Oggetto del Consiglio n. 194 del 21 luglio 1967 - Verbale
OGGETTO N. 194/67 - Legge regionale concernente: "Autorizzazione all'approvazione di spese per l'arredamento di locali nel nuovo fabbricato per servizi turistici in Piazza Narbonne di Aosta. Variazioni allo stato di previsione della parte spesa del bilancio preventivo della Regione per l'anno finanziario 1967".
Con precedenti provvedimenti legislativi regionali sono stati stanziati i fondi, per complessive Lire 270 milioni, necessari per il finanziamento delle spese di costruzione (lavori principali edilizi) del fabbricato regionale di Piazza Narbonne, in Aosta, destinato ai servizi turistici di interesse regionale, per il completamento ed il funzionamento della Stazione per autolinee pubbliche della Città capoluogo della Regione.
Si richiama quanto già stabilito, in proposito, con le leggi regionali 27/6/1963 n. 18, 22/6/1964 n.11, 11/5/1965 n. 12 e 10/4/1967 n. 8.
In esecuzione delle richiamate leggi regionali, la Giunta ha adottato i provvedimenti deliberativi necessari per l'attuazione dell'importante opera di pubblica utilità, che è ormai in corso di ultimazione per quanto concerne i lavori principali edilizi.
In relazione all'attuale stato di avanzamento di tali lavori principali edilizi ed alla particolare destinazione del fabbricato di cui si tratta, si rende necessario provvedere al finanziamento delle spese occorrenti per l'arredamento dei locali del fabbricato stesso destinati ai servizi di interesse turistico regionale, in vista della prossima utilizzazione dei locali stessi.
Il competente Ufficio Tecnico dell'Assessorato regionale al Turismo, di intesa con la Direzione dei lavori principali edilizi, ha predisposto il progetto di massima delle forniture e degli arredamenti dei locali di cui si tratta, nonché il preventivo di spesa per ogni categoria di fornitura in opera, relativi ai piani interrati, terreno, primo e alla scala principale dell'edificio.
Detti preventivi di spesa sono comprensivi di ogni onere per rendere l'arredamento completamente funzionante in relazione ai servizi turistici ai quali è destinato.
L'arredamento dei locali suddetti sarà completato da un plastico della Valle d'Aosta, in scala 1/50.000, da collocare su apposito sostegno nel salone delle biglietterie.
Si riporta, per opportuna notizia, la seguente descrizione sommaria degli arredi e loro costo presunto, distinti per locale, facendo riferimento alle allegate planimetrie - piante dei locali da arredare:
1) PIANI INTERRATI |
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1-1) Locali conferenze ed esposizioni |
£. 28.000.000 |
a) sala delle conferenze ed esposizioni - mq. 206 140 poltroncine per il pubblico, tavolo e poltrone della presidenza, schermo fisso per proiezioni, tende in velluto alle spalle della presidenza, leggio del conferenziere, appliques in cristallo di Murano alle pareti, trespoli per esposizioni. b) Foyer - mq. 51 poltroncine e tavolino di attesa, due bacheche per esposizione, tappezzeria a una parete, lampadario di cristallo di Murano. c) guardaroba - mq. 31 bancone del guardaroba con relativi corpi illuminanti, appendiabiti. d) saletta conferenziere - mq. 10 scrittoio, libreria, tre poltroncine. |
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1-2) Diurno |
£. 4.500.000 |
a) attesa - mq. 22 bancone con registratore di cassa, tre poltroncine, vetrina di esposizione, specchio b) coiffeur - mq. 13 scaffalatura di lavoro con specchiera, due poltrone da barbiere, vetrina di esposizione, cinque poltroncine con tavolino, specchio. |
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2) PIANO TERRENO |
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2-1) Agenzia turistica |
£. 1.500.000 |
a) Ufficio della Direzione - mq. 30 scrivania e poltrona del direttore, mobile per esposizione, pannello decorativo, quattro poltrone con tavolino. |
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2-2) Salone biglietterie - mq. 185 |
£. 31.500.000 |
bancone della biglietteria con tutte le scaffalature incorporate e retrostanti di cui tre corazzate per la custodia dei valori, 9 sedie girevoli per gli addetti al banco, corpi illuminanti sul bancone; sei poltrone di attesa, scaffale per le guide telefoniche, arredo della cabina telefonica; tre bacheche di esposizione disposte lungo le vetrate che danno sulla piazza, supporto per il plastico della Valle, plastico in scagliola in scala 1/50.000 della Valle d'Aosta, due lampadari in cristallo di Murano. |
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2-3) Sala di attesa - mq. 76 |
£. 7.000.000 |
Tavolo centrale di ml. 4 con due panche ai lati; ventidue poltrone e sette tavolini fissi alternati alle poltrone, bacheca di esposizione, rivestimento in legno della parete di fondo. |
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2-4) Bar-Tavolo calda - mq. 154 |
£. 15.000.000 |
a) banco di ml. 6 con piano in acciaio inox completo di tutte le attrezzature come bottiglierie, bacinelle, servizio selts, rubinetterie per acqua calda e fredda, ghiacciaia con gruppo refrigerante, cassettiere di diverso tipo, macchine per caffè espresso, macinadosatore, frullini, tritaghiaccio, spremiagrumi, nonché pedana e scaffalatura di retrobanco. b) tavola calda di ml. 3 con piano in acciaio inox completo di forno e tostiera e vetrina di esposizione. c) tavola fredda di ml. 2,50 con refrigerazione distinte per vetrina e sottobanco, piano in acciaio inox, scaffalatura di retrobanco dotato di affettatrice, vetrina di esposizione. d) banco cassa e pasticceria di nl. 3,30, vetrine di esposizione in cristallo, registratore di cassa, poltrona girevole. e) 11 tavoli di varie dimensioni, 12 sedie, 19 poltroncine. f) tre separé al piano ammezzato. |
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3) PIANO PRIMO |
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3-1) Cucina del ristorante - mq. 95 |
£. 14.000.000 |
a) preparazione: lavatoio per verdure lavatoio per carni ceppo in legno pelapatate tritacarne - grattugia tavoli di lavoro tavoli con armadiature. b) cottura: cucina friggitrici bistecchiera spiedo. c) distribuzione: tavolo ad armadio caldo tavoli di lavoro ed appoggio lavastoviglie (900 piatti ora) lavatoio bicchieri scaffalature di deposito. d) Impianti: cella frigorifera mc. 8 aspirazione fumi. |
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3-2) Sala ristorante - mq. 268 |
£. 9.000.000 |
sedie 180 tavoli quadrati 30 " rettangolari 10 " di servizio 2 vetrine con fioriere 2 tendaggi alle finestre sul cortile pannelli decorativi 2 pannelli in legno scolpiti per guardaroba 5. |
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4) CORPI ILLUMINANTI |
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di carattere generale completi di reattore e lampade nei locali interessati dall'arredamento descritto. |
£. 8.500.000 |
5) MANCORRENTI E PANNELLI |
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in legno lavorato da allogare nelle ringhiere della scala principale e in quella di collegamento fra il bar e il ristorante - mancorrente ml. 70 circa e pannelli n. 148 |
£. 2.500.000 |
RIEPILOGO 1) locali conferenze ed esposizioni 2) diurno 3) agenzia turistica 4) salone biglietteria 5) sala di attesa 6) bar-tavola calda 7) cucina del ristorante 8) sala ristorante 9) corpi illuminanti 10)mancorrenti e pannelli in legno per ringhiere
Totale Per imprevisti ed arrotondamento
Totale |
£. 28.000.000 £. 4.500.000 £. 1.500.000 £. 31.500.000 £. 7.000.000 £. 15.000.000 £. 14.000.000 £. 9.000.000 £. 8.500.000 £. 2.500.000 -------------------- £. 121.500.000 £. 3.500.000 -------------------- £. 125.000.000 |
Al finanziamento e all'approvazione della spesa prevista per la realizzazione del progettato arredamento dei locali del nuovo fabbricato, di cui si tratta, si può provvedere mediante l'adozione dei provvedimenti proposti con l'allegato disegno di legge regionale, che la Giunta sottopone all'approvazione del Consiglio regionale.
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Disegno di legge regionale
REGIONE AUTONOMA VALLE D'AOSTA
Legge regionale .... n. ...: AUTORIZZAZIONE ALL'APPROVAZIONE DI SPESE PER L'ARREDAMENTO DI LOCALI NEL NUOVO FABBRICATO PER SERVIZI TURISTICI IN PIAZZA NARBONNE, DI AOSTA. VARIAZIONI ALLO STATO DI PREVISIONE DELLA PARTE SPESA DEL BILANCIO PREVENTIVO DELLA REGIONE PER L'ANNO FINANZIARIO 1967.
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Il Consiglio regionale ha approvato
Il Presidente della Giunta regionale
promulga
la seguente legge:
Art. 1
La Giunta regionale è autorizzata a provvedere all'approvazione, all'impegno e all'erogazione delle spese, previste in complessive Lire centoventicinquemilioni, per l'arredamento dei locali destinati ai servizi turistici di interesse regionale nel nuovo fabbricato regionale di piazza Narbonne, in Aosta, per il completamento ed il funzionamento della stazione per autolinee pubbliche.
Art. 2
Per il finanziamento della spesa di Lire centoventicinquemilioni, di cui all'articolo precedente, sono approvate le seguenti variazioni allo stato di previsione della Parte Spesa del bilancio preventivo della Regione per l'anno finanziario 1967:
Variazione in diminuzione
- lo stanziamento annuo del Capitolo 534 ("Contributi e concorsi in spese per iniziative turistiche e per il potenziamento delle attrezzature turistiche e sportive") è ridotto della somma di Lire centoventicinquemilioni.
Variazione in aumento
- è istituito il seguente nuovo capitolo 118: "Spese per l'arredamento del nuovo fabbricato per servizi turistici di interesse regionale in piazza Narbonne, di Aosta", con lo stanziamento di Lire centoventicinquemilioni.
Art. 3
La Giunta regionale provvederà all'adozione dei provvedimenti deliberativi necessari per l'approvazione del progetto esecutivo di arredamento dei locali destinati ai servizi turistici di interesse regionale nel nuovo fabbricato regionale di piazza Narbonne, in Aosta, nonché per l'approvazione delle forniture occorrenti e per l'approvazione e la liquidazione delle relative spese, previste in complessive Lire centoventicinquemilioni da finanziare sul sopracitato capitolo di spesa numero 118 del bilancio di previsione della Regione per l'anno finanziario 1967.
Art. 4
La presente legge è dichiarata urgente ai sensi del terzo comma dell'articolo 31 dello Statuto speciale per la Regione Valle d'Aosta, promulgato con legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 4, ed entrerà in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.
La presente legge sarà inserita nella Raccolta Ufficiale delle Leggi e dei Regolamenti della Regione Autonoma della Valle d'Aosta e sarà pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione.
Della promulgazione della presente legge sarà dato avviso nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge della Regione Valle d'Aosta.
Allegato
(Omissis)
Montesano (P.S.D.I.) - Prima di dare la parola a chi la richiede, io vorrei leggere la lettera della Commissione permanente di studio per gli Affari Generali e Finanze che riguarda particolarmente questa legge che viene messa all'esame del Consiglio.
"Si comunica che la Commissione consiliare permanente di Studio per gli Affari Generali e Finanze nella seduta del 19 corrente mese, dopo aver esaminato gli oggetti nn. 12, 17, 23, 26, 30, 35 e 36 iscritti all'ordine del giorno dell'adunanza consiliare del 20-21 luglio 1967, ha espresso parere favorevole circa l'approvazione dei relativi provvedimenti consiliari senza modificazioni, ad eccezione dell'oggetto n. 30 per il quale la Commissione ha espresso il parere di stralciare dal preventivo tutte le spese relative all'acquisto del materiale di uso comune per l'attrezzatura e l'arredamento dei locali da assegnare in occasione ai privati: barbiere, cucina, tavola calda, tavola fredda e ristorante.
Per quanto riguarda gli oggetti n. 35 e n. 36, la Commissione ha espresso il parere che sarebbe opportuno d'ora innanzi che i provvedimenti riguardanti l'autorizzazione alla sostituzione del capitale azionario delle varie Società che svolgono la loro attività in campo turistico siano esaminati globalmente o singolarmente nel quadro della programmazione regionale.".
Balestri (P.S.I.) - In esecuzione ai precedenti provvedimenti legislativi regionali, la Giunta ha adottato i provvedimenti deliberativi necessari per la costruzione di un'importante opera di pubblica utilità che ormai è in corso di ultimazione per quanto concerne i lavori principali edilizi. In relazione all'attuale stato di avanzamento di tali lavori principali edilizi e alla particolare destinazione del fabbricato di cui si tratta, si rende necessario di provvedere al finanziamento delle spese occorrenti per l'arredamento dei locali del fabbricato stesso destinate ai servizi di interesse turistico regionale. In vista della propria utilizzazione dei locali stessi, il competente Ufficio tecnico dell'Assessorato del Turismo, d'intesa con la Direzione dei lavori principali edilizi, ha predisposto il progetto di massima delle forniture e degli arredamenti dei locali di cui si tratta, nonché il preventivo di spesa per ogni categoria di fornitura in opera relativi ai piani interessati, terreno, primo e alla scala principale dell'edificio. Detti preventivi di spesa sono comprensivi di ogni onere per rendere l'arredamento completamente funzionante in relazione ai servizi turistici ai quali è destinato. L'arredamento dei locali suddetti sarà completato da un plastico della Valle d'Aosta in scala 1:50.000 da collocare su apposito sostegno nel salone della biglietteria. Si riporta per opportuna notizia la seguente descrizione: somma degli arredi e il loro costo presunto, distinti per locale, facendo riferimento all'allegata planimetria. La Giunta è arrivata a questa determinazione in quanto ci pareva che se avessimo permesso l'arredamento dei singoli locali agli eventuali affittuari, il locale avrebbe perso la particolarità di proprietà regionale sia nel tempo, sia anche come uniformità dei locali. Per questo abbiamo predisposto una Commissione di Architetti che hanno studiato l'arredamento secondo una linea che si confacesse al Palazzo.
(voci)
Andrione (U.V.) - Una domanda al Dottor Balestri, ma questa raccomandazione della Commissione degli Affari Generali, cioè lo stralcio delle spese per bar, ristorante, cucina, tavola calda, tavola fredda, questo parere della Commissione è accettato o non è accettato dalla Giunta? La Giunta cioè propone di approvare quale delibera, la delibera con queste spese o la delibera senza queste spese, secondo il consiglio di quella Commissione?
Balestri (P.S.I.) - Secondo il nostro parere, c'è un equivoco, perché forse nella descrizione fornita dai tecnici ci sono degli oggetti che sembrano di secondaria importanza, secondo noi, invece, sono delle attrezzature complete, non trasportabili, quindi se poi il Consiglio riterrà di deportare alcune voci, noi siamo qui ad ascoltare, non è che abbiamo...
Andrione (U.V.) - ... ricevuto come allegato...
Balestri (P.S.I.) - ... che abbiamo ricevuto come allegato.
Savioz (P.C.I.) - Su questo argomento vorrei fare subito un'osservazione di principio: mi sembra che spendere 125 milioni per l'arredamento di una parte di quel palazzo, che nel suo complesso è costato 270 miliardi, così immediatamente, a lume, non diciamo di naso, ma quasi, la cifra è troppo elevata, perché, è vero che l'arredamento costa molto caro, ma è altrettanto vero che non dovrebbe arrivare a delle cifre di questo genere se fosse esaminato molto attentamente, questo come principio.
Un'altra osservazione sempre di principio ancora: qui voi avete portato una soluzione, non delle soluzioni, per l'arredamento e funzionamento di questi primi tre locali, cioè secondo piano rialzato, primo piano terreno e primo piano, ma degli altri piani cosa intendete fare? Mantenete quella che è stata in origine l'impostazione dei servizi che devono essere messi in quell'edificio, oppure avete intenzione di modificare? Per esempio, a mio modesto avviso, c'è la decisione del tempo che dovrebbe essere mantenuta, cioè quella di allestire il salone sopra in modo di farne una mostra permanente del nostro artigianato, mostra che in Aosta non c'è, il nostro artigianato è relegato in quelle due buche lì sotto i portici e di esposizione il turista non vede niente, ci sono quattro pezzi di legno ammonticchiati, quattro maschere messe assieme, c'è un locale troppo piccolo, troppo angusto, per cui non dà niente dell'artigianato valdostano, che è ricchissimo in tutte le sue forme. Allora si era pensato e si era parlato con l'Assessore competente e si era vista la possibilità di tenere quel salone libero a tutti gli effetti per una mostra permanente dell'artigianato, quindi io a questo punto, francamente, sarei irremovibile e vorrei che fosse mantenuto quel cachet che volevamo dare a suo tempo, senza dimenticare il complesso dell'edificio. Sarebbe stato interessante sapere, anche se non realizzabile immediatamente, che cosa si vuol fare perché mi sembra che solo lo studio dell'insieme possa dare un'idea precisa su come bisogna arredare, attrezzare, quale indirizzo prendere per i mobili stessi, perché non posso pensare che si possa fare in un modo un piano, in un altro modo un altro e altri mobili ancora di altro stile, di altro genere e di altra qualità in un altro. Quello è un palazzo che ha una funzione non soltanto turistica, ma deve avere una funzione indicativa, una funzione esplicativa della capacità amministrativa della Regione della Valle d'Aosta per realizzare determinate opere. Spendiamo mezzo miliardo in quel palazzo e vorrei proprio, almeno l'intendimento di prima era questo, che ne uscisse fuori un qualche cosa che possa essere non dico il vanto dell'Amministrazione, ma comunque una cosa presentabile e il meno possibile criticabile.
