Oggetto del Consiglio n. 246 del 24 ottobre 1967 - Resoconto
OGGETTO N. 246/67 - Ratifica di deliberazioni adottate in via d'urgenza dalla Giunta regionale.
Oggetto n. 2881 in data 2 agosto 1967: Costruzione di un giardino per ragazzi in Comune di St. Nicolas. Esecuzione parziale dei lavori in economia diretta e appalto a licitazione privata. Approvazione ed impegno di spesa.
Manganoni (P.C.I.) - Io sono della tesi che, a Saint Nicolas, se si costruiva un piazzale per parcheggiare le macchine, quello sì, era necessario; ma costruire dei giardini per i bambini, a Saint Nicolas, io penso che facciamo un po' ridere, quando pensiamo, qui poi nella relazione dice "attuale mancanza di superficie destinata a verde, nel Comune di St. Nicolas". Se a St. Nicolas manca la superficie destinata a verde, io mi chiedo dove è che abbonda la superficie destinata a verde; a St. Nicolas, a 100 metri, in linea d'aria da questo cosiddetto "giardino dei ragazzi", c'è una magnifica pineta... (voce: ...piena di moscerini...) ...piena di moscerini? Bene, mandate su l'assessore alla sanità, dà il D.D.T. e i moscerini muoiono...
Poi, io penso che i moscerini, e qui vorrei attirare l'attenzione del Consigliere, che i moscerini, invece, prosperano proprio qui vicino, perché questo giardino dei ragazzi è costruito nella palude e i moscerini prosperano, non nelle zone secche ed asciutte, ma prosperano nelle paludi, ed allora, i moscerini prosperano qui, non nella pineta vicino al monumento di Cerlogne.
Pertanto, qui vi sono delle affermazioni che non reggono: mancanza di superficie destinata a verde, che è tutto verde a St. Nicolas, ci sono quattro case, no? Finché l'assessorato al turismo volesse costruire dei giardini per i ragazzi ad Aosta, a Châtillon, a Pont St. Martin, a Verrès e allora, allora, sì, ma a St. Nicolas, ma qui facciamo ridere, no? Poi, dice sotto "creare una infrastruttura che possa avere una rilevante influenza sul movimento turistico della località". Ma qui facciamo ridere, cosa c'entra il movimento turistico con questo giardino dei bambini, perché se i turisti devono portare i bambini a giocare, li porteranno nella pineta e non li porteranno in questo giardino che è grande la metà di questa sala, nella pineta c'è l'ombra, nella pineta possono correre, dove correte in un giardino grosso come la metà di questa aula? Nella pineta c'è l'ombra, nella pineta possono correre, dove correte in un giardino grosso come la metà di questa aula? Ora, dice, vitalizzare una superficie di terreno di proprietà regionale destinata ad area pubblica. E allora, facciamoci un piazzale, ed infatti, lì nella precedente Giunta, quando ha acquistato questo terreno, si era parlato in Giunta delle necessità di costruire un piazzale, e non si era dato inizio perché c'erano gli architetti che dovevano studiare i piani, loro; e siccome questo studio è durato alcuni anni, la passata Giunta non ha realizzato questo piazzale.
Pertanto, io giudico assolutamente inopportuno costruire un giardino dei ragazzi a St. Nicolas, costruitevi un piazzale, perché quando arrivate con le macchine a St. Nicolas, quando ne avete messe 10 al massimo nell'attuale piazzale, poi non sapete dove sistemare le altre. Perché invece se questa area qui la utilizzavate come piazzale, almeno fate posteggiare e pullman e autovetture.
Montesano (P.S.D.I.) - Chi chiede la parola?
Cusumano (P.L.I.) - Io condivido in pieno quanto ha detto il Consigliere Manganoni, perché, a meno che non si voglia dire "giardino per ragazzi" una specie di kinderheim, cioè allora, la parola "giardino" ha già un significato più vago, diciamo, perché effettivamente, mi pare che St. Nicolas è già tutto un giardino, poi è un paese piccolissimo, basta uscire di casa, uno si trova in mezzo ai prati e costruire un giardino dove è già tutto giardino, mi pare un po' una cosa strana.
Montesano (P.S.D.I.) - Chi altro chiede la parola? Vuole qualcuno della Giunta rispondere?
Balestri (P.S.I.) - Io posso solo dire che ci sono state delle pressioni enormi e delle richieste enormi da parte del Comune di St. Nicolas, e quindi su tali richieste abbiamo creduto opportuno fare questo giardino. Un giardino per ragazzi è sempre uno spazio verde, perché è stato preparato dalla Sovraintendenza proprio con quello scopo lì e non ci vedo niente di strano. Sì, sarà necessario anche un parcheggio, molto probabilmente, però non è detto che l'uno escluda l'altro.
Manganoni (P.C.I.) - Pressioni enormi e richieste enormi; adesso, a parte che l'enormità sia nell'espressione dell'assessore, perché io so benissimo come si può fare, come si può anche fare con gli amministratori, dicendogli, sai, io, noi pagheremmo tutto, noi Regione, ti facciamo questo e quello e tu facci la richiesta. Conosciamo noi questi sistemi, perché a me sembra assolutamente assurdo e inconcepibile che gli amministratori di St. Nicolas, chiunque essi siano, e qualunque sia il colore del Sindaco di St. Nicolas, venga a chiedere un giardino dei ragazzi dove è tutto verde, tutto un prato, tutto un bosco, come è St. Nicolas, e non chieda un parcheggio, quando d'estate non si sa dove parcheggiare le macchine. Io vorrei chiedere all'Assessore ... è mai andato l'Assessore al Turismo a St. Nicolas? Se è andato avrebbe dovuto capire che appena arriva lì non sa dove mettere la macchina; il piazzale è proprio lì, va ben, dice bene Casetta, questo è come il tennis di Introd, con questi criteri, no... Ora spazio verde, ma quale spazio verde, che non c'è una pianta? Questo giardino potrà servire un mese d'estate, potrebbe, ma non servirà, e un mese d'estate, quali sono quei genitori che portano i bambini a giocare dove non c'è una pianta, perché qui in questa zona, adesso, attualmente è palude, qui non c'è una pianta; quindi, quale zona verde? La zona verde è di là, a 100 metri, dove c'è la boschina, dove c'è quella magnifica pineta, lì per Cerlogne, lì sì è una zona verde, ma qui bisognava fare un posteggio, per mettere le macchine, che non si sa dove metterle ... no, no, io non so, ma scusami Balestri, ma con quale coraggio mi vieni a dire quelle cretinate qui in Consiglio, io posso capire che lo dica uno che abita a S. Filugello, che non sa dove è St. Nicolas, ma chi sa dove è St. Nicolas, che sente quelle eresie dice: " ma qui, ma qui siamo proprio fuori dei quadri qui".
Germano (P.C.I.) - Vorrei chiedere all'Assessore, quanti abitanti fa St. Nicolas, quanti di questi abitanti sono nel capoluogo e di conseguenza quanti bambini ci sono. Se avesse fatto solo uno studio di questo genere avrebbe visto per quante decine di bambini serviva questo. Ora, sul piano della programmazione è una cosa che non sta né in cielo né in terra, che si faccia un giardino d'infanzia. Ad Aosta, va bene, che se ne facciano due, tre, siamo ancora nel senso giusto, nei diversi rioni, ma che si faccia il secondo giardino per i bambini per la Valle d'Aosta, uno ad Aosta e l'altro a St. Nicolas, veramente non so dove andiamo a finire.
Marcoz (U.V.) - Evidentemente il giorno che potremmo disporre, è vero, di una piscina coperta per tutti i Comuni della Valle d'Aosta, di un giardino per ragazzi in tutta la Valle d'Aosta, di mille altre provvidenze di conforto per tutta la Valle d'Aosta, noi non saremmo certo a criticare, è vero; però mi sembra, mi sembra, senza essere contrario a nessun giardino per i ragazzi, che ad un determinato momento, se si trattasse di una spesa di 500.000 lire, ma qui si tratta di fior di milioni, e siamo ad un primo tempo, come al Cinema, siamo al primo tempo, perché poi ci sono i due tempi, è vero, l'altro tempo importerà altri milioni ancora. Ora, io mi preoccupo del bilancio e vorrei sentire il pensiero del nostro Ministro alle Finanze, che cosa ne pensa lui che dovrebbe essere così come il Presidente della Repubblica, o dovrebbe essere il tutore della Costituzione, il nostro Assessore delle Finanze dovrebbe essere il tutore, è vero, del bilancio, cosa ne pensa lui di fronte a tutta questa ridda di milioni?
Ho sentito una battuta di Germano rivolta, è vero, al Presidente della programmazione, effettivamente fa pensare alla programmazione questo fatto, perché con una programmazione, anche se non se la sarà studiata, è vero, con quei criteri scientifici di cui si occupa la SORIS, gli architetti e gli ingegneri, quanto meno sotto l'aspetto di studiare qual è il livello che ha raggiunto la Valle d'Aosta nelle sue varie attrezzature, e quali sono le sfasature e quali sono i comuni fortunati e ben dotati e quegli altri che mancano ancora di tutte queste cose; perché qui è questione di livello. Io posso anche capire che tra dieci anni, una cosa di questo genere passi, è vero, a pieni voti, ma oggi come oggi, giardino verde a St. Nicolas, quando ci sono ancora tante e tante cose da fare! Siccome questa opera costa tanti e tanti milioni, io direi soffermiamoci un momento ad esaminarla, senza con questo essere contrari né a St. Nicolas, alla quale St. Nicolas io dedico una gita tutti gli anni, perché è un angolo incantevole, è vero. Immaginatevi, ho avuto occasione di pregare Manganoni di allargare la strada che va alla Chiesa perché era viscida, quindi anch'io mi sono occupato ai miei tempi di St. Nicolas e non ho proprio niente, anzi, sono a pieno favore, però mi sembra che sia anche una questione di livello di attrezzature, dove dice, facciamo un paragone, è vero, tra un giardino che è opera, un po' voluttuaria, scusatemi l'espressione, in confronto alle opere essenziali di primaria necessità. Ovviamente noi dovremmo propendere per dire "soprassediamo e vediamo", non diciamo che non lo faremo mai, lo faranno altri, lo farete voi, lo faremo noi, ma ad ogni modo, in questo momento, quando costano 5, 6, 7, 8, 10 milioni voi avete il terreno, penso che sia quello che abbiamo acquistato durante la passata amministrazione; sarebbe già un bel regalo di appianarlo, renderlo libero, perché i ragazzi ci si possano divertire, ma il costo del terreno, primo tempo dei lavori, secondo tempo delle attrezzature, ditemi voi cosa ci costa? Un occhio della testa, quel giardino per fare dell'area verde, come è già stato ben detto a St. Nicolas.
Lustrissy (D.C.) - Io parto sempre da una valutazione generale, che è questa: ad un certo punto noi ci siamo trovati di fronte ad una richiesta da parte di amministratori comunali; la richiesta fatta, secondo me, a ragion veduta, perché chi meglio di loro può giudicare quali sono le esigenze dei comuni in rapporto alle strutture, alle infrastrutture turistiche che il Comune deve avere in dotazione per permettere una certa visione nuova anche del turismo nella nostra Regione. Se gli amministratori comunali di St. Nicolas sono venuti nell'ordine di idee di inoltrare questa richiesta alla Regione, l'hanno fatto certamente a ragion veduta, perché chi di voi conosce St. Nicolas, come lo può conoscere il sottoscritto che passa qualche volta le vacanze a St. Nicolas, nel periodo estivo, è luogo ideale di vacanza per le famiglie e se voi andate a St. Nicolas nei periodi estivi vedrete che sono numerosi i bambini che sono qui convenuti con le famiglie per godersi le ferie estive.
D'altra parte la pineta di St. Nicolas è quella che è; la pineta di St. Nicolas, per chi la conosce, dico, non vogliamo qui fare della demagogia, e fare del "trombonismo", ma la pineta di St. Nicolas, per chi la conosce, nei periodi estivi, non è frequentabile e non è consigliabile per portare i bambini nella pineta perché? Per questo motivo: perché la pineta è un vivaio di moscerini, vivaio di moscerini che è dovuto ad una soluzione che da tempo si invoca, ed è quella della canalizzazione di quel canale di irrigazione che costeggia tutta quanta la via che da St. Nicolas porta alla Chiesa, che per la sua natura, per la scarsa pendenza, vi sono numerose pozzanghere, e proprio nelle pozzanghere, i moscerini si moltiplicano e prolificano in modo considerevole ...
Poi, senza tener conto che la pineta, così com'è, è molto popolata da insetti di varia natura, comprese le vespe, le api, le vipere, le bisce, per cui ci vuole tutta un'opera di risanamento, senza contare che quella pineta, oggi come oggi, col sottobosco che esiste lì, non è percorribile, perché non c'è uno spazio, uno spazio di riposo in tutta la pineta, ma c'è sterpaglia, e c'è sottobosco, e l'accesso alla pineta non è sempre facile.
Pertanto, io ritengo che in ordine all'autonomia che noi dobbiamo sempre riconoscere ai Comuni, una autonomia primaria, perché manifestano delle esigenze che sono portate dalle esigenze locali certamente e non sono certamente fatte in funzione di altri scopi che non sarebbero, tra l'altro, individuabili in questo caso particolare, con la raccomandazione che noi abbiamo anche dagli studi che sono stati effettuati nel corso delle indagini sulla infrastrutture turistiche per la programmazione, che la Valle d'Aosta difetta in tutti i sensi, a qualsiasi livello, di quelle infrastrutture di base necessarie, non parliamo qui di area verde, di spazio verde, parliamo di area verde, siamo tutti d'accordo, St. Nicolas è dotata di aree verdi in maggior quantità che non il Comune capoluogo della Regione, però difettano proprio quelle infrastrutture che sono essenziali per lo svolgimento e lo sviluppo del turismo di quella natura, di quella natura, dico, perché sono famiglie, per la maggior parte, che convengono a St. Nicolas durante le ferie estive.
Non teniamo tanto conto della popolazione residente a St. Nicolas, quanto delle esigenze del turismo locale; nel periodo estivo vi sono molti bambini a St. Nicolas, e questi bambini non possono avere accesso facile alla pineta, perché nella pineta, oltre al resto, è tutta in pendio, non saprebbero cosa andarci a fare e dovrebbero proseguire in cordata coi genitori, mentre qui, con un giardino per ragazzi, attrezzato con giochi, indipendentemente da quella che può essere l'area verde, possono trovare svago e sollievo e nello stesso tempo i genitori possono avere, vedere alleviate le loro fatiche nella custodia continua dei bambini. La pineta pertanto non ha nessuna funzione di svago per i bambini, la pineta è lì ma deve essere valorizzata in qualche modo, perché la pineta è quella che è, è quella pineta selvaggia, ostile, come natura, perché non è dotata di quei parchi di riposo, non è dotata di tutte quelle attrezzature che sarebbe necessario avere in luoghi del genere, come esistono già d'altra parte in altri posti; e poi teniamo conto anche della popolazione diciamo così, della composizione della popolazione della pineta, di natura così, insetti e vari che non permettono certo il riposo e la tranquillità ai bambini e parenti che lì vanno a passare alcune ore della giornata.
Io ritengo essenziale per il Comune di St. Nicolas la dotazione di questa infrastruttura; e sono quelle infrastrutture che noi dobbiamo favorire, per quanto possibile, in tutti i Comuni che hanno una certa vocazione turistica nella Regione. Che ora si inizi da St. Nicolas ... no, io non accetto questo discorso che la programmazione non prevede certe cose, oppure le prevede in certi posti e in altri no; costituiscono queste delle infrastrutture turistiche che sono richieste in tutte le stazioni di soggiorno della Regione e soprattutto questo particolare tipo di infrastrutture che vanno a favore della popolazione infantile, sono le infrastrutture proprio indispensabili a qualsiasi stazione turistica, pertanto rifiuto in pieno qualsiasi, qualsiasi altra indicazione in questo senso. Ritengo che sia indispensabile che si approvi questa delibera e che si dia la possibilità al Comune di St. Nicolas di utilizzare questo spazio, questa zona nel modo che riterrà più opportuno, in apporto con la Regione, che d'altra parte ha espresso parere favorevole alla richiesta del Comune.
Andrione (U.V.) - Je ne parlerai que sur un point, celui-ci: nous ne pouvons pas suivre, en tant que Région les décisions unilatérales des Communes, si ces décisions ne correspondent pas à une volonté régionale de faire, dans un certain secteur quelque chose, parce qu'il serait trop facile pour la Commune de Montjovet ou pour celle de Jovençan de demander des téléphériques ou je ne sais pas quoi, au coût de quelques centaines de millions de lires, et puis de dire "mais quand-même, vous faites pour St. Nicolas, et vous ne faites pas pour nous".
