Trascrizione informale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 212 del 18 settembre 1967 - Resoconto

OGGETTO N. 212/67 - Concessione di contributo, ai sensi della legge regionale 10.1.1961, n. 2, per la sistemazione del rifugio "L. Borelli" al Combalet, nel Gruppo del Monte Bianco.

Balestri (P.S.I.) - Si tratta delle solite richieste che l'Assessorato riceve entro il 30 novembre di ogni anno, dove vengono fatte le istruttorie, l'esame preventivo delle spese, con eventuale diminuzione delle spese riconosciute.

Qui si tratta di un contributo al Rifugio Borelli, come è stato scritto qui nel documento.

Manganoni (P.C.I.) - Io, è un argomento che riguarda l'Assessore al Turismo, ma non riguarda specificatamente quello, la verità è che volevo solo segnalare questo, attirare l'attenzione dell'Assessore al Turismo su questo fatto: io ho ricevuto questa lettera, per l'ammissione ai corsi di addestramento alberghiero ed ho osservato che è indirizzato ai Signori Parroci, ai Signori Consiglieri e poi alle Scuole Medie.

Balestri, io volevo fare presente una cosa: innanzitutto io penso che i Signori Consiglieri vengano prima dei Signori Parroci, con tutto il rispetto che io ho per i Signori Parroci, ma allora, prima ci sono i Parroci come autorità, e poi i Consiglieri regionali uno; in secondo luogo, non è indirizzata ai Sindaci. Allora, abbi pazienza Balestri, ma io vorrei richiamare la tua attenzione su questo: chi vede questo, il cittadino, chiunque vede questo dice: ma qui in Valle d'Aosta le autorità sono i Parroci, i Sindaci non esistono, non ci sono i Consiglieri comunali, i Sindaci, gli Assessori, i Consiglieri, no, perché qui non se ne parla, si parla dei Parroci. Ora, sia chiaro, che questa circolare la si invii anche ai Parroci, d'accordo, ma secondo me dovrebbero esserci prima i Consiglieri regionali, poi i Sindaci, poi i Parroci.

Io ti farò presente che questo fatto, che noi avevamo già sollevato quando c'era ancora l'Assessore all'agricoltura Arbaney, che una volta, molti anni fa aveva messo i Parroci prima dei Sindaci, ma aveva mandato anche ai Sindaci, l'abbiamo fatto osservare, e Arbaney aveva detto: "Sì, effettivamente, è stata una svista".

Però questo è ancora più grave, perché qui, addirittura, non ci sono i Sindaci. Allora, guarda, per non dare l'impressione di essere una Regione autonoma le cui autorità sono solo i Parroci e non gli altri, vediamo di cambiare, mandiamolo ai Parroci, ma dopo.

Balestri (P.S.I.) - Accetto l'osservazione.

Germano (P.C.I.) - Io vedo qui che vi è il contributo del 70%, vi è un orientamento generale a dare a tutti il 70%? Vi è un piano dell'Assessorato al Turismo o si danno questi contributi a tutti quelli che chiedono? Perché quando siamo nella misura del 70% - io ripeto, ripeto quello che ha già detto tante volte Manganoni - conviene fare noi, perché vuole dire fare praticamente il 100% o di più.

Quindi io volevo chiedere queste informazioni: non so, non so se è possibile questo, certo però che sulle finanze della Regione questo 70% equivale a più del costo dell'opera.

Balestri (P.S.I.) - Finora si è sempre andati avanti con questo sistema: cioè loro mandano i preventivi; i preventivi vengono valutati e, infatti, in questo caso sono stati decurtati di molto: mi dicono anzi che i prezzi adottati dagli uffici nostri non corrispondono ai costi effettivi di quello che costano i lavori in alta montagna. Quindi è stata fatta una valutazione dai nostri tecnici e, su quella valutazione dei nostri tecnici, in generale finora, secondo le disponibilità, perché ha fatto la domanda entro quel dato periodo, si è sempre dato il 70%. Se poi, in seguito, si vorrà variare, quello che lo richiedono entro quel determinato periodo, e secondo le disponibilità del...

