disposizione dell'Amministrazione per imprevisti, spese generali e progettazione non è compresa la spesa per la direzione dei lavori, in quanto la direzione dei lavori sarà affidata all'Ufficio Tecnico Regionale.
Deliberazione n. 572 del 4 settembre 1964.
L'Assessore MANGANONI comunica che la sopracitata deliberazione è stata, in seguito, revocata dalla Giunta Regionale essendosi constatata l'impossibilità di eseguire i lavori prima della stagione invernale.
Fa presente che la nuova situazione è venuta a crearsi in seguito ad una petizione dei contadini interessati, tendente ad ottenere la ricostruzione del vecchio ponte che unisce la strada di fondo valle alla località Fresnay, in luogo della costruzione di una nuova strada lungo la sponda sinistra della Dora, che avrebbe permesso l'accesso alla località isolata usufruendo di un ponte sito più a valle, come da accordi intercorsi tra l'Amministrazione Regionale e il Comune di Courmayeur.
Fa presente che detta petizione è stata trasmessa al Comune di Courmayeur per le necessarie informazioni.
Osserva, comunque, che la soluzione richiesta dagli interessati, oltre ad essere assai costosa, non darebbe sufficiente garanzia circa la stabilità del ponte in caso di piene, date le condizioni di alveo della Dora in quel punto.
Rileva che, se non fosse pervenuta questa richiesta, i lavori stradali di cui si tratta sarebbero stati portati a termine nel giro di un mese, mentre ora bisognerà rimandare alla prossima primavera qualunque soluzione ed è, quindi, inutile impegnare ora dei fondi.
Deliberazione n. 680 in data 16 settembre 1964.
Il Consigliere DUJANY chiede all'Assessore competente quando ritenga di poter mettere in attività i Magazzini Generali di Aosta e in che modo saranno gestiti.
L'Assessore COLOMBO comunica che, con l'esecuzione dei lavori previsti nella deliberazione di Giunta in discussione, i Magazzini Generali di Aosta potranno essere utilizzati.
Rileva però che, in seguito ad una visita sopralluogo, effettuata con rappresentanti degli Enti che hanno aderito alla costituzione della Società per la gestione dei Magazzini stessi è stata accertata la necessità dell'esecuzione di ulteriori lavori, quali: lo spostamento del cancello che si affaccia alla strada di circonvallazione Sud della Città di Aosta; l'installazione di un peso e il rifacimento di alcuni muri di sostegno in cattive condizioni di stabilità. Osserva che l'approvazione di questi lavori sarà proposta al Consiglio, come pure la proposta di norme per la regolamentazione della gestione dei Magazzini Generali.
Per quanto riguarda la forma di gestione dei Magazzini di cui si tratta, informa che gli Enti che hanno aderito all'invito dell'Assessorato all'Industria e Commercio stanno provvedendo per la costituzione della Società che dovrà gestire detti Magazzini.
Fa presente che nel corso del 1964 i Magazzini Generali di Aosta sono stati già in parte utilizzati per l'immagazzinamento dell'intero contingente di zucchero per il 1964, operazione che ha permesso alla Regione di acquistare sul mercato detto prodotto ad un prezzo assai più favorevole dell'attuale, tanto che potranno essere evitati aumenti di prezzo dello zucchero.
Il Consigliere GHEIS dichiara che l'Amministrazione Regionale non ha provveduto con la necessaria tempestività all'ultimazione dei Magazzini Generali di Aosta.
Fa presente che la Regione avrebbe ormai dovuto ultimare tutte le opere necessarie per l'utilizzazione di detti magazzini, sia che si tratti di opere nuove, sia che si tratti di riparazioni ad opere murarie di sostegno in precedenza ultimate e già in stato di rovina per il loro lungo abbandono.
Poiché dai banchi della maggioranza alcuni Consiglieri interrompono la sua esposizione, il Consigliere Gheis chiede al Presidente del Consiglio che gli sia conservata la parola, senza interruzioni di sorta.
Il Presidente, MARCOZ, osserva che sono state le illogiche conclusioni del Consigliere Gheis a provocare le continue interruzioni, perché è assolutamente assurdo affermare che alcuni muri di sostegno dei Magazzini Generali sono caduti in rovina per il loro lungo abbandono, trattandosi, tra l'altro, di opere di recente costruzione.
Il Consigliere BORDON dichiara che il Presidente del Consiglio dovrebbe, comunque, impedire che un Consigliere sia continuamente interrotto durante la sua esposizione, anche se questo Consigliere ha una visione del tutto particolare di una determinata situazione.
Il Consigliere GHEIS riconosce che la discussione sorta sulla questione dei Magazzini Generali di Aosta esula dall'argomento allo ordine del giorno.