Ce qui nous intéresse ici c'est de savoir que ce jardin ce n'est pas une zone verte, parce que à St. Nicolas, de vert, heureusement il y en a, mais si ce jardin public avec jeux qui devrait servir plus ou moins un mois par an, même pas, à St. Nicolas, écoutez, à part le mois de juillet, il n'y a presque personne... (voce in lontananza) ...eh bien, écoutez, moi je me remets aux statistiques de l'Assessorat au Tourisme. Je dis, à part cette période de haute saison qui c'est qui jouit de ces installations? C'est vraiment que nous avons trop d'argent et que nous sommes pris par le désir de faire des dépenses, je ne dis pas inutiles, parce qu'il n'y a rien qui soit vraiment tout-à-fait inutile, mais en tout cas, pour faire des dépenses qui ne sont pas strictement nécessaires.
Or, comme St. Nicolas, nous pourrions citer, à partir de Courmayeur à La Thuile, à Rhêmes Notre Dame, à Valsavaranche, plusieurs hameaux de Valsavaranche parce que, depuis Pont jusqu'à Maisonnasse, Créton, Bien etc. tout le monde pourrait avoir droit à quelque chose de ce genre, Cogne, Lillaz, etc. qu'est-ce que nous allons faire? Nous voulons dépenser 4 millions toutes les fois qu'il y a quelqu'un qui demande une zone verte avec jeux pour enfants pour sa commune? Nous demandons simplement de réfléchir entre ce qu'on dépense et ce qu'on pourrait obtenir d'une dépense de ce genre.
À St. Nicolas, je crois que c'est un parent de Mr. Maquignaz qui est curé à St. Nicolas, j'y ai été au moins quatre fois pour exproprier les terrains, pour goudronner le bout de route qui va du monument à Cerlogne à la Cure, et je me suis toujours entendu répondre par des phrases que je ne répète pas ici parce que je ne veux pas manquer de respect au Conseil; et nous, nous sommes de l'opinion que six millions de lires c'est peu pour, alors que là il y a vraiment une nécessité. Il faut goudronner ce morceau de route, parce que, à part les moustiques dont parlait Monsieur Lustrissy, vraiment c'est un scandale que cette route ne soit pas goudronnée, et nous nous allons jeter de l'argent comme cela, alors qu'il y a des œuvres nécessaires nous voulons faire, je ne dis pas l'inutile, je répète, le superflu. Moi je vous demande, Messieurs de la Junte de réfléchir un instant et, si nécessaire, d'aller à St. Nicolas, parler avec l'archiprêtre Monsieur Romain Maquignaz et lui demander si vraiment une œuvre de ce genre est ce que souhaite la population de St. Nicolas.
Manganoni (P.C.I.) - Lustrissy, io capisco la tua difesa d'ufficio, ma credimi, io ti consiglio che quando devi fare le difese d'ufficio degli assessori, scegliti un argomento che regge, ma non un argomento come questo, che non regge. Permetti che io ti ponga una domanda, ma ti prego di essere obiettivo nella risposta: "è più urgente un piazzale o un giardino per bambini?", questa la domanda che ti pongo, ma devi rispondere non come difensore d'ufficio di Balestri, no, il quale poveretto non sa difendersi se non c'è qualche consigliere che viene a cercare di ingarbugliare ... un piazzale è urgente, quando arrivi col pullman d'estate non sai dove metterlo, perché quel piazzale è piccolissimo, ristrettissimo, non ci stanno neanche 10 macchine. Sì, il piazzale è urgente e le attrezzature turistiche più importanti ed urgenti, sono fra le altre, i piazzali, perché è inutile che noi vogliamo arrivare a sviluppare il turismo, quando arriva il turista dice: "la macchina dove la metto?" e deve portarla su per quella strada che va a Vens, su di là. Quello sì, il piazzale era urgente e se facevate il piazzale noi vi dicevamo "bravi" perché i piazzali sono urgenti non solo a St. Nicolas, ma dappertutto, oggi, con la motorizzazione di oggi, e non la motorizzazione che ci sarà domani, con lo sviluppo che sta prendendo la motorizzazione.
Poi, tu stai dicendo, le famiglie con i bambini devono andare nella zona verde, ma, abbi pazienza, le famiglie là, ci sono al mese di agosto, quando picchia sulla testa quel solleone che noi sappiamo e in questo cosiddetto giardini dei ragazzi non c'è una pianta e se voi dovete metterle a dimora le piante, prima che facciano ombra ci vogliono degli anni, e questo Albaney che mi guarda così, e che si picca di sapere le questioni dell'agricoltura, dovrebbe confermarmelo, perché le piante, quando si piantano non si piantano grosse così, ma ci vogliono anni, ed allora io mi domando quale madre porterà i suoi bambini, al mese di agosto, con quel solleone, in un piazzale dove non c'è un filo d'ombra, quando a 100 metri c'è una magnifica pineta. Questi sono interrogativi, Lustrissy, scusami, che io ti pongo, sii obiettivo... no, no, insomma, rimani coi piedi per terra! Capisco che tu ti senta in dovere di difendere l'Assessore Balestri, ma difendi le cause difendibili, non arrampicarti sui vetri per sostenere l'insostenibile. Poi, vivai di moscerini, dici tu, perché c'è quel canale poco pendente - esatto - e perché con questi fondi - e per intubare quel canale e per allargare quella strada, ne bastano 3 milioni e non 6; perché non fate quel lavoro? ... (voce: ...già fatto...) ...e allora i moscerini non ci sono più, i casi sono due, cioè i moscerini ci sono perché non è intubato il canale, quindi non si può andare nella pineta perché ci sono i moscerini; a parte che i moscerini sono giù nella palude dove si fa questo giardino, a parte quella considerazione, ma se è intubato, allora i moscerini non ci sono più, Lustrissy. Qui non ci siamo, non reggono più le tue argomentazioni crollano; così una dopo l'altra le tue argomentazioni crollano. Quindi, se voi l'avete già fatto, ed allora i moscerini non ci sono più, se l'avete fatto, se non l'avete fatto ci sono i moscerini, allora intubate il canale... (voce) ...ah, ma allora diglielo a Lustrissy, dove facciamo il giardino, perché è palude lì, lì è tutto paludoso; ora i moscerini, me l'ha insegnato Lustrissy, cioè me l'ha confermato, ma io questo lo sapevo già, i moscerini pullulano, si riproducono nelle paludi ... quindi, non regge tutto questo. Se poi tu mi dici che nella pineta ci sono le vipere e le vespe, ma allora, allora noi dobbiamo abolire tutte le pinete che abbiamo in Valle d'Aosta? (voce: ...bonificarle...) ...cioè, distruggere le vipere e le vespe! Senti Lustrissy, guarda che questa volta non ci fai certamente bella figura, perché le vipere, le vespe e gli altri insetti, in Valle d'Aosta, ci sono dappertutto, in tutte le pinete, eppure il turista sceglie i luoghi di villeggiatura dove ci sono le pinete. Ora, delle vespe, ci sono, quest'estate ce n'erano qualcuna che ronzava anche qua dentro, di vespe ce ne sono dappertutto; quindi nelle pinete, fuori nelle pinete, le vespe ci sono dappertutto, e le vipere anche quelle vanno dove possono.
Quindi, senti, non tiriamo fuori ... ora, io vi posso citare, vi voglio citare un esempio per convincervi: a Issime c'è un centro turistico, non della stessa levatura di St. Nicolas, io auguro uno sviluppo turistico a St. Nicolas. Ora a Issime, dove l'affluenza turistica è almeno dieci volte superiore a quella di St. Nicolas, la passata amministrazione, cioè la nostra amministrazione, ha costruito nel centro del paese, e osservate ad Issime c'è un agglomerato, mentre invece a St. Nicolas non c'è un agglomerato di case, l'amministrazione regionale ha costruito un giardino dei ragazzi. Io vi invito a passare ad Issime il mese di luglio e di agosto, perché i bambini del posto si divertono fuori non nei giardini dei ragazzi, e voi non vedrete un bambino nel giardino dei ragazzi e, io mi sono fermato ed ho chiesto - osservate - ho chiesto a degli abitanti lì: " ma questo giardino per ragazzi a che cosa serve?", sapete che cosa mi hanno risposto? Mi hanno detto: "ma qui la gente, i ragazzi li porta lì in quei boschi, in quei prati a giocare e non qui sotto questo sole", e voi andate ad Issime, interpellate gli amministratori di Issime per quegli obiettivi, non per quelli che voi cercate di coltivare prima, e vi diranno che quel giardino dei ragazzi sta bene, perché lì abbellisce un po' il centro, perché si sono messi dei cespugli, dei fiori, delle piante e quindi ... ma per i ragazzi, i ragazzi di quel giardino non sanno cosa farci, perché i bambini non li portano a giocare, perché li portano in campagna, ecco perché io dicevo i giardini dei ragazzi fateli ad Aosta, fateli non so, a Verrès, nei centri, negli agglomerati urbani, ma non fateli a St. Nicolas. Quindi, quando voi dite: "ma è il Comune che l'ha chiesto", ma qui, qui non si capisce mica più niente! I Comuni di Verrayes e St. Denis, per fare solo due esempi, non hanno la fognatura, neanche al capoluogo, e Verrayes fa 1.300 abitanti, non ne fa 102 come St. Nicolas ... beh, saranno 105, forse, non so se sono aumentati in questi ultimi mesi, alcune nascite ... ma va a contarli d'inverno quando sono a St. Nicolas, altro che 110 elettori, d'inverno ci sono 110 abitanti se conti anche le galline, ma se non conti le galline non sono 110 abitanti, non elettori, d'inverno. Allora lì, ha voglia il Comune di chiedere: "fateci le fognature", lì no, perché quelli sono i tapini di Verrayes e di St. Denis, lì continuate ad andare avanti così, non occorrono le fognature, lì, quassù a St. Nicolas, che è tutta una zona verde, tutti prati e tutti boschi, lì bisogna fare una zona verde, qui bisogna fare un giardino dei ragazzi. Ma, sentite un po' perché le richieste, assurde, perché queste le definisco assurde, oggi, forse fra 15 anni vi diceva Marcoz, aveva ragione, forse fra 15 anni, quando avremo ad Aosta, a Verrès, a Pont St. Martin, e avremo innanzitutto lì il giardino dei ragazzini, se non sapremo più cosa farne dei milioni, allora potremo farlo anche là; ma io vi chiedo, lassù, sì dovete dire, allora, quella richiesta, 6, 7 milioni, non so quanti, per fare un parco verde; a questi due comuni, se hanno bisogno di fognatura, questi no, perché le fognature non sono urgenti, non sono urgenti, non sono necessarie le fognature! Ma io vi chiedo questo ... avete detto di no, ma non si fanno... (voci in lontananza) ...ma quando c'ero io non si spendevano i soldi a fare queste assurdità a St. Nicolas ... (voci) ...il piazzale di St. Nicolas, sai perché non è stato fatto, Balestri? Te lo spiego: nella passata Giunta si è parlato di fare il piazzale di questo terreno; io ho detto in Giunta: "vogliamo, date mandato all'Assessorato ai Lavori Pubblici, perché costruisca il piazzale, perché con un milione si fa, perché si tratta di riportare il materiale che si trova a un chilometro sopra", neanche, mi è stato detto in Giunta, da parte dell'Assessorato al Turismo: "no, dobbiamo fare qualche cosa fatta bene, e allora incarichiamo gli architetti di preparare il progetto", e l'Assessorato ai Lavori Pubblici, io ero lì, sono stato lì, aspettava sempre il progetto dell'Assessorato al Turismo e degli architetti per fare questo piazzale, non giardino per ragazzi, il piazzale!
Ora, hai comodo Balestri a dire, tu non le hai fatte le fognature, ma tu lo sai che quando c'ero io, sai qual era il bilancio dei lavori pubblici? Era esattamente la metà di quello che è adesso, e prima, esattamente la metà di quello primo; in secondo luogo, quando i Sindaci di Verrayes dicevano: "prima della fognatura fateci l'acquedotto o fateci la strada", erano delle richieste legittime quelle, dei Sindaci, dopo ci farete la fognatura, ma noi prima abbiamo bisogno della strada e dell'acquedotto ed allora, con quei fondi modesti che erano allora a disposizione dell'Assessorato ai Lavori Pubblici si sono fatte e le strade e gli acquedotti e una parte di scuole, non tutte, quelle che i mezzi permettevano. Ma qui non è più questione di mezzi, perché qui voi i mezzi li sperperate, in questo caso, e dite che mancate di mezzi per fare le fognature!
E io vi ho parlato solo di Verrayes e di St. Denis! Io potrei parlarvi di Perloz, io potrei parlarvi di Pont Bozet, io potrei parlarvi di tanti altri comuni, va bene; mi sono limitato a citarvi quei due; ed allora, io vi dico, perché a quei comuni rispondete di no, per delle opere indispensabili, fognature? Qui, sì, per queste opere superflue, non solo, ma, voi pensate che Verrayes e St. Denis non hanno diritto ad uno sviluppo turistico, e voi pensate che quei Comuni non possono svilupparsi turisticamente, allora io invito l'Assessore al Turismo, vada a St. Denis, vada a Verrayes, in alto, nelle zone alte, che sono suscettibili di sviluppo turistico quanto St. Nicolas, parlo delle zone alte: Grand-Ville, Vencorère, ecc. No, fate innanzitutto le fognature, perché sono urgenti le fognature, lassù di giardini di ragazzi non ce n'è bisogno, perché lassù ci sono i prati e le boschine come ci sono a St. Nicolas e i bambini vanno a divertirsi lì, non nel giardino dei ragazzi perché lì non ci vanno i bambini, a rimanere chiusi, quando sono in aperta campagna vanno a chiudersi in un recinto grosso come la metà di questo, di questa sala. Dove non c'è una ombra, non c'è un filo d'ombra, non c'è una pianta, sotto il sole del mese di agosto, quando a 100 metri c'è una magnifica pineta malgrado i moscerini di Lustrissy; no, qualsiasi madre di buon senso non li richiude lì e non li porta nella boschina.
Ed allora, io vi dico, perché non costruire le fognature per fare un esempio, ma io di questi esempi ve ne posso citare un centinaio, mi limito a questo per non farvi perdere del tempo, perché non costruite le fognature in questi due comuni, o in altri comuni che ne sono sprovvisti, prima, quelle sono opere indispensabili prima di andare a costruire giardini per ragazzi assolutamente inutili a St. Nicolas, oppure perché non fate un piazzale per il posteggio delle macchine a St. Nicolas, anziché quel giardino dei ragazzi.
Cusumano (P.L.I.) - Ma, io dico sinceramente che questa spesa mi lascia estremamente perplesso, perché mi pare che è il classico esempio di portare nottole ad Atene o vasi a Samo, perché, in conclusione se, come dico, ci fosse da fare un kinderheim, data la località, lo capisco, ma fare un giardino di ragazzi, dove ci sono quattro case, piuttosto sparse, tutti prati, e poi dire, i bambini non possono andare a giocare nella pineta, d'accordo, ma non è obbligatorio che vadano a giocare nella pineta, perché poi in tutte le pinete, più o meno i moscerini ci vengono tutti; non solo, ma la campagna deve essere quanto più campagna possibile, perciò il giardino io lo capisco in un posto, in una città dove non c'è il verde, allora l'uomo crea una zona di verde artificiale, ma dove c'è già il verde naturale, l'ambiente naturale, non vedo che stia a creare delle cose artificiali. Forse qui si tratta di voler spendere i soldi, spendere i soldi, come quelli che comperano delle bignole al cane, per fare vedere che ha dei soldi.
Montesano (P.S.D.I.) - Assessore Balestri ... allora c'è prima dell'Assessore, vuole rispondere in fine, Germano e Fosson; uno dei due ...
Fosson (U.V.) - Je ne voulais pas prendre la parole sur cet argument, mais après ce que j'ai entendu du Conseiller Lustrissy, je voudrais ajouter quelque chose à ce qu'ont déjà dit d'autres collègues ...
Nous avions acheté à son temps ce terrain, de St. Nicolas, parce qu'on avait eu l'occasion d'avoir ce terrain, vraiment pour en faire une place qui devait servir pour les voitures dans la zone qui était plus nécessaire, tout près des hôtels et au centre pratiquement où se départent les routes qui vont vers le haut et qui vont vers l'église. Je partage en partie ce qu'a dit le Conseiller Lustrissy, mais je ne partage pas quand il dit qu'il est nécessaire absolument de faire un jardin pour enfants dans cette localité. Le canal qui longe la route qui va à l'église, vous l'avez dit, a été couvert; inconvénient des moustiques devrait disparaître, il y a la nécessité, comme a dit le Conseiller Lustrissy, en tout cas d'aménager cette forêt, de l'approprier, de chercher de la bonifier, de l'assainir pour les moustiques, pour les guêpes, pour les vipères s'il y en a, parce que c'est une zone un peu sèche; on peut mettre quelques banquettes, on devra dépenser là aussi quelque chose, on peut mettre en bon état la route qui porte du monument à Cerlogne jusque à l'église, comme a déjà dit le Conseiller Andrione, et certainement qu'un travail de ce genre, avec une dépense bien inférieure à celle qu'on voudrait faire pour faire ce jardin d'enfants, serait bien plus utile, soit pour les enfants, soit pour les grands, qui vont séjourner à St. Nicolas, parce qu'il y aurait une ampleur tout de même qui permettrait de faire quelques promenades, tandis qu'il faut bien se mettre en tête que ce terrain est un terrain d'à peu près 1000 mètres carrés, donc c'est un petit mouchoir de terre vraiment au milieu des hôtels, ou à peine sous la route, sous la place qu'il y a actuellement, devant les hôtels en arrivant à St. Nicolas.