Berthet (D.C.) - Io volevo fare osservare al Consigliere Germano che questa prassi è seguita dal 1951, ancora quando c'era il povero Deffeyes, Presidente del Club Alpino. Ora, è una prassi che è stata precisamente copiata dalla prassi seguita nell'Alto Adige per la ricostruzione dei rifugi alpini. L'Amministrazione regionale non può assolutamente gestire dei rifugi alpini perché la gestione di questi rifugi alpini è così complessa, così noiosa, così fastidiosa, è una fonte di una infinità di grane. Quindi noi, l'Amministrazione Regionale, non possiamo assolutamente prenderci questa, questo badeau; c'è un ente, d'altra parte, che costruisce, ricostruisce i rifugi alpini. Germano, Lei non va molto in montagna, quindi non può vedere... va bene, non importa, ma non può conoscere le esigenze che ci sono proprio nelle nostre montagne: è un posto di attrazione. Se Lei fosse venuto, per esempio, domenica scorsa al Monte Rosa avrebbe visto circa 800 persone che si sono fatti ben tre ore di strada gli uni, e otto ore gli altri per poter raggiungere questo rifugio, per poter raggiungere queste vette: abbiamo una gioventù che ha bisogno di potersi espandere in questo sport. Quindi veniamo loro incontro, è una cosa che non si può, diciamo, tarpare, tarpare le ali a questi giovani che vanno in montagna e approfittare delle nostre bellissime montagne.

Quindi io dico, d'accordo: bisogna seguire la prassi che è sempre stata seguita; ci sono delle norme da seguire, devono presentare i progetti, l'Assessorato va a controllare i progetti, farà fare dei sopralluoghi, ma dopo che si creino poi delle difficoltà per dare questi contributi, io non sono proprio del parere.

Germano (P.C.I.) - Io ho delle simpatie per Berthet, per tante ragioni. Però bisognerebbe che Berthet apra bene le orecchie: io non ho parlato di gestire i rifugi alpini; io ho detto se ci conviene per questa opera dare il 70% o farla tutta noi, che è più economico per la Regione. Io non ho detto di non fare questo, né di ostacolare, né di voler gestire, quindi aprite bene, aprite bene le orecchie e rispondete nel modo giusto, altrimenti non serve andare in montagna, essere tutto fisicamente a posto quando poi le orecchie non funzionano...

Andrione (U.V.) - Moi je voudrais proposer que, comme on a fait pour le Refuge Deffeyes, au Rutor on mette toujours: "Bâti avec la contribution de la Région Autonome Valdôtaine année etc. etc...". Par exemple au Refuge Turin et en d'autres refuges on n'a pas mis cette plaque. Il serait bien que le CAI, sur invitation de l'Assessorat, mette la plaque qu'il y a eu la contribution de la Région, de façon que, même pour ceux qui voient, il reste qu'il y a eu cette chose et que la contribution a été donnée. Au Refuge Deffeyes vous l'avez mise et vous avez bien fait.

Manganoni (P.C.I.) - Io a Berthet vorrei dire questo: è vero che al tempo di Deffeyes si è sempre fatto così, però in tutte le cose, si imposta il problema in un modo, se poi ci si accorge che non va, che si può fare meglio, si corregge. Allora, Berthet, tu potrai dirci che anche la nostra Giunta ha continuato a fare così. È vero, però cosa è successo? Che in questo tempo ci si è accorti che, molte volte, questo sistema dei contribuenti di 50, 60, 80%, non ha importanza l'ammontare dei contributi, a quale conseguenza porta? Che non solo la Regione paga tutta l'opera, ma ne rimane ancora in tasca a quei là.

Ora, questo noi dobbiamo evitarlo, perché questo non è serio. Allora, noi, in questo caso, non facciamo mica una colpa all'attuale Giunta perché segue questo criterio, perché si è sempre seguito, però, dato che gli esiti non sono positivi, per il fatto che ho citato, allora noi non diciamo di diminuire i contributi; io sono anche della tesi che se noi paghiamo tutto, spendiamo meno che dando il 70%: almeno sappiamo che non c'è nessuno che mette in tasca una parte di questi contributi, che dovrebbero essere solo dei contributi, mentre invece si paga tutta l'opera e poi ancora.

