Oggetto del Consiglio n. 68 del 7 aprile 1967 - Verbale

OBJET N° 68/67 - Permis d'établissement des Valdôtains émigrés en Suisse - Requête d'informations. (Interrogation de Mr. le Conseiller Chamonin)

Il Presidente, MONTESANO, dichiara aperta la discussione sulla seguente interrogazione presentata dal Consigliere regionale Sig. Chamonin Alberto, concernente l'oggetto: "Permis d'établissement des Valdôtains émigrés en Suisse - Requête d'informations", interrogazione trasmessa in copia ai Signori Consiglieri unitamente all'ordine del giorno dell'adunanza.

Interrogation

Le soussigné Conseiller régional désire interroger Monsieur le Président de la Junte Régionale de la Vallée d'Aoste pour savoir à quel point sont les démarches nécessaires à la solution du problème relatif au "Permis d'établissement" des Valdôtains émigrés en Suisse tel qu'il est accordé aux citoyens français dès la cinquième année de leur séjour en Suisse.

Aoste, le 4 mars 1967

Signé: Albert Chamonin

Il Consigliere CHAMONIN ricorda che il Consiglio ebbe già modo di trattare del problema in esame in sede di discussione di una precedente analoga mozione presentata e discussa nel corso dell'anno 1966.

Dichiara che, non avendo più avuto alcuna notizia sull'azione svolta dalla Giunta per la soluzione del problema di cui si tratta, ha ritenuto di dover presentare un'interrogazione su detto argomento allo scopo di conoscere l'operato della Giunta in tale senso.

Il Presidente della Giunta, BIONAZ, precisa che il Consiglio, nell'adunanza del 10 agosto 1966, ebbe ad approvare, ad unanimità di voti favorevoli, una mozione su di un oggetto identico a quello dell'interrogazione ora in esame.

Fa presente che la Commissione di Coordinamento per la Valle d'Aosta, in sede di esame di detto provvedimento consiliare, aveva fatto rilevare che per ottenere "le permis d'établissement" per i Valdostani emigrati in Svizzera, era necessario agire attraverso le normali vie diplomatiche, per cui in data 19 ottobre 1966 egli aveva trasmesso al Ministero per gli Affari Esteri una motivata richiesta in tale senso.

Comunica che, in seguito a contatti verbali avuti con la Segreteria del Ministero per gli Affari Esteri, gli risulta che detto Ministero sta esaminando la questione sotto un aspetto molto più vasto e generale, in quanto la questione riguardante " le permis d'établissement" dei Valdostani emigrati in Svizzera dovrebbe rientrare nel quadro generale di un provvedimento concernente i problemi che hanno attinenza con l'emigrazione italiana in genere.

Aggiunge che, avendo egli sollecitato una risposta alla sua richiesta, da parte del predetto Ministero gli era stato fatto presente che non era possibile dare una risposta immediata alla richiesta, perché bisognava attendere l'occasione favorevole per fare, attraverso i normali canali diplomatici, questa avance all'Ambasciatore svizzero in Italia.

Dichiara che, di fronte a questa situazione, egli aveva ritenuto opportuno di non insistere in tale senso per non pregiudicare una prospettiva che poteva essere per noi positiva.

Riferisce ancora che i competenti organi governativi si erano allarmati per la notizia diffusa ripetutamente dalla stampa svizzera, evidentemente interessata al problema in questione dai nostri emigrati in Svizzera, che la Regione Autonoma della Valle d'Aosta aveva preso per conto proprio dei contatti ufficiali con le Autorità del Cantone di Ginevra per giungere alla soluzione del problema di cui si tratta, e che in data 9 dicembre 1966 la Presidenza del Consiglio dei Ministri aveva fatto presente alla Presidenza della Giunta che non era opportuno che la Regione della Valle d'Aosta prendesse dei contatti diretti con le Autorità cantonali svizzere per una soluzione del problema stesso nel senso da noi auspicato.

Aggiunge di avere fatto assicurazione che la Regione della Valle d'Aosta non aveva preso alcun contatto con le Autorità cantonali svizzere allo scopo di ricercare una soluzione del problema in questione, e che la Presidenza del Consiglio dei Ministri aveva preso atto con soddisfazione delle assicurazioni ricevute, ribadendo che non potrà ancora essere data risposta alla richiesta inoltrata dalla Regione al Ministero per gli Affari Esteri.

Comunica però di essere a conoscenza, in base ad un documento proveniente da una fonte non ufficiale, che si stanno interessando di questo problema il Ministero degli Affari Esteri ed anche altri organismi che si occupano particolarmente della emigrazione italiana.

Ritiene quindi che il problema in esame possa essere risolto favorevolmente per gli emigrati valdostani.

Riferendosi ad una notizia pubblicata su un giornale testé pervenutogli e dalla quale risulterebbe che le Autorità elvetiche sarebbero favorevoli alla concessione del "permis d'établissement" per i Valdostani emigrati in Svizzera, ripete di essere ufficialmente all'oscuro del parere delle Autorità elvetiche in quanto è a conoscenza che il problema in questione deve essere trattato e risolto attraverso le normali vie diplomatiche.

Il Consigliere CHAMONIN, dopo aver ringraziato il Presidente della Giunta per l'azione svolta circa il problema di cui si tratta, dichiara che sarebbe opportuno chiarire ulteriormente il problema stesso al Ministero per gli Affari Esteri, in modo che non si confonda il problema dell'emigrazione valdostana in una zona francofona con il problema generale riguardante l'emigrazione italiana all'estero.

Rileva che vi è, infatti, una notevole differenza tra questi due tipi di emigrazione.

Il Consiglio prende atto.