On peut, avec une dépense bien inférieure, aménager aussi ce terrain pour servir à la collectivité, et avec la destination qui avait été prévue avant par la Junte, de façon qu'on pourrait, tranquillement, avec la dépense qu'on envisage aujourd'hui, avoir les deux choses, avoir la possibilité d'avoir une place pour les voitures à St. Nicolas et avoir dans le même temps une possibilité dans la forêt et le long de la route qui va du monument à Cerlogne jusqu'à l'église d'avoir une possibilité soit pour les enfants, soit pour les promenades des grands.
Donc, je dis qu'il serait très nécessaire, sans vouloir faire d'autres polémiques sur ce point, il serait très nécessaire qu'on revienne et qu'on pense bien à cette question, parce que je ne veux pas répéter ce qui a déjà été dit par les autres, mais c'est une dépense complètement hors de mesure pour le résultat qu'on devrait obtenir dans ce sens.
Germano (P.C.I.) - L'impressione che ho già avuto occasione di esporre in Consiglio su come questa Giunta ha affrontato i problemi della programmazione, viene ribadita proprio dai fatti, da come ci si comporta. Avevo avuto occasione nella discussione sulla programmazione di dire che questa Giunta programma come non fare la programmazione, ecco, e porta avanti questa politica, e nei confronti del problema specifico, e nel come amministra. Devo confessare che avevo una certa fiducia nel lavoro della Commissione perché in Commissione i problemi sono quelli che sono; non è che si possono cambiare, e le soluzioni si impongono, è la forza stessa delle cose che impone delle soluzioni. Ma anche qui, questa mia fiducia rimane molto scossa dall'atteggiamento assunto da Lustrissy, perché una cosa è parlare di programmazione, dicendo tante parole difficili e poi facendo male, e una cosa è parlare di programmazioni, magari non con tutti i termini tecnici precisi, ma fare le cose col buon senso, nel modo giusto.
Quando Lustrissy mi dice "bisogna fare queste infrastrutture per lo sviluppo del turismo", siamo d'accordo che bisogna fare queste infrastrutture per lo sviluppo del turismo, ma bisogna fare dove? Con quale priorità? Questo è il problema della programmazione, perché in Valle d'Aosta bisogna fare una piscina coperta, ma il problema che voi venite qui a porci è la soluzione, dicendo che la piscina coperta la facciamo a Rhêmes Notre Dame, evidentemente è una cosa che non ha niente a che fare con la programmazione. Bisogna fare degli stadi sportivi: ma se venite a proporci di fare lo stadio sportivo a Perloz, vi diciamo: "ma siete un po' nelle nuvole?". Se bisogna fare un giardino per i bambini, dobbiamo come primo posto, o secondo, mi pare, c'è anche quello di Issime, per farlo in Valle, di scegliere St. Nicolas, che ha 160, 170, 180 abitanti che quindi, lasciamo fuori Vetan e le altre frazioni, viene in questo capoluogo ad avere 6 o 7 bambini; facciamo un giardino d'infanzia con una spesa di 6 milioni, e diciamo di fare le cose con criterio di programmazione; ma questo non sta né in cielo né in terra, questo è il peggior modo di amministrare che si possa concepire. Qui io vorrei precisare, per quanto riguardava un'affermazione che faceva il Consigliere Andrione, io non sono molto d'accordo, Andrione, quando affermavi che è segno che ci sono troppi soldi e bisogna spenderli in tutto. Il problema dei soldi... Manganoni ha detto un'altra questione che vi ha fatto ridere di gioia, ma a bocce ferme, i problemi della situazione finanziaria non sono ancora risolti e ci sono degli appuntamenti ben precisi che arriveremo assieme ad esaminarli e vedremo assieme come li avrete risolti, se avrete contato delle storie, o se invece siete della gente in gamba. Saremo lì a dare il giudizio, vi direi: "non ridete troppo, non ridete troppo, state tranquilli per quello"; la realtà, però non di allora, quel giudizio sulla situazione finanziaria lo vedremo, la realtà di oggi è che i soldi che abbiamo li spendiamo male, questo è un dato incontrovertibile, questa è una realtà che qualsiasi persona di buon senso della Valle d'Aosta, a cui si va a raccontare questa storia "fanno un giardino per ragazzi a St. Nicolas" e non lo fanno a Châtillon, a Courmayeur, a Cogne, a Verrès, a Pont St. Martin - non lo vogliono, non lo vogliono - ... diremo, spiegheremo a tutti, e invece a St. Nicolas è la cosa che risolve i problemi del paese, allora veramente la gente può ridere di questo tipo di amministrazione.
Lustrissy (D.C.) - Io non mi sento affatto di ridere su tutta questa serie di problemi che si affacciano all'amministrazione regionale, perché intanto, voglio dire una cosa: è giusto, ad un certo punto, quanto sostiene Germano, che questo tipo di infrastrutture le dobbiamo fare in tutti i comuni della Valle d'Aosta che abbiano una certa vocazione turistica e dobbiamo indicare certe priorità, però è altrettanto vero che di fronte a diverse sollecitazioni, purtroppo, numerosi comuni turistici della Valle d'Aosta che hanno delle responsabilità, diciamo così, pilota, nel comprensorio turistico, non hanno mai avanzato all'amministrazione regionale delle richieste del genere, nonostante numerose sollecitazioni. Per esempio, a Morgex, avevamo un piazzale magnifico, dove sono state costruite le scuole; per dotarlo di infrastrutture di questo tipo, e Morgex è una stazione molto frequentata d'estate, ci sono le scuole vicino, con 200 e più bambini tra le elementari e le medie che potrebbero usufruire di questo tipo di infrastrutture; però l'amministrazione comunale di Morgex ha sempre risposto picche, nonostante diverse sollecitazioni, lo stesso dicasi per l'amministrazione comunale di Courmayeur e per altre amministrazioni comunali.
Ora, trovandoci noi, amministrazione regionale, di fronte ad una richiesta e per la prima volta da parte di uno dei comuni forse più sottosviluppati, di quelli che hanno una determinata vocazione turistica, nella nostra regione, vogliamo rispondere picche alle richieste di questo comune, proprio perché quei comuni non hanno mai avanzato certe richieste, dobbiamo per forza farlo in quegli altri comuni? Io non direi, se poniamo come problema generale quello di dotare questi comuni di determinate infrastrutture, beh, vediamo di esaminare le richieste, mano a mano che pervengono. La regione, d'altro canto può indicare delle priorità e le ha già indicate, però se di fronte a queste manifestazioni di buona volontà da parte dell'Amministrazione regionale non c'è la corrispondenza da parte delle Amministrazioni comunali interessate e che reggono le sorti di questi comuni, che hanno una maggiore responsabilità nel campo del turismo, questo non si può imputare certamente agli amministratori regionali.
Poi Manganoni, io non ho bisogno di fare delle difese d'ufficio di nessuno, tanto meno della Giunta, quanto meno dall'Assessore Balestri, perché le sanno fare benissimo e per conto loro. Questa esigenza di St. Nicolas io l'ho sottoscritta e gli amministratori comunali me ne hanno parlato personalmente e ho sottoscritto la loro richiesta e l'ho ritenuta giusta ed equa. Sono contrario ad un certo punto che si vogliano asfaltare o fare, per forza di cose, i piazzali in tutti questi comuni, soprattutto in una zona che è vincolata, una zona come quella di St. Nicolas, che è sottoposta a vincolo generale paesaggistico. Pertanto, se noi dotiamo questa zona di una particolare infrastruttura che non ha niente a che vedere con le aree verdi, qua facciamo sempre delle confusioni, l'area verde c'entra come i cavoli a merenda con questo giardino per l'infanzia: questa è una dotazione di una serie di giochi per ragazzi che non ha niente a che vedere con le aree verdi; d'altra parte Manganoni ricordava l'esempio di Issogne, dove è stato fatto un giardino per ragazzi e non è frequentato.
Io mi ricordo di casi del genere, ancora più clamorosi, per esempio quando si è fatta la riforma agraria nel Mezzogiorno, quando si sono fatti, per la prima volta, in quelle zone delle case coloniche col bagno, cosa succedeva? Che nelle stanze da bagno ci si coltivava l'insalata, si allevavano le oche e si destinavano queste infrastrutture domestiche a tutte altre attività che non a quelle per le quali era costruite. Pertanto dobbiamo creare una certa sensibilità sociale, anche perché sappiano apprezzare questi determinati tipi di interventi.
Noi sappiamo che il clima della Valle d'Aosta è quello che è, questo tipo di infrastrutture è utilizzato a St. Nicolas come ad Aosta, nella stessa maniera, perché ad Aosta nel periodo invernale, Lei non troverà un bambino nel giardino dei ragazzi, o li troverà raramente, e il clima è quello che è. D'altra parte noi abbiamo il dovere anche, di fare partecipare i ragazzi nostri, che vivono nelle nostre montagne, e nei paesi più sperduti a questo tipo di divertimento che offriamo così copiosamente ai bambini che vivono nelle grandi città popolate, perché dobbiamo dotare queste zone di una serie di infrastrutture, sia culturali, sia extrascolastiche, sia di questa natura, perché anche quei bambini possano partecipare a questi vantaggi che la vita moderna ad un certo punto potrà irradiare a tutte quante le comunità, e non solo a quelle più beneficiate che sono quelle delle comunità cittadine.
Pertanto, io con questo volevo chiudere una polemica che non ha senso, perché quando si indicano le soluzioni di determinati problemi vengono rammentati altri problemi non portati a soluzione, ma teniamo presente una cosa fondamentale, che tutti quanti gli amministratori regionali hanno sempre agito in base alle richieste pervenute o che pervengono dalle varie amministrazioni comunali: se in determinati luoghi ci sono fognature da fare, acquedotti da fare, l'Assessorato ai Lavori Pubblici farà tutto quanto è nelle sue possibilità per venire incontro a tutte le esigenze, ma non con questo che si voglia sempre confondere una cosa con l'altra, oppure indicare dei ritardi in determinati adempimenti. Io ritengo che se un comune, che è meno dotato forse turisticamente, ha ritenuto opportuno avanzare una richiesta del genere non deve scandalizzarsi, anzi, dobbiamo premurarci di venire incontro a queste esigenze, d'altra parte sono esigenze che possono essere accolte in qualsiasi momento, e per tutti quanti i comuni, e ben fa l'amministrazione regionale ad intervenire anche in queste situazioni e lo farà certamente per tutti gli altri comuni che avanzeranno richieste del genere.
Montesano (P.S.D.I.) - Guardi, per dare ordine un po' ai lavori, si è iscritto a parlare, Balestri, Bionaz, Mappelli ...
Marcoz (U.V.) - Appunto, prima che parli la Giunta ...
Montesano (P.S.D.I.) - Ma guardi, Consigliere Manganoni, ma qui siamo da un'ora e mezza a parlare del giardino di St. Nicolas ...
Marcoz (U.V.) - ... l'Assessore poi riassume ...
Montesano (P.S.D.I.) - Allora, chi è che vuole parlare? Gli Assessori, il Presidente della Giunta ... Allora, Mappelli, poi c'è Lei, Avvocato Marcoz ...
Mappelli (D.C.) - Je crois qu'il ne faudrait pas simplement faire un vol d'oiseau sur le résultat de cette décision que la Junte a cru bien de prendre, mais il faudrait faire une petite évaluation de la situation économique de St. Nicolas, comme plusieurs pays du Val d'Aoste.
Nous savons parfaitement que le plus grand pourcentage économique de ces gens c'est l'agriculture, premier résultat de leur économie, c'est le produit agricole; deuxièmement, il y a maintenant le chemin, qu'ils sont en train de prendre sur le développement touristique et, dans une partie aussi, peut-être, je ne sais pas quel pourcentage, dans l'artisanat; alors nous savons très bien, nos agriculteurs de nos pays, qui ne veulent absolument pas voir des gens et des enfants dans les prés et dans les champs, cela nous le savons parfaitement; nous savons aussi parfaitement, convaincus que les Messieurs qui viennent en été chez nous, il faut bien qu'ils aient des emplacements à leur disposition, cela aussi; nous sommes, nous avons eu l'occasion de voir, dans certaines occasions que dans certains pays du Val d'Aoste, eh bien, le Conseil communal a bien mis à disposition des dégâts que les enfants des touristes emmenés dans ces lieux ils payaient. Alors moi je crois que, d'ailleurs à Monsieur Germano je voudrais dire que ce ne sont pas les enfants des habitants de St. Nicolas naturellement qui bénéficient surtout de ce jardin d'enfants, mais c'est vis-à-vis des touristes qui viennent en été ... cela est un autre problème, on souhaite, tout le monde est là pour souhaiter qu'à St. Nicolas viennent 120.000 présences en été, mais pour y arriver il faut les "infrastructures", comme on appelle cela; alors moi je crois que, avant que les voitures, oui c'est bien, il faut bien voir aussi l'emplacement pour les voitures, mais d'ailleurs le Maire de St. Nicolas il est bien un hôtelier, s'il a cru bien de demander afin que la Région vienne lui donner une contribution pour un petit jardin d'enfants, je crois qu'il sera bien responsable, puisque c'est un hôtelier lui-même. Moi je crois que le problème est plus grand de ce qu'on croit; moi je ne reste pas à faire à St. Nicolas, je crois que dans chaque pays, que touristiquement cherche d'avoir un développement, eh bien, il faudrait bien étudier ce problème afin de mettre à disposition des enfants des touristes qui viennent en Vallée d'Aoste, un coin tranquille, un coin qu'il n'y a aucun danger, soit vis-à-vis des voitures, etc... et moi je suis convaincu qu'on a bien fait de faire ce jardin d'enfants. Je crois que dans d'autres pays de montagne on fera autant. Moi, pour ce qui concerne Cogne, soyez tranquille qu'on ne va pas très loin qu'on va faire un programme dans ce domaine; je suis certain que tout le monde sera d'accord.
Marcoz (U.V.) - Vorrei telegraficamente ancora ribadire sempre il vecchio concetto perché non vorrei che ci fossero degli equivoci; sembrerebbe che noi siamo contrari, è vero, a facilitare i giochi dei ragazzi, che noi siamo contrari a che St. Nicolas sia dotato, è vero, di un giardino. Ma no, mettiamo a fuoco il problema, non si tratta di questo: io dico, in modo molto chiaro, perché non ci siano equivoci, che se si trattasse, anziché di 6 milioni, anche di 12 milioni per St. Nicolas, ma per opere che sono più necessarie che il giardino dei bambini, noi siamo qui per sottoscrivere, questo è il punto del problema! Non è che noi, è vero, siamo contrari a spendere 6 milioni per St. Nicolas, siamo contrari a spendere 6 milioni per un giardino nel momento in cui ravvisiamo che ci siano delle opere più utili che sono state dette, è vero, chiarissimamente in questo Consiglio; questo è il punto.
Mi parlate di turismo, di villeggianti, ecc. ma i villeggianti non vanno nel giardino dei bambini, i villeggianti andranno in una pineta se questa pineta è attrezzata, andranno nella pineta se nella pineta ci sono delle panche, andranno a passeggiare se queste passeggiate sono attrezzate, questo è il problema, vero Lustrissy?
Questo è il problema: non siamo contrari, ma siamo contrari in modo contingente, oggi come oggi, perché vediamo che ci sono delle opere più necessarie per St. Nicolas, quindi spendiamo pure dei soldi per St. Nicolas. Ora, il fatto che Lustrissy ci venga a dire: "in certi comuni non l'hanno voluto", ma non si dice il perché non l'hanno voluto, perché non c'è nessun comune che veda piovere dal cielo un'opera, che se anche non è di grande utilità, un minimo di utilità ce l'avrà, che sia contrario. Lui ci nasconde il perché i Comuni che sono stati contrari a certe opere, è certissimamente in quanto che vedono che ci sono delle opere più necessarie; per quello che sono contrari a una determinata opera perché se avessero già tutto i nostri comuni, ovviamente di fronte ad una piscina, che non serve ai contadini, perché il bagno loro lo fanno una volta all'anno, loro direbbero sì, anche alla piscina, se questi soldi piovono dal cielo sono contrari in quanto ci sono delle opere, è vero, più necessarie.
