Oggetto del Consiglio n. 8 del 23 marzo 1966 - Verbale
OGGETTO N. 8/66 - SOSTITUZIONE DEI CONSIGLIERI DIMISSIONARI GHEIS E TORRIONE.
Il Consigliere MONTESANO, riferendosi all'avvenuta accettazione delle dimissioni dei Consiglieri Gheis e Torrione, propone che il Consiglio esprima il voto che al primo punto dell'ordine del giorno della prossima adunanza del Consiglio sia iscritto l'argomento riguardante la sostituzione dei due Consiglieri dimissionari, comprendente la convalida delle elezioni dei due nuovi Consiglieri e il giuramento da parte dei medesimi.
Fa presente che la sua richiesta è da porsi in relazione al 1° comma dell'articolo 26 del Regolamento interno del Consiglio che recita testualmente:
"Il Presidente del Consiglio fissa gli oggetti da iscriversi all'ordine del giorno tenendo in considerazione i voti espressi dall'Assemblea nella precedente adunanza e le proposte o richieste del Presidente della Giunta Regionale".
Il Presidente, MARCOZ, rileva che l'espressione "tenendo in considerazione" è abbastanza generica.
Osserva che, d'altra parte, nella compilazione dell'ordine del giorno, si è sempre tenuto conto dei voti espressi dal Consiglio.
Il Consigliere MONTESANO precisa che la sua richiesta tendeva solo a far esprimere al Consiglio un voto per l'inserimento al primo punto dell'ordine del giorno della prossima adunanza dell'argomento riguardante la sostituzione dei Consiglieri Gheis e Torrione, senza con questo vincolare la volontà del Presidente del Consiglio, che ha la massima libertà nel predisporre l'ordine del giorno delle sedute consiliari.
Il Consigliere GERMANO rileva che non è possibile porre ai voti un argomento che non risulta iscritto all'ordine del giorno.
Il Consigliere MONTESANO fa presente che la questione da lui posta è una questione pregiudiziale.
Il Consigliere GERMANO dichiara che non si possono porre delle questioni pregiudiziali riguardanti l'ordine del giorno.
D'altra parte, - egli osserva -, il Regolamento interno del Consiglio dà la possibilità ai Consiglieri di richiedere la convocazione del Consiglio con un preciso ordine del giorno.
Il Consigliere MONTESANO chiede che la sua proposta sia messa a verbale.
L'Assessore FOSSON osserva che il Presidente del Consiglio ha già dato assicurazioni che all'ordine del giorno della prossima adunanza sarà incluso l'argomento riguardante la sostituzione dei Consiglieri Gheis e Torrione.
Fa presente che la formulazione dell'ordine del giorno di una adunanza consiliare rientra nei poteri discrezionali del Presidente del Consiglio, il quale vi provvede tenendo conto delle eventuali richieste fatte dai Consiglieri.
Il Presidente del Consiglio, - egli aggiunge -, nel predisporre l'ordine del giorno della prossima adunanza terrà conto, eventualmente, della richiesta fatta dal Consigliere Montesano.
Esprime il parere che non si possa oggi, attraverso una votazione, fissare l'ordine del giorno della prossima adunanza, in quanto il predisporre l'ordine del giorno delle adunanze rientra nella competenza esclusiva del Presidente del Consiglio.
Osserva, d'altra parte, che il Presidente del Consiglio ha l'obbligo di inserire nell'ordine del giorno della prossima adunanza l'oggetto riguardante la sostituzione dei Consiglieri dimissionari Gheis e Torrione e che terrà presente, quindi, la richiesta fatta dal Consigliere Montesano.
Il Consigliere MONTESANO, allo scopo di chiarire il suo pensiero, dichiara che non intende mettere in discussione il potere discrezionale del Presidente del Consiglio per quanto riguarda la predisposizione dell'ordine del giorno delle adunanze consiliari.
Precisa però che egli intende che la sua proposta sia fatta propria dal Consiglio e che, per poter giungere a questo, è necessario che la proposta sia messa ai voti.