Dopo breve discussione, il Consigliere GERMANO dichiara che gran parte della colpa per la ritardata apertura dei Magazzini Generali di Aosta è da attribuire all'Amministrazione Regionale retta da appartenenti alla Democrazia Cristiana, i quali, a suo tempo, hanno provveduto alla costruzione dell'opera in un modo affrettato e sotto la pressione di esigenze politiche, senza curarsi molto di quei particolari senza i quali l'opera stessa non risulta utilizzabile.
Deliberazione n. 220 del 29 luglio 1964.
Il Presidente, CAVERI, su richiesta del Consigliere DUJANY, riferisce che si tratta di impugnativa proposta, nanti il Magistrato competente, avverso la sentenza in data 4/15 giugno 1964, con la quale il Tribunale di Aosta ha dichiarato che la Palestra di Ginnastica sita in Aosta (Corso Battaglione Aosta) e la ex colonia Elioterapica, sita in località St. Martin de Corléans, con arredi vari e suppellettili, sono di proprietà del Commissariato Nazionale per la Gioventù Italiana e che detti immobili non rientrerebbero tra i beni demaniali dello Stato da trasferire in proprietà alla Regione a' sensi dello Statuto speciale della Regione.
Informa che la Regione sostiene, invece, che detti immobili debbono considerarsi come a suo tempo trasferiti al Ministero della Pubblica Istruzione, per cui dovrebbero essere trasferiti al demanio regionale a' sensi dello Statuto speciale per la Valle d'Aosta.
Deliberazione n. 224 del 29 luglio 1964.
L'Assessore FOSSON informa che si tratta dell'autorizzazione a recedere dalla costituzione di parte civile già proposta nell'interesse dell'Amministrazione Regionale nel procedimento penale pendente dinnanzi il Tribunale di Aosta contro Boetto Valentino, a seguito di denuncia per falso e truffa.
Aggiunge che il provvedimento in esame è motivato dal fatto che ormai il Boetto Valentino ha macellato il bestiame acquistato, ha provveduto al pagamento delle somme occorrenti per la corresponsione dell'indennizzo previsto dalla legge regionale 28-6-1962 n. 13 e spettante agli allevatori che gli avevano venduto il bestiame destinato all'abbattimento e ha pagato le spese per gli onorari dovuti al legale della Regione.
Precisa che, con il recesso dalla costituzione di parte civile, il procedimento contro il Boetto Valentino procederà per l'azione relativa al falso e alla truffa.
Deliberazione n. 99 in data 15 luglio 1964.
Il Consigliere LUSTRISSY osserva che gli atti che l'Amministrazione Regionale intende promuovere a tutela e per il mantenimento in uso di locali siti nell'ex Palazzo del Governo, in Aosta, e destinati ad alloggio prefettizio, non dovrebbero essere fini a sé stessi, ma dovrebbero essere inquadrati nella questione generale relativa alla proprietà del Palazzo di cui si tratta.
Ricorda, in proposito, che sulla questione esiste già una sentenza della Corte di Cassazione che si è dichiarata non competente a decidere in merito.
Chiede, pertanto, che gli sia precisata la linea di condotta che la Regione intende seguire nella questione e, cioè, se intenda rivolgersi alla Corte Costituzionale oppure riproporre un nuovo procedimento dinnanzi alla Magistratura ordinaria.
Fa presente che sono in atto azioni di sfratto da parte dell'Intendenza di Finanza di Aosta intese ad ottenere la disponibilità anche dei locali siti nell'ex palazzo del Governo, in Aosta, attualmente occupati dall'ENEL e dal SAVT.
Rileva che, qualora l'Intendenza di Finanza di Aosta riuscisse nel suo intento, la Regione incontrerebbe ulteriori difficoltà per il riconoscimento del suo diritto di proprietà sul predetto palazzo.
Il Presidente della Giunta, CAVERI, osserva che l'argomento sollevato dal Consigliere Lustrissy non rientra nelle questioni all'ordine del giorno.
Invita, pertanto, il Consigliere Lustrissy a presentare sull'argomento un'interpellanza, alla quale si riserva di dare esauriente risposta.
Il Presidente, MARCOZ, constatato che nessun altro Consigliere intende formulare osservazioni o chiedere chiarimenti, invita il Consiglio a votare a scrutinio segreto sulla proposta di ratifica dei provvedimenti deliberativi di Giunta n. 4580 in data 30 gennaio 1964, n. 99 in data 15 luglio 1964, n. 220 in data 29 luglio 1964, n. 224 in data 29 luglio 1964, e a votare per alzata di mano sulla proposta di ratifica degli altri provvedimenti deliberativi di Giunta, ad eccezione della deliberazione n. 572 in data 4 settembre 1964, in quanto detta deliberazione è stata revocata con la deliberazione di Giunta n. 817 in data 25 settembre 1964.