Vi è poi la questione del Foyer, entro nel merito di alcune voci che ho potuto esaminare rapidamente, sempre dicendo al Presidente Montesano che non ritorni più con dei fascicoli all'ultimo minuto, non si è potuto esaminare niente. Noi avevamo previsto, a suo tempo, che il Foyer dovesse essere il tipico esempio dello stile valdostano. Doveva essere un po' il cachet l'ambiente della Valle, cioè doveva essere arredato in un modo tale per cui chi va al Foyer ha l'impressione di trovarsi in un ambiente veramente valdostano, cioè accogliente, caldo, seppure naturalmente con un'attrezzatura rustica, perché lo stile nostro è quello, ma vorrei proprio che ne prendeste nota e che vedeste di realizzare questo foyer valdostano, perché potrebbe essere un'espressione della volontà dell'Amministrazione di mantenere vivo lo spirito della nostra Regione, mentre, purtroppo, non è possibile adottare lo stile valdostano in determinati servizi, tipo quello del ristorante o quello della tavola calda, tipo quello della tavola fredda. Non è possibile per una semplice ragione di funzionalità perché bisogna essere veloci, rapidi e bisogna che il servizio sia fatto molto bene, quindi li è difficile, perciò avevamo già trattato a suo tempo.
Un'altra cosa era stata discussa e, secondo il nostro parere, poteva avere il suo vantaggio nel salone della biglietteria: era stato previsto l'allestimento del plastico e vorrei chiedere se ancora siete sempre indirizzati a quel plastico, l'ultimo fatto da Nebbia, oppure se ne avete in vista uno migliore, io però non so se ci sia un plastico migliore di quello. Si era pensato che nel salone della biglietteria sarebbe opportuno mettere alle pareti le visioni delle Vallate laterali principali della Valle d'Aosta, perché, purtroppo, i turisti che passano nella nostra Regione, che vengono in Aosta hanno la visione di una Valle e pensano che la Valle d'Aosta sia la Valle centrale, ma sono pochi quelli che sanno che ci sono a destra e a sinistra delle bellissime vallate che hanno dei cachets meravigliosi che sono invidiati da tanti. Si era pertanto pensato, o tramite montaggi fotografici, o tramite il pennello di qualche artista, in qualche modo di dare al turista che arriva non solo la vista del plastico nel centro del suo salone, ma contemporaneamente la possibilità di vedere sul plastico, anche in prospettiva, che cosa significano le Valli laterali. Ci sono delle prospettive magnifiche, ci sono degli artisti che rendono l'idea perfetta di una visione di questo genere, di questo quindi io pregherei di voler tener conto e di vedere se vi sia la possibilità della realizzazione.
Un'altra osservazione che mi permetto di fare è per la tavola fredda. Qui si parla, alla lettera d), di: "banco cassa e pasticceria di metri 3,30, vetrine di esposizione in cristallo, registratore di cassa, poltrona girevole e 11 tavoli di varie dimensioni, 12 sedie e 19 poltrone". No, Signori, non si può parlare di mettere delle poltroncine a una tavola fredda, chi è che va alla tavola fredda? Colui che ha premura, colui che vuol mangiare rapidamente, che ha bisogno di trovare una sedia, un tavolo si siede, mangia e va, e non gente che va lì a fumarsi una sigaretta seduta su una poltrona! No, questo, proprio dal punto di vista funzionale - permettetemi qui entro nel mio lavoro - non si addice, non va. Bisogna quindi mantenere questo ritmo, per poterlo mantenere, bisogna dare all'operatore economico la possibilità di farlo, poi, per il momento, io non avrei altre osservazioni di carattere tecnico, ma ce ne avrei una di carattere amministrativo. Io sono d'accordo sul principio che l'Amministrazione deve dare i locali efficienti con tutta l'attrezzatura necessaria; io sono contrario a dare in affitto dei locali con la previsione che provvedano a fare l'arredamento, eccetera. Mantenendo quel principio a cui è stato dedicato il palazzo, deve essere un qualche cosa che colpisce l'immaginazione del turista che passa, quindi deve essere arredato fino all'ultimo necessario attrezzo, però vi è la clausola finale. Io vorrei che fosse fatta una licitazione con una scelta specifica di operatori economici, vedi ristoratori, che diano garanzia assoluta di capacità e di onestà, perché non va dimenticato che quel palazzo avrà una destinazione anche per secoli e dovremmo avere la possibilità di indirizzare il turista in quel palazzo e che il turista non venga a trovarsi di fronte a dei prezzi che sulle finestre sono segnate lire 1000 e poi dopo incominciano a mettere 150 lire di coperto, 300 lire una mezza bottiglia di acqua minerale, 500 mezzo litro di vino e il prezzo diventa 1700-1800. Bisogna imporre a coloro che vanno in quell'edificio che ci siano dei prezzi chiari, precisi, inequivocabili, bisogna che diano, lo ripeto, garanzia assoluta di capacità e di onestà. Questo deve essere l'importanza di questo complesso regionale.
L'ultima raccomandazione: tenuto conto che, secondo me, va abbastanza bene l'insieme dell'impostazione data, vorrei precisare che questi 125 milioni, di cui ho già detto prima, mi sembrano esagerati. Vorrei che fosse fatto un capitolato preciso con una dizione perfetta, che sia inequivocabile, a partire dai bicchieri, dalle sedie, dalla macchina del caffè espresso, dal tritacarne e via di questo passo qui, con precisione assoluta, e che poi sia fatta una licitazione tra i vari fornitori, ci sono fornitori in Valle e anche fuori Valle che sono all'altezza di fornirvi tutto il materiale che volete per l'albergo e per la mensa. Questo quindi darebbe una garanzia assoluta di fare questo risparmio che si prevede si possa ottenere... e quella fornitura seria e onesta che possa dare la garanzia di una buona funzionalità e di una buona rappresentanza.
Germano (P.C.I.) - Io voglio porre alcune domande che non hanno trovato risposta né nell'allegato, né nella relazione. Chi ha fatto il preventivo di questo progetto? Sono anch'io dell'opinione che l'entità della somma è enorme. Chi ha fatto il preventivo? Cosa intende fare la Giunta? Dare in gestione la parte che riguarda ristorante, tavola calda, eccetera, oppure gestirlo in proprio? In questo luogo come intende realizzare queste forniture, attraverso appalto, o licitazione privata, trattativa privata e così via? Voglio fare un'osservazione, queste sono le domande. Mi pare che la Giunta continui sulla sua strada, perché noi non facciamo parte della Commissione Affari Generali e Finanze.
Noi cattivi non ci siamo, ci sono solo quelli della maggioranza. Ora, quelli della maggioranza dicono: "guardate che tutti quelli che costruiscono un albergo lo fanno poi addobbare da chi lo gestisce, non è che chi costruisce l'albergo va a comprare il lavatoio per verdure, il lavatoio per carni, il ceppo in legno, il tritacarne, la grattugia, le friggitrici, le bistecchiere, lo spiedo e tutte queste cose qui. Sono cose che fa chi gestisce, non è che deve essere il proprietario del fabbricato a farlo". Ora, l'osservazione fatta dalla Commissione Affari Generali mi pare la più normale, è fatta da quelli buoni, ma la Giunta neanche questo accetta, dice: "no, vedrà il Consiglio", cioè "quello che io ho fatto, preparato deve andare avanti così". Non si può fare così.
Vorrei fare un'altra osservazione all'Assessore al Turismo: noi abbiamo fatto una grossa discussione nel bilancio sul capitolo 534, l'abbiamo messo in difficoltà perché gli abbiamo detto: 470 milioni per iniziative turistiche e per le attrezzature sportive senza avere un piano è una cosa che non si deve fare. Abbiamo anche una mozione, ne discuteremo di questo, in questa seduta del Consiglio, perché ci pareva una cosa enorme. Ecco, se la Commissione di programmazione avesse funzionato e avesse fatto il piano per 470 milioni, adesso si troverebbe subito a dover modificare, a fare il piano di 345 milioni, perché 125 milioni si prendono lì. È il modo di fare un bilancio? Non è molto serio, Palazzo Narbonne c'era quando avete fatto il bilancio. Potevate sapere che era prevedibile, ci voleva questo capitolo nel bilancio, non confondere con una cifra di 470 milioni che non trova nessuna spiegazione e poi espungere i 125 milioni da quella cifra. Se vogliamo fare per il futuro della programmazione seria, non facciamo di queste cose, altrimenti non prendiamo niente, andiamo avanti alla giornata e il bilancio lo variamo a ogni seduta di Consiglio, il che si può fare ma non è molto serio da un punto di vista programmatico.
Caveri (U.V.) - J'ai parlé l'année passée avec une certaine quantité de touristes étrangers qui ont visité plusieurs hôtels et restaurants, bars et cafés en Vallée d'Aoste, ils ont dit d'admirer l'effort de cette nouvelle classe d'hôteliers et de restaurateurs qui est en train de se former en Vallée d'Aoste, mais cependant ils faisaient une réserve et la réserve était la suivante, ils disaient : "mais vous avez un artisanat florissant, un artisanat qui est vraiment artistique. Vous avez une tradition de meubles valdôtains, nous entrons en plusieurs de ces hôtels, de ces restaurants, de ces cafés et nous voyons des meubles horribles, en formica ou en matière synthétique, l'outillage de ces hôtels, les meubles, et cetera, n'ont pas d'âme, n'ont pas d'esprit, n'ont pas de cachet, rien de tout, c'est vraiment un outillage tout à fait déplorable". Alors, à plus forte raison, comme avait déjà dit justement le Conseiller Savioz, il est nécessaire que dans les parties où cela est possible vous vous préoccupiez de donner un style valdôtain aux meubles et à l'outillage et qui vous ne copiez pas ces restaurateurs de mauvais goût qui croient d'avoir inventé la lune avec des meubles ou les panneaux, ou les bars puis encore en plastique, comme on appelle de formica ou de matière de ce genre. Première recommandation.
Deuxième recommandation : j'ai vu sur un de ces annexes qu'il a une inscription : "Palais du Tourisme" écrit avec des caractères énormes, c'est de très mauvais goût, ce sont les casernes de style fasciste qui avait ces inscriptions, alors moi je demanderais qu'il n'y a aucune inscription sur le palais. Dans un de ces annexes il y a l'inscription. Nous n'avons pas fait supprimer l'inscription... c'est de mauvais goût, c'est horrible !
Fosson (U.V.) - Qualche cosa che volevo dire è già stata anticipata dal Consigliere Germano, però vorrei ripetere: io dissento in parte da quanto aveva detto il Consigliere Savioz sulla necessità che sia la Regione ad attrezzare tutti i servizi di questo palazzo. Condivido invece lo stile valdostano da mantenere, quindi, senza farla tanto lunga, mi uniformerei anch'io e sono del parere che è già stato espresso dalla Commissione Affari Generali, perché, mentre per alcune attrezzature e per alcuni locali deve essere di competenza dell'Amministrazione regionale l'arredamento e l'attrezzatura, per quei locali che si debbano poi mettere in appalto e quindi dare in gestione, io ritengo si possa benissimo... per quella attrezzatura, specialmente che non è fissa, lasciare ai singoli procurarsela, seguendo una linea dettata, eventualmente, da coloro che hanno pensato all'arredamento generale. Questa dovrebbe essere, secondo me, la via da seguire, perché, effettivamente, non vorrei ripetere, ma la poltrona da barbiere, quando si dice il tipo di poltrone da mettere, che l'acquisti poi l'Amministrazione regionale o che l'acquisti il parrucchiere che gestirà questo negozio non ha nessuna importanza. Non è che ci sia da andare a vedere il tipo di poltrona fatta apposta, disegnata da un architetto, per le poltroncine che debbono essere nella bottega da barbiere. La stessa cosa per quelle altre attrezzature che si è visto per il ristorante, perché sono attrezzature ormai classiche, sono attrezzature normalizzate, si può anche dare l'indirizzo del tipo, vedendo una cosa e un'altra, ma il pelapatate, tritacarne, grattugia, tutte queste cose sono tutte cose mobili che è preferibile che non le metta l'Amministrazione regionale direttamente, ma le metta chi domani avrà concorso a gestire questa cosa.
Non voglio dilungarmi su questo punto. Io ritengo che si debba tener conto di quel parere che è stato espresso, e che io condivido, da parte della Commissione Affari Generali.
Cusumano (P.L.I.) - Io ho sentito parlare di tavola calda e di tavola fredda in questo nuovo palazzo. Vorrei sapere se invece non sarebbe il caso anche di metterci il self-service, che sarebbe forse quello che incontra di più le esigenze del turista moderno.
Sulla questione dello stile condivido pienamente quello che dice il Consigliere Caveri. Effettivamente oggi si va verso una forma di stili impersonali in cui non si sa neanche il Paese in cui ci si trova e anche in questo, invece, il turista ama trovarsi, o vero o falso, in uno stile che dovrebbe caratterizzare il Paese che visita. Anche sull'iscrizione condivido il suo parere. Una grossa iscrizione, com'è prevista lì, non penso che sia di molto buon gusto. Oltretutto penserei che sarebbe bene eventualmente se si deve mettere qualche iscrizione, anche di metterla bilingue, cioè tanto in italiano come in francese. Non aggiungo altro.
Benzo (D.C.) - Volevo solo chiedere se non era possibile vedere, lo chiedo all'Assessore, per il salone delle conferenze, un impianto di microfoni. Oggi giorno in una sala di quel genere forse potrebbe essere opportuno, data la particolare sistemazione che ha questa sala e per la destinazione che verrà data. Concordo in pieno per quanto riguarda la caratterizzazione dello stile di questi... è l'unico punto in cui noi potremmo intervenire, secondo quanto ha detto il Consigliere Caveri: sulla questione dei mobili, i mobili dell'artigianato tipico, perché questo è il nostro palazzo, perlomeno, a parte quanto il Consiglio darà come indirizzo... Indubbiamente questa potrebbe essere una cosa valida perché darebbe un cachet unitario a tutta la parte vasta del turismo.
Per quanto riguarda le altre domande, la Giunta aveva già continuato sulla base di quanto stabilito precedentemente: il secondo piano è destinato proprio al Museo permanente dell'artigianato e quindi rimane valida quella considerazione.
Manganoni (P.C.I.) - In attesa che la Giunta dia le risposte che sono state poste dai diversi Consiglieri, in seguito mi riservo di intervenire, volevo solo fare osservare una cosa. Ieri, quando abbiamo discusso la questione dei silicotici da assistere, e dalla discussione avvenuta, modificando il minimale, eccetera, si poteva anche pensare che questo avrebbe comportato un lieve aumento, forse di alcuni milioni, della cifra da spendere, abbiamo visto l'Assessore alle Finanze che si è alzato e ha detto: "non si può! I fondi sono quelli!". Qui, dove si buttano centinaia di milioni per andare a comprare delle grattugie, l'Assessore alle Finanze non banfa e le centinaia di milioni ci sono! Questo, io ve lo faccio osservare, perché denota la vostra mentalità! Quando si tratta di venire in aiuto ai bisognosi, a quelli che sono in miseria, a quelli che hanno necessità, non avete neanche un milione, non lo trovate. L'Assessore alle Finanze dice: "non ci sono, come faccio!". Quando - e questo è uno dei tanti casi - si tratta di sperperare il denaro pubblico, allora non milioni trovate, ma centinaia di milioni! Questo qualifica l'attuale Giunta.
Montesano (P.S.D.I.) - L'Assessore Balestri vuol aspettare alla fine per rispondere? Perché ci sono le richieste di intervento dei Consiglieri Marcoz e Pedrini.