Signori miei, io sono convinto che questa idea balzana sia venuta alla mente magari a due o tre albergatori, magari anche al Sig. Parroco, è vero - che mi ha detto Lustrissy, è favorevole anche Maquignaz - ma quelle quattro persone, sì vedranno, perché ognuno è abituato a vedere il settore che gli fa comodo, voi parlate all'albergatore e lui vede solo i problemi che sono interessanti al suo albergo; ma voi dovreste sentire il pensiero della popolazione di St. Nicolas, e se si dovesse chiedere, tra il giardino ed eventuali altre opere che cosa preferite? Non dubitate Signori della Giunta che li saprebbero elencare, è vero, delle opere che sono più necessarie che non il giardino, è vero, per i ragazzi; questo è il punto, quindi questo che io vi dico, serve anche per giustificare la nostra votazione che non so ancora bene quale sarà, ma certo che noi non siamo contrari a delle spese per St. Nicolas, sia detto a chiare lettere, ma siamo viceversa favorevoli a delle spese anche superiori, purché vadano in un altro senso, nel senso di opere che sono certamente molto più necessarie.
Manganoni (P.C.I.) - Il a dit le Conseiller Mappelli qu'il faut faire une évaluation économique de St. Nicolas, il a dit qu'à St. Nicolas il y a surtout l'activité agricole et l'activité de l'artisanat, surtout tu as dit aussi, moi je dis "surtout" parce que si St. Nicolas devrait vivre seulement de tourisme et pas d'agriculture et d'artisanat, et bien je me demande qui y aurait encore aujourd'hui à St. Nicolas, surtout en hiver, sauf le mois d'août. Et il dit, les campagnards ne veulent pas voir les gosses jouer dans les prés: c'est exact, pas seulement à St. Nicolas, mais à St. Nicolas il n'y a pas que des prés, des champs de St. Nicolas, sur dix il n'y en a même plus un travaillé, les autres y sont "no no deien vaco" et alors là les gosses peuvent aller jouer autant qu'ils veulent. Dans les forêts nos campagnards ne disent absolument rien aux gosses qui vont jouer dans les forêts, et laisses-les aller jouer dans les forêts, dans cette belle forêt près du monument à Cerlogne, et après il ajoute encore Mappelli: "mais ces jardins d'enfants, ce n'est pas pour les gosses de l'endroit, c'est pour les gosses des touristes", et allora io dico a Lustrissy: "beutteve d'accord" dice Lustrissy: "ci vogliono queste infrastrutture perchè anche i nostri bambini devono godere di queste infrastrutture". Allora io vi dico, prima di tutto, mettetevi d'accordo; uno - in secondo luogo, a St. Nicolas ci sono 10 bambini sparpagliati nei villaggi. Nel capoluogo, che è più vicino al piazzale, ci sono due bambini; allora noi faremmo un giardino per ragazzi per due bambini, i quali, questi due bambini non vanno a giocare lì perché hanno dello spazio davanti a casa loro fin che vogliono e non vanno laggiù ai giardini dei ragazzi a giocare; quindi queste sono le assurdità sostenute, che poi siete in contraddizione fra voi stessi della maggioranza... vedete un po' di mettervi d'accordo. Ora, si è parlato del vincolo e quindi non un piazzale, l'asfalto, perché c'è un vincolo; ma chi vi dice di fare un piazzale con l'asfalto? Fate un piazzale, cubettatelo, con cubetti porfido o di sienite, se non volete l'asfalto, e poi metteteci delle piante per ombreggiarlo e voi avrete una zona verde anche se è un piazzale, sarà sempre una zona verde, senza asfalto, coi cubetti; e poi, e poi, io vi chiedo, a quanto ha detto Lustrissy, dice, gli altri Comuni hanno rifiutato ... ma io pongo alla Giunta questa domanda, alla quale chiedo che mi si risponda: "se il Comune di Morgex, di Verrès, di Pont St. Martin vi chiede la costruzione di un giardino per ragazzi e vi chiede il pagamento dei terreni, come la Regione ha pagato il terreno a St. Nicolas, destinato a piazzale, allora, quando è stato acquistato, e che voi avete destinato invece per giardino dei ragazzi, siete disposti ad accettarle queste richieste pagando e la ricostruzione del giardino e i terreni? Siete disposti? Questo io chiedo, e allora voi vedrete che sia a Morgex, sia a Verrès, sia a Pont St. Martin, nei centri urbani dove è necessario un giardino per ragazzi, vedrete che tutti ve lo richiedono.
Io vi aggiungo anche di più: a Introd, il mio paese di fronte a St. Nicolas, dove lo sviluppo turistico, anche se ci sono meno alberghi, ma vi sono molti più alloggi affittati alle famiglie che vengono d'estate, dove gli abitanti sono 600 tutto l'anno e non 120 d'estate, e 80 d'inverno, come a St. Nicolas, siete disposti voi a costruire, a Introd, un giardino per i ragazzi, pagando il terreno e pagando la costruzione del giardino? Questa è la domanda che vi pongo e se voi siete disposti a farlo, vedrete che tutti i comuni saranno ben lieti di fare un giardino per ragazzi, ma pagate anche i terreni come avete pagato a St. Nicolas, come abbiamo pagato, perché noi abbiamo acquistato per un piazzale, per il posteggio delle automobili; allora, io chiedo che a questo mi si risponda.
Montesano (P.S.D.I.) - La discussione su questo argomento mi sembra che sia stata esauriente, quindi io darei la parola... adesso c'è il Consigliere Manganoni che ha ancora chiesto, La prego Consigliere Manganoni, di essere breve, e poi rispondono il Presidente della Giunta e l'Assessore Balestri, mi pare, tutti e due hanno chiesto di parlare.
Manganone (D.C.) - Io voglio solo ricordare al Consigliere Manganoni che il Comune di Pont St. Martin ha avuto uno stanziamento di un milione e quattrocentocinquantamila per il giardino dei ragazzi fin dall'anno scorso, e nessuno della Giunta, né il Sindaco, si sono interessati perché questo finanziamento andasse a buon fine.
Bionaz (D.C.) - Io chiedo scusa ai Consiglieri, ma mi sembra che qui abbiamo perso il senso delle proporzioni; insomma, qui non si tratta di centinaia di milioni, scusatemi, Signori, si tratta di pochi milioni che sono stati destinati, secondo un desiderio espresso dal Comune di St. Nicolas. Evidentemente, sono d'accordo con quelli che dicono "ci sono molte altre cose più necessarie" d'accordo, ci saranno molte altre cose, alle quali si cercherà di venire incontro, ma se il Comune di St. Nicolas esprime un desiderio, e fa una scelta, anche se questa scelta, diremo, non può essere la più urgente, ma mi pare che assecondiamo il Comune di St. Nicolas, vuole dire che in un prossimo stanziamento si faranno le altre cose ritenute più urgenti, che però non sono state giudicate tali dal Comune di St. Nicolas.
Non bisogna dimenticare che, insomma, la somma è modestissima e se il Comune vuole il giardino per ragazzi c'è una ragione in questo, e penso che una delle ragioni principali sia proprio quella di evitare che si facciano dei danni alle colture, da parte dei bambini, della gioventù che va a villeggiare a St. Nicolas, perché gli altri, evidentemente, non andranno nelle pinete, perché sono già, hanno altro da fare e né nei "vacolli", dove li vuole mandare Manganoni, non credo che quelli di St. Nicolas vadano a giocare nei "vacolli", poi di "vacolli" ce ne sono pochi a St. Nicolas, per la verità.
Ora, vorrei chiedere al Consiglio, ma è necessario perdere tutto questo tempo per discutere di questa questione di St. Nicolas, che poi è stata una condiscendenza verso, non una domanda diremo, cervellotica del Comune, ma una domanda che è giustificata da certe necessità, ritenute da loro, pienamente accontentabili.
Ora, quando il Consigliere Manganoni dice "sì, non abbiamo potuto fare quello che voi volevate, perché allora il bilancio nostro era la metà, non era poi quello che è adesso quello dei lavori pubblici", io lo ringrazio di questo riconoscimento, anche se poi Germano è corso ai ripari a dire: "ben, sulle questioni finanziarie vedremo poi, ci ritroveremo poi a bocce ferme". Comunque, Le dico Sig. Germano che Lei avrà tante delusioni, tante e tante, vedrà, si prepari alle delusioni, si prepari, ne ha già avute tante e ne avrà ancora... Beh, evidentemente, un giardino a Verrès, un giardino a Pont St. Martin, a parte il fatto che a Pont St. Martin ha già provveduto in parte il Comune e in parte provvederà anche la Valle a venire incontro a quelle richieste, ma un giardino dei ragazzi a Verrès costa molto di più, costa molto di più, ora, non è nelle proporzioni di 5 o 6 milioni, come è stato fatto qui per St. Nicolas, del resto, quando l'avete fatto a Gaby, questo l'avete fatto voi, e riconosce Manganoni oggi che è stato uno sbaglio, ma diamine, uno sbaglio, è vero che io quest'estate passando da Gaby ho visto che questo giardino, e qui sono d'accordo con Manganoni, era pieno di macchine, e non so di chi erano quelle macchine, ma mi hanno detto "ma è dell'albergatore qui più vicino", comunque... parlo di quello di Gaby, non di quello di Issime". Vuole dire che a St. Nicolas, se poi si vedrà che il giardino dei ragazzi sarà proprio superfluo non ci vorrà mica molto, diamine, a trasformarlo in un parcheggio, scusate, io poi non sono d'accordo con voi altri quando mi dite che la zona acquitrinosa, dove nascono i moscerini, è la zona della pineta, no, i moscerini nascono giù in quella località che si chiama Pren, giù sotto, che è proprio ai margini, mi pare, di quel giardino che è stato destinato a giardino ora, questa mi pare che sia anche un'opera di risanamento della località, e non dimentichiamo che anche questo può servire per risanare definitivamente quella zona di St. Nicolas, dove c'è veramente questa invasione di moscerini che non è da attribuirsi alla pineta, no signori, è da attribuirsi proprio a quella località... (voci in lontananza) ...perché adesso la strada che va dal monumento a Cerlogne, alla chiesa, dunque, la si sta rifacendo, si stanno rifacendo le cunette, ecc. in modo che non si ha più ragione di dubitare che quella sia la ragione e la zona da dove escono i moscerini, di modo che, penso che ritornando alle proposizioni di questo modestissimo problema, che la Giunta ha ritenuto di accogliere positivamente, in ordine alle richieste fatte dal Comune, avremo la possibilità di accontentare il Comune per quelle altre opere che sono poi ritenute molto più necessarie e che evidentemente si faranno, ma qui, fare delle proporzioni, per poter fare tutta questa discussione, su un problema che è poi così modesto, mi sembra che sia proprio il caso di pensare che esageriamo. Poi, se il Comune ha voluto proprio questo, non vedo la ragione perché non avremmo dovuto accontentarlo, per cui io chiedo che questa deliberazione venga messa ai voti, dopo le delucidazioni e la conclusione che vorrà dare l'Assessore competente.
Balestri (P.S.I.) - Caro Manganoni, non è per polemica, ma non possiamo accettare che tu dica che "si spendono i soldi nel giardino dei ragazzi...", e no, no, se tu vai a vedere i lavori, vedrai che in quest'anno si sono fatti il doppio di fognature di quelle che si erano fatte prima, l'anno precedente; quindi, anche se sono lavori che ad un certo momento non si vedono, tu sai che ci siamo sempre battuti per questi tipi di lavori, fognature, acquedotti, o che, su quelli siamo sempre sulla stessa linea, perché riteniamo che siano i lavori più idonei per dare una certa qualità alla Valle d'Aosta, per un certo turismo, per tante altre questioni. Poi mi sembra che ci sia un mucchio di contraddizioni in quello che tu hai detto, perché hai detto prima, hai accennato tu, che ad un certo momento, trattandosi, e tu sai benissimo che io ero uno di quelli favorevoli al parcheggio a St. Nicolas, e lo sono stato fino all'ultimo; non è detto che non lo sia ancora, forse, però ad un certo momento è stato detto che l'Assessore precedente ha richiesto la pratica, perché voleva studiarla o che, e infatti questa pratica me la sono ritrovata io, nel mio assessorato, e tu vedrai che questa pratica si trascina quasi da un anno, perché non ero convinto nemmeno io, tanto è vero, che ho voluto mandare ancora i tecnici della Sovraintendenza per vedere, per fare una relazione, per fare uno studio, hanno fatto un progetto e ad un certo momento, di fronte alle dichiarazioni degli interessati, di quelli del Comune che sono venuti appositamente per illustrarmi i vantaggi che loro vedevano nel tipo di turismo che si fa a St. Nicolas e del tipo di turismo familiare, per cui ad un certo momento ritenevano opportuno di avere un giardino, mi sembra che la cifra di sei milioni, fra tutte le infrastrutture, fra le attrezzature e tutto, non sia poi quella cosa da scandalizzare tanto.
Rispondo al Consigliere Fosson che se le altre volte, mi sembra che i lavori per la strada, per la chiesa siano già in esecuzione, almeno se non sbaglio, quindi non è che si sia trascurata una cosa a vantaggio di un'altra, i lavori per la strada sono già in esecuzione.
Montesano (P.C.I.) - Da quanto è stato riferito qui, noi notiamo la discriminazione che si fa fra i Comuni; ha detto il mio collega laggiù: "dall'anno scorso l'Amministrazione regionale ha stanziato 1.400.000 lire per fare un giardino a Pont St. Martin e l'amministrazione non ha risposto: grazie!". A St. Nicolas, l'Amministrazione gli paga il terreno, uno, a St. Nicolas ci sono dieci bambini. A Pont St. Martin, dove ci sono perlomeno 3 o 400 bambini, l'Amministrazione regionale stanzia £ 1.400.000. Ecco come trattate voi altri i Comuni, questo è quanto, noi abbiamo sempre confermato la discriminazione fra i Comuni; voi pagate il terreno per il giardino per ragazzi a Pont St. Martin, pagategli il lavoro completo come pagate qui, e vedrete se Pont St. Martin vi risponde o meno, ma si capisce che usando questi criteri, dicendo al Comune ti diamo un milione e fate il giardino per i ragazzi, a Pont St. Martin, dove i ragazzi sono a centinaia, cosa fa £ 1.400.000, comperi due giostre, ecco quello che fai ...
Montesano (P.S.D.I.) - Manganoni, è una dichiarazione di voto questa?
Manganoni (P.C.I.) - ...e va ben ...dichiarazione di voto e poi dirò come votiamo; faccio l'ultima precisazione perché le altre lo ho omesse, per la raccomandazione del Presidente, e quando io ho detto, io non ho detto il bilancio è doppio, io ho detto "il bilancio dell'Assessorato ai Lavori pubblici è doppio", e io ho parlato di bilanci, non di cassa, perché potevamo anche noi gonfiare il bilancio e raddoppiare il bilancio, solo che quando noi facevamo il bilancio lo facevamo coi piedi per terra e si metteva nelle entrate quello che si prevedeva e che effettivamente entrava; invece voi avete gonfiato il bilancio, raddoppiandolo, senza avere le entrate... almeno .. no, no, la realtà, perché chiunque poteva fare questo, anche l'Amministrazione Marcoz - l'Amministrazione Caveri poteva fare un bilancio di 24 miliardi, pompandolo, salvo poi, se non entrano, ci si arrangerà come vi arrangerete voi, e salvo a fare dei piani pompati di lavori pubblici, che poi la metà dei lavori oggi, a fine anno, non sono ancora appaltati.
Per queste ragioni noi ci asteniamo.
Andrione (U.V.) - Moi je fais quelques précisions en matière de Gaby. Monsieur Bionaz a parlé a Gaby, le terrain qui a été acheté par la Région, aux soins de l'Assessorat à l'Instruction publique a été acheté pour deux raisons: pour l'école maternelle qui est là, pour faire jouer les enfants dehors, par conséquent l'été ce terrain est libre et, deuxième chose, pour empêcher qu'on construise sur ce terrain, parce que dans le petit périmètre de Gaby, là où c'est construit, une zone verte peut se justifier; on pourrait dire, et vous avez le droit de le dire, qu'on a dépensé trop, on a dépensé 1.800.000 lires, mais quand-même à cet endroit, à côté d'une école maternelle, une zone verte et un jardin qui sert aux enfants de l'école maternelle peut se justifier, tandis que ce que nous trouvons ici, et nous le répétons encore une fois, c'est qu'il n'y a pas de proportion entre la dépense qui peut être souhaitée, cela peut être dans les vœux de l'administration communale de St. Nicolas, mais nous nous disons que c'est la Junte régionale qui doit décider sur les vœux de toutes les communes, ce n'est pas le fait qu'une commune demande de voir un âne voler à une certaine hauteur dans la Vallée qui détermine la Junte à acheter un âne mécanique qui vole. C'est à vous de décider si la requête rentre, oui ou non, dans le programme des travaux de l'Administration régionale. Nous disons qu'il n'y a pas de proportions entre ce que vous faites, que vous dépensez et que vous obtenez, et à preuve de ceci et très brièvement, al Dr. Balestri, io vorrei dire che Lei, Lei ha parlato in favore dell'opposizione, perchè Lei ha detto che non sa bene ancora adesso se è per o contro il parcheggio, Lei non sa bene se è per quello che fate o per altra soluzione, ma ...
(voce di Balestri)
... insomma, io il significato lo dò secondo il senso letterale delle parole, insomma, se Lei pensa ad altro, e poi dice questo, Lei mi scuserà se io ascolto quello che Lei dice ...