IL CONSIGLIO
preso atto che la deliberazione di Giunta n. 572 in data 4 settembre 1964 è stata successivamente revocata dalla Giunta con deliberazione n. 817 del 25 settembre 1964;
procedendo con quattro separate votazioni segrete per quanto riguarda la ratifica delle deliberazioni di Giunta n. 4580 in data 30-6-1964, n. 99 in data 15-7-1964, n. 220 in data 29-7-1964 e n. 224 in data 29-7-1964 e con singole separate votazioni per alzata di mano per quanto riguarda la ratifica delle altre deliberazioni adottate dalla Giunta in via d'urgenza e con il sottoriportato esito delle singole votazioni, accertato e comunicato dal Presidente, Marcoz;
DELIBERA
di ratificare, ad ogni effetto, le seguenti deliberazioni adottate dalla Giunta Regionale in via d'urgenza e salvo ratifica del Consiglio:
n. 4348 del 24-6-1964: Approvazione del testo del regolamento per il 12° Concorso regionale di Fedeltà alla Montagna.
(Consiglieri presenti, votanti e favorevoli: trentadue).
n. 4439 del 26-6-1964: Costruzione di un nuovo edificio per la Scuola Media in località St Martin de Corléans di Aosta - Esecuzione di un primo lotto - Appalto dei lavori ad asta pubblica - Approvazione ed impegno di spesa.
(Consiglieri presenti: trentadue; Consiglieri votanti e favorevoli: diciannove; Consiglieri astenutisi dalla votazione: tredici: Benzo, Berthet, Bionaz, Bordon, Chabod, Gheis, Dujany, Lustrissy, Maquignaz, Mappelli, Personnettaz, Torrione e Verthuy).
n. 4482 del 30-6-1964: Contributo all'Ente Valdostano per l'Artigianato tipico per l'esercizio finanziario 1963-1964 - Approvazione e liquidazione di spesa.
(Consiglieri presenti, votanti e favorevoli: trentaquattro).
n. 4505 del 30-6-1964: Concessione alla Consorteria di Vieyes-Silvenoire di un contributo di L. 3.500.000 nelle spese per l'esecuzione dei lavori di costruzione dell'edificio scolastico della frazione Vieyes - Approvazione ed impegno di spesa.
(Consiglieri presenti, votanti e favorevoli: trentaquattro).
n. 4573 del 30-6-1964: Concessione al Comitato regionale per la Caccia di un ulteriore contributo di L. 2.000.000 nelle spese per il funzionamento del Comitato stesso per l'anno venatorio 1963-1964 - Approvazione e liquidazione di spesa.
(Consiglieri presenti, votanti e favorevoli: trentadue).
n. 4575 del 30-6-1964: Approvazione e impegno della spesa di L. 100.000.000 per l'attuazione pratica della legge regionale sul risanamento del bestiame in Valle d'Aosta.
(Consiglieri presenti, votanti e favorevoli: trentaquattro).
n. 4580 del 30-6-1964: Incarico all'avv. Antonio Canino, di Aosta, per la citazione in giudizio della Società SNAM ai fini del pagamento dei danni arrecati alle strade della Regione per la costruzione dell'oleodotto Genova-Aigles.
(Consiglieri presenti e votanti: 32; voti favorevoli: 25; voti contrari: 7; scrutatori: Consiglieri Signori Artaz Dotto, Casetta e Mappelli).
n. 4610 del 30-6-1964: Approvazione ed impegno di spesa per l'esecuzione di lavori vari di rimboschimento, alberature stradali e sistemazione montane.
(Consiglierei presenti, votanti e favorevoli: ventinove).
n. 4621 del 30-6-1964: Concessione e liquidazione di contributi nelle spese per l'acquisto di barbatelle allo scopo di favorire la ricostituzione di vigneti filosserati. Approvazione e liquidazione di spesa.
(Consiglieri presenti, votanti e favorevoli: ventinove).
n. 4624 del 30-6-1964: Approvazione ed impegno di spesa per l'esecuzione di lavori vari di sistemazione di terreni montani.
(Consiglieri presenti, votanti e favorevoli: ventinove).
n. 4625 del 30-6-1964: Approvazione ed impegno di spese per l'esecuzione di lavori vari di sistemazione di terreni montani, di arginatura di torrenti e di sgombro frane.
(Consiglieri presenti, votanti e favorevoli: trenta).
n. 4658 del 30-6-1964: Costruzione di magazzini per la raccolta, la conservazione e la manipolazione di frutta nei Comuni di St. Pierre e Gressan. Approvazione ed impegno di spesa.