Marcoz (U.V.) - Molte cose sono già state dette, anzi, direi, tutti i tasti sono stati già toccati. Certamente le due principali osservazioni sono quelle che attengono alla cifra che si vuole spendere, perché, pur comprendendo che quel Palazzo dovrà essere un po' il biglietto da visita che l'Amministrazione intende presentare ai turisti e, pur non volendo noi essere dei taccagni in quella materia appunto perché deve venir fuori un biglietto da visita presentabile, però innegabilmente chi legga questi allegati e che vede che per un palazzo che si sono spesi 270 milioni o 300 o quel che sarà, non lo sappiamo, la spesa finale non si sa mai, l'incidenza di 125 milioni per addobbare, per attrezzare i due primi piani, o i tre piani, terreno e sottosuolo, piano interrato e primo piano... è un'incidenza effettivamente molto alta. Questo salta all'occhio di chiunque. Se poi noi scendiamo a esaminare un pochettino le cifre e vediamo, per esempio, nel piano interrato "locali conferenze ed esposizioni, sala delle conferenze ed esposizioni..." e leggiamo come verrà attrezzata: "140 poltroncine per il pubblico, tavolo e poltrone della presidenza, schermo fisso per proiezioni... il foyer: poltroncine e tavolino di attesa, due bacheche... guardaroba... saletta conferenziere: scrittoio, libreria, tre poltroncine" e al n. 1) vediamo: 28 milioni, francamente c'è da dire che sono stati molto abili a tirar fuori una cifra di 28 milioni per delle attrezzature quali qui sono descritte.
Un'altra cifra che mi sembra anche molto alta è la questione delle biglietterie, dove si legge 31 milioni e 500 mila e sfido: con 31 e 28 andiamo sui 60 milioni per questi due locali. Ora, se perlomeno si arrivasse a quel concetto che qui qualcuno... anzi è stato proprio il Consigliere Caveri a esprimerlo, si vuole fare un qualche cosa di tipico, un qualche cosa che rispecchi l'artigianato locale, allora, si potrebbe ancora capire, se lo sforzo è in quella direzione, nel senso che venga fuori il vero locale caratteristico che rispecchi l'artigianato nostro, le forme nostre, eccetera, che venga fuori il vero locale caratteristico, si potrebbe ancora comprendere.
Se questa roba qui è di comune, diciamo, dominio, se poi vediamo venir fuori delle cose che sono standardizzate, per questo pregiate, ma che non hanno niente di ciò che sia un'anima, ciò che sia... diciamo la caratteristica nostra locale, allora questi 60 milioni effettivamente a me sembra che sarebbero maggiormente esagerati. Ho il piacere di vedere che quella Commissione ha espresso dei concetti che anche a me, modestamente, senza essere in Commissione... ma, guardando questi annessi per conto mio, avevo detto: ma qui è veramente il caso, per locali che si affittano a terzi, che sia l'Amministrazione ad addobbarli, ad arredarli? Questo è un altro punto su cui il Consiglio deve meditare 5 minuti, perché qui ci deve essere una grande distinzione tra i locali che serviranno veramente da pubblico servizio... e sono quelli con i quali noi vogliamo presentare il biglietto dell'Assessore al Turismo, o dell'Amministrazione regionale al turista, allora per quelli sia l'Amministrazione ad addobbarli, è giusto, con un criterio, con uno studio affidato a persone competenti. Quegli altri locali che diamo in affitto a terzi, di qualunque genere siano poi questi locali, qui non voglio naturalmente dire che ho la competenza dell'amico Savioz in questa materia, tuttavia anche l'amico Savioz dovrà dissentire, io penso, da qualcuna delle cose che io gli vorrò dire. Una delle cose che gli vorrò dire è che, intanto, queste cose sono di una deperibilità che salta all'occhio di tutti. Ne volete un esempio? Sapete quante volte il buon Pollano, io parlo del papà Pollano, nella sua vita di esercente ha dovuto rinnovare tutta l'attrezzatura del suo esercizio? Infinite volte, ogni 6-7-8 o 10 anni. È tutta merce deperibile, quindi se l'acquisti un po' colui che gestisce il locale. Perché noi buttiamo fior di milioni e, quando avremo stabilito quel canone di affitto che si sa già... con l'Amministrazione otterranno un canone di affitto migliore di quello che si ottiene in comune commercio, quella attrezzatura per la quale abbiamo speso milioni, milioni e milioni sarà assorbita in pratica dall'esigenza di dover rinnovare le attrezzature dopo 10 anni. Allora, anche se non facciamo questo per utilità, tuttavia, avremo speso molti soldi e noi non avremo incassato quel canone che sì formalmente incassiamo, ma che viene assorbito dalla deperibilità delle attrezzature, questo è evidentissimo.
Facciamo le due grandi categorie: quelli che sono locali di uso pubblico attrezziamoli noi, ma per gli altri che noi affittiamo a terzi, o barbieri, o ristoratori, eccetera, seguiamo anche un pochettino quello che ha detto la Commissione, che ha meditato anche su questo problema e, guardate, combinazione, la Commissione che non sapeva niente di quello che pensavamo noi e noi che non sapevamo niente di quello che potesse pensare la Commissione ci siamo trovati d'accordo su questo punto appunto perché è una cosa che è un po' alla portata di tutti, è una cosa ragionevole, è una cosa sulla quale dobbiamo meditare. Allora subito, se voi guardate alle cifre, Signori, e cominciate a pigliare i 15 milioni della tavola calda, i 14 della cucina del ristoratore e i 9 della sala ristoratore, andiamo vicino ai 40 milioni. Ecco che ridimensioniamo la spesa e non assisteremo più a quella situazione di fatto sulla quale ha messo il dito Manganoni; naturalmente quando lui dice le cose, gli dicono che lo fa per demagogia, però, demagogia o non demagogia, è certamente acuta l'osservazione quando si dice: "siamo tutti qui che ci stracciamo i vestiti da addosso quando si tratta di trovare un milione; quando poi si tratta di trovarne 125, senza banfare siamo tutti pronti a dire: "i 125 milioni ci sono"", e questo qui salta agli occhi di tutti, indiscutibilmente. Penso che la Giunta, dato che la Commissione si è espressa con quel parere... dato che, Signori, dal centro, basta leggere i giornali, è di tutti i giorni l'invito caldo, il monito dei Ministri e del Primo Ministro a contenere la spesa pubblica, questo non lo diciamo mica noi per demagogia, tutti i giorni da Roma si dice: "bisogna contenere la spesa pubblica", quindi, quando noi diciamo: bisogna anche nelle nostre piccole cose... che saranno piccole cose, ma, insomma, a forza di 10 milioni di qua, 10 milioni di là, si fanno centinaia di milioni e con le centinaia di milioni si fanno i miliardi, quindi anche noi, nel nostro piccolo, dov'è possibile fare, pur naturalmente non facendo delle pitoccherie, pur naturalmente facendo delle cose che siano veramente di quel Palazzo, cerchiamo una delle strade per adeguarci ai concetti odierni, primo fra tutti quello di contenere la spesa pubblica.
Pedrini (P.L.I.) - Io faccio parte di quella Commissione di cui è stata data lettura, quindi il mio parere è stato espresso già in Commissione, ma desideravo ribadire ancora una volta perché veramente ho avuto la netta sensazione che il Funzionario che ha preparato questa relazione a un dato punto, a parte le cifre che sono state scritte, volesse un po' se moquer, diciamo, dei Consiglieri e della Giunta tutta, perché siamo arrivati a un punto che addirittura si è sentita la necessità - e sappiamo tutti quanto costa un pelapatate - di mettere nelle voci anche il pelapatate. Mi pare che si è veramente superato questo livello diciamo di... anche da parte dei funzionari, questo, secondo me, ha voluto significare o significa una presa in giro. Potevano almeno tralasciare questa parola, anche se ce sono altre, ma questa è quella che maggiormente è spiccata all'occhio di chi legge. Io sono perfettamente d'accordo del non dare niente ai locali che si affittano e questo per infiniti motivi che quelli che mi hanno preceduto hanno già specificato.
Vorrei aggiungere una cosa che non è stata detta: qua ci si troverebbe nella situazione un po' come si soleva dire quando io ho fatto il militare sotto la naia... ossia, non essendo le sedie di proprietà di quello che reggerà il locale, non essendo le poltroncine del barbiere di proprietà, eccetera, tutto quanto verrà abbandonato quando ci sarà qualcosa che non funziona, se manca la vite ed è di proprietà di quello che gestisce, state tranquillo che la vite va a posto, ma se è di proprietà della Regione, quello non si preoccuperà minimamente di andare ad aggiustare quella vite, se non di preparare un foglietto di richiesta alla Regione: "Signori manca la vite" o addirittura "il mobile si è scassato perché mancava quella vite, quindi voglio un altro mobile", questa sarà la pretesa!
Ora, giunti a questo punto, io non voglio dilungarmi perché mi pare che tutti quelli che mi hanno preceduto siano stati talmente chiari che non ci sono altre parole da aggiungere se non di ribadire il concetto che quello che viene dato in gestione, quello che viene affittato come voi meglio riterrete, adesso, gestione o affitto non ha alcuna importanza, ma sia dato vuoto, evidentemente gli infissi bisogna darli, ma tutto quello che riguarda arredamento volante e arredamento, diciamo, locale deve essere fatto da quello che entra.
Vorrei aggiungere ancora un'ultima cosa. Non ho sentito gli interventi precedenti, ma penso che qualcuno evidentemente avrà fatto un appunto in questo senso. Noi facciamo una magnifica opera, niente da dire, lietissimo sia come Gruppo Liberale che come persona, però vi è una cosa da dire: noi spendiamo qua in totale 125 milioni. Io desidererei sapere e pongo la domanda precisa: spendendo questi 125 milioni che cosa c'è nell'arredamento di veramente valdostano? Ossia vi è un salone dove noi spendiamo... le poltroncine, ha detto bene l'Avvocato Marcoz... vediamo 28 milioni... ma come viene arredato questo salone? Qua si parla di poltroncine, di tavolini, di bacheche; però sarà in legno, che cosa vi è di artigianato valdostano? Perché è evidente che un palazzo del genere deve contenere non tanto i lampadari di Murano che poi, anche se sono di falso Murano, non ha nessuna importanza perché quello che è importante, invece, è di mettere veramente dei pezzi valdostani affinché la gente che va in un palazzo del turismo possa uscire con un'impressione di aver visto qualcosa di valdostano... è già stato detto? Benissimo, io ribadisco il concetto. Non so, abbiamo visto, per esempio, che c'è la possibilità di fare anche quelle fotografie, diapositive, eccetera. Non so, sarà il caso di studiare anche quello, che durante le giornate di punta si possa dare questa... insomma, chi viene deve avere l'impressione che è in Valle d'Aosta, che porta via con sé un ricordo preciso della Valle d'Aosta.
Anche perché, evidentemente, chi passerà, probabilmente, diciamo, la grande massa, perché una parte si fermerà, ma la grande massa sarà soltanto una massa di passaggio e quindi noi dobbiamo dare a questa quello che, praticamente, anche l'Assessore Benzo mi deve dare atto, noi allo svincolo di Châtillon/St. Vincent stiamo cercando di fare in quella nuova costruzione del motel che si farà quanto prima un qualcosa di essenzialmente valdostano affinché anche l'autista passando e scendendo a bere il caffè abbia la netta sensazione di entrare in un locale dove non è mai entrato, di entrare in un locale che ha qualcosa di nostro e si possa portare via questo ricordo e, andando naturalmente a casa sua, viene a essere un propagandista della Valle d'Aosta perché dirà: "ho visto solo questo, però le prossime stagioni troverò un mese o 15 giorni per andare in Valle d'Aosta, perché ho avuto soltanto un'impressione". L'impressione è stata favorevole quindi io ritorno in Valle d'Aosta. Io quindi desidererei proprio che si tenesse conto di questo e non ci si presentasse un elenco così schematico di cose diciamo essenziali, che però turbano lo spirito, nel senso che qua c'è soltanto e solamente della materia grigia, fredda, nuda, mentre abbiamo bisogno di calore, di dare l'impressione di essere veramente qualcosa.
Savioz (P.C.I.) - Io ho dimenticato un particolare che mi ero segnato di carattere tecnico. Vedo che vogliono adottare pavimenti di gomma variegata. Io preciso che non conosco molto bene la qualità della gomma variegata, ma mi riferisco però ai pavimenti di gomma che abbiamo messo qui nel Palazzo regionale, che sono tutti spaccati dal primo all'ultimo, dovuto a dilatazione, mi ha spiegato il perché, ma non entro nella questione. Vorrei proprio richiamare l'attenzione su questo punto per il fatto della non funzionalità di questi pavimenti in gomma e poi, francamente, non è che si addica molto all'insieme del palazzo, com'è stato previsto, all'insieme della funzione che deve avere. Parlo un momento della sala di esposizioni dell'Artigianato; mi sembra, modestamente, di poter dire che non sarebbe indicato per esempio... lo so che lì non c'è, però non sarebbe indicato un pavimento in gomma in una sala del genere, come non lo può essere indicato nel foyer, che, ho precisato prima, dovrebbe essere in stile valdostano, come non può essere in determinate altre cose, ma soprattutto proprio anche per la funzione, perché qui c'è l'esempio degli uffici del Palazzo regionale dov'è stato applicato il pagamento in gomma, questi pavimenti si sono tutti spaccati dal primo all'ultimo, quindi io raccomanderei anche questo.
Vorrei poi fare una precisazione sul fatto che, per la discordanza che può esserci tra quello che ho detto io e quello che hanno detto i miei colleghi, a me non interessa niente che l'arredamento sia fatto dall'Amministrazione o da colui che prende in affitto i locali: a me interessa soprattutto che sia ben esplicitamente detto, in un capitolato che ho già detto prima in che cosa consiste l'ammobiliamento di questo Palazzo, poi, che lo facciate voi, che lo diate a fare a chi prende in affitto... e, siccome questo giocherà sul canone d'affitto che uno pagherà, a me questo proprio non mi fa né caldo, né freddo. Io ero per la tesi che sarebbe stato meglio lo facesse l'Amministrazione regionale perché, a mio modesto avviso, sarebbe stato molto più sicuro dell'esecuzione e del buon andamento. Capisco le perplessità di coloro che dicono che, quando la cosa è di altri, non si fa molta attenzione. Questo, purtroppo, nel nostro Paese esiste ed è vero. A me quindi, ripeto, non me ne fa niente, però che sia molto chiaramente indicato cosa si vuol fare, questo sì, perché quello è un biglietto da visita e bisogna che sia fatto bene.
Bordon (D.C.) - Chiamato in causa, con l'abituale cortesia, dal Consigliere Manganoni, non posso far a meno di rispondere a quanto ha detto e, servendomi di quella lingua italo-cinese di cui lui si serve abitualmente, io gli dirò che ho veramente banfato. È un difetto mio quello forse di banfare troppo, ma continuo a banfare specialmente in questo campo e continuerò a banfare finché mi sarà possibile farlo perché è proprio banfando che si dice quello che uno pensa.
Naturalmente dirò, anch'io con la solita abituale cortesia, all'amico Manganoni, che è sempre divertente, perché è sempre ridicolo, Manganoni... noi quindi lo ascoltiamo sempre con piacere. Quando mi fa il paragone tra lo stanziamento di oggi e quello di ieri, e io ne aspetto un altro stanziamento richiesto e risponderemo allora, si deve ridere per forza, perché, arrivati a un certo momento, il bilancio di previsione della Sanità non comporta più nessun aumento; perché non lo comporta? Perché assorbe tutto quello che ha. Nella voce, invece, del bilancio del Turismo a un certo punto c'è: "per attrezzature turistiche 430 milioni" e a un certo momento abbiamo dovuto dire all'Assessore Balestri, che giustamente ci faceva notare l'urgenza dell'attrezzatura di questi locali perché non tutti voi, ma buona parte di voi, ormai vi conosciamo... perché se non avessimo mandato avanti questo problema qui, certamente tra un mese ci avreste detto: "eh, Signori, dormite della quarta perché questo problema non va avanti, il palazzo che noi abbiamo costruito è ancora lì al punto di prima!"... e questo non ce l'hanno ancora detto, Balestri, perché stanno lavorando ancora i muratori, sennò sarebbe già fuori da lunga data questa discussione. Ripeto a Balestri che in Giunta ci faceva presente la necessità di mandare avanti questo, io ho banfato dicendo: come fai per le finanze? Dove li vuoi prendere? D'altronde il palazzo è lì, sta per essere finito, lo dobbiamo mettere in funzione, quindi vediamo di tirare fuori questi denari. Dove sono? Ma sul suo bilancio! Perché non c'erano altri denari nei cassetti dell'Assessorato delle Finanze e nel bilancio di previsione. Allora tutti insieme abbiamo studiato la situazione e Balestri ha detto: "io sacrificherò probabilmente qualche altra costruzione e li prendo in quella voce". Questo è quanto riguarda il finanziamento.