Balestri (P.S.I.) - ... ad un certo momento, anche i ragionamenti degli amministratori che sono stati abbastanza suadenti, questa è la verità, e che io ero prevenuto per questo, ad un certo momento mi sono lasciato convincere ...
Andrione (U.V.) - ...allora, noi ripetiamo, a scanso di equivoci che è compito della Giunta, di questa Giunta regionale, come di qualsiasi Giunta regionale, decidere le spese dell'amministrazione regionale e che non basta il voto di un Consiglio comunale per fare sì che dall'Amministrazione regionale escano dei milioni senza una giustificazione regionale, conforme, e tanto per fare un esempio qui, che saranno circa 7 mesi, si è portato una spesa di 470 milioni, senza che il Consiglio sapesse come fosse destinata; queste sono le cose che noi troviamo assolutamente assurde e non è che ci sia una questione di principio perché, perché l'avvocato Bionaz ...
Montesano (P.S.D.I.) - ...non continuiamo le polemiche perché... c'è una...
Andrione (U.V.) - Io non faccio mai perdere tempo al Consiglio...
Montesano (P.S.D.I.) - No, soltanto che io ...
Andrione (U.V.) - Io voglio solo sottolineare una questione di principio e ripeto ancora una volta che quando l'avvocato Bionaz ha perfettamente ragione di dire che si spende troppo tempo per una spesa di 6 milioni; su questo punto io do ragione all'avvocato Bionaz. Però una spesa di 6 milioni può essere un test, una questione di principio, per fare ancora un esempio, sono almeno sette mesi che io insisto perché si spendano 20 milioni per un castello che ha un valore storico, un valore culturale in Valle d'Aosta e ricevo sempre delle piccole garanzie, così, vaghe, in principio, però 20 milioni per il Castello di St. Pierre, Sarriod de la Tour, che è un valore, non si trovano, 6 milioni per comprare quattro giostre e per fare un giardino a St. Nicolas si trovano. Lei permetterà che noi ci troviamo perlomeno stupiti di fronte ad una amministrazione di questo genere.
Fosson (U.V.) - Per una breve dichiarazione di voto. Vorrei solo precisare, con l'Assessore Balestri, che forse non ha capito quando io prima ho detto, ho parlato di canalizzare, della copertura del canale, della sistemazione della strada, ma ho parlato particolarmente della bonifica anche della foresta, che c'è in margine e quindi dell'attrezzatura di questa foresta con delle panche e delle passeggiate. Questo era lo scopo, quindi proprio in base a quello che è stato detto fino adesso, noi riteniamo, non siamo contrari a che si sistemi questo terreno, però questo terreno dovrebbe essere attrezzato a parcheggio, mantenendo, eventualmente una zona verde, non giardino dei ragazzi. Siamo invece del parere che bisognerebbe sistemare la parte di pineta, e per queste ragioni noi ci asteniamo dal voto.
Bionaz (D.C.) - Al Consigliere Andrione: io, le notizie che ho di Gaby le ho avute da Manganoni; io ignoravo completamente... ho visto lì che c'era un parcheggio, un parcheggio di macchine... adesso, corrisponde perfettamente a quello che ha detto lui.
Andrione, per quanto riguarda il Castello di St. Pierre, stia tranquillo, non scappa, non scappa...
Andrione (U.V.) - ...si j'avais 20 millions ... j'achèterais ce château, et puis je demanderais à l'Administration régionale les restaurations, parce que vous ne pouvez pas laisser tomber ce château-là ...
Bionaz (D.C.) - ... questo è un altro discorso, questo, ma non scappa ...
Montesano (P.S.D.I.) - ... allora, chiusa la discussione, si mette ai voti la delibera 2881. Chi è favorevole alzi la mano. Contrari? Astenuti?
Il Consiglio approva con 19 voti e 12 astenuti, e uno contrario. Rettifico: Votanti 19 -Favorevoli 18 - Astenuti 12 - Contrari 1.
Il Consiglio approva.
Oggetto n. 2898 in data 2 agosto 1967: Ultimazione lavori di allargamento e sistemazione di un tratto di strada in località Charvaz in Comune di La Salle. Approvazione del progetto. Approvazione ed impegno di spesa. Appalto lavori a licitazione privata.
Oggetto n. 2951 in data 4 agosto 1967: Esecuzione lavori di miglioramento della mulattiera di collegamento del capoluogo con l'abitato del Crest in Comune di Pont Bozet. Approvazione ed impegno di spesa. Esecuzione dei lavori in economia diretta.
Oggetto n. 2952 in data 4 agosto 1967: Prosecuzione lavori di sistemazione ed ampliamento strada rurale in località Vacheresse del Comune di Arnaz. Approvazione ed impegno di spesa. Esecuzione dei lavori in economia diretta.
Oggetto n. 3198 in data 30 agosto 1967: Costruzione delle strade di Lusey e Prabas in Comune di Doues. Appalto dei lavori a licitazione privata. Approvazione ed impegno di spesa.
Oggetto n. 3261 in data 1 settembre 1967: Concessione alla Cooperativa Produttori Latte e Fontina della Valle d'Aosta di un contributo di Lire 12.000.000 nelle spese per la realizzazione di un programma pubblicitario del formaggio "fontina". Approvazione ed impegno di spesa.
Fosson (U.V.) - Nous sommes assez favorables pour la question de la publicité du fromage fontine; tout de même ces dépenses gravent toujours entièrement sur l'Administration régionale. Il y a un Consortium producteur de fontines: je ne parle pas de la Coopérative en ce moment, il y a un Consortium producteur de fontines qui prend l'argent pour les "marchiature", qui a un budget à lui-même, un budget dont les dépenses actuellement sont bien inférieures aux entrées et un des devoirs du Consortium producteur des fontines c'est justement celui de la tutelle du "marchio" et sur ce point, dans le passé quelque chose a été fait, maintenant je n'ai plus vu aucune sentence, je n'ai plus vu aucune dénonciation, et il faut espérer que tout aille bien, qu'il n'y ait plus de contrefaçon de la fontine. Ce que je ne pense pas, mais, en tout cas, il a un autre devoir aussi le Consortium producteurs de fontine et c'est celui de faire la publicité, une propagande pour la consommation de la fontine, et alors il serait bien que le Consortium destine une partie de ces fonds qu'il prend, qu'il a directement à travers le "marchio" et le destine à ceci, à la publicité, au lieu de le destiner comme cela, comme il a fait bien des fois à l'achat de certains seaux en plastique, ou de certains produits qu'il distribue aux agriculteurs qui n'ont aucune efficacité, qui ne servent à rien et il servirait bien mieux qu'il destine ces sommes à la publicité.
Donc, je ne veux pas entrer à faire maintenant un examen des 12 millions, qu'on propose de dépenser pour la publicité de la fontine, je voulais seulement recommander à l'Assesseur qu'il regarde un peu, qu'il se fasse donner les budgets du Consortium producteurs de fontine, qu'il examine en base à celles qui sont les entrées qui viennent à travers le "marchio", quelles sont les dépenses pour la question du "marchio", pour l'application du "marchio" quelles sont les autres dépenses, et ce qui reste de ce chiffre, comment il vient dépensé parce que je pense qu'une destination, à part ces réserves qu'il faut tenir s'il y a quelque procès, ou s'il y a l'autre activité qui serait peut-être nécessaire de reprendre un peu plus fortement, celle de voir et de contrôler aussi hors de la Vallée d'Aoste la fontine qui vient vendue comme fontine tandis que ce n'est pas de la fontine.
Voilà c'est une petite recommandation que je voulais faire.
Maquignaz (D.C.) - Io vorrei solo precisare che i compiti che sono affidati al Consorzio, in base al decreto presidenziale, sono quelli esclusivamente della tutela del prodotto; quindi gli altri, invece, gli altri compiti della pubblicizzazione del prodotto interessano direttamente la cooperativa che è l'ente che provvede a questa pubblicità e commercializzazione del prodotto; quindi è ben vero che si può esaminare quello che rimane al Consorzio per vedere se vuole destinare una parte di quei fondi anche per quelle spese di pubblicità, ma non il suo vero compito, il suo compito, come ripeto, è quello della tutela del prodotto.
Fosson (U.V.) - Je conviens et je l'ai dit moi-même que le premier devoir du Consortium c'est celui de la tutelle du "marchio", mais si on regarde dans l'acte constitutif du "Consorzio Fontine", on voit qu'il y a aussi la question, parce que on parle "d'incrementare la vendita della fontina", et alors aussi cela entre dans cette question de publicité, parce que les cas sont deux, c'est une question qu'on avait déjà examinée à un certain moment, s'il y a des fonds, au lieu de les dépenser, parce que s'il y a des fonds et qu'on ne dépense pas pour la publicité, alors tant moins on devrait dépenser en distribuant des produits aux agriculteurs, parce que cela, oui, n'entre pas dans les devoirs du Corsortium des producteurs de fontine, et si on ne veut pas que le Consortium fasse de la publicité, ce qui me semble une absurdité parce que la tutelle du "marchio" c'est une chose, et la publicité il peut la faire aussi le Consortium, mais alors si le Consortium ne le fait pas, regardez que la différence en millions est assez considérable et alors qu'on diminue le prix de "marchiatura", parce que maintenant je n'ai pas les chiffres exactes, mais je me les rappelle assez. Quand il a été institué "il premio di marchiatura" le nombre des formes qui ont été marquées depuis chaque année a augmenté énormément, et comme ce que chaque forme paye au Consortium n'a pas diminué, la partie active du Corsortium a augmenté; alors les cas sont deux: ou on destine une partie de ces économies, de cette activité, de cet actif, qu'on a chaque année, que chaque année le Corsortium a mis loin ce fond qu'on peut tenir de réserve, on le destine à la publicité, ou sans quoi on diminue le prix de "marchiatura", de façon qu'en diminuant le prix de "marchiatura" ira à l'avantage des producteurs, ira à l'avantage de tous les producteurs qui font marquer leur fontine, et voilà.
Maquignaz (D.C.) - La questione sollevata dal Consigliere Fosson, io la posso accettare come raccomandazione in modo da esaminare se quelle somme, quei fondi che rimangono disponibili, si possono destinare alla pubblicità di questo prodotto; quindi l'accetto come raccomandazione.
Personnettaz (D.C.) - Passiamo alla votazione? Allora, chi è favorevole alzi la mano - 25 favorevoli.
Oggetto n. 3447 in data 20 settembre 1967: Assistenza silicotici. Legge regionale 14.5.1964 n. 4. Contributi nelle spese per accertamenti radiologici a favore dei lavoratori malati di silicosi ed asbestosi e per visite mediche a favore degli Enti ed Istituti locali di patronato. Liquidazione di spesa. Periodo dal 1.4 al 30.6.1967.
Oggetto n. 3520 in data 22 settembre 1967: Concessione di un contributo di Lire 2.800.000 al Comune di Champdepraz nelle spese per la ricostruzione del Monumento ai Caduti in guerra. Approvazione ed impegno di spesa.
Casetta (P.C.I.) - Vorrei solo chiedere all'Assessore ai Lavori Pubblici con quale criterio è stato assegnato questo contributo di due milioni 800 mila lire al Comune di Champdepraz su una spesa preventivata, da parte del Comune, di oltre 4 milioni, quando risulta che al Comune di Cogne, per una analoga opera, l'opera è stata pagata interamente dall'Amministrazione regionale.
Colombo (P.S.I.) - Il finanziamento di lire 2.800.000 non è altro che il risultato pratico dell'applicazione della legge che è stata approvata da parte del Consiglio, cioè quando si tratta di contributi da parte dei lavori pubblici, il contributo può essere concesso nella misura massima del 70%, quindi, essendo la spesa di quattro milioni, sette per quattro fa ventotto, abbiamo dato al Comune un contributo di 2.800.000 lire ... non è stato determinato da parte dell'Assessorato ai Lavori Pubblici...
Manganoni (P.C.I.) - Cioè, a Cogne la totale spesa viene sostenuta dall'Amministrazione regionale; a Champdepraz viene sostenuta dall'Amministrazione regionale solamente il 70%. Ora, sia chiaro, io non dico mica male di quelli di Cogne, evviva loro che sono riusciti a farli avere tutti; se poi teniamo conto della situazione dei bilanci, beh, non è che a Cogne navighino nell'oro, però voi sapete che quel miserabile Comune di Champdepraz, voi sapete la situazione economica del Comune di Champdepraz, ed allora, se a Cogne è stato pagato il 100% delle spese, a maggior ragione il 100% delle spese doveva essere pagato a Champdepraz, cioè, perché due pesi e due misure per due Comuni?
Andrione (U.V.) - Deux questions très courtes: une pour savoir si ce monument, la reconstruction de ce monument a été soumise à la Surintendance aux Activités et Beaux-Arts, pour savoir si le monument est fait à l'aventure, etc.
Deuxièmement, pour savoir si dans ce cas où la Junte donne une contribution de 70%, du mois pour ce qui concerne les morts dans la Guerre des 1915/1918, on a recommandé de reconstruire comme il était autrefois, c'est-à-dire en français, avec la mention qui était presque la même dans toute la Vallée: "Morts pour la Patrie etc." ou si au contraire la Junte n'a pas fait cette recommandation. Comme tout le monde sait qu'à partir du '38 environ, on a traduit, à l'exception de celui d'Introd et de quelques autres monuments, on a traduit la place des monuments aux morts de la guerre 1915/1918, je voudrais savoir si dans cette reconstruction la Junte s'est préoccupée qu'ils soient reconstruits comme ils étaient.
Colombo (P.S.I.) - Si tratta, naturalmente, di un progetto fatto dal Prof. Rubino per conto del Comune di Champdepraz; in sostanza l'utilizzazione di una piccola piazzetta nel Comune di Champdepraz attraverso la posa di un piedistallo, sul quale sorgono, così, grezze, delle pietre non lavorate, con la scritta che ricorda e i morti della guerra 1915/1918 e i morti della Liberazione.
Se dovessi dire quale è esattamente la scritta, veramente io non sono nella condizione di poterlo dire, ma mi pare che c'è la scritta in italiano e in francese, da quello che ho potuto notare; appunto da parte del progetto... da me sono venuti gli amministratori di Champdepraz, i quali, naturalmente, hanno fatto tutte le premure possibili e immaginabili perché loro pensavano addirittura, e io penso che purtroppo non ci arriveranno, di inaugurare questo monumento il 4 di novembre. Do per scontato che, allo stato attuale delle cose, il 4 novembre non ci sarà il monumento.
Ho discusso con loro del problema e vi dirò che il contributo di 2.800.000 lire per il Comune di Champdepraz è stato concordato con gli Amministratori di Champdepraz.
Ora, mi si chiede come mai a Cogne sono stati dati 5 milioni, io vi devo rispondere, qui così che non so qual è l'ammontare della spesa del monumento di Cogne, e per la verità non sono neanche dei cinque milioni; quindi è una domanda che mi si pone e alla quale io non sono in grado di poter rispondere. Quello che riguarda Champdepraz è stato concordato con gli amministratori di Champdepraz.
Manganoni (P.C.I.) - Io do atto di quanto mi ha risposto Colombo, ma la domanda che io pongo, e allora adesso mi rivolgo al Presidente della Giunta, perché questi cinque milioni, o sei, cosa sono, cioè il pagamento totale delle spese per il monumento di Cogne, qualche Assessore l'avrà pure proposto in Giunta? Ci sarà pure una delibera di Giunta, no? Quindi, gli Assessori, particolarmente il Presidente, dovranno pur saperlo. Ora, il problema che noi poniamo è questo, la domanda che noi poniamo è questa: perché a Cogne l'amministrazione regionale ha pagato la spesa totale del monumento e perché a Champdepraz ne ha pagato soltanto il 70%?
Ora, secondo noi, o si paga il 70% a tutti, o si paga il 100% a tutti i comuni, tenuto poi conto ancora, e a me dispiace di ripetere, ma qui non si risponde mai alle domande, che se si fosse dovuto fare una differenziazione, data la situazione finanziaria dei Comuni, questa doveva essere fatta a favore di Champdepraz, perché sappiamo le condizioni miserevoli di questo Comune. Cogne, non navigherà nell'oro, ho detto prima, però, finanziariamente si trova un po' meno peggio di Champdepraz, se non altro c'è uno sviluppo turistico, se non altro c'è una industria, se non altro c'è dell'agricoltura, ci sono degli alpeggi, ci sono dei prati, invece a Champdepraz ci sono castagne e sassi, pietre, rocce e capre.
Mappelli (D.C.) - Dunque, a Cogne, voi saprete perfettamente, non esisteva un monumento ai caduti, non esisteva un monumento ai caduti. Il mio carissimo fraterno amico Umbertino gli rimaneva un po' sul cuore questo problema, e allora ad un certo momento andammo insieme e con il Presidente della Giunta e mi pare anche ne fosse a conoscenza l'amico Colombo che questo problema esisteva. Lui ci teneva moltissimo a realizzare questo suo progetto, e si ebbe la felice idea di impegnare una spesa massima di 5 milioni, il che, prima del suo decesso, abbiamo avuto la grande fortuna di fare quella manifestazione che a lui rimaneva a cuore.