In secondo luogo, vogliamo mantenere il contributo al 70%; loro ne dovrebbero versare il 30%. Loro, non so, in questo caso, il CAI, cosa diavolo è, ma io mi riferisco che non solo questi contributi, io parlavo l'altra volta, ho accennato anche ai contributi per la riparazione delle cappelle, per esempio, no? Io non ho detto togliete il contributo, lasciamo il contributo del 70% o del 50%, o quello che diavolo è, ma facciamo noi i lavori. Se però noi vogliamo pagare tutto, noi dobbiamo fare questo ragionamento alla controparte: la Regione mette il 70%, voi mettete il 30%, benissimo! L'ammontare dei lavori è "x", la Regione vi fa i lavori, voi versate alla Regione il 30%. Allora, noi sappiamo che la gestione è onesta nel senso che non si mettono dei soldi in tasca di questo contributo. Vedi, Berthet, il problema è qui: quindi, non ridurre il contributo - non abbiamo mai detto questo noi, giusto? - mettiamo in efficienza questi rifugi, diamo il 70%, diamolo pure, però, anziché dare a loro il 70%, facciamolo noi, e diciamo a loro: "Voi versate il 30% a lavori eseguiti". Allora sì noi siamo certi che questi quattrini vanno a buon fine e non vanno in tasca di certe persone, ma in tutti i campi. Quindi, sia chiaro, io concludo: noi non facciamo delle accuse a nessuno, non è mica vero che noi facciamo delle accuse alla Giunta o che so io, perché si è sempre fatto così. Però di cosa ci accorgiamo adesso? Ci accorgiamo di questo, queste cose già ci erano balenate nella passata Giunta, che certi contributi andavano a finire in quel modo. Allora, io non dico che dobbiamo, subito adesso, approviamo pure questo, però esaminiamo, in avvenire, di cambiare questo sistema per evitare che... queste cose si sanno Balestri, si sentono... ed allora, approviamo pure questo, perché non possiamo mica dire: "No, adesso studiamo un nuovo sistema, regolamento, ecc... e sospendiamo tutto". No, vada pure avanti così questo, però vediamo in avvenire; questo nell'interesse della Regione, e anche per una certa serietà, diciamo, in modo che non si possa dire: "vedi i soldi della Regione...". La Regione diventa un po' quella che elargisce soldi un po' dappertutto, e alle volte senza poter controllare; se, invece, gestisce lei i lavori, per forza allora li controlla, allora avrà i tecnici dell'Amministrazione regionale che vedono, sanno e si accertano che questi soldi non vadano a finire - io non dico sempre, non dico io sempre, ma in molti casi certi contributi, e non parlo solo di Rifugi, parlo anche di altri contributi, come ho accennato prima - fanno questa fine. Quindi questa è la raccomandazione che volevo fare alla Giunta e sia chiaro che noi non vogliamo ridurre o togliere, niente... piuttosto, l'abbiamo detto prima, paghiamo noi tutto, non importa, ma sappiamo che non va a finire nelle tasche di certe persone.

Montesano (P.S.D.I.) - Consigliere Manganoni, io vorrei soltanto un attimo, vorrei soltanto richiamare l'attenzione dei Signori Consiglieri che questo argomento è legato ad una legge regionale, la legge regionale sui rifugi. Quindi bisogna vedere se cambiare questa legge regionale, perché qui parla di contributi, di contributi, perciò io chiedo l'attenzione dei Consiglieri su questo disposto di legge, non su un qualche cosa di regolamentare, è una legge che è stata approvata nel 1961 per i rifugi alpini. Quindi la discussione sia fatta in questo modo e se, nel caso, si possa ravvisare l'opportunità di cambiare la legge.

Balestri (P.S.I.) - Mi hai tolto quello che volevo dire io: che è una legge e finché non si cambia è così. Però ti pregherei di una cosa: di passare su all'Assessorato e di vedere i conti di questi rifugi e ne troverai in senso restrittivo, non in senso... - questo per la verità - tanto è vero che abbiamo delle lamentele che siamo stati troppo restrittivi e che i contributi non saranno sufficienti per i lavori da fare in montagna, in questo caso specifico. Per il resto il ragionamento generale è quello, se vogliamo, che bisogna cambiare la legge.

Berthet (D.C.) - Volevo dire quello che ha detto Lei praticamente: che la questione era basata su di una legge e che, se vogliamo cambiare la legge, allora è un'altra questione. Comunque, voglio dire al Consigliere Andrione che, da parte del Club Alpino, si è stabilito di fare delle targhette da fare applicare proprio nei rifugi perché abbiano da sapere che il contributo viene dalla Regione.