Adesso, per quanto mi riguarda, premetto che faccio parte della Commissione Finanze, ma per altri impegni non c'ero. Gli amici che fanno parte di questa Commissione mi hanno detto le osservazioni che hanno fatto, le abbiamo portate in discussione tutti quanti e le abbiamo esaminate tutti quanti. Per esempio, l'osservazione che ha fatto Savioz noi non l'abbiamo fatta, perché riteniamo che in una tavola calda o fredda- e lo dirà meglio di me l'Assessore competente - che non devi vedere delle poltrone Frau - dove si sedette il Padre Eterno il 7° giorno, dopo aver creato il mondo -, perché io credo che si parlerà di poltroncine pratiche, di poltroncine come vediamo all'A.G.I.P., di poltroncine come vediamo in tutti i posti dove c'è una tavola calda e fredda, non il Signore che si siede su un divano e tira fuori il sigaro del Consigliere Caveri alla Churchill e si mette lì a fumare per due ore! Noi riteniamo che per poltroncine si intendano quelle poltroncine che si vedono in tutti questi locali. Prima osservazione. Naturalmente, se fossero le poltrone che dice Savioz, sia ben chiaro che siamo contrari, ma sarebbe talmente assurdo questo che chi ha predisposto l'attrezzatura di questo locale potrebbe andare a fare un altro mestiere perché non è per questo! Seconda battuta. Giustamente, ma non solo io, l'hanno detto altri ma molto meglio di me questa Commissione e dopo la Commissione abbiamo detto: ma volete andare a comprare la grattugia, volete andar a comprare non so, il cucchiaino, e scherzavo ancora adesso, ma come attrezzatura, quella che è l'attrezzatura mobile, lo sappiamo tutti che, quando si dà in gestione, in linea di massima, l'attrezzatura volante, chiamatela come volete, la fa il gestore, perché la fa il gestore? Perché può essere di suo gradimento, può scegliere tutti i suoi modi, tutto quello che vuole, perché può eventualmente domani averne maggior cura. Perché quella che è l'attrezzatura volante, diceva bene l'Avvocato Marcoz, io ho visto sempre, dappertutto, anche per un po' di esperienza che abbiamo, per essere parte in causa in diverse occasioni, se c'è un'attrezzatura mobile e non è del gerente, è roba di nessuno, è roba dell'altro, quindi non ne ha nessuna cura. Noi queste osservazioni le abbiamo fatte all'Assessore Balestri. Quando, per esempio, si parla di un pelapatate, ma mi si dice che è una cosa fissa, che sbuccia 20 chilogrammi di patate al minuto io non so quante ne sbuccerà. Quando mi si parla, per esempio, di una grattugia, qui non credo che si debba vedere quella grattugia che abbiamo a tavola per grattare il formaggio, penso che sia una cosa quasi fissa, una cosa un po' all'ingrosso e, naturalmente, se cadiamo in queste cose qui, siamo tutti contrari.
Fatta questa piccola premessa, che noi abbiamo già detto a te prima, e che io ti pregherò, perché certamente lo spiegherai meglio di quanto dirò io o, meglio, di quanto ho accennato io - io dico un'altra cosa: volete rivedere i prezzi? Volete fare altri sistemi di concorso per vedere questi attrezzi, quest'attrezzatura? - però sia chiara una cosa... ho segnato qui, arrivati a un certo momento, se non sbaglio, l'Assessore al Turismo ebbe a dire a noi: "state tranquilli su quella che può essere la spesa di determinate cose che anch'io riconosco di competenza del gerente, però vogliamo dare una certa uniformità a questo locale, vogliamo che questo locale sia attrezzato in modo che sia una caratteristica regionale, vogliamo che sia qualche cosa degna della Regione": questo è quello che è stato detto qui. Allora, giustamente, l'Assessore ha detto: "se anche dobbiamo comperare qualche cosa in più che non sia proprio di pertinenza nostra, io ritengo che si possa fare, perché nel complesso dell'insieme noi siamo tutti d'accordo. Naturalmente bisogna solo fare attenzione che quest'attrezzatura che deve essere comperata e quella che è la parte più importante, la parte di spesa maggiore, perché siamo tutti d'accordo che l'attrezzatura volante se la deve fare il gerente, quello che è.
Lustrissy (D.C.) - Non voglio qui riprendere quanto già è stato detto da altri Consiglieri che mi hanno preceduto, soprattutto in merito a quel famoso parere della Commissione consiliare permanente. Pertanto pregherei proprio la Giunta di riesaminare questa questione proprio in rapporto a quelle spese e di rivedere se non fosse possibile stralciarle dall'allegato che ci è stato trasmesso. Volevo riprendere alcuni concetti che sono stati qui espressi dai Consiglieri che mi hanno preceduto perché meritano anche una certa messa a punto e un approfondimento, da alcuni è stato rilevato come l'incidenza dell'arredamento sul costo totale del fabbricato sia abbastanza elevato, però se noi andiamo a vedere la destinazione economica dei locali che noi stiamo arredando, possiamo anche renderci conto del perché del costo elevato. A un certo punto questi locali che noi arrediamo non sono locali di soggiorno o locali a uso, non so... sono locali a destinazione economica che hanno un certo reddito e pertanto, sommando determinati valori: il costo del locale, il reddito presumibile di questi locali dati in affitto, noi veniamo a ridimensionare l'incidenza dell'arredamento. Anche per questi motivi particolari non dobbiamo fermarci alla visione dell'arredamento fisso di un locale di tipo soggiorno, è un arredamento di tipo economico per un locale a destinazione economica, pertanto l'incidenza della spesa può indurre anche a queste considerazioni. È vero, è il problema sollevato dal Consigliere Caveri: la formica sta invadendo la Valle d'Aosta e noi, purtroppo, assistiamo a questo scempio dell'arredamento nei nostri locali più caratteristici. Proprio se c'è un'incompatibilità connaturata fra elementi del genere, fra la montagna, fra la nostra dotazione di legname, fra il nostro artigianato tipico, c'è proprio un'incompatibilità assoluta tra la formica e il tipo di arredamento che noi vorremmo introdurre nei nostri locali turistici.
Appunto per questo, visto che c'è una mozione e che sono stati previsti determinati contributi degli esercizi commerciali, io pregherei proprio l'Assessorato del Turismo, nel regolamentare tale questione, che tenga conto di queste cose e voglia proprio destinare questi fondi a incrementare, diciamo così, non l'artigianato, ma il cliché dell'arredamento dei nostri locali turistici, perché, a un certo punto, parlando di folclore e di artigianato, sì, è bello fare delle mostre, avere dei locali di conservazione, però a un certo punto bisogna che vagliamo tutte queste cose, le trasponiamo nei tempi moderni. Perché se in un Palazzo del genere, il Palazzo del turismo, che deve rappresentare il biglietto da visita della nostra Regione autonoma per i turisti che vengono qua a soggiornare o di passaggio, noi non teniamo conto di queste cose, ci limitiamo a fare il secondo piano, una bella mostra dell'artigianato e rimane lì a testimonio dei bei tempi che furono poi nei locali sotto noi ci troviamo a contatto con un modernismo di quello più sfrenato ed eccentrico, naturalmente, è inutile spendere dei soldi per valorizzare il nostro artigianato, se noi, a un certo punto, non siamo capaci di recepire tutte queste cose e di trasporle in questi arredamenti che dovrebbero proprio inverare tutto quanto ha prodotto nei tempi il nostro artigianato. Io pertanto mi permetto di riprendere questi argomenti, di sottoporli all'attenzione della Giunta affinché vengano tenuti nella debita considerazione, perché un palazzo del genere deve essere oggetto della più attenta considerazione se non vogliamo fare una stortura e, se non vogliamo abbruttire la nostra città e dare un cachet, che non è quello valdostano, a un palazzo di rappresentanza della Valle d'Aosta.
Balestri (P.S.I.) - Io risponderò con gli appunti che ho preso, uno per uno, poi farò delle considerazioni generali, facendovi una premessa che, quando sapevamo che la parte edilizia era già alla fine, noi ci siamo preoccupati per l'arredamento in quanto, a un certo punto, si trattava di guadagnar tempo e di liberare la Piazza Narbonne dalle strutture e dalle palizzate che ci sono. Abbiamo dato incarico a una Commissione di Architetti, fra questi uno anche alla Sovraintendenza, di studiare il tipo di arredamento e abbiamo dato poi a diverse ditte... le abbiamo pregate di farci dei progetti di massima su quel tipo di arredamento proposto dagli Architetti: ecco perché, a un certo momento, ci voleva l'uniformità su uno studio... da questo, che io credo... per quello che mi compete e ne prenderò atto per raccomandarlo ancora maggiormente, perché lo condivido questo punto... che si attenga proprio allo stile valdostano, sia qualche cosa di uniforme.
Savioz (P.C.I.) - ... sono parecchie, sono dati, così... non te le so dire, ora, non si è scelto ancora niente, Germano. Te le saprò dire... guarda, oggi ti faccio dare l'elenco... cifra troppo elevata. Anche a me aveva fatto quell'impressione, poi gli Architetti mi hanno risposto che avevano fatto dei conteggi più o meno esatti e che queste cifre corrispondevano, tanto più mi sembrava elevata quando ho dovuto constatare che mi toccava togliere da un mio capitolo, non è quindi che io sia stato entusiasta di questo.
I primi tre piani. Praticamente c'è già una determinazione. Nei primi due piani com'è esposto questo e per il secondo piano per la mostra dell'artigianato com'era già stato stabilito, è una cosa già acquisita. Manca la destinazione dell'ultimo piano che non si sa ancora e non se n'è discusso. A un certo momento sembrava che dovesse andare l'Assessorato del Turismo, si sono fatte le misurazioni, si è fatto questo e quello, visto che era insufficiente, cioè avevano una capienza minima di quella dell'utilizzazione che c'è ancora qui, che siamo già ristretti, quindi si è rinunciato a quel piano e abbiamo detto: stabiliremo dopo cosa si dovrà fare ...(voci)... siamo d'accordo per il tipico esempio di ambiente valdostano e io penso che gli Architetti abbiano fatto già una progettazione in quel senso, mi preoccuperò di raccomandarlo ancora maggiormente. Il plastico si riferisce al plastico del Nebbia che abbiamo già acquistato. Le biglietterie, visioni della Valle d'Aosta, tavola fredda non poltrone o poltroncine... queste sono tutte raccomandazioni che io prendo in carico e delle quali mi occuperò di assicurarne la realizzazione. Licitazione per affitto: era già nell'orientamento della Giunta di fare una licitazione per gli affitti, anzi ora sono venuti fuori anche elementi, per cui si potrà dire... a carico, vedremo... se saranno fatte tutte le attrezzature a carico dell'Amministrazione o anche a carico del gestore, quelle che saranno fatte a carico dell'Amministrazione, diremo che la sostituzione è a carico loro e quindi per ogni guasto sarà dovuta la reintegrazione dal gestore. Pavimenti di gomma: questi erano già compresi, ma la maggior parte dei pavimenti sono in marmo, forse è sotto nella sala delle conferenze che c'è la gomma, però mi dicono dall'Assessorato dei Lavori Pubblici che compete a loro questa cosa, che è una gomma nuova, sperimentata e che sembra che non dia nessuno di quegli inconvenienti che ha prodotto invece questo. Io ti rispondo quello che i tecnici ci avevano detto. Ci eravamo preoccupati anche noi, perché visto l'esito di questa... molto probabilmente questo però è uno dei primi tipi di gomma, io ho visto altri tipi di gomma che non hanno più fatto questi scherzi qui...
Montesano (P.S.D.I.) - ... ci sono delle piccole crepe...
Savioz (P.C.I.) - ... è un'altra Ditta, Germano, che ha fatto il preventivo, sono stati richiesti a molte Ditte, te l'ho spiegato prima e sono stati fatti dei disegni dai tecnici nostri, sono stati mandati a parecchie Ditte che ci hanno mandato dei preventivi di massima.
Germano (P.C.I.) - ... non si capisce...
Savioz (P.C.I.) - ... perché te le darò oggi, non ho l'elenco delle Ditte...
Germano (P.C.I.) - ... non si può mandare a chiamare, non è mica a Roma...
Savioz (P.C.I.) - ... mi manda a chiamare l'Architetto Bellone, che mi mandi l'elenco delle Ditte su cui... e purtroppo ho dovuto cedere all'articolo 475, perché non erano reperibili, altrimenti questi fondi... e quindi ho dovuto riportare questo.
Per il Consigliere Caveri, condivido lo stile valdostano, sono d'accordo anch'io di sopprimere la scritta perché effettivamente io... non ne ho. Cusumano, il Self Service, il discorso non torna, come anche per Benzo, impianti microfoni sono tutte belle cose, le realizzeremo, però è inutile parlare di un'economia se poi si va a trovare altre cose, siamo d'accordo sul principio che più cose ci sono forse meglio servano, ma a un certo momento, facciamo i conti prima, per vedere quello che sarà reperibile o no. Manganoni, ti ha risposto Bordon, insomma il tuo discorso non valeva in questo caso qui, d'altra parte il palazzo del turismo c'è, va completato, che si faccia a una maniera o che si faccia in un'altra.
Balestri (P.S.I.) - Io sono ancora del parere, a parte certe riserve e a parte tante cose che oggi o domani si possono anche decurtare... quantunque non sono dell'avviso della Commissione, nel senso che credo che lì ci sia stato un equivoco, insomma, sull'interpretazione, perché in generale, oggi, ad esempio, quello che addebitate voi... le cucine vengono fornite complete, ma non di piccoli attrezzi, di tutte le attrezzature complete di cui sono fatte. Hanno, diciamo, un indice standard di attrezzature tutte le cucine per ristoranti, per alberghi; ormai vediamo che i pezzi che sono contemplati nell'arredamento di una cucina... ogni Ditta ha quei dati tipi, ci possono essere alcune aggiunte, qualche novità, ma sono quelli; non sono gli apparecchi mobili, si può anche evitarne dei pezzi e farli prendere al gestore, ma non so fino a che punto ci sia la convenienza. Al Consigliere Marcoz l'indice generale dicono che non è forte. Anch'io avevo fatto quel rilievo, mi dicono no, sul complesso costruzione e attrezzature, se si calcola il tipo di attrezzature a un certo livello, l'indice non è assolutamente forte.
Io mi riferisco a quello che i tecnici mi hanno detto, perché la stessa osservazione che ha fatto lei l'avevo fatta anch'io e qui, appunto, c'è da fare un discorso generale sull'arredamento, si vuole dare un certo livello, perché io sono convinto che il tipo dell'arredamento che hanno scelto i tecnici è a un certo livello... sì, si potrà fare anche il discorso dei lampadari di Murano che si possano fare finti o che. Guardate che in un palazzo del genere certi lampadari danno subito un'impronta e lo vediamo in certi palazzi, i veri lampadari di Murano veramente danno un'impronta e quelli che hanno scelto qui vedrete che daranno veramente un aspetto grandioso al salone. Io direi di orientare il Consiglio in questo senso qui; volete la decurtazione e la facciamo, io non ho nessuna prevenzione. Direi di fare due tipi di appalto: uno con forniture e uno senza attrezzatura. Date mandato alla Giunta di tenere conto di tutte queste osservazioni che voi avete fatto e noi, su quelle decideremo. Gli affitti variano da con arredamento e senza arredamento, questo è logico, ma quello che per noi ha grande importanza, e ci aveva spinti un po' su questo terreno, era la durata dell'affitto, perché con l'arredamento possiamo fare delle durate minime, quindi se troviamo una gestione che non va, a un certo momento possiamo anche intervenire, voi sapete che in ogni locale del genere se diamo degli affitti senza arredamento, la gestione è molto prolungata, ma di vedere queste voci se corrispondono a quello come lo interpretiamo noi... per noi non sono apparecchi, così mobili, come ha interpretato la Commissione.
Caveri (U.V.) - Je veux poser des questions à Monsieur Balestri, parce que, à un certain moment, en donnant des assurances très vagues sur le style valdôtain des meubles et de l'outillage en général, a parlé de "progettazione da parte degli Architetti" comme d'une chose existante, mais ici nous savons jamais si les documents existent ou n'existent pas. Hier, à un certain moment, il semblait qu'il avait une relation de l'Architecte Bellone et puis Monsieur Mappelli nous a répondu que la relation n'existait pas, il y avait seulement un article 3 d'un bando di concorso, eccetera... Maintenant Monsieur Balestri nous parle de la "progettazione da parte degli Architetti", oui mais alors nous voulons la voir cette "progettazione degli Architetti". Esiste o non esiste questa progettazione degli Architetti dei mobili?
Balestri (P.S.I.) - Non ho parlato di progettazione, ho detto che gli Architetti hanno dato tutti gli elementi a diverse Case per la presentazione dei progetti su quel determinato tipo di stile, cioè loro hanno indicato il particolare tipo di stile.