Oggi come oggi sono certo che nella liquidazione della spesa la cosa non è ancora definitivamente, diciamo, regolata.
Se c'è il problema del 70%, sarà giusto, non so, si vedrà, in quale misura, ma io dico con estrema franchezza che questo è un problema e un impegno che assieme, così, avevamo preso e oggi è stato realizzato questo progetto, e pertanto quando ci sarà la liquidazione, si vedrà in che misura sarà possibile; questa è la realtà di quella situazione.
Oggi come oggi non so neanche se l'impresa appaltatrice, per quanto ci riguarda, aveva fatto un concorso, nella Commissione c'era il Sovraintendente alle Belle Arti, l'architetto Prola, il Presidente della Giunta, ecc. si era scelto questo bozzetto, che è anche questo opera del Prof. Rubino e questa è stata una felice realizzazione, e non credo che a tutt'oggi la spesa sia definitivamente liquidata. Questo è quanto con estrema sincerità vi posso dire.
Manganoni (P.C.I.) - Felice realizzazione a Cogne, e io ho visto il monumento di Cogne e ho visto il progetto di quello di Champdepraz, entrambi fatti da Rubino, e per me è una felice realizzazione anche quella, perché non è fatto con quegli stili di oggi che non si capisce un accidente, sono delle pietre con sopra delle scritte in francese "Morts pour la liberté" e poi con alcuni, i primi versi di una canzone partigiana...
Però questo è un altro affare, tu dici, sono tutti e due felicissime realizzazioni, ma vedi, Mappelli, tu l'hai detto, a Cogne c'era il mio carissimo amico Sindaco, e se il Sindaco di Champdepraz non ha la fortuna di essere carissimo amico di Mappelli e ben, non è colpa sua, non è colpa del Comune di Champdepraz. Ora, io mi auguro che tu fai subito la conoscenza del Sindaco di Champdepraz, che diventi tuo carissimo amico anche quello e che poi, quando liquidi, come liquidi tutto a Cogne, liquidi anche a Champdepraz.
Ora, non ti dico che a Cogne dovete dare solo il 70%, date pure il 100% a Cogne, però, però, tu mi capisci, pagate anche interamente la spesa di quello che può diventare il tuo carissimo amico Sindaco di Champdepraz. Così voi farete le cose giuste, noi vi diremo "bravi" e non vi diremo che fate le discriminazioni, d'altronde è anche una questione di equità, no? Giustizia ...
Bionaz (D.C.) - Inutile che io stia a ripetere quello che già ha detto l'Assessore Mappelli; la spesa per il monumento di Cogne non è definita e non è liquidata; allora, non sappiamo ancora qual è l'impegno, punto e basta, quindi non è il caso di parlare né del 70%, né del totale, né niente; ecco, soltanto quello, e non è una discriminazione, visto che l'Assessore Colombo vi ha detto che è stato concordato con Champdepraz, quindi non si tratta di nessuna discriminazione.
Montesano (P.S.D.I) - Altri che chiedono la parola? Allora metto ai voti l'oggetto n. 3520.
Chi è favorevole alzi la mano. Contrari? Astenuti? Il Consiglio approva con 32 voti.
Oggetto n. 3565 in data 27 settembre 1967: Posti di insegnamento di lingua e letteratura francese nel Liceo-Scientifico e nell'Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri. Orari di insegnamento. Si dà atto che la presente deliberazione viene ratificata con stralcio delle seguenti parole finali in calce al prospetto approvato con la deliberazione stessa: "con l'obbligo di completamento d'orario in classi collaterali fino a 18 ore settimanali".
Lustrissy (D.C.) - Io vorrei chiedere all'Assessore all'Istruzione Pubblica che, analogamente a quanto avviene per gli altri insegnanti in materie letterarie, l'obbligo di orario sia confermato nelle 15 e 14 ore, venga stralciata quella appendice di cui al n. 1 "con l'obbligo di completamento di orari in classi collaterali sino a 18 ore settimanali", per mettere questi insegnanti su un piano di parità con gli altri insegnanti di materie letterarie, per non introdurre un aggravio di lavoro a favore di questa categoria.
Montesano (P.S.D.I.) - ... non ho capito bene cosa mi chiedeva Lei Lustrissy.
Lustrissy (D.C.) - In sostanza Le chiedo questo: che l'obbligo di orario venga definito così come è nelle tabelle e quel riferimento in appendice, n. 1, che è riferito a 14 ore "con l'obbligo di completamento di orario in classi collaterali fino a 18 ore settimanali", venga stralciato, in quanto tutti gli altri insegnanti di materie letterarie hanno come orario le 15 e le 14 ore; questo a vantaggio anche dell'insegnamento.
Dujany (D.C.) - Moi je suis d'accord dans cette proposition et la proposition précédente a mis cette annotation peut-être sans examiner plus à fond le problème et je crois utile de... je crois opportune cette observation et je crois opportune cette rectification pour mettre dans la parité l'enseignement des nombres des heures de langue française avec le nombre d'heures de langue italienne dans ces instituts supérieurs.
Andrione (U.V.) - Moi je me permets de demander à ce propos ce que vous avez intention de faire pour ce qui concerne le traitement de chaire, parce que le système italien prévoit, par exemple, que dans l'Institut magistral, avec 14 heures d'enseignement d'italien et latin on fasse une chaire, alors que l'enseignement du latin et du grec au Lycée classique comporte 16 heures; normalement dans toutes les écoles analogues, l'enseignement du français comporte un nombre d'heures qui va de 16 à 18; or, est-il légitime, question que je pose, avant de savoir ce que je dirai après, est-il légitime de réduire analoguement à l'enseignement des chaires d'italien, de cette école, l'horaire de français? Ces heures réduites donnent-elles droit à une chaire de français? Voilà le problème, parce que avant d'accepter la proposition de Monsieur Lustrissy il faut savoir quelles sont les conséquences juridiques sur le personnel qui enseigne cette matière et s'il a le traitement de chaire en faisant un nombre d'heures inférieures à la règle.
Dujany (D.C.) - Sur la question de la légitimité il n'y a aucun doute, puisque la question a déjà été objet d'un recours de la part des professeurs au Conseil d'Etat, je crois en 1963, et le Conseil d'Etat a déclaré compétence de juger l'administration régionale.
Andrione (U.V.) - C'est absolument inexact parce que le recours concernait non pas le nombre d'heures mais la chaire. Or, la question de l'analogie que vous faites, c'est une chose différente, parce que vous vous faites l'analogie avec les heures d'Italien, alors que le recours demandait si l'Administration régionale était compétente oui ou non, à établir le nombre d'heures pour faire une chaire... mais alors vous vous déclarez qu'une chaire au Lycée scientifique est faite de 14 heures, c'est cela, de 15 heures, puis... C'est cela que vous faites; mais alors vous devez modifier tout le texte de la délibération.
Dujany (D.C.) - Non, non, il reste tel que ...
Andrione (U.V.) - "L'applicazione degli obblighi d'orari"... Vous devez dire ici que "Il Consiglio regionale stabilisce che gli obblighi d'orari per la cattedra d'insegnamento di francese al Liceo scientifico "c'est la dernière page, la page deux de la délibération" è stabilita come segue "...en tout cas... c'est-à-dire ce n'est pas rapporté aux heures d'italien, c'est une délibération autonome du Conseil".
Dujany (D.C.) - Evidemment ... qui repose cependant sur la compétence...
Andrione (U.V.) - Oui, oui.
Berthet (D.C.) - Je voulais ajouter à Monsieur Andrione, la question de la chaire, les heures d'une chaire reflètent le programme qui doit être développé par chaque professeur. Or, si le programme de latin et italien demande 14 heures pour l'école normale, dans le Lycée cela demande 16 heures, et c'est l'Assessorat, ou la compétence de la Surintendance du Conseil des Professeurs qui doivent établir le nombre des heures de la chaire; si le programme de français comporte 15 heures, on lui laisse 15 heures; s'il en comporte 18, on doit lui donner 18, c'est vrai, cela forme une injustice vis-à-vis des enseignants qui ont le même traitement et qui enseignent les uns 18 heures, les autres 15 heures, les autres 14 heures, mais c'est chaque enseignant qui s'est choisi la matière, par conséquent il doit subir le programme, les heures qui comporte le programme, le développement du programme.
Andrione (U.V.) - Je m'excuse... précision: vous avez une matière X vous pouvez la faire avec 18 heures par semaine et théoriquement vous pouvez la faire avec 10 heures par semaine: un exemple, en Vallée d'Aoste, alors que dans tous les Lycées d'Italie il y a deux heures d'histoire de l'art, en Vallée d'Aoste, du moins, du temps où j'ai fait le Lycée moi, il y avait une heure; c'était en relation au français et on faisait le même programme avec un nombre d'heures réduite. Ce que moi je voulais, c'est ce que Monsieur Dujany a dit, c'est-à-dire qu'ici il s'agit d'un cas de compétence législative du Conseil régional qui établit que cette matière forme chaire à partir de 14 heures de français, puis le programme pourrait être fait avec 40 heures de français, dans une semaine, parce que vous savez très bien, surtout en matière de littérature, vous pouvez faire ce que vous voulez, c'est une question différente, simplement il s'agit ici d'un cas de pouvoir législatif du Conseil régional, c'est simplement cela que je voulais qu'il soit précisé et qu'il soit dit.
Montesano (P.S.D.I.) - Altri interventi? Allora metto ai voti la deliberazione n. 3565, chi è favorevole alzi la mano, con le modifiche che sono state proposte. Contrari? Astenuti? Il Consiglio approva con 31 voti.
Oggetto n. 3780 in data 11 ottobre 1967: Approvazione dell'elenco dei cantieri di lavoro per l'anno 1967.
Montesano (P.S.D.I.) - Dunque, l'elenco è allegato, mi pare ...
Manganoni (P.C.I.) - Guardi, io avevo preso delle note sul mio di allora, poi, poi ... adesso qui non lo trovo più ... mi pare ... mi pare, mi sembra, dunque, bene i cantieri scuola, è normale che si facciano per venire incontro alla disoccupazione, quindi qui pienamente d'accordo. Io volevo solo osservare una cosa, ma non so se è esatto, se la memoria non tradisce: al Comune di St. Christophe c'erano tre cantieri; sia chiaro, bene, io sono soddisfatto che ce ne siano tre di cantieri a St. Christophe, però se fosse possibile, vediamo di farne, se non tre, almeno due, in altre zone dove la disoccupazione è pure rilevante, quanto qui a St. Christophe, su cui gravitano anche gli operai di Aosta; quindi, sia chiaro, io sono d'accordo sui tre cantieri a St. Christophe, però vediamo se possiamo farne almeno due anche in altri Comuni dove la disoccupazione è rilevante, la disoccupazione invernale.
Pedrini (P.L.I.) - Devo fare notare come, manco a farlo apposta, qua siamo alla solita: bassa Valle, Valle di Gressoney, silenzio assoluto, non una voce... è la realtà di fatto; pigliamo atto.
Colombo (P.C.I.) - Io devo precisare che i cantieri di lavoro vengono istituiti sulla scorta di quelle che sono le richieste che ci pervengono da parte dell'Amministrazione comunale, che d'altra parte sono sollecitate da parte nostra proprio quando noi mettiamo in cantiere il programma di lavori; quindi qui sono elencati tutti i Comuni che hanno fatto pervenire queste richieste e che sono state comprese nel programma dello scorso anno. Mi si dice che in alcuni comuni della bassa Valle non ci sono; io dico che non è vero, perché molti Comuni della bassa Valle sono elencati. Comunque, teniamo conto anche di questo: molte amministrazioni comunali, i cantieri di lavoro non lo richiedono perché non hanno neanche una disoccupazione che si presta ad andare a lavorare nei cantieri di lavoro con le retribuzioni che ci sono. Le retribuzioni dei cantieri di lavoro, sono di 2.200 lire al giorno, e naturalmente è pacifico che l'operaio che è in grado di poter trovare un altro lavoro va in un'impresa dove guadagna 5.000 lire al giorno; quindi l'osservazione mi pare che non calzi in quanto, come ripeto, tutte le richieste sono state accolte e qui ci sono soltanto delle revisioni sulla scorta di quelli che sono stati i progetti e la disponibilità di terreno che noi abbiamo voluto poi, in seguito, che sono stati richiesti ai Comuni che già avevano presentato la richiesta dei cantieri di lavoro. Abbiamo accentuato la nostra pressione nei confronti dei Comuni viciniori al Comune di Aosta, proprio perché qui è dove naturalmente pesa maggiormente la richiesta di andare a lavorare nei cantieri di lavoro, ed è per questo che si sono inseriti nel Comune di St. Christophe, vicino ad Aosta, i tre cantieri, in aggiunta i tre cantieri di Aosta, perché questi ci dovrebbero consentire di poter assorbire tutte queste richieste che abbiamo nel periodo invernale, e quindi eliminare quella elemosina che viene fatta un po' da parte dell'Amministrazione regionale, bensì ... guarda che sono richieste fatte dall'Amministrazione comunale queste cose qui; quindi abbiamo, come dico, accentuato un po' la nostra pressione sui comuni qui dei circondari di Aosta, proprio per poter essere in grado di assorbire tutta la disoccupazione che gravita sulla città di Aosta.
Pedrini (P.L.I.) - Concordo con quanto dice l'Assessore; evidentemente gli porterò la documentazione e ne riparleremo.
Montesano (P.S.D.I.) - Altri interventi? Allora metto ai voti la deliberazione n. 3780. Chi è favorevole alzi la mano. Contrari? Astenuti? Il Consiglio approva all'unanimità.
Oggetto n. 3796 in data 11 ottobre 1967: Sistemazione dell'edificio per servizi scolastici comunali di proprietà del Comune di Rhêmes Notre Dame. Appalto dei lavori a licitazione privata. Approvazione ed impegno di spesa.
Andrione (U.V.) - Je voudrais profiter du fait que à un moment donné le nom du Géomètre Therisod Piergiorgio est écrit Therisod pour recommander encore une fois, si possible, de respecter la graphie correcte des noms; ici évidemment il y a une coquille, c'est Therisod, mais Thérisod avec l'accent... mais dans la liste des travaux, Pléod et autres noms sont toujours écrits sans accent, il n'y a jamais un trait d'union entre un nom composé, Ferrand, est écrit avec un seul "r" etc... c'est une recommandation, du reste je crois que Monsieur Bionaz est d'accord, s'il était possible, dans la mesure du possible ... c'est simplement pour dire que d'une façon ou de l'autre très souvent la graphie des noms des lieux, par exemple à Donnaz il y a un Mascherola, moi je ne connais pas assez Donnaz pour pouvoir dire s'il y a le nom oui ou non, mais en tout cas Mascherola me semble un nom un peu emprunté, et en avant de ce pas; si c'était possible, dans la mesure du possible, faire attention à la graphie correcte des noms.
Pour ce qui concerne le problème de cette école, je dois dire que je me souviens que quand on en a discuté j'avais soulevé des réserves sur les travaux que l'on fait à Rhêmes-Notre-Dame où entre 1959 et 1964 est né un seul enfant, et que Monsieur Dujany avait expliqué au Conseil qu'il s'agissait de ce qu'on appelle un ravalement, c'est-à-dire de rendre des locaux plus accueillants et tout le reste, plus accueillants et plus à même de faire leur fonction d'école. Sur ce point nous pouvons être d'accord, mais ici il s'agit de surélever un bâtiment, dans la petite place de Rhêmes-Notre-Dame, qui a un cachet tout particulier, on veut surélever et dépenser, je ne sais pas, ici il s'agit de 9 millions de lires, mais probablement elles ne seront pas suffisantes, pour un enfant qui naît en cinq ans, avec une somme bien inférieure on peut payer une institutrice qui va à la maison de cet enfant et lui donne des leçons particulières. Il est évident qu'ici on fait un logement que, dans quelques années, sera loué par l'Administration communale, aux estivants qui veulent aller à Rhêmes-Notre-Dame, or nous, nous ne sommes pas contraires au principe que les Communes fassent de l'argent de cette façon. Nous trouvons un peu étrange que ce soit l'Administration régionale qui en fasse les frais, et quand-même il faut que les efforts pour les écoles soient proportionnels à la population scolaire. Rhêmes-Notre-Dame est vraiment le cas le plus évident, le plus frappant du dépeuplement de la montagne; il y a, il y en aura encore un peu d'écoles à construire en Vallée d'Aoste, mais quand-même il y a encore quelques écoles à construire. Nous voulons dépenser de l'argent dans un endroit où il suffit qu'un garde-chasse se déplace pour qu'il ait plus d'enfants. Non seulement, ici j'avais déjà eu des discussions avec Bordon, avec Mr. Chabod, quand j'étais Assesseur; à Rhêmes-Notre-Dame l'école n'est pas belle mais elle est largement suffisante pour les élèves qu'il y a. On peut l'arranger, on peut faire un plancher nouveau, on peut mettre une installation de chauffage et tout ce que vous voulez, mais ce n'est pas de construire un étage neuf, de faire, c'est-à-dire comme si demain on prévoyait à Notre Dame 30 ou 40 enfants qui font les écoles primaires. Je trouve, encore une fois qu'il n'y a pas de proportions entre ce que nous dépensons et le but que nous voulons atteindre. Encore une fois il s'agit de l'argent régional qui est dépensé comme cela d'une façon plus ou moins justifiée, plus ou moins adéquate et il s'agit, je veux le dire, d'un petit plaisir qu'on fait à la Commune de Rhêmes-Notre-Dame qui pense trouver là une ressource pour son budget d'ici quelques années.
