Oggetto del Consiglio n. 14 del 27 febbraio 1959 - Verbale

OGGETTO N. 14/59 - ACQUISTO DI TERRENO PER LA COSTRUZIONE DEL CASEIFICIO DI VALTOURNANCHE - DELEGA ALLA GIUNTA.

L'Assessore all'Agricoltura e Foreste, ARBANEY, riferisce al Consiglio in merito alla seguente relazione concernente la proposta di acquisto di terreno per la costruzione del caseificio di Valtournanche, relazione trasmessa in copia ai Signori Consiglieri, unitamente all'ordine del giorno della adunanza:

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Con deliberazione n. 117 del 30-7-1956, il Consiglio regionale approvava la spesa di Lire 36 milioni per il finanziamento delle spese relative alla costruzione e all'attrezzatura di un caseificio in Comune di Valtournanche.

Come noto, la costruzione del caseificio è stata iniziata su terreno appartenente a privati vari, con i quali, solo ultimamente, si è potuto definire gli atti per la concordata compra-vendita.

Il terreno sul quale si sta costruendo il caseificio e che deve essere acquistato, consiste, in base a tipo di frazionamento prodotto dal Geometra Ponsetti, di Châtillon, nelle seguenti particelle:

1) particella di mq. 664, distinta in Catasto con il n. 214 del F. 29, appartenente a Pellissier Vittorio, il quale vende al prezzo complessivo di Lire 300.000.

2) particella di mq. 134, distinta in Catasto con, il 212 del F. 29, appartenente a Jacquemod Edoardo Lorenzo e sorella Odette, i quali vendono al prezzo complessivo di Lire 174.200.

3) particella di mq. 190, distinta in Catasto con il n. 213 del F. 29, appartenente a Maquignaz Luigia, la quale vende al prezzo di Lire 1.300 al metro quadrato; prezzo complessivo Lire 247.000.

4) particella di mq. 650, distinta in Catasto con il n. 217 del F. 29, appartenente a Bich Alessandro, il quale vende al prezzo di Lire 1.300 il metro quadrato; prezzo complessivo Lire 845.000.

In totale, l'acquisto investe mq. 1638 per una spesa complessiva di Lire 1.565.200, escluse le spese di atto notarile e di registrazione.

Premesso quanto sopra e ritenuta la necessità di provvedere con sollecitudine alla stipulazione dell'atto notarile di compravendita, si propone che il Consiglio regionale

Deliberi

1°) di approvare l'acquisto degli appezzamenti di terreno sopradescritti siti in Comune di Valtournanche e necessari per la costruzione del caseificio al prezzo complessivo di L. 1.566.200 (un milione cinquecentosessantaseimiladuecento), oltre a Lire 200.000 (duecentomila) previste per le spese di atti di trasferimento, richiesto dai venditori Sigg. Pellissier Vittorio, Jacquemod Edoardo Lorenzo ed Odette, Maquignaz Luigia e Bich Alessandro, imputando la spesa complessiva di Lire 1.766.200 (un milionesettecentosessantaseimiladuecento) al Residuo Passivo n. 60: "Spese per la costruzione della Centrale del Latte in Aosta e di Caseifici in Valle" (fondo impegnato con deliberazione di Consiglio n. 117 del 30-7-1956) mediante parziale assorbimento del fondo di Lire 4.000.000 attualmente a disposizione dell'Amministrazione;

2°) di delegare alla Giunta regionale l'adozione degli ulteriori provvedimenti deliberativi di esecuzione della presente deliberazione.

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L'Assessore ARBANEY riferisce sulle cause per le quali non si è potuto, sino ad ora, addivenire all'acquisto dell'appezzamento di terreno necessario per la costruzione del caseificio di Valtournanche.

Comunica, su richiesta del Consigliere BERTHOD, che il fabbricato sede del caseificio è ormai quasi ultimato e che per renderlo funzionante rimangono soltanto più da eseguire le seguenti opere: Impianti idrici ed elettrici - Installazione di un piccolo montacarichi - Isolazione di celle frigorifere, e parte dei serramenti e fognatura.

Aggiunge che il caseificio potrà essere pronto e funzionante per la prossima primavera.

Il Consigliere NICCO Giulio dichiara di rendersi conto delle difficoltà incontrate dalla Regione nelle trattative per l'acquisto dei terreni di cui si tratta, ma osserva che non è ammissibile che si costruisca un caseificio su terreno non di proprietà regionale e questo per varie ragioni, non ultima quella che il valore del fabbricato possa incidere sensibilmente nelle spese di registrazione e trascrizione dell'atto di acquisto.