Caveri (U.V.) - Alors nous pensons que ces Architectes auront écrit des lettres, nous demandons de voir les copies de ces lettres pour voir quelles sont les directives et les instructions de ces Architectes, parce que si vous ne montrez pas cette correspondance, nous ne pouvons pas savoir de quels types devraient être ces meubles.
Balestri (P.S.I.) - Per me il tipo che hanno...
Caveri (U.V.) - No, noi faremo come San Tommaso, oramai ci avete bruciato parecchie volte, insomma qui è un po' ti vedo e non ti vedo, un momento fa il Consigliere Savioz domandava se il plastico era di Nebbia, ma qui mi pare che è l'Assessore Nebbia, perché con lei, come con qualche altro Assessore, non sappiamo mai a che punto siamo, ma insomma noi chiediamo di vedere i documenti di questi Architetti per vedere che direttive hanno dato, perché, perché per quel poco che è precisato qui in questo allegato, ci sembra che sia tutta roba super moderna e di una grande banalità, perché ci sono delle indicazioni su certi pannelli, immobili, eccetera, ma quelle indicazioni sono in senso contrario, niente affatto in stile valdostano, ma stile moderno, banalissimo.
Alors, par conséquent, concluant sur ce point - et ce n'est pas très difficile, nous pouvons le faire même pendant cette séance - avant de délibérer et de voter, nous demandons de voir ces documents et quelles sont les directives et les instructions données par les Architectes aux maisons, parce que, autrement, il arrivera que nous voterons cette délibération et puis on verra arriver des magnifiques meubles modernes d'une grande banalité et la promesse vague, générique de l'Assesseur Balestri restera ainsi, comme un nuage en l'air. D'autant plus que Monsieur Balestri il a aussi dit une autre chose en parlant, il a dit: "tipo di arredamento degli Architetti", mais alors ici nous nous trouvons devant à un choix, qui est déjà venu, qui a été déjà fait. Alors nous demandons de savoir quel est ce choix et nous demandons de voir, parce qu'alors si on a choisi les types des meubles, nous voulons voir ici qu'on nous mette sur notre table quels sont ces meubles, quels sont ces types, ce "tipo di arredamento scelto dagli architetti", nous voulons connaître, probablement pas même l'Assesseur... l'ha visto lei quel tipo di arredamento? Allora ce lo metta qui sui tavoli e noi vogliamo vedere, e ci faccia vedere gli schizzi ...(voce dell'Assessore Balestri)... e faccia scendere, ci sono degli uscieri in questo palazzo. Moi je fais une requête formelle, parce que nous n'aimons pas être menés par le nez, parce qu'ici nous mènent par le nez! Questa è una presa in giro! Stile valdostano! I mobili sono già scelti e non sappiamo quali sono. Io le faccio un invito esplicito a fare scendere dai piani di sopra, come li chiama lei, per mezzo del personale che esiste ed è abbondante in questo Palazzo...fare scendere questa documentazione perché noi intendiamo prenderne visione. Se ci sono gli schizzi, fateli vedere, no? Noi dobbiamo sempre firmare delle cambiali in bianco qua dentro.
Manganoni (P.C.I.) - Dice Bordon che lì ci sono i soldi sul bilancio, su quegli altri non c'erano, questo denota la vostra mentalità già quando fate i bilanci, si tratta solo di sperperare, generosi, centinaia di milioni, soldi da spendere bene da dare a chi ha bisogno, li riducete, striminziti, non ci sono, già quando fate i bilanci. Poi, Bordon, non venire a raccontarci delle belle balle a noi e agli altri, perché la questione degli storni, e ne avete fatti ieri di storni, ieri, noi ve li abbiamo approvati... con questi storni voi potete cambiare tutti i bilanci che volete, voi, chiunque, sappiamo com'è la storia dei bilanci.
Un'altra spiegazione che è stata interessante di Bordon: "noi vogliamo, come Regione, attrezzare noi questi locali che affittiamo, per dargli un carattere valdostano a questa attrezzatura" ...(voce del Consigliere Bordon)... sì, tu hai detto questo. Allora io pongo questa domanda Bordon: vorresti spiegarmi la differenza che c'è fra il pela-patate in stile valdostano e il pela-patate in stile non valdostano?
Vorresti spiegarmi la differenza che c'è fra la grattugia in stile valdostano e la grattugia in non stile valdostano? Questo io ti chiederei in modo che... così siamo certi che il pela-patate è valdostano e non è fatto a Torino e la grattugia lo stesso, magari grattugerà, sarà legno di betulla forse no?
Bordon (D.C.) - Domanda fatta da altri mi avrebbe stupito, ma da te no. Si capisce che l'attrezzatura valdostana non riguarderà le patate, riguarda quello che può essere la poltrona, la panca, la sedia, che generalmente negli esercizi pubblici viene data al gerente, per questo non è il proprietario che la compera; si capisce che questo spirito di patata che stai facendo non può reggere, perché l'attrezzatura è per quello che può essere di valdostano. Chiedo scusa per la battuta.
Montesano (P.S.D.I.) - Consigliere Savioz, ha chiesto la parola lei, è scritto, c'è Savioz, Germano, Chamonin.
Germano (P.C.I.) - L'Assessore al Turismo si assenta e allora aspettiamolo un momento.
Chamonin (U.V.) - Io volevo soltanto fare un rilievo di ordine tecnico, se così si può chiamare, e vedo un salone di conferenze con 140 posti, quindi tra pubblico, conferenziere, qualcuno in piedi, ci possono star dentro circa 150 persone. Siamo in un sottosuolo e abbiamo per 150 persone un'uscita di sicurezza di 90 centimetri, non è quindi assolutamente pensabile di avere una sala di conferenze nella quale si fanno anche delle proiezioni e nella quale si potrà anche passare qualche film, con un'uscita di sicurezza fatta attraverso una porta larga 90 centimetri. È una questione, diciamo, facilmente correggibile, basta farne parecchie.
Montesano (P.S.D.I.) - Allora aspettiamo, Consigliere Germano, vuole attendere no?
Berthet (D.C.) - Come Presidente della Commissione Affari Generali, vorrei insistere verso la Giunta che effettivamente faccia questa scelta, perché non è ammissibile che l'Amministrazione regionale debba acquistare delle bacinelle, delle attrezzature per porta-bottigliere, cassettiere di diverso tipo, macchina per caffè, frullini, trita-ghiaccio, spremi-agrumi, insomma sono cose che effettivamente deve acquistarle il gerente, il gestore della cucina.
Albaney (R.I.V.C.V.) - Due parole in attesa che arrivi l'Assessore. Concordo con i due concetti fino qui espressi dai Consiglieri che mi hanno preceduto, cioè di realizzare in stile valdostano l'attrezzatura del Palazzo Narbonne, nonché che i locali che vengono dati in affitto siano integralmente realizzati e pagati nelle attrezzature degli affittuari.
Vorrei insistere su un altro concetto, anzi accennare a un concetto. Specialmente per quanto riguarda i ristoranti, dato che in quel Palazzo tutto facciamo di valdostano, completamente in stile valdostano, sarebbe interessante che nell'appalto che daremo venissero scelti degli albergatori che sono specializzati nella cucina valdostana.
La seduta viene sospesa per 5 minuti e riprende alle ore 11,16.
Balestri (P.S.I.) - Secondo le istruzioni dell'Assessorato del Turismo, è stato redatto lo studio dell'arredamento di alcuni locali ritenuti necessari a un prossimo funzionamento del fabbricato e si è immediatamente provveduto a un'indagine dei costi presso alcune Ditte specializzate. È stato ritenuto opportuno rimandare lo studio dei rimanenti locali per i quali si provvederà in un periodo immediatamente successivo. Contemporaneamente sono state interpellate Ditte specializzate per la fornitura dei corpi illuminanti per tutto il fabbricato. Sono stati presi in esame i seguenti locali: salone biglietterie, agenzia turistica, salone di attesa, bar tavola calda, atrio, diurno e barberia, cucina e ristorante. Per la cucina sono state presentate offerte della Ditta Zoppas, Rex e Gatto; per i rimanenti locali sono state interpellate le seguenti Ditte: Carimati di Bergamo, Galbiati di Chiari, Grasso & Rinaldi di Torino, Lai di Ovada, un'altra ditta di Torino, Rosati di Aosta e Movel di Torino. La Ditta Rosati di Aosta e la Movel di Torino, hanno rinunciato a presentare offerte. Sono state presentate le soluzioni e le offerte delle altre cinque Ditte. Per la fornitura dei lampadari di cristallo è stata interpellata la Ditta Gagliardi di Torino e le ditte Greco e Pollice per l'illuminazione. Le indicazioni, come ho detto, sono state date dagli Architetti, cioè, da una parte, gli Architetti progettisti (Castelli e Giuffré) e, dall'altra, c'è l'Architetto Bellone dell'Assessorato.
Ora, noi vi diciamo una cosa molto chiaramente: che prenderemo in considerazione tutte le vostre raccomandazioni, faremo apportare, se c'è bisogno, delle modifiche su queste progettazioni, però date mandato alla Giunta, la quale prenda anche l'impegno di riconvocare la Commissione Finanze per studiare e per definire tutte le osservazioni che hanno fatto e ci rimpegneremo di darvi poi risoddisfazione in Consiglio.
Caveri (U.V.) - Non ci siamo, perché lei ha detto: "progettazione da parte degli Architetti", "tipo di arredamento scelto dagli Architetti", io mi sono scritto le precise parole pronunciate da lei. Lei ci ha dato, un momento fa, un elenco di Ditte, ma dove sono le istruzioni degli Architetti e le direttive degli Architetti a questi mobilieri? Questi poi, è evidente, sono nomi di ditte, di fabbriche di mobili che fanno i mobili in serie che certamente non fanno dei mobili in stile valdostano. Le sue dichiarazioni quindi, invece di tranquillizzarci, ci allarmano e ci preoccupano, quindi io dico: non ci siamo veramente, non abbiamo nessuna garanzia, anzi vediamo che andiamo slittando su un piano inclinato in questa materia, come in altre materie. Lasciamo perdere gli spunti polemici, ma in questa materia non abbiamo nessunissima garanzia, anzi possiamo, in base alle sue decisioni, avere la certezza che si farà un arredamento qualunque, banale, sciocco, che sarà un disastro, insomma, ci vogliamo rendere conto o no che questi locali del Palazzo del Turismo saranno i primi locali ai quali accederanno i turisti di passaggio? È lì che il Paese, la Valle d'Aosta presenterà il suo biglietto da visita e vogliamo allora fare i soliti banconi in formica o i soliti mobili in stile così, che non è uno stile? Insomma, quindi noi insistiamo, noi vogliamo avere delle garanzie e delle assicurazioni e delle cose concrete e non delle parole al vento, perché poi anche le parole che dice lei significano il contrario, insomma, questi Architetti hanno richiesto dei preventivi sui soliti mobili qualunque... qualunquissimi: questa è la verità che risulta a quanto ha detto lei! Dove c'è una richiesta da parte di questi Architetti di avere dei mobili o comunque un arredamento valdostano? Non esiste: fino a quando lei non ci darà degli elementi completi, non le crediamo e non possiamo crederle.
Balestri (P.S.I.) - Le assicuro che li ho visti io, che sono stati fatti dal progetto di massima degli schizzi di massima dagli Architetti e che sono stati inviati alle Ditte affinché si attenessero a questo.
Caveri (U.V.) - Io l'ho già detto prima e lo ripeto: noi formalmente domandiamo che questi progetti, questi schizzi ci siano dati in visione, noi vogliamo vederli.
Balestri (P.S.I.) - Non li abbiamo, sono stati mandati alle Ditte.
Caveri (U.V.) - Richiedeteli, non ha una copia l'ufficio? Ma che sistema è questo? Di mandare dei progetti senza averne una copia! Questo non si è mai visto.
Balestri (P.S.I.) - Li avrà l'Architetto Giuffré, molto probabilmente ne avrà una copia.
Caveri (U.V.) - Richiedetela, immaginate se l'Architetto Giuffré fa dei progetti dei mobili, li manda alle Ditte e non se ne tiene una copia, ma qui sembra una comica alla Ridolini! Questo ormai...
Balestri (P.S.I.) - Voi volete andare oltre il vostro compito!
Caveri (U.V.) - Noi intendiamo vedere i progetti, gli schizzi dei mobili.
Balestri (P.S.I.) - Noi abbiamo recepito e siamo convinti anche noi di tutte le raccomandazioni che ci avete fatto; noi ci atterremo a quello, il vostro compito finisce lì.
Caveri (U.V.) - Non possiamo accontentarci delle sue dichiarazioni, perché lei mi può coniugare il verbo recepire, - che, tra l'altro, è uno di quei verbi, di quei neologismi, proprio ridicoli affatto, è come focalizzare... tutti questi verbi fasulli che servono solo a nascondere attraverso dei neologismi il vuoto delle idee e dietro c'è il vuoto -, allora io ripeto, fino alla noia, lei dice che ci sono questi progetti e questi schizzi di mobili e allora noi vogliamo vedere i progetti e gli schizzi, altrimenti non possiamo votare a favore, noi intendevamo votare a favore di questo argomento all'ordine del giorno, ma in queste condizioni... io almeno, personalmente, non mi sento di firmare una cambiale in bianco in questo modo, perché poi noi facciamo una richiesta di vedere questi progetti e schizzi di mobili, perché ci sono già i progetti di questi mobili voi dite: "stile valdostano", ma sono sicuro che quei progetti non sono in stile valdostano. Io le richiedo, Assessore Balestri, di farci vedere su questi tavoli i progetti e gli schizzi dei Signori Architetti.
Montesano (P.S.D.I.) - Avvocato Caveri, io potrei fare una proposta. Lei può anche vedere questi mobili, questi progetti di mobili, anche susseguentemente, diciamo, non è oggi possibile per diverse ragioni; io posso fare una proposta in cui saranno messi in evidenza questi...
Germano (P.C.I.) - È evidente quello che ha detto l'Onorevole Caveri, perché io volevo il nome delle Ditte? Non per dei reconditi pensieri, a fare una cosa molto semplice; se vogliamo dei mobili valdostani, un'attrezzattura valdostana, bisogna che andiamo a chiedere a quelli che li fanno; sono stati interpellati quelli di Bergamo, Torino, Ovada, tutto quanto, ma non sono stati interpellati quelli che fanno mobili valdostani, quindi è evidente che non è possibile. Seconda questione...
Balestri (P.S.I.) - Tale Palazzo del Turismo fra tre anni... allora molto probabilmente troveremo anche...
Germano (P.C.I.) - ... no, fra tre anni, qui non c'è niente di valdostano, non c'è assolutamente niente!
Seconda questione. Qui io direi alla Giunta: si trova davanti al pronunciamento, direi, di tutti i Gruppi politici che ci sono qui dentro; tutti dicono: "la parte che noi diamo in gestione sia attrezzata da quelli a cui noi diamo la gestione". Non insistete su questo, accettate questo invito...
(Voce) - ... l'abbiamo accolto...
Germano (P.C.I.) - ... come l'avete accolto? Hai detto: "date mandato alla Giunta, che la Giunta farà", ma un mandato su che cosa? Noi diamo il mandato di attrezzare la parte che resta alla Regione, però lo condizioniamo a che ci sia veramente quello valdostano. Su questo possiamo anche intenderci, ma diamo mandato su quella parte ...(voci)... sono d'accordo, ma questa è una cosa che viene successiva, ma se tu lo metti nel contratto di appalto, no, è evidente! Questi quindi sono i due punti. Vorrei solo fare una piccola osservazione all'Assessore Bordon, che, proprio per i rapporti di amicizia, non posso tacere su questa questione. Qual è la sua risposta? Sull'intervento di Manganoni, che osservava che ieri era lì pronto, mentre invece oggi lascia fare, la sua risposta è stata: "ma ieri parlavamo del bilancio della Sanità, quello è già esaurito", quindi io insorgo. Qui, invece, parliamo del Turismo, vi è la disponibilità e quindi non posso banfare, come si diceva, non è un ragionamento giusto.
Bordon (D.C.) - Perdonami, solo per la spiegazione. Dicevo in questo capitolo di spesa del bilancio dell'amico Mappelli, anche nel suo complesso del bilancio di previsione, se lui ha un articolo, un capitolo dal quale può sottrarre una somma, ma lui è padronissimo di farlo, perché il suo bilancio di previsione è quello che è. Ora, qui nel caso dell'Assessore Balestri è accaduto questo: avendo 400 e rotti milioni stanziati in quella voce per iniziative turistiche, ha dovuto pescare da lì con vivo dispiacere, non avrebbe voluto farlo, d'altronde non ne potevano mica trovare altri 100 milioni: questa è la spiegazione che ho dato io.