(Consiglieri presenti, votanti e favorevoli: trentaquattro).
n. 4666 del 30-6-1964: Approvazione ed impegno di spesa per l'acquisto di terreno per la costruzione di una casermetta per Agenti Forestali nel territorio del Comune di Aymaville.
(Consiglieri presenti, votanti e favorevoli: trentaquattro).
n. 4667 del 30-6-1964: Approvazione ed impegno della spesa di Lire 15.000.000 per la concessione di contributi a favore di associazioni e di consorzi di produttori di prodotti tipici locali.
(Consiglieri presenti, votanti e favorevoli: trentaquattro.
n. 4691 del 30-6-1964: Revoca di finanziamenti di spese e stralcio di somme dall'elenco dei Residui Passivi in conto esercizio 1962-1963 ed esercizi precedenti, per insussistenza o perenzione.
(Consiglieri presenti, votanti e favorevoli: trentadue).
n. 1 del 1-7-1964: Liquidazione di un acconto sul contributo regionale ordinario annuale dovuto al Consorzio Antitubercolare della Valle d'Aosta per l'anno 1964. Approvazione e liquidazione di spesa.
(Consiglieri presenti, votanti e favorevoli: trentaquattro).
n. 2 del 1-7-1964: Concessione e liquidazione della somma di L. 18.800.000 al Consorzio Antitubercolare della Valle d'Aosta a titolo di primo contributo straordinario per l'anno 1964. Approvazione e finanziamento di spesa.
(Consiglieri presenti, votanti e favorevoli: trentaquattro).
n. 25 del 3-7-1964: Approvazione di perizia suppletiva per i lavori di costruzione del 2° tronco della strada di allacciamento alle frazioni Gioannet - Seyssinod e Meylan, in Comune di Gignod - Approvazione ed impegno della maggiore spesa di L. 870 mila 200.
(Consiglieri presenti, votanti e favorevoli: trentaquattro).
n. 99 del 15-7-1964: Incarico all'Avv. Antonio Canino, di Aosta, di promuovere gli atti a tutela dell'Amministrazione Regionale per la conservazione in uso di locali siti nel palazzo ex sede del Governo in Aosta e destinati ad alloggio prefettizio.
(Consiglieri presenti e votanti: trenta; voti favorevoli: ventitré; voti contrari: sette; scrutatori: Consiglieri Signori: Artaz-Dotto, Casetta e Mappelli).
n. 172 del 22-7-1964: Costruzione dell'edificio sede dell'Istituto Professionale Regionale di Aosta intitolato alla memoria del Notaio Emilio Chanoux. Appalto ad asta pubblica di un primo lotto di lavori.
(Consiglieri presenti, votanti e favorevoli: trentatre).
n. 220 del 29-7-1964: Appello contro la sentenza del Tribunale di Aosta nel giudizio promosso dal Commissariato Nazionale per la Gioventù Italiana contro la Regione Valle d'Aosta per il rilascio di beni immobili e per il pagamento di indennità di occupazione.
(Consiglieri presenti e votanti: trenta; voti favorevoli: ventinove; voti contrari: uno; scrutatori: Consiglieri Signori Artaz -Dotto, Casetta e Mappelli).
n. 224 del 29-7-1964: Recessione dell'Amministrazione Regionale dalla costituzione di parte civile nel procedimento penale contro Boetti Valentino ed altri.
(Consiglieri presenti e votanti: trentadue; voti favorevoli: trentuno; voti contrari: uno; scrutatori: Consiglieri Signori Artaz-Dotto, Casetta e Mappelli).
n. 242 del 29-7-1964: Lavori di costruzione di una fognatura alla frazione Vieux in Comune di Rhêmes St. Georges - Approvazione di perizia suppletiva. Approvazione ed impegno di spesa. (Consiglieri presenti, votanti e favorevoli: trentaquattro).
n. 680 del 16-9-1964: Approvazione ed impegno di spesa per l'esecuzione dei lavori di bitumatura del piazzale antistante il fabbricato sede dei Magazzini generali di Aosta.
(Consiglieri presenti, votanti e favorevoli: trentaquattro).
n. 777 del 23-9-1964: Approvazione ed impegno di spesa per l'esecuzione dei lavori di costruzione di un sottopassaggio alla ferrovia Chivasso-Aosta sulla strada regionale Châtillon-Pontey, in Comune di Châtillon. Aggiudicazione dei lavori a trattativa privata all'Impresa Spelgatti Pietro - Nomina del direttore dei lavori.
(Consiglieri presenti, votanti e favorevoli : trentaquattro).
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