Il Consigliere MANGANONI rileva che l'Amministrazione regionale verrebbe a trovarsi in una situazione critica qualora i proprietari degli appezzamenti di terreno da acquistare si rifiutassero di cederli.

Il Consigliere BARMASSE chiede all'Assessore Arbaney se vi sia in Valle d'Aosta un tecnico caseario in grado di fare funzionare il nuovo caseificio di Valtournanche per produrre, oltre che fontina, anche altre qualità di formaggi, per utilizzare nel modo migliore la produzione di latte della zona di Valtournanche.

Esprime il timore che i casari degli alpeggi possano non essere all'altezza di tale compito e propone che il tecnico caseario addetto al caseificio di Valtournanche segua un corso di perfezionamento prima di assumere tale incarico.

L'Assessore ARBANEY risponde ai rilievi dei Consiglieri Nicco e Manganoni rammentando l'urgenza di poter disporre di un primo caseificio, a titolo di esperimento; fa presente che, se si fosse rinviata la costruzione del caseificio in attesa di poter acquistare gli appezzamenti di terreno necessari, il fabbricato sarebbe ancora oggi da costruire.

Informa che i terreni prescelti in un primo tempo erano situati più vicino al capoluogo di Valtournanche, ma fa presente che, avendo il Comune di Valtournanche rivendicato la proprietà di tali terreni per esigenze di interesse pubblico, si dovette trovare un altro terreno, che è quello di cui viene proposto oggi l'acquisto.

Comunica che l'Amministrazione regionale di è premurata di fare stipulare dei compromessi con i singoli proprietari di terreni da acquistare e che è da escludere la possibilità che si verifichi l'ipotesi a cui ha accennato il Consigliere Manganoni.

Rispondendo al Consigliere Barmasse, riferisce che i casari valdostani sono in grado di fare funzionare il caseificio di Valtournanche e che, tutto al più, il tecnico casaro prescelto potrebbe essere inviato a frequentare, come suggerito, un corso di perfezionamento pratico.

Ritiene necessario nominare un Direttore del caseificio, scegliendolo fra i produttori conferenti interessati, perché la prima preoccupazione è quella della utilizzazione di tutta la produzione di latte da conferire al caseificio mediante la fabbricazione di vari tipi di formaggi.

Informa che il caseificio è attrezzato per lavorare 5.000 litri di latte al giorno, ma che si prevede all'inizio di poter contare su circa 1.000 litri al giorno.

Il Consigliere NICCO Giulio, preso atto dei chiarimenti forniti dall'Assessore Arbaney, rileva che forse una gran parte della colpa del ritardo del perfezionamento delle trattative per l'acquisto del terreno ricade anche su certi tecnici ed amministratori comunali che non danno alla Regione la dovuta collaborazione.

Il Presidente, PAREYSON, pone ai voti per alzata di mano le proposte della Giunta.

IL CONSIGLIO

preso atto di quanto riferito dall'Assessore all'Agricoltura e Foreste, ARBANEY;

richiamata la propria deliberazione n. 117 del 30-7-1956;

ad unanimità di voti favorevoli (Consiglieri presenti e votanti: ventinove);

DELIBERA

1) di approvare l'acquisto degli appezzamenti di terreno sopradescritti siti in Comune di Valtournanche e necessari per la costruzione del caseificio al prezzo complessivo di L. 1.566.200 (un milionecinquecentosessantaseimiladuecento) oltre a Lire 200.000 (duecentomila) previste per spese di atti di trasferimento, richiesto dai venditori Sigg. Pellissier Vittorio, Jacquemod Edoardo Lorenzo e Odette, Maquignaz Luigia e Bich Alessandro, imputando la spesa complessiva di Lire 1.766.200 (un milionesettecentosessantaseimiladuecento) al Residuo Passivo n. 60: "Spese per la costruzione della Centrale del Latte di Aosta e di Caseifici in Valle", (fondo impegnato con deliberazione di Consiglio n. 117 del 30-7-1956), mediante parziale assorbimento del fondo di L. 4.000.000 attualmente a disposizione dell'Amministrazione;

2) di delegare alla Giunta regionale l'adozione degli ulteriori provvedimenti deliberativi di esecuzione della presente deliberazione.

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