Germano (P.C.I.) - Io è su questa spiegazione che non sono d'accordo e non sono d'accordo proprio sulla tua posizione di Assessore alle Finanze. Ora, non è vero che noi, fatto il bilancio di previsione o suddivisa la torta, come si diceva, l'Assessore alle Finanze non c'entra più, ma se nel bilancio preventivo abbiamo fatto degli sbagli, ci sono proprio le variazioni di bilancio per correggere questi errori. Non ci deve essere una Giunta a compartimenti stagni, dove ognuno sulla sua fetta fa alto e basso come vuole, ci vuole una visione generale, ci vuole, quando è necessario, un sacrificio da parte di un Assessore a favore di un altro, che poi non è un sacrificio, perché è un collettivo che marcia, che va avanti. Direi quindi: stiamo attenti a impostare le cose in questo modo, perché, secondo me, com'è impostata la questione del turismo, non siamo a posto. Io condivido l'osservazione della Commissione anche per quanto riguarda gli altri articoli. Come si fa a dare 50 milioni a una funivia, 80 a un'altra, 100 a un'altra, così, senza avere un piano, senza sapere cosa vogliamo fare nell'anno, in questa direzione e viviamo alla giornata, nel senso che se premono quelli di una funivia, glieli diamo, però non abbiamo una visione nostra di Amministrazione regionale che dice e giudica: è meglio affrontare prima queste tre cose quest'anno e un altro anno vedremo di affrontare quelle altre quattro in un piano generale, quindi, secondo me, dovremo stare attenti in queste cose, altrimenti facciamo... dì pure...
Bordon (D.C.) - Nella discussione fatta per Mappelli... anticipo quello che dovrò dire dopo, quando verrà fuori la famosa mozione per l'aumento in un altro caso... Qui, a un certo momento, abbiamo un bilancio di previsione e a un certo momento si viene qui dentro e si dice: "per i vecchi invalidi, non so che cos'è... gli davamo 6.000 lire al mese, lo vogliamo portare a dodici?", "Sì, Signore!", e ha voluto dire una spesa di 30 milioni. Ora, voi capite perfettamente che non è facile il ragionamento che fai tu - e io penso che tu lo condivida -, che a un certo momento io possa dire all'Assessore Balestri: fammi la cortesia, passa quei denari dall'altra parte, perché a un certo momento il bilancio di previsione è stato fatto con una determinata impostazione. Ora, che tu mi venga a dire che non si devono dare 80 milioni per quella funivia, ma, insomma, noi stiamo un po' a quello che è giusto che si faccia; in Giunta l'Assessore porta quello che è di sua competenza. Immaginatevi se, per esempio, tutte le volte che veniamo in Consiglio, tu ti alzassi di mattino di buona ora e ci preparassi un piattino di questo genere: c'è un contributo da versare a qualche d'uno e tu arrivi a un certo momento e dici: "versatevi cinque lire, noi ve lo proponiamo a quindici", ma ti dico se tu tutte le mattine ti alzassi con questa idea, dimmi tu che cosa potremmo fare? Non è possibile quindi! Il bilancio, purtroppo, ci lega; è un bilancio che poi, ad un certo momento, anche qui fai il cireneo come faccio io seduto qui e ci sto volentieri, alla gogna, perché siamo abituati anche a questo. A un certo momento bisognerà pure anche che parliamo, a forza di colpi di spillo, diremo anche cosa si è sempre fatto per questi bilanci, tutti gli anni scorsi; si fa prima la spesa poi si chiede l'entrata, eccetera, a un certo momento dovremo dire delle cose che non ci conviene neanche dire.
Germano (P.C.I.) - Non è questione di metterti alla gogna, nessuno ti vuole mettere alla gogna. Ti diciamo, per esempio, la discussione di ieri, mancano 40 milioni per le case, naturalmente aumentiamo l'entrata di 40 milioni.
Bordon (D.C.) - Non potevo toglierli a nessuno!
Germano (P.C.I.) - Perché? Perché non si può esaminare nell'ambito della spesa se non c'è qualche cosa che può essere corretto? Perché, quando abbiamo un bilancio che, a torto o a ragione - ma credo che noi e voi lo riteniamo gonfiato -, perché dobbiamo gonfiarlo ancora? Mentre invece potremmo rivedere la spesa ed evitare questo gonfiamento? Questo è il discorso restando all'argomento. Allora adesso ho capito, la Giunta ha accettato la proposta della Commissione di defalcare questa parte, la parte che diamo in gestione, sì o no?
Balestri (P.S.I.) - La Giunta si impegna a riprendere tutti i suggerimenti dati, a chiamare gli architetti, a dargli delle disposizioni su quelle che sono state tutte le osservazioni fatte dai Consiglieri; si impegna a riadunare la Commissione delle Finanze per vedere quello che si vuol stralciare, - perché noi crediamo che ci sia un equivoco -, in ogni modo vediamo, può darsi che abbiano ragione loro e stralceremo quelli.
Ad un certo momento però si impegna a mettere tutte quelle clausole, cioè a fare due tipi di appalto: uno con forniture e uno senza attrezzature, a mettere la sostituzione dell'essere a carico del gestore, eccetera. Dando queste garanzie, credo che la Giunta abbia la fiducia del Consiglio per poter essere varata questa delibera con tutto quello che c'è. Non ci credete, vuol dire che non avete fiducia nella Giunta e allora...
Germano (P.C.I.) - Su che cosa deliberiamo? Noi dobbiamo deliberare su qualche cosa! Se è da rivedere, se voi intendete fare queste cose, dovete dire: "va beh, questo lo ritiriamo, facciamo in un prossimo Consiglio"; se invece voi volete deliberare su qualcosa, dovete dirlo adesso.
Montesano (P.S.D.I.) - Fate una discussione ordinata, perché se...
Balestri (P.S.I.) - Narbonne rimane fermo, quindi la Giunta non ritiene di dover rinviare la discussione.
Germano (P.C.I.) - Ma allora che cosa c'è, che cosa accetta, che cosa non accetta?
Balestri (P.S.I.) - Accetta tutti i suggerimenti e li includerà in quelle che sono le...
Germano (P.C.) - Su che cosa deliberiamo?
Montesano (P.S.D.I.) - Germano, lei concluda, perché...
Germano (P.C.) - Concludo, ma non so su che cosa deliberiamo.
Montesano (P.S.D.I.) - Va bene, lei concluda come vuole e poi lasci parlare gli altri.
Germano (P.C.) - Guardi che la responsabilità...
Montesano (P.S.D.I.) - Balestri, per favore! Non fate dei colloqui, perché è impossibile rilevarli i colloqui!
Balestri (P.S.I.) - Deliberiamo su quello che c'è, se poi ci avanzeranno 10-20-30 milioni, l'Assessorato del Turismo sarà ben contento di reinserirsi nel capitolo...
Savioz (P.C.I.) - Io non vorrei peccare di presunzione, ma, arrivati a questo punto... siamo un po' al punto di ieri! Quando ieri abbiamo fatto una lunga discussione di quattro ore per la questione dei terreni e poi si è voluto fare un colpo di forza di maggioranza per approvare la cosa. Forse voi pensate che si può fare altrettanto oggi, può darsi, non è buon uso di democrazia, ma comunque rimane nelle vostre possibilità. Io però mi preoccupo di quello che è - come mi preoccupavo ieri -, del futuro di quello che stiamo per fare oggi. Io non voglio mettere in dubbio la perfetta buona fede di voi tutti nel dire: "noi vogliamo le vostre osservazioni, ne facciamo tesoro e cercheremo di metterle in pratica"; no, su questo, a mio modesto avviso, siamo su due campi diversi, perché qui, così com'è presentata la questione, mi sia concesso, di valdostano non c'è niente e questo l'avete potuto dedurre dalla relazione, così come l'abbiamo noi. Che cosa c'è di valdostano? Zero. Allora, siccome la maggioranza del Consiglio - fino adesso gli interventi mi sembra che siano stati quelli -, vuole dare un cachet valdostano, a seconda di quello che hanno detto i diversi Consiglieri... sono andati molto oltre a quello che avevo proposto io, io proponevo di vedere alcuni locali con il cachet valdostano, perché in altri, secondo il mio modesto parere, mettere un cachet valdostano non è possibile per ragioni di funzionalità, allora, arrivati a questo punto, bisogna avere il coraggio di prendere la situazione a due mani: per ogni singolo locale si fa una previsione di arredamento, con tanto di schizzo e con tanto di fotografie, con tanto di montaggio fotografico, se necessario, e poi si delibera locale per locale; non c'è altra via, non si può affidare così a cuor leggero una soluzione, quando si è chiaramente impostato un problema in un senso e non in un altro.
Dottor Balestri, Assessore al Turismo, anche se rinviamo di due mesi l'arredamento di quei locali, non perdiamo nessun tempo per il semplice motivo che i locali ancora non sono finiti, ci sono ancora i muratori dentro, ne avranno ancora per un buon mese e mezzo prima che sia imbiancato, seccato, pulito, messo a posto, eccetera, quindi l'arredamento non può subire delle lunghe questioni anche se aspettiamo un paio di mesi per metterlo in marcia. L'interessante è che la preoccupazione del Consiglio, e che è stata di tutti i Gruppi, sia messa in atto e, per poterla mettere in atto, ci vuol veramente questo: per ogni locale ci deve essere una precisa informazione su come viene arredato, con tanto di schizzo, tanto di foto-montaggio, tanto di fotografia e via di questo passo qui, con una descrizione precisa dei mobili come devono essere, di che sostanza devono essere fatti, perché sennò ...(voce)... come? Non è che esagero, voi vi volete mettere ...(voce dell'Assessore Bordon)... ma no Bordon! Io dico: se volete mettere in pratica quello che i Consiglieri vi hanno chiesto, voi non potete uscire da quello; se non volete metterlo in pratica e allora abbinate pure il deliberato con quello che è stato detto prima: "noi terremo conto...", voi terrete conto di che cosa? Questo è il grande problema.
Questa è una questione di sensibilità; io avevo detto prima che comunque - e anche su questo punto l'Assessore Balestri non ha dato assicurazione - sulla questione della licitazione per quanto concerne la conduzione e l'arredamento, con dei precisi capitolati che siano molto dettagliati, perché non c'è mica niente di male: il Laurent Chabloz nell'ambiente romano è considerato uno dei primi arredatori della capitale e si ricorre a lui per molti arredamenti di locali importantissimi.
Io ho avuto occasione, a Roma, di visitare alcuni locali arredati da Laurent Chabloz, c'è da rimanere veramente meravigliati della capacità di questo individuo per l'arredamento di locali. Ora, se c'è un uomo che conosce bene la Valle d'Aosta, che conosce bene i problemi valdostani, questo non può essere che lui e perché non lo interpellate un momento per vedere, per sentire il suo parere, non ci vuole mica molto tempo per fare questo, in 15 giorni un buon arredatore vi dà tutta una serie di schizzi per quei 4 buchi che vogliamo arredare, sembra che stiamo facendo il Palazzo delle Nazioni Unite, è poi solo un palazzotto da non so io, tre piani fuori terra più un piano interrato, in fin dei conti, per avere qualche schizzo di quel genere, non ci vuole mica niente di trascendentale!
Io quindi vorrei che l'Assessore al Turismo volesse tenere conto di questi suggerimenti... Manda a chiamare un momento Laurent Chabloz a Roma, lo fai venire su, gli spieghi che cosa vuoi e vedrai che in quattro e quattr'otto tu hai una serie di schizzi da portare in Consiglio e da fare vedere a tutti i Consiglieri, perché così, con le tue promesse che stai facendo: "io terrò conto delle vostre osservazioni", ma è naturalmente che non si può essere d'accordo! Come si fa? E allora fate un atto di forza come avete fatto ieri e buona notte ai suonatori.
Montesano (P.S.D.I.) - Vuol parlare il Presidente della Giunta, se gli altri permettono, forse cioè qualche proposta che deve fare e quindi soltanto per quello.
Bionaz (D.C.) - Io vorrei fare una proposta conciliativa che mi sembra dovuta dopo le assicurazioni che l'Assessore ha dato: se all'articolo 1 si aggiungesse, alla terza riga, "la Giunta regionale è autorizzata a provvedere all'approvazione, all'impegno e alla erogazione delle spese previste in complessive lire 125 milioni per l'arredamento in stile valdostano dei locali destinati ai servizi turistici", mi pare che potrebbero essere tutti tranquillizzati.
Bordon (D.C.) - La paura quindi dovrebbe già essere via.
Bionaz (D.C.) - Mi pare che dovreste essere tranquillizzati, perché proprio nell'articolo 1 si dice che l'arredamento deve essere di stile valdostano. Mi sembra che con questo voi potete essere tranquilli. Per tutto il resto ha già dato assicurazione l'Assessore che si faranno due forme, che si può stralciare, si può evidentemente fare - anzi vi ha detto che lo farà - cioè le due specie di esperimento di appalto, con e senza attrezzatura, nel limite delle convenienze economiche per la Regione, mi pare che con questo potete tranquillamente approvare la legge perché avete l'assicurazione che l'arredamento è in stile valdostano. Questa è una proposta che io faccio e mi pare possa tranquillizzare tutto il Consiglio.
Berthet (D.C.) - Sì, anch'io volevo fare una proposta conciliativa, tanto il tempo l'abbiamo davanti a noi. Io volevo fare questa proposta di rinviare al prossimo Consiglio l'approvazione di questa deliberazione e di aggiungere nella Commissione tecnica per i mobili il Geometra Canavese, che noi tutti conosciamo. Noi abbiamo visto in diversi ambienti, diversi locali, sia in Valle che fuori Valle, un'attrezzatura valdostana da parte di ristoranti, di ambienti diciamo pubblici e sappiamo che hanno ricorso a questo Geometra; vediamo di inserire anche questo Signore in questa Commissione per fare in modo che questi mobili vengano studiati secondo questo spirito. Se dei privati sentono la necessità di creare degli ambienti valdostani per attirarsi una clientela, io penso che tanto meno la Regione lo debba fare. Io quindi pregherei proprio per chiudere questa discussione, perché non vogliamo che si insita nel dire che vogliono fare dei colpi di forza, intendiamo, di fare qualcosa che accontenti il gusto e la richiesta di tutti quanti.
Montesano (P.S.D.I.) - Un attimo solo, uno alla volta, perché tutti vogliono parlare; c'è il Presidente della Giunta e c'è l'Assessore al Turismo, diamo la precedenza al Presidente della Giunta.
Bionaz (D.C.) - La questione potrebbe anche accedere alla proposta del Consigliere Berthet. Qui c'è però una ragione di urgenza, scusate, se volete che il Palazzo finisca, evidentemente non possiamo rimandare la cosa ad un altro Consiglio, solo per questo io volevo dirti, perché c'è veramente...
Berthet (D.C.) - Per quest'anno quella casa non va in funzione, quindi se si inaugura a Natale, anziché inaugurarla in settembre, è poi la stessa cosa.
Bionaz (D.C.) - ... siccome le opere murarie sono finite, c'è una ragione di urgenza, io mi permetto di fare presente questo e lavorare si lavora adesso. Le Ditte prendono già un certo tempo, solo per questa ragione, non per altro. Per il resto, quando si danno queste assicurazioni e questi impegni, mi pare che possiamo essere tutti tranquilli, non è che si voglia, c'è una ragione di urgenza... solo per questa ragione di urgenza, perché altrimenti questo Palazzo noi non lo vedremo mai finito, perché le Ditte prendono già un certo tempo per fare le forniture: ecco la ragione per cui vogliamo che il Consiglio decida oggi, non per altro. Del resto, insomma, noi accogliamo tutti i suggerimenti della Commissione e siamo pronti, dico anche, ad inserire questo nuovo inserto che è chiaro, che può tranquillizzare tutti e chiediamo che il Consiglio deliberi oggi su questa questione.
Balestri (P.S.I.) - Berthet, la costruzione è già finita praticamente; stanno lavorando solo per mettere a posto quello che sarà l'arredamento, perché sennò, praticamente, si interrompe il lavoro e poi si farà il resto. Ora, quindi, mi sembra che diamo l'assicurazione, con l'inserimento lì in stile valdostano, tiriamo via, abbiamo promesso di riconsultarci con la Commissione, di vedere, di tirare via quello che è superfluo, mi pare che a questo punto qui non ci siano più altre remore da rimandare.
Montesano (P.S.D.I.) - Consigliere Caveri, sì era stato scritto, poi c'è il Consigliere Marcoz, poi Fosson... no, scusi Fosson.