Andrione (U.V.) - ... par exemple le refuge Victor Emmanuel II à Valsavaranche, je crois appartient à la Section de Chivasso, si je ne me trompe pas, ou Turin, alors, cela dépend de la question du CAI et c'est à la section qu'il faut s'adresser. Alors, ce que la section d'Aoste a fait est bien fait, moi je parlais en général de s'adresser directement au Club Alpin pour que toutes les sections fassent cela, qu'elles que soient de Milan, de Turin...

Savioz (P.C.I.) - Io vorrei aggiungere qualche cosa a quanto è stato detto: è vero che il problema dei sussidi, in qualunque campo esso sia, ha l'inconveniente che non sempre i preventivi presentati sono reali, non sempre l'esecuzione dell'opera viene fatta giustamente e non sempre l'economia che si potrebbe fare viene realizzata. Questo è tutto vero, ma questo è il discorso che vale per tutti i contributi a fondo perduto che la Regione dà, e che, se non vado errato, rappresentano circa un terzo del bilancio della Regione. Perciò, se una modificazione deve essere fatta, allora la si faccia su tutta la linea, per tutti i contributi che vengono dati a fondo perso.

Per quanto concerne i rifugi di montagna, non è che la legge sia stata fatta così a cuor leggero, senza un esame approfondito, pensate a quello che significa fare dei lavori in alta montagna dove non esistono né strade, né mulattiere e, in molti casi, né teleferiche, né funivie e bisogna portare su i materiali con delle opere, direi, e, in molti posti, a dorso d'uomo addirittura. Hanno fatto delle riparazioni in determinati rifugi, dove i soci stessi del rifugio hanno fatto le corvées per il trasporto del materiale gratuitamente; dove altri, le guide, ecc. si sono prestate per fare questi lavori qui. Se li dovesse fare la Regione, io sono convinto che spenderebbe perlomeno il doppio di quello che spendono loro: sono convintissimo di quello. Questo è un problema che abbiamo esaminato molto attentamente. In sette anni, non mi ricordo quanti rifugi abbiamo ripristinato e messo in ordine, ma so che ne abbiamo fatti molti, tanti e se anche dirvi questo: che tutti i preventivi venivano esaminati in loco, prima, in loco, e non da un tecnico, ma da due tecnici contemporaneamente, perché molte volte le idee erano contrastanti e ci siamo sempre serviti anche dell'opera delle guide alpine, per avere una sicurezza anche dal punto di vista tecnico-costruttivo. Quindi, la questione non è da prendersi a cuor leggero, ma bisogna esaminarla molto, molto attentamente, ma aggiungerò anche questo: nessun versamento di denaro è mai stato fatto, senza aver prima le opere conseguite e controllate e, come si dice, collaudate. Quindi, io non credo che per i rifugi alpini ci sia stata la possibilità, da parte di qualcuno, di mettersi i soldi in tasca, come viene detto qui in questa sede: questo, solo per la verità. Se poi si vuole cambiare, siccome i cambiamenti sono all'ordine del giorno, facciamoli pure, cambiamo, ma attenzione a studiarla molto attentamente perché, ripeto, io sono convinto che, per i rifugi di alta montagna, se li deve fare la Regione a suo carico costeranno almeno il doppio.

Montesano (P.S.D.I.) - Nessun altro chiede la parola?

Germano (P.C.I.) - Io volevo dire che può darsi che una volta si sia pagato a lavori fatti e controllati, però la delibera non prevede questo: la delibera prevede che alla liquidazione del contributo si provveda, anche ratealmente, a richiesta dell'Assessorato del Turismo, su presentazione degli stati di avanzamento dei lavori e di...

Savioz (P.C.I.) - ... è stato detto che alcuni si sono messi dei soldi in tasca e dato che il sottoscritto era assessore... ho voluto chiarire che i soldi in tasca...

Germano (P.C.I.) - ... non è sotto quell'aspetto perché questa è diversa da quella ... si dice anche ratealmente. Quindi può avvenire quello, può avvenire...

Montesano (P.S.D.I.) - Nessun altro chiede la parola? Allora chi approva l'oggetto n. 7 alzi la mano. Chi non approva? Astenuti? Il Consiglio approva con 29 voti.