Manganoni (P.C.I.) - Je voulais seulement ajouter cela: alors, pour un gosse qui va à l'école on dépenserait 9 millions pour faire une école, à part qu'avec 6 millions on ferait une belle école neuve et on en a discuté ce matin, en dépensant à peu près la moitié de cela ... metti sei, ma c'è di più noi pagheremmo una maestra tutto l'inverno, confinata a Rhêmes, per fare la scuola ad un bambino? È l'interrogativo che io pongo.
Colombo (P.S.I.) - Io prendo atto delle osservazioni che sono state mosse e dirò che assieme all'Assessore Dujany andremo sul posto, faremo un sopralluogo ci accerteremo di queste cose ed eventualmente decideremo nel merito.
Manganoni (P.C.I.) - I lavori sono iniziati ...
Colombo (P.S.I.) - Non ancora ... pagate la pensione a questo bambino, mandatelo ad Aosta.
Andrione (U.V.) - Pour qu'il y ait des enfants il faut avant qu'il y ait eu conception, alors dans dix ans il y aura des enfants s'il y a eu conceptions, sinon il n'y en a pas. Io do atto all'Assessore Colombo di quello che ha detto adesso, e vorrei semplicemente dire questo: a parte ogni altra questione di scuole, di capienza, di rapporti fra allievi e tutto il resto, e se è possibile, quando Lei sale col Dr. Dujany, a Rhêmes-Notre-Dame, faccia attenzione anche che arrivando su quella piazzetta, a destra arrivando, e a sinistra in fondo in questa piazza c'è quella scuola che ha un carattere di costruzione tipicamente valdostana. Quale che sia la decisione che poi loro prendono, se è possibile, conservare il carattere di quella casetta che s'intona perfettamente a quella piccola piazza e che sopporterebbe male di essere sollevata, anche perché molto stretta, la proprietà comunale è solo una parte di quel lungo parallelepipedo che poi continua con altra proprietà dove ci sono dei balconi in legno e roba del genere; quindi, anche da quel punto di vista, se è possibile conservare la scuola, perlomeno nell'aspetto esteriore, così come è.
Berthet (D.C.) - Le osservazioni fatte dal Consigliere Andrione possono essere condivise in parte; effettivamente non bisogna guastare il cachet di quella piazzetta, però, per combinazione, un mese fa sono stato a Rhêmes e sono andato proprio nella scuola, andando a cercare il Sindaco e quindi il municipio è attiguo alla scuola. Qui probabilmente verrà aggiustato tutto quanto insieme: ma, dico, è un comune di alta montagna, è un comune povero, forse dei comuni della Valle è il più povero, io credo che non si debba lesinare e venire incontro alle esigenze anche se, come giustamente Lei prima ha sottolineato, questo denaro servirà per abbellire l'ambiente di questa scuola che potrà, nel periodo estivo, essere affittata ed essere una fonte di guadagno da parte del Comune.
Ora, dico, va bene, ma, poi, non è mica detto che il Comune debba sempre avere pochi bambini, perché c'è un problema di sviluppo, di impianti di funivie, non so che cosa, ad ogni modo, non so se l'attueranno o meno, ma andranno certamente su parecchie famiglie di operai che faranno queste opere e quindi avranno dei figli, avranno dei bambini e dovranno portare i bambini, perché anche il fatto di portare, di prendere dei bambini dalla montagna e portarli in collegio. Il collegio, per primo, sono contrario, per esempio, a mettere i bambini nei collegi, personalmente, è una mia opinione, perché preferisco che il bambino viva nel suo ambiente familiare. Noi parliamo di spopolamento di montagna, se cominciamo a staccarlo dall'affetto e dalla terra, insomma, si persegue proprio lo scopo che noi non vorremmo perseguire; quindi dico, se il Comune di Rhêmes ha chiesto questo aiuto per poter rimettere, diciamo "en état" questo ambiente, ma lo si dia, vadano a fare un sopralluogo, vadano a vedere, perché questi denari non vengano sperperati, si faccia un progetto che non urti, diciamo, l'ambiente, e poi, si sia un po' generosi, perché in fondo l'autonomia alla Valle d'Aosta non è mica stata data solo per Aosta o per i grossi centri, è stata data anche ed in particolare proprio per i paesi di montagna.
Andrione (U.V.) - Je me permets de partager en partie ce que Monsieur Berthet a dit, mais la discussion ici est différente, c'est-à-dire, si on dépensait 9 millions de lires pour faire un chauffage à air conditionné dans cette école de Rhêmes-Notre-Dame, pour l'enfant, où les deux enfants qui y vont, je ne serais pas contraire; le fait de construire là, de faire une grande école qu'on sait au départ que c'est vide, que c'est inutile, cela veut dire, à mon sens, de jeter de l'argent, parce que nous ne pouvons pas nous préoccuper nous, en tant que Conseillers régionaux des entrées des communes, malheureusement pour des questions historiques et sociales l'administration régionale s'est déjà transformée en une immense administration communale et toutes les Juntes qui se sont succédées ont fait le travail des Communes parce qu'il fait acheter les bancs ... etc... on finit pour faire le travail des communes, mais ce n'est pas une raison pour aller encore, et pour surabonder dans ce sens.
Deuxième chose, je suis comme vous, je pense que le dépeuplement de la montagne est une chose néfaste, mais personne ne peut nier qu'en ce moment en haute montagne on trouve des vieillards et des enfants et que les gens d'un certain âge, c'est-à-dire les classes moyennes, manquent. Or, vouloir sur un espoir, un espoir qui peut-être ne se réalisera jamais, dépenser de l'argent pour faire une école où il n'y aura jamais des enfants, c'est un bel espoir, moi je suis le premier à le reconnaître, mais quand-même c'est de l'argent qui n'est pas employé de la façon la plus saine, la plus juste, celle qui rend davantage; c'est pour cela que moi je trouve que, Monsieur Colombo, quand il dit, je vais voir, je m'intéresse de la chose, si c'est pour payer une institutrice, si c'est pour faire quelque chose pour les enfants, d'accord, mais pas faire un monument vide que puis on va examiner... Ecoutez, quand j'ai été assesseur, malheureusement je ne suis pas arrivé à temps, à Montjovet, à Palais, on a fait une école où il y a 128 places; il y avait, il y a un an 32 ou 22 élèves; vous comprenez l'immense gâchis d'argent. C'est contre cela que nous disons l'administration régionale, avant de dépenser, si c'est pour faire une chose nécessaire, on ne regarde pas, si c'est pour payer une institutrice, nous sommes tous d'accord, mais si c'est pour construire des classes qui restent vides, nous disons, pensons-y avant.
Manganoni (P.C.I.) - Guarda Berthet, la questione di non portare via i bambini dalle campagne per portarli in collegio, è vero fino ad un certo punto; ma se tu tieni a Rhêmes un solo bambino che va a scuola, quello rinselvatichisce come i camosci. Questo bambino che tutto l'anno è solo, lì a scuola, quello diventa selvatico; ora, fin che sono in diversi, d'accordo, ma uno solo, io penso che sia negativo.
Quindi, guarda, quando tu eri ancora assessore ai lavori pubblici, prima avevi costruito la scuola a Fenilliaz, a Brusson; un edificio grande, che è costato, perché non c'era la strada; ebbene, quell'edificio, da almeno 7 o 8 anni è vuoto, è vuoto perché non c'è più nessuno, perché a Fenilliaz, Estoul, La Croix, no, a Brusson, sono tutti scesi, salgono in estate e scendono in inverno.
Allora, lì l'amministrazione regionale, io non ne faccio una colpa a nessuno, perché allora forse non si poteva prevedere questo spopolamento, allora, però lì sono, oggi, un edificio del genere costerebbe almeno, almeno dai 20 ai 25 milioni, oggi, no ... allora 12, ma con la lira di oggi, si superano i 20 ... come dico, io non ne faccio una colpa, allora nessuno poteva prevedere, però da sei anni io sono andato a Fenilliaz e Estoul quando c'era la strada, sei o sette anni fa, quella scuola è vuota, chiusa d'inverno.
Ora, mi ripeto, non ne faccio nessuna colpa, la situazione allora era quella; però, questo insegna qualche cosa e non facciamo gli stessi errori, involontari allora, ma oggi non sarebbero più involontari, perché oggi sappiamo di questo fenomeno della disoccupazione. Piuttosto di mettere 9 milioni per aggiustare una scuola per un bambino, se noi vogliamo venire incontro, sotto qualche altra forma, al comune, veniamolo, ma non costruire una scuola che poi sarà vuota come quella di Fenilliaz, perché osservate, le scuole vuote vanno subito in rovina, lo sappiamo, una cosa non abitata va in malore subito. Difatti, quella di Fenilliaz già si stava scrostando perché era piena di ragnatele, di mosche, di ragni, perché era tutta abbandonata, perché lo spopolamento continuerà, e voi lassù a Rhêmes avrete i guardacaccia, il reverendo con la perpetua - che credo non abbia bambini (risate) - e avrete forse il titolare della rivendita del tabacco, perché questo non può chiudere per legge, se no gli tolgono la licenza, ed allora quello dovrà svernare o lui, o qualcuno dei parenti tutto l'anno lassù per evitare che il Monopolio gli tolga la licenza di rivendita. Quindi noi avremo Rhêmes ridotta in queste condizioni, allora vi dico: accettiamo quanto avete detto e ci informeremo, però guardate seriamente e non sprechiamo del denaro.
Chamonin (U.V.) - On me disait il y a quelque temps qu'à Rhêmes devrait y avoir de 8 à 10 enfants en âge de fréquenter cette école; or il est probable, il est peut-être vrai qu'actuellement il n'y en a qu'un, je ne suis pas au courant de la question. Il faudrait quand-même voir si une chose ou l'autre répond à vérité, parce que actuellement les enfants de Rhêmes en âge scolaire, il me semble, sont en partie à St. Pierre, quelques-uns à Courmayeur, d'un côté et de l'autre. D'autre part, si cet édifice est à refaire, je pense qu'il faut quand-même donner un coup de mains à la Commune de Rhêmes pour réparer cet édifice, on ne peut quand-même pas le laisser tomber en ruines, et ce n'est certainement pas la Commune de Rhêmes qui peut être en condition de le faire. Donc, comme nous aidons beaucoup de Communes, qui ont beaucoup plus de possibilité de la Commune de Rhêmes, je pense, je pense qu'on pourrait peut-être examiner avec bienveillance de donner un coup de main à la Commune de Rhêmes pour arranger cet édifice.
Andrione (U.V.) - Une précision pour ce que je sais, peut-être Monsieur Dujany a des statistiques plus récentes. Effectivement ce que dit Monsieur Chamonin est vrai dans ce sens: qu'il y avait, en octobre 1965, 6 enfants, je crois, quatre faisaient cinquième élémentaire, c'est-à-dire la dernière année, deux faisaient la quatrième élémentaire.
J'ai interrogé le Syndic de Rhêmes et il m'a confirmé qu'entre 1959 et 1964 est né un enfant, et je ne sais pas si c'est en 1962, mais en tout cas, est né un enfant dans cette époque, un enfant à Rhêmes. Je répète ce que j'ai dit, que nous sommes favorables à ce que, si nécessaire on retape la construction existante, ce à quoi nous faisons une certaine opposition c'est le fait de surélever un étage, c'est-à-dire de faire une école neuve là où il n'y a plus d'enfants.
Marcoz (U.V.) - Qui il problema è sempre il medesimo: i 6 milioni per St. Nicolas sono poca cosa, i 9 milioni per Rhêmes sono pochissima cosa, gli altri infiniti milioni sono poca cosa, gli edifici che sarebbero sufficienti, per i quali sarebbe sufficiente spendere 5, 10, 15, 20 milioni, costano 30, 40, 50 milioni. Io mi auguro solo una cosa, che quel Ministero delle Finanze che manda qui all'Ufficio del registro nostro, o in altri uffici del registro d'Italia, un funzionario con ricche trasferte, per andarsene via con 3 o 400 lire di contravvenzioni accertate che non bastano è vero, a pagare la trasferta, è vero, dell'Ispettore, mi auguro solo che quel Ministro delle Finanze non abbia un giorno, signori, a mandare un osservatore per vedere, è vero, come noi facciamo le spese, perché in quel giorno disgraziato, visto che nessuno difende il bilancio regionale, in quel giorno disgraziato, io chiedo a voi come vi troverete quando andrete giù a Roma a chiedere l'aumento del riparto, è vero, il giorno che vedessero con quale facilità, è vero, si spendono le piccole somme di 6, di 9, di 10? Quasi che non si sapesse che col soldino si fa il milione, è vero; siccome l'Assessore alle Finanze è imperturbabile, lui non sente il bisogno di tutelare il bilancio, perché lui soldi ne ha tanti, nevvero? Lui dice sempre "a quello ci penso io, non preoccupatevi", ma chi è in una regione che dice che i soldi sono troppi?
Mai, nessuno, è vero, anche quelli che hanno un riparto superiore al nostro non fanno di questi ragionamenti, ma noi qui diciamo che soldi ne abbiamo tanti, che i milioni sono delle bazzecole coi quali si può giocare, così, è vero ... volevo solo fare questa osservazione.
Montesano (P.S.D.I.) - Altri interventi? Assessore Colombo.
Colombo (P.S.I.) - Mi pare che questa polemica sollevata dal Consigliere Marcoz non sia giustificata; alle osservazioni che sono state fatte da parte dei Consiglieri di minoranza, io ho risposto che avremmo fatto un sopralluogo, proprio per accertare le cose che erano state denunciate qui, e naturalmente per decidere anche, a ragione veduta, se queste spese si debbono fare o non si debbono fare. Quindi, Consigliere Marcoz, io La prego di tener conto di quello che è stato il nostro atteggiamento che certamente non vuole essere quello di sperperare i soldi dell'amministrazione regionale, li vogliano spendere bene; perciò è uno degli aspetti naturalmente, al quale, naturalmente, io do le più ampie assicurazioni.
Montesano (P.S.D.I.) - Allora, io desidererei un chiarimento dall'Assessore Colombo: la delibera va votata ...
Colombo (P.S.I.) - Approvata con l'impegno da parte dell'Assessore di accertare queste ... (si sente la voce di Germano) ...così, votare con riserva, non ho mai visto ...
Montesano (P.S.D.I.) - Ad ogni modo ...
Germano (P.S.I.) - La discussione è arrivata al punto che loro dicono andiamo a vedere, se è necessario fare così, ve lo diremo, se è necessario fare diversamente ve lo diremo, e allora voteremo quando ci verranno a dire come intendono fare; non si può mica votare con riserva.
Montesano (P.S.D.I.) - Consigliere Germano, io non so se mi sono spiegato; io devo chiedere al presentatore e alla Giunta di questa delibera che cose se ne vuole fare ...
Andrione (U.V.) - Colombo ... mi permetti, secondo me ci sono due soluzioni, la Giunta può scegliere; dato che il 30 c'è una nuova riunione del Consiglio e per andare a Rhêmes non è che sia la fine del mondo, la delibera può rimanere sospesa.
Colombo (P.S.I.) - ... per andare al 30 sono giorni già ...
Andrione (U.V.) - ...comunque, tra andata e ritorno sono al massino tre ore; ma come dico, la delibera può essere benissimo sospesa fino al 30 e poi la riportate, come credete, tale e quale ... oppure, noi evidentemente non possiamo approvare una delibera di questo genere, perché, per il sopralluogo che ho fatto io penso che non sia il caso, ma, comunque, io chiederei che la Giunta si impegnasse a riferire i risultati di questa visita collegiale che voi farete, ma l'unica secondo noi, quella logica, è di tenere in sospeso, sono pochi giorni, e questa delibera è stata presa l'11 ottobre, se la rinviamo all'11 novembre non è la fine del mondo, tanto in questo periodo qui i lavori non si possono fare ...
Colombo (P.S.I.) - Io non ho niente in contrario anche a tenere in sospeso la delibera fino al 30; niente in contrario. Vediamo di fare subito il sopralluogo e poi riferiremo in Consiglio.
Montesano (P.S.D.I.) - Allora la delibera è sospesa, la votazione è sospesa.
Oggetto n. 3797 in data 11 ottobre 1967: Sistemazione ed allargamento del tratto di strada compreso tra il piazzale del Capoluogo di St. Nicolas ed il bivio per Cerellaz e Sarriod. Appalto dei lavori a licitazione privata. Approvazione ed impegno di spesa.
Manganoni (P.C.I.) - Qui c'è scritto, al terzo paragrafo, che l'attuale lunghezza è di soli 3 metri e 50, deve avere larghezza ... Dacché siamo in argomento di Cerellaz, adesso, Cerellaz verrebbe ad avere due strade, la strada che sale dal capoluogo da Avise, legge Tupini, c'è stato l'impegno; è arrivata la comunicazione quando io ero ancora qua, da parte del Ministero, che la strada Avise-Cerellaz per l'importo, mi pare di 102 milioni o 105 era stato approvato dal Ministero. Io non so se dopo è arrivata una comunicazione che toglie ... no? Che dice "no, non ci sono più", se non questa comunicazione, se fai vedere per lì, c'era, io l'ho vista quando sono andato via; ed allora noi avremmo una spesa di 105 milioni, circa 102 e non so se basteranno ... per salire dal capoluogo, a tornanti, e poi avremo una strada che va allargata a quanti metri? Che allaccia Cerellaz a St. Nicolas. Ora, io vi dico, le strade, non c'è nessuna strada inutile, questo è un fatto, nessuna è inutile, però, io ripeto, nessuna strada è inutile, però ci sono anche degli ordini di precedenza e di importanza. Ora, un villaggio come Cerellaz, che non è che si preveda un forte sviluppo demografico per Cerellaz, perché Cerellaz, purtroppo, farà la fine dei nostri villaggi di montagna, purtroppo. Purtroppo io dico, ma insomma l'esperienza insegna, vediamo i nostri villaggi di montagna la fine che fanno, anche tenuto conto che dal punto di vista turistico, in quei sassi non è che... ben, se uno è un po' orso, se cade ruzzola fin laggiù, fin sotto il capoluogo di Avise, è talmente piano Cerellaz. Ora, ah, questa qui sarebbe la prosecuzione della strada dei Salassi? Se la ponete in quei termini, e allora, forse può cambiare, però la prosecuzione della strada dei Salassi allaccerebbe Cerellaz ed allora renderebbe forse meno necessaria la costruzione della strada dal capoluogo di Avise, da Avise a Cerellaz.
Colombo (P.S.I.) - Per fare il circolo tutto intero deve arrivare ad Avise ...
Manganoni (P.C.I.) - ...ma, la strada dei Salassi dovrebbe arrivare col tempo, col tempo, a La Salle, Morgex, e allora non è che debba, una volta arrivata a Cerellaz, debba scendere lì ad Avise per avere lo sfogo, perché la prosecuzione, quando sarà ultimata, e ci vorranno degli anni, ne convengo, dovrebbe sboccare a La Salle o a Morgex, insomma.
Colombo (P.S.I.) - Io credo che il Consigliere Manganoni qui abbia confuso una strada con un'altra, anzi, sono convinto che abbia confuso una strada con un'altra, perché lui parla della strada di Cerellaz; noi invece qui parliamo della strada che dal Capoluogo di St. Nicolas giunge al bivio di Sarriod, e naturalmente al bivio poi che va a Cerellaz e che va a Vens, però la costruzione della strada in parola è soltanto il primo tronco, il primo tratto, cioè noi lì abbiamo tutta una sistemazione viabile che arriva fino a St. Nicolas. Da St. Nicolas abbiamo un tratto interrotto che è il tratto, appunto, che arriva fino al bivio di Sarriod; dal bivio fino a Sarriod abbiamo tutta una strada oramai bitumata, ultimata e via di seguito. Si tratta di collegare, appunto, dico, la viabilità alla strada che abbiamo già ultimato in alto, fermo restando che questa poi serve anche per quello che sarà il futuro allacciamento della frazione e di Cerellaz e di Vens, perché la strada di cui noi portiamo appunto il finanziamento, si tratta di questo tronco.
Ha posto poi il problema dal punto delle priorità: ma io penso che, per quanto concerne Cerellaz, che non è oggetto di questa delibera, c'è già una strada; si tratta, naturalmente, di fronte ad una strada già fatta e, naturalmente, nelle condizioni che si trova, di renderla viabile, anche sotto l'aspetto dell'allacciamento che domani si può vedere in prospettiva, da Avise a St. Nicolas, quindi il problema non è oggetto di questa deliberazione. Comunque io non vedo nulla di male che domani, in un prossimo programma, si possa vedere anche una soluzione di questo tipo perché naturalmente non fa altro che dare sviluppo a quello che sono le nostre zone turistiche che noi vogliamo valorizzare.
Voglio aggiungere che con questa strada, riferendomi a quella che è stata la discussione sulla costruzione dei giardini di St. Nicolas, qui noi prevediamo una larghezza, se non erro, di 8 metri, e la prevediamo proprio anche per dare un certo sfogo a quella richiesta prioritaria, che d'altra parte noi tutti comprendiamo, del parcheggio, perché attraverso questa strada di 8 metri è possibile dare anche sfogo ad un determinato parcheggio per quanto concerne le esigenze del Comune di St. Nicolas.
Manganoni (P.C.I.) - Scusa Colombo, ma io non ho mica confuso niente, noi non abbiamo confuso niente, difatti lo confermi tu, questo è il primo tratto della strada St. Nicolas-Cerellaz, il primo tratto... che... perché la strada da St. Nicolas a Cerellaz, ad un certo punto fa il bivio, da una parte si va a Sarriod, Vetan, ecc. e dall'altra parte si va a Cerellaz. Questo è il tratto dal capoluogo di St. Nicolas, fino a quel bivio, e quindi è il primo tronco della strada che va a Cerellaz, e che contemporaneamente va a Sarriod, a Vens, è la stessa strada che parte da St. Nicolas e va a Cerellaz, è la medesima che va a Vens, perché passato il torrente Gaboué c'è un bivio, una sale e va a Vens e l'altra va a Cerellaz. Quindi questa di cui parliamo adesso è il primo tronco, d'altronde l'hai confermato anche tu, è il primo tronco della strada che andrà a Cerellaz, a Vens e a Cerellaz e a Vens; quindi rimane il fatto che dico io, che Cerellaz avrà due strade se costruita quella approvata con legge Tupini, di cui accennavo prima, dei 102 a 105 milioni, che sale da... come Legge Tupini è stato approvato il finanziamento del tronco capoluogo di Avise-Cerellaz. È vero o non è vero? Ora, voi mi dite, non c'è più; può darsi che il Ministero si sia rimangiato, abbia detto "non ci sono i fondi", può darsi. Se il Ministero non ha smentito la sua precedente lettera, c'è un po' di confusione ma cribbio, chiedete a Lustrissy, che almeno conosce il posto!
Colombo (P.S.I.) - Ti pongo una domanda sola: ad un certo momento, per allacciare Vens, indipendentemente di Cerellaz, la dobbiamo fare questa strada o non la dobbiamo fare per andare a Vens? Tu sai che abbiamo 210 milioni stanziati dal Governo per la costruzione della strada per Vens; non è compreso su questo tratto, il tratto compreso nel finanziamento è quello della fonte Gaboué a Vens. Ora, questo tratto qui, indipendentemente, dal discorso delle due strade di Cerellaz va fatto per l'allacciamento di Vens, il problema poi, dell'allargamento della strada dal bivio di questa strada a Cerellaz è un problema che non rientra per niente con questo finanziamento, abbi pazienza.
Manganoni (P.C.I.) - Colombo, Colombo, qui sopra non ce l'ho scritto io ...
C'è scritto "tra il piazzale del capoluogo di St. Nicolas, e il bivio per Cerellaz e Sarriod", la dicitura qui è esatta, per Cerellaz e Sarriod", la dicitura qui è esatta, per Cerellaz e Sarriod.
Colombo (P.S.I.) - Noi non tocchiamo il bivio che va a Cerellaz.
Manganoni (P.C.I.) - Scusami, ma questo l'ho scritto io? Ma voi adesso non sapete neanche più leggere quello che avete scritto, sapete leggere quello che è scritto qui sopra; al bivio per Cerellaz, sì o no? Questo conferma quanto dico io ...
(tutti parlano assieme)
Da questa strada si dipartono altre tre strade, al primo bivio a destra si va a Vetan e a Sarriod, va bene; a sinistra si va avanti e si trova un altro bivio, passato il ponte di Comboé; questo bivio - Gaboué - questo bivio a destra, c'è la strada che sale, andate a Vens, Cerlogne, Vens, e poi quei villaggi la strada poderale di Vertosan; andando in piano, cioè a sinistra, andate a Cerellaz. Quindi questo è un tronco di strada che dobbiamo fare per andare a Cerellaz, che non serve solo per Cerellaz, che serve per questi tre bivi, no, che abbiamo parlato prima, per queste tre frazioni: Vens e Vetan, primo; Cerlogne, no, Sarriod e Vetan prima, Cerlogne, Vens e Vertosan, secondo, terzo prosegue per Cerellaz; quindi questa strada serve anche per Cerellaz. Chiuso tutto questo; d'accordo? Ma io vi dicevo che se facciamo anche l'altra, che è stata approvata con legge Tupini, noi a Cerellaz faremmo due strade; ora, questo non lo potete negare, perché se voi non costruite quella prevista con la legge Tupini, d'accordo, ma io non penso che l'amministrazione regionale e il Comune vorranno rinunciare a questo finanziamento di 100 e rotti milioni, 102, 105, che aveva promesso il Ministero, perché, va ben, faremo due strade per un villaggio ... ma la constatazione che facevo io era questa: che con l'attuazione di queste due strade l'allargamento di questo, di cui si parla qui, del primo tronco, no, proseguendo allargheremo la strada esistente per Cerellaz, che allaccia Cerellaz a St. Nicolas, costruendo l'altra nuova, dal Capoluogo di Avise si arriva a Cerellaz; quella della legge Tupini, quindi Cerellaz avrà due strade; quello che io vi stavo dicendo. Io facevo la constatazione che Cerellaz avrà due strade; quello dicevo.
Montesano (PS.D.I.) - Consigliere Manganoni ... quello che mi risulta, il finanziamento è sulla strada indicata col nome di Vens. Ad ogni modo lasciamo intervenire gli altri Consiglieri che ci possono dire qualche cosa di ...
Fosson (U.V.) - Io penso che su questo punto non c'è da dilungarsi troppo nella discussione, perché Manganoni ha posto il problema e, permetti Manganoni, io non sono in parte d'accordo con quello che hai detto tu, ma che sarebbe una discussione un po' a parte di quella delibera che dobbiamo decidere adesso. Tu stesso dopo hai corretto, hai detto: questo tratto di strada serve per Vetan, prima parte, e poi va fino al bivio per Cerellaz e per Vens, quindi su questo tratto di strada io ritengo che, almeno noi siamo d'accordo, perché è quella che, partendo da St. Nicolas, incanala tutto il traffico verso Vetan, verso Cerellaz, attualmente, verso Vens, e verso Vens, domani, quando sarà la strada allargata.
L'altro problema che tu ponevi, che è quello di dire che Cerellaz avrà due strade, è una lunga discussione che abbiamo già fatto perché anche noi dicevamo, perché si deve lasciare Cerellaz con due strade? Effettivamente se andrà avanti quella con la legge Tupini, Cerellaz sarà collegata con due strade, una che viene da Avise e una questa. Però, allora, il problema andrebbe posto, permetti, in un altro senso, di dire "se si farà la strada, se sarà realizzata la strada che da Avise va a Cerellaz, non ci sarà più la necessità, dal bivio di questa strada fin dove arriva questa, di fare un allargamento tale per dare la possibilità della strada"... perché è già servita da questa qui.
Ad ogni modo, questo primo tratto, è fuori discussione questo primo tratto, perché si sta allargando la strada di Vetan, si allargherà quella di Vens, quindi questo primo tratto è proprio quello che attualmente...
Manganoni (P.C.I.) - Ho detto, sta bene, però ho detto, Cerellaz avrà due strade...
Andrione (U.V.) - Io faccio una raccomandazione: non so fino a che punto quello che mi hanno detto è vero; però, mettendosi sulla piazza di St. Nicolas, con le spalle verso la chiesa, tutta la parte del villaggio, a sinistra, guardando, tutta quella parte così, sembra che stia smottando con un ritmo di più di un centimetro all'anno, con grave pericolo di frana. Ora, mentre tu parlavi, io ho sentito che si prevede una strada di 8 metri; quindi non so fino a che punto queste notizie che mi hanno dato, è un ingegnere di Torino ... la vecchia mulattiera di Vertosan lì sopra era piena di limo glaciale, di valanghe ... prima di fare degli sbancamenti, io vorrei solo fare una raccomandazione, sono d'accordo, ma prima di fare degli sbancamenti, vedere fino a punto il terreno si presta, perché quella zona potrebbe diventare estremamente pericolosa...
(si sente la voce di Bionaz ma non si capisce)
...Questa qui comunque, questa strada, non per riprendere la spiegazione di Fosson, questa strada può servire Vetan e Sarriod e probabilmente l'Ingegner Benzo può insegnarci che invece di sbancare si può fare un riempimento dall'altra parte, non è ... io dicevo solo, prima di toccare la montagna in quel punto che, io ripeto, è un ingegnere che me l'ha detto, a titolo privato, è un tale che voleva fare una villa lì e poi non l'ha fatta, insomma, non so, prima di andare a tagliare, volevo solo dire " fare attenzione perché lì è tutta una zona dove sembra che il vecchio ghiacciaio del bianco abbia accumulato delle enormi quantità di limo glaciale e tutti sanno che quando si trova quella materia lì è pericolosissima ...
Colombo (P.S.I.) - La preoccupazione del Consigliere Andrione ...
Montesano (P.S.D.I.) - Colombo, scusa un po', sarebbe meglio che tu rispondessi dopo, ci sono due interventi, scusami; c'è il Consigliere Berthet, Berthet tu hai chiesto la parola.
Berthet (D.C.) - Ho chiesto la parola; io vorrei rispondere a Manganoni, volevo chiedere, appunto, dicevo che il tuo discorso sarebbe valido se l'Assessorato avesse proposto l'allargamento della strada dal Gaboué fino a Cerellaz, ma fintanto che l'allargamento avviene fino a Gaboué, il tuo ragionamento non è valido ... va bene la strada dei Salassi, è un sentiero che fa ridere. Anche se poi la frazione di Cerellaz avesse poi due strade, ma insomma che male c'è, e allora, perché faceva lo stupito per questa roba ... se ne ha due, va benissimo ...
Chamonin (U.V.) - Penso che oramai il problema è chiarissimo ed è un po' superfluo il mio intervento; comunque, questo tratto proposto adesso, è anche una logica conseguenza perché rappresenta la chiusura della viabilità dalla strada di Sarriod-Vetan con la strada da St. Pierre a St. Nicolas; ci sono lì 400 o 450 metri di strada in terra battuta attualmente, tra due pezzi asfaltati, mi pare che sia logicissimo fare questo lavoro, tanto meglio se questo lavoro viene fatto a sezioni abbastanza allargate in modo da permettere quello sfogo per il parcheggio.
In quanto poi alla strada dal bivio famoso a Cerellaz, mi pare che non si possa assolutamente dire che non sia una cosa da fare, perché il vecchio programma della strada che partiva da Gignod andava a finire a La Salle, comunque in pochi o in tanti anni, dovrà comunque essere fatto. Che poi la frazione Cerellaz abbia un allacciamento diretto al proprio capoluogo che è Avise, perché Cerellaz non fa parte di St. Nicolas ma è di Avise, e quindi Cerellaz ha difatti ottenuto quel finanziamento, Avise ha ottenuto questo finanziamento per Cerellaz perché Cerellaz è frazione di Avise e sarebbe estremamente illogico che Cerellaz e Vedun dovessero fare il giro da St. Nicolas, per andare in casa comunale ad Avise; ecco perché era nato il problema di collegare direttamente Cerellaz e Vedun con Avise.
Quindi, sono due cose abbastanza separate.
Comunque, su questo tratto di cui oggi, di cui questa sera si parla, è semplicemente quel tratto di raccordo, se ho ben capito tra il Comune, la piazza di St. Nicolas capoluogo, e il bivio, chiamiamolo per Sarriod, invece di chiamarlo per Cerellaz.
Montesano (P.S.D.I.) - Chiuso? Allora Colombo devi dare i ragguagli ...
Colombo (P.S.I.) - La preoccupazione che è stata espressa, Consigliere Andrione, non riguarda questo tratto di strada, riguarda esattamente poi il tratto che dal bivio, lì, dove noi arriviamo, sale verso Vens, quindi il problema in questo momento non ci tocca ... non arriviamo al torrente Gaboué ...
Montesano (P.S.D.I.) - Allora metto ai voti la deliberazione n. 3797: chi è favorevole alzi la mano. Contrari? Astenuti? Il Consiglio approva alla unanimità.
Quindi mi pare che deliberazioni di Giunta da approvare non ce ne sono più, le abbiamo tutte esaurite.
Allora si passa all'oggetto n. 10.