Quindi, - egli prosegue -, il voler impedire questa votazione, significa non applicare l'articolo 26 del Regolamento interno per il funzionamento del Consiglio Regionale, che dà la possibilità al Consiglio stesso di esprimere un voto su determinate questioni, libero poi il Presidente del Consiglio di tener conto, o no, del voto espresso.
Il Presidente, MARCOZ, dichiara quanto segue:
"Io sarei dell'avviso di adottare una tesi intermedia.
Il Consigliere Montesano, indirettamente, mi chiede che io ponga ai voti una proposta che ha attinenza con un oggetto che non figura iscritto all'ordine del giorno dell'adunanza odierna.
Voglio chiarire meglio il mio pensiero: se questa manifestazione di volontà dell'Assemblea si verificasse su di un problema in discussione, io sono della tesi che, effettivamente, l'Assemblea possa manifestare questa sua volontà, perché si possa poi dichiarare che l'Assemblea ha manifestato, con una determinata maggioranza o all'unanimità, questa sua volontà. E per poterla dichiarare, è necessario che l'Assemblea si esprima in qualche modo o con votazione o raccogliendo le proposte dei vari Capi gruppo.
Però, Lei adesso mi sta chiedendo un qualche cosa di diverso. Lei mi sta chiedendo che io ponga in discussione l'argomento riguardante la sostituzione dei Consiglieri dimissionari Gheis e Torrione, argomento che non è iscritto all'ordine del giorno dell'adunanza odierna,
Chiarisco ancora: si tratta di un problema che potrebbe sorgere quando, discutendo in Consiglio di un oggetto iscritto all'ordine del giorno, alla fine della discussione di questo oggetto iscritto all'ordine del giorno, si chiedesse un voto dell'Assemblea per la prosecuzione della trattazione di detto oggetto nell'adunanza successiva, mentre Lei, Consigliere Montesano, mi chiede che io ponga ai voti una questione di cui è preclusa, per il momento, la discussione.
Se voi mi chiedete che, genericamente, io vi dia l'assicurazione che provvederò a fare tutto quanto debbo fare, quanto è mio obbligo di fare per integrare l'Assemblea e per portare in discussione in questa sede l'argomento riguardante la sostituzione dei due Consiglieri dimissionari, ebbene su questo punto io vi dico senz'altro di sì.
Ma passare sin d'ora ad una votazione su questo argomento, che, tra l'altro, non è iscritto all'ordine del giorno, mi sembra che sia un punto difficile da superare".
Il Consigliere MONTESANO rileva che, fin dal mese di febbraio scorso, un numero regolamentare di Consiglieri aveva richiesto che il Consiglio prendesse in esame le dimissioni dei Consiglieri Gheis e Torrione e la loro sostituzione, comprendente la convalida delle elezioni e il giuramento dei due nuovi Consiglieri.
Osserva che il Presidente del Consiglio non ha ritenuto di accogliere questa precisa richiesta, non inserendo nell'ordine del giorno dell'adunanza odierna detti argomenti, che figuravano all'ordine del giorno proposto da tredici Consiglieri della minoranza nella loro formale richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio.
Fa presente che non si tratta quindi di una questione del tutto nuova o di un argomento che non abbia alcuna attinenza con l'oggetto n. 6 in precedenza discusso, in quanto la discussione dell'argomento riguardante la sostituzione dei Consiglieri dimissionari Gheis e Torrione era stata proposta dal prescritto numero di Consiglieri di minoranza, i quali avevano richiesto la convocazione straordinaria del Consiglio fin dal mese di febbraio scorso.
Prega, pertanto, il Presidente di riconsiderare la questione tenendo conto delle osservazioni da lui fatte e ribadisce la sua richiesta di porre in votazione la proposta d'inserimento al primo punto dell'ordine del giorno della prossima adunanza consiliare della questione riguardante la sostituzione dei Consiglieri dimissionari Gheis e Torrione.