Fosson (U.V.) - Qui siamo giunti di nuovo un po' al punto di ieri, perché prolunghiamo le discussioni, proprio perché non abbiamo tutti gli elementi. Noi accogliamo la richiesta fatta dal Consigliere Berthet, Presidente della Commissione, di rinviare, questa sarebbe la cosa più logica in queste condizioni e si arriverebbe tranquillamente in tempo, perché, prima che sia finito, non avremmo dei ritardi. Io vorrei però fare un passo indietro sui contratti, di nuovo, ieri abbiamo messo in evidenza i contrasti che c'erano tra le dichiarazioni di alcuni membri della Giunta, che garantivano che il piano regolatore non sarebbe stato violato e poi invece le dichiarazioni secondo cui ci si serviva delle deroghe che si potevano invocare per gli Enti pubblici per derogare proprio al piano regolatore.
Oggi si parla... e io potrei accedere anche alla proposta del Presidente della Giunta di mettere all'articolo 1 quello, perché si darebbe allora una maggiore garanzia, e questo ne do atto, ma voglio rimettere in evidenza i contrasti che abbiamo avuto in queste due ore di discussione anche su questo problema, perché tutti hanno manifestato - e mi sembra che sia il buon senso di tutti noi e non solo il buon senso ma il dovere dei Consiglieri regionali - di orientare l'arredamento di quel Palazzo con lo stile valdostano. Ora non si può andare a chiedere che si faccia lo stile valdostano per le cucine, su questo punto credo che non siamo ancora picchiati in testa, nella questione della tavola calda e tavola fredda bisognerà conciliare lo stile valdostano con pannelli che si presentano alla vista, con l'acciaio inossidabile che bisogna mettere superficialmente, sopra, almeno in questo siamo tutti convinti. Nessuno pretende di voler fare un bancone in stile valdostano e con il piano in legno anche per la tavola calda, però c'è una questione, un problema di pannelli che possono benissimo sposarsi con la parte pratica.
Quando noi però abbiamo sentito l'elenco delle Ditte che sono state invitate, abbiamo visto che nasce questo contrasto, perché tutte queste Ditte sono specializzate per dei mobili in serie; ora, d'accordo che certe poltrone no, le poltrone del parrucchiere, del barbiere non dovranno mica essere in stile valdostano! Per quanto riguarda le poltrone che ci sono nel foyer, o le poltrone che saranno nella sala di attesa, dove sostano i turisti, su quelli noi riteniamo - e questo mi sembra che sia stato espresso da tutti i Consiglieri che hanno preso la parola - che in quei casi si rispetti lo stile valdostano.
Allora io farei una domanda all'Ingegner Benzo, perché è comodo dire che vogliamo sostenere l'industria locale, è comodo dire che dobbiamo potenziare l'artigianato locale, ma queste cose non le dobbiamo far fare alle Ditte Carimati, Galbiati, Grassi, Lai, Movel... ma queste pannellature, eventualmente, questi mobili in stile valdostano si devono far fare in Valle d'Aosta e praticamente c'è la possibilità, io capisco... e su questo punto c'è un'altra affermazione del Dottor Balestri che mi ha preoccupato... perché, quando qualcuno ha detto: "dobbiamo far fare questi mobili", qui cosa ha detto il Dott. Balestri? "Se vogliamo attrezzare quel palazzo fra tre anni, facciamoli fare qui".
Ora, si possono suddividere le forniture, si conoscono benissimo gli artigiani che sono specializzati per fare delle sedie o dei tavoli, si conoscono perfettamente delle Ditte, ce ne sono in tutta la Valle a Courmayeur e via dicendo, che si sono specializzate nell'arredamento di ville e di locali pubblici. Tutto questo bisogna quindi che sia fatto, se noi accettiamo la richiesta fatta dal Dottor Balestri un momento fa, di dire: "date un mandato alla Giunta in questo senso" e non si varia niente in questo senso qui, perché diciamo: faremo due appalti, faremo un appalto per la fornitura completa e un appalto dove saranno stralciate quelle opere, quegli aggetti che riteniamo essere un'attrezzatura mobile, se non si cambia, se non si va verso queste Ditte valdostane, noi possiamo metterlo nella legge "in stile valdostano", quella gente potrà anche adeguarsi dando dei disegni, però non avremo salvaguardato quello che è nostro dovere anche, cioè di dare del lavoro a delle Ditte che sono specializzate in questo ramo qui in Valle d'Aosta e non vogliamo andare a far fare i mobili in stile valdostano fuori dalla Valle d'Aosta, quando abbiamo delle Ditte che possono farli qui in Valle. Questa quindi è la prima osservazione fondamentale.
Seconda osservazione: io vorrei che noi, se dobbiamo oggi deliberare - a parte che io, proprio perché non è stato istruito ancora completamente, proprio per le ragioni che ho esposto in questo momento, sono sempre dell'avviso di accedere alla tesi del Professor Berthet - questo non con lo scopo di ritardare, perché abbiamo tutti la volontà che questo Palazzo venga finito, ma dico, se noi accediamo a quella che è stata la richiesta del Dottor Balestri di dire: "date un mandato alla Giunta, noi faremo questi appalti, in un senso o nell'altro, richiameremo la Commissione, vi sottoporremo..." ma poi non avremo cambiato niente, perché arriverà questo. Siccome sia la Commissione, sia tutti noi ci siamo espressi molto chiaramente su una questione che ritengo fondamentale, se si deve prendere una decisione oggi... bisogna prendere una decisione.
Si pensa all'arredamento totale comprensivo anche di tutte quelle attrezzature che devono servire ai singoli che appalteranno, che affitteranno i locali, oppure dobbiamo dare un mandato esclusivamente per l'arredamento senza queste attrezzature? Su questo punto dobbiamo essere chiari, perché se noi diciamo: votiamo in un senso o nell'altro, con piena elasticità, questo, noi non vogliamo entrare a invadere il campo della Giunta su altre cose; noi vogliamo essere sicuri che l'arredamento sia fatto in stile valdostano, vogliamo essere sicuri che questo arredamento, quello che è possibile fare in stile valdostano sia fatto localmente e non da ditte che sono fuori dalla Valle d'Aosta.
Terzo: vogliamo sapere se noi votiamo e diamo un mandato per l'attrezzatura completa corrispondente a questi 125 milioni o se li abbiamo limitatamente all'arredamento, stralciando tutta l'attrezzatura che riteniamo debba essere e qui l'abbiamo espresso in parecchi... debba essere fornito da coloro che affitteranno questi locali... Mi pare quindi che queste sono le cose che dobbiamo avere chiare, perché altrimenti noi firmiamo effettivamente una cambiale in bianco e non abbiamo, non sappiamo quello che noi votiamo.
Benzo (D.C.) - È evidente, Consigliere Fosson, che quanto ho già espresso molto chiaramente, come mio pensiero due ore, un'ora e mezzo fa su quello che riguarda lo stile valdostano... mi pare di essere stato subito il primo a dire questa situazione. È indubbio che quanto viene messo nell'articolo 1 garantisce che questo stile valdostano sarà messo in opera e non solo, ma penso che indubbiamente andrà vista la situazione anche con queste ditte locali che indubbiamente conoscono, sanno, fanno questi mobili molto bene nello stile valdostano.
Per quanto concerne invece la seconda parte, quelle preoccupazioni che sono emerse e che molti hanno espresso, indubbiamente anche su questo lato qui, la Giunta, se ho ben compreso, l'Assessore si impegna a predisporre tutti quei provvedimenti sia in ordine ai capitolati d'appalto che alle richieste a queste ditte specializzate, esaminando e facendo esaminare dalla Commissione quali saranno le parti che andranno stralciate. Questo è per quanto mi concerne.
Montesano (P.S.D.I.) - Posso io fare una proposta? Nel corso della discussione dunque è emerso un pensiero unanime nel salvaguardare l'arredamento di questo Palazzo, laddove possibile, in stile tradizionale valdostano, questo almeno è emerso dai vari Gruppi. A questo desiderio, a quest'affermazione dei vari Consiglieri è susseguita la proposta del Presidente della Giunta per inserire all'articolo 1 la dizione: "in stile valdostano". Io a questo proposito al Presidente della Giunta, quale Presidente del Consiglio, vorrei leggere ai Consiglieri un ordine del giorno che ho stilato e richiedere, semmai, l'approvazione, anche se modificato, di quest'ordine del giorno, il quale, diciamo così, rispecchia un po' il pensiero dei Consiglieri, l'affermazione precisa con l'impegno alla Giunta di arredare i locali, laddove possibile, come diceva il Consigliere Fosson, in stile valdostano. Ve lo leggo:
Ordine del giorno
Il Consiglio regionale
- esaminato l'oggetto n. 30 relativo al disegno di legge regionale recante autorizzazione all'approvazione di spese per l'arredamento del nuovo fabbricato in Piazza Narbonne;
- tenuto conto dei rilievi fatti dai Consiglieri dei vari Gruppi, nei quali si è affermato di arredare i locali, laddove possibile, in stile tradizionale valdostano;
Impegna
la Giunta e l'Assessore al turismo ad attuare l'arredamento così come richiesto dai vari Consiglieri e dare attuazione, altresì, a tutti gli altri suggerimenti in merito ai punti emersi nel corso della discussione.
Io credo che quest'ordine del giorno sia un deliberato del Consiglio nel quale è racchiuso un impegno da parte dell'organo esecutivo a dare attuazione a quelli che sono stati i punti emersi e proposti nella discussione.
Marcoz (U.V.) - Volevo richiamare l'attenzione del Consiglio che in questa materia noi, se vogliamo ancora ritenere che l'esperienza può fruttare qualche cosa, abbiamo un'esperienza così "vivente" che, come dicono i Francesi, è tale a "creuver les yeux" ed è questa sala del Consiglio, Signori. Se noi oggi viviamo, se noi oggi sediamo in questa Sala, che ha salvato, per tutti i visitatori che sono stati qui, il nostro Palazzo da quella banalità in cui era caduto per tutto il resto, è perché abbiamo arredato questa Sala del Consiglio e che cosa abbiamo fatto? Abbiamo nominato una Commissione, allargata allora... se non ricordo male, mi sembra che persino i Parlamentari abbiamo messo dentro, tutti se ne occupavano: ecco perché è venuta fuori questa sala. Quando io mi trovavo lassù al posto di Bionaz e avevo dei visitatori, alle volte singolarmente, alle volte in collegio, alle volte anche delle Autorità collegiali, mi facevano le lodi dal Palazzo, come si conviene ad ogni ospite, si dice: "bella la vostra casa"! Dicevo però loro: visto che ci parlate del Palazzo, io desidero, se avete cinque minuti, farvi vedere la nostra Sala del Consiglio e infinite volte... e vi consiglierei di farlo, sono sicuro che lo farete anche voi, per togliervi di imbarazzo, certe volte, perché tutto quel marmo per della gente che venga da palazzi di vecchio stile effettivamente non è... se vi dicono che il Palazzo è bello, non è che ve lo dicano con molte convinzioni, allora, per toglierci dall'imbarazzo, comandavo di chiamare l'usciere: "dove sono quelle chiavi?", cinque minuti le chiavi c'erano e li portavo qui e bene credetemi, io vedevo che queste Autorità, questi visitatori, insomma rimanevano ammirati, perché dicevano: "qui finalmente c'è qualche cosa che esce dal comune". Ora io dico: perché non facciamo lo stesso? Lì abbiamo quei due o tre locali che sono i locali di rappresentanza, ed è che cosa? È il locale delle conferenze con il suo foyer, è la biglietteria, è la sala da pranzo; sono poi quei tre i locali che possiamo chiamare di rappresentanza, anche se nella sala da pranzo si va per altri motivi, più pratici, tuttavia ci si va, ci si sofferma, eccetera.
Assessore Balestri, quindi perché lei dice: "tre anni"? Ma qui si è mica ritardato niente, pareva anche a noi che, facendo lo studio per questo Palazzo, non saremmo più venuti qui, ma, per venire qui, voi sapete che se c'è stato un po' di ritardo, è stato il fatto di organizzare il trasloco, il distribuire gli Uffici, eccetera, ma il Palazzo è stato pronto e non è certo questa sala che lo ha ritardato, è vero, Savioz, e tutto è andato liscio. Io quindi dico: c'è il proverbio che dice: "la gatta fa i gattini ciechi per la fretta". Dobbiamo fare i gattini ciechi per la fretta? Se abbiamo da fare un'autostrada, forse che ne dimezziamo la carreggiata soltanto per arrivare prima? No, la facciamo completa per le esigenze. Noi siamo con voi nel senso che è bene, noi comprendiamo, le diamo lode nel senso di dire: "mentre i costruttori stanno dando gli ultimi colpi, non di piccone ma di rifinitura, io già provvedo all'attrezzatura". Benissimo, ha fatto bene a fare questo, ma questa fretta però non la deve spingere fino al punto di dire: "a causa della fretta procediamo con la massima celerità", e trascuriamo aspetti che sono veramente aspetti preminenti in questo Palazzo, e sarà poi lei ad averne le maggiori lodi o ad avere le maggiori critiche perché diranno: "l'Assessore al Turismo ha arredato in un modo piuttosto che in un altro i locali", bisogna che se ne renda conto. Io quindi penso che, dato che è emerso questo da una discussione veramente pacata, veramente fatta nell'interesse della Valle, se la proposta di Berthet venisse accolta, sarebbe già subito aperta la porta per fare quella tale Commissione e, se non fosse accolta, io non so... provvedete voi, quella disposizione che il Presidente ha suggerito di mettere è già una certa garanzia; io in quell'ordine del giorno, Presidente Montesano, dove lei dice: "laddove è possibile..." direi: "quanto meno per i locali aventi una preminente funzione di rappresentanza".
Montesano (P.S.D.I.) - Possiamo modificarlo.
Marcoz (U.V.) - Fin dov'è possibile e tutto tanto vale...
Montesano (P.S.D.I.) - Io ho carpito un po' la frase di Fosson.
Marcoz (U.V.) - Sì, ma dicevo perché sappiamo bene quel che votiamo, direi invece di "laddove è possibile"... si fa diventare tutto possibile o impossibile a seconda delle convenienze... io direi: "quanto meno per quei locali aventi una specifica funzionalità, in funzione di rappresentanza". Si potrebbe fare anche così, no? (voci)... l'ha scritto lì il Professor Montesano... adesso mi riferivo all'ordine del giorno del Presidente Montesano.
Montesano (P.S.D.I.) - Avvocato Marcoz, quale proposta?
Marcoz (U.V.) - "Quanto meno dei locali aventi una funzione di rappresentanza", con questo ci rendiamo ben conto che sono frequentati dalle masse, che sono frequentati da Autorità, dai visitatori, io farei queste poche osservazioni.
Balestri (P.S.I.) - Volevo aggiungere due parole sole, che affiancheremo anche ai tecnici delle persone che ci diano delle garanzie, ma mi sembra che in questa maniera non perdiamo tempo, se riportiamo tutto, perdiamo tempo, affiancheremo dei tecnici che diano delle garanzie a noi e a voi.
Caveri (U.V.) - La meilleure proposition qui a été faite c'est celle du Professeur Berthet, je le reconnais - je n'ai pas des difficultés à le reconnaître - et je retire les choses désobligeantes que j'ai dit hier à son égard. Dans le même temps, si vraiment vous êtes si méchants que vous n'accueillez pas les propositions du futur Député de la Vallée d'Aoste, alors je dois vous dire que, vu que vous n'acceptez pas les propositions du futur Député qui a été meilleur... parce qu'au fond Berthet, peut-être, est encore meilleur que certains... bien, laissons perdre, cependant je me déclare favorable à la proposition de l'Avocat Bionaz, c'est-à-dire dans le sens qu'à l'article 1er on dise: "per l'arredamento" et qu'on ajoute les paroles: "in stile valdostano". Il me semble que c'est une garantie suffisante pour nous, parce que si ces paroles sont insérées dans le texte d'une loi, nous pouvons être tranquilles à cet égard. J'accepte aussi la première partie de l'ordre du jour de Monsieur Montesano avec la correction proposée par l'Avocat Marcoz. Il y a, cependant, encore une chose qui faut préciser, parce qu'autrement notre délibération pourrait manquer d'un objet précis et concret, c'est-à-dire il me semble qu'il est nécessaire de préciser qu'est-ce qu'on veut faire, si on veut faire tout juste à la machine pour couper les pommes de terre ou bien si on veut faire une partie et une autre partie on la laisse à ceux qui gèreront les locaux. Il me semble qu'il faut encore préciser cela ; une fois que ce point est précisé, nous pouvons voter à faveur de l'objet qui est à l'ordre du jour.