Il Consigliere BIONAZ dichiara di condividere l'interpretazione data dal Consigliere Montesano all'articolo 26 del Regolamento interno per il funzionamento del Consiglio Regionale, che recita testualmente:
Il Presidente del Consiglio fissa gli oggetti da iscriversi all'ordine del giorno tenendo in considerazione i voti espressi dall'assemblea nella precedente adunanza e le proposte o richieste del Presidente della Giunta Regionale.
Per l'iscrizione degli oggetti all'ordine del giorno debbono essere previamente predisposti dai competenti Uffici o dalle Commissioni di studio ed, in caso, su richiesta del Presidente del Consiglio, i referti, le proposte o i memoriali da trasmettersi ai Consiglieri unitamente alla lettera di convocazione.
Per gli oggetti di poca importanza e nei casi di urgenza il Presidente del Consiglio può iscrivere all'ordine del giorno oggetti in deroga alle norme del comma precedente (...Omissis...)".
Osserva che nell'ultimo comma testè letto, per quanto riguarda i referti, le proposte e i memoriali da trasmettersi ai Consiglieri, si fa riferimento soltanto agli argomenti di cui al comma secondo dell'articolo 26; pertanto ritiene che il primo comma dovrebbe essere interpretato nel suo senso letterale.
Poiché in detto primo comma si parla di voti espressi, ritiene che sia corretta l'interpretazione data all'articolo 26 del Regolamento interno dal Consigliere Montesano, il quale chiede che sia messa ai voti la sua proposta perché, se detta proposta fosse approvata, verrebbe ad avere un carattere vincolante per la formulazione dell'ordine del giorno della prossima adunanza consiliare.
L'Assessore ANDRIONE, riferendosi a quanto sopra detto dai Consiglieri Bionaz e Montesano, dichiara quanto segue:
1) l'ordine del giorno giuridicamente valido per l'adunanza consiliare è l'ordine del giorno fissato dal Presidente del Consiglio e non quello proposto da quei Consiglieri che hanno richiesto la convocazione straordinaria del Consiglio Regionale nel mese di febbraio scorso; tanto è vero che questi stessi Consiglieri hanno ora presentato denuncia per una procedura penale contro il Presidente del Consiglio, a sensi dell'articolo 329 del Codice Penale, per omissione di atti d'ufficio;
2) per un ampio, generale e costante principio di diritto amministrativo, convalidato da ripetute sentenze del Consiglio di Stato, quando in una legge si stabilisce che un parere è vincolante, lo si dice espressamente e si parla di parere e non si parla di voto».
Ritiene, quindi, che l'interpretazione data dal Consigliere Bionaz all'articolo 26 del Regolamento interno per il funzionamento del Consiglio Regionale non sia accettabile.
Il Consigliere BIONAZ rileva che i Consiglieri firmatari della richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio Regionale hanno inoltrato alla Magistratura un semplice esposto e non una denuncia avverso l'operato del Presidente del Consiglio.
Ritiene che non si debba dare una interpretazione diversa dalla sua parola "voti", di cui al primo comma dell'articolo 26 del citato Regolamento, tanto più che, successivamente, in detto articolo si parla anche di "proposte".
Il Presidente, MARCOZ, osserva che per una esatta interpretazione del comma in questione, più che sulla parola "voti" si dovrebbe porre l'accento sulle parole "tenendo in considerazione".
Il Consigliere MONTESANO, allo scopo di chiarire il suo pensiero, osserva che il Consiglio Regionale è composto di 35 Consiglieri nel suo plenum legale e non di 33 Consiglieri, per cui, dopo aver oggi accettato le dimissioni dei Consiglieri Gheis e Torrione, la prima preoccupazione del Consiglio e del suo Presidente dovrebbe essere quella di reintegrare il Consiglio stesso nel suo pieno numero legale.
Ritiene che il Consiglio non possa tenere ancora in sospeso tale problema, che crea una situazione di irregolarità nel Consiglio, in quanto mancherebbero due Consiglieri, per cui occorre provvedere alla sostituzione dei due Consiglieri dimissionari, per poter integrare il numero dei componenti il Consiglio Regionale.
Ribadisce ancora la sua richiesta d'inserire al primo numero dell'ordine del giorno della prossima adunanza l'argomento riguardante la sostituzione dei Consiglieri dimissionari Gheis e Torrione.
Il Consigliere BERTHET, a nome del Gruppo consiliare della Democrazia Cristiana, dichiara di associarsi alla proposta del Consigliere Montesano.
Il Presidente, MARCOZ, ricorda di aver già dato formale assicurazione che la questione di cui si tratta sarà inclusa nell'ordine del giorno della prossima adunanza.
Il Consigliere MONTESANO rileva che il Presidente del Consiglio non ha dato una precisa risposta alla richiesta da lui fatta, in quanto egli aveva chiesto di porre ai voti la proposta d'inserire al primo punto dell'ordine del giorno della prossima adunanza consiliare l'oggetto riguardante la sostituzione dei Consiglieri dimissionari Gheis e Torrione.
Il Presidente, MARCOZ, premesso che, ai sensi dell'articolo 26 del Regolamento interno per il funzionamento del Consiglio Regionale, una proposta o un voto non vincolano il Presidente del Consiglio nella formulazione dell'ordine del giorno delle adunanze, ritiene fondata la già esposta sua interpretazione del citato articolo 26.
Ribadisce che, a suo avviso, non è possibile accogliere la richiesta di porre ai voti la proposta d'inserire al primo punto dell'ordine del giorno della prossima adunanza l'oggetto riguardante la sostituzione dei Consiglieri dimissioni Gheis e Torrione.
Osserva che si porrebbe ai voti una proposta riguardante un oggetto che non è all'ordine del giorno dell'adunanza e che il Consiglio Regionale non è chiamato a trattare nel corso dell'odierna seduta; il che, anche nell'incontro da lui avuto nell'Ufficio di Presidenza con i rappresentanti dei Gruppi consiliari di opposizione, era stato pacificamente riconosciuto da tutti.
Ricorda in proposito, che egli stesso si era adoperato per superare questa difficoltà, facendosi ambasciatore dei Gruppi consiliari di opposizione presso i rappresentanti dei Gruppi consiliari che sostengono la Giunta attualmente in carica.
Ammette che l'interpretazione data dal Consigliere Montesano all'articolo 26 del Regolamento interno per il funzionamento del Consiglio possa trovare applicazione in qualche caso, come, ad esempio, quando, discutendo il Consiglio di un determinato argomento iscritto all'ordine del giorno, un Consigliere chiedesse di mettere ai voti la proposta d'inserire al primo numero dell'ordine del giorno dell'adunanza successiva la continuazione della trattazione di detto oggetto.
Ritiene, però, che non sia possibile, oggi, entrare nella discussione dell'argomento riguardante la sostituzione dei Consiglieri dimissionari Gheis e Torrione, in quanto detto argomento non figura iscritto all'ordine del giorno.
Al Consigliere Montesano, che gli aveva fatto l'appunto di non aver inserito nell'ordine del giorno delle precedenti adunanze consiliari la questione riguardante la sostituzione dei Consiglieri dimissionari Gheis e Torrione, fa presente che, se i vari Gruppi consiliari, di maggioranza e di opposizione, non avessero assunto in ordine a questo problema delle posizioni di assoluta intransigenza, oggi i due nuovi Consiglieri siederebbero già sui banchi del Consiglio.
Dichiara quindi che non è giusto scaricare tutte le colpe sul Presidente del Consiglio, incolpandolo di avere fatto perdere del tempo per quanto riguarda la questione della sostituzione dei due Consiglieri dimissionari.
Ricorda di aver già dato esaurienti spiegazioni sulla mancata inclusione di detto oggetto nell'ordine del giorno delle precedenti e dell'odierna adunanza consiliare.
Ribadisce, comunque, di non aver incluso negli ordini del giorno delle adunanze consiliari stesse tutti gli oggetti di cui alla richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio, fatta da tredici Consiglieri dell'opposizione, perché non riteneva possibile, - ai sensi del vigente Regolamento interno per il funzionamento del Consiglio Regionale e di leggi dello Stato -, di procedere nello stesso giorno all'accettazione delle dimissioni dei due Consiglieri dimissionari Gheis e Torrione, alla convalida delle elezioni e al giuramento dei due nuovi Consiglieri, all'approvazione della mozione di sfiducia alla Giunta attualmente in carica e all'elezione di una nuova Giunta Regionale.
Dichiara che era suo intendimento di far procedere, per gradi e nell'ordine, a detti successivi adempimenti portando a termine, innanzitutto, la sostituzione dei due Consiglieri dimissionari ed espletando successivamente la procedura prevista per la mozione di sfiducia e per la formazione della nuova Giunta Regionale.
Il Consigliere GERMANO dichiara che il Presidente, Marcoz, ha agito correttamente e ha giustamente interpretato la mozione presentata dai Gruppi consiliari di opposizione.
Ricorda, in proposito, che il comma dell'articolo 4 del Regolamento interno per il funzionamento del Consiglio Regionale recita testualmente:
I Consiglieri che non sono presenti ed i Consiglieri eletti per sostituzione prestano giuramento allo stesso modo, nella successiva adunanza alla quale partecipano".
Fa presente che i Consiglieri appartenenti ai Gruppi di opposizione avevano richiesto, invece, che nella stessa seduta si procedesse alla convalida delle elezioni e al giuramento dei due nuovi Consiglieri.
Aggiunge che il Presidente, Marcoz, nel predisporre l'ordine del giorno delle precedenti e della odierna seduta, ha tenuto giustamente conto della norma di cui al 4° comma dell'articolo sopracitato.
A sostegno della sua tesi, dà ancora lettura del seguente 5° comma dell'articolo in questione:
"L'esercizio delle funzioni di Consigliere regionale è condizionato alla prestazione del giuramento".
Il Presidente, MARCOZ, sottolinea che, effettivamente, l'esercizio delle funzioni di Consigliere regionale è subordinato alla prestazione del giuramento, anche in relazione all'articolo 23 dello Statuto regionale.
Il Consigliere MONTESANO insiste nella richiesta di porre ai voti la proposta di inserire ai primo punto dell'ordine del giorno della prossima adunanza consiliare l'oggetto riguardante la sostituzione dei Consiglieri dimissionari Gheis e Torrione; richiama anche l'articolo 64 del Regolamento interno per il funzionamento del Consiglio Regionale, che al comma recita:
"Il Presidente del Consiglio ha facoltà di negare l'accettazione e lo svolgimento di ordini del giorno, emendamenti o articoli aggiuntivi (...Omissis...)," e che al 2° comma recita: "Se il Consigliere insiste, il Consiglio, su proposta del Presidente, decide senza discussioni, per alzata di mano".
Il Presidente, MARCOZ, osserva che l'articolo 64 fa parte del Titolo IX - Capo II - riguardante le "Norme per la discussione dei progetti di legge e di regolamento".
Il Consigliere MONTESANO ritiene, tuttavia, che le citate norme siano però indicative della facoltà dei Consiglieri regionali di fare delle proposte e di chiedere che siano messe ai voti.
Ribadisce, quindi, che il Consiglio Regionale è composto di 35 componenti e non di 33 componenti, per cui si rende necessario reintegrare il Consiglio nel numero pieno dei suoi componenti.
Il Presidente, MARCOZ, conferma la già data assicurazione che nella stesura dell'ordine del giorno della prossima adunanza consiliare terrà conto della situazione e delle osservazioni del Consigliere Montesano.
Il Consiglio prende atto.
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