Germano (P.C.I.) - Io sono d'accordo con le affermazioni dell'Onorevole Caveri per quanto riguarda i primi due punti, cioè d'accordo con la proposta dell'Avvocato Bionaz, la legge... sono d'accordo con la prima parte dell'ordine del giorno. Per la seconda parte, dove dice di accogliere tutti i suggerimenti, adesso non ricordo bene... io farei questa proposta, che tiene conto delle volontà di tutto il Consiglio, cioè abbiamo due punti qui: il punto 2-4 bar-tavola e il piano primo che è ristorante. Lascerei stare corpi illuminanti e mancorrenti e pannelli che questo è generale, vale per tutto; questi due punti sono di 15-14 e 9 milioni, 38 milioni, ed è la parte che noi diamo in gestione. L'Assessore ha detto: "io faccio le proposte, provo a vedere per gli appalti e l'affitto, sia che debbano fare loro la loro parte, sia che gliela diamo noi come Regione". Faccio ancora osservare che qui non vi può essere il problema dello stile valdostano, quindi, per i mobili e per l'attrezzatura di questa parte, è una cosa molto più veloce. Io direi: stralciamo questi 38 milioni, facciamo, invece di 125 milioni, 87 milioni. La Giunta può procedere, non ci sono ritardi, la Giunta vede, per questi aspetti, e con la Commissione, e con le prove che l'Assessore al Turismo può fare e a settembre ci viene a dire: "per questa parte intendiamo fare così o darla ai gestori oppure fare diversamente", così noi votiamo una delibera, una legge che permette alla Giunta di andare avanti e tiene conto un po' delle osservazioni di tutti i Gruppi.
Filliétroz (U.V.) - Io volevo solo aggiungere a quanto ha detto l'Avvocato Marcoz, che quella Commissione, di cui io ero Presidente, nominata per studiare l'arredamento della sala consiliare, si è recata in Svizzera, in Savoia, abbiamo visitato quasi tutte le sale consiliari cantonali e portato le fotografie sottoponendole poi agli Architetti, in maniera che ne è venuta effettivamente una soluzione buona. Per l'ordine del giorno proposto dal Presidente del Consiglio non so se non si potesse aggiungere: "e si invitino pure le Ditte valdostane produttrici di mobili di stile valdostano", e inserire nell'ordine del giorno la licitazione.
Savioz (P.C.I.) - Io vorrei fare una proposta che all'articolo 3 dove si cita: "la Giunta regionale provvederà all'adozione dei provvedimenti deliberativi necessari per l'approvazione del progetto esecutivo di arredamento dei locali destinati ai servizi turistici di interesse regionale nel nuovo fabbricato regionale di Piazza Narbonne", venisse aggiunto: "con licitazione privata sia per la conduzione, sia per l'acquisto delle attrezzature". Non vorrei che si facesse un'ordinazione privata a qualcuno che così... adesso sono stati chiesti dei preventivi, ma i preventivi di massima che si chiedono per una qualsiasi cosa sono sempre fatti con una certa misura, mentre invece se si fa un capitolato preciso, indicato preciso, molto chiaro e si mette in licitazione privata fra tutte le ditte che hanno mandato i preventivi, si avrà certamente una diminuzione e si avrà certamente un beneficio.
Montesano (P.S.D.I.) - Consigliere Savioz, io la pregherei di fare questa osservazione quando vediamo gli articoli, così rimaniamo un po' più aderenti...
Savioz (P.C.I.) - Va bene, per me è lo stesso.
Balestri (P.S.I.) - Questa è la proposta, Germano, io non ho nessuna obiezione, vuol dire che alla prima riunione del Consiglio di settembre porteremo le due forme per quello che riguarda il ristorante, eccetera; vuol dire che ci sarà un ritardo nel ristorante, pazienza; non sarà facile trovare dei gestori che affittino così e che attrezzino un locale del genere, perché, secondo me, la convenienza non ci sarà in quel senso, ad ogni modo questa è un'impressione personale, quindi... però io sono ben d'accordo di stralciare queste due voci e di riportarle poi a settembre, quello che urge invece è il resto.
Montesano (P.S.D.I.) - Allora l'ordine del giorno da me proposto io non ho capito bene come vuol essere modificato nella seconda parte. Allora io prima metto all'approvazione, sono tutti d'accordo?
Filliétroz (U.V.) - Un invito alla licitazione delle ditte valdostane produttrici di mobili di stile valdostano.
Montesano (P.S.D.I.) - Scusate, io vi leggo solo la seconda parte: "impegna la Giunta ad attuare l'arredamento così come richiesto dai vari Consiglieri e dare attuazione a tutti gli altri suggerimenti in merito ai punti emersi nel corso della discussione e altresì a invitare le ditte locali per quanto è possibile attrezzate alla produzione di mobili valdostani". Allora rileggo tutto:
Ordine del giorno
Il Consiglio regionale
- esaminato l'oggetto n. 30 relativo al disegno di legge regionale recante autorizzazione alla approvazione di spese per l'arredamento del nuovo fabbricato in Piazza Narbonne;
- tenuto conto dei rilievi fatti dai Consiglieri dei vari Gruppi nei quali si è affermato di arredare in stile tradizionale valdostano i locali, quanto meno quelli aventi carattere di rappresentanza;
impegna
La Giunta e l'Assessore al turismo ad attuare l'arredamento così come richiesto dai vari Consiglieri e a dare altresì attuazione a tutti gli altri suggerimenti in merito ai punti emersi nel corso della discussione, nonché ad invitare le ditte locali attrezzate alla produzione di mobili valdostani".
Esito della votazione:
Consiglieri presenti, votanti e favorevoli: 33
Il Consiglio approva all'unanimità.
Allora passiamo all'esame particolareggiato della legge.
Articolo 1. Il Presidente della Giunta vuole fare il favore di ripetere la modifica aggiuntiva? La proposta mi pare che fosse: prevalentemente in stile valdostano.
Bionaz (D.C.) - Viene aggiunto: "in stile valdostano" all'articolo 1.
Montesano (P.S.D.I.) - Allora sono tutti d'accordo in questo orientamento?
Germano (P.C.I.) - "87 milioni invece di 125" all'articolo 1.
Montesano (P.S.D.I.) - Articolo 1: "La Giunta regionale è autorizzata a provvedere all'approvazione, all'impegno e all'erogazione delle spese previste in complessive Lire ottantasettemilioni, per l'arredamento in stile valdostano dei locali destinati ai servizi turistici...", eccetera.
Esito della votazione:
Consiglieri presenti, votanti e favorevoli: 33
Il Consiglio approva all'unanimità.
Articolo 2. Osservazioni? Insomma c'è da cambiare "125 milioni" in "87 milioni" alla prima riga e all'ultima riga.
Esito della votazione:
Consiglieri presenti, votanti e favorevoli: 33
Il Consiglio approva all'unanimità.
Articolo 3. Osservazioni? Ultima riga...
Savioz (P.C.I.) - Allora all'articolo 3 io chiedevo che fosse messo: "con licitazione privata" per l'acquisto e per la conduzione.
Montesano (P.S.D.I.) - A quale riga va?
Savioz (P.C.I.) - L'inserimento non è molto facile perché composto com'è... io dicevo: "la Giunta regionale provvederà all'adozione dei provvedimenti deliberativi necessari per l'approvazione del progetto esecutivo di arredamento dei locali destinati ai servizi turistici di interesse regionale nel nuovo fabbricato regionale di Piazza Narbonne, in Aosta, con licitazione privata e per l'approvazione e la liquidazione ...(voci)... con licitazione per la conduzione...
Montesano (P.S.D.I.) - Dopo la parola "Aosta".
Caveri (U.V.) - Propongo che si faccia un comma a parte, perché così sarà più chiaro.
Savioz (P.C.I.) - Facciamo un comma a parte.
Montesano (P.S.D.I.) - Allora lo volete formulare?
Caveri (U.V.) - "Si provvederà a licitazione privata sia per la fornitura, sia per...", bisognerebbe dire: "per l'assegnazione dei locali... per le locazioni...".
Montesano (P.S.D.I.) - "Si provvederà mediante licitazione privata sia per le forniture, sia per le locazioni". Allora chi approva l'articolo 3 con questo emendamento aggiuntivo alzi la mano. Contrari?
Balestri (P.S.I.) - Consigliere Savioz, non possiamo accettare queste cose perché ormai si è incanalato in una maniera, cioè le Commissioni tecniche studiano, fanno una valutazione, possono anche dire: "questo è due milioni di più, però riteniamo questo progetto più valido, questo ci dà maggiore garanzia", quindi su indicazione di quello, su presentazione, c'è una licitazione privata, ma è su indicazione della Commissione tecnica che noi poi facciamo i nostri rilievi.
(voci)
Savioz (P.C.I.) - No, sono particolari, Bionaz, molto importanti ...(voce)... ma sì che sono importanti, quando si sa con precisione che cosa si vuole, si manda... ho precisato prima, lo ha ripetuto tre-quattro volte... fate un preventivo, un capitolato che sia molto chiaro e molto specifico e poi lo mandate alle ditte interessate e dite: "noi vogliamo questo materiale, il miglior offerente fa la fornitura". Mi sembra che sia tanto logico! È semplice.
Balestri (P.S.I.) - Tu sai meglio di me che in questo campo i materiali sono diversi, dipendono da ditta a ditta e anche sullo stesso schema architettonico ti possono presentare una cosa uno e una cosa l'altro, sono dettagli.
Savioz (P.C.) - Sono dettagli importanti però.
Caveri (U.V.) - Il sistema di licitazione privata è necessario per una garanzia di obiettività, questo è necessario sia per le forniture, sia per le locazioni, mi pare che questo sia elementare.
Il Dottor Balestri dice che bisogna sentire la Commissione, benissimo, la Commissione si può sentire ugualmente, ma deve essere però sempre il sistema della licitazione privata, che è quello che offre garanzie di obiettività e che vi evita delle critiche, perché altrimenti domani che assegnerete i locali a chi vi sembra, senza licitazione privata, diranno: "perché quello là è il cognato del tale membro della Giunta, quell'altro è iscritto al Partito Socialista, quell'altro è qui... è là...", invece se si fa la licitazione privata sia per le forniture, sia per le locazioni, vi è una garanzia di obiettività e anche voi sarete esenti da critiche per una volta!
Balestri (P.S.I.) - Affatto perché avete visto l'elenco delle ditte, sono state invitate varie ditte che hanno mandato preventivi.
Andrione (U.V.) - Mi scusi, la scelta che la Commissione farà sarà una scelta tecnica, quindi non automatica, comparativa, per cui il materiale migliore potrà anche essere pagato di più, ma il fatto della liquidazione privata è quello di mettere in concorrenza diverse ditte.
Montesano (P.S.D.I.) - Dunque c'è questa proposta... ci sono altre proposte?
Benzo (D.C.) - Mi pare che l'articolo 3 dica già: "la Giunta regionale provvederà all'adozione dei provvedimenti deliberativi necessari per l'approvazione del progetto..." e anche per l'approvazione delle forniture.
(voce) - ... ma che discorso è quello?
Andrione (U.V.) - La licitazione crea una concorrenza, la trattativa invece... fino a un milione e mezzo si può procedere a trattativa privata, oltre il milione e mezzo si fa l'appalto a concorso, è semplicemente una questione di prassi normale. I provvedimenti possono essere sia di un tipo che di un altro, invece con la specificazione che si va a licitazione privata c'è questa garanzia in più.
Montesano (P.S.D.I.) - Allora siete d'accordo? Metto ai voti, altre proposte? No? (voci)... guardate che siamo in votazione, io devo sentire... Ci sono altre proposte?
Balestri (P.S.I.) - È quella di approvare l'articolo com'è, tanto stiamo già facendo delle licitazioni private e continueremo a farne.
Caveri (U.V.) - ... parla di sistema di moralità e di obiettività amministrativa, insomma, non siamo mica dei bambini!
Montesano (P.S.D.I.) - Qui, essendo un emendamento aggiuntivo, lo metto ai voti dopo, mi pare, è così, Avvocato Marcoz? Essendo un emendamento aggiuntivo è dopo. Dunque se l'emendamento è aggiuntivo, si pone ai voti prima della mozione principale, è giusto? Allora chi approva l'emendamento proposto dall'Avvocato Caveri?
Caveri (U.V.) - Proponiamo lo scrutinio segreto, ce ne vogliono cinque?
Montesano (P.S.D.I.) - Allora si distribuiscano le schede.
Siggia (P.C.I.) - Questo com'è? È l'articolo 3 con l'emendamento?
Montesano (P.S.D.I.) - No, è la votazione dell'emendamento aggiuntivo, non è la votazione dell'articolo. Io, per quello che è scritto e che vi rileggo, è formulato così: "Si provvederà - io ho scritto sotto dettatura dell'Avvocato Caveri - mediante licitazione privata sia per le fornitur,e sia per le locazioni".
Benzo (D.C.) - È un nuovo articolo aveva detto...
Montesano (P.S.D.I.) - Assessore Benzo, c'è il terzo comma, cioè il secondo comma che è formulato così. Va ai voti questo emendamento aggiuntivo. Chi lo accoglie mette pallina bianca, chi non lo accoglie mette pallina nera.
VOTAZIONE A SCRUTINIO SEGRETO
Esito della votazione:
Consiglieri presenti e votanti: 34
Favorevoli: 19
Contrari: 15
Il Consiglio approva.
Allora si mette in votazione l'articolo 3 così come risulta formulato per intero. Chi approva alzi la mano, chi non approva? Astenuti?
Esito della votazione:
Consiglieri presenti, votanti e favorevoli: 34
Il Consiglio approva all'unanimità.
Articolo 4. Osservazioni? Chi approva alzi la mano, chi non approva? Astenuti?
Esito della votazione:
Consiglieri presenti, votanti e favorevoli: 34.
Il Consiglio approva all'unanimità.
Si passa alla votazione segreta della legge.
Esito della votazione:
Consiglieri presenti, votanti e favorevoli: 34
Il Consiglio approva all'unanimità il sotto riportato disegno di legge regionale.
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Disegno di legge regionale n. 21
REGIONE AUTONOMA VALLE D'AOSTA
Legge regionale .... n. ....: AUTORIZZAZIONE ALL'APPROVAZIONE DI SPESE PER L'ARREDAMENTO DI LOCALI NEL NUOVO FABBRICATO PER SERVIZI TURISTICI IN PIAZZA NARBONNE, DI AOSTA. VARIAZIONI ALLO STATO DI PREVISIONE DELLA PARTE SPESA DEL BILANCIO PREVENTIVO DELLA REGIONE PER L'ANNO FINANZIARIO 1967.
Il Consiglio regionale ha approvato;
Il Presidente della Giunta regionale
Promulga
la seguente legge:
Art.1
La Giunta regionale è autorizzata a provvedere all'approvazione, all'impegno e alla erogazione delle spese, previste in complessive Lire ottantasettemilioni, per l'arredamento in stile valdostano dei locali destinati ai servizi turistici di interesse regionale nel nuovo fabbricato regionale in Piazza Narbonne, di Aosta, per il completamento ed il funzionamento della Stazione per autolinee pubbliche.
Art. 2
Per il finanziamento della spesa di Lire ottantasettemilioni, di cui all'articolo precedente, sono approvate le seguenti variazioni allo stato di previsione della Parte Spesa del bilancio preventivo della Regione per l'anno finanziario 1967:
Variazione in diminuzione:
- lo stanziamento annuo del Capitolo 534 ("Contributi e concorsi in spese per iniziative turistiche e per il potenziamento delle attrezzature turistiche e sportive") è ridotto della somma di Lire ottantasettemilioni.
Variazioni in aumento:
- è istituito il seguente nuovo capitolo 118: "Spese per l'arredamento del nuovo fabbricato per servizi turistici di interesse regionale in Piazza Narbonne, di Aosta", con lo stanziamento di Lire ottantasette milioni.
Art. 3
La Giunta regionale provvederà all'adozione dei provvedimenti deliberativi necessari per l'approvazione del progetto esecutivo di arredamento dei locali destinati ai servizi turistici di interesse regionale nel nuovo fabbricato regionale di Piazza Narbonne, in Aosta, nonché per l'approvazione delle forniture occorrenti e per l'approvazione e la liquidazione delle relative spese, previste in complessive Lire ottantasette milioni e da finanziare sul sopracitato capitolo di spesa numero 118 del bilancio di previsione della Regione per l'anno finanziario 1967.
Si provvederà mediante licitazione privata sia per le forniture, sia per le locazioni.
Art. 4
La presente legge è dichiarata urgente a' sensi del terzo comma dell'articolo 31 dello Statuto speciale per la Regione Valle d'Aosta, promulgato con legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 4, ed entrerà in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.
La presente legge sarà inserta nella Raccolta Ufficiale delle leggi e dei regolamenti della Regione Autonoma della Valle d'Aosta e sarà pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione.
Della promulgazione della presente legge sarà dato avviso nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.
È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge della Regione Valle d'Aosta.
Allegato
